Modelli Applicativi di Agricoltura Multifunzionale nello Sviluppo Sostenibile di Alcune Aree della Regione Lazio

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1 Programma di Ricerca Agricola Agroambientale ed Agroindustriale della Regione Lazio Regione Lazio Direzione Ag ricoltura (PRAL - PROGETTO CODICE 2003/92) Modelli Applicativi di Agricoltura Multifunzionale nello Sviluppo Sostenibile di Alcune Aree della Regione Lazio A cura di Anna Benedetti

2 MODELLI APPLICATIVI DI AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DI ALCUNE AREE DELLA REGIONE LAZIO A cura di Anna Benedetti Grafica e impaginazione Giovanni Grego Copertina e grafici Jonathan Grego Stampa Delta Grafica Città di Castello, Perugia Copyright by CRA - RPS 2008

3 SOMMARIO Presentazione del Progetto pagina 5 Introduzione pagina 7 Sviluppo di sistemi e metodi di produzione sostenibile in orticoltura pagina 33 Agroselvicoltura nel territorio laziale: potenzialità produttive e contributo al miglioramento dell ambiente pagina 47 Gestione integrata dell impatto ambientale di aziende di produzione-trasformazione agroalimentare: implementazione di un SGA e valorizzazione delle biomasse residuali pagina 65 Qualità totale delle produzioni e dei servizi agricoli, agroalimentari, agroindustriali e ambientali pagina 87 Modelli Applicativi di Agricoltura Multifunzionale nello Sviluppo Sostenibile di Alcune Aree della Regione Lazio pagina 115

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5 Presentazione del Progetto I l progetto Modelli Applicativi di Agricoltura Multifunzionale nello Sviluppo So - stenibile di Alcune Aree della Regione Lazio del codice PRAL 2003/92 è stato fi - nanziato dalla Regione Lazio-Direzione Agricoltura nell ambito delle attività con - nesse con il programma triennale di ricerca agricola, agroambientale, agroalimen - tare, agroindustriale anno2003. Lo studio delle possibilità di trasferimento di un modello di agricoltura multi - funzionale, quale strumento di sostenibilità territoriale, ha trovato la sua ap - plicazione in un areale della Regione Lazio (Provincia di Latina) ove coesisto - no realtà produttive ambientali e sociali tali da costituire naturali palestre di applicazioni di modelli gestionali. Sulla base di quanto si è realizzato nel precedente progetto PRAL 2000/21 si è am - pliato lo spazio di azione dell azienda agricola al comprensorio agricolo interes - sando la filiera produttiva azienda agricola > cooperative di confezionamento e distribuzione > aziende di trasformazione > impatto sul territorio, formando stru - menti per una gestione sostenibile di una intera area territoriale. In qualità di coordinatori del Progetto intendiamo esprimere il mio vivo ringrazia - mento in primo luogo alla Regione Lazio per il finanziamento concesso che ha re - so possibile la realizzazione del progetto attraverso l integrazione di competenze diverse realizzando sinergie che si auspica possano essere mantenute nel tempo. In secondo luogo a noi preme ringraziare tutti i ricercatori che hanno contribuito attraverso il loro lavoro, superando con spirito di collaborazione tutti gli eventua - li ostacoli intervenuti, al raggiungimento degli obiettivi prefissati. 5 Prof. Paolo Sequi Il Coordinatore del Progetto Dott.ssa Anna Benedetti Il Co-cordinatore del Progetto

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7 Introduzione Modelli applicativi di agricoltura multifunzionale nello sviluppo sostenibile di alcune aree della Regione Lazio Anna Benedetti CRA-RPS Centro per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo INQUADRAMENTO DEL PROGETTO NEGLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Il progetto ha voluto contribuire agli obiettivi predisposti dalla Regione Lazio nel piano triennale per lo sviluppo delle aree rurali, individuando criteri di gestione sostenibile del territorio. In particolare sono stati validati modelli di nutrizione, difesa, meccanizzazione agricola, ordinamenti colturali, trasformazione dei prodotti agricoli, nell intento di apportare un contributo positivo alla piena attuazione di quanto stabilito dal D.lgs 11 maggio 1999 n.152 recante disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e di altre norme che correlano l agricoltura all ambiente. Il progetto ha voluto altresì collaudare sul territorio interventi agroambientali ai sensi del Regolamento 1257/99 del 19 maggio 1999 sul sostegno allo sviluppo rurale ed il Regolamento attuativo 1750/99 del 23 luglio 1999 tramite il quale le riforme intraprese nell ambito dell Agenda 2000 hanno integrano la problematica ambientale nella PA C. Altre normative di riferimento per le problematiche affrontate dal progetto sono state quelle inerenti i nitrati nei vegetali a foglia larga, residui organici negli alimenti, il D.L. 99/92 sull utilizzazione dei fanghi in agricoltura, il Decreto Ronchi sui rifiuti, nonché la normativa che regolamenta l uso energetico delle biomasse. Tale progetto deriva dalle acquisizioni scientifiche prodotte durante lo sviluppo del progetto finalizzato PANDA (Produzione agricola nella difesa dell ambiente) coordinato dal Prof. Sequi e giunto al suo compimento nel

8 Modelli Applicativi di Agricoltura Multifunzionale nello Sviluppo Sostenibile di Alcune Aree della Regione Lazio Un primo esperimento sul trasferimento di conoscenze dalla ricerca di base all utilizzatore finale è stato condotto nel progetto annuale PRAL 2001/21 Sviluppo sostenibile del sistema agricolo ed agroindustriale e dei territori rurali della Regione Lazio, del quale il presente progetto costituisce la naturale prosecuzione. STATO DELL ARTE La definizione di sostenibilità più conosciuta è quella della Commissione mondiale per l ambiente e lo sviluppo (WECD) che consiste in uno sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri bisogni (1987). Nel 1992 l OCSE stabilisce tre requisiti irrinunciabili per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile: sostenibilità delle risorse sostenibilità della salute umana sostenibilità delle risorse economiche. Relativamente alla sostenibilità delle risorse è importante sottolineare che alcuni elementi che concorrono alla dotazione di capitale naturale non possono essere sostituiti (se non su base limitata) da capitale costruito dall uomo. Alcune delle funzioni e dei servizi degli ecosistemi, sostengono Turner et al. (2003), sono essenziali per la sopravvivenza umana, in quanto servizi di sostegno alla vita. Altri beni ecologici sono altrettanto essenziali per il benessere umano, quali il paesaggio, lo spazio rurale la qualità diffusa dell ambiente naturale. La gestione sostenibile di un intero territorio/ comprensorio impone l utilizzo di molteplici azioni che insistono su di esso e che vanno a relazionarsi le une alle altre, attraverso criteri specifici. La sostenibilità di un area, per es. la provincia di Latina, caratterizzata dalla compresenza sul territorio di realtà economiche molto importanti quali la zootecnia, l a- 8

9 Introduzione gricoltura specializzata, ma anche il turismo, l industria di trasformazione, la pesca ecc. non può prescindere dalla razionalizzazione di tutte le azioni che portano ad uno sviluppo sostenibile dell intero tessuto sociale della stessa. La filiera silvo-agro- forestale costituisce senza dubbio una delle priorità da affrontare per conseguire uno sviluppo sostenibile di un territorio come quello costituito dalle province di Latina e Frosinone. La sostenibilità delle risorse suolo ed acqua è alla base di ogni altro intervento da intraprendere nella razionalizzazione delle potenzialità agricole. Pertanto nella filiera silvo-agro- pastorale sono stati individuati quali punti di pressione al fine del raggiungimento di uno sviluppo sostenibile: Produzione agricola e forestale che comprende: la nutrizione, la meccanizzazione, la difesa ed i sistemi colturali, la qualità degli alimenti, la valorizzazione dei prodotti tipici, nonché il potenziamento delle aree rurali a scopi ricreativi e turistici, la gestione dell ambiente naturale e del paesaggio: Produzione zootecnica che spazia dalla produzione di alimenti quali carne e latte, ma anche alla loro trasformazione ed alla produzione di manufatti ed al riciclo e gestione degli effluenti di allevamento; Trasformazione che comprende: l impatto sul territorio degli impianti di trasformazione, le emissioni, la gestione dei residui di trasformazione ecc. È importante comunque sottolineare che se la filiera agro-silvo-pastorale comporta dei punti di pressione nei confronti della salvaguardia delle risorse ambientali attraverso l attuazione di un modello di agricoltura multifunzionale cioé dall agricoltura stessa possono derivare gli strumenti per una gestione sostenibile di un area. È questo il caso : ad esempio dell agricoltura che produce paesaggio, agricoltura per il governo del territorio, della produzione di prodotti tipici, della bonifica e della gestione del disinquinamento. Il progetto ha integrato la proposta di gestione sostenibile integrata della filiera agrosilvo-pastorale per l areale di Latina e Frosinone delle principali componenti che con- 9

10 Modelli Applicativi di Agricoltura Multifunzionale nello Sviluppo Sostenibile di Alcune Aree della Regione Lazio corrono al sostegno della produzione primaria, attraverso l individuazione delle criticità specifiche della: nutrizione delle piante, meccanizzazione agricola, difesa delle colture, sistemi colturali, qualità degli alimenti e trasformazione di essi. In particolare per la nutrizione delle piante quali elementi critici per la sostenibilità delle risorse suolo ed acqua sono stati analizzati i mezzi tecnici quali fertilizzanti e tecniche di fertilizzazione, impatto delle tecniche di difesa e meccanizzazione agricola sulla fertilità fisica, chimica e biologica del suolo. La qualità delle acque sia irrigue che potabili, la tracciabilità di micro e macro inquinanti derivanti da pratiche di ammendamento e fertilizzazione delle colture con particolare riguardo alle ortive quale elemento ad alto reddito per l areale oggetto di studio. La meccanizzazione agricola ha preso in considerazione l impatto causato dal passaggio delle macchine agricole, nonché la razionalizzazione dell uso delle macchine agricole. Sulla base delle acquisizioni sino ad ora conseguite si è portato sul territorio l ottimizzazione della meccanizzazione agricola dalla taratura in campo fino alla valutazione del danno potenziale. Relativamente alla difesa delle colture è stato sviluppato quanto previsto dalla lotta integrata limitando l utilizzo di prodotti fitosanitari prendendo in considerazione non solo le avversità della coltura, ma il sistema nel suo complesso. I sistemi colturali analizzati hanno interessato interesseranno la filiera orticola, cerealicola, e forestale partendo dalle acquisizioni specifiche per taluna filiera sono stati individuati i sistemi di produzione biologica ed integrata quali metodi di gestione colturale finalizzata a ridurre gli input di mezzi tecnici di difesa e nutrizione ed aumentare la sostenibilità dei sistemi produttivi. Il progetto si è collegato a quanto precedentemente già studiato nel corso del precedente progetto PRAL sopraricordato circa un modello di allevamento. Strettamente collegato alla produzione primaria è la valutazione della qualità degli alimenti e la loro trasformazione - Infine un modello di gestione sostenibile 10

11 Introduzione di un area non può prescindere dalla messa a punto di tecnologie rapide ed innovative di m o n i t o r a g g i o della qualità dell acqua, del suolo e degli alimenti per uso umano ed animale La realizzazione della sostenibilità ambientale necessità, per il conseguimento degli obiettivi prefissati, di mezzi di divulgazione appropriati che garantiscano il trasferimento delle innovazioni dalla ricerca di base ed applicata ai servizi di sviluppo agricolo e rurale regionale alle cooperative ed agli agricoltori. 11

12 Modelli Applicativi di Agricoltura Multifunzionale nello Sviluppo Sostenibile di Alcune Aree della Regione Lazio 12

13 Introduzione ELENCO DELLE AREE TEMATICHE PARTECIPANTI, PRINCIPALI FILONI DI RICERCA, UNITÀ DI RI- CERCA E COLLABORAZIONI TRA AREE SVILUPPATE NELLE DUE PROGETTUALITÀ PRAL AREE TEMATICHE E RESPONSABILE FILONI DI RICERCA UNITÀ DI RICERCA PRINCIPALI COLLABORAZIONI TRA LE AREE Nutrizione delle colture Meccanizzazione agricola Difesa delle colture Fertilità biologica e sostanza organica Idrica Bilancio azotato Recupero biomasse Qualità suolo Qualità alimenti Meccanizzazione a basso impatto Distribuzione meccanica di fertilizzanti Agricoltura di precisione Disinfestazione e disinfezione ecologica Persistenza nei comparti agro-alimentari (suolo ed acqua) Modelli matematici per impatto ambientale Persistenza su prodotti vegetali in ambiente protetto Persistenza nell atmosfera in serra Studi su alternative all utilizzo del rame Efficienza della distribuzione dei fitofarmaci ISNP Benedetti/Alianiello) ISNP (Mecella) ISNP (Canali) ISNP (Rossi) ISNP (Aromolo) ISMA (Marsili) ISMA (Biocca) Dr. Casa (DPV-VT) ISMA(Colorio) ISPAVE (Conte) ISNP (Francaviglia) ISPAVE (Pompi) ISPAVE (Donnarumma) ISPAVE (La Torre) ISPAVE (Leandri) ISC Cassino Canali ISNP Agrital (Dr. Carrano) ISPAVE ISNP (Mecella) ISMA (Biocca) Cerealicoltura Agroselvicoltura / Colture ortive / Trasformazione Qualità alimenti Monitoraggio Promozione al dialogo Coordinamento Prof. P. Sequi (ISNP) / Coordinamento aggiunto Dr.ssa A. Benedetti (ISNP) / Mais e frumento Qualità micotossine Conversione al Biologico Miglioramento ambientale, Biomasse scopi energetici Meccanizzazione agricola forestale Confronto tra sistema produttivo integrato e biologico e colture protette Resistenza genetica Antiossidanti Lotta biologica ed integrata Analisi del settore agroalimentare Filiere e processi di trasformazione Analisi di filiera Reflui di lavorazione Qualità alimenti (tipizzazione e residui) Prodotti tipici Biosensori per il monitoraggio del suolo Sviluppo di metodiche qualitative innovative di monitoraggio ambientale Organizzazione workshops ISC (Quaranta) ISC (Quaranta) IBAF-CNR (Scarascia) ISSDS-URF (Mughini) ISMA (Sperandio) ISNP (Rea) DISAFRI DPV-VT (Saccardo) ISNP (Rea) IBAF ( Battistelli) IBAF (de Agazio) DPV-VT (Pucci) Cassino ISNP (Tittarelli) Caratterizzazione biomasse ISNP (Rossi) ISMA (Fedrizzi) IBAF-CNR (Galli) Pa.L.Mer (Latorre) Pa.L.Mer. (Latorre) INRAN (Pastore) ISPAVE (La Torre) ISNP (Dell Abate) Università di Tor Vergata ISNP ISNP (Benedetti) ISMA ISZ ISNP (Benedetti) ISMA ISNP (Benedetti) ISNP (Canali) ISNP Dell Abate ISPAVE (La Torre) Palmer (Latorre) ISMA (Colorio) ISNP ISMA ISZ ISZ ISC (Quaranta) ISPAVE Tutte le aree Tutte le aree Tutte le Aree Tutte le Aree 13

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