Il settore dei servizi in Uruguay
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- Gabriela Campana
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2 Il settore dei servizi in Uruguay Lo scopo di questo studio è quello di illustrare le opportunità per gli investitori stranieri, ed in particolare italiani, nel settore dei servizi in Uruguay. A questo fine, in una prima parte sarà presentata un analisi del settore dei servizi completa del quadro normativo che regola l esercizio di tali attività. In una seconda parte verranno poi analizzati più da vicino i diversi sotto-settori del terziario, in modo da offrire un quadro generale del loro andamento, delle loro potenzialità, delle opportunità e difficoltà di inserimento nel mercato e delle normative specifiche principali che regolano questi sotto-settori. Presentazione generale Nell economia uruguayana il settore dei servizi riveste grande importanza e gode di ottime potenzialità. Tradizionalmente sono compresi in tale settore: elettricità, acqua e gas, commercio, ristorazione ed alberghi, edilizia, trasporti e telecomunicazioni, insegnamento, imprese assicurative, finanziarie e bancarie, servizi prestati alle imprese, servizi del governo centrale e servizi comunali, sociali e personali. Nel 2006 i servizi hanno contribuito per il 68,5% alla formazione del PIL, per un valore di milioni di USD e l Uruguay ha esportato servizi per 1,3 miliardi di USD (una cifra inferiore a quella del 2005 a causa dei minori introiti generati dal settore turistico). La bilancia dei pagamenti, alla voce bilancia dei servizi, registra un saldo positivo di 361 milioni di USD, grazie soprattutto al buon risultato del turismo, che, nonostante stia riscontrando alcune difficoltà, continua a giocare un ruolo da protagonista nel settore. A marzo del 2007 è stato creato un Comité de Exportadores de Servicios (Comitato di Esportatori di Servizi) composto da membri delle istituzioni pubbliche e delle confederazioni industriali del settore. Ciò indica un cambiamento nella continuità della struttura economica del Paese, basata storicamente proprio sui servizi. Dal 1998, e con maggiore enfasi dopo la crisi del 2002, la priorità è stata data invece alle esportazioni di beni. Secondo la Camera Nazionale di Commercio e Servizi dell Uruguay, i sotto-settori più rilevanti sono: il turismo, la logistica, l Information and Communication Technology, gli audio-visivi ed i servizi professionali e commerciali. L Uruguay (insieme all Argentina) si presenta inoltre come il paese più interessante della regione per eventuali investimenti nel settore dei servizi, in particolare se si tiene conto del suo livello di produttività in questo ramo. Molte aziende presenti sul mercato asiatico, ad esempio, in seguito alla crescita dei salari nei Paesi d origine, stanno scegliendo di delocalizzare le loro attività nell area del Rio de la Plata, considerata sempre più attrattiva. 1 Presenza italiana: La presenza italiana nel settore dei servizi gode di ampi margini di miglioramento. Tra le imprese più significative si annoverano: Edilizia e servizi immobiliari: o Inmobiliaria Lamaro SA, del Gruppo Lamaro. Trasporti e comunicazioni: o PUERTA DEL SUR S.A., consorzio di cui fa parte la SEA (Società Esercizi Aeroportuali S.p.A.) per la concessione di servizi dell aeroporto internazionale di Montevideo; o Alitalia presente sul mercato per mezzo della rappresentanza commerciale di Discover the World; 1 CEPAL, Panorama de la Inserción Internacional de América Latina y el Caribe Tendencias 2007,
3 o Olidata Uruguay assemblatrice di hardware, derivazione di una branca del Gruppo Olivetti. Giá presente in Cile da dieci anni (leader di mercato), ha aperto a dicembre 2006 la sua seconda sede in America Latina a Montevideo; o RAI International: Montevideo è la sede per l America Latina. Normativa concernente il settore dei servizi: Nel settore dei servizi, la normativa nazionale è ampia e favorevole agli investimenti. Assumono particolare rilevanza in questo ambito la legge sulla protezione degli investimenti e quella sulla promozione industriale, che garantiscono esoneri ed incentivi fiscali senza distinzione fra investitori nazionali ed esteri. Un ulteriore importante incentivo è costituito dalla presenza di Zone Franche nel paese. Il regime di tali zone è disciplinato dalla legge n del 17 dicembre 1987, che ne dichiara di interesse nazionale lo sviluppo, con gli obiettivi di promuovere gli investimenti, espandere le esportazioni, incrementare l utilizzo di manodopera nazionale ed incentivare l integrazione economica internazionale. La legge stabilisce che le Zone Franche sono aree isolate e recintate del territorio nazionale, di proprietà pubblica o privata, determinate dal Potere Esecutivo, dove l attività economica (industriale, commerciale o di servizi) viene stimolata attraverso una normativa doganale e fiscale particolare. Attualmente sono dieci le Zone Franche in Uruguay: una sotto il controllo statale situata a Nueva Palmira, una sotto controllo misto privato e statale a Colonia e altre otto, controllate da operatori privati, che sono situate, rispettivamente, a Montevideo (Zonamerica), Colonia Suiza, Libertad, Florida (Floridasur), Río Negro, Fray Bentos (Botnia), M Bopicuá e Rivera. Recentemente è stata approvata la creazione di due ulteriori zone franche nella città di Montevideo, prevalentemente orientate al settore dei servizi: si tratta delle zone franche di Aguada e del World Trade Center, che saranno operative rispettivamente nel 2009 e nel 2010, secondo le stime. Molti fornitori di servizi concentrano attualmente le loro attività nella Zona Franca di Zonamerica. Accordi in ambito multilaterale e bilaterale: In ambito internazionale, l Uruguay ha aderito all Accordo Generale sul Commercio dei Servizi (AGCS del 1/1/1995), stipulato in seno al WTO, ed al Protocollo di Montevideo (DEC/CMC-13/97), approvato dal Consiglio del Mercato Comune del Mercosur ed entrato in vigore il 7 dicembre 2005: questi accordi vincolano il Paese all adempimento di obblighi generali (clausola della nazione più favorita e trasparenza in materia di legislazione e politiche riferite ai servizi) e specifici (accesso al mercato e trattamento nazionale, cioè assenza di restrizioni e discriminazioni fra servizi e fornitori di servizi stranieri e nazionali). Gli allegati al Protocollo di Montevideo prevedono una disciplina speciale per le persone fisiche fornitrici di servizi e per la fornitura di servizi finanziari e di trasporto. Alcune eccezioni a questi trattati sono previste per il caso di tutela di specifiche esigenze di sicurezza e di contratti che coinvolgano le pubbliche amministrazioni. Nell ambito dei negoziati sui servizi del Doha Round, l Unione Europea ha recentemente formulato alcune richieste all Uruguay. In particolare ha chiesto un maggior impegno da parte del paese a creare una legislazione più dettagliata nel settore dei trasporti internazionali, specialmente in ambito intra-mercosur, al fine di migliorare l efficacia del regime di libero scambio, che attualmente opera de facto. L Unione Europea ha inoltre insistito affinché l Uruguay sigli al più presto il Protocollo sui servizi finanziari, regolamentazione settoriale inclusa nell Accordo Generale sul Commercio dei Servizi dell Organizzazione Mondiale del Commercio, al quale, come menzionato, l Uruguay aderisce dal Infine, è stata richiesta maggiore chiarezza nella regolamentazione del settore delle poste. In quanto membro del Mercosur, l Uruguay beneficia degli accordi multilaterali e bilaterali conclusi dal blocco regionale, come gli accordi siglati con i membri della Comunità Andina, gli accordi-quadro sottoscritti con il Sudafrica nel 2002, con l India nel 2004 e l Accordo di Libero Commercio con Israele nel Nel 2005 il Mercosur ed il Consiglio di Cooperazione del Golfo hanno firmato un accordo programmatico che pone le basi per un futuro trattato di libero commercio. 2
4 L Uruguay è membro dell ALADI (Asociación Latinoamericana de Integración) dal In questo ambito ha concluso accordi parziali di promozione economica con l Ecuador, il Messico e con l Argentina. L Uruguay è inoltre membro delle seguenti organizzazioni in ambito energetico e nel settore delle telecomunicazioni: ARPEL (Associazione Regionale di Imprese Petrolifere e Fornitrici di Gas Naturale in America Latina e nei Caraibi), CIER (Commissione per l Integrazione Energetica Regionale), OLADE (Organizzazione Latinoamericana dell Energia), WEC (Consiglio Mondiale dell Energia), IEH (Iniziativa Energetica Emisferica), UIT (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni), CITEL (Commissione Interamericana di Centri di Ricerca e Imprese di Telecomunicazioni), AHCIET (Associazione Ispanoamericana di Centri di Ricerca e Imprese di Telecomunicazioni). Nel 2003 l Uruguay ha firmato un Trattato di Libero Commercio (TLC) con il Messico e nel 2004 il Parlamento uruguayano ha approvato un accordo programmatico commerciale con l Iran di durata quinquennale, rinnovabile. Per quanto riguarda le relazioni bilaterali tra Uruguay e Stati Uniti, nel 2006 è stato approvato il Trattato di Promozione e Protezione Reciproca degli Investimenti e nel 2007 è stato firmato un Accordo Quadro sul Commercio e gli Investimenti (TIFA nella sua sigla inglese), mentre non sembrano esserci progressi sulla strada della firma del TLC con gli USA, mancando il consenso su questo punto all interno della coalizione di governo. Nel 2007 sono anche stati siglati alcuni accordi che favoriscono la cooperazione economica con il Cile. Per quanto riguarda le relazioni bilaterali con l Italia, fra l Uruguay e il nostro Paese è in vigore un Accordo per la promozione e protezione degli investimenti, siglato a Roma nel febbraio del 1990 ed entrato in vigore nel Ostacoli e difficoltà di accesso al mercato: Monopoli statali: In Uruguay esistono dei settori il cui monopolio è riservato allo Stato. Tra questi hanno particolare importanza la trasmissione e la distribuzione di energia, l importazione di greggio, la successiva raffinazione ed esportazione di petrolio, i servizi di telefonia fissa (con l eccezione delle chiamate internazionali), i servizi di acqua potabile e di rete fognaria e le assicurazioni per la copertura degli infortuni sul lavoro. Residenza nel paese: In Uruguay non si può lavorare né come lavoratori autonomi, né come dipendenti se si è in possesso del solo visto turistico. Coloro che vogliano svolgere un attività professionale devono infatti risiedere in Uruguay. Indice d intensità normativa: L indice d intensità normativa è un parametro statistico elaborato dalla Cepal per visualizzare il grado di densità della regolamentazione in alcuni settori, il quale va ad incidere sull attrattività di IDE nel paese. Per quanto riguarda i servizi, l Uruguay presenta un quadro globalmente favorevole agli investimenti, grazie ad una regolamentazione meno pesante, nel settore delle banche ed in quello della telefonia mobile, dove presenta un indice più basso rispetto alla media regionale. I settori delle assicurazioni e della telefonia fissa presentano, invece, un grado di regolamentazione più elevato della media regionale, il che può scoraggiare eventuali investitori. Indice di Intensità normativa Banche Assicurazioni Telefonia Fissa Telefonia Mobile Argentina 0,76 0,86 0,28 0,35 Bolivia 0,88 1,41 1,36 0,89 Brasile 1,09 1,36 0,4 0,94 3
5 Cile 0,85 0,85 0,37 0,36 Colombia 1,44 0,9 1,19 0,5 Ecuador 0,66 1,62 1,38 0,64 Peru 0,61 0,61 0,34 0,17 Uruguay 0,46 1,24 1,3 0,15 Venezuela 1,36 1,26 0,4 0,81 Media Regionale 0,9 1,12 0,78 0,53 Fonte: Cepal, 2 rielaborazione dati a cura dell Ambasciata Analisi dei sotto-settori Partecipazione dei sotto-settori alla creazione del PIL-servizi (2006) 13% 6,80% 6% Elettricità, gas e acqua Edilizia 12,10% 19,10% Commercio, ristoranti e hotel Trasporti e Comunicazioni Imprese assicurative e finanziarie Servizi alle imprese 17,30% 11,10% 14% Servizi del governo centrale Altri servizi comunali, sociali e personali Fonte: BCU, rielaborazione dati a cura dell Ambasciata Elettricità, gas e acqua Performance del settore: Il settore elettricità, gas e acqua nel 2006 è stato in recessione dell 1,5% rispetto al Tale risultato può essere spiegato con la diminuzione nella produzione di energia idroelettrica che ha avuto luogo nel periodo in esame a causa della siccità. Tale calo non è infatti stato compensato dagli aumenti registrati nelle altre due attività. L acquisto di energia ha costituito la seconda voce dell import per categorie in Uruguay nel È interessante notare come l Uruguay sia il paese latinoamericano che offre il miglior servizio di acqua potabile, raggiungendo il 98% della popolazione. Aziende presenti nel settore: Nel settore operano tre aziende pubbliche: UTE (Administración Nacional de Usinas y Trasmisiones Eléctricas) nella fornitura di energia elettrica, ANCAP (Administración Nacional de Combustibles, Alcohol y Portland) in quella di combustibili e OSE (Obras Sanitarias del Estrado) in quella idrica. Esistono investimenti esteri nel settore dell energia, come quello nel Consorzio Gasoducto Cruz del Sur da parte di operatori britannici (British Gas) e misti (Pan American Energy, di proprietà al 60% della British 2 CEPAL, op.cit. 4
6 Petroleum e al 40% dell argentina Bridas Corporation) e quello della brasiliana Petrobras, che ha acquisito il controllo di Montevideo Gas nel giugno del Normativa e accordi: È necessaria una preventiva autorizzazione del Consiglio dei Ministri per investimenti stranieri in alcuni settori quali elettricità, idrocarburi, petrolchimica di base ed energia atomica. Secondo il nuovo schema di regolamentazione del settore elettrico (Legge nº del giugno 1997) sono state separate le diverse fasi dell attività elettrica ed è stato eliminato il monopolio della generazione, mantenendo il carattere di servizio pubblico della trasmissione e della distribuzione. Ne è un esempio il recente bando indetto da UTE per la produzione di 60MW mediante l impiego di energie alternative. Lo Stato detiene inoltre il monopolio della gestione dell acqua e della rete fognaria. Nel 2003 e nel 2004 sono stati indetti dei referendum per permettere la privatizzazione (o la partecipazione di capitali privati) rispettivamente di ANCAP e di OSE. I cittadini uruguayani si sono dimostrati contrari a tali iniziative, esprimendosi in maggioranza per il no. Nel marzo del 2005 è stato firmato un accordo tra ANCAP ed il Venezuela per la fornitura di petrolio. L Uruguay si è impegnato a importare i 2/3 del petrolio di cui ha bisogno dal Venezuela, che mette a sua disposizione delle condizioni vantaggiose di finanziamento e la possibilità di pagare il debito con l esportazione di prodotti uruguayani, tra cui software, prefabbricati e bestiame. Edilizia Performance del settore: L edilizia ha registrato nel 2006 una crescita del 14%, grazie ad investimenti pubblici e privati. Tra i primi figura la costruzione della nuova pianta di produzione di energia elettrica dell UTE nel dipartimento di San José. Tra i secondi troviamo invece gli investimenti nelle principali città del paese, Montevideo e Punta del Este (che vive attualmente il maggior boom dell edilizia dagli anni 70) e le grandi opere realizzate nel dipartimento di Río Negro (costruzione degli impianti per la lavorazione della cellulosa dell azienda finlandese Botnia). Normativa: Le aziende presenti non segnalano l esistenza di misure restrittive all accesso al mercato in questo settore, ed esistono incentivi per l edificazione in alcuni ambiti (ad esempio, per la costruzione di hotel e complessi turistici). La normativa concernente l edilizia può essere scaricata dal sito del Ministerio de Vivienda, Ordenamiento Teritorial y Medio Ambiente (MVOTMA): Aziende presenti nel settore: Le aziende operanti nell edilizia sono prevalentemente argentine, anche se in questi anni gli investimenti europei sono considerevolmente aumentati. Recentemente sono stati annunciati importanti investimenti nel settore alberghiero a Punta del Este da parte di Taiwan, per 40 milioni di USD, e del magnate USA Donald Trump, per 60 milioni di USD. Commercio, ristoranti e hotel Performance del settore: Questo settore ha registrato nel 2006 un incremento dell 8,4% rispetto al 2005, dovuto essenzialmente alla crescita dell attività commerciale. In particolare hanno avuto andamento marcatamente positivo il commercio di beni di consumo e intermedi importati, così come il commercio di beni dell industria manifatturiera, principalmente grazie all aumento della domanda interna. L aumento dell attività di ristoranti e alberghi è stato limitato nel periodo preso in esame: infatti, nonostante la spesa reale media dei turisti in alimentazione e alberghi sia cresciuta, il numero di turisti nel paese, in 5
7 aumento fino al 2005, è diminuito nel 2006 come conseguenza della chiusura dei ponti internazionali con l Argentina, a causa del contenzioso sorto tra i Paesi per la costruzione delle cartiere lungo la sponda uruguayana del Río Uruguay. Gli introiti generati dal turismo sono stati comunque pari a 1 miliardo di USD. In Uruguay sono presenti oltre aziende operanti nel settore del commercio. Si tratta prevalentemente di piccole imprese con meno di 4 impiegati, che danno lavoro a più di persone. Per quanto riguarda il turismo, i dati dell Istituto di statistica uruguayano segnalano che nel settore sono presenti aziende, il cui personale è nell 80,5% dei casi uguale o inferiore a 4 unità e solo nello 0,35% superiore ai 100 impiegati. Alberghi e ristoranti danno lavoro a circa persone e sono particolarmente concentrati nella città di Montevideo e nel dipartimento di Maldonado (dove si trova la famosa località turistica di Punta del Este) 3. Normativa di riferimento ed incentivi: Il turismo è un attività che viene incentivata dallo Stato uruguayano, ed esistono diverse normative volte ad incoraggiarne lo sviluppo. È previsto, ad esempio, un regime speciale per gli alberghi, basato sui Decreti 230/985, 788/, 227/987 del 30/04/87, 617/989 e sull Art. 447 della Legge , che stabiliscono una serie di benefici, prevalentemente di natura fiscale, per la costruzione, l ampliamento o la ristrutturazione di alberghi così come per il loro arredamento. Ulteriori benefici sono previsti per la costruzione di alberghi di lusso e per la creazione di Complessi Turistici, intesi come insieme di complessi residenziali, infrastrutture e strutture complementari concepite per il turismo e destinate all offerta di servizi alberghieri, culturali, commerciali, sportivi o ricreativi, così come di ogni struttura realizzata con lo scopo di attrarre il turismo interno ed internazionale. La costruzione di tali complessi è stata dichiarata d interesse nazionale. La legislazione riguardante le attività turistiche può essere scaricata dal sito Aziende presenti nel settore: Sono presenti nel paese significativi gruppi alberghieri internazionali, come il canadese Four Seasons Hotels and Resorts, gli spagnoli Sol Meliá e NH, gli americani Best Western, Sheraton, Hilton (qui presente con l Hotel Conrad a Punta del Este) e Radisson, il francese Accor Hotels e l inglese Holiday Inn. Trasporti e comunicazioni Performance del settore: Questo settore ha registrato nel 2006 un aumento del 12% rispetto all anno precedente. Sull incremento delle attività di trasporto e stoccaggio hanno inciso in modo positivo i risultati del trasporto via nave (grazie soprattutto al trend dell attività portuaria) ed il trasporto di merci su gomma (principalmente beni importati e merci dell industria agroforestale). La bilancia dei pagamenti, alla voce trasporti, registra un saldo leggermente negativo, ma che si inserisce in una tendenza al sostanziale pareggio. L aumento delle importazioni che ne è alla radice può essere interpretato come una conseguenza del miglioramento del potere d acquisto in seguito alla crisi del Più di imprese operano nel settore trasporti e comunicazioni, di cui nelle poste e telecomunicazioni. Il 90% di queste imprese è costituito da 4 impiegati. Il settore dà lavoro a circa persone, di cui nel settore delle comunicazioni. Il 90% di queste lavora per ANTEL. I servizi della televisione via cavo hanno registrato una forte crescita a partire dal Il numero di abbonati, dopo una forte diminuzione durante la crisi del 2002, è aumentato nuovamente dal 2005, migliorando il risultato registrato prima della crisi. 3 Un analisi del funzionamento del cluster turistico di Punta del Este, così come del mercato del turismo in Uruguay può essere scaricata dal sito: 6
8 Trasporti: Normativa di riferimento ed incentivi: La normativa di riferimento per quanto riguarda i trasporti può essere consultata sul sito della Dirección Nacional de Transporte: Le compagnie di navigazione aerea o marittima godono di particolari benefici fiscali secondo la Legge del (riforma tributaria). Nel caso di compagnie straniere questi vantaggi si applicano se nel loro Paese di origine le compagnie uruguayane godono dello stesso trattamento. Parimenti, il governo può decidere di concedere lo stesso tipo di benefici alle compagnie di trasporto terrestre sotto condizione di reciprocità. Vi è tuttavia una tassa sulle transazioni commerciali relative al trasporto aereo internazionale. Le compagnie aeree di Paesi che hanno concluso degli accordi di preferenza commerciale con l Uruguay non sono tenute a pagare tale tassa, mentre le compagnie aeree che si limitano a compiere operazioni di carico e scarico merci in territorio uruguayano corrispondono imposte di minore entità. L Italia non ha, finora, realizzato alcun accordo di preferenza commerciale in materia. Esiste poi un accordo fra i Paesi Mercosur, il Cile e la Bolivia sui servizi aerei sub-regionali per ampliarne e diversificarne l offerta. Infrastruttura: L Uruguay sembra avere una predisposizione naturale per lo sviluppo del settore trasporti e comunicazioni: la sua posizione strategica, nel cuore del Mercosur, lo pone come un punto di snodo fondamentale per la regione, ed inoltre il suo porto di Nueva Palmira, situato all estremità sud dell idrovia Paraguay-Paraná, è uno snodo privilegiato per l ingresso e l uscita di merci dal continente. Il Paese gode inoltre di buone infrastrutture per il trasporto terrestre, marittimo/fluviale e aereo. Trasporto terrestre: La rete viaria principale è la più densa nella regione America Latina e Carabi. Il trasporto internazionale di merci si effettua senza limitazioni attraverso le frontiere. Nel 2006, tonnellate di merci (trasporto internazionale) sono transitate sul territorio nazionale. Il trasporto interno di passeggeri si effettua principalmente via autobus, ed il servizio viene garantito prevalentemente da imprese private, in un regime di concorrenza regolata che ha permesso di raggiungere buoni standard qualitativi. Nel 2006, 70 milioni di passeggeri, su una popolazione complessiva di abitanti, hanno usufruito di tali servizi, di cui il 73% per tratte suburbane. Esistono attualmente dei progetti per migliorare la rete autostradale, con la costruzione dell Eje del Cono Sur, un autostrada di km che dovrebbe permettere di collegare San Paolo con Buenos Aires, passando attraverso l Uruguay. Questo progetto prevede anche un ponte che collegherà Buenos Aires con la città di Colonia. È allo studio anche la costruzione di un anello stradale intorno alla città di Montevideo, con il sostegno di capitali spagnoli. Trasporto ferroviario: La rete ferroviaria uruguayana, lunga km e destinata prevalentemente al trasporto merci, non è particolarmente efficiente e versa attualmente in condizioni precarie. Essa è strutturata in tre linee che confluiscono nella stazione del porto di Montevideo. Lo scartamento ferroviario è standard (scartamento Stephenson ): per gli scambi con l Argentina non c è bisogno di effettuare cambi di veicoli, mentre per gli scambi con il Brasile sì. Nel 2006 sono state trasportate sulla rete ferroviaria tonnellate di merci. Il sistema è gestito dalla Administración de Ferrocarriles del Estado (AFE), un impresa statale autonoma, aperta alla partecipazione di privati per il trasporto merci. Il trasporto ferroviario di passeggeri non è particolarmente sviluppato ed attualmente sono in funzione solo piccoli segmenti interurbani, utilizzati da passeggeri nel Nel 2006 l Italia ha donato all Uruguay 80 vagoni per il trasporto merci, contribuendo in questo modo al potenziamento della rete ferroviaria. Allo stesso fine sono in atto le licitazioni dell AFE per la ristrutturazione di 960 km di binari. 7
9 Trasporto fluviale e marittimo: Il porto di Montevideo accoglie navi da tutto il mondo, ed è uno snodo di fondamentale importanza per il transito di esportazioni ed importazioni. Nel 2006 ha accolto tonnellate di merci. Si tratta dell unico terminal della costa atlantica dell America latina ad operare come Porto Libero. La Ley de Puertos n del maggio 1992, sancisce la libera circolazione delle merci in tale porto, senza bisogno di richiedere autorizzazioni o di avviare procedure formali. Durante la loro permanenza all interno della zona doganale portuaria, le merci sono esenti da ogni tipo di dazio o tributo all importazione. Non ci sono limiti di tempo o quantità per l immagazzinamento di merci nel porto, e le mercanzie possono essere trasformate in qualsiasi modo purché non venga alterata la natura delle stesse (imbottigliamento, aggruppamento, frammentazione, classificazione, cambio di marca, ecc ). Questo regime si applica anche ai porti di Nueva Palmira, Fray Bentos e Colonia. Le imprese private, per poter fornire servizi portuari, possono scegliere tra diverse opzioni: o richiesta di permessi onerosi per l uso o occupazione di beni pubblici; o richiesta di autorizzazione amministrativa per l esercizio di determinate attività; o costituzione di una società commerciale che integri i capitali e la direzione della Administración Nacional de Puertos (ANP). Al fine di non saturare il limitato spazio portuario e di migliorare le operazioni di logistica relative al commercio estero, in aggiunta ai recinti portuari sono stati creati dei terminal extraportuari. I servizi di trasporto passeggeri sono stati utilizzati da persone, di cui il 66% sulla tratta che collega Colonia a Buenos Aires, operata, dal 2007, in regime di concorrenza da tre imprese, Buquebus, che in passato deteneva il monopolio su questa tratta, Ferrylineas e Sea Cat. Trasporto aereo: Le maggiori strutture aeroportuali sono situate a Montevideo (Carrasco) e Punta del Este (Laguna del Sauce). Nel 2006 il trasporto aereo ha servito passeggeri, di cui l 82% a Carrasco, il 16% a Laguna del Sauce ed il restante 2% distribuito tra gli altri 14 piccoli aeroporti del paese. L aeroporto di Carrasco si trova a 18km dal centro di Montevideo ed è servito da 13 linee aeree internazionali per il trasporto di passeggeri e cargo. Attualmente sono in corso lavori per l ampliamento dell aeroporto a cura del consorzio Puerta del Sur, di cui fa parte la SEA (Società Esercizi Aeroportuali S.p.A.) di Milano. Aziende presenti nel settore trasporti: Nel settore della logistica, l investimento più rilevante è quello che è stato effettuato dall azienda belga Katoen Natie, che ha ottenuto nel 2001 la concessione trentennale per l amministrazione e l utilizzo di un intero terminal del Porto di Montevideo. Sono anche presenti la società a partecipazione inglese ed australiana Río Tinto Company e l indiana Central Warehousing Corporation. Tra le principali compagnie presenti nel settore del trasporto aereo troviamo: Iberia, American Airlines, Air France e Lufthansa, queste ultime due limitatamente ai servizi cargo. Comunicazioni: Normativa e incentivi: La normativa concernente il settore delle comunicazioni può essere consultata sul sito dell URSEC, l Unidad Reguladora de Servicios de Comunicaciónes: È opportuno ricordare che è necessaria una preventiva autorizzazione del Consiglio dei Ministri per investimenti stranieri in questo ambito. Per quanto riguarda il regime tributario, è da segnalare che la Riforma Tributaria entrata in vigore il 1º Luglio 2007 ha abolito l imposta alle telecomunicazioni (ITEL). Infrastruttura: L Uruguay ha realizzato importanti investimenti nelle telecomunicazioni, raggiungendo un livello di digitalizzazione del 100%. 8
10 Secondo il rapporto di ANTEL (Administración Nacional de Telecomunicaciones) del 2006, 74 famiglie su 100 dispongono di servizi di telefonia fissa. Per quanto riguarda Internet, il grado di penetrazione è del 33,6%, con utenti, di cui il 66% vive nell area metropolitana di Montevideo. L Uruguay si colloca così al terzo posto in America latina per il grado di penetrazione di internet, preceduto da Cile (42%) ed Argentina (34%). Per quanto riguarda i servizi televisivi 4, a livello nazionale si contano abbonati a utenze televisive a pagamento, con un livello di penetrazione, su scala nazionale, del 27,5%. Solo nell area di Montevideo si concentrano abbonati. Per l Italia si sono aperte nuove opportunità in questo settore con la recente scelta dell Uruguay di adottare lo standard europeo per il digitale terrestre (norme DVB-T/DVB-H). Aziende presenti nel settore comunicazioni ed opportunità di mercato: Il settore telefonia, trasmissione dati ed internet ha fruttato, nel 2006, 736 milioni di USD. A questo risultato hanno contribuito la telefonia fissa per un 53% (in calo rispetto al 62% del 2005), la telefonia mobile per un 34% (in aumento rispetto al 26% del 2005) ed il settore trasmissione dati ed internet per l 11%. ANTEL continua ad essere l azienda leader del settore, avendo il monopolio delle comunicazioni su rete fissa nazionale, ma i settori della telefonia mobile, delle comunicazioni internazionali e di internet sono aperti alla concorrenza con operatori privati. Sul mercato della telefonia internazionale sono presenti circa 10 operatori. Il mercato uruguayano di telefonia mobile è raddoppiato tra il marzo 2005 ed il marzo 2006, e alla fine dell anno nel paese si potevano contare più di 1,5 milioni di abbonati. ANTEL è presente sul mercato della telefonia mobile con ANCEL: nello stesso periodo, questo operatore ha perso parti importanti di mercato, passando dal 60% al 48%, mentre i concorrenti, ossia la spagnola Telefonica, con il marchio Movistar, e AM WIRELESS S.A. del messicano Carlos Slim, con il marchio CTI Movil, sono passati rispettivamente dal 35% al 36% e dal 5% al 16%. Attualmente esistono in Uruguay due fornitori di accesso ad internet: Antel è presente su questo mercato con AntelData, insieme all unico fornitore privato Dedicado. Ad oggi in Uruguay sono presenti 5 canali televisivi le cui trasmissioni non sono codificate, 114 fornitori di servizi televisivi per abbonati e 30 stazioni radio (AM/FM). Imprese assicurative e finanziarie Performance del settore: In questo settore si registra una crescita dell 8,4% rispetto al 2005, segno di un progressivo recupero della fiducia degli investitori in seguito alla crisi finanziaria che ha colpito il Paese nel Normativa e incentivi: L attività bancaria e finanziaria in Uruguay è regolata dalla BCU, che autorizza l insediamento di nuove entità. Una disciplina giuridica che garantisce una notevole libertà finanziaria e la vigenza di un rigoroso segreto bancario, hanno portato il Paese a trasformarsi negli ultimi anni nel più grosso centro regionale di credito off-shore. Infatti, in Uruguay, le operazioni off-shore godono di ampi vantaggi fiscali e non esistono limitazioni ai movimenti di capitale in entrata o in uscita, né controlli di cambio su operazioni in valuta estera. Il Decreto Legge n del 17 settembre 1982 introduce un regime speciale per istituti finanziari che operano esclusivamente in transazioni off-shore, garantendo loro un trattamento fiscale preferenziale. 4 Da un punto di vista statistico i risultati di questi servizi vengono conteggiati nel settore altri servizi comunali, sociali e personali. 9
11 Le banche off-shore possono operare in due forme legali distinte, o come Società Anonime o come succursali di banche straniere. Attualmente sono presenti in Uruguay 6 banche off-shore, e le loro attività sono strettamente separate da quelle delle banche nazionali. La legge n del 24 giugno 1948 aveva introdotto una forma speciale di società anonime per azioni: le Società Anonime Finanziarie d Investimenti (SAFI), con lo scopo principale di realizzare investimenti all estero, in titoli, buoni, azioni, beni mobili ed immobili ecc. o di realizzare attività commerciali all estero per conto proprio o per conto terzi. Dal 2011, in base alla legge di riforma tributaria del 18/1/2007, le SAFI dovranno adeguarsi al regime impositivo generale. Dal 1 o luglio 2007 non è più possibile costituire nuove SAFI, ma le società costituite anteriormente potranno comunque essere acquistate ed utilizzate fino al 31 dicembre Con la Riforma Tributaria entrata in vigore il 1º luglio 2007 sono state abolite l imposta agli attivi delle imprese bancarie (IMABA) e l imposta di controllo del sistema finanziario (ICOSIFI). Inoltre sono state dichiarate esenti dal pagamento dell IVA le operazioni bancarie effettuate da banche e cooperative di risparmio e credito (tranne gli interessi sui prestiti concessi a persone fisiche che non siano soggette al pagamento dell Impuesto a las Rentas de las Actividades Económicas (IRAE) o della Tassa sulla Vendita di Beni dell Agropastoriazia (IMEBA), e gli interessi sul credito concesso mediante ordini di acquisto o carte di credito). È stata tuttavia introdotta la Tasa de Control Regulatorio del Sistema Financiero, che grava, in percentuali diverse, su tutti gli operatori finanziari sottoposti al controllo della BCU (istituzioni d intermediazione finanziaria, cambi valuta, assicurazioni, ecc ). L entità di tale tassa sarà stabilita dall esecutivo, tenendo presente che in ogni caso non potrà superare il 2º/oo della media annuale del totale delle commissioni incassate. Con la Legge del 1993 è stato liberalizzato il mercato delle assicurazioni (rimangono a totale gestione statale solo le assicurazioni per gli infortuni sul lavoro), precedentemente sotto il controllo del Banco de Seguros del Estado. L insediamento ed il funzionamento delle compagnie di assicurazione e di riassicurazione che operano in Uruguay è controllato dalla BCU. È interessante ricordare che le compagnie di riassicurazione non hanno l obbligo di avere una sede in Uruguay per poter operare nel Paese. Aziende presenti nel settore: Sono molti gli istituti di credito locali e stranieri presenti in Uruguay, tra cui quattro banche di proprietà dello Stato: Banco Central del Uruguay (BCU), Banco de la República Oriental del Uruguay (BROU), Banco de Previsión Social (BPS) e Banco Hipotecario del Uruguay (BHU). Sono attive anche diverse istituzioni private: Nuevo Banco Comercial S.A., Banco Surinvest S.A., Banco Bandes Uruguay S.A., Banco Itaú Uruguay S.A., Crédit Uruguay Banco S.A., Discount Bank (Latin America) S.A., Banco Santander S.A., Banco Bilbao Vizcaya Argentaria Uruguay S.A., HSBC Bank (Uruguay), Citibank N.A., ABN AMRO Bank N.V., Lloyds TSB Bank plc e Banco de la Nación Argentina. Recentemente ha riaperto in Uruguay il gruppo europeo Dexia. Dopo la decisione della BNL di lasciare il Paese e la vendita della Sudameris, appartenente al Gruppo Intesa BCI, al Crédit Agricole-Banco ACAC (operazioni finalizzate nel corso del 2004) non ci sono più banche italiane in Uruguay. Sono inoltre presenti 6 istituti finanziari, 6 istituti finanziari off-shore, 3 cooperative d intermediazione finanziaria, 4 imprese amministratrici di fondi previdenziali e 32 imprese amministratrici di credito al consumo, insieme a diverse rappresentanze di entità finanziarie costituite all estero. Il mercato delle assicurazioni è dominato dal Banco de Seguros del Estado, un entità pubblica che gode del regime di monopolio nelle operazioni del settore pubblico e per gli indennizzi ai lavoratori. Le 16 10
12 compagnie private rappresentano il 34% del mercato. Tra queste troviamo: le spagnole Mapfre e Santander, l inglese Royal & Sun Alliance, e l American International Group (Alico). Servizi alle imprese Performance del settore: Il settore dei servizi alle imprese ha registrato un aumento del 10,9% nel 2006, rispetto al Information and Communications Tecnologies (ICT) In questo ambito, l ICT mostra particolare dinamismo, offrendo lavoro a persone, in imprese (di cui 1600 ditte individuali) prevalentemente concentrate nell area di Montevideo (90%). Secondo uno studio della Cepal, 5 l Uruguay è il Paese dell America Latina in cui il rapporto tra prodotti informatici esportati sul totale prodotto è maggiore. Di fronte alla crisi che ha attraversato la regione nel 2002, l ICT si è rivelato meno vulnerabile rispetto al resto dell economia locale e ha dimostrato una ripresa più rapida. 6 Uno studio 7 della Cámara Uruguaya de Tecnologías de la Información (CUTI) attribuisce il merito di aver portato l ICT nel Paese ad un così alto livello di sviluppo, permettendogli di sfruttare appieno le opportunità che si sono presentate in questo settore a partire dagli anni 90, a quattro fattori: o presenza nel Paese di risorse umane competenti e con un buon livello di formazione nel settore (l Uruguay è stato il primo in America Latina a creare corsi universitari in Ingegneria di Sistemi e Analisi di Sistemi); o presenza di capacità imprenditoriali che hanno permesso lo sviluppo di decine di aziende operanti in settori tecnologici di punta ed estremamente competitive in ambito regionale ed in alcuni casi mondiale; o creazione di alleanze e reti di cooperazione tra queste imprese e con imprese multinazionali, clienti e soci su diversi mercati; o presenza di un ottima infrastruttura per l ICT nel Paese. I maggiori clienti di questo settore sono lo Stato, le grandi imprese e le banche. Per quanto riguarda in particolare il sotto-settore sviluppo software, i principali acquirenti sono invece le PMI 8. Il valore delle esportazioni di software è passato da USD nel 1989 a 104,5 milioni di USD nel La maggior parte delle esportazioni riguarda il settore della produzione di software, ma a partire dal 2004 si può constatare una perdita relativa d importanza di questo settore rispetto a quello della consulenza e servizi informatici, le cui esportazioni sono in aumento. Il Messico, l Argentina, il Cile e gli Stati Uniti sono i principali importatori di servizi ICT uruguayani. Le aziende transnazionali hanno rappresentato nel il 3,7% delle esportazioni, ed il 45,9% del fatturato nel mercato interno dell ICT. Normativa e incentivi: La produzione di software è stata dichiarata di interesse nazionale nel 1999, avendo così diritto ad un ventaglio di incentivi fiscali, tra cui l esonero dal pagamento di IVA ed IMESI per l importazione o l acquisto di beni materiali o immateriali (patenti, diritti d autore, ecc.) o servizi (purché a parere dell esecutivo incorporino innovazione tecnologica e prevedano il trasferimento di tecnologie) necessari a questo tipo di attività. 5 CEPAL, op.cit. 6 I. González, L. Pittaluga, El Sector de Software y Servicios Informáticos en Uruguay, Productive Complementation in the Software Industry in Mercosur countries: fostering regional complementation to participate in the global market. Swiss Agency for Development and Cooperation, Stolovich, La Industria Uruguaya de TI y sus requerimientos de Financiamiento, Documento interno de la Cámara Uruguaya de Tecnologías de la Información. Montevideo, I. González, L. Pittaluga, op.cit. 9 Ultimo dato disponibile CUTI. 11
13 Alcuni testi successivi estendono tali incentivi, prevedendo ad esempio l esonero dal pagamento dell IVA sulle esportazioni di software e servizi informatici (Decreto 386/00), dell Impuesto a la Renta sulla produzione di software (Decreto 387/00) e sull importazione di software (Decreto 144/02). 10 Il settore dell ICT è stato designato dall attuale governo come uno dei cinque settori prioritari 11 dell economia uruguayana. La strategia di promozione di questo settore include la creazione di due agenzie: l Agenzia per lo Sviluppo del Governo Elettronico e la Società dell Informazione, con lo scopo di migliorare i servizi offerti ai cittadini utilizzando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie dell ICT, e l Agenzia Nazionale di Ricerca e Innovazione, che ha lo scopo di organizzare ed amministrare gli strumenti per la promozione e l incentivazione dell innovazione, della scienza e della tecnologia promuovendo la coordinazione interistituzionale e articolando le necessità sociali e produttive con le capacità scientifiche, tecnologiche e di innovazione. La legge del 2003 sulla protezione della proprietà intellettuale annovera la creazione di software tra i prodotti intellettuali tutelati, fornendo così un quadro legale più sicuro per il loro sviluppo. La Riforma Tributaria entrata in vigore il 1º luglio 2007 prevede l esonero dall Impuesto a las Rentas de la Industria y Comercio (IRIC) per le aziende che producono software, per quanto concerne le attività vincolate all esportazione. Con un decreto legge del dicembre 2006 è stato tuttavia prorogato il decreto di esonero totale dall IRIC per le imprese del settore fino a dicembre del Molte aziende operanti nell ICT scelgono una Zona Franca per la propria sede. In questo senso riveste grande importanza il Parco Tecnologico Zonamerica, a nord-est di Montevideo. Nel marzo del 2006 è stato approvato un decreto legge con il quale si stabilisce che gli utenti delle Zone Franche possono sviluppare servizi di produzione di software, consulenza informatica e formazione nel settore da una Zona Franca verso l esterno (questo tipo di attività non era ammesso prima di tale decreto). In questo caso le imprese dovranno pagare le imposte previste dal sistema tributario generale. Sono stati inoltre creati diversi programmi di sostegno al settore, tra cui il PDT, Programa de Desarrollo Tecnológico (Ministero dell educazione e della cultura e BID), il PASS, Programa de Apoyo al Sector Software (BID con esecuzione CUTI) conclusosi nel 2005, la Incubadora de Empresas INGENIO (LATU, Università ORT e BID) ed il PACC, Programa de Apoyo a la Competitividad de Conglomerados (BID attraverso la OPP). Di rilievo è poi la creazione dello Knowledge Development Center (KDC) per la formazione di personale per il settore dell ICT, soprattutto in quegli ambiti che non sono sufficientemente coperti dalle formazioni universitarie. Questa iniziativa statale viene portata avanti dal LATU con la collaborazione della CUTI e di diverse aziende private, tra cui TATA che è uno dei membri fondatori di questo progetto. Aziende presenti nel settore: Tra le più importanti aziende private nazionali troviamo: ARTech, IDEASOFT, Infocorp e Quanam. ARTech è specializzata nella creazione di strumenti per lo sviluppo di software. Ha uffici negli Stati Uniti, in Messico e in Brasile e vanta un fatturato di 15 milioni di USD. IDEASOFT ha una piattaforma tecnologica propria, che include tecnologie di Business Intelligence, chiamata IdeaSoft 03. Questa azienda si presenta quindi come un nucleo d innovazione nell ambito dell ICT locale. Infocorp gioca un ruolo importante nell esportazione di sevizi ICT, ed ha uffici in Cile, a Porto Rico e in Costa Rica. Quanam è un impresa specializzata nelle tecnologie informatiche con uffici in 9 paesi e che ha fatturato, nel 2006, 20 milioni di USD. 10 I. González, L. Pittaluga, op.cit. 11 Gli altri quattro sono l agroindustriale, le biotecnologie, la produzione culturale ed il settore del turismo. 12 I. González, L. Pittaluga, op.cit. 12
14 Anche alcune aziende pubbliche operano nell ICT, tra cui UTE, che attraverso Conex fornisce servizi di consulenza sia sul mercato interno, sia su quello estero. Tra le imprese straniere presenti nel settore in Uruguay troviamo l indiana TATA (che nel 2002 ha stabilito in Uruguay il suo centro di sviluppo software per l America Latina), l irlandese TRINTECH (VeriFone), la francese BULL, la cilena Sonda, le americane IBM e Microsoft, e la spagnola SOLUZIONA. Altri servizi alle imprese Diverse sono le aziende che operano nel settore dei servizi alle imprese. Questi includono in particolar modo l auditing, i servizi legali e di contabilità, i servizi di back-office e la pubblicità. Molti di questi servizi sono localizzati nelle Zone Franche. Tra le principali multinazionali presenti nel settore della consulenza troviamo: KPMG, PricewaterhouseCoopers, Deloitte e Asphar Consulting. La presenza di Zone Franche ed il buon livello di formazione del capitale umano locale hanno portato molte imprese multinazionali fornitrici di servizi di back-office ad aprire un ufficio nel Paese. In particolare hanno investito nel settore dei call-center le multinazionali statunitensi Sabre Holdings e Cendant che, con il marchio RCI, ha creato a Montevideo il call-center da cui distribuirà i suoi servizi per tutta l America Latina (con un investimento di 5 milioni di USD), l indiana TATA e l uruguayana Synapsis. Si stanno inoltre sviluppando centri uffici che forniscono un ventaglio di servizi alle imprese, come il World Trade Center che, tra l altro, inaugurerà nel 2010 una quarta torre (oltre alle 2 già esistenti e ad una terza attualmente in costruzione) che avrà statuto di Zona Franca. Per quanto riguarda il settore della pubblicità, questo ha contribuito per lo 0,8% al PIL uruguayano nel 2006, crescendo del 9,5% rispetto al 2005 (1,3% in termini reali). Questa attività impiega (in modo diretto) circa persone, ossia l 1,5% del personale impiegato nel settore dei servizi alle imprese. Nel corso dell anno sono stati investiti 156 milioni USD in pubblicità: l Uruguay si colloca così al terzo posto in America Latina per l investimento pubblicitario per abitante 13. Tra le principali aziende presenti nel settore troviamo gli studi associati stranieri Young & Rubicam Brands, McCann Erickson, DDB e Milk. Servizi del governo centrale Questo settore ha presentato tassi di crescita del 13% nel 2006 rispetto al In particolare, tra le principali attività in esso ricomprese, l insegnamento occupa persone in circa scuole, mentre i servizi sociali e legati alla salute, dislocati in circa strutture specifiche, danno lavoro a persone. Il sistema sanitario uruguayano è misto, pubblico e privato. Per quanto riguarda il settore pubblico, il Ministero della Sanità (Ministerio de Salud Publica) eroga i suoi servizi attraverso la Administración de los Servicios de Salud del Estado (ASSE). Hanno diritto alla copertura sanitaria pubblica solo i cittadini al di sotto di una determinata soglia di reddito. Si stima che attualmente i beneficiari di questi servizi siano , circa il 40% della popolazione. Nel settore pubblico operano anche la Sanidad de las Fuerzas Armadas (che offre copertura medica a persone), la Sanidad Policial (70.000), lo Hospital de Clínicas de la Universidad de la República, il Servicio Materno Infantil del Banco de Previsión Social, il Banco de Seguros del Estado ed i comuni. Nel privato operano: o 41 Instituciones de Asistencia Médica Colectiva (IAMC), aziende basate su assicurazioni che offrono un servizio di copertura integrale a circa persone; o 6 assicurazioni private di copertura integrale; o aziende che offrono assicurazioni parziali di salute, prevalentemente servizi di assistenza a domicilio in caso di emergenza, complementari ai servizi di copertura integrale; 13 AUDAP/Cinve, Studio sull impatto della pubblicità sull economia,
15 o gli Institutos de Medicina Altamente Especializada (IMAE), specializzati in procedimenti che richiedono tecnologie avanzate o particolarmente costose e finanziati dal Fondo Nacional de Recursos; o gli ospedali e le cliniche private; o le residenze per anziani. Esiste una grande disparità tra i servizi prestati dal comparto pubblico e quelli erogati dalle istituzioni private: queste ultime dispongono infatti del triplo delle risorse per utente, e tale divario si è aggravato in seguito alla crisi del 2002, che ha convogliato una grande parte della popolazione dai servizi privati a quelli pubblici, senza che questi ultimi abbiano adattato il loro budget 14. Una riforma del sistema sanitario, che prevede cambiamenti nel trattamento degli assistiti, nel modo di gestione e di finanziamento dei servizi assistenziali (attraverso l istituzione di una assicurazione nazionale sulla salute) entrerá in vigore nel Dal punto di vista del carico tributario, è interessante notare che la Riforma Tributaria entrata in vigore il 1º luglio 2007 ha abolito l IMESSA, l Impuesto Especifico a los servicios de salud. Per quanto riguarda il sistema postale nazionale, che attualmente fornisce un servizio inefficiente ed antieconomico, è allo studio un progetto di riforma. L obiettivo è di arrivare ad una Legge sulle Poste che regoli in maniera chiara e completa il settore e consolidi l apertura alla concorrenza di privati, dopo la liberalizzazione del Ad oggi sono presenti nel mercato 160 imprese private, che solitamente applicano prezzi maggiori, ma garantiscono tempi più rapidi. Le poste statali, che hanno dovuto ampliare il ventaglio della loro offerta, ricevono un sussidio pubblico di 10 milioni USD all anno. In Uruguay sono inoltre presenti 37 casinò (26 di proprietà statale, 2 municipali, 8 associati a privati e 1 interamente privato), i cui introiti annuali sono pari a circa 190 Milioni USD. La partecipazione privata in questo tipo di business è in crescita, come dimostra l aumento dei casinò a gestione mista. Altri servizi comunali, sociali e personali Questo settore ha presentato, nel 2006, tassi di crescita dell 11,1% rispetto al Tra le principali attività in questa categoria annoveriamo i servizi destinati all intrattenimento, come le trasmissioni televisive e radiofoniche, i cinema, teatri e altri spettacoli, ed i servizi personali e destinati alle famiglie, come calzolai, riparazioni di automobili ed elettrodomestici, parrucchieri, tintorie, lavanderie, badanti, ecc. Data la varietà di servizi compresi in questo settore, non è possibile dare un resoconto dettagliato della loro attività. Conclusioni ed opportunità per l Italia Il settore dei servizi in Uruguay è in espansione e prevedibilmente occuperà un importanza sempre maggiore nell economia nazionale, anche perché è diffusa, a livello di governo, imprenditori ed opinione pubblica, la consapevolezza del suo ruolo nello sviluppo del Paese e la necessità di incentivarne la crescita. In tal senso, ai vantaggi tradizionali che l Uruguay offre a chiunque voglia investire (stabilità delle istituzioni, democrazia consolidata, quadro legale definito, atteggiamento favorevole agli investitori stranieri), si aggiungono una serie di benefici specifici, soprattutto di natura fiscale. Il turismo, la logistica, le comunicazioni e l Information and Communication Technology, per il dinamismo che stanno mostrando in questi ultimi anni, sono i settori nei quali un eventuale investimento italiano avrebbe prospettive interessanti. 14 Organización Panamericana de la Salud, Salud en las Américas,
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