donne in transito Case study Progetto Tenda, Torino Relatrice: Dott.ssa Melchionda Valentina Cooperativa Sociale Progetto Tenda
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1 donne in transito Case study Progetto Tenda, Torino Relatrice: Dott.ssa Melchionda Valentina Cooperativa Sociale Progetto Tenda
2 Cooperativa Sociale Progetto Tenda Presentazione Cooperativa Sociale Progetto Tenda Storia dei servizi di accoglienza femminili LA FILIERA: l accoglienza al femminile I dati dell accoglienza femminile Considerazioni finali al femminile 2
3 Presentazione Cooperativa Sociale Progetto Tenda / 1 La cooperativa sociale Progetto Tenda è nata nel luglio del 1999 dall esperienza di un gruppo di operatrici sociali per occuparsi del fenomeno dell emarginazione sociale delle donne e dei minori. Attività principali: Area minori e famiglia Progetto Famiglie Insieme Progetto Torino Casa mia Area giovani Associazione Onda urbana Progetto S.P.A.M. Spazio pubblico per l Autorganizzazione Metropolitana 3
4 Presentazione Cooperativa Sociale Progetto Tenda / 2 Area accoglienza donne immigrate vittime di tratta (ex art.18) Progetto Proserpina Area accoglienza donne immigrate richiedenti asilo politico e profughe Progetto Naufragus Area accoglienza donne in grave emarginazione sociale Progetto Morfeus Progetto Donna Area accoglienza donne in vittime di violenza Alloggi di protezione 4
5 Storia dei servizi di accoglienza femminili / : apertura prima struttura di accoglienza per senza dimora via Marsigli, 46 posti misti : apertura di 6 posti donna all interno di via Marsigli, al costo di 0.50 a notte. 1996: via Sacchi 47 apertura del primo dormitorio con 8 posti donna. 1998: apertura di : tre dormitori misti con un totale di 14 posti per donne (6 in via Traves e corso Tazzoli e 2 in strada Castello 12 posti letto, in via Pacini di cui il 50% sono posti donna; due alloggi di convivenza guidata per un totale di 4 posti donna con progetti di reinserimento sociale. 1999: chiusura di via Sacchi 47 ; apertura di strada delle Cacce 132, pensionato con 7 posti donna. 5
6 Storia dei servizi di accoglienza femminili / : apertura via Catti 7, primo dormitorio completamente femminile con 12 posti letto. 2005: la definizione di nuove strategie di intervento comporta la riorganizzazione dei servizi per senza dimora, tenendo conto della specificità di genere: conversione di via Pacini in un dormitorio solo femminile; chiusura di strada delle Cacce 132 ; apertura della struttura di accoglienza di primo livello via Sidoli con 12 posti letto; apertura di due alloggi di convivenza guidata di secondo livello, con 4 posti letto; apertura di un alloggio di ri-socializzazione di secondo livello, con 2 posti letto; apertura di un alloggio di secondo livello per transessuali, con 1 posto letto. 6
7 LA FILIERA: l accoglienza al femminile / 1 La Cooperativa Progetto Tenda, ha sviluppato competenze in tutte le fasi dell accoglienza delle donne senza dimora. Questo ha permesso di avere un osservatorio privilegiato sul fenomeno, con la costituzione e l avvio di nuove tipologie di servizi: Nascita della FILIERA: accoglienza di bassa soglia: dormitorio via Catti 7 (12 posti); accoglienza di Primo livello: via Sidoli 18 (12 posti); accoglienza di Secondo livello: via Bonelli 2 e via Sant Agostino (4 + 2 posti); accoglienza di Secondo livello: via Sant Agostino persone in situazione di transizione di identità di genere -male to female- (1 posto). 7
8 LA FILIERA: l accoglienza al femminile / 2 Obiettivi: offrire alle donne uno spazio tutelato e protetto, nel quale possano realizzare progetti individuali volti al superamento del disagio e verso l autonomia abitativa e lavorativa. Strategia educativa: metodo relazionale, la relazione garantisce l aggancio grazie al quale si possono definire ipotesi di percorso di reinserimento sociale che vedono la donna protagonista e non solo utente di un servizio; reciprocità e conoscenza, il contatto quotidiano con le operatrici e con le altre ospiti; ascolto e osservazione empatica relativa ai bisogni, alle abilità inespresse o soppresse; trasferimento di informazioni, attenzione al vissuto di genere nel trasferimento in strutture di livello superiore. 8
9 LA FILIERA: l accoglienza al femminile / 3 Considerazioni iniziali: la sistemazione presso strutture miste non permetteva alle donne di esplicitare i reali bisogni; la riduzione delle dimensioni dei posti (da 24 a 12 posti) ha permesso la ri-creazione di ambienti domestici, in modo da recuperare l idea di casa-riparo; la definizione degli interventi ha portato alla composizione di équipe educative di sole donne, così da facilitare l intimità e la condivisione degli spazi femminili; gli spazi dedicati e i numeri ridotti hanno inoltre permesso momenti atti alla cura del se e del corpo, con un sensibile recupero delle abilità. 9
10 LA FILIERA: l accoglienza al femminile / 4 Bassa Soglia: via Catti, 7 presenza costante operatori; accesso diretto; permanenza massima di un mese, con possibilità di prolungamento in tutela; realizzazione di progetti individuali; finalità del servizio: riduzione del danno; superamento del disagio; inserimento in strutture di primo livello. 10
11 LA FILIERA: l accoglienza al femminile / 5 Primo Livello: via Sidoli 18 presenza costante operatori; accesso garantito attraverso segnalazione dei servizi sociali; segnalazioni dai bassa soglia o direttamente dai servizi di territorio; permanenza massima di un anno; stipulazione di un contratto educativo che racchiude il progetto individuale; finalità del servizio: superamento del disagio; recupero dell autonomia; reinserimento sociale e lavorativo. 11
12 LA FILIERA: l accoglienza al femminile / 6 Secondo Livello (convivenza guidata): via Bonelli 2: presidio degli operatori in fasce orarie; accesso garantito attraverso segnalazione dei servizi sociali; segnalazioni dal primo livello o direttamente dai servizi di territorio; permanenza massima di un anno; prosecuzione di un contratto educativo che racchiude il progetto individuale; finalità del servizio: sperimentazione in maggiore autonomia; avvicinamento alla dimensione domestica. 12
13 LA FILIERA: l accoglienza al femminile / 7 Secondo Livello (alloggi di risocializzazione): via Sant Agostino 15 e 28: presidio degli operatori settimanale; accesso garantito attraverso segnalazione dei servizi sociali; segnalazioni dal primo livello o dal secondo livello o direttamente dai servizi di territorio; permanenza massima di un anno; prosecuzione di un contratto educativo che racchiude il progetto individuale; finalità del servizio: sperimentazione in massima autonomia; gestione di alloggi individuali; sgancio finale del percorso. 13
14 I dati dell accoglienza al femminile / 1 ETA' 2006 vs # OSPITI ANNI 2007: subentro di due fasce d età : anni anni. 14
15 I dati dell accoglienza al femminile / 2 PROVENIENZA 2006 vs 2007 # OSPITI BASSA SOGLIA CASA ALTRO PROVENIENZA : aumento del numero di donne provenienti da casa, senza transitare dal bassa soglia. 15
16 I dati dell accoglienza al femminile / 3 ESITI 2006 vs # OSPITI CONV. GUI. ALLOGGIO RISOC. CASA ATC SIDOLI ABBANDONO ESITI 2007: esiti quasi equamente ripartiti fra tre aree : continuità, proseguimento, abbandono. 16
17 I dati dell accoglienza al femminile / 4 10 NAZIONALITA' INSERIMENTI 2006 vs 2007 # OSPITI ITALIANA NAZIONALITA' STRANIERA 2007: il numero ospiti italiane non ha subito variazioni, aumenta di tre unità il numero di ospiti straniere. 17
18 Considerazioni finali al femminile/ 1 Considerazioni finali: flessibilità progettuale educativa fondamentale per contrastare la grave emarginazione femminile ed interpretare le sempre più complesse ragioni del fenomeno; complessità dei percorsi risiede nella stratificazione di relazioni, vissuti e responsabilità che spesso le ospiti, da sole, non sono in grado di affrontare; tempi di maturazione del percorso, che spesso, non coincidono con i tempi di permanenza che offre la struttura; équipe integrata condivisione di linguaggi e di strumenti in grado di garantire una continuità e linearità in tutti i servizi della filiera; percorsi di autonomia sono strutturati trasversalmente e centrati sulla definizione condivisa con le donne e i servizi. La centralità dell essere donna subentra alla stereotipia dell essere caso sociale. 18
19 Considerazioni finali al femminile/ 2 sono certa che esista una possibilità di riaccesso alla società, quello di cui non sono certa è se la società sia pronta a perdonarmi l esserne uscita I.L. 19
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