Sostenibilità energetica nello sviluppo urbano della città di Parma
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- Luca Petrucci
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1 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 L.10/91 art.5, comma 5 Sostenibilità energetica nello sviluppo urbano della città di Parma aprile 2006 la fabbrica del sole srl nuove energie per risparmiare
2 Piano Energetico Comunale Quadro normativo generale Il PEC nasce da: L. 10/91 (art. 5 comma 5): assegna ai Comuni con oltre abitanti il compito di integrare il PRG (L. 1150/42) con uno specifico piano relativo all uso delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) DPR 412/93, 551/99 e succ.: assegnano ai Comuni con oltre abitanti il censimento ed il controllo degli impianti termici.
3 Piano Energetico Comunale Le novità normative Il PEC deve recepire, inoltre, le principali novità legislative: Direttiva Europea 2002/91/CE del 16/12/02 Rendimento energetico nell edilizia DLg 19 Agosto 2005 n 192 attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia DM 27 Luglio 2005 in attuazione della L.10/91 (art.4 c.2) su criteri costruttivi e tipologie edilizie per il contenimento dei consumi di energia Legge Regionale 24 Dicembre 2004, n. 26 Disciplina della Programmazione Energetica Territoriale ed altre disposizioni in materia di energia
4 Piano Energetico Comunale Direttiva Europea 2002/91/CE Rendimento energetico nell Edilizia La DE 91/02 impone l adozione di: un sistema di certificazione energetica degli edifici una classificazione degli edifici per classi di merito in relazione a indici di fabbisogno estremamente sintetici (kwh/m 2 anno) L applicazione della direttiva determina quindi nuove condizioni nel mercato immobiliare e pone le premesse per il progettista ed il costruttore di rispondere ai requisiti di legge con un approccio integrato nella progettazione edilizia.
5 Piano Energetico Comunale DLgs 19 Agosto 2005 n n 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia La certificazione energetica si applica agli edifici di nuova costruzione e agli edifici oggetto di ristrutturazione di superficie utile maggiore a m 2. Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto (8 ottobre 2006), gli edifici di nuova costruzione e quelli in ristrutturazione, dovranno essere dotati, al termine della costruzione medesima ed a cura del costruttore, di un attestato di certificazione energetica. L attestato di certificazione sarà allegato, in originale o copia autenticata, in tutti gli atti di compravendita dell intero immobile o della singola unità immobiliare. I criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi finalizzati al contenimento dei consumi saranno definiti da specifici D.P.R. entro 120 gg dalla data di entrata in vigore del decreto stesso (8 ottobre 2005).
6 Piano Energetico Comunale L.R. 26/2004 La L.R. 26/2004 indica i seguenti obiettivi a scala comunale: indirizzare i processi di trasformazione e riqualificazione urbana assunti dal PSC (Piano Strutturale Comunale) alla riduzione dei consumi energetici finali e delle corrispondenti emissioni climalteranti ed inquinanti a parità di servizio reso subordinare l attuazione di interventi di trasformazione alla presenza o realizzazione di infrastrutture di produzione, recupero, trasporto e distribuzione di energia da fonti di energia rinnovabili FER o assimilate adeguata al fabbisogno degli insediamenti di riferimento definire le dotazioni energetiche d interesse pubblico locale da realizzare o riqualificare e la relativa localizzazione
7 Piano Energetico Comunale La programmazione energetica comunale In sintesi un nuovo contesto normativo impone ai comuni la definizione di: programmi per la qualificazione energetica del sistema urbano (L.R. 26/2004, art.4) connessioni con la pianificazione sovraordinata e concorrente, ed in particolare il PSC ed i suoi strumenti operativi, POC e RUE (L.R. 26/2004, art. 5) modalità di applicazione della certificazione energetica e degli standard minimi di performance energetica nella progettazione di nuovi insediamenti o di riqualificazioni di edifici, in particolare di proprietà comunale
8 Piano Energetico Comunale Bilancio energetico e delle emissioni Bilancio energetico e delle emissioni climalteranti (CO e inquinanti attuali (carta delle criticità a livello comunale e di BEU) e due o più scenari scenari di previsione dell andamento dei consumi e delle emissioni (in conformità all art. 5 della L.R. 20/00). Valutazione Ambientale Strategica dei piani programma (Direttiva 2001/42/CE) attuata secondo il metodo della concertazione istituzionale e della partecipazione delle istanze di rilevanza economica e sociale, anche attraverso i metodi e strumenti delle Agende 21 locali e gli strumenti di raccordo.
9 BILANCIO ENERGETICO 2004 (espressi in tep) SETTORE CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI TOTALE per fonti % FONTI GAS NATURALE teleriscaldamento (3 centrali) ,2 rete gas (utenti finali) ,6 GASOLIO ,2 OLIO COMBUSTIBILE ,2 BENZINA VERDE ,5 GPL ,9 ENERGIA ELETTRICA da centrali extra-territorio ,3 da cogenerazione locale ,1 solare termico 0 0,0 FONTI RINNOVABILI fotovoltaico ,0 biomassa 0 0,0 biogas 0 0,0 biodiesel 0 0,0 RIFIUTI 0 0,0 TOTALE per settori % 39,7 30,8 29,5 100
10 Piano Energetico Comunale Commenti al Bilancio Energetico 2004 E caratterizzato da : totale dipendenza dalla fonti non rinnovabili del sistema di approvvigionamento della città, in cui oltre il 50% è coperto dal gas naturale, 30% dai derivati del petrolio ed il quasi 20% dall energia elettrica. equilibrata ripartizione tra i settori di consumo finale, con una prevalente concentrazione nel settore civile (40%), dove negli anni è cresciuto in maniera decisiva il terziario. quota considerevole, ed in continuo aumento, legata al settore trasporti (29,5%) alimentati per oltre il 93% da derivati del petrolio.
11 Tab. 9 EMISSIONI CO (espressi in tonn/anno) SETTORE CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI TOTALE per fonti % FONTI GAS NATURALE teleriscaldamento (3 centrali) ,7 rete gas (utenti finali) ,5 GASOLIO ,3 OLIO COMBUSTIBILE ,1 BENZINA VERDE ,9 GPL ,6 ENERGIA ELETTRICA da centrali extra-territorio ,7 da cogenerazione locale ,3 solare termico ,0 fotovoltaico ,0 FONTI RINNOVABILI biomassa ,0 biogas ,0 biodiesel ,0 RIFIUTI ,0 TOTALE per settori % 39,8 35,9 24,3 100
12 Piano Energetico Comunale Commenti al Bilancio delle emissioni di CO2 Per quanto riguarda le emissioni di CO2 si possono evidenziare subito elementi strutturali: le emissioni complessive (direttamente prodotte o emesse sul territorio di Parma, più quelle indotte dal proprio fabbisogno ma prodotte extraterritorio come la produzione dell energia elettrica da fonte non rinnovabile nelle centrali di potenza del sistema nazionale) equivalgono ad oltre 1,85 milioni di tonnellate (più di 10 ton/abitante anno) - le emissioni direttamente prodotte sul territorio del Comune di Parma sono oltre 1,09 milioni di ton/anno (57,6% del totale), provenienti in particolare dai processi di combustione da fonti fisse (60%), in particolare gas naturale che da solo rappresenta oltre la metà di tutte le emissioni locali (55%) e da fonti mobili (40%) dove il peso viene maggiore spetta al gasolio (20%) seguito dalla benzina verde (18,5%), nonostante nel bilancio energetico si equivalgono in termini tep/anno. Ciò è dovuto ovviamente al diverso fattore di emissione, rispettivamente di 3,19 mila ton/tep per il gasolio e 2,96 mila ton/tep per la benzina verde. - le emissioni indotte, prodotte fuori dal territorio nella produzione di energia elettrica superano i 732,5 mila ton/anno (40,7% del totale). Questo dato che può apparire esagerato rispetto al bilancio energetico, dove l energia elettrica non supera il 20% è determinato dall elevato fattore di emissione attribuito al kwh medio prodotto dal parco centrali nazionale (oltre 700 grammi di CO2/kWh)
13 Tab. 11 SCENARI al Scenario 1 BUSINESS AS USUAL Naturale e normale evoluzione della situazione attuale senza interventi mirati e senza interventi sul patrimonio edilizio ed impiantistico esistente ma con una applicazione della normativa energetica di routine. Scenario 2 MIX scenario minimo atteso con pochi interventi mirati, tendente ad azioni di contenimento degli effetti di crescita Scenario 3 ENERGY SAVING scenario obiettivo con interventi di risparmio ed efficienza energetica ed avvio di una politica di sviluppo delle FER
14 CONFRONTO DEI CONSUMI PER SETTORE NEI VARI SCENARI tep % % % % TRA SPORTI INDUSTRIA CIV ILE -5% % % ,1% -6% scenario 1 scenario 2 scenario % + 2 % - 6 % Dal confronto tra scenari (per settori e fonti) appare evidente che: lo scenario 1 presenta un netto aumento dei consumi seguendo il trend degli anni passati; lo scenario 2 si attesta ad una sostanziale conservazione e compensazione della crescita, l unico che corrisponde ad una netta diminuzione delle emissioni è lo scenario 3.
15 CONFRONTO DEI CONSUMI PER FONTE NEI VARI SCENARI (TEP/ANNO) tep/anno scenario 1-BUSINESS AS USUAL scenario 2 - MIX scenario 3 - ENERGY SA V ING fonti
16 CONFRONTO DELLE EMISSIONI DI CO 2 PER FONTE NEI VARI SCENARI (TONN/ANNO) tonn/anno scenario 1 - BUSINESS AS USUAL scenario 2 - MIX scenario 3 - ENERGY SAVING fonti
17 20,00 15,00 15,51 CONFRONTO DELLE EMISSIONI NEI VARI SCENARI ( %) CO2 NOX 10,00 5,00 6,62 6,71 8,67 5,16 PTS PM10 0,00 % -5,00-1,33-4,16-3,18-10,00-8,65-15,00-20,00-16,67-16,70-25,00-21,76 scenario 1 scenario 2 scenario 3
18 VARIAZIONE % DI EMISSIONI DI CO 2 NEI VARI SCENARI RISPETTO AL SCENARIO 1 BUSINESS AS USUAL SCENARIO 2 MIX SCENARIO 3 ENERGY SAVING ,5% 5,2% -8,6% VARIAZIONE % DI EMISSIONI DI NOx NEI VARI SCENARI RISPETTO AL SCENARIO 1 BUSINESS AS USUAL 6,6% SCENARIO 2 MIX -1,3% SCENARIO 3 ENERGY SAVING -16,7% VARIAZIONE % DI EMISSIONI DI PTS NEI VARI SCENARI RISPETTO AL SCENARIO 1 BUSINESS AS USUAL 6,7% SCENARIO 2 MIX -4,2% SCENARIO 3 ENERGY SAVING -21,8% VARIAZIONE % DI EMISSIONI DI PM10 NEI VARI SCENARI RISPETTO AL SCENARIO 1 BUSINESS AS USUAL 8,7% SCENARIO 2 MIX -3,2% SCENARIO 3 ENERGY SAVING -16,7%
19 CONSUMI SCENARIO 3: ENERGY SAVING (espressi in tep) SETTORE CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI TOTALE PER FONTE FONTI totale 2004 totale scenario 3 totale 2004 totale scenario 3 totale 2004 totale scenario 3 totale 2004 totale scenario 3 GAS NATURALE teleriscaldamento rete gas naturale GASOLIO OLIO COMBUSTIBILE BENZINA VERDE GPL centrali extra_territorio ENERGIA ELETTRICA cogenerazione locale solare termico fotovoltaico FONTI RINNOVABILI biomassa biogas biodiesel RIFIUTI TOTALE PER SETTORE con interventi di risparmio energetico Differenze % % -6 % -7 % -5 % -6
20 Lo Scenario 3 Energy saving è caratterizzato da: La riduzione complessiva dei consumi (-6%) rispetto al 2004 (1% di riduzione all anno coerentemente con il Green Paper in fase di approvazione in ambito UE-2005) con azioni articolate su tutti i 3 settori principali. Settore civile (-6%) con interventi miranti al quasi triplicamento della rete di TLR con l azzeramento del olio combustibile, la drastica riduzione del gasolio (ormai residuale), la diminuzione anche della dipendenza dal gas naturale (da 142,7 a 111,1 mila tep/anno); riduzione dei consumi di e.e. (da 42 a 41 mila tep/anno) nonostante l incremento derivante dalle nuove aree di espansione e riqualificazione ed incremento della generazione decentralizzata e di quartiere. Notevole sviluppo del solare termico (8,1 mila tep/anno) non solo per la acs ma anche per il riscaldamento, in particolare nelle nuove costruzioni. Sviluppo del solare fotovoltaico (0.4 mila tep/anno) per la produzione di e.e. nel contesto della tariffa incentivante nel conto energia. Recupero di calore e di e.e. dalla termovalorizzazione dei rifiuti nel contesto della installazione del termovalorizzatore sul territorio comunale (5,6 mila tep/anno). Settore industriale (-7%) con interventi miranti ad un deciso sviluppo delle reti di TLR a scopo industriale (riscaldamento capannoni e acqua di processo a bassa temperatura nel industria alimentare) con il dimezzamento del olio combustibile e del gasolio, la diminuzione anche della dipendenza dal gas naturale (da 93,7 a 73,9 mila tep/anno); riduzione dei consumi di e.e. (da 47 a 41,3 mila tep/anno) nonostante l incremento derivante dalle nuove aree di espansione e riqualificazione ed incremento della generazione decentralizzata (2,9 mila tep/anno). Notevole sviluppo del solare termico (5,5 mila tep/anno) non solo per la acs ma anche per il riscaldamento e acqua di processo a bassa temperatura, in particolare nei nuovi stabilimenti. Sviluppo del solare fotovoltaico (0,6 mila tep/anno) per la produzione di e.e. nel contesto della tariffa incentivante nel conto energia. Recupero di calore e di e.e. dalla termovalorizzazione dei rifiuti nel contesto della installazione del termovalorizzatore sul territorio comunale (1,1 mila tep/anno). Sviluppo e ricorso a nuove FER di quasi 600 tep/anno: biogas (29 tep/anno), biomassa (572); biodiesel (6). Settore trasporti Settore trasporti (-5%) con interventi di forte sostituzione del gasolio (da 66,6 a 39,4 mila tep/anno) e della benzina verde (da 66,5 a 56,2 mila tep/anno) con la diversificazione delle fonti ed in particolare: il gas (da 7 a 17 mila tep/anno), il gpl (da 4,2 a 13,5 mila tep/anno), l introduzione del biodiesel (6,4 mila tep/anno) e un forte politica di sviluppo delle linee di metropolitana forme leggere di spostamento (5 mila tep/anno)l applicazione della normativa in particolare il censimento e controllo degli impianti termici (dpr 412/93, Dlgs 192/05) e la certificazione energetica degli edifici (Direttiva 92/CE/02 e LR 26/04) diviene il terreno di confronto e di stimolo, l occasione per avviare un processo graduale di riqualificazione del patrimonio pubblico e privato e creare le condizioni di uno sviluppo dei settori industriali ed artigianali ad essi collegati. Il bilancio delle emissioni in questo caso registrerebbe la tanto attesa riduzione della CO2 (-9%)del NOx, dei PTS e del PM10. L innovazione tecnologica nel campo delle FER e del Risparmio energetico diviene il motore di un economia dell efficienza e del miglior sfruttamento delle risorse. Il Piano d azione del PEC è un programma d integrazione condivisa nelle politiche di sviluppo della città e nelle politiche di settore. L integrazione del fattore energia diviene indicatore qualità e non vincolo normativo, economico o amministrativo.
21 Piano Energetico Comunale Piano d Azione e strumenti coerenti con lo Scenario 3 Per dare piena attuazione agli obiettivi dello Scenario 3 e per favorire un approccio integrato fra politica energetica comunale con le altre politiche settoriali sono stati definiti alcuni strumenti, sintetizzati negli allegati del PEC Allegati Area tematica d intervento Enti coinvolti Anni realizzazione A B C I Bacini Energetici Urbani e il Regolamento Comunale per il Risparmio energetico per nuove aree di espansione e di riqualificazione urbana La Certificazione energetica e il rendimento impiantistico per il tessuto urbano consolidato Il teleriscaldamento, la cogenerazione di quartiere, il termovalorizzatore Ufficio del Piano, Urbanistica Operatori privati Agenzia per l Energia ENIA D Gli edifici di proprietà comunale (CASTE) Patrimonio, LLPP E Il settore dei trasporti Ufficio PUM F G L Agenzia Comunale per l Energia di Parma (Programma EIE-UE) Rassegna delle tecnologie innovative nel risparmio energetico e nello sviluppo delle FER Ufficio Ambiente, ENIA, Università Università di Parma
22 Piano Energetico Comunale Piano d Azione: i Bacini Energetici Urbani (BEU) I BEU sono aree omogenee della città identificate mediante un insieme combinato di elementi conoscitivi di carattere energetico, urbanistico e ambientale quali, ad esempio: la destinazione d uso e la morfologia edilizia attuale prevalente nelle diverse zone o quartieri della città (può essere utile anche una prima suddivisione amministrativa) la presenza di edifici pubblici, in particolare di proprietà comunale (scuole, uffici, palestre) e di grandi utenze energetiche (gas naturale, gasolio, energia elettrica) le previsioni di espansione, trasformazione e riqualificazione urbana (PSC, POC) disponibilità reti infrastrutturali (in particolare del TLR) I BEU sono ambiti d intervento prioritario su cui applicare le Regolamento comunale per il Risparmio Energetico, che consentano la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni.
23 Piano Energetico Comunale Processo di interazione ed integrazione del PEC con il PSC PEC Programma Energetico Comunale BEU Bacini Energetici Urbani: aree omogenee della matrice energia PSC Piano Strutturale Comunale Bilancio energetico Obiettivi riduzione CO 2 Piano d azione Regolamento comunale per il Risparmio Energetico e Standard prestazionali: indicatori caratteristiche prestazionali edifici POC RUE
24 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 Definizione BEU 12.2 QUARTIERI Informazioni - ZONE Informazioni - ZONE Informazioni - QUARTIERI Informazioni - ZONE
25 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 Definizione BEU aree di espansione proprietà comunali grandi utenze gas utenze gasolio grandi utenze elettriche
26 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 BEU 5 - DETTAGLIO aree di espansione proprietà comunali rete teleriscaldamento grandi utenze gas utenze gasolio grandi utenze elettriche BEU 10 BEU 5
27 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 BEU 5 DATI TECNICI BEU 10 BEU 5
28 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 BEU 5 DETTAGLIO AREE DI ESPANSIONE Informazioni - AREE DI ESPANSIONE , BEU , BEU commerciali industriali residenziali ricettive - sport
29 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 BEU 5 DETTAGLIO PROPRIETA COMUNALI Informazioni - PROPRIETA COMUNALI BEU 10 BEU 5 istruzione negozi, appartamenti edifici rilevanti campi sportici - piscine
30 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 BEU 5 GRANDI UTENZE Informazioni - GRANDE UTENZA GAS Informazioni - GASOLIO Informazioni GRANDE UTENZA ELETTRICA Informazioni UTENZA TLR BEU 10 BEU 5
31 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 BEU 5 LINEE GUIDA BEU 10 BEU 5 TABELLA RIASSUNTIVA BEU SCHEDE MANUALE
32 PIANO ENERGETICO COMUNALE 2005 BEU 5 CARICO CO 2 ( tonn/anno) CARICO CO 2 ATTUALE (utenze gasolio, tlr, gas private e pubbliche) BUSINESS AS USUAL tonn/anno ENERGY SAVING CARICO CO 2 AGGIUNTIVO PREVISTO (aree espansione) tonn/anno CO 2 (tonn/anno) % + 41% CARICO CO 2 AGGIUNTIVO PREVISTO (aree espansione) tonn/anno CARICO CO 2 TOTALE PREVISTO tonn/anno 0 BUSINESS AS USUAL ATTUALE ENERGY SAVING CARICO CO 2 TOTALE PREVISTO tonn/anno (+92%) (+41%)
33 Piano Energetico Comunale Piano d azione: la certificazione energetica Il Comune (L.R. 26/04 art. 5 comma 3) provvede a recepire i requisiti minimi di rendimento energetico degli edifici stabiliti dalla Giunta regionale (entro il 28/12/05), ai sensi dell art. 25, comma 1, lettera a), in attuazione della Direttiva 2002/91/CE, e che: a) per gli interventi di nuova urbanizzazione di superficie utile superiore a m 2 sia valutata, in fase di progetto, la fattibilità tecnico-economica dell applicazione di impianti di produzione di energia basati su: la valorizzazione del FER gli impianti di cogenerazione le pompe di calore i sistemi centralizzati di riscaldamento e raffrescamento
34 Piano Energetico Comunale Piano d azione: la certificazione energetica b) per gli edifici di nuova costruzione di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, sia rispettato l obbligo di soddisfare il fabbisogno energetico degli stessi mediante FER o assimilate e sia prevista l adozione di sistemi di tele-controllo. c) per gli edifici esistenti di superficie utile totale superiore a m 2 che subiscono interventi assoggettati a titolo abilitativo ai sensi dell art. 6 della L.R. 31/02 (Disciplina generale dell edilizia), sia migliorato il loro rendimento energetico al fine di soddisfare i requisiti minimi (di cui all art. 25 comma 1 L.R. 26/2004) e siano introdotti sistemi di contabilizzazione del calore per ogni singola unità immobiliare
35 Piano Energetico Comunale La procedura di certificazione Domanda (Proprietario o Costruttore) Scheda Tecnica e Allegati (Tecnico Abilitato) Richiesta Certificazione Energetica da presentare al Comune UT Protocollo Richiesta integrazioni Verifica Congruità NO Archiviazione Dati SI Emissione Attestato di Certificazione Targa Energetica
36 Piano Energetico Comunale Schema di certificazione energetica CASACLIMA
37 Piano Energetico Comunale La targa energetica pubblica
38 Piano Energetico Comunale Classificazione secondo CASACLIMA Scala Categoria di Consumo Basso Consumo 0-15 Quartieri di Friburgo e Hannover Primi edifici energy saving DM 27/07/ Legge 10/ Media patrimonio edilizio esistente Alto Consumo Fabbisogno energetico specifico Riscaldamento + Acqua calda sanitaria
39 CATALOGO EDIFICI PUBBLICI - CASTE
40 Piano Energetico Comunale Agenzia per l energia Progetto presentato nell ambito del programma EIE-UE2005 e che ha attenuto il finanziamento per i primi 3 anni da parte della UE: - aggiornamento annuale bilancio energetico e bilancio delle emissioni - censimento e controllo impianti termici - certificazione energetica edifici - aggiornamento CASTE - rapporti con operatori dell energia (ENIA, SNAM ) - rapporti con piano di settori dell Amministrazione Comunale (PUM ) - innovazione tecnologica - sensibilizzazione informazione e formazione ai cittadini
41 Esempio di applicazione: quartiere KRONSBERG Luogo : Kronsberg Hannover Committenti: Comune di Hannover ( ) OBIETTIVO: Creare un quartiere a basso consumo energetico e ridurre del 60% i consumi e le emissioni di CO 2. TIPOLOGIA DI EDIFICI COSTO COSTRUZIONE AB. EXTRACOSTI 1) NEH Niedrigenergiehause Consumo energetico 55 kwh/m 2 a 1) /m % /m % 2) PH Passivehaus Consumo energetico 15 kwh/m 2 a 2) /m % 3) SH Solarhaus Producono + energia di quella che consumano Consumo zero 3) /m costo complessivo pannelli solari costo complessivo cisterna
42 Esempio di applicazione: quartiere KRONSBERG TRASMITTANZE W/m 2 K 1) 55 kwh/m 2 a 2) 15 kwh/m 2 a 3) consumo ZERO Pareti esterne finestre coperture basamenti Misure ad alta efficienza (edifici CONSUMO ZERO) - Sistema di riscaldamento a energia solare - Isolamento ottimizzato di tutti i componenti s = cm - Riciclaggio acque luride per usi domestici - Recupero acqua piovana per irrigazione del verde - Regolazione dei ricambi d aria con recupero di calore
43 Esempio di applicazione: quartiere VAUBAN Luogo : Vauban - Friburgo Committenti : Comune di Friburgo ( ) OBIETTIVO: Creare un quartiere a basso consumo energetico e ridurre del 50% i consumi e le emissioni di CO 2. TIPOLOGIA DI EDIFICI COSTO COSTRUZIONE AB. EXTRACOSTI 1) NEH Niedrigenergiehause Consumo energetico 50 kwh/m 2 a 1) /m % /m % 2) PH Passivehaus Consumo energetico 15 kwh/m 2 a 2) /m % 3) SH Solarhaus Producono + energia di quella che consumano Consumo zero 3) /m % costo complessivo pannelli solari costo complessivo cisterna
44 Esempio di applicazione: quartiere VAUBAN TRASMITTANZE W/m 2 K 1) 55 kwh/m 2 a 2) 15 kwh/m 2 a 3) consumo ZERO Pareti esterne finestre coperture basamnti Misure ad alta efficienza (edifici CONSUMO ZERO) - Isolamento ottimizzato di tutti i componenti prefabbricati s = cm - Materiali naturali ed ecocompatibili - Elettrodomestici a basso consumo energetico + Impianto fotovoltaico - Progettazione solare passiva serre - Collettori solari per produzione acqua calda - Regolazione meccanica dei ricambi d aria con recupero di calore - Recupero acqua piovana per irrigazione del verde - Riciclaggio acque luride per usi domestici
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