Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche"

Transcript

1 FLAVIA CRISTALDI Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche Climate change and environmental factors can exacerbate migration pressure and it is very likely that these weather events will contribute to an increased level of mobility and changing migration patterns (European Parliament, 2011, p. 15). 1. Introduzione Ogni anno milioni di persone sono costrette ad abbandonare le proprie case e i propri terreni a causa di una catastrofe di natura ambientale. A seguito di eventi catastrofici di breve durata quali terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, cicloni, oppure di processi ambientali di più lungo periodo quali siccità, desertificazione, innalzamento del livello del mare, salinizzazione delle acque dolci, o anche a motivo dei conflitti causati dal controllo delle risorse naturali, come ad esempio le risorse idriche, o dal controllo delle risorse diminuite dopo le catastrofi (quali le minori rese agricole), individui, famiglie e intere popolazioni sono costrette o spinte all emigrazione. In Asia, solo nell arco , secondo l Internal Displacement Monitoring Centre, più di 42 milioni di persone sono diventati sfollati a cause di tempeste, inondazioni, siccità e ondate di freddo, ai quali si aggiungono tutti gli individui minacciati dall innalzamento del livello del mare. Al miglioramento delle condizioni alcune persone e nuclei familiari riescono a rientrare nelle proprie case mentre molte altre sono costrette a migrare per trovare nuove opportunità. I flussi possono avere destinazioni interne allo Stato o scavalcare i confini ma, in entrambi casi, richiamano l attenzione della comunità internazionale, sia per quanto concerne le politiche ambientali locali e globali e per il governo del territorio che per la gestione dei trasferimenti e dell accoglienza nei Paesi stranieri. Gli studi internazionali affermano che nel futuro tali eventi diventeranno più frequenti a seguito del cambiamento climatico (e basta citare anche solo quanto pubblicato dall Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC), così come aumenteranno i migranti e i costi sociali: «le conseguenze sociali dei processi ambientali in esame sono una delle più grandi sfide che la comunità internazionale dovrà affrontare nei prossimi anni» 1 (Bogumil, 2012, p. 5). Le migrazioni ambientali sono un fenomeno estremamente complesso che va inserito all interno di un discorso più globale sulle migrazioni. La decisione di migrare, infatti, è molto spesso condizionata da una serie di fattori (territoriali o personali) e l aspetto ambientale può essere la causa diretta oppure può incidere indirettamente su molti altri aspetti (ad esempio sociali ed economici). In ambito internazionale, infatti, 1 Traduzione dell'autrice.

2 42 FLAVIA CRISTALDI non esiste una definizione univoca in grado d indicare un migrante costretto o spinto da motivazioni ambientali. Si utilizzano le espressioni di migrante ambientale, eco migrante, rifugiato ambientale, e altre, rendendo necessaria una riflessione terminologica che non si esaurisce nell aspetto linguistico perché indica, nel caso, anche un preciso status giuridico estremamente diverso e stringente. Nelle pagine seguenti, vista la complessità del tema, alla luce della consapevolezza di una imminente accelerazione del fenomeno sia in ambito internazionale che nazionale, si proporrà una prima riflessione geografica sul tema delle migrazioni ambientali ancora parzialmente marginale all interno della discussione scientifica nazionale (basti pensare, ad esempio, che la pagina di wikipedia relativa a Environmental Migrants non è ancora stata tradotta in italiano) e della disciplina geografica. 2. Ambiente, migrazioni, sviluppo Nonostante molte agende nazionali, così come quelle di alcuni organismi intergovernativi, dedichino spazio e interesse all ambiente, alle migrazioni e allo sviluppo, ancora poca attenzione viene diretta allo studio delle relazioni tra queste tre tematiche. Infatti, benché negli ultimi anni i tre temi siano stati i focus principali di interessi internazionali, sia in ambito scientifico che politico, questi fenomeni sono stati analizzati per lo più separatamente. Nei lavori della Global Commission on International Migration (GCIM, 2005), ad esempio, non viene posta attenzione alle tematiche ambientali così come, dal lato opposto, nel Report dell Intergovernmental Panel on Climate Change (2007) non viene approfondito il tema delle migrazioni. Appare evidente, invece, come siano presenti interrelazioni dirette ed indirette tra tutte e tre le variabili qui considerate (per una rassegna sistematica e critica delle principali interpretazioni proposte si rimanda a Morrissey, 2012) che possono condizionare le realtà sociali, economiche e ambientali assumendo pesi disuguali nei diversi contesti geografici. James Morrisey individua due approcci principali nella letteratura relativa al tema dei rifugiati politici: uno minimalista ed uno massimalista. Nel primo (ad es. Hugo, 2010) il rapporto tra cambiamento ambientale e migrazioni è lineare mentre nel secondo (ad es. Myers, 2005) il rapporto è complesso perché entrano in gioco molti altri fattori, tra i quali, ad es., la percezione di un problema che potrà accentuarsi con il tempo, la pressione demografica (Graziano, 2012), la diminuzione di opportunità economiche, l aumento della vulnerabilità del contesto, i conflitti che possono essere indotti dalla minore disponibilità di terre e risorse, il livello di sviluppo del Paese interessato dallo stress ambientale. Tra gli autori del filone minimalista, Naik, Stigter e Laczko (2007), ad esempio, riconoscendo l esistenza di diverse relazioni complesse tra i fattori ambientali e le migrazioni riconoscono anche lo sviluppo come terzo fattore principale del discorso (fig. 1). I tre Autori affermano che le migrazioni possono avere sia effetti negativi che positivi sullo sviluppo perché la capacità di resilienza e adattamento di una popolazione ad un territorio anche degradato potrebbe rallentare la spinta al cambiamento finendo per facilitare e, a volte, aumentare nel tempo il degrado. In un ottica opposta, al contrario,

3 43 Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche le migrazioni, attraverso l impiego delle rimesse, possono rappresentare un forte aiuto per la ricostruzione dopo una catastrofe. Lo sviluppo, dal canto suo, può sia incoraggiare che inibire la migrazione, in quanto la mancanza di opportunità economiche può favorire le partenze ma, allo stesso tempo, può permettere il viaggio, perché se la povertà fosse estrema non si sarebbe in grado neanche di partire. È noto, infatti, che gli individui più poveri di una società generalmente non si muovono. Inoltre, lo sviluppo economico e tecnologico di un Paese è direttamente connesso anche ai possibili interventi di tutela ambientale e di prevenzione, aspetti che possono ovviamente limitare l impatto di catastrofi ambientali sui territori e sulla popolazione. I disastri possono portare a un aumento dell emigrazione se le aree sono diventate economicamente e socialmente impoverite a seguito delle crisi, ma possono allo stesso tempo attrarre immigrati in cerca di lavoro nello sforzo di ricostruzione. Tab. 1. Relazioni tra migrazione, sviluppo e catastrofi naturali. Fonte: Naik, Stigter and Laczko, 2007, pp La bibliografia internazionale mette in luce una certa limitatezza di studi su queste tematiche, anche perché fino a qualche anno fa non si riteneva che le migrazioni ambientali necessitassero di studi a parte rispetto alle altre migrazioni e perché il fiorire di tale letteratura può anche essere messa in relazione con il cambiamento di ottica nei confronti dell ambiente e della sua gestione. Nonostante i ricercatori non forniscano una interpretazione univoca dei rapporti esistenti tra migrazioni e ambiente, risulta però ormai evidente e riconosciuta l esistenza di un rapporto più o meno complesso tra

4 44 FLAVIA CRISTALDI ambiente e migrazioni. Ciò che differenzia profondamente i due approcci minimalista e massimalista risiede, piuttosto, nell uso dell espressione rifugiati ambientali, espressione molto usata dai massimalisti e invece estremamente ridotta e limitata da parte dei minimalisti (Morrissey, 2012). Pur con tutti i distinguo, in ogni caso sembra che la comunità scientifica sia concorde nel classificare i cambiamenti ambientali come un moltiplicatore di minacce per individui e gruppi, sia per i paesi già svantaggiati da un punto di vista geografico e dello sviluppo economico, sociale-politico, istituzionale, sia per la sicurezza e lo sviluppo internazionale (Cespi, 2010). 3. L ambiguità dei termini L analisi della bibliografia internazionale evidenzia una difformità lessicale nell uso dei termini con i quali si indicano i migranti oggetto di questa discussione. Le espressioni rifugiato ambientale, eco migrante, migrante ambientale, migrante ambientale forzato, rifugiato climatico, sfollato ambientale, etc., pur riferendosi ad individui che migrano, indicano situazioni di partenza o status giuridici diversi per i quali, però, ancora non esiste una considerazione univoca comune. L espressione "rifugiato ambientale" fu inizialmente proposta dal noto ricercatore del Worldwatch Institute, Lester Brown, nel , e da allora si è assistito ad una proliferazione di termini. Anche nel Rapporto dell United Nation Development Program (UNEP) del 1985, Essam El-Hinnawi considera ampiamente il fenomeno delle migrazioni ambientali ed utilizza l espressione rifugiati ambientali. L International Organisation for Migration, ad esempio, opta per l espressione migranti ambientali e propone la seguente definizione: «I migranti ambientali sono persone o gruppi di persone che, a causa di improvvisi o graduali cambiamenti nell ambiente che influenzano negativamente le loro condizioni di vita, sono obbligati a lasciare le proprie case, o scelgono di farlo, temporaneamente o permanentemente, e che si muovono all interno del proprio paese o oltrepassando i confini nazionali» ed individua tre tipologie di migranti ambientali: - Environmental emergency migrant: persona che migra temporaneamente a causa di un disastro ambientale quali ad esempio uragani, tsunami, terremoti, etc.; - Environmental forced migrant: persona costretta a partire a causa del deterioramento delle condizioni ambientali, quali deforestazione, salinizzazione delle acque dolci, etc.; - Environmental motivated migrant detta anche environmentally induced economic migrant: chi sceglie di migrare in risposta a problemi che si vanno intensificando, come ad esempio chi parte in risposta alla diminuzione della produttività agricola causata dalla desertificazione. 2 Cfr. - cite_note-3.

5 45 Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche Il Parlamento Europeo, considerando il fenomeno delle migrazioni ambientali un fenomeno che interesserà l intero continente nel prossimo futuro e dovrà quindi necessariamente essere affrontato sia da un punto di vista scientifico che politico, in uno studio del 2011 ha proposto di utilizzare l espressione più generale Environmentally induced migration per indicare l intero fenomeno ed Environmentally Induced Displacement per indicare le forme di migrazione forzata causata primariamente dagli stress ambientali. Ovviamente i ricercatori propongono anche di tenere ben distinte le forme di stress temporaneo legate ad eventi improvvisi e le forme permanenti, dovute a catastrofi di lunga durata, in quanto le due categorie richiedono differenti interventi e meccanismi di protezione umanitaria (European Parliament, 2011). Fondamentalmente bisogna differenziare tra la migrazione forzata e quella volontaria anche se non sempre tale differenziazione è di facile applicazione (Pollice, 2007). Le implicazioni delle due diverse forme di migrazione ambientale sono ovviamente di facile comprensione ed immaginazione, è comunque bene ricordare che le migrazioni ambientali forzate non hanno un adeguato riconoscimento giuridico nella legge internazionale e nei singoli ordinamenti statuali e questa mancanza è ovviamente connessa al diverso riconoscimento giuridico che si vuole dare ai migranti evidenziando la differenza tra le forme di migrazione collegate all ambiente. Cercando di comprendere lo spirito e le motivazioni alla base del variegato dibattito esistente tra i proponenti dell espressione rifugiati ambientali e i contrari, Morrissey afferma che per i proponenti dell espressione, l applicazione del termine rifugiato a tutte le tipologie di migranti ambientali serve, tra l altro, ad alimentare una visione quasi apocalittica delle migrazioni internazionali e spingere verso un numero elevato d interventi gestionali e di tutela sull ambiente. I governi, anche in risposta alle richieste da parte di una popolazione sempre più in preda alla paura dell invasione di migliaia se non milioni di rifugiati, per evitare di dover accogliere anche i rifugiati ambientali, facendo appello alla normativa internazionale che tutela i rifugiati, preferiscono impegnarsi in una maggiore tutela dell ambiente. La Convenzione di Ginevra del 1951 e il suo Protocollo Supplementare del 1967 non prevedono delle specificità giuridiche per i rifugiati ambientali quindi, qualora venisse riconosciuto il rapporto univoco cambiamento ambientale (oppure evento catastrofici naturale)-rifugiati ambientali, i governi si troverebbero obbligati al riconoscimento dello status e al loro accoglimento all interno dei territori nazionali. Il problema, ovviamente, è molto complesso, anche perché se il numero di rifugiati si allargasse enormemente, i finanziamenti disponibili per la categoria andrebbero suddivisi tra molti più richiedenti inficiando i risultati. In ambito europeo, nel Glossario Migrazione e Asilo pubblicato dall European Migration Network per individuare un lessico comune al quale fare riferimento si sottolinea, ad esempio, la differenza tra sfollato per motivi ambientali (Environmentally displaced person), rifugiato per motivi ambientali (Environmental refugee) e migrante per motivi ambientali (Environmentally-driven migrant) (2011) evitando una definizione u- nivoca. I migranti ambientali definiti come sfollati sono persone costrette a spostarsi all interno del proprio Paese o all estero a causa di conflitti e/o disastri naturali o provocati dall azione antropica. Se gli sfollati non varcano la frontiera del loro Stato

6 46 FLAVIA CRISTALDI d origine rimanendone cittadini, mantengono tutti i diritti connessi ma, qualora i rispettivi governi e le autorità locali non si occupassero del problema migratorio interno, potrebbero non vedersi riconosciuto uno status giuridico specifico. Molti diritti e sistemi legislativi sono stati individuati a tutela degli sfollati, un primo esempio era stato fornito dai Principi Guida sullo Sfollamento (Guiding Principles on Internal Displacement) adottati nel 1998 dalla Commissione ONU sui Diritti U- mani. Obiettivo era quello di fissare uno standard internazionale per accordare protezione legale e umanitaria agli sfollati interni in tutte le fasi del processo di sfollamento. I principi guida individuano anche i disastri naturali come fattore di sradicamento dalla propria casa: persons forced or obliged to flee or leave their homes or places of habitual residence for an array of reasons, such as conflict and civil strife as well as natural disasters. Ma, come evidenzia Terminski Bogumil, nel documento si propone una generalizzazione delle cause mentre sarebbe stato utile e necessaria una classificazione maggiormente incisiva capace di evidenziare le specificità delle cause ambientali (Bogumil, 2012). Il documento ONU, privo di alcun valore vincolante, era una specie di sintesi del quadro delle norme relative al trattamento umanitario degli sfollati interni. Diversi Paesi (tra i quali Liberia, Uganda, Angola, Peru e Turchia) fanno riferimento a questo quadro di riferimento normativo. Attualmente, Svezia e Finlandia sono gli unici due membri dell Unione ad aver incluso i migranti ambientali (così vengono chiamati) nelle rispettive politiche migratorie nazionali (Aliens Act). Australia e Nuova Zelanda, maggiore area di destinazione dei migranti provenienti dalle isole Tuvalu e Kiribati (isole che rischiano di essere sommerse), discutono sulla necessità di prevedere forme di accoglienza anche per i migranti ambientali interessati da disastri ambientali di lungo periodo (Legambiente, 2012). 4. Disastri ambientali e migrazioni: l aspetto temporale Rimanendo ad un primo livello interpretativo del rapporto intercorrente tra ambiente e migrazioni, bisogna analizzare il binomio su una scala temporale. Frane, valanghe, alluvioni, esondazioni, eruzioni vulcaniche, terremoti, tsunami, cicloni, siccità, desertificazione, perdita di produttività del terreno, incendi, epidemie, salinizzazione delle acque dolci, sono tutti fenomeni naturali che possono sconvolgere la vita di milioni di persone e di intere Nazioni. A questi si possono aggiungere il crollo delle dighe, gli incidenti nucleari e molti altri eventi catastrofici che indicano la necessità d inserire nel discorso pure le catastrofi causate dalle opere tecnologiche. Se nel caso del crollo di una diga o di un incidente ad una petroliera è evidente il ruolo dell azione umana nella catastrofe ambientale, mentre nel caso di un terremoto o di una eruzione vulcanica è nota l origine naturale, la distinzione uomo-natura non è sempre netta e di facile applicazione nell analisi delle catastrofi ambientali. La deforestazione, ad esempio, è causata esclusivamente dai cambiamenti climatici d origine naturale o dipende anche dagli interventi dell uomo? E quindi le migrazioni causate dalla desertificazione, sempre per ragionare in via di schematizzazione, sono causate dall intervento della natura o dipendono da azioni dirette e/o indirette del genere u-

7 47 Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche mano? Gli esempi potrebbero moltiplicarsi e la domanda non troverebbe risposta univoca, perché risulta ormai chiaro come le variabili natura e azione antropiche siano profondamente interconnesse. Fabio Pollice afferma che si potrebbe «rappresentare le possibili configurazioni causali che sono alla base delle migrazioni ambientali come i punti di un ideale continuum le cui estremità sono rappresentate: da una parte, dai fenomeni di degrado di matrice esclusivamente naturale come i terremoti o le eruzioni vulcaniche; e, dall altra, dai fenomeni di degrado determinati dalla sola azione umana, distinguendo eventualmente tra azioni volontarie e involontarie [ ]» (Pollice, 2007, p. 127). Tale interpretazione lineare del rapporto catastrofe naturale e responsabilità del genere umano, va ovviamente intensificandosi e assumendo nuovo spessore quando si inserisce nel discorso anche il fattore migrazioni. A volte non è necessario neppure l incidente affinché un opera antropica costringa migliaia di persone all emigrazione. Pollice suggerisce di procedere ad una distinzione nelle determinanti migratorie di matrice antropica: cause accidentali, progetti di sviluppo e strategie di guerra (Pollice, 2007). Se tra le prime è facile ricordare gli incidenti nucleari e chimici, tra i secondi basta citare il grande progetto della costruzione della diga delle Tre Gole, in Cina, con il quale si auspicava un miglioramento delle condizioni di benessere di milioni di persone e per raggiungere tale obiettivo più di un milione di persone è stato evacuato e ricollocato in nuovi o già esistenti centri urbani, sconvolgendo un intera regione. La terza causa antropica nei processi di degradazione ambientale è rintracciabile nelle strategie di guerra, quelle strategie che utilizzano l ambiente come arma, pressione o deterrente. Noto, ad esempio, è il problema della gestione dei corsi d acqua e dell uso strumentale che può essere attuato dagli Stati a monte nei confronti degli Stati a valle (come ad esempio lungo il corso dell Eufrate). Gli effetti degli eventi catastrofici sulla popolazione possono essere diretti e indiretti e, soprattutto, possono investire una scala temporale molto diversa con implicazioni decisamente differenti. Gli effetti devastanti e imprevedibili di un terremoto, ad esempio, implicano lo spostamento improvviso e tempestivo di intere popolazioni con una necessaria gestione coordinata dell emergenza che preveda anche forme di tutela degli individui coinvolti. Le implicazioni dell innalzamento del livello del mare, al contrario, per ragionare su un fenomeno di lungo periodo, investono allo stesso modo intere popolazioni (si pensi alle popolazioni di alcune fasce costiere del Bangladesh o di alcune isole del Pacifico) ma, su una scala diacronica, permettono ai singoli e alle autorità di trovare risposte più o meno adeguate al problema dell abbandono della casa e delle terre. Tali popolazioni, ad esempio, potrebbero decretare di abbandonare tutto e di emigrare ma potrebbero, al contrario, anche decidere di intervenire sul territorio attuando opere idrauliche capaci di allontanare il pericolo. I fenomeni ambientali che causano direttamente o indirettamente le migrazioni non vanno quindi analizzati nel loro insieme ma è necessario scomporli in categorie al fine sia di poterne monitorare la distribuzione geografica ma, soprattutto, per poter individuare le problematicità specifiche di ciascuna tipologia e suggerire interventi i- donei capaci sia di tutelare il territorio che le popolazioni in un ottica di sostenibilità. È errato pervenire ad una classificazione univoca e universale perché, al pari delle altre

8 48 FLAVIA CRISTALDI tipologie migratorie anche quella ambientale è causata da numerose variabili che cambiano nei contesti geografici, nella storia di un luogo e nel ciclo di vita del singolo individuo (Cristaldi, 2012). Ragionando esclusivamente sul fattore ambientale, una prima differenziazione di tutti questi fenomeni può essere operata prendendo come punto di riferimento la scala cronologica, pervenendo alle due categorie generali relative agli eventi catastrofici di breve periodo e alle catastrofi di lungo periodo. All interno di tali categorie bisogna effettuare una nuova suddivisione tra le catastrofi naturali legate ad eventi geofisici, meteorologici, idrologici, climatologici e biologici. A partire dall inizio degli anni 70, periodo nel quale è cominciato il monitoraggio sistematico degli eventi catastrofici da parte del Centre for Research on the Epidemiology of Disaster, il CRED, costituitosi nel 1973 e attivo dal 1988 nella costruzione di una banca dati (EM-DAT) che raccoglie i dati dei disastri ambientali registrati nel mondo a partire dal 1900, il numero degli eventi catastrofici naturali è aumentato (fig. 2), così come è aumentato il numero di persone coinvolte (fig. 3), benché il numero delle vittime (decessi) sia diminuito (fig. 4) (The International Disaster Database). Fig. 2. Numero di disastri naturali segnalati, Fonte: The International Disaster Database ( Il CRED ha registrato negli ultimi anni un incremento di frequenza delle inondazioni e delle tempeste (tifoni e uragani) e con i suoi studi diacronici ha evidenziato le aree maggiormente interessate dalle diverse tipologie di disastri naturali (environmental spots). A livello globale, l Asia e l area del Pacifico risultano le zone maggiormente interessate dai disastri naturali sia dal punto di vista della frequenza che per quantità di popolazione coinvolta (Asian Development Bank, 2012, p. viii).

9 49 Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche Fig. 3. Persone che hanno necessitato d immediata assistenza durante un disastro naturale Fonte: The International Disaster Database ( Fig. 4. Numero di vittime di disastri naturali ogni abitanti Fonte: The International Disaster Database ( Ma non tutte le aree colpite dagli eventi catastrofici vedono partenze di massa, perché l emigrazione è anche condizionata dal grado di sviluppo economico e dalle capacità d intervento dello Stato. Steve Lonergan, già nel 1998 aveva sottolineato quale fosse il ruolo significativo giocato dallo sviluppo del Paese sulla vulnerabilità verso i cambiamenti ambientali (Lonergan, 1998). E Richard Black, nel 2001, con un forte spirito critico, affermava che se il cambiamento ambientale c è, questo è solo una causa parziale dell emigrazione mentre l origine dei movimenti dipende dalle disuguaglianze nello sviluppo (Black, 2001).

10 50 FLAVIA CRISTALDI Gli uragani e i cicloni che si abbattono sugli Stati Uniti, ad esempio, pur distruggendo intere città e regioni (si ricordi l uragano Katrina del 2005 che si è abbattuto su New Orleans parzialmente distruggendola) e spingendo all emigrazione migliaia di famiglie, grazie all intervento dei governi, alle capacità tecnologiche e ai capitali presenti, finiscono per lasciare meno distruzione e impoverimento della popolazione rispetto a quanto disseminano in altri paesi (si ricordi la devastazione conseguente allo tsunami del 2004 nell Oceano Indiano). Oppure basta paragonare la situazione di Haiti dopo tre anni dal terremoto (2010) con quanto si sta ricostruendo oggi, e si è già ricostruito, in Giappone dopo lo tsunami del Tra i fenomeni ambientali di lungo periodo che si ritiene abbiano il maggior impatto sulle popolazioni bisogna annoverare l innalzamento del livello del mare, la siccità e la desertificazione. Lo scioglimento dei ghiacciai sta facendo registrare un sensibile aumento delle acque oceaniche mettendo in grave pericolo i territori posti al di sotto o leggermente al di sopra di tale livello. L Asia e il Pacifico sono le aree più vulnerabili e maggiormente esposte a tale fenomeno. Esempi macroscopici di tale fenomeno sono le piccole isole del Pacifico che vedono la scomparsa progressiva dei loro territori invasi dalle acque marine. Non soltanto i terreni si assottigliano ma diventa sempre più preoccupante anche la salinizzazione delle acque dolci e delle falde acquifere con il conseguente aumento della salinità delle terre da coltivare. Con il tempo anche le terre non interessate direttamente dalla sommersione del mare devono essere abbandonate per le rese agricole sempre più basse. Solo per rimanere in Asia, oltre alle coste del Bangladesh e del Vietnam, anche le zone costiere di Guangzhou, Haikou, Shanghai, Shenzhen, e Tianjin in Cina, di Seoul nella Repubblica di Corea, così come quelle di Honshu in Giappone sono a rischio a causa dell innalzamento del livello del mare. Per lanciare uno sguardo al Pacifico, i problemi ambientali che stanno affrontando i piccoli Stati delle isole Tuvalu e Kiribati, a seguito del processo di sommersione, sono esacerbati anche da altri fenomeni demografici che spingono verso l emigrazione. Le isole, infatti stanno registrando un aumento naturale della popolazione mentre stanno registrando una diminuzione delle rese agricole e delle risorse disponibili, elementi che portano a crisi sociali sempre più consistenti. I governi dei due Paesi stanno approntando misure atte a gestire il cambiamento ambientale e la partenza in massa della popolazione. A Tuvalu, tra l altro, sono in via di realizzazione nuove cisterne per la conservazione dell acqua potabile, mentre a Kiribati è in corso il programma migration with dignity, un programma d istruzione attraverso il quale offrire alla popolazione competenze professionali utili sia in Patria che nel caso di migrazione. Nell analisi delle migrazioni per cause ambientali bisogna anche considerare le catastrofi di origine tecnologica, cioè tutti quegli eventi catastrofici indotti direttamente dall azione antropica, quali ad esempio le fuoriuscite di petrolio da navi o pozzi petroliferi, incidenti industriali, etc., che possono sconvolgere intere regioni e popolazioni. L incidente nucleare di Chernobyl del 1986, ad esempio, come quello di Fukushima del 2011, hanno distrutto interi ecosistemi forzando la popolazione all evacuazione e alla migrazione. Ma i danni economici che si stimano subito dopo il verificarsi di questi eventi difficilmente tengono conto dell economia informale che permette, in realtà, la sopravvi-

11 51 Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche venza di intere fasce di popolazione svantaggiata quindi, in alcuni paesi, i danni riportati sono molto più consistenti di quelli stimati. Le catastrofi avranno ridotto non solo la disponibilità delle risorse, di cibo, ma anche di lavoro spingendo la popolazione a migrare per le conseguenze indirette sull economia. 5. Conclusioni Come emerge chiaramente da queste prime riflessioni, il fenomeno delle migrazioni ambientali interesserà un numero sempre maggiore di persone e coinvolgerà quasi tutte le Nazioni, se non come aree di partenza almeno come aree di arrivo. I migranti ambientali, come messo in evidenza nelle righe precedenti, partono per una serie di motivazioni che si sovrappongono e s intersecano, per cui è quasi impossibile individuare il ruolo specifico e univoco del degrado o del cambiamento ambientale di un territorio nell espulsione o nell allontanamento del singolo o di una collettività. È stato ormai riconosciuto, comunque, che la componente ambientale ha un peso variabile, da limitato a totale, in alcuni contesti ed in alcuni momenti e non in altri. Proprio per questa differenziazione sia geografica che temporale il discorso globale sul rapporto tra ambiente e migrazioni, pur essenziale per la comprensione e per le politiche internazionali, deve piuttosto essere affrontato ad una scala locale, nella quale si possano evidenziare le varie componenti in gioco. La scienza geografica, in tale prospettiva, sembra offrire una metodologia analitica consolidata, in grado di scomporre e ricomporre un territorio alle diverse scale, riuscendone a cogliere anche le relazioni non sempre evidenti. Nei prossimi anni, anche in virtù di una crescente domanda d intervento da parte di migliaia e, in alcuni casi, anche milioni di persone, non soltanto la scienza dovrà impegnarsi nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche ma dovrà, soprattutto, pervenire all elaborazione di politiche globali alle quali le Nazioni dovranno fare riferimento. Sarà necessario, sempre nell ottica globale, pervenire ad una definizione univoca del migrante ambientale, decidendo in sede internazionale quali garanzie giuridiche possono o non possono essere indirizzate ai singoli individui e alle categorie di migranti. In un pianeta sempre più interessato da guerre, nel quale i profughi chiedono asilo, le risorse disponibili, che vanno incrementate, devono prevedere anche l aiuto ad alcune categorie di migranti ambientali. L applicazione del termine rifugiato ambientale a tutte le categorie di migranti coinvolte con un problema ambientale sembra incapace di fornire utili risposte sia interpretative che giuridiche. Sarebbe più utile, invece, pervenire ad una classificazione univoca e riconosciuta solo ad alcune categorie dello status di rifugiato. Queste prime riflessioni sui rapporti tra ambiente e migrazione, così come sugli a- spetti giuridici dei migranti, dovranno trovare in futuro un necessario approfondimento nel contesto scientifico e civile italiano perché anche l Italia assumerà sempre più un ruolo all interno di questo fenomeno globale, sia in quanto paese di accoglienza che come Paese interessato anch esso dalle catastrofi (si pensi ai recenti terremoti de L Aquila e dell Emilia). Anzi, in un prossimo futuro, l eruzione del Vesuvio costringerà

12 52 FLAVIA CRISTALDI le popolazioni pedemontane all emigrazione, la siccità spingerà intere famiglie ad abbandonare i propri terreni in cerca di terre più umide, frane e alluvioni sconvolgeranno altri lembi del nostro territorio lasciando fango e distruzione, richiedendo quindi alla scienza, alla politica e alla società civile una presa di coscienza di un fenomeno che non ha confini, perché anche quando agisce su uno spazio extranazionale finisce per ripercuotersi all interno dei confini statali. 6. Bibliografia Asian Development Bank, Addressing climate change and migration in Asia and the Pacific, Asian Development Bank, Manila Deborah Balk, Urban Population Distribution and the Rising Risks of Climate Change, Presentation at the United Nations Population Division Expert Group Meeting, January Richard Black, Environmental Refugees: myth or reality?, Working Paper n. 34, UNHCR, Geneva Terminski Bogumil, Environmentally-Induced Displacement. Theoretical Frameworks and Current Challenges, CEDEM, Liège Lester R. Brown, Patricia L. McGrath, Bruce Stokes, Twenty-two dimensions of the population problem, Worldwatch Paper 5, Worldwatch Institute, Washington (DC) Valerio Calzolaio, Ecoprofughi. Migrazioni forzate di ieri, di oggi, di domani, NdA Press, Rimini Centre for Research on the Epidemiology of Disaster, The international disaster database, Cespi, Cambiamenti climatici e governance della sicurezza: la rilevanza politica della nuova agenda internazionale, n. 16, Roma Flavia Cristaldi, Immigrazione e territorio. Lo spazio con/diviso, Pàtron, Bologna Essam El-Hinnawi, Environmental Refugees, UNEP, Nairobi European Migration Network, Glossario Migrazione e Asilo, Idos, Roma European Parliament, Climate refugee. Legal and policy responses to environmentally induced migration, Bruxelles Maurizio Gubbiotti, Tiziana Finelli, Elena Peruzzi, 2012, Profughi ambientali: cambiamento climatico e migrazioni forzate, Legambiente Onlus, Roma Teresa Graziano, Il migrante ambientale. Tra nuove configurazioni delle migrazioni transnazionali ed evoluzione delle dinamiche demografiche, in Bollettino della Società Geografica Italiana, Roma 2012, pp Steve Lonergan, The role of Environmental Degradation in Population Displacement, in Environmental Change and Security Project Report, vol. 4, 1998, pp James Morrissey, Rethinking the 'debate on environmental refugees': from 'maximilists and minimalists' to 'proponents and critics, in Journal of Political Ecology, vol.19, 2012, pp

13 53 Le migrazioni ambientali: prime riflessioni geografiche Norman Myers, Environmental refugees an emergent security issue, 13 th Economic Forum, May, Prague Asmita Naik, Elca Stigter, Frank Laczko, Migration, Development and Natural Disasters: Insights from the Indian Ocean Tsunami, International Organization for Migration, Geneva Fabio Pollice, Popoli in fuga. Geografia delle migrazioni forzate, Cuen, Napoli UNDP, One planet to share, Asia-Pacific Human Development Report, Graeme Hugo, Migration, Development and Environment, International Organization for Migration, Geneva 2008.

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it *Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Clima e comunità umane: i profughi ambientali. Maurizio Gubbiotti Responsabile Dipartimento Internazionale Legambiente

Clima e comunità umane: i profughi ambientali. Maurizio Gubbiotti Responsabile Dipartimento Internazionale Legambiente Clima e comunità umane: i profughi ambientali Maurizio Gubbiotti Responsabile Dipartimento Internazionale Legambiente Chi sono i profughi ambientali? La questione della definizione è stata a lungo dibattuta

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Le organizzazioni non governative (ONG): profili di diritto internazionale

Le organizzazioni non governative (ONG): profili di diritto internazionale (ONG): profili di diritto internazionale lezione del 4 novembre 2015 Considerazioni introduttive Il diritto internazionale riconosce un ruolo primario (=soggetti del diritto internazionale) agli enti territoriali

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami

Dettagli

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Software per Helpdesk

Software per Helpdesk Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

L Accordo di Parigi. Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti

L Accordo di Parigi. Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti L Accordo di Parigi Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti L Accordo di Parigi 195 Paesi, Stati Parte della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( ,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( 6(/(=,21('(,3$(6, Nella precedente ricerca si sono distinti, sulla base di indicatori quali la produzione, il consumo

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi

Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi Nuova indagine CINEAS Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi Il 73% degli intervistati ha vissuto una o più volte catastrofi

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Disciplina di insegnamento: GEOGRAFIA COMPETENZE (dal profilo dello studente) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Information Visualization

Information Visualization Università di Roma La Sapienza Ingegneria Informatica Anno accademico 2008/2009 Homework_02 Autore Diego Colarullo Matricola 1039850 Mail diego.colarullo@alice.it Outline 1. Analisi del sistema... 3 1.1

Dettagli

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA MARZO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma 2.

Dettagli

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE AD USO INDUSTRIALE per la produzione di ENERGIA IDROELETTRICA nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE attraverso lo sfruttamento

Dettagli

http://www.c6.tv/archivio?id=6445&task=view 16 ottobre 09 Giornata mondiale dell'alimentazione. La drammatica realtà del Congo

http://www.c6.tv/archivio?id=6445&task=view 16 ottobre 09 Giornata mondiale dell'alimentazione. La drammatica realtà del Congo http://www.c6.tv/archivio?id=6445&task=view 16 ottobre 09 Giornata mondiale dell'alimentazione. La drammatica realtà del Congo Repubblica Democratica del Congo. Il 16 ottobre è la giornata mondiale dell'alimentazione.

Dettagli

Forum regionale per l Educazione degli Adulti in Toscana

Forum regionale per l Educazione degli Adulti in Toscana Forum regionale per l Educazione degli Adulti in Toscana Progetto Linguaggi PASSEPARTOUT POR Toscana Ob. -Competitività regionale e occupazione FSE 007 013 Asse IV Capitale umano A.D. 174 del 30.06.010

Dettagli

Sociologia delle migrazioni I RIFUGIATI. A.a. 2003/2004. Gottardi Elisabetta, Medeghini Bibiana, Pollino Simona

Sociologia delle migrazioni I RIFUGIATI. A.a. 2003/2004. Gottardi Elisabetta, Medeghini Bibiana, Pollino Simona 1 Sociologia delle migrazioni I RIFUGIATI A.a. 2003/2004 Gottardi Elisabetta, Medeghini Bibiana, Pollino Simona 2 IRO e UNRRA 1943: nasce l UNRRA, Amministrazione delle Nazioni Unite per i soccorsi e la

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

INDICE PRIMA PARTE. 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1. 1.2. La nostra memoria pag. 9

INDICE PRIMA PARTE. 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1. 1.2. La nostra memoria pag. 9 INDICE Introduzione pag. I PRIMA PARTE Capitolo 1 Uno sguardo al passato: coordinate di lettura dei processi migratori 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1 1.2. La nostra memoria pag. 9 1.2.1. Ancor

Dettagli

LINEE GUIDA PER LE STRUTTURE DI RIPARAZIONE E REFITTING SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL FINE VITA DELLE IMBARCAZIONI DA DIPORTO

LINEE GUIDA PER LE STRUTTURE DI RIPARAZIONE E REFITTING SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL FINE VITA DELLE IMBARCAZIONI DA DIPORTO LINEE GUIDA PER LE STRUTTURE DI RIPARAZIONE E REFITTING SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL FINE VITA DELLE IMBARCAZIONI DA DIPORTO TUTTI I DIRITTI RISERVATI Questo documento non può essere copiato, riprodotto

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA Sulle retribuzioni più basse meno tasse fino a 1.700 euro all anno ================================================= Il cuneo fiscale in Italia è in discesa.

Dettagli

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

Informazioni demografiche e socio-economiche sugli Enti Locali

Informazioni demografiche e socio-economiche sugli Enti Locali Informazioni demografiche e socio-economiche sugli Enti Locali Utilizzo e funzionalità: L applicativo cerca di essere il più flessibile ed intuitivo possibile. Spetta all utente, in base alle necessità,

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Perché sprecare se...

Perché sprecare se... Perché sprecare se... Emergenza acqua Dal ciclo dell'acqua dipendono sia le condizioni climatiche e ambientali, sia i processi di fotosintesi e respirazione, che rendono possibile la vita sul nostro pianeta.

Dettagli

-La crisi della diversità

-La crisi della diversità -La crisi della diversità La diversità culturale e la diversità biologica sono legati strettamente. Ovunque le comunità locali hanno sviluppato il proprio sapere, hanno trovato il modo di ricavare i mezzi

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

OSSERVATORIO ECO-MEDIA OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Il neutro, un conduttore molto attivo (3) 1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi Introduzione L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi sull impatto che esse avranno, o stanno già avendo, sul processo democratico.

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Il mondo Afsai è in fermento, con nuove attività e nuovi progetti. In occasione dell Assemblea Generale vorremmo quindi raccogliere proposte per organizzare i

Dettagli

Milano Roma Cagliari Duisburg. www.landsrl.com

Milano Roma Cagliari Duisburg. www.landsrl.com Perchè lo facciamo? Progettare singoli parchi non è più sufficiente. Bisogna dare vita ad un continuum ambientale. Il nostro interesse è dimostrare un approccio di tutela ambientale attraverso la progettualità.

Dettagli

Dalla presentazione Ocse di Berlino Integration von Zuwanderern: OECD-Indikatoren 2012, 03/12/2012. Sviluppo del tasso di occupazione tra la

Dalla presentazione Ocse di Berlino Integration von Zuwanderern: OECD-Indikatoren 2012, 03/12/2012. Sviluppo del tasso di occupazione tra la Migranti nel mondo Dalla presentazione Ocse di Berlino Integration von Zuwanderern: OECD-Indikatoren 2012, 03/12/2012. Sviluppo del tasso di occupazione tra la popolazione immigrata periodo 2000/2001

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

UNO STRUMENTO CHE PER FUNZIONARE HA BISOGNO DI FINANZIAMENTI ADEGUATI E DEL GOVERNO DELLA DINAMICA DEI CANONI.

UNO STRUMENTO CHE PER FUNZIONARE HA BISOGNO DI FINANZIAMENTI ADEGUATI E DEL GOVERNO DELLA DINAMICA DEI CANONI. UNO STRUMENTO CHE PER FUNZIONARE HA BISOGNO DI FINANZIAMENTI ADEGUATI E DEL GOVERNO DELLA DINAMICA DEI CANONI. Il Fondo Sociale è un aiuto economico per pagare l affitto, indirizzato alle famiglie con

Dettagli

DIRITTI UMANI E MIGRAZIONI

DIRITTI UMANI E MIGRAZIONI DIRITTI UMANI E MIGRAZIONI Il diritto internazionale in materia di movimento di popolazione e libertà di circolazione ci presenta un bel enigma. Sancisce e protegge il diritto di ogni individuo a lasciare

Dettagli

Immigrazione e salute in Italia e. Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT)

Immigrazione e salute in Italia e. Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT) Immigrazione e salute in Italia e Trentino Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT) Migranti, salute e accesso ai servizi sanitari: alcune considerazioni di partenza (I) Parliamo

Dettagli

Marine litter: più gestione a terra meno rifiuti in mare Approcci e soluzioni a partire dal progetto Life+ SMILE

Marine litter: più gestione a terra meno rifiuti in mare Approcci e soluzioni a partire dal progetto Life+ SMILE Marine litter: più gestione a terra meno rifiuti in mare Approcci e soluzioni a partire dal progetto Life+ SMILE La governance del Marine Litter, il modello di gestione del progetto SMILE Riccardo Podestà

Dettagli

EUROPEAN COMMISSION DIRECTORATE-GENERAL ENERGY AND TRANSPORT

EUROPEAN COMMISSION DIRECTORATE-GENERAL ENERGY AND TRANSPORT EUROPEAN COMMISSION DIRECTORATE-GENERAL ENERGY AND TRANSPORT New Energies & Demand Management Promotion of Renewable Energy Sources & Demand Management Brussels, 1 Gennaio 2003 IL PROGRAMMA EUROPEO MOTOR

Dettagli

P R O T O C O L LO D I N T E S A

P R O T O C O L LO D I N T E S A Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati

Dettagli

Lezione 12 (BAG cap. 11) Crescita: i fatti principali

Lezione 12 (BAG cap. 11) Crescita: i fatti principali Lezione 12 (BAG cap. 11) Crescita: i fatti principali Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Ci spostiamo dallo studio delle determinanti della produzione nel breve e nel medio

Dettagli

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici

Dettagli

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey 23 Febbraio 2016 State Street Asset Owners Survey Introduzione Il sistema pensionistico globale si trova di fronte a sfide di enorme portata I fondi pensione devono evolversi e svilupparsi per riuscire

Dettagli

Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità

Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Il monitoraggio dell applicazione dell applicazione della Convenzione è uno dei due

Dettagli

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile 1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4

Dettagli

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

RSA Provincia di Milano

RSA Provincia di Milano SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del

Dettagli