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2 Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici si fa interprete dell evoluzione dell economia degli ultimi anni, che ha visto realizzarsi una convergenza sempre più incisiva tra le attività di Information & Communication Technology e i servizi professionali, a vantaggio della creazione di nuove strategie e strumenti competitivi. La nuova Federazione rappresenta attività per circa 102 Mld di fatturato, addetti e imprese di Comunicazione, ricerca e marketing; Consulenza e formazione; Informatica; Ingegneria; Radiotelevisioni e media; Servizi integrati di facility management; Qualità e certificazione; Telecomunicazioni. Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici ha una base associativa di 49 associazioni di categoria e 60 sezioni territoriali, e si colloca tra le prime Federazioni del Sistema Confindustriale. Il settore in Italia esprime, secondo i dati Istat, il 18% del PIL, addetti e oltre imprese. 2

3 Domande per il panel 1. Quali sono le esigenze di servizi di egovernment, informativi ed interattivi, dei cittadini e delle imprese? Si possono riassumere molto brevemente : il cittadino aspira ad avere uno sportello pubblico in casa; l impresa aspira ad avere uno sportello pubblico in azienda. Cittadini ed imprese già dialogano con la PA e possono apprezzare i servizi amministrativi disponibili on line: i cittadini che visitano siti degli enti pubblici sono più di 13 milioni e lo fanno per cercare informazioni, scaricare moduli, richiedere certificati e moduli, pagare tasse e canoni, ecc. le imprese che utilizzano internet per contattare la PA sono la quasi totalità nella grande dimensione, fra il 30 e il 40% se sono PMI, ed espletano per lo più obblighi di tipo amministrativo e fiscale. Il patrimonio informativo digitale della Pubblica amministrazione è molto consistente ma è ancora troppo basso il numero di servizi offerti ai cittadini e alle imprese attraverso i nuovi strumenti telematici (oltre siti internet e un numero di visitatori in costante crescita).. Nella classifica relativa ai servizi della PA completamente disponibili on-line, l Italia occupava nel 2004 la nona posizione in Europa. Nel 2006 occupa il dodicesimo posto, dopo essere stata superata da Francia e Portogallo, ed anche da Slovenia e Malta, che hanno avuto performance di crescita tra il 15 e il 35%, largamente superiori alla nostra (che è stata solo del 5%). Tali servizi risultano ancora essere superiore alla media UE, ma visti i 3

4 tassi di crescita registrati dagli altri Paesi europei, soprattutto i nuovi entranti, ci avviamo ad occupare posizioni di retroguardia. C è ancora molto da fare in questa direzione, anche da parte di quei Comuni che hanno già trasferito online molti servizi, poiché il rapporto con la PA attraverso i servizi di e-government è ancora puramente informativo, e questo livello rimane ancora preponderante rispetto a quello transattivo. Come ha avvertito anche il Sottosegretario Beatrice Magnolfi, i siti internet della Pubblica Amministrazione devono uscire dalla dimensione di vetrina per puntare di più sui servizi, che sono il vero collante per avvicinare i cittadini alle istituzioni locali e nazionali attraverso le vie del web. 4

5 2. L egovernment aumenta realmente l efficienza della Pubblica Amministrazione? Ci potete fare qualche esempio? Ci sono alcuni ambiti di eccellenza da segnalare, come la informatizzazione del sistema fiscale sia per le imprese che per i cittadini, che pone il nostro Paese all avanguardia. Altre realizzazioni di particolare rilievo riguardano l ambito catastale, le dogane, alcuni servizi della sanità, le prime iniziative sulla Carta nazionale dei servizi e la Carta di identità elettronica, il sistema di Firma digitale, il Protocollo informatico. L ultima frontiera dell innovazione che viene in soccorso per rendere più efficienti i servizi pubblici è l assistente virtuale, un vero e proprio sportello self-service virtuale dal volto umano, con la capacità di comprendere il linguaggio naturale degli utenti per facilitare l utilizzo dei servizi. I primi servizi sono già utilizzabili. E stata infatti realizzata una sperimentazione fra Inps ed AlmavivA su due tematiche di grande interesse ed attualità: il Trattamento di Fine Rapporto, e i contributi dei lavoratori domestici. L assistente virtuale è multicanale, accessibile non solo da web, ma anche dai telefoni cellulari 3G e, in futuro, dalla TV digitale terrestre. Per il futuro si prevede un ampliamento di questa tipologia di servizi informativi, quali ad esempio l aiuto nella compilazione dei moduli e la guida alla navigazione del sito Inps. Questo è un modello di servizio che porterà nel tempo a integrare in modo completo una ricerca facile delle informazioni, la compilazione delle modulistica e i pagamenti, per rendere più semplice e snello il rapporto con i cittadini, anche per quelli poco digitali. A tutto vantaggio dell efficienza della PA e dei desiderata dei cittadini. 5

6 3 Ad oggi, tutti i cittadini hanno la possibilità reale (tecnologica ed economica) di accedere ai servizi di egovernment? Nel nostro Paese si registra ancora un divario culturale e digitale (Digital Divide) che ostacola uno sviluppo armonico ed omogeneo a livello geografico e che va progressivamente colmato: eliminando gli ostacoli all accesso dei servizi innovativi; promuovendo una più ampia e conveniente offerta. Le imprese hanno raggiunto un livello di utilizzo della piattaforma informatica pressoché totale, ma la percentuale di famiglie italiane collegate a internet è ancora bassa (circa il 60%) e si rischia di escludere una fetta importante della popolazione dai benefici dei servizi pubblici interattivi, che pure è disponibile a spendere. Si pensi che la spesa annuale della famiglia italiana per servizi di telefonia (fissa e mobile) è pari in media a quasi euro (il 60% è dovuto a servizi di telefonia mobile), spesa che ancora solo 10 anni fa riguardava un numero molto limitato di famiglie. Non c è nel Paese un digital divide geografico, ma un divario nelle conoscenze digitali riconducibile a: età, sesso e conoscenza dell inglese. Gli italiani che dichiarano di conoscere questa lingua in modo ottimo sono solo il 3% (per l 8% la conoscenza viene ritenuta buona ). Per superare il ritardo di innovazione che interessa particolarmente casalinghe ed anziani, occorre indirizzare azioni sulla loro formazione, con modalità appropriate alla loro condizione e utilizzare interfacce più user friendly. E necessario, pertanto, promuovere la diffusione di servizi di e-government a maggior valore aggiunto per la collettività, garantendo, nell ottica della inclusione, anche le fasce più deboli (minori, anziani, persone diversamente abili, minoranze etnicolinguistiche, ecc.). 6

7 4. Quali sono le aree, le infrastrutture di telecomunicazioni, i servizi ancora da migliorare (digital divide) e quali le linee guida per superarli? Dal funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni dipendono l efficienza e la qualità dei servizi al cittadino, alle imprese e alla società in generale. Le politiche del Governo devono essere finalizzate ad una modernizzazione massiccia delle amministrazioni centrali e periferiche, anche attraverso la realizzazione dei progetti di e- Government per la semplificazione delle procedure amministrative di front office e di back office, con conseguente riduzione della spesa ed aumento della produttività nelle PP.AA.. Il supporto delle tecnologie e delle infrastrutture è necessario, ma è richiesto altresì un forte cambiamento organizzativo e gestionale, la reingegnerizzazione dei procedimenti e dei processi organizzativi per la completa informatizzazione delle PP.AA.; lo snellimento delle norme, la formazione del personale con piani di formazione e qualificazione delle risorse umane a tutti i livelli. Serve un sistema on-line di controllo dei conti pubblici della PA centrale e locale coordinato in tutte le sue componenti ed una campagna di sensibilizzazione e di misurazione della customer satisfaction in ambito pubblico, capaci di trasformare in modo motivato i comportamenti dei pubblici funzionari fino a renderli partner dei cittadini. Data la complessità dell apparato pubblico servono adeguate risorse per realizzare miglioramenti diffusi ed uniformi. È infine necessaria una piena cooperazione tra le strutture a livello centrale e quelle a livello locale per evitare lacune o sovrapposizioni. 7

8 La progettazione degli interventi di innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni, la loro realizzazione e gestione andranno condotte con il contributo e l intervento delle imprese, che possono offrire la loro esperienza e la loro professionalità anche nell ambito di soluzioni di Outsourcing e/o Project Financing. 8

9 Domande ad personam: Ing. Alberto Tripi 1 Quali sono le esigenze di servizi di egovernment, informativi ed interattivi, delle aziende? Quali benefici porterebbero? Ci sono differenze nei comportamenti fra grandi e piccole imprese rispetto all uso di applicazioni e servizi di e-government. Per le aziende di minori dimensioni, le economie ottenibili virtualizzando il rapporto con le Pa sono meno significative rispetto alle imprese medie e grandi per le quali, al contrario, il volume di interazione con i soggetti pubblici è sensibilmente superiore e coinvolge uno spettro più ampio di attività. I nostri dati (Osservatorio della Società dell Informazione) ci dicono che oltre il 90% delle aziende utilizza servizi di e- Government per reperire informazioni, ma solo il 40% gestisce on line un intera pratica (le grandi aziende lo fanno per il 60%). I servizi più utilizzati dalle imprese sulla Rete sono quelli relativi agli adempimenti amministrativi, fiscali, agli aspetti relativi al diritto del lavoro. Ancora poco diffuso è invece l accesso a informazioni per partecipare a bandi di gara. Occorre partire da queste esigenze per creare un vero sportello virtuale per le imprese e per realizzare una semplificazione amministrativa vera, che deve essere il baricentro del rapporto delle aziende con la PA. In questo modo si può conseguire efficienza e competitività. È necessario, quindi, dare un nuovo slancio alle iniziative di governo digitale ed offrire alle aziende nuovi spunti per il loro approccio online. 9

10 2 Dal punto di vista degli imprenditori, esistono attualmente più carenze infrastrutturali (disponibilità di larga banda), di disponibilità di servizi o di tipo normativo? Uno dei fattori che condizionano in negativo la competitività del Sistema Italia è costituito dal peso della burocrazia e dalla scarsa efficienza dell Amministrazione Pubblica. I dati ufficiali ISTAT confermano come l'onere degli adempimenti burocratici gravanti sulle imprese, abbia toccato la quota di oltre 10 miliardi di Euro, con costo medio per addetto di Euro/anno. Le aziende italiane nel complesso devono impiegare per adempimenti burocratici ben 38 milioni di giornate di lavoro all'anno. Trattandosi di un costo fisso, l'incidenza per le imprese di minori dimensioni è decisamente superiore e soprattutto i soggetti che avrebbero maggior bisogno di semplicità e rapidità devono sopportare l onere della scarsa efficienza delle procedure. Da tempo le imprese chiedono indispensabili politiche per la delegificazione, la deregolamentazione, la semplificazione dei procedimenti amministrativi riducendoli alle sole fasi essenziali, una deamministrativizzazione che sottragga intere attività alle regole amministrative, come fattore di competitività, essenziale anche per l avvio di nuove iniziative produttive e leva per attrarre investimenti in Italia (in particolare nelle aree in difficoltà di sviluppo). L attività della PA dovrebbe invece essere rafforzata sui controlli post per garantire effettivi servizi e rispetto delle norme. Tutto ciò è strettamente collegato alla completa informatizzazione delle PP.AA. e per accelerare il più possibile il cambiamento e l innovazione è necessario in particolare: creare le condizioni e le opportunità di accesso per tutti, utilizzando tecnologie ed infrastrutture adeguate a partire da quelle in banda larga; 10

11 implementare i servizi che permettano di aumentare la trasparenza e l efficacia dell azione amministrativa rafforzandone al tempo stesso la capacità di controllo; reingegnerizzare i procedimenti e i processi organizzativi; diffondere la Carta di Identità Elettronica (CIE) e l uso del documento informatico e della firma elettronica; realizzare l integrazione delle Anagrafi; Introdurre il Registro elettronico delle imprese; realizzare piani di formazione e qualificazione delle risorse umane a tutti i livelli. Il Codice dell amministrazione digitale, il Sistema Pubblico di Connettività (SPC), i progetti di e-government e le altre iniziative avviate è solo un punto di partenza: ora occorre definire un Agenda per l entrata a regime dei servizi online da erogare ai cittadini e alle imprese 11

12 3 Qual è il contributo delle imprese nei confronti delle PA relativamente allo sviluppo di questo mercato? Quali politiche potrebbero favorire questo contributo? Come già detto, le imprese possono offrire la loro esperienza e la loro professionalità nell ambito di soluzioni di Outsourcing e/o Project Financing. L affidamento prioritario alle imprese private delle realizzazioni, dei servizi e delle forniture alle Pubbliche Amministrazioni, secondo principi di concorrenza e criteri di efficienza e competenza, anche nell ambito di società miste, joint-venture o partnership con società pubbliche, soprattutto a livello locale, introduce nel mercato regole di democrazia e di meritocrazia. Ancora oggi nel settore informatico il 40% è una spesa captive, che viene sottratta al libero mercato e a tutte quelle imprese che lavorano puntando sulla qualità, in un regime di concorrenza. Una stima di Confindustria valuta che negli ultimi dieci anni le SPA pubbliche sono passate da trenta a oltre settecento. Inoltre, i processi di privatizzazione messi in atto sono, nella maggior parte dei casi, solo formali: infatti, nel 75% i Comuni risultano essere proprietari unici di queste nuove SPA. Poiché, come avverte l Ocse, le politiche di regolazione anticompetitive hanno effetti negativi sui servizi e sulla crescita del PIL, anche le PP.AA. devono superare e rimuovere i vincoli normativi e amministrativi (spesso a favore delle società pubbliche) per liberalizzare il mercato a favore delle aziende private. Facciamo, infatti, difficoltà a concepire la costituzione di queste società come un elemento di crescita per il nostro Paese. Questa è una grossa inibizione per il nostro sviluppo ed è uno dei motivi che ci spingono a dire che potremmo in questo senso fare 12

13 molto di più se la politica ed il Governo dimostrassero maggiore decisione e sensibilità nell attuare politiche più aperte all imprenditoria privata. Mantenere i monopoli pubblici locali non giova alla società né ad un economia moderna, che può trarre benefici solo da più concorrenza e meritocrazia, facendo crescere un sistema di imprese più forti capaci di competere in Italia e all estero e di contribuire con il loro know how alla crescita e alla modernizzazione del Paese. 13

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