Le decisioni difficili : idratazione e alimentazione artificiale, terapie invasive
|
|
- Arnaldo Basile
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le decisioni difficili : idratazione e alimentazione artificiale, terapie invasive Dott. Maurizio Giassi, Dott.ssa Luisa Nervi Il malato di Alzheimer in fase terminale : una sfida continua a domicilio e in RSA XIX Giornata Mondiale dell Alzheimer
2 Il paziente Alzheimer terminale è un Perché? paziente difficile. 1. Difficile definire la terminalità nel malato Alzheimer. 2. Il paziente è incapace di comunicare la propria volontà. 3. Nei malati di Alzheimer c è anche il problema che le eventuali disposizioni redatte dai pazienti sono poco affidabili. E tutt al più ci possono indicare quale fosse la loro filosofia di vita nel periodo in cui erano ancora sani. Quando si assiste un malato di Alzheimer tutte le decisioni vanno vagliate alla luce di un quesito semplice ma fondamentale: come si può prevenire o alleviare il piú possibile la sua sofferenza soggettiva?
3 Problemi decisionali Hotel Adda, Padernod'Adda
4 Problemi decisionali Quali pazienti idratare e/o alimentare? Con quale scopo iniziare un supporto nutrizionale e/o idrico? Quale supporto nutrizionale? Quando iniziare un supporto nutrizionale? Quando non iniziare un supporto nutrizionale? Quando impiegare mezzi invasivi ( PEG, SNG, TPN)? Hotel Adda, Padernod'Adda
5 E ancora.. Che cosa rende necessaria l alimentazione artificiale? E chi desidera questa forma d alimentazione? Sono già stati provati tutti i tentativi possibili per alimentare il paziente in modo naturale? In quale stadio della malattia si trova il paziente? La prognosi è reversibile o irreversibile? L obiettivo terapeutico è curativo o palliativo? Nella situazione specifica del paziente, l alimentazione artificiale può avere dei benefici scientificamente documentabili? Hotel Adda, Padernod'Adda
6 Quali risposte?
7 Non esiste una soluzione ideale e definitiva.
8 Ci sono più dubbi che certezze (aspetti clinici,etici,deontologici,legali emotivi e )
9 Ci sono i dati della letteratura.
10 Nei casi ideali, l obiettivo terapeutico dovrebbe essere indicato dal paziente stesso
11 La Fase Terminale della demenza La traiettoria non lineare di malattia rende difficoltoso riconoscere l ingresso nella fase terminale Peggioramenti bruschi possono essere dovuti a patologie intercorrenti (es. infezioni), a loro volta secondarie a disturbi indotti dalla demenza stessa (es. disfagia, ridotta mobilità) Difficoltà a definire quando le malattie intercorrenti sono legate alla demenza e quando no
12 Demenza e terminalità
13 Di che cosa muore il malato con demenza? Studi nelle NH olandesi e USA: 3 principali cause di morte Cachessia(35% in toto, 53% nella demenza avanzata) Disturbi cardio-vascolari (21%) Infezioni (polmoniti, sepsi) (20%) Si tratta di eventi intercorrenti che sono, per lo più (ma non sempre) secondari a disturbi indotti dalla demenza stessa (disfagia, ridotta mobilità) Questa concettualizzazione a cascata non è agevole persino per chi si occupa professionalmente di demenza (Mitchell NEJM 2009; Koopmans Int J Geriatr Psychiatry 2007)
14 Le decisioni difficili nella demenza terminale Trasfusione Emodialisi Posizionamento di sonda per alimentazione enterale Nutrizione artificiale Idratazione artificiale Ricovero in ospedale Terapie antibiotiche Chirurgia Procedure diagnostiche strumentali.
15 Le difficoltà ad alimentarsi L alimentazioneè tipicamente l ultima fra le attività elementari (ADL) a compromettersi nei soggetti con demenza e la sua perdita è tipicamente associata con l ingresso nella fase di terminalità. Difficoltà di alimentazione si sviluppano in tutti gli individui con demenza, man mano che la malattia progredisce, per il variabile combinarsi di: aprassia della masticazione rifiuto o indifferenza al cibo difficoltà di deglutizione fino alla disfagia Conseguenze: episodi di soffocamento durante assunzione di cibi o di bevande polmoniti ab ingestis calo ponderale fino a cachessia.
16 Le difficoltà ad alimentarsi: nutrizione artificiale? Due importanti review, a fine anni 90, ed uno studio più recente (2005) hanno preso in esame benefici e rischi della nutrizione e idratazione artificiali (NIA) nella demenza avanzata. Essi avevano concluso che non vi erano prove di efficacia della NIA nel prolungare la vita dei pazienti. Al tempo stesso: La NIA NON pareva prevenire l aspirazione e la polmonite ab ingestis, era causa di complicanze e di discomfortper i malati e poteva comportare la contenzione o comunque una restrizione del movimento manuale nel paziente con demenza. Infine essa privava il malato del piacere di assaporare il cibo. Finucane TE, Christmas C, Travis K. Tube feeding in patients with advanced dementia: A review of the evidence JAMA 1999; 282: [ GillickMR. Sounding board -Rethinking the role of tube feeding in patients with advanced dementi.an EnglJ Med 2000; 342(3): [Pasman HRW, Onwuteaka-Philipsen BD, Kriegsman DMW, Ooms ME, Ribbe MW, van de Wal G Discomfort in nursing home patients with severe Hotel dementia Adda, Paderno d'adda
17 PEG: i Miti e le Evidenze Si pensa che la PEG: Prevenga malnutrizione Contribuisca a mantenere integrità cutanea Prevenga la polmonite da aspirazione Migliori la qualità della vita Migliori l autonomia funzionale e la sopravvivenza Sulla base di questi dati la letteratura raccomanda di NON istituire la NIA nei pazienti con demenza avanzata (e di considerarne la sospensione se essa sia già stata istituita). Evidenze disponibili: Non evidenza di miglioramento dei markernutrizionali; potrebbe anzi aumentare la perdita di peso Aumentato rischio di ulcere da decubito Può ridurre la pressione dello sfintere esofageo; Hotel Adda, Padernod'Adda non previene l aspirazione di secrezioni orali Può aumentare sofferenza e discomfort Condizioni terminali non arrestate dalla PEG
18 Vantaggi e svantaggi dell idratazione endovenosa del paziente terminale Senza idratazione e.v. Sintomi Con idratazione e.v. Riduzione Vomito Aumento Riduzione Dispnea (respiro affannoso) Aumento Riduzione Senso di soffocamento Aumento Riduzione Quantità di secrezioni Aumento Riduzione Produzione d urina Aumento Riduzione Edemi periferici, asciti, gonfiore tumorale Aumento Aumento Secchezza del cavo orale/sete Riduzione Tabella tratta, con modifiche, dalla rivista Krankenpflege 11,1989: «Dehydratation- Behandeln oder nicht?» ( disidratazione: trattarla o non trattarla? ) articolo tradotto in tedesco da «The Dying Patient and Dehydration» di P. Brown e J. Chekryn in «The Canadian Nurse», maggio 1989.
19 Idratazione : quale scelta? Nelle ultime ore di vita è indubbio che il ruolo dell idratazione è ininfluente, ma il problema rimane nelle fasi precedenti quando ci si trova davanti non solo a dilemmi clinici, ma anche alla preoccupazione dei familiari ( significato simbolico dell idratazione) dove la sospensione dell idratazione fa presagire il decesso.
20 Linee guida della CommitteeofGreat Britainand Ireland o Una linea di condotta generale di idratazione o di non idratazione artificiale è eticamente indifendibile ( ovvero non è possibile prendere alcuna decisione a priori) o In prossimità della morte il desiderio di bere e di mangiare diminuisce. Gli studi clinici sono limitati, ma suggeriscono che l idratazione in un paziente morente non influenza né la sopravvivenza né il controllo dei sintomi. Viceversa può costituire un intrusione non necessaria.
21 osete o sensazione di bocca asciutta nel paziente terminale possono essere causate da farmaci. In questi casi l idratazione è improbabile che migliori questi sintomi. Una buona igiene del cavo orale e una revisione del trattamento farmacologico rappresentano l intervento più adeguato. ocure palliative appropriate prenderanno in considerazione la possibilità di idratare laddove la disidratazione tragga origine da cause correggibili ( vomito, diarrea, sovradosaggio di diuretici )
22 o E responsabilità dell equipe clinica valutare l utilità dell idratazione per ogni singolo paziente. L adeguatezza dell idratazione dovrebbe essere giudicata su base quotidiana, soppesando benefici e svantaggi. o I famigliari del paziente spesso esprimono la loro opinione in merito alla mancanza di alimentazione o idratazione. Gli operatori non dovrebbero subordinare l interesse del paziente all ansia dei familiari, ma dovrebbero cercare di indirizzare la loro ansia.
23 E allora cosa fare? Non esiste una procedura definita per tutti i pazienti E importante il lavoro di equipe: medico, infermiere, asa/oss per cogliere i sintomi di una eventuale terminalità. Coinvolgere sempre i famigliari e/o il rappresentante legale in ogni decisione. E una buona pratica ridiscutere in equipe le decisioni già prese
24 Le decisioni difficili «Le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona». Cardinal Carlo Maria Martini Credere e conoscere Marzo 2012
La PEG nel paziente anziano demente: il punto di vista del Geriatra
La PEG nel paziente anziano demente: il punto di vista del Geriatra Dr. A. Zurlo U.O. Geriatria e Ortogeriatria AOUFE Convegno L Appropriatezza in Endoscopia Digestiva Ferrara 25/11/2011 La letteratura
DettagliI FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011
I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011 FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Proteine: 1-1,2 g/kg/die; Calorie: 20-30/kg/die Es.: anziano di 60 kg 60-72 g di proteine; 1200-1800
DettagliS. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA
La 975 alla prova: accessibilità, presa in carico e continuità delle cure S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA Nonostante
DettagliAzienda Sanitaria di Pistoia Dott. Luca Lavacchi
Nutrizione Artificiale nel Paziente Oncologico Azienda Sanitaria di Pistoia Dott. Luca Lavacchi Direttore UF Aziendale Cure Palliative e Hospice La Limonaia Corso di Formazione MMG 26 gennaio PISTOIA Spesso
DettagliI ritmi di vita imposti dalla società moderna talvolta non permettono di dedicare alle persone che si amano tutto il tempo e le attenzioni dovute.
I ritmi di vita imposti dalla società moderna talvolta non permettono di dedicare alle persone che si amano tutto il tempo e le attenzioni dovute. Frequentemente siamo costretti ad affidare i nostri cari
DettagliINDICAZIONI ALLA SEDAZIONE
Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del Dolore INDICAZIONI ALLA SEDAZIONE RACCOMANDAZIONI SEDAZIONE TERMINALE /PALLIATIVA (ST/SP) SCOPI: conoscenza ST/SP condivisione termini usati uso di procedure
DettagliRiflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano
Riflessioni etiche e professionali Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Progressi nella scienza e ricerca miglior cura delle malattie allungamento della vita miglioramento qualità
DettagliQual è il momento nel quale un malato può essere definito alla fine della vita? ( Il problema del denominatore )
Qual è il momento nel quale un malato può essere definito alla fine della vita? ( Il problema del denominatore ) 1. L imminenza della morte 2. Le preferenze e le aspettative del paziente 3. La gravità
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliCriticità nell applicazione di un programma di analgosedazione in terapia intensiva
Corso teorico pratico L analgosedazione in Terapia Intensiva 19 Dicembre 2008 Ospedale Marino - Cagliari Criticità nell applicazione di un programma di analgosedazione in terapia intensiva Dr. Patrignani
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTI SANITARI
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTI SANITARI (Approvato 1 ART. 1 - Istituzione Il Registro dei Testamenti Biologici ha lo scopo di rendere accessibili
DettagliCasa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice
Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra
DettagliL importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente
L importanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una guida per il paziente 1 Che cos è la Sclerosi Laterale Amiotrofica? La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE
A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliLe Cure Palliative. Dr.ssa M.Grazia Rusconi. UniTre 2013
Le Cure Palliative Dr.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 DEFINIZIONE L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce le Cure Palliative come la cura totale prestata alla persona affetta da una malattia
DettagliL arte dell assistere per accompagnare: Il bisogno dei Pazienti
Corso specialistico Assistenti familiari per Pazienti con malattie avanzate e/o terminali Cascina Brandezzata - Milano 24 Gennaio 2015 L arte dell assistere per accompagnare: Il bisogno dei Pazienti Dr.
DettagliPensieri suicidi nelle persone affette da demenza: prese di posizione
Pensieri suicidi nelle persone affette da demenza: l Associazione Alzheimer Svizzera chiede un accompagnamento e un assistenza completi per i malati di demenza. Pensieri suicidi nelle persone affette da
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliInterventi sul caregiver del paziente affetto da demenza
Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Dott.ssa Amparo Ortega Ambulatorio di Neuropsicologia Dipartimento di Neurologia ASL 3 Genovese La malattia di Alzheimer è la più comune causa di
DettagliRuolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta
Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia
DettagliIRCCS AOU San Martino IST Genova. Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica.
IRCCS AOU San Martino IST Genova Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica. Valtournenche, Aosta Il ricovero in hospice può essere permanente e si attua
DettagliLa Regione Toscana contro il dolore. Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino
La Regione Toscana contro il dolore Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino Indice Insieme per curare il dolore inutile Misurare il dolore Controllare il dolore La morfina non è una
DettagliNutrire e alimentare nella fragilità: difficoltà e strategie d aiuto
Nutrire e alimentare nella fragilità: difficoltà e strategie d aiuto Filippo Ghelma Responsabile UD DAMA Ospedale S. Paolo Milano Vicepresidente Fondazione Mantovani Castorina onlus Riflessioni nutrizionali
DettagliLA SEDAZIONE NEL MALATO TERMINALE
LA SEDAZIONE NEL MALATO TERMINALE Ai Confini della Vita - Prof. Morino 1 IL CONTESTO 15% dolori incoercibili 10% difficoltà respiratoria con previsione di morte imminente per soffocamento Agitazione -
DettagliImpiego di alte dosi di sedativi per controllare sintomi di elevata gravità; provvedimento terapeutico avanzato.
LA SEDAZIONE DEFINIZIONI Uso intenzionale di farmaci per indurre il sonno nei giorni finali della vita. (B.R. Ferrel, N. Coyle, Textbook of palliative nursing Oxford Univ. Press 2001) Impiego di alte dosi
Dettagli21 novembre 2009 7 compleanno di www.manidistrega.it
21 novembre 2009 7 compleanno di www.manidistrega.it Spunti di Nutrizione ed altro di Dr. Giusi D Urso Il cibo e il corpo" Dr. Stefania Pallini Spec. Endocrinologia e Malattie del Ricambio Perché il rapporto
DettagliSONDAGGIO sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (D.A.T. - "testamento biologico")
SONDAGGIO sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (D.A.T. - "testamento biologico") effettuato tra i chirurghi italiani delle varie branche e delle diverse specialità per conto del Collegio Italiano
DettagliBocca e Cuore ooklets
Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari
DettagliI sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani
I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?
DettagliCorso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Arezzo, 18 marzo 2006 Ordine dei Medici, Viale Giotto 134 Dott.
DettagliNutrizione ed idratazione nel paziente con cancro in progressione
Guia Castagnini Cure palliative e Terapia del dolore Nutrizione ed idratazione nel paziente con cancro in progressione Premessa 1. Aumento età media popolazione = aumento malattie oncologiche e degenerative
DettagliModelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte
Modelli di reti di cure palliative Maria Anna Conte Cos è una rete? Col termine rete si intende comunemente una serie di componenti, sistemi o entità interconnessi tra di loro Ma una rete di cure palliative
DettagliProf. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliL esperienza del medico di medicina generale
L INFORMAZIONE INDIPENDENTE SUL FARMACO: I FARMACI NEL DOLORE ONCOLOGICO Tavola rotonda: L esperienza del medico di medicina generale Sassari 21 Giugno 2008 Chiara Musio Il Sole 24 ore Sanità 10-16 Aprile
DettagliLa gestione del paziente con scompenso cardiaco terminale. Mauro Feola
La gestione del paziente con scompenso cardiaco terminale. Mauro Feola Riabilitazione Cardiologica-Unita Scompenso Cardiaco Ospedale Fossano-Mondovi (CN) LA GESTIONE DEL PAZIENTE TERMINALE Comparazione
DettagliLa cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedaleterritorio
nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedaleterritorio Dott. Massimo Luzzani S.S.D. Cure palliative E.O. Ospedali Galliera Genova
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
DettagliIL DOLORE ONCOLOGICO VALUTAZIONE
IL DOLORE ONCOLOGICO CARATTERISTICHE E VALUTAZIONE 1 LE CURE CONTINUATIVE Il dolore del paziente oncologico varia nel tempo, anche rapidamente, in relazione all evoluzione della malattia Necessità di frequente
DettagliContesto dell assistenza ospedaliera
Demenza e autodeterminazione della persona: aspetti medico- legali Il contesto dell assistenza sanitaria Il contesto giuridico Il contesto etico Dichiarazioni anticipate di trattamento Francesca Ingravallo
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliLe cure avanzate nel fine vita
Associazione Italiana Infermieri di Area Oncologica II Congresso Nazionale AIIAO L INFERMIERE IN ONCOLOGIA TRA MANAGEMENT E PRATICA CLINICA: QUALE FUTURO? Le cure avanzate nel fine vita Napoli, 24-25 Maggio
DettagliLa malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
DettagliAspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa
DettagliConferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008
Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?
DettagliQuestionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015
IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra
DettagliIl processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato
Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Pergusa 6 Dicembre 2013 Sala Congressi Hotel Garden Processo infermieristico o Nursing Il processo infermieristico
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliPROPOSTA RICOVERO CURE PALLIATIVE HOSPICE UNITA' OPERATIVE CURE PALLIATIVE HOSPICE TEL 06/900.17.236-267 FAX: 06/900.17.314 06/905.905.
Pagina 1 di 5 UNITA' OPERATIVE CURE PALLIATIVE TEL 06/900.17.236-267 FAX: 06/900.17.314 06/905.905.5 RICOVERO ASSISTENZA DOMICILIARE DATI ANAGRAFICI DEL PAZIENTE Cognome Nome M F Nato il / / a età Residente
DettagliBisogni Nutrizionali nei Pazienti «inguaribili»
Bisogni Nutrizionali nei Pazienti «inguaribili» Grazia Pilone U.O. di Gastroenterologia Fate clic per aggiungere del Azienda testoulss n. 12 Veneziana Mestre (Venezia) Terapia Palliativa Non Guarire, ma
DettagliConvegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016
S.C. Medicina Interna : prof. Marco Scudeletti Rapallo: Hotel Europa - 16 gennaio 2016 Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 Il Ruolo del Paziente Informato.
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliRUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA
RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA Ricordare che l 80% dei malati vive in famiglia! (indagine Censis 2006) Chi è il caregiver? (letteralmente: colui che presta assistenza) Un familiare Un
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliCARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.
CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliNUTRIZIONE, IDRATAZIONE QUALI SCELTE NEL FINE VITA?
NUTRIZIONE, IDRATAZIONE QUALI SCELTE NEL FINE VITA? NUTRIZIONE E IDRATAZIONE IN FASE AVANZATA DI MALATTIA: ANALISI DEL PROBLEMA Portogruaro, 6 Marzo 2013 Dr. Simon Spazzapan Hospice Via di Natale UO di
DettagliUN MODELLO DI FORMAZIONE PER LE CURE PALLIATIVE Apprendimento sul campo e confronto fra professionisti 29 Congresso Nazionale ANIARTI Rimini 10-12 novembre 2010 Catia Franceschini Chiara Pecorini Pier
DettagliDIABETE E AUTOCONTROLLO
DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia
DettagliPROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL
PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano
DettagliSC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO
SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO LA MALNUTRIZIONE LE CAUSE LE CONSEGUENZE COS È COME CONTRASTARLA COS È LA MALNUTRIZIONE? La malnutrizione è un alterazione
DettagliQuanto dura l effetto. Limite di età A partire dai 12 anni A partire dai 18 anni. Dove agisce. Modalità d assunzione
Bruciore di stomaco? La conoscete? È quella sensazione bruciante dietro lo sterno, ad es. dopo aver mangiato determinati cibi o in situazioni di stress. Oppure quel liquido dal sapore acido o salato, nella
DettagliL accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna. Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009
L accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009 Prof.ssa Chiara Bertonati Gorgonzola, 2009 1 La morte nella società moderna Poche
DettagliPROGETTO SCIENTIFICO CONTINUITA DELLE CURE IN FIBROSI CISTICA
UOC FIBROSI CISTICA, DMP OPBG- IRCCS e ASSOCIAZIONE OFFICIUM ONL.US. PROGETTO SCIENTIFICO CONTINUITA DELLE CURE IN FIBROSI CISTICA Sviluppo ed Implementazione della cultura assistenziale del malato cronico
DettagliCOPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»
Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische
DettagliCriteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa
Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione
DettagliSpecificare quale ospedale, dipartimento e/o soggetti inoltrano la proposta
1. Chi è il proponente? - l ospedale - il dipartimento - un singolo soggetto Specificare quale ospedale, dipartimento e/o soggetti inoltrano la proposta 2. Chi sono i soggetti coinvolti nella proposta?
DettagliPresentazione. Strategie europee contro il cancro 3
00_carpanelli_ok 9-09-2002 16:52 Pagina V Autori Presentazione XI XVII MODULO 1 Epidemiologia, prevenzione e ricerca 1 Strategie europee contro il cancro 3 Il quinto programma quadro 3 Il programma qualità
DettagliLa cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedale-territorio
La cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedale-territorio Dott. Gianfranco Conati U.O.C. Geriatria Ospedale Civile
DettagliLA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA COMPRENDERE LE LINEE GUIDA DEI PROFESSIONISTI
LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA COMPRENDERE LE LINEE GUIDA DEI PROFESSIONISTI Questa guida include informazioni su ciò che la European Respiratory Society e la American Thoracic Society hanno affermato
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliCRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO
CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO Cammi Emilio Reggio Emilia, 25 settembre 2015 Fibrosi cistica Malattia genetica rara Patologia multiorgano che
DettagliMedicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza
52 Congresso Nazionale SIGG Paese vecchio, assistenza nuova: il caso Italia Firenze, 1 dicembre 2007 Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità
DettagliProgetto Formativo Le cure palliative pediatriche 1 SESSIONE
Progetto Formativo Le cure palliative pediatriche 1 SESSIONE BIOETICA E CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE 28/09/ 2013 Sala Formazione Basilicata Soccorso Via Potito Petrone Potenza Direttore e Conduttore del
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliCOMMISSIONE IGIENE E SANITA
Alla COMMISSIONE IGIENE E SANITA del Senato della Repubblica 14 marzo 2007 Associazione Italiana Malattia di Alzheimer A.I.M.A. Patrizia Spadin - presidente I numeri della demenza (quasi 900.000 dementi
Dettaglida spreco a opportunità la gestione degli avanzi nelle ristorazione scolastica
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO Area Igiene degli Alimenti e della Sicurezza Nutrizionale Servizio Igiene della Nutrizione da spreco a opportunità la gestione degli avanzi nelle ristorazione scolastica
DettagliRiconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso
Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Dott. Francesco Russi Assistente D.E.A. Humanitas gavazzeni Bergamo Cominciamo bene dalla parte del P.S Non e possibile!!!
DettagliANTEA ASSOCIAZIONE: le cure palliative a sostegno del malato oncologico anziano. Dott.ssa Chiara Mastroianni Infermiera Presidente Antea Formad
ANTEA ASSOCIAZIONE: le cure palliative a sostegno del malato oncologico anziano Dott.ssa Chiara Mastroianni Infermiera Presidente Antea Formad Sono solo palliativi Palliativo non significa inutile Trattamento
DettagliDdl Calabrò 26 marzo 2009 - Senato
Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento Ddl Calabrò 26 marzo 2009 - Senato Riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile
DettagliRACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA
RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliIL MODELLO PIEMONTE: LEGISLAZIONE E PUNTI DI FORZA F. D ANDREA
IL MODELLO PIEMONTE: LEGISLAZIONE E PUNTI DI FORZA F. D ANDREA SCDO Dietetica e Nutrizione Clinica Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità Novara S.D.N.C Regione Piemonte AOU San Giovanni
DettagliDentas Informa. Scopri di più
Dentas Informa Sempre più articoli della recente letteratura dimostrano l implicazione della parodontite (conosciuta anche come piorrea) con importanti malattie di tipo organico Scopri di più Parodontite
DettagliMaria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone
Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone Cos è un hospice Si definiscono centri residenziali di cure palliative (hospice) le strutture, facenti
DettagliIII COMMISSIONE TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011
III COMMISSIONE TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE NN. 117, 127 TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011 SERVIZIO PER L'ASSISTENZA GIURIDICO-LEGISLATIVA IN MATERIA DI ATTIVITÀ SOCIALI
DettagliGIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE?
GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE? RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: 10 ottobre 2014 Rassegna stampa GIORNATA MONDIALE
DettagliTESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta
TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta SOPRAGGIUNGE LA MALATTIA ROTTURA DELL EQUILIBRIO La scoperta della malattia comporta uno scompenso omeostatico nei diversi
DettagliETICA DEL DOLORE E DELLA VITA
Sofia Tavella DIVERSAMENTE SANI ETICA DEL DOLORE E DELLA VITA I IF Press Copyright 2012 by IF Press srl IF Press srl Ctr. La Murata, 49-03017 Morolo (FR) info@if-press.com - www.if-press.com ISBN 978-88-95565-81-1
Dettaglianalisi della normativa formazione indicatori condivisi
analisi della normativa formazione indicatori condivisi Normativa Equità di accesso alle cure domiciliari in generale e palliative in particolare Qualità di prestazioni adeguata agli standard Le cure non
DettagliIl fumo Il Programma di Educazione dell ISCC
Il fumo Il Programma di Educazione dell ISCC Dott.ssa Savioli Gaia Dott. Giacomo Baiardo Smettere di fumare è facilissimo, lo so perché l ho fatto un migliaio di volte. (Mark Twain ) Benefici associati
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliSeconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015
Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Domanda #1 (codice domanda: n.641) : In epidemiologia, una variabile di confondimento è una variabile: A: associata sia alla
DettagliSclerosi Multipla e vescica
encathopedia Sclerosi Multipla e vescica Trattamento delle disfunzioni urinarie Quali sono gli effetti della SM sulla vescica Vantaggi del CIC Sclerosi Multipla (SM) La sclerosi multipla è una patologia
DettagliAIFA Agenzia Italiana del Farmaco Valproato
AIFA - Valproato 18/12/2009 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Valproato Rivalutazione CHMP file:///c /documenti/val9510.htm [18/12/2009 12.44.38] Domande e risposte sulla rivalutazione dei
DettagliDiretto tramite il servizio 118
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE GRANDE USTIONATO (in regime di ricovero e ambulatoriale) Angela Giovanelli «I martedì dell Ordine» Parma, 15 ottobre 2013 Servizio attivo 24h su 24h Accesso: Dal
DettagliSTRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI
STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati
DettagliRASSEGNA STAMPA LA CONFUSIONE PEGGIORA IL DOLORE
RASSEGNA STAMPA LA CONFUSIONE PEGGIORA IL DOLORE Comunicato Stampa Milano, 18 dicembre 2008 Aggiornato al 19 dicembre 2008 Agenzie ADN KRONOS SALUTE Data: 18/12/2008 Contatti: per staff editoriale CASO
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliMilano: l esperienza del centro di comunicazione screening. Enrica Tidone, Annadina De Mezza
Milano: l esperienza del centro di comunicazione screening Enrica Tidone, Annadina De Mezza Comunicare con tutti 3 seminario su la comunicazione nei programmi di screening oncologici Roma 12 dicembre 2005
Dettagli