ACQUA SANITARIA MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO IDROCONTROL MARCO VIAZZI PREMIA, 21 MARZO 2012
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- Fausto Romagnoli
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1 ACQUA SANITARIA MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO PREMIA, IDROCONTROL MARCO VIAZZI 21 MARZO 2012
2 IDROCONTROL S.r.l. FONDATA NEL 96 OPERA NELL AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMATICHE ASSOCIATE ALL UTILIZZO DI ACQUA COSTITUITA DA 4 PERITI INDUSTRIALI 3TECNICI DI CAMPO 1TECNICO DI SEDE 1 BIOLOGA OPERA IN SEDE TERRITORIO SCELTO PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D AOSTA CLIENTI VANTIAMO CIRCA 170 CLIENTI DISTRIBUITI IN DIVERSI SETTORI MERCEOLOGICI
3 IDROCONTROL S.r.l. Core business attività principale condizionamento chimico e soluzioni impiantistiche per l acqua nei sistemi industriali e civili mirato e gestito con l obiettivo dell implementazione dell efficienza degli stessi e dell ottimizzazione dei costi di gestione impianti
4 IDROCONTROL S.r.l. APPROCCIO AI RISCHI DI LEGIONELLOSI nato per IDROCONTROL con una struttura 5 stelle lux nel in risposta alla richiesta specifica di applicare le normative nei confronti di dipendenti ed utenti: normative complesse e specifiche, nazionali e regionali - per la volontà del cliente nel rispondere con un approccio sicuro ad un insieme di indicazioni di difficile lettura responsibly care
5 IDROCONTROL S.r.l. APPROCCIO AI RISCHI DI LEGIONELLOSI evoluto ad oggi per IDROCONTROL interveniamo solo su richiesta specifica - ci ha portato ad essere all avanguardia nel risolvere le problematiche a contorno dei rischi di legionellosi, grazie a: esperienza acquisita nelle applicazioni esistenti adeguamento alle nuove eventuali normative con il supporto di ASHLAND distribuzione quindi specializzazione del lavoro per tipologia cliente : SIMONE per l industria SANDRI per le strutture sanitarie VIAZZI per le alberghiere implementazioni impiantistiche con appoggio a società di fiducia
6 OBIETTIVO DELLA NS PRESENTAZIONE FORNIRVI GLI ELEMENTI CONOSCITIVI DEL RISCHIO DI LEGIONELLOSI INFORMARVI SULLE AZIONI DI MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO DA APPLICARE FORNIRVI UN ESEMPIO DEI RISULTATI OTTENUTI
7 IL RISCHIO INDOTTO DA LEGIONELLA PNEUMOPHILA
8 IL RISCHIO la legionella pneumophila è un batterio gram negativo ubiquitario vive ovunque la sua origine è da ricercarsi nell acqua integrata agli impianti idrici è un battere responsabile di una grave forma di infezione polmonare le cui conseguenze possono essere mortali: il tasso di mortalità per le persone che hanno contratto la malattia e che non hanno avuto profilassi antibiotica sfiora il 15% Il problema della Legionellosi ha ricevuto in ambito europeo e mondiale una sempre più crescente attenzione attraverso l emanazione di severe normative e la creazione di protocolli standard di sanificazione, gestione e controllo del fenomeno
9 IL RISCHIO Le infezioni da Legionella spp sono considerate un problema emergente in Sanità Pubblica, tanto che sono sottoposte a sorveglianza da parte dell OMS, dalla Comunità Europea e dall Istituto Superiore di Sanità. Negli USA, tra il 1980 ed il 1998, sono stati riportati al CDC di Atlanta 356 casi in media per anno In Europa, nel periodo , sono stati notificati in totale casi di legionellosi Si ritiene tuttavia che la frequenza della malattia sia largamente sotto - stimata e che l incidenza più probabile in Europa sia superiore ai 20 casi per milione di abitanti
10 IL RISCHIO distribuzione in ITALIA
11 IL RISCHIO distribuzione stagionale
12 IMPIANTI/LUOGHI DI RISCHIO Per definire gli impianti nei quali la Legionella può facilmente proliferare e quindi creare una condizione di rischio per le persone, occorre considerare che: l infezione viene contratta attraverso l inalazione di goccioline d acqua contaminate, di diametro 1 5 µm
13 IMPIANTI/LUOGHI DI RISCHIO Pertanto i punti critici di un sito dove si sviluppa il fenomeno sono: Impianti di distribuzione acqua sanitaria (fredda e calda) in particolare in presenza di serbatoi di accumulo Impianti con torri di raffreddamento e condensatori evaporativi Impianti di umidificazione e condizionamento (UTA adiabatiche per aria ambienti, mezzi di trasporto, ) Sistemi dove si generino aerosol (fan coil, aerosol terapie, SPA, impianti di lavaggio, irrigazione, fontane, )
14 INDIVIDUI A RISCHIO La Legionella può creare più facilmente una condizione di rischio per le persone debilitate. Statisticamente il rischio è maggiore per: Eta > 50 anni Sesso Maschile Fumatori e/o bevitori Immunodepressi Trapiantati Presenza di neoplasia
15 FATTORI DI RISCHIO Ambientali Individuali
16 FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI ASSENZA DI AZIONI DI MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO MANCATA INFORMAZIONE DELL ESPOSIZIONE AL RISCHIO TEMPO DI ESPOSIZIONE AD AEROSOL DI ACQUA CON LEGIONELLE CONCENTRAZIONE DELLE LEGIONELLE NELL ACQUA CLIMA DELLA REGIONE STAGIONALITA CONDIZIONI DI STAGNAZIONE
17 FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUALI STATO DI SALUTE ETA ABITUDINI SESSO
18 Aspetti legislativi a contorno In Italia, a fronte dei sempre più numerosi casi di infezioni rilevati non solo a livello ospedaliero, l Istituto Superiore di Sanità ha regolamentato la minimizzazione dei rishi di legionellosi attraverso : Linee guida elaborate da European Working Group for Legionella Infections, Gennaio 2005, ( Documento di linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (G.U. n.103 del ) Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali (in G.U. n.28 del ) Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi (in G.U. n.29 del ) Esistono regolamentazioni regionali: Liguria Piemonte: Determina n 109 della Regione Piemonte il rischio da Legionella, viene contemplato quale rischio biologico dal DLgs 81 (anche dal precedente DLgs 626/94)
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26 AZIONI DI MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO ATTRAVERSO IL PIANO DI GESTIONE DELLO STESSO
27 La gestione del rischio con IDROCONTROL In risposta ed in linea con quanto previsto a livello normativo il protocollo di intervento da noi proposto si può articolare in: analisi del rischio specifica del sito effettuata da ASHLAND periodici prelievi per caratterizzazione microbiologica CSL periodici cicli di sanificazione e sterilizzazione definizione ed applicazione di idonei sistemi di trattamento dell acqua, di accorgimenti impiantistici e gestionali relazioni periodiche
28 Le legionelle sono batteri deboli e Struttura del Biofilm vivono al riparo nel biofilm Flusso dell acqua Plan toni ca Fibre glicoliche Particelle incapsulate Incastro di cellule batteriche Fas e sess ile Gradiente di ph e ossigeno Superficie Basso
29 ANALISI DEL RISCHIO SOPRALLUOGO CONOSCITIVO DELLA STRUTTURA E DEI PUNTI DI UTILIZZO DELL ACQUA INDAGINE MICROBIOLOGICA AMBIENTALE
30 MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO Devono essere calendarizzati periodici prelievi per caratterizzazione microbiologica, periodicità ed eventuali azioni a contorno definite in base ai risultati analitici
31 SISTEMI DI TRATTAMENTO DELL ACQUA definizione ed applicazione di idonei sistemi di trattamento dell acqua: Condizionamento anticorrosivo/antincrostante addolcimento UV Clorazione continua proporzionale e/o controllata
32 CICLI DI SANIFICAZIONE CHIMICA devono essere effettuati periodici cicli di sanificazione e sterilizzazione: - alla riapertura stagionale e comunque 1/anno - se in un campione [legionelle] UFC/lt a titolo di esempio gli interventi effettuati presso un ns cliente: riapertura stagionale: 1 volta/anno dal 2006 ad oggi secondo necessità, dal 2006 ad oggi: 3 volte effettuato dai tecnici della struttura: giugno 2006, giugno 2008, luglio volta effettuato dai ns tecnici in una nuova area nel 2009
33 Le legionelle possono essere lise con clorazione PRIMA del cloro DOPO il cloro
34 IPERCLORAZIONE VASCA TORRE EVAPORATIVA PRIMA DOPO
35 SANIFICAZIONE CHIMICA O IPERCLORAZIONE PROCEDURA DI IPERCLORAZIONE Mantenimento di una concentrazione di cloro libero elevata nell acqua distribuita, per un tempo definito come segue: - 5 mg/litro di cloro libero per 5 ore - 25 mg/litro di cloro libero per 2 ore - 50 mg/litro di cloro libero per 1 ora Durante la clorazione tutte le utenze devono essere flussate. La concentrazione di cloro libero deve essere verificata sia nei punti di distribuzione dell acqua che all utenza. DURANTE L IPERCLORAZIONE L ACQUA NON E POTABILE Normalmente un iperclorazione richiede 12 ore
36 Le legionelle possono essere lise con shock termico
37 ACCORGIMENTI IMPIANTISTICI Eliminazione sezioni non utilizzate Riduzione degli stoccaggi di acqua Installazione di adeguati bollitori dell acqua calda sanitaria drenabili ed ispezionabili Installazione centraline di drenaggio bollitori e shock termico notturno Programmazione del rifacimento di sezioni di tubazioni compromesse
38 ACCORGIMENTI GESTIONALI Programmazione di flussaggi delle aree non occupate Verifiche del corretto funzionamento degli impianti di pretrattamento dell acqua Effettuazione di training al personale coinvolto
39 DOCUMENTAZIONE Le azioni di minimizzazione devono essere documentate attraverso schede di registrazione, facilmente esigibili e leggibili dalle autorità preposte al controllo: schede del personale addetto alle pulizie: registrazione di flussaggio utenze e controllo pigne docce e diffusori schede manutenzione: per verifica temperature nei diversi punti della rete sanitaria, delle portate di consumo, del corretto condizionamento chimico (anticorrosivo e microbiologico), copertura cloro, funzionamento addolcitore, UV, verifica Fan coil, UTA, Scheda campionatura acqua: per la programmazione delle verifiche microbiologiche e una immediata lettura dello stato dell arte
40 DOCUMENTAZIONE relazioni periodiche contenenti: commenti alle registrazioni effettuate azioni a seguito delle verifiche microbiologiche modifiche della rete di distribuzione dell acqua analisi chimiche dell acqua distribuita report delle sanificazioni chimiche e/o termiche
41 RIASSUMENDO L ACQUA SANITARIA E GLI IMPIANTI CHE PRODUCONO AEROSOL COMPORTANO RISCHIO DI LEGIONELLOSI SONO NORMATI ED IN PARTE PROCEDURIZZATI MONITORAGGIO AZIONI APPLICANDO MONITORAGGIO ED AZIONI IL RISCHIO VIENE DEFINITO E MINIMIZZATO LE AZIONI NORMATE DEVONO ESSERE INTEGRATE CON CONOSCENZE DI PERSONALE QUALIFICATO LA DOCUMENTAZIONE A CONTORNO DEVE ESSERE ARCHIVIATA IN MODO ESIGIBILE
42 I risultati della gestione del rischio IDROCONTROL in una struttura colonizzata Non ci sono stati casi di legionella: nonostante il periodo si siano registrati degli importanti fuori specifica analitici La colonizzazione della rete idrica è stata progressivamente ridimensionata, sino a livelli di tranquillità decisamente evidenti: ultime tre campionature: un solo fuori specifica in tutto non critico Valori medi concentrazione legionelle (1) : febbraio 2006: 1733 UFC/litro marzo 2007: 527 UFC/litro aprile 2008: 1418 UFC/litro marzo 2009: 432 UFC/litro febbraio 2010: 174 UFC/litro maggio 2011: 131 UFC/litro (1) I valori < 100 sono stati considerati = 50 UFC/litro Apertura stagionale: febbraio ottobre verificato il 5 % dei punti di erogazione (stanze ospiti e personale, uffici, cucine, centri benessere, )
43 I risultati della gestione del rischio ACQUA SANITARIA CONCENTRAZIONE MEDIA LEGIONELLE CONCENTRAZIONE MEDIA LEGIONELLE tendenza dei valori UFC/litro CAMPO DI VALORI AMMESSO FEB MAR APR MAR FEB MAG
44 IDROCONTROL S.r.l. Auguro a tutti Voi buon proseguimento di giornata. Grazie per l attenzione. Marco Viazzi
45 PER INFORMAZIONI, CHIARIMENTI, INTERVENTI: Fax: Tel: MARCO VIAZZI MAURO SANDRI
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