PROGETTO CINE CEI SABATO IN FAMIGLIA AL CEI
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- Clemente Locatelli
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1 PROGETTO CINE CEI SABATO IN FAMIGLIA AL CEI Film: Carnage Relazioni e comunicazione tra famiglie Rosa Maria Quattrocchi (Psicologa Scuola Infanzia Primaria) Sala Lojola 11/04/15
2 Prima del FILM ATTENZIONE! 1. Ogni scarrafone è bello a mamma soja e non solo il mio bambino è meglio del tuo! 2. Mediazione iniziale nell uso del lessico/conflittualità emergente dopo le prime scene 3. Interferenza vissuti personali (frustrazioni, senso di inadeguatezza) 4. Messa in atto della collera 5. Scena al parco inizio film/scena al parco fine film
3 Dopo il FILM: ciak 1! Ogni scarrafone è bello a mamma soja e non solo il mio bambino è meglio del tuo Esperienze e studi (vedi M. Montessori) hanno ampiamente dimostrato l importanza di una crescita lenta che consenta ai bambini di cogliere relazioni e significati tra cose ed eventi. Attese eccessive che non rispettano i tempi di maturazione della crescita creano un clima competitivo tra bambini e non solo Competizione sull abbigliamento, sulle performance scolastiche, sulla festa più bella ed esclusiva, sull ultimo modello di gioco elettronico (spesso frutto di proiezione sui bambini di bisogni insoddisfatti degli adulti) il messaggio implicito è mio figlio è superiore al tuo. DOMANDA Ma i bambini hanno davvero bisogno di tutto questo?
4 Dopo il FILM: ciak 2 Mediazione iniziale nell uso del lessico (armare/blandire un bastone)/conflittualità emergente dopo le prime scene (sfigurare) DISSENSO E NON SFIDA Ogni comunicazione umana riflette una tensione tra auto-espressione e mutuo riconoscimento, tra parlare e ascoltare. Tale tensione può ostacolare o impedire un intercomprensione solidale e collaborativa. I dissidi, malintesi, discordanze, divergenze, disaccordi sono provocati da un mancato riconoscimento di ciò che ognuno cerca di spiegare all altro, una sorta di delegittimazione dei sentimenti e delle opinioni di chi parla. Il DISSENSO evidenzia una divergenza sui contenuti espressi. Significa avere il coraggio di asserire ciò che uno pensa e sente, senza pretendere di avere ragione e senza squalificare i contenuti o la posizione dell altro o il suo ruolo o la sua persona. La SFIDA significa invece attaccare la posizione dell altro per metterla in posizione di inferiorità, per mostrarne l inadeguatezza o per evidenziarne l errore. La sfida evidenzia una modalità relazionale conflittuale e antagonista. E la differenza tra dire Hai torto e Io la penso cosi.
5 STILI DI COMUNICAZIONE PASSIVO: IO NON OK TU OK Rinuncia a esprimere le proprie idee Teme di essere criticato/a Lascia decidere gli altri Evita i conflitti e contrapposizioni forti ASSERTIVO: IO OK TU OK Riconosce e fa valere i propri diritti e riconosce e rispetta quelli degli altri. Esprime le proprie posizioni senza tentare di prevaricare gli altri. E libera/o di scegliere come relazionarsi Discrimina e contestualizza Rispetta le regole di cortesia, di cooperazione e di reciprocità MANIPOLATIVO: IO NON OK TU NON OK Altera, distorce, trasmette in modo parziale e non pertinente, nel luogo o nel momento sbagliato le informazioni Seduce, dissimula emozioni e sentimenti, attribuisce pensieri, desideri, intenzioni, stimola sensi di colpa, di inadeguatezza, di vergogna, di vulnerabilità, di orgoglio, di prestigio AGGRESSIVO: IO OK TU NON OK Impone le proprie idee E intollerante, giudicante, interpretativo/a Riconosce i propri diritti, ignora quelli degli altri Ipervaluta se stesso/a e sottovaluta gli altri Ricatta, minaccia, usa l intimidazione
6 Dopo il FILM: ciak 3 Interferenza vissuti personali (frustrazioni, senso di inadeguatezza) Bisogna ricordare che: 1. è impossibile non comunicare 2. la sfera del non verbale è vastissima e i messaggi non verbali sono più veritieri, efficaci e più diretti di quelli verbali 3. la percezione dipende anche da fattori soggettivi 4. ognuno invia e riceve una molteplicità di messaggi che codifica e decodifica soggettivamente e che non sempre sono puliti 5. si può apprendere a comunicare.
7 Dopo il FILM: ciak 4 Messa in atto della collera Difficoltà a gestire la collera espressa verbalmente/passaggio all atto La collera è collegata all istinto di conservazione e si può trasformare in aggressività. Bisogna imparare a controllarla trovando un equilibrio tra il bisogno di esprimere il proprio risentimento e la necessità di non provocare risse, insultare e offendere
8 quel che s impara in modo esplicito a scuola è fragile, le conoscenze tacite che discendono dalla vita pratica sono robuste, ma solo l insieme di scuola e di pratica che è ANTIFRAGILE. (Nassim Taleb, 2013)
9 Dopo il FILM: ciak 5! Scena al parco INIZIO film Aggressione Scena al parco FINE film Condivisione di esperienze di crescita
10 E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di NOI due orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare (Plutarco)
11 grazie per l attenzione.
12 Bibliografia Frugalità, P. Legrenzi, il Mulino 2014 Conta su di me, A. Oliverio Ferraris, Giunti 2014 Intelligenza Emotiva, D. Goleman, BUR 1999 Pragmatica della comunicazione umana. Watzlawick P., Beavin J.H., Jackson D.D., Astrolabio 1971
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