MASTER INTERUNIVERSITARIO IN PROGETTAZIONE DI PROCESSI PARTECIPATIVI

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1 1 MASTER INTERUNIVERSITARIO IN PROGETTAZIONE DI PROCESSI PARTECIPATIVI OBIETTIVI La domanda di maggiore partecipazione alle decisioni pubbliche da parte di cittadini, gruppi e istituzioni richiede specifiche professionalità, non disponibili nei tradizionali percorsi formativi universitari. Lʹobiettivo del Master è di sviluppare le competenze di progettazione, gestione e facilitazione dei processi partecipativi all interno delle politiche pubbliche e dei procedimenti, in applicazione della normativa europea, nazionale e regionale, con specifico riferimento nel caso toscano all attuazione della legislazione sulla partecipazione (L.69/2007). Più specificamente, il Master fornisce gli strumenti per: a) Progettare e organizzare processi partecipativi che abbiano come oggetto scelte e decisioni delle organizzazioni e istituzioni; b) Individuare e disegnare le metodologie più congrue in relazione alle specifiche finalità di tali processi, nonché di valutare le risorse necessarie al loro svolgimento e i diversi metodi di selezione dei partecipanti; c) Inserire con efficacia l organizzazione e lo svolgimento di processi partecipativi nelle diverse tipologie procedimentali di formazione delle decisioni amministrative e nelle molteplici forme di valutazione e monitoraggio delle politiche e dei progetti specifici in queste si articolano; d) Organizzare e implementare il monitoraggio dei processi in corso e la valutazione ex post dei processi svolti al fine di garantirne efficacia e qualità;; e) Acquisire capacità comunicative e relazionali, in particolare con i soggetti istituzionali e sociali esterni nonché con i mezzi di informazione. Il Master offre un programma formativo unico nel panorama italiano, sia per la articolazione delle competenze, la varietà delle metodologie e lʹorientamento al ʺcome fareʺ che lo caratterizza, sia perché si avvale del ricco patrimonio di competenze ed esperienze acquisite dalla Regione Toscana, in applicazione della legge regionale 69/2007. Il Master si avvale di studiosi, accademici ed esperti professionisti riconosciuti a livello nazionale nel ambito della partecipazione. Il master ha la durata di un anno ed è articolato in due semestri. Un primo semestre comune, diretto a fornire le conoscenze tecniche e metodologiche necessarie per la progettazione e gestione dei processi partecipative Un secondo semestre specialistico, articolato su tre aree tematiche (progettazione partecipata del paesaggio, beni pubblici e servizi collettivi, e cittadinanza attiva), che approfondisce le specificità della partecipazione in ciascuno di questi settori. Le attività didattiche si svolgeranno preso le sedi delle Università responsabili dei singoli moduli, secondo il programma sotto riportato.

2 2 PROGRAMMA FORMATIVO Il Master Interuniversitario di primo livello in Progettazione e Gestione di Processi Partecipativi è promosso congiuntamente dalle Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, l Università per stranieri di Siena, l Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM), la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento S. Anna di Pisa. Il Master prevede 60 crediti formativi e rilascia il diploma di Master in ʺFormazione di esperti nella progettazione e gestione di processi partecipativi.ʺ Le attività formative si svolgono nei giorni di Venerdì e Sabato e la frequenza è obbligatoria. Il Master offrirà un certo numero di tirocini e stages, ed i crediti rispettivi sono attribuiti allo studente su attestazione del Coordinatore del master. La prova finale consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto, redatto sotto la responsabilità di un relatore di una delle Università partecipanti, avente per oggetto la progettazione di un processo partecipativo. SEMESTRE FORMATIVO DI BASE (Ottobre 2012 Febbraio 2013) I. Partecipazione e deliberazione: inquadramento teorico (6 CFU 36 ore) Sede: Università di Firenze; Periodo: 5 20 ottobre 2012; Docenti: Umberto Allegretti (Università di Firenze); Antonio Floridia (Regione Toscana); Rodolfo Lewanki (Università di Bologna, Autorità per la Partecipazione Regione Toscana); Massimo Morisi (Università di Firenze, coordinatore); Leonardo Morlino (Università LUISS Guido Carli); Stefano Zamagni (Università di Bologna) Il modulo affronta lo studio dei modelli di partecipazione e modelli di democrazia e le differenze tra democrazia rappresentativa, democrazia partecipativa, democrazia deliberativa; la Misurazione della qualità della democrazia: indicatori e variabili; l analisi delle politiche pubbliche e il ruolo della partecipazione; lʹintroduzione ai problemi di valutazione e monitoraggio delle politiche, della partecipazione e dei suoi effetti progettuali ed infine il quadro normativo regionale in prospettiva comparata. II. Le modalità della partecipazione: tecniche di inclusione e gestione del processo partecipativo (12 CFU 72 ore). Sede: Università di Siena Periodo: 26 ottobre 15 dicembre 2012 Docenti: Luigi Bobbio (Università di Torino); Silvia Givone (Sociolab); Pierangelo Isernia (Università di Siena, coordinatore); Andrea Mariotto (L Ombrello IUAV); Andrea Pillon (Avventura Urbana); Iolanda Romano (Avventura Urbana e Università di Siena); Marianella Sclavi (Ascolto Attivo snc) Il modulo offre una panoramica dello spettro di metodi di interazione costruttiva diretti alla gestione dei processi partecipativi. Verranno esaminate 6 famiglie di tecniche: (a) le metodologie di ascolto (focus group, interviste in profondità, ecc.); (b) le metodologie di visioning (OST, ecc); (c) le metodologie di interazione costruttiva (Planning for Real, bilancio partecipativo, ecc.); (d) le metodologie deliberative (sondaggi deliberativi, giurie dei cittadini, ecc.); (e) le metodologie del dibattito pubblico e (f) le metodologie di costruzione di politiche condivise. Per ciascuna famiglia di tecniche, si offrirà:

3 Un inquadramento dello strumento in modo da mettere in luce in quali circostanze la tecnica si usa, con quali esiti, come si colloca all interno di un processo, come si organizza e con quali risorse, come si controllano e valutano i risultati. Una spiegazione del metodo attraverso un esempio paradigmatico. La progettazione di un caso specifico (preso dall esperienza concreta dei partecipanti) attraverso la simulazione e il gioco di ruolo. La verifica dell apprendimento nel corso dell azione. Processo partecipativo e analisi dei risultati e il ruolo dei processi partecipativi nelle politiche pubbliche (6 CFU 36 ore) Sede: Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) Periodo: gennaio 2013 Docenti: Giliberto Capano ( SUM, coordinatore responsabile del modulo), Massimo Allulli (SUM), Giovanni Allegretti (CES Università di Coimbra), Giuseppe Cesari (Comune di Arezzo, Direttore Ufficio Politiche comunitarie e cooperazione decentrata),, Mauro Bonaretti (direttore Comune di Reggio Emilia), Paolo Testa (Cittalia) L obiettivo complessivo del modulo è quello di mettere i discenti in condizione di contestualizzare l attivazione di arene partecipative nella complessità dei processi policy. Gli strumenti propri dell analisi delle politiche pubbliche infatti possono mettere i discenti in condizione di definire gli strumenti di partecipazione anche in base ai tempi delle politiche, al tipo di politica pubblica, ai networks e ai modelli di relazione già strutturati nell ambito delle arene. Una rilevanza particolare sarà attribuita all analisi dell impatto dei processi partecipativi sulle politiche pubbliche. Ampio rilievo sarà attribuito ai modelli di analisi del mutamento esistenti in letteratura e all utilità di essi nella misurazione degli esiti dei processi di partecipazione. Il modulo saranno composti sia delle lezioni che di laboratori. Progettare un processo partecipativo. Laboratori di simulazione della progettazione partecipata (6 CFU 36 ore) Sede: Università di Siena; Periodo: 1 16 Febbraio 2013 Docenti: Danilo Di Mauro (EUI); Irena Fiket (Università di Bologna), Pierangelo Isernia (Università di Siena), Iolanda Romano (AU e Università di Siena, coordinatore), Francesco Olmastroni (Università di Siena, LAPS) Il modulo sarà organizzato attraverso dei workshop tematici. A partire da un interesse comune di un gruppo si sceglieranno dei casi concreti da sviluppare. Il modulo è organizzato in tre fasi. a) Illustrazione dei progetti da avviare; problemi da affrontare, obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso la progettazione e realizzazione del processo partecipato. Individuazione dei temi e dei relativi gruppi di lavoro. Definizione dei Laboratori progettuali e costruzione del processo. b) Definizione delle fasi del processo per ogni singolo gruppo di lavoro, scelta delle tecniche. I progetti elaborati saranno discussi e valutati in modo collettivo. Seguirà una fase di applicazione sul campo o di simulazione virtuale delle attività, con lo svolgimento di compiti a casa in cui ogni gruppo dovrà fornire esiti reali o immaginati delle attività promosse. c) Presentazione dei risultati dei Laboratori all intera classe, eventualmente allargata ad altri referenti e tecnici coinvolti nella sperimentazione e valutazione dei progetti, dei loro esiti, dell apprendimento e della trasferibilità delle conoscenze acquisite. SEMESTRE DI APPROFONDIMENTO TEMATICO 3

4 4 (si dovrà scegliere un percorso formativo tra i seguenti tre) A) La progettazione partecipata del territorio e del paesaggio Sede: Università di Firenze; Periodo: 1 16 marzo 2013; 5 20 aprile 2013 Docenti: David Fanfani (Università di Firenze), Alberto Magnaghi (Università di Firenze, coordinatore) La dimensione territorialistica del conflitto sociale e le tensioni che normalmente si sviluppano attorno alla formazione e alla messa in opera delle politiche territoriali, rendono quest area tematica necessaria così come impongono specifiche competenze nella progettazione e nella realizzazione di processi partecipativi che si integrino nelle stesse progettazioni tecniche di piani, programmi e opere che investono il territorio. In questa prospettiva d insieme, specifica attenzione si intende porre alla formazione partecipata dei piani paesaggistici e alla gestione degli stessi beni paesaggistici, ove partecipazione, controllo e proposta sociale si integrano nel dar vita e operatività agli osservatori locali del paesaggio e a sviluppare mappe e contratti comunitarî (quali forme di progettazione partecipata) in funzione di una conoscenza condivisa delle dinamiche paesaggistiche di breve e lunga durata e di progetti conseguenti di tutela attiva dei valori del paesaggio ove responsabilità civiche e responsabilità amministrative si coniughino in visioni e strategie condivise. Ad un tempo, le tecniche di progettazione partecipata investiranno le problematiche della riqualificazione urbana, con specifica attenzioni alle forme che essa può utilmente mutuare dalle più diverse esperienze sia locali che straniere. B) Partecipazione, beni pubblici e servizi collettivi Sede: SantʹAnna Periodo: 1 16 Marzo 5 20 Aprile 2013; Docenti: Michelangelo Caiolfa (ANCI), Paolo Carrozza (SSSA), Emiliano Frediani (Università di Torino), Elena Innocenti (Fondazione Zancan), Andrea Marchetti (SSSA), Cristina Napoli (SSSA), Emanuele Rossi (SSSA, coordinatore), Elettra Stradella (Università di Pisa), Andrea Valdré (SDS fiorentina Nord Ovest), Elena Vivaldi (SSSA). Il corso si articola in due moduli. Il primo modulo sula formazione delle politiche sanitarie si basa sulla ricca esperienza di ricerca e formazione della Scuola Sant Anna ed in particolare del Laboratorio WISS, che vanta una esperienza ormai consolidata nelle attività di formazione, tra lʹaltro per la regione Toscana e in collaborazione, tra lʹaltro, con la Fondazione Zancan e con il Laboratorio Mes Istituto di Management. Il modulo affronta i temi inerenti il funzionamento del sistema sanitario in Toscana, le forme di partecipazione e ruolo del terzo settore nel sistema sanitario regionale, la programmazione, valutazione ex ante e partecipazione nel sistema sanitario regionale, la valutazione ex post delle politiche sanitarie in Toscana, le Società della salute in Toscana e le esperienze partecipative, la formazione delle politiche sanitarie, la valutazione e le esperienze partecipative nelle Regioni italiane e si concluderà con una simulazione del processo decisionale e dei meccanismi partecipativi nell ambito della formazione delle politiche sanitarie. Il secondo modulo, sulla gestione dei servizi pubblici, esaminerà da un lato la natura giuridica e la funzione istituzionale delle cd. autorità amministrative indipendenti di garanzia e di regolazione nel settore dei servizi di pubblica utilità e sulle forme di evoluzione delle regole della democrazia partecipativa con riguardo in generale ai procedimenti amministrativi e normativi e, più nello specifico, alle peculiarità dei procedimenti in materia ambientale. Dallʹaltro lato affronterà il tema

5 5 della gestione reticolare del servizio di trasporto sociale. C) Partecipazione e cittadinanza attiva (6 CFU 36 ore) Sede: Università di Pisa e Università per Stranieri di Siena; Periodo: 1 16 marzo Aprile 2013; Docenti: Carla Bagna (Università per Stranieri Siena), Monica Barni (Università per Stranieri Siena), Sergio Bontempelli (Associazione Africa Insieme), Susanna Bruni (Università per Stranieri Siena), Andrea Callaioli (ASGI), Pierluigi Consorti (Università di Pisa), Tullio De Mauro (Università di Roma), Andrea Fineschi (Università di Pisa), Francesca Gallina (Università per Stranieri Siena), Sabrina Machetti (Università per Stranieri Siena), Ilaria Possenti (Università di Pisa), Massimo Vedovelli (Università per Stranieri Siena, coordinatore), Massimiliano Vrenna (Società della Salute Pisa) Il primo modulo è organizzato in due parti. La prima parte del modulo (Università di Pisa) sarà dedicata a fornire una ricostruzione, del contesto socio economico nel quale si inseriscono i vecchi e nuovi strumenti di partecipazione democratica. Dopo un primo incontro il focus sarà spostato sullʹanalisi delle politiche comunitarie in materia di integrazione e immigrazione, nonché sulle esperienze realizzate in Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna. La seconda parte sarà invece focalizzata sullʹesperienza italiana: dopo aver analizzato la normativa nazionale e regionale, allʹinterno della quale si inquadrano tutte le possibili politiche di integrazione rivolte in modo particolare ai cittadini stranieri, si passeranno in rassegna critica le principali esperienze realizzate nel nostro Paese, come per esempio lʹapertura del Servizio Civile Regionale ai cittadini stranieri o la campagna per la concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia. Unʹattenzione specifica sarà dedicata al tema della partecipazione politica, intesa non solo come diritto di voto ma più in generale come strumento di impegno civico. Il modulo si concluderà con una panoramica sulle politiche di antidiscriminazione ed uguaglianza analizzate come strumenti per la rimozione degli ostacoli ad una piena e consapevole integrazione; questo stesso approccio sarà utilizzato sia per analizzare il tema della mediazione linguistica sia come chiave di lettura per la ricognizione delle principali politiche di cittadinanza attiva. Il secondo modulo (Università per Stranieri di Siena) vuole sviluppare la capacità di analisi delle dinamiche linguistiche che possono favorire o ostacolare la partecipazione dei cittadini alla vita della società italiana multiculturale. Esaminare il ruolo della scuola nella predisposizione di percorsi di mediazione linguistica e culturale. Individuare gli indicatori di scarsa competenza linguistico comunicativa e individuare strategie e strumenti per lo sviluppo delle competenze. Individuare strumenti e tecniche per la facilitazione linguistica nei contesti educativi e più generalmente istituzionali. I nuclei tematici del modulo ruotano intorno al ruolo della lingua nei processi di integrazione degli immigrati stranieri in Italia; Favorire la partecipazione nella scuola: l alfabetizzazione linguistica e culturale degli italiani e degli immigrati stranieri; La mediazione linguistica e culturale; La valorizzazione del plurilinguismo nella scuola e nella società italiana e Favorire la partecipazione: la facilitazione linguistica. Scrivere testi in modo preciso, chiaro. REQUISITI PER L ISCRIZIONE AL MASTER È richiesto il possesso di una laurea di primo livello o titolo equivalente. Il numero dei posti disponibili è 60, assegnati attraverso selezione pubblica, il cui bando sarà pubblicato a Giugno 2012 ed apparirà al sito web

6 Il Master ha una quota di iscrizione di La Regione Toscana provvederà alla copertura integrale di 26 quote di iscrizione e alla copertura parziale (contributo della Regione di euro) di altre 24 quote, secondo le graduatorie previste dal bando. La quota di iscrizione dovrà essere pagata in due rate di pari importo. 6

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