Corso introduttivo su ABA e autismo Autismo: sviluppo curricolare e riduzione dei comportamenti problema
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- Rocco Adelmo Boni
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1 Corso introduttivo su ABA e autismo Autismo: sviluppo curricolare e riduzione dei comportamenti problema Pane e Cioccolata Associazione Culturale Per Cooperativa Sociale Società Dolce settembre - novembre 2015
2 Obiettivi della giornata 10 settembre 2015 Analisi del comportamento e autismo: quale evidenza? Caratteristiche fondamentali dell intervento intensivo e precoce in autismo Supervisione e implementazione del trattamento 2
3 Autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo Sindrome comportamentale globale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita Alterazioni qualitative nelle aree della comunicazione e degli interessi (DSM V) Ritardo mentale associato in oltre la metà dei casi 3
4 Prevalenza 1:100 Incidenza Lancet % della popolazione secondo studi epidemiologici su vasta scala Maschi in sono colpiti 2/3 volte più delle femmine Ritardo mentale associato nel 45% dei casi. Presenza di comportameti aggressivi (68%) e autoaggressivi (50%). Profili linguistici e comunicativi estremamente variabili 4
5 Impatto sociale Un bambino ogni 3 /4 classi Costi assistenziali Costi per le famiglie e la società nel suo complesso Necessità di delineare e promuovere un intervento di dimostrata efficacia e con procedure replicabili (Evidence Based Education) 5
6 I DOMINI DELL ANALISI DEL COMPORTAMENTO COMPORTAMENTISMO: dominio filosofico EAB (experimental analysis of behavior): analisi del comportamento sperimentale ABA (applied behavior analysis):ramo applicativo dell analisi del comportamento sperimentale 6
7 COMPORTAMENTISMO Il riferimento teorico teorico dell ABA e il comportamentismo radicale di Skinner (1938) che identifica nel comportamento, definito come qualsiasi attività degli organismi viventi, il proprio oggetto di studio. Il comportamento include quindi qualsiasi attività dell organismo nell ambiente: sia eventi pubblici che privati. 7
8 EAB L analisi del Comportamento Sperimentale ha lo scopo di capire i principi del comportamento. I principi di base responsabili dell apprendimento operante dimostrati sperimentalmente sono descritti ne Il comportamento degli organismi (Skinner 1938) con i termini di rinforzo, estinzione, punizione, controllo dello stimolo e, successivamente motivazione (Keller e Schoenfeld, 1950). 8
9 A Principi fondamentali del comportamento B C Antecedente Comportamento Conseguenza Controllo dello stimolo (SD) MO Forma della risposta Rinforzo Fa aumentare il comportamento Estinzione Punizione Fanno diminuire il comportamento 9
10 Gran parte di ciò che facciamo (e pensiamo!) è determinata da avvenimenti e stimoli che hanno luogo prima (antecedenti) e dopo (conseguenze) il nostro comportamento. 10
11 Antecedenti Stimolo discriminativo Indica la disponibilita del rinforzatore contingente all emissione di un determinato comportamento Esempio SD= la scritta BAGNO Comportamento= apro la porta SR: bagno Stimoli neutrali diventano discriminativi, solo nel momento che la risposta che ne consegue viene associata alla consegna del rinforzo.
12 Antecedenti (2) Operazioni motivative Stimoli antecendenti che temporaneamente alterano il valore di una particolare conseguenza Ed evocano comportamenti che in passato hanno portato all ottenimento di quella conseguenza Esempio Maria ha mal di testa, entra in farmacia e compra le aspirine ne prende una compressa. Dopo mezz ora il mal di testa inizia a diminuire. MO= mal di testa comportamento= prendere aspirina SR= rimozione del mal di testa
13 Comportamento L interazione dei muscoli e delle ghiandole (movimento) di un organismo e l ambiente, osservabile e quantificabile E importante descrivere esattamente il comportamento e non utilizzare etichette riassuntive Esempio Etichetta sommaria= Marco non e socievole Definizione operazionale= a ricreazione Marco, tende a stare da una parte guardandosi le mani, se qualcuno tenta di conversare con lui risponde a mono-parole e non reciproca con una domanda.
14 Esercitazione: descrizione operazionale del comportamento M è pigra P. è aggressivo G. vive nel suo mondo M. impiega circa 40 minuti per vestirsi P. dà calci e pizzicotti ai compagni G. si dondola sulla sedia a lungo e non risponde se chiamato 14
15 Conseguenze RINFORZATORI Conseguenze contingenti che risultano nell aumento della frequenza di un comportamento Esempio Metto un euro nel distributore del caffe. Esce il caffe. Cosa farò quando in quel contesto rivorrò il caffe? PUNIZIONI Conseguenze contingenti che risultano nella diminuzione della frequenza di un comportamento Esempio Metto un euro nel distributore del caffe, ma esce il the, due the, tre the.. dopo smetto di mettere i soldi. Cosa farò quando in quel contesto rivorrò il caffe?
16 Conseguenze (2) Punizione positiva Punizione negativa La presentazione contingente di un evento che diminuisce o sopprime la frequenza futura del comportamento Esempio Il comico teatrale Gigi ha smesso di raccontare nel suo spettacolo quelle barzellette che sono state fischiate Rimozione o terminazione contingente di uno stimolo che diminuisce o sopprime la frequenza futura del comportamento Esempio Marco da alcuni giorni beve l acqua insaponata mentre fa il bagno, sua madre ha deciso di farlo uscire dalla vasca appena nota che ha l'acqua in bocca. Dopo le prime 2 volte Marco ha smesso di bere l'acqua insaponata.
17 Conseguenze (3) POSITIVO (PRESENTAZIONE) RINFORZO PUNIZIONE NEGATIVO (ELIMINAZIONE) COMPORTAMENTO
18 Conseguenze (4) Estinzione Processo per cui la non consegna del rinforzatore che fino ad allora aveva mantenuto il comportamento porta il comportamento ad estinguersi
19 Conseguenze (5) Conseguenze immediate hanno effetti maggiori Il loro valore è variabile, in relazione alle presenza e intensità di operazioni motivative Agiscono in modo automatico Possono essere condizionate o incondizionate Stabiliscono il valore discriminativo di stimoli antecedenti 19
20 ABA Analisi del Comportamento Applicata: disciplina che utilizza tecniche e procedure derivate dai principi della scienza del comportamento per incrementare repertori socialmente significativi e ridurre quelli problematici (Cooper, Heron, Heward, 2007) 20
21 ABA Inizia formalmente nel 1968 con la prima pubblicazione del JABA (Journal of Applied Behavior Analysis) 21
22 ABA: un nuovo metodo per l autismo? L ABA quindi non e un particolare tipo di terapia o uno specifico programma di intervento, ma fornisce una cornice scientifica di riferimento per l organizzazione sistematica e efficace di programmi di intervento, come dimostrato da oltre 2000 studi pubblicati in materia (Eldevik et al., 2009) 22
23 ABA: un nuovo metodo per l autismo? (2) L ABA nonostante non costituisca una terapia per l autismo, risulta essere il fondamento necessario e imprescindibile per realizzare un intervento per l autismo efficace e scientificamente validato, che consente di utilizzare in modo flessibile diversi modelli e tecniche comportamentali in maniera individualizzata (Dillenburger, 2011) 23
24 Fonti di fraintendimento Dillenburger, 2011 ABA come terapia per l autismo ABA come tecnica specifica messa a confronto con procedure che da quella stessa scienza derivano (quindi ABA come DTT messa a confronto con PECS, NET, VB) ABA come modello di presa in carico globale (quindi ABA come modello UCLA/Lovaas contro TEACHH, DENVER) 24
25 ABA e autismo Le prove a disposizione, anche se non definitive, consentono di consigliare l utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico (LG21 p. 55) 25
26 ABA e autismo (2) Interventi focalizzati: nessuna restrizione di età, livello di funzionamento, condizioni mediche associate. Servizi diretti al cliente con obiettivi specifici EIBI early intensive behavioral intervention (interventi intensivi precoci comportamentali) come trattamento d elezione in autismo 26
27 EIBI: evidenza scientifica Dal 1973 al 2013 decine di studi sostengono l intervento intensivo precoce comportamentale (EIBI) come superiore a ogni altro approccio in termini di efficacia. Centinaia di studi singoli dimostrano l efficacia di tecniche e procedure derivate dai principi dell analisi del comportamento nell insegnamento di svariate abilità a diverse popolazioni 27
28 EIBI: evidenza scientifica (2) Nessun altro modello di trattamento può dimostrare un efficacia paragonabile: interventi comportamentali a bassa intensità non portano a risultati paragonabili all intervento comportamentale intensivo e precoce (Smith, Groen, & Wynn, 2000) Nessun altro modello di trattamento può dimostrare un efficacia paragonabile: a paritá d intensitá d intervento, il trattamento EIBI produce maggior progresso in tutte le aree evolutive, come quoziente intellettivo, abilità adattive, linguaggio (vedi Eikeseth ed altri, 2002, 2007; Howard ed altri, 2005) 28
29 Un buon modello di intervento ABA per l autismo Comprensivo: indirizza tutte le aree evolutive Tutti gli aspetti dell intervento devono essere individualizzati alle necessità dell individuo e le sue preferenze (motivazione) Deficit e punti di forza devono essere analizzati attraverso l osservazione diretta e quantificati oggettivamente
30 Un buon modello di intervento ABA per l autismo I comportamenti complessi devono essere suddivisi in piccole unità di apprendimento definite in termini osservabili e misurabili Ogni componente/unità deve essere insegnata attraverso molteplici opportunità, ogni unità d insegnamento comprende la manipolazione diretta di antecedenti e conseguenze. Centinaia di opportunità di apprendimento vengono organizzate sia in ambiente strutturato che in ambiente naturale
31 Un buon modello di intervento ABA per l autismo Vengono utilizzate diverse tecniche per offrire opportunità di apprendimento ed incrementare la motivazione: prove distinte (discrete trials), insegnamento incidentale in ambiente naturale, analisi del compito (task analysis), concatenamento (chaining), aiuto e sfumatura(prompting e fading), assessment delle preferenze (rinforzatori), economia con i tokens, comunicazione aumentativa alternativa, ecc Si deve insegnare al bambino come imparare, formare interazioni sociali positive e rendere l apprendimento motivante.
32 Un buon modello di intervento ABA per l autismo I comportamenti problematici devono essere direttamente attaccati e sostituiti da comportamenti adattivi. I dati devono essere usati per valutare il progresso e migliorare gli interventi Il bambino deve essere sempre impegnato in attività costruttive, lasciando poco spazio all'evoluzione di comportamenti autistici..
33 Il trattamento è l educazione precoce, intensiva, globale Risultati ottimali per interventi di ore settimanali per almeno 2 anni, con inizio entro i 4 anni di età Obiettivi individualizzati e articolati in tutte le aree di sviluppo, con lo sviluppo neurotipico come guida Contesto di insegnamento individualizzato, con la diretta partecipazione dei genitori e trasferimento delle competenze a tutti gli ambienti attivamente programmato 33
34 Il trattamento è l educazione fondata sul paradigma comportamentale Le procedure di insegnamento sono derivate dai principi dell analisi del comportamento La supervisione e la responsabilità del trattamento è in mano a persone esperte sia di autismo sia di analisi del comportamento Green, Brennan, Fein
35 EIBI:trattamento BACB guidelines 35
36 EIBI:trattamento BACB guidelines Intervento comportamentale supervisionato ed erogato da figure professionali specifiche i cui ruoli sono organizzati in maniera gerarchica: BCBA-D (Board Certified Behavior Analyst Doctoral), BCBA (Board Certified Behavior Analyst ) BCaBA (Board Certified Assistant Behavior Analyst) RBT (Registered Behavior Technicians) 36
37 Sintesi delle competenze, requisiti di formazione accademica e necessità di supervisione QUALIFICA COMPETENZE FORMAZIONE NECESSITA DI SUPERVISIONE BCBA-D e BCBA Titolare della programmazione educativa e della valutazione in interventi educativi comportamentali Laurea specialistica in materie attinenti, corso formativo in ABA (enti accreditati) di almeno 270 ore. Deve rispettare le indicazioni di aggiornamento professionale per poter offrire supervisione e servizi clinico-educativi BCaBA Professionisti non indipendenti che affiancano i BCBA-D o i BCBA e permettono una piu assidua supervisione dei casi in carico e formazione continua dei tecnici che implementano il trattamento. Diploma di laurea in aree attinenti, corso formativo (enti accreditati) di almeno 180 ore. 1 ora al mese di supervisione erogata da BCBA-D o BCBA RBT Somministrano il trattamento comportamentale, il compito e garantire che l applicazione delle procedure d insegnamento e di riduzione del comportamento sia coerente con le indicazioni del supervisore. Diploma di scuola superiore con formazione di almeno 40 ore tenuta da un BCBA e BCBA-D qualificato per la supervisione. Può praticare solo con supervisione, che deve costituire il 5% dell orario di lavoro mensile. 37
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