COMUNE DI CENTO DOC. LOCALITA RENO CENTESE REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE RELAZIONE SUI MATERIALI 27/09/2013 ATI:

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1 COMUNE DI CENTO LOCALITA RENO CENTESE REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE STUDIO AMBIENTEVARIO ARCH. DUCCIO RANDAZZO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA STUDIO AMBIENTEVARIO ING. FRANCESCA CIBELLI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE STUDIO TECLA ING. LUCA QUARTIERI PROGETTAZIONE STRUTTURE STUDIO TECLA ING. ENRICO TORRICELLI PROGETTAZIONE STRUTTURE STUDIO ZECCHINI SRL P.I. NICOLA ZECCHINI PROGETTAZIONE IMPIANTI MECCANICI STUDIO TECNICO PAMPURI SRL P.I. ACHILLE MUCCI PROGETTAZIONE IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE SUI MATERIALI DOC. S3 GEOGROUP SRL GEOL. PIERLUIGI DALLARI INDAGINI GEOLOGICHE P.I.FABIO GILIBERTI ACUSTICA 27/09/2013 ATI: SISTEM COSTRUZIONI SRL CAPOGRUPPO IMPRESA MERIGHI SRL CORMA ELETTRICA

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3 1.1 GENERALITA I materiali ed i prodotti per uso strutturale devono rispondere ai requisiti indicati nel seguito. I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere: identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili; qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili; accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione. In particolare, per quanto attiene l identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi: materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia disponibile una norma europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del periodo di coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE Prodotti da costruzione (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come modificato dal DPR 10/12/1997, n. 499; materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo di coesistenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure indicate nelle presenti norme. E fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marcatura CE; materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso di un Certificato di Idoneità Tecnica all Impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base di Linee Guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Ad eccezione di quelli in possesso di Marcatura CE, possono essere impiegati materiali o prodotti conformi ad altre specifiche tecniche qualora dette specifiche garantiscano un livello di sicurezza equivalente a quello previsto nelle presenti norme. Tale equivalenza sarà accertata attraverso procedure all uopo stabilite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, sentito lo stesso Consiglio Superiore. Per i materiali e prodotti recanti la Marcatura CE sarà onere del Direttore dei Lavori, in fase di accettazione, accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere ad ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, il Certificato ovvero Dichiarazione di Conformità alla parte armonizzata della specifica norma europea ovvero allo specifico Benestare Tecnico Europeo, per quanto applicabile. Sarà inoltre onere del Direttore dei Lavori verificare che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o famiglie previsti nella detta documentazione. Per i prodotti non recanti la Marcatura CE, il Direttore dei Lavori dovrà accertarsi del possesso e del regime di validità dell Attestato di Qualificazione (caso B) o del Certificato di Idoneità Tecnica all impiego (caso C) rilasciato del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. 1.2 Calcestruzzo per strutture in c.a. in opera Per garantire la durabilità delle strutture in calcestruzzo armato ordinario o precompresso, esposte all azione dell ambiente, si devono adottare i provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado indotti dall attacco chimico, fisico e derivante dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e disgelo. Per la definizione della classe di esposizione ambientale, si fa riferimento alla norma UNI EN 206-1:2006. Per sottofondazioni - Calcestruzzo classe C 12/15; - CEM I 32.5R o CEM II/A-L 32.5R - Classe di Resistenza C12/15 - Slump S3 Strutture di fondazione - Calcestruzzo classe C 25/30; - CEM II R

4 2/8 STUDIO TECNICO ASSOCIATO TECLA ING. LUCA QUARTIERI ING. ENRICO TORRICELLI - Contenuto minimo di cemento 280 Kg/m 3 - Rapporto acqua-cemento massimo 0,6 - Classe di Resistenza C25/30 - Slump S4 - Classe di esposizione XC2 R ck f ck f cd f ctm f ctd f bd E c ν Tabella 1.2.1: valore dei parametri 1 utilizzati nel calcolo agli stati limite delle strutture in c.c.a. (kg/cm 2 ) Leganti: Nelle opere oggetto delle presenti norme devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle disposizioni vigenti in materia, dotati di certificato di conformità - rilasciato da un organismo europeo notificato - ad una norma armonizzata della serie UNI EN 197 ovvero ad uno specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), purchè idonei all impiego previsto nonchè, per quanto non in contrasto, conformi alle prescrizioni di cui alla Legge 26/05/1965 n.595. È escluso l impiego di cementi alluminosi. Qualora il calcestruzzo risulti esposto a condizioni ambientali chimicamente aggressive si devono utilizzare cementi per i quali siano prescritte, da norme armonizzate europee e fino alla disponibilità di esse, da norme nazionali, adeguate proprietà di resistenza ai solfati e/o al dilavamento o ad eventuali altre specifiche azioni aggressive. Aggregati: Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali, ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN e, per gli aggregati leggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN Il sistema di attestazione della conformità di tali aggregati, ai sensi del DPR n.246/93 è indicato nella seguente tabella contenuta nel DM 14/01/08 Specifica Tecnica Europea armonizzata di riferimento Uso previsto Sistema di Attestazione della Conformità Aggregati per calcestruzzo UNI EN e UNI EN Calcestruzzo strutturale 2 + È consentito l uso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti stabiliti dalla Norma di riferimento (D.M ), a condizione che la miscela di calcestruzzo confezionata con aggregati riciclati, venga preliminarmente qualificata e documentata attraverso idonee prove di laboratorio. A livello progettuale si fa riferimento alle norme UNI :2005 e UNI :2005 al fine di individuare i requisiti chimico-fisici, aggiuntivi rispetto a quelli fissati per gli aggregati naturali, che gli aggregati riciclati devono rispettare, in funzione della destinazione finale del calcestruzzo e delle sue proprietà prestazionali (meccaniche, di durabilità e pericolosità ambientale, ecc.), nonché quantità percentuali massime di impiego per gli aggregati di riciclo. Conformità a Norma UNI 8520:2005 relativamente a: - contenuto di solfati (8520 parte 11^) - contenuto di cloruri (8520 parte 12^) - equivalente di sabbia e valore di blu (8520 parte 15^) - resistenza ai cicli di gelo e disgelo (8520 parte 20^) - potenziale reattività agli alcali (8520 parte 22^) 1 I parametri indicati in tabella sono stati calcolati attraverso le seguenti relazioni: 0.85 f 0.7 f f = 0.83 R ; f = ; f = 0.30 f ; f = ; τ = 0.25 f ; E = f ck 3 2 ctm 3 ck ck cd ctm ck ctd Rd ctd c cm 10

5 NUOVO PLESSO SCOLASTICO ELEMENTARE IN LOCALITÀ RENO CENTESE, COMUNE DI CENTO (FE) 3/7

6 4/8 STUDIO TECNICO ASSOCIATO TECLA ING. LUCA QUARTIERI ING. ENRICO TORRICELLI Additivi: Conformi alla norma UNI-EN Acqua di impasto: Conformi alla norma UNI-EN 1008: Composizione del getto: Per la composizione del calcestruzzo si fa riferimento: UNI-ENV :2001 La sabbia deve essere viva, con grani assortiti in grossezza da 0 a 3 mm, non proveniente da rocce in decomposizione, scricchiolante alla mano, pulita, priva di materie organiche, melmose, terrose e di salsedine. La ghiaia deve contenere elementi assortiti, di dimensioni fino a 20 mm, resistenti e non gelivi, non friabili, scevri di sostanze estranee, terra e salsedine. Le ghiaie sporche vanno accuratamente lavate. Anche il pietrisco proveniente da rocce compatte, non gessose né gelive, dovrà essere privo di impurità od elementi in decomposizione. In definitiva gli inerti dovranno essere lavati ed esenti da corpi terrosi ed organici, con dimensioni standard per ottenere un calcestruzzo compatto. Non sarà consentito assolutamente il misto di fiume. L acqua da utilizzare per gli impasti dovrà essere potabile, priva di sali (cloruri e solfuri). Potranno essere impiegati additivi fluidificanti o superfluidificanti per contenere il rapporto acqua/cemento mantenendo la lavorabilità necessaria. Costipazione dei getti Impiegare il vibratore a stilo o ad immersione ad alta frequenza. Compattare il calcestruzzo in modo da assicurare che un eventuale carota estratta dal getto in opera presenti una massa volumica pari al 97% della massa volumica del calcestruzzo compattato a rifiuto prelevato per la preparazione dei provini cubici o cilindrici in corso d opera. Stagionatura Stagionare ad umido le superfici del calcestruzzo per almeno 3 giorni dal getto con i metodi previsti dalla norma UNI 9858 al punto (membrane antievaporanti, teli di plastica, acqua nebulizzata, ecc..). Prescrizioni per il disarmo Indicativamente si dovranno rispettare le seguenti prescrizioni: Pilastri: 3-4 giorni; Solette modeste: giorni; Travi, archi: giorni; Mensole: 28 giorni. Per ogni porzione di struttura comunque, non deve avvenire prima che le resistenze del conglomerato abbiano raggiunto il valore necessario all'impiego della struttura all atto del disarmo e deve essere eseguito previa autorizzazione della direzioni lavori. Provini da prelevarsi in cantiere Il Direttore dei Lavori ha l obbligo di eseguire controlli sistematici in corso d opera per verificare la conformità delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera rispetto a quello stabilito dal progetto e sperimentalmente verificato in sede di valutazione preliminare. Un prelievo consiste nel prelevare dagli impasti, al momento della posa in opera ed alla presenza del Direttore dei Lavori o di persona di sua fiducia, il calcestruzzo necessario per la confezione di un gruppo di due provini. La media delle resistenze a compressione dei due provini di un prelievo rappresenta la Resistenza di prelievo che costituisce il valore mediante il quale vengono eseguiti i controlli del calcestruzzo. Per la preparazione, la forma, le dimensioni e la stagionatura dei provini di calcestruzzo vale quanto indicato nelle norme UNI EN :2002 e UNI EN :2002. Circa il procedimento da seguire per la determinazione della resistenza a compressione dei provini di calcestruzzo vale quanto indicato nelle norme UNI EN :2003 e UNI EN :2002.

7 NUOVO PLESSO SCOLASTICO ELEMENTARE IN LOCALITÀ RENO CENTESE, COMUNE DI CENTO (FE) 5/7 Ogni controllo di accettazione è rappresentato da tre prelievi, ciascuno dei quali eseguito su un massimo di 100 m 3 di getto di miscela omogenea. Risulta quindi un controllo di accettazione ogni 300 m 3 massimo di getto. Per ogni giorno di getto va comunque effettuato almeno un prelievo. Nelle costruzioni con meno di 100 m 3 di getto di miscela omogenea, fermo restando l obbligo di almeno 3 prelievi e del rispetto delle limitazioni di cui sopra, è consentito derogare dall obbligo di prelievo giornaliero. Il controllo di accettazione è positivo se risultano verificate le disuguaglianze seguenti: R m R ck + 35 kg/cm 2 R i R ck 35 kg/cm 2 Dove con R m si è indicato la resistenza media dei prelievi e con R i il minore valore di resistenza dei prelievi. 1.3 Acciaio per strutture in c.a. in opera Per tutte le strutture si utilizzerà acciaio B 450 C avente le seguenti caratteristiche: Tensione caratteristica di rottura: f yk 5400 kg/cm 2 ; Tensione caratteristica di snervamento: f yk 4500 kg/cm 2 ; Tensione di progetto a rottura: f td = 3913 kg/cm 2 ; Allungamento uniforme: (A gt ) k 7.5 % Rapporto tra resistenza e tensione di snervamento: 1.15 ( f t / f y ) k < 1.35 Rapporto medio tra valore effettivo e valore nominale della resistenza a snervamento: (f y / f y,nom ) k < 1.25 Modulo elastico: E = kg/cm 2 Provini da prelevarsi in cantiere I controlli di accettazione in cantiere sono obbligatori, devono essere effettuati entro 30 giorni dalla data di consegna del materiale e devono essere campionati, nell ambito di ciascun lotto di spedizione, con le medesime modalità contemplate nelle prove a carattere statistico di cui al punto , delle N.T.C. 2008, in ragione di 3 spezzoni, marchiati, di uno stesso diametro, scelto entro ciascun lotto, sempre che il marchio e la documentazione di accompagnamento dimostrino la provenienza del materiale da uno stesso stabilimento. In caso contrario i controlli devono essere estesi ai lotti provenienti da altri stabilimenti. I valori di resistenza ed allungamento di ciascun campione, accertati in accordo con il punto , da eseguirsi comunque prima della messa in opera del prodotto riferiti ad uno stesso diametro, devono essere compresi fra i valori massimi e minimi riportati nella tabella seguente: Caratteristica Valore limite Note F y minimo 425 N/mm 2 (450-25) N/mm 2 F y massimo 572 N/mm ( ) N/mm 2 A gt minimo 6.0 % Per acciai B 450 C A gt minimo 2.0 % Per acciai B 450 A Rottura/snervamento 1.13 < f t / f y < 1.37 Per acciai B 450 C Rottura/snervamento f t / f y 1.03 Per acciai B 450 A Piegamento/raddrizzamento Assenza di cricche Per tutti 1.4 Pannelli X-Lam Binderholz BBS C24 Per quanto riguarda la pareti portanti ed i solai di piano si prescrive l utilizzo di pannelli a strati incrociati Binderholz BBS realizzate con legno di conifera C24, secondo le specifiche della norma UNI EN 338:2002. Di seguito si riportano i valori caratteristici dei parametri di calcolo del legno e la scheda tecnica dei pannelli. Essendo in presenza di pannelli di diverso spessore, le caratteristiche meccaniche e di resistenza del pannello verranno esplicitate di seguito nella fase di analisi e verifica del fabbricato.

8 6/8 STUDIO TECNICO ASSOCIATO TECLA ING. LUCA QUARTIERI ING. ENRICO TORRICELLI f m,y,k f m,z,k f t,0,k f t,90,k f c,0,k f c,90,k f v,k E 0,mean E k E 90,mean G mean Tabella 1.8.1: valore dei parametri utilizzati nel calcolo agli stati limite delle strutture in XLAM (kg/cm 2 ) Controlli di accettazione Tutte le forniture di legno strutturale devono essere accompagnate da una copia dell attestato di qualificazione del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. L attestato può essere utilizzato senza limitazione di tempo, finché permane la validità della qualificazione e vengono rispettate le prescrizioni periodiche di cui al Sulla copia dell attestato deve essere riportato il riferimento al documento di trasporto. Le forniture effettuate da un commerciante o da un trasformatore intermedio devono essere accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal Produttore e completati con il riferimento al documento di trasporto del commerciante o trasformatore intermedio. Il Direttore dei Lavori prima della messa in opera, è tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture non conformi.

9 NUOVO PLESSO SCOLASTICO ELEMENTARE IN LOCALITÀ RENO CENTESE, COMUNE DI CENTO (FE) 7/7 1.5 Legno lamellare GL24c Per la struttura lignea di copertura, per le travi di solaio ed eventualmente per gli architravi verrà utilizzato legno lamellare incollato di conifera combinato GL24c, secondo le specifiche della norma UNI EN 1194:2000. Nella tabella sono riassunti i valori caratteristici dei parametri utilizzati nel calcolo agli stati limite. f m,y,k f m,z,k f t,0,k f t,90,k f c,0,k f c,90,k f v,k E 0,mean E k E 90,mean G mean Tabella 1.8.2: valore dei parametri utilizzati nel calcolo agli stati limite delle strutture in legno lamellare (kg/cm 2 ) 1.6 Elementi di Collegamento per le Strutture in Legno: Come elementi di connessione saranno utilizzati i seguenti mezzi d unione meccanici: Hold-down tipo WHT di Rothoblaas, in acciaio S355 avente f yk 355 N/mm 2 ; Strisce forate di Rothoblaas, in acciaio S 250 GD avente f yk 250 N/mm 2 ; Piastra di fissaggio angolare Tipo A di Wuerth in acciaio S 250 GD avente f yk 250 N/mm 2 ;; Viti da legno a tutto filetto a testa cilindrica tipo VGZ di Rothoblaas, aventi f uk 1000 N/mm 2 Viti da legno autoforanti tipo HBS di Rothoblaas, aventi f uk 1000 N/mm 2 Ancorante avvitabile tipo SKR di Rothoblaas, aventi f uk 1000 N/mm 2 Chiodi ad aderenza migliorata tipo Anker di Rothoblaas, aventi f uk 600 N/mm 2 Chiodi ad aderenza migliorata tipo Ring di Rothoblaas, aventi f uk 600 N/mm 2 Spinotti Ø12, aventi f uk 360 N/mm 2 Spinotti Ø16, aventi f uk 600 N/mm 2 Per i controventi di falda si utilizzerà: Nastro metallico forato 80 X 1.5 mm di Rothoblaas srl, in acciaio S 350 GD avente f yk 350 N/mm 2 ; 1.7 Acciaio da carpenteria Per tutte le strutture si utilizzerà acciaio UNI EN S 235 avente le seguenti caratteristiche: Tensione caratteristica di rottura: F tk 360 N/mm 2 ; Tensione caratteristica di snervamento: f yk 235 N/mm 2 ; Peso specifico: γ = 7850 kg/m 3 Modulo elastico: E = N/mm 2 ; Modulo elastico tangenziale: G = N/mm 2 ; Coefficiente di poisson: ν = 0.3 Provini da prelevarsi in cantiere I controlli in cantiere, demandati al Direttore dei Lavori, sono obbligatori e devono essere eseguiti secondo le medesime indicazioni al paragrafo delle N.T.C., effettuando un prelievo di almeno 3 saggi per ogni lotto di spedizione, di massimo 30 t. Qualora la fornitura, di elementi lavorati, provenga da un Centro di trasformazione, il Direttore dei Lavori, dopo essersi accertato preliminarmente che il suddetto Centro di trasformazione sia in possesso di tutti i requisiti previsti al paragrafo delle N.T.C, può recarsi presso il medesimo Centro di trasformazione ed effettuare in stabilimento tutti i controlli di cui sopra. In tal caso il prelievo dei campioni viene effettuato dal Direttore Tecnico del Centro di trasformazione secondo le disposizioni del Direttore dei Lavori; quest ultimo

10 8/8 STUDIO TECNICO ASSOCIATO TECLA ING. LUCA QUARTIERI ING. ENRICO TORRICELLI deve assicurare, mediante sigle, etichettature indelebili, ecc., che i campioni inviati per le prove al laboratorio incaricato siano effettivamente quelli da lui prelevati, nonché sottoscrivere la relativa richiesta di prove. Per le modalità di prelievo dei campioni, di esecuzione delle prove e di compilazione dei certificati valgono le medesime disposizioni di cui al paragrafo delle N.T.C. 1.8 Bulloneria e saldature Per tutti i collegamenti bullonati si utilizzeranno bulloni Classe 8.8 zincati elettroliticamente e dadi di Classe 6S aventi le seguenti caratteristiche: Tensione caratteristica di snervamento: f y,b 649 N/mm 2 ; Tensione di rottura: f u,b = 800 N/mm 2 ; Per tutti i collegamenti saldati si realizzeranno saldature di II Classe 1.9 Ancoranti chimici Per tutti i collegamenti realizzati con barre filettate e resine epossidiche si utilizzeranno resina HILTI: HIT-RE 500-SD: adesivo, composto da una resina base epossidica bisfenolo A/F (esente da stirene) con riempitivo inorganico e da una mistura indurente con poliammine, polvere di quarzo e cemento e barre filettate di diametro M8 M39 (vedi ETA 07/0260).

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