INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico. degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO
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- Ilaria Clemente
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1 INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO 1
2 le metodologie didattiche adatte per i bambini con DSA sono valide per ogni bambino, e non viceversa (Linee guida DM 12/07/2011) 2
3 Rifletteremo su: 1 - Alcune premesse 2 - Gli alunni con DSA nella scuola italiana 3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche? 4 - Caratteristiche cognitive e stili di apprendimento nei DSA 5 - Il PDP strumento della personalizzazione 3
4 1 - alcune premesse Questo materiale viene proposto come sussidio per l'autoformazione, con l'obiettivo di arrivare a una visione condivisa a proposito dell'inclusione e del successo scolastico degli alunni con DSA. Le fonti citate nella bibliografia - sono costituite principalmente dalla normativa vigente in materia di DSA, da progetti di inclusione rivolti alle scuole, da testi di ricercatori ed esperti a vario titolo sul tema. Questi spunti, insieme al numeroso materiale reperibile in rete, possono costituire la base per una riflessione comune che potrà essere approfondita successivamente per chi lo vuole in un contesto laboratoriale. 4
5 1 - alcune premesse come sono classificati tra i disturbi evolutivi, secondo il criterio della discrepanza, infatti hanno una componente evolutiva che comporta la loro manifestazione come ritardo e/o atipia del processo di sviluppo, definito sulla base dell età anagrafica e della media degli alunni o degli studenti presenti nella classe [Linee guida] ma tendono a persistere nel tempo e, pur attenuandosi, non scompaiono in età adulta. 5
6 Disturbi lacunari Negli anni Sessanta in Italia le difficoltà di lettura o di scrittura in assenza di problemi fisici importanti o disabilità evidenti erano chiamate disturbi lacunari, si trattava di lacune in alcune abilità scolastiche. Mentre prendevano avvio le prime ricerche pionieristiche in questo ambito i bambini in ritardo sulle normali tappe di apprendimento e che avevano bisogno di una educazione fortemente specializzata erano tolti dalle classi normali e inseriti nelle differenziali; per gli handicappati propriamente detti c'erano le scuole speciali. [Quadrio, 1968] 6
7 Mani rubate alle zolle I bambini dislessici erano etichettati come svogliati, poco motivati, fin dalle prime classi si diceva il bambino non è portato. Con un'espressione un po' rude, ma efficace per illustrare un certo tipo di posizione pedagogica, molti maestri, fino a qualche decina di anni fa, si riferivano a questi bambini come a «mani rubate alle zolle», per intendere che sarebbe stato molto meglio toglierli dalle aule scolastiche a faticare sui libri e mandarli nei campi dove c'era tanto bisogno di manodopera [F. Celi, 2001] 7
8 Learning disabilities = disturbi di apprendimento L'atteggiamento nei confronti delle difficoltà di lettura, scrittura e calcolo è cominciato a cambiare con l'avviamento anche in Italia di ricerche condotte con metodo scientifico sulle cosiddette learning disabilities. Grazie agli studi guidati da Cornoldi (Università di Padova) all'inizio degli anni Novanta si è avuto il primo generale inquadramento dei Disturbi dell'apprendimento da un punto di vista psicologico e neuropsicologico. 8
9 Normativa scolastica sui DSA: primi interventi CM 4099/A/4 del Iniziative relative alla dislessia prima circolare ministeriale sul tema dei DSA, base di tutte le iniziative normative seguenti fornisce un elenco di strumenti compensativi e misure dispensative Nota MIUR 4674 del si occupa degli esami di Stato (assegnazione di tempi adeguati, valutazioni più attente ai contenuti che alla forma, maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali) 9
10 Normativa scolastica sui DSA: punto di arrivo Legge 170 del 18/10/2010 Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico RICONOSCE i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e ASSEGNA al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate, affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. 10
11 Normativa scolastica sui DSA: punto di arrivo Legge 170 del 18/10/2010 Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico art.1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 11
12 La legge 170/2010 riconosce come DSA: la dislessia difficoltà nell'imparare a leggere e in particolare a decifrare i segni linguistici, difficoltà nel leggere in modo corretto e rapido la disgrafia difficoltà nella realizzazione grafica della scrittura la disortografia difficoltà nei processi linguistici di transcodifica la discalculia difficoltà negli automatismi del calcolo e nell'elaborazione del numero 12
13 DM 5669 del 12/07/2011(decreto attuativo della legge 170) e, allegate, le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento contengono - indicazioni rivolte ai vari ordini di scuola per il riconoscimento e l'individuazione di alunni con DSA, per la didattica individualizzata e personalizzata, per la documentazione degli interventi in un piano didattico, per la valutazione anche in sede di esami - chiarimenti su chi fa che cosa tra famiglia, sanitari, scuola, nella gestione dei DSA secondo quanto previsto dalla Legge
14 Il percorso legislativo, che ha coinvolto la scuola italiana dalla prima cm del 2004 alle linee guida del 2011, è stato accompagnato da importanti iniziative promosse spesso dalle associazioni delle famiglie degli alunni dislessici e che hanno coinvolto anche il mondo sanitario. L'incontro tra le più importanti associazioni e le organizzazioni scientifiche che si occupano di DSA in una Consensus Conference ha prodotto nel 2007 il documento condiviso su Raccomandazioni per la pratica clinica, approfondito poi nel 2011 PARCC (panel di aggiornamento) 14
15 Le stesse Linee Guida osservano l'importanza del percorso avvenuto Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo incremento in ambito clinico degli studi, delle ricerche e delle attività scientifiche sul tema dei DSA. Consultando la bibliografia in argomento, si rileva infatti una quantità preponderante di pubblicazioni nei settori della clinica e delle neuroscienze, rispetto a quelli pedagogico-didattici. In tempi più recenti, anche per le dimensioni che ha assunto il fenomeno nelle nostre scuole, oltre che per l'attenzione determinata dagli interventi legislativi in materia, si è manifestato un sempre maggiore interesse per la messa a punto e l'aggiornamento di metodologie didattiche a favore dei bambini con DSA 15
16 Le Linee guida propongono una lettura del percorso come processo che riporta in primo piano la professionalità degli insegnanti:... gli insegnanti possono riappropriarsi di competenze educativo -didattiche anche nell'ambito dei DSA, laddove lo spostamento del baricentro in ambito clinico ha in passato portato gli insegnanti a delegare sempre di più a specialisti esterni funzioni che invece sono proprie della professione docente o a mutuare la propria attività sul modello degli interventi specialistici 16
17 Un decennio denso di cambiamenti È dunque cambiato, da dieci anni circa a questa parte, l'approccio dell'istituzione scolastica nei confronti degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento e si è passati da una iniziale sostanziale delega alle Istituzioni Sanitarie, al pieno coinvolgimento della Scuola. Secondo L. Grandi (2013): Tale passaggio è stato possibile grazie al cambiamento della prospettiva con la quale guardiamo i DSA, che oggi riconosciamo non tanto come Disturbo neurobiologico, quanto come Neurodiversità e, quindi, come una caratteristica individuale, che, in quanto tale, necessita di una didattica individualizzata e personalizzata 17
18 Per chi voglia approfondire direttamente sui documenti il sito del MIUR mette a disposizione i testi citati Legge 170/2010 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al DM 12/07/2011) Consensus conference ( , 2010) PARCC DSA
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