Aloa 27 Una barca di linee tradizionali, spartana ma con caratteristiche marine di buon livello; stabile e confortevole

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1 A 21 Olin Stephens ha disegnato questo cabinato privilegiando comfort e prestazioni L A 21, È un cabinato a vela prodotto dall Alpa di Offanengo nel 1975 e porta una firma d eccezione, quella di Olin Stephens. Il progettista statunitense, nonostante le ridotte dimensioni del natante, ha disegnato un imbarcazione con un generoso bordo libero, una discreta altezza in cabina e interni tutt altro che spartani. In legno e vetroresina, l A 21 è rifinito con cura come del resto tutte le barche del cantiere Alpa. Le manovre sono rinviate nell ampio pozzetto dove l equipaggio trova comodamente posto a sedere, mentre si è optato per un albero alto per consentire una buona andatura anche con le arie leggere. L A 21 è motorizzato con un Farymann da 6 hp ed è allestito con quattro cuccette, cucina, lavello e wc chimico. lunghezza m 6,31 larghezza m 2,54 pescaggiom 1,20 peso t 1,6 velatura mq 30,00 A 34 Dalla mano di Olin Stephens, nacque nel 1977 il disegno di questo veloce scafo realizzato in Italia dall Alpa. L A 34, del cantiere Alpa di Ottanengo, nacque nel 1977 su progetto del celebre studio americano Sparkman e Stephens. Pur essendo a tutti gli effetti una barca da crociera, con un abitabilità interna generosa, questo dieci metri è stato concepito per correre, ed esige dunque l attenzione di un utenza abbastanza esperta. Le linee allungate, gli slanci pronunciati, e l ampia superficie velica rendono il modello scattante, adatto a navigazioni con ogni tipo di vento e di mare. Ciò nonostante l A 34 si dimostra equilibrata e docile al timone. Gli interni, disposti secondo l ordine tradizionale, prevedono il tavolo da carteggio e cuccetta di quarto sulla sinistra e cucina sulla destra, ampio quadrato, e una comoda cuccetta a V di prua. lunghezza m 10,11 larghezza m 3,20 pescaggio m 1,76 peso t 5,2 velatura mq 65 Aloa 27 Una barca di linee tradizionali, spartana ma con caratteristiche marine di buon livello; stabile e confortevole L'Aloa 27 è una barca progettata a metà degli Anni '70 in Olanda. Diffusasi presto in tutta Europa rispecchia in pieno la classica impostazione nordica: scafo robusto, bordo libero alto, pozzetto riparato, volumi pieni e baglio più che generoso. Insomma, un'imbarcazione nata per navigare, molto stabile, e che può ospitare comodamente quattro persone anche per crociere di una certa durata. Armata a sloop in testa d'albero è però piuttosto povera nell'attrezzatura: solo due infatti, i winch per le scotte, più un terzo per le drizze. Interamente controstampata, l'aloa 27 all'interno offre un ambiente spazioso, con la tradizionale cabina di prua, un locale wc, un quadrato a divani contrapposti e un completo angolo cucina. Motore Yanmar da 8 hp. lunghezza m 8,30 larghezza m 2,80 pescaggiom 1,47 peso kg 2,70 velatura mq 37,20

2 Aloa 29 Spartano ma confortevole, è uno scafo firmato Jean-Marie Finot e prodotto negli Anni 70 dalla Aloa Marine Ideato per crociere a corto e medio raggio, l Aloa 29 nasce in Francia su progetto Finot agli inizi degli anni Settanta. L imbarcazione, importata in Italia dal cantiere Azimut di Torino, appare sul mercato come un prodotto innovativo nelle linee e nell arredamento. Uno sloop studiato per il diporto familiare e caratterizzato da uno scafo largo, piatto e molto robusto, in grado di offrire ambienti interni particolarmente confortevoli: due cuccette prodiere a V, più una molto ampia a poppa, angolo cottura, quadrato generoso e wc marino. In navigazione l Aloa 29 si rivela agile e marino. Molto buona la stabilità di rotta, particolarmente nelle andature portanti. Tutte le manovre sono rinviate in pozzetto. lunghezzam 8,72 larghezza m 3,10 pescaggiom 1,47 peso t 3,10 velatura mq 46,00 Alpa 6,70 Tra i più piccoli della gamma Alpa, un cabinato per navigazioni a medio raggio. lunghezza m 6,70 larghezza m 2,10 pescaggio m 1,00 peso kg 990 velatura mq 24,50 Nato nel 1968 nei cantieri Alpa di Offanengo (Cr), questo piccolo cabinato lungo poco meno di sette metri, vanta la paternità del progettista olandese Van de Stadt. Ideato per la crociera costiera e costruito in vetroresina, l Alpa 6,70 si rivela un ottimo compromesso tra comfort e velocità. La carena dalle forme slanciate e la poca superficie bagnata, ne fanno infatti una barca capace di navigazioni briose, anche con venti leggeri e soprattutto di bolina. Gli interni sono stati curati con eleganza e razionalizzati per offrire la maggiore agibilità possibile, in rapporto allo spazio limitato (massimo tre persone). Il motore ausiliario fornito dalla casa era un Johnson di 6 hp, applicato con supporto scorrevole sullo specchio di poppa. Alpa 11,50 È una delle migliori realizzazioni dell omonimo cantiere. Ottima per la crociera e veloce in regata Realizzata in vetroresina dal cantiere di Offanengo (Cremona) nel 1967, l Alpa 11,50 è caratterizzata da linee classiche, con forti slanci di prua e di poppa e baglio massimo contenuto. Si tratta di uno sloop solido e confortevole, armato in testa d albero, con una tuga abbastanza elevata rispetto al piano del ponte, e tale da assicurare un altezza sottocoperta di 1,90 metri. Gli interni prevedono una cabina prodiera con due letti a V, seguita dalla zona servizi e dal quadrato. Qui ci sono due divani a murata, trasformabili in cuccette singole, e un tavolo centrale. A poppa, a dritta c è la cucina, a sinistra il tavolo da carteggio e un altra cuccetta. L Alpa 11,50 predilige la bolina ma è ottima anche sotto spi, dove però al timone richiede mani esperte. lunghezzam 11,56 larghezza m 3,20 pescaggiom 1,82 peso t 6,2 velatura mq 74,50

3 Alpa 15 Tra i primi modelli del cantiere di Offanengo un imbarcazione che fa della tradizione la sua principale virtù. lunghezza 14,70 larghezza m 3,60 pescaggio m 2,05 peso t 16 velatura mq 96 Nato nel 1961 da un disegno di Anselmi Boretti, l Alpa 15 è certamente uno tra i più rari modelli prodotti dal cantiere Alpa di Offanengo (Crema) perchè costruito in pochi esemplari. Lungo 14,70 metri, lo scafo è caratterizzato da linee slanciate e filanti, con chiglia lunga e timone annesso. Alla stesura del progetto originale collaborò anche il progettista John Illingworth che si occupò del piano velico dotando l imbarcazione di un armo a yawl, con una superficie velica di 96 mq. Eleganti anche gli interni organizzati secondo la formula tradizionale, con ambiente cucina e zona carteggio immediatamente a dritta e a sinistra della discesa, un ampio quadrato con divanetto a C, bagno, cabina di prua e calavele. Alpa 19 Questo piccolo cabinato progettato da Philippe Harlé, è ideale per un diporto familiare tranquillo e sicuro Un pozzetto largo e comodo, interni semplici e, relativamente alle sue dimensioni, spaziosi e accoglienti, fanno dell Alpa 19 la barca ideale per tranquille veleggiate soprattutto diurne. Il cantiere Alpa per realizzarla si è affidata alla matita di un progettista, Philippe Harlé, vero esperto della grande serie e attento ai sacri canoni della sicurezza e della funzionalità. Gli interni dell Alpa 19 sono un unico ambiente con a prua un piano cuccette a V per due persone. Un piccolo mobile bar a dritta e un cucinino a sinistra separano queste cuccette da altre due a murata e parzialmente sotto le panche del pozzetto. Il timone a barra è esterno, l armo a sloop a sette ottavi, la pinna di deriva ha una zavorra in ghisa di 325 chili su un peso totale di 950. lunghezzam 5,70 larghezza m 2,25 pescaggio m 0,99 peso t 0,95 velatura mq 21,80 Alpa 38 Disegnato da Sparkman & Stevens è ben rifinito, comodo, attuale e facile da governare. ben insonorizzato. Presentato al Salone di Genova del 1976, l Alpa 38 è nato dalla matita di Sparkman & Stevens. È una barca da crociera, facile da governare, due persone di equipaggio possono condurre questa imbarcazione dotata di attrezzatura di prim ordine. Il pozzetto (in teak) è centrale, oggi ritornato di moda per creare una più ampia cabina di poppa. Ottime le rifiniture degli interni, semplici ma originali. Il quadrato è forse un po sacrificato, ma il doppio divano speculare consente una buona vivibilità. Ne risulta un vantaggio per gli altri ambienti, le due cabine di poppa e prua fornite di doppie cuccette, e per i due bagni, entrambi con doccia. La barca è motorizzata con un Mercedes da 40 hp lunghezza m 11,32 larghezza m 3,41 pescaggio m 1,52 peso t 8,20 velatura mq 70,00

4 Alpa 42 Veloce motorsailer progettato da S&S, ha partecipato con successo alle regate d altura Progettata da Sparkman & Stephens, l Alpa 42 è un motorsailer con prestazioni veliche degne di rilievo, difatti la prima imbarcazione prodotta nel 1974 vinse la regata d altura Middle Sea Race. Gli interni sono stati disegnati dall architetto Alberto Mercati in varie versioni, tutte comunque in grado di ospitare fino a dieci persone, con due o tre locali toilette. Armata a ketch, l Alpa 42 ha una coperta libera e trattata con l antisdrucciolo e un generoso pozzetto centrale, contraddistinto da una un alto bordo rialzato che consente di riparare al meglio gli occupanti e il timoniere. Il motore di serie è un Ford Perkins da 80, 90 o 100 hp, posizionato sotto il pagliolo del pozzetto, ma ispezionabile solamente dall interno. lunghezza m 12,33 larghezza m 3,45 pescaggiom 1,80 peso t 12 velatura mq 88,00 Altura 33 Motorsailer della Ferretti con interni comodi e buona stabilità in navigazione. L Altura 33 È un motorsailer realizzato nei Cantieri Ferretti fino al 1982 con le classiche linee delle imbarcazioni del Nord Europa. La lunga chiglia fornisce una buona stabilità di rotta, mentre la tuga ripara parzialmente il pozzetto con la postazione al timone. Le linee panciute e il baglio massimo a 3,38 metri consentono di avere degli interni spaziosi con sei posti letto. L Altura 33 è motorizzato con un Fiat Aifo da 90 hp. In navigazione predilige le andature al traverso, ma non sfigura di bolina con sbandamento contenuto e minimo scarroccio, anche se la lunga chiglia rende impegnativa la virata. Il pozzetto è ben riparato dagli spruzzi e ospita più persone, che grazie al tendalino di poppa rimangono riparate anche nelle giornate più ventose e fredde. lunghezza m 9,80 larghezza m 3,38 pescaggiom 1,30 peso t 6 velatura mq 43,50 Aquila Una delle prime barche cruiser-racer che ancora oggi può dare soddisfazioni; interni non molto ampi lunghezza m 8,28 larghezza m 2,97 pescaggio m 1,38

5 peso t 3,5 velatura mq 41,37 ANCHE NEGLI ANNI 70 C Era una tipologia di barche che cercava di coniugare la navigazione da crociera con l utilizzo in regata. L Aquila della Jeanneau può essere considerata una di queste. Disegnata da Philippe Harlé e prodotta dal 1978 al 1983 in oltre mille esemplari questa barca, dalle linee eleganti e proposta con chiglia lunga o corta, è equilibrata, sensibile al timone e in grado di offrire interessanti prestazioni a vela. Ben attrezzata in coperta, è armata in testa d albero e ha un pozzetto largo con grandi gavoni, sotto coperta infatti è priva di cabina di poppa. Gli interni sono piuttosto spartani, anche se in grado di accogliere cinque persone tra cabina di prua e divani (trasformabili in letto) del quadrato; non manca un angolo cucina e il locale wc. Arlecchino Un quarter ton ideato per la regata, di cui in seguito è stata elaborata una versione crociera à ben governabile. Progettato agli inizi degli Anni 70 da Aldo Sciomachen, l Arlecchino ha partecipato alla Quarter Ton Cup corsa nell agosto del 1971 a La Rochelle, in Francia, dove, condotto da Cino Ricci, è arrivato secondo a solo mezzo punto dal primo, il Tequila del francese Briand. Costruito dal Cantiere Sartini di Cervia in rexilon, un compensato marino a strati incrociati con interposta resina, è armato a sloop con fiocco in testa d albero, ha una piccola tuga e sistemazioni interne spartane: due cuccette fisse più altre due di tela e un cucinino basculante. Praticamente le stesse della successiva versione crociera, resa ovviamente più confortevole. Decisamente boliniero, dalle brezze leggere al limite dei trenta nodi è sempre veloce e lunghezzam 7,48 larghezza m 2,50 pescaggiom 1,40 peso t 1,2 velatura 17,50 Armagnac A quasi quarant anni dalla sua nascita, questa barca è ancora attuale e molto richiesta sul mercato dell usato Le linee di questo sloop armato in testa d albero sono state tracciate nel 1966 da Philippe Harlé, il prolifico progettista francese (BOLINA n. 160, pag. 39) autore di molte barche di successo. Concepito per la costruzione in compensato marino, ha una veloce carena a triplo spigolo e, in origine, timone esterno. Le sistemazioni interne prevedono una cabina di prua con due cuccette a V, quadrato a centro barca, tavolo da carteggio, cucina e bagno. Il pozzetto, interrotto dal trasto della randa, ha due comode sedute laterali. I piani dell Armagnac, come di altre barche di Harlé, possono essere richiesti a Claude Harlé - La Maison Blanche La Rochelle - Francia - tel fax lunghezza m 8,00 larghezza m 2,68 pescaggio m 1,35 peso t 1,9 velatura mq 28,70

6 Armandêche Linee classiche e praticità sono le prerogative di questo cabinato di circa sette metri Progettato da Kirié e costruito in vetroresina nel suo cantiere negli Anni 70, l Armandêche predilige l abitabilità all aspetto esteriore. Le linee d acqua sono già piene nelle sezioni prodiere, e l opera morta è caratterizzata da un alta tuga che garantisce un altezza in cabina veramente notevole: 1,90 metri. Le sistemazioni interne prevedono una cabina di prua con due cuccette disposte a V ; un quadrato con tavolo e divani disposti per baglio a dritta, e cucina a sinistra, seguita da un altra cuccetta a murata. Abbassando il tavolo si ottiene poi un altro posto letto lungo quasi due metri. Un piano di deriva a basso allungamento assicura alla barca una buona stabilità di rotta, a detrimento però delle sue capacità boliniere. lunghezzam 7,10 larghezza m 2,40 pescaggiom 1,00 peso t 2,20 velatura mg 23,70 Arpège Dopo trent anni rimane una barca attuale e competitiva; Docile al timone in tutte le andature L Arpège si può considerare una delle barche-simbolo della nautica moderna. Realizzato nel 1966 da Michel Dufour, conserva ancora una buona valutazione nell usato e una nutrita schiera di estimatori. Un successo dovuto al progetto indovinato, alle ottime linee di carena e alla pregevole costruzione (l unione tra legno e controstampata è da manuale). Ottimo anche il comportamento in mare. Naturalmente non ci si può aspettare di trovare degli interni paragonabili per ampiezza alle barche attuali. La cucina, il locale wc, la disposizione delle cuccette (6 posti) dimostrano infatti tutti i trent anni del progetto. L Arpège è stato modificato negli interni nel 1969 e nel Da segnalare in alcuni modelli problemi di delaminazione alla coperta. lunghezza m 9,20 larghezza m 3,02 pescaggiom 1,35-1,62 peso t 3,36 velatura mq 35,1 Azdor Dopo l Arlecchino e il Passatore, il cantiere Sartini realizzò questa barca, sempre in legno e compensato marino L Azdor è nato a Cervia, nel cantiere Sartini, su progetto di Nicola Belardi. È un IV classe Ior a dislocamento medio-leggero che, pur se pensato per la crociera veloce, in regata non ha mai sfigurato. È realizzato con il caratteristico sistema Sartini: fasciame di legno incrociato a caldo su forma. Marino, sicuro, veloce a tutte le andature, l Azdor ha linee di carena che gli assicurano un ottima stabilità di rotta, è buon boliniero e si lascia portare senza sforzi anche sotto spinnaker. Gli interni, tutti in legno, prevedono una cabina di prua con due cuccette a V, bagno, quadrato centrale con divani laterali trasformabili e cuccette sovrastanti, cucina e tavolo da carteggio. A poppa, sulla sinistra c è la cuccetta di quarto, a dritta la cala vele. lunghezzam 10,00 larghezza m 3,50 pescaggiom 1,80 peso t 3,8 velatura mq 40,00 Balanzone Progettato da Sciomachen, si è evoluto negli anni modificando tuga e pozzetto garantendo maggiore abitabilità

7 Il successo del Balanzone, un half tonner da regata progettato dallo studio Sciomachen, è stato di tale portata che all inizio del 1978 a Fiumicino (Roma) fu creato il cantiere Intercarene esclusivamente dedicato alla produzione della versione da diporto. Le manovre sono rinviate in pozzetto, da dove si accede anche al vano motore. In seguito sono stati modificati il disegno della tuga, per permettere una maggiore abitabilità interna e del pozzetto, per aumentare i posti a sedere. Sottocoperta gli interni in compensato di mogano sono ben rifiniti e altrettanto bene suddivisi, comodi per sei persone. Di tutto rispetto le prestazioni in mare anche se la barra del timone troppo corta può creare qualche difficoltà. lunghezza m 9,00 larghezza m 3,07 pescaggio m 1,64 peso t 2,75 velatura mq 49,20 Baltic 38 DP Questo elegante sloop costruito nella migliore tradizione finlandese, è sceso in acqua agli inizi degli Anni 80. Come altre barche nate nel cantiere di Bosund, in Finlandia, anche il Baltic 38 DP reca la firma di quel mago della progettazione che è Doug Peterson, il quale è riuscito a mediare fra le esigenze della crociera con quelle della regata. Infatti un piano velico ben dimensionato, un dislocamento leggero e un alto rapporto peso/zavorra ne fanno una barca dalle brillanti prestazioni, mentre sistemazioni interne di elevato livello assicurano ai crocieristi il massimo comfort. Gli spazi sottocoperta sono suddivisi in due cabine doppie, una a prua e una armatoriale a poppa, quadrato con divani laterali e tavolo, cucina a L, comoda zona carteggio e bagno. Realizzato in vetroresina, il Baltic 38 DP è rifinito con abbondanza di legno. lunghezza m 11,60 larghezza m 3,76 pescaggio m 2,21 peso t 6,5 velatura mq 85,46