(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012)
|
|
- Enrichetta Riccio
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 ISTRUZIONI TECNICHE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ACCESSO, IL TRANSITO E L ESECUZIONE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE IN QUOTA IN CONDIZIONI DI SICUREZZA (DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012)
3 Descrizione generale Caratteristiche delle coperture La copertura (principale) dell ampliamento vero e proprio, consistente in un magazzino non presidiato collegato direttamente al capannone esistente, è realizzata con tegoli di tipo Ondal isolati e rivestiti da membrana impermeabilizzante ad elevata resistenza meccanica ed elasticità e comprende anche una tettoia a sbalzo che servirà come area di carico/scarico delle merci l ingresso al capannone stesso; la tettoia sarà realizzata con struttura portante in acciaio, sostenuta da due tiranti collegati alla sommità dei pilastri in CAP, finita con monopanel o lamiera in alluminio. La copertura dell area di manovra del carroponte esistente, che rimarrà comunque aperta sui due lati consentendo il passaggio di autoveicoli e camion per il trasporto delle merci, verrà realizzata in monopanel con finitura esterna in alluminio. La copertura dell ampliamento risulta essere quindi ondulata seguendo la disposizione dei tegoli mentre la tettoia risulta essere leggermente inclinata verso l interno; la copertura dell area di manovra del carroponte risulta anch essa leggermente inclinata a due falde con una linea di colmo in mezzeria e parapetto di protezione perimetrale verso i due lati liberi da strutture edificatorie. Tutte le coperture risultano essere praticabili esclusivamente dai manutentori, lungo percorsi in sicurezza prestabiliti ed indicati in planimetria. Esigenze manutentive prevedibili Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo ispettivo ed occasionale derivanti dalle esigenze di risanamento nella copertura, della pulizia in caso di accumulo eccessivo di neve, pulizia e manutenzioni dei lucernari, delle lattonerie. Le esigenze manutentive ipotizzate saranno indirizzate al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edilizie impiegate. BLOCCO A COPERTURA CARROPONTE Scelte progettuali di protezione e motivazioni Accesso Avviene mediante scala esterna esistente a servizio del blocco edificatorio limitrofo; scala metallica fissa, a pioli, con gabbia anticaduta. Il transito verso la copertura del fabbricato oggetto dell intervento avviene percorrendo la copertura piana praticabile dell edificio esistente, attraverso l ausilio di un sistema di protezione costituito da una serie puntuale di ancoraggi UNI EN 795 classe A1 posti ad una distanza massima di m 2,00 installati sulla muratura perimetrale. Lo sbarco sulla copertura del Blocco A Copertura Carroponte, avviene in prossimità della linea di colmo della stessa copertura mediante scalette (scalini di transito) per superare il dislivello del muretto perimetrale di 0,60 0,70 m circa. Sistema di protezione La presenza di un sistema di protezione permanente quale un parapetto fisso consente di eliminare i rischi di caduta; il parapetto è conforme a quanto richiesto dal DGRV 2774/09 così come modificato dal DGRV 97/2012.
4 Aree particolari Si prevede l uso di un Doppio cordino L max, 2,00 m (UNI EN 354) che consente di accedere in sicurezza alla copertura del carroponte; per l eventuale operatività nel tratto interessato dal passaggio, l operatore dovrà provvedere ad utilizzare il dispositivo guidato bloccato a m 0,50 m al fine di operare in trattenuta. Piano di evacuazione Piano di evacuazione non previsto in quanto non sono previsti bordi soggetti ad arresto caduta. DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Ancoraggi Ancoraggio su superfici verticali, orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 Cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 Cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzioanle (UNI EN 517 tipo B) DPI Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di energia (UNI EN 355) Dispositivo anticaduta retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Cordini L max.. m (UNI EN 354) Doppio cordino L max 2,00 m (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363)
5 Procedure prescrizioni. - La copertura del carroponte è in sicurezza: per le operazioni di manutenzione il personale potrà lavorare senza assicurarsi a sistemi individuali per la protezione contro le cadute. - L operatore al momento di accedere sulla copertura del fabbricato esistente dovrà indossare l imbracatura e dotarsi di un Doppio cordino L max, 2,00 m (UNI EN 354) ed eventualmente per opere di manutenzione sullo stesso tratto di dispositivo anticaduta flessibile di tipo guidato UNI da bloccare a m 0,50 da ancorare ai punti di ancoraggio UNI EN 795 classe A1 posizionati ad una distanza massima di 2,00 m lungo il muretto perimetrale al fine di operare in trattenuta lungo il percorso di accesso che conduce alla copertura del Blocco A Copertura Carroponte. - Durante le operazioni di manutenzione della copertura, considerata la possibilità di caduta dall alto di oggetti è necessario delimitare e segnalare l area sottostante durante tutta la durata delle lavorazioni. - Non sono previste opere di manutenzione in copertura in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la sicurezza dei lavoratori. BLOCCO B COPERTURA AMPLIAMENTO FABBRICATO Scelte progettuali di protezione e motivazioni Accesso L accesso al Blocco B avviene sempre, come per il precedente Blocco A, mediante scala esterna esistente a servizio del blocco edificatorio limitrofo; scala metallica fissa, a pioli, con gabbia anticaduta. Il transito verso la copertura del fabbricato oggetto dell intervento avviene percorrendo prima la copertura piana praticabile dell edificio esistente, attraverso l ausilio di punti di ancoraggio UNI EN 795 classe A1 posizionati ad una distanza massima di 2,00 installati sulla muratura perimetrale, successivamente percorrendo la copertura del Blocco A - Copertura Carroponte e la copertura del fabbricato produttivo esistente come indicato nella planimetria allegata attraverso l aggancio ad un sistema di protezione costituito da una linea vita UNI EN 795 classe C che va dal parapetto presente nella copertura del Blocco A fino alla parete dell edificio esistente con copertura a shed. Lo sbarco dalla copertura del capannone a shed esistente al Blocco B - Copertura Ampliamento Fabbricato, avviene mediante scala fissa a pioli predisposta sulla parete del capannone esistente in modo da poter superare il dislivello dei blocchi edificatori di 2,00 m circa. Per quanto riguarda la tettoia a sbalzo che servirà come area di carico/scarico delle merci, la copertura non necessita di manutenzione se non per evenienze eccezionali, infatti è costituita da pannelli sandwich tipo monopanel / lamiera in alluminio e non vi sono impianti o manufatti di alcun genere. Per eventuali manutenzioni sulla tettoia che riguarderanno le sole opere di pulizia, queste avverranno attraverso l uso di piattaforma aerea omologata condotta da personale idoneamente addestrato e formato che opererà dallo stesso cestello porta-persone e/o attraverso la predisposizione perimetrale alla tettoia di idoneo ponteggio metallico. Sistema di protezione Per quanto riguarda il Blocco B Copertura Ampliamento Fabbricato, il sistema di protezione principale è costituito dalla linea flessibile UNI EN 795 cl. C, installata lungo il lato perimetrale esterno principale del fabbricato. Limiti della copertura che presentano una distanza libera di caduta maggiore ai 2,00 m. anche lungo lo stesso lato principale verso il capannone esistente nella parte posteriore dello stesso lato principale verso il fabbricato esistente (lunghezza 8,00
6 metri circa) ed in prossimità degli shed presenti nella copertura esistente dislivello max 2,30 m circa. È stata prevista l installazione puntuale di 5 (cinque) + 3 (tre) ancoraggi UNI 795 classe A1. Lungo il perimetro dove sono presenti le linee orizzontali UNI 795 classe C e gli ancoraggi UNI 795 classe A1, gli operatori andranno ad agganciarsi con un dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) bloccato ad una lunghezza definita massima di 1 metro in modo da operare sempre in trattenuta. Per spostarsi nella parte retrostante del lato principale secondo il percorso segnalato in copertura, l operatore dovrà utilizzare Doppio cordino L max, 2,00 m (UNI EN 354) che consente il transito in sicurezza sulla copertura. Come si può vedere dalla planimetria allegata i percorsi sulla copertura (indicati con tratteggio in verde) avvengono alla base piana dei tegoli e delle travi di appoggio; la presenza dei pannelli di tamponamento sui lati delle testate del blocco edificatorio garantisce la presenza di un sistema di protezione permanente quale un parapetto fisso che consente di eliminare i rischi di caduta. Aree particolari Operando nella parte frontale dei lucernari (apertura verticale) dalla base dei tegoli, risulta che gli stessi lucernari siano protetti da idoneo parapetto di protezione attraverso l inserimento di corrente verticale nello stesso serramento; in ogni caso per l operatività limitrofa agli stessi lucernari, a garanzia di una maggiore sicurezza, gli operatori opereranno agganciati alla stessa linea flessibile UNI EN 795 cl. C con un dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) bloccato ad una lunghezza definita in modo da operare sempre in trattenuta. Piano di evacuazione Piano di evacuazione non previsto in quanto non sono previsti bordi soggetti ad arresto caduta; i bordi risultano essere tutti protetti e/o soggetti a trattenuta. DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2)
7 Ancoraggi Ancoraggio su superfici verticali, orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 Cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 Cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzioanle (UNI EN 517 tipo B) DPI Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di energia (UNI EN 355) Dispositivo anticaduta retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Cordini L max.. m (UNI EN 354) Doppio cordino L max 2,00 m (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Procedure prescrizioni. - L operatore al momento di accedere sulla copertura del Blocco B Copertura Ampliamento Fabbricato dovrà indossare l imbracatura e dotarsi di Doppio cordino L max, 2,00 m (UNI EN 354) e dispositivo anticaduta flessibile di tipo guidato UNI (da bloccare a lunghezza definita) da ancorare alle linee di ancoraggio della copertura (linea UNI 795 classe C) e agli ancoraggi UNI 795 classe A1 nei lati / punti perimetrali del fabbricato oggetto dell ampliamento che presentano una distanza libera di caduta maggiore ai 2,00 m al fine di operare in trattenuta lungo il percorso perimetrale. - Durante le operazioni di manutenzione delle coperture, considerata la possibilità di caduta dall alto di oggetti è necessario delimitare e segnalare l area sottostante durante tutta la durata delle lavorazioni. - Non sono previste opere di manutenzione in copertura in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la sicurezza dei lavoratori.
8
9
10
Descrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali scheda SP 22 rev: 22/10/2009 23.14.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA PIANA A DUE LIVELLI CASO A) EDIFICIO ESISTENTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile
Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO
Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDA UNICA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura composta da una falda a
Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6
Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDE INCLINATE A GRONDA COSTANTE PIANTA RETTANGOLARE Nuova Esistente Praticabile
Descrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP02 Rev: 22/10/2009 17.58.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA A FALDE SOVRAPPOSTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato
Descrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP18 Rev: 20/10/2009 12.33.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A VOLTA a bassa pendenza (inferiore a 15 ) con annesso a copertura PIANA Nuova Esistente
Descrizione Copertura:
Attività: 1 b Step:5 SP33.doc Soluzioni Progettuali Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA A TRE FALDE STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta copertura a
Descrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP09 Rev: 09/07/2009 9.47.00 Pagina 1/8 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA CON PIANTA AD L E PADIGLIONE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Si tratta
COMUNE DI PIANCASTAGNAIO
COMUNE DI PIANCASTAGNAIO MANUTENZIONE STRAORDIANRIA DELL EDIFICIO DENOMINATO RIPARAZIONE LOCOMOTORI/SILOS ALL INTERNO DELLA EX. MINIERA DI MERCURIO DEL SIELE COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMMITTENTE COMUNE
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 COMMITTENTE: UNIONE DEI COMUNI DEL MEDIO BRENTA Viale della Costituzione, 3 35010 Cadoneghe (PD) tipologia intervento Per i lavori di:
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA -
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - Identificazione dell edificio e dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell opera: Edificio sito in: Via O. Bravin 151/B 30023 Comune
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 10.11.2014 n.65, art. 141 c. 13, 14 e 15 D.P.G.R. del 18.12.2013 n 75/R RICHIEDENTE / COMMITTENTE: nome Cognome Residente/con
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso,
PROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA
LA COMMITTENZA IL TECNICO PROGETTISTI ASSOCIATI ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA PROGETTO Corso della Vittoria 36-37045 - Legnago (VR) Tel. +39.0442.600726 - Fax +39.0442.626682 proass@progettistiassociati1.191.it
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4 4. L elaborato tecnico della copertura, in relazione alle diverse fattispecie di cui all articolo 6, deve avere
Soluzioni Progettuali Scheda: SP32 Rev: 07/01/2011 Pagina 1/11 STATO DI FATTO
Soluzioni Progettuali Scheda: SP32 Rev: 07/01/2011 Pagina 1/11 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE DI COMPLESSO RELIGIOSO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Le coperture in esame appartengono
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei
SCHEMA DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA (DGR 97/12)
Studio tecnico agronomico-forestale-ambientale dott. Luca Canzan Viale Venezia 17/19 32036 Sedico (BL) tel: 0437.858537 mail: lucacanzan@alice.it pec: lucacanzan@epap.sicurezzapostale.it Via Val di Fontana,
Indirizzo Via Municipio n. Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD. Nel Fabbricato posto in via Municipio n - Comune Campodoro Cap 35010 Prov PD
RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Principale: Altro richiedente: Nome Comune di Campodoro (PD) Indirizzo Via Municipio n Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD tipologia intervento Per i lavori di: Progetto
Oggetto_. Localizzazione_. Committente_. Altanon S.r.l. Descrizione_. Fase_. Scala_. Data deposito_. Codice interno_. Informativa_.
GianRenato Piolo Architetto Oggetto_ Variante alla P.E. n. 2012/0533 ai sensi della L.R. 14/2009 e ss.mm.ii. e delle Norme Tecniche del Piano degli Interventi 2008/C per l'attuazione dei Comparti n.1,
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005
Al Comune di PRATO Servizio Gestione attività edilizia Via Arcivescovo Martini n. 60 59100 PRATO ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del
MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO
MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO Dott. Ing. Carla Facciotto Dott. Arch. Sauro Mambrini 53021 ABBADIA S.S. Via dei Forni, 4 tel. 0577776049 Fax 0577776437 e mail mambrini@mambriniassociati.it COMUNE DI CASTIGLIONE
PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)
PERCORSI VERTICALI Scheda: P005 Rev: 06/06/2009 10.48.00 Pagina 1/5 PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4" lett. b COMMITTENTE: Comune di Signa con sede in via Piazza Repubblica n 1 Comune
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r
ALLEGATO alla seguente pratica: Denuncia inizio attività Richiesta Permesso di costruire Variante con sospensione lavori Variante senza sospensione lavori (art.142 L.R. 01/05) Istanza di sanatoria (art.140
Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.
Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell
PROGRAMMA LINEE VITA
PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo
LAVORO SULLE COPERTURE
1 LAVORO SULLE COPERTURE UNI EN 8088 2 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati (definizioni) [UNI 8088] Tipi di coperture [UNI 8088] MANTO DI COPERTURA Per manto di copertura si intende l insieme degli
FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE
FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE Proprietario dell immobile Progettista del sistema di COGNOME NOME COGNOME NOME Indirizzo dell immobile Tipologia d
PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO
PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO Gemona del Friuli, 23 maggio 2012 Dott.ssa Francesca Piva Tecnico della Prevenzione A.S.S. n. 3 Alto Friuli CLASSIFICAZIONE COPERTURE CLASSIFICAZIONE COPERTURE TIPOLOGIA Fortemente
Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini
M.EN.S. Engineering Dott. Ing. Corrado Giromini Sistemi Anticaduta dall Alto Linee Vita Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010 M.EN.S. Engineering Sommario Normativa D.Lgs.81/08
Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI
Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PIATTAFORME AEREE: dispositivo per il lavoro in quota efficace e di immediato impiego, non richiede attività preparatoria a terra o sulla facciata (a parte la delimitazione
LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
LAVORO IN QUOTA: DEFINZIONE
LAVORI IN ALTEZZA - NORME DI RIFERIMENTO D.Lgs 81/2008 e s.m.i. In particolare Titolo IV Cantieri temporanei o mobili Capo II Norme per la prevenzione sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota
SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE
LINEE VITA: LA PROGETTAZIONE E L INSTALLAZIONE ing. Massimiliano Granata Coordinatore tecnico area edilizia Romeo Safety Italia srl 1 SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE A. LA NORMATIVA B. LA PROGETTAZIONE C.
LA SICUREZZA in COPERTURA
INCONTRI TECNICI Progettazione, tecniche e materiali 08 giugno 2011 LA SICUREZZA in COPERTURA INQUADRAMENTO NORMATIVO Relatori: Ing. Cosimo Chines Ing. Stefano Camoni In collaborazione con Studio Tecnico
SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta
SCS Eurotetti Di Sara Lanzoni Azienda specializzata nei sistemi anticaduta Linee vita, parapetti, binari, passerelle, scale di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per una completa sicurezza.
PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
Regione Veneto COMUNE DI TRECENTA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLA
PROVINCIA DI VENEZIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI NUOVO IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI
Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute
Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione
SOLUZIONI PROGETTUALI. Criteri progettuali per un percorso, accesso e transito in sicurezza in una copertura
SOLUZIONI PROGETTUALI Criteri progettuali per un percorso, accesso e transito in sicurezza in una copertura PERCORSO INTERNO Percorso interno di accesso alla copertura 41 Copertura a capanna L ACCESSO
RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta
RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti
RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta
RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti
Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni
SPISAL Asl 20 Asl 21 Asl 22 Direzione Provinciale del Lavoro Comitato Paritetico Territoriale Polizia Municipale Campagna Cantieri Sicuri 2007 Elementi di giudizio Cantieri sotto il Minimo Etico Cadute
RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima
AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza
ANTICADUTA GUIDA RIGIDA ORIZZONTALE ATEX GUIDA RIGIDA ORIZZONTALE SISTEMI RIGIDI E SU FUNE CERTIFICATI PER SPAZI INCLINATI
ANTICADUTA SCALA ANTICADUTA SKYTAC Utilizzo: accesso in quota o in profondità. Con pioli o senza per scala esistente, installabile su qualsiasi tipo di struttura (torri, tralicci, edifici, pali). Caratteristiche:
SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75
PERCORSI VERTICALI Scheda: P003 Rev: 11/06/2009 19.55.00 Pagina 1/1 SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 D.P.G.R. Toscana 62/R 05, Artt.3, 8 Dispositivo Interno Esterno Permanente Non Permanente Fig 1 Fig
Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici
Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)
(spazio per il protocollo) Al Comune di Montale - Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) ELABORATI FASE 1 (art. 6, comma
I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO
Federico Genovesi Pierfrancesco Miniati I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale,
Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI
Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Come intervenire in sicurezza Infortuni mortali in Regione Lombardia per caduta dall alto (24% totale inf. mortali) Periodo
IL NUOVO REGOLAMENTO. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa. IL NUOVO REGOLAMENTO La Normativa 18/12/2014 1 /35. Criteri di Progettazione
Seminario Aggiornamento Coordinatori Soluzioni progettuali di sistemi anticaduta e 1 /35 La Normativa Tutto parte dalla L.R. n. 64/03 (Norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili
1- Premessa:descrizione intervento,analisi della copertura,tipologia strutturale,
1- Premessa:descrizione intervento,analisi della copertura,tipologia strutturale, impatto visivo L intervento in oggetto è costituito da due manufatti adibiti a loculi cimiteriali di circa metri 8,00x5,00
Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi
Martedì 22 luglio2014, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso la sede CPT, Viale Milano 56/60 Lodi Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi ing. Massimiliano Colletta I LAVORI
PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI
DISPOSITIVI TEMPORANEI PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI NORMA DI RIFERIMENTO UNI EN 795:2012 DEFINIZIONE TIPO B Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità
DISPOSITIVI ANTICADUTA
DISPOSITIVI 3 Normative EN Anticaduta La base di un sistema individuale di protezione anticaduta Punto di ancoraggio e connettore Punto di ancoraggio: punto in cui il sistema di protezione anticaduta è
La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture
Confindustria Marche Cadute dall alto Ancona 27 febbraio 2014 La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture A cura di: ing. Giuseppe SEMERARO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1
RISCHIO CADUTA DALL ALTO. Ing. Caterina Lapietra
RISCHIO CADUTA DALL ALTO Ing. Caterina Lapietra il rischio insito nel ponteggio, la sua percezione e gli accessori che producono sicurezza passiva La percezione del rischio è un fattore soggettivo, legato
Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012
Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012 Ing. Irene Chirizzi REGIONE TOSCANA Direzione Generale Diritti di cittadinanza
La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota
Seminario: Lavori su coperture: problematiche, approfondimenti, soluzioni ed indirizzi La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota A cura di: ing. Giuseppe SEMERARO OBIETTIVI
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall'alto nei lavori di manutenzione ordinaria
IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione. Foto di Charles Ebbets
IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione Foto di Charles Ebbets Tutte le attività svolte su coperture in funzione dell altezza, della tipologia
(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA
(FAQ) ANTICADUTA Che cos è un impatto d urto? All'arresto di una caduta l'operatore subisce un impatto d'urto che può provocare delle lesioni. 400 dan : comparsa di postumi cervicali 600 dan : soglia accettabile
IL NUOVO REGOLAMENTO e
Seminario Aggiornamento Collegio Geometri Grosseto Soluzioni progettuali di sistemi anticaduta e Dr. Rolando Giomarelli Az. Usl 7 di Siena 1/35 La Normativa Tutto parte dalla L.R. n. 64/03 (Norme per la
REGOLAMENTO CADUTE DALL ALTO
Allegato n 3 REGOLAMENTO Comune di Montemurlo Area A Ufficio Edilizia Privata Via Toscanini 1, Tel. 0574 / 558329 Fax 0574/558310 e-mail: montemurlo@comune.montemurlo.po.it Orario di apertura: lun. 9.00/13.00
Art. 91 DL 81.08 come modificato dal DL 106.09
ARCH. NICOLA BELLENTANI nicolabellentani@alice.it Art. 91 DL 81.08 come modificato dal DL 106.09 Allegato XVI DPI ASSORBITORI CONNETTORI CORDINI DISPOSITIVI RETRATTILI IMBRACATURE SISTEMI ANTICADUTA DISPOSITIVI
MODULO R.I.T.C. Modulo richiesta informazioni tecniche di copertura Ed. 24/01/2014
Informazioni tecniche per la realizzazione di un progetto di linea vita, o sistema anticaduta, su copertura Informazioni tecniche per la verifica strutturale MODULO R.I.T.C. Modulo richiesta informazioni
Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni
Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni 1/35 Criteri di Progettazione Il corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura èfinalizzato all eliminazione e/o riduzione
Per installare una parabola su un tetto oppure su superfici
Tractel Italiana www.tractel.edilio.it SICUREZZA Sistemi anticaduta per lavori in quota Per installare una parabola su un tetto oppure su superfici non protette, la cui altezza dal suolo è maggiore di
Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure
Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure Fascicolo dell opera (D.Lgs. 81/08 art.91 All. XVI) elaborato tecnico e grafico della copertura relazione tecnica illustrativa fascicolo del sistema
Cod. commessa P -11-023. Tecnici. Ing. Christian Zanol Ing. Mattia Gasperini
Committente COMUNE DI LASINO Piazza Degasperi, 25 38076 Lasino (TN) Oggetto Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola elementare di Lasino Progetto esecutivo FASCICOLO TECNICO
2.1 Ai fini di quanto disciplinato nel presente atto di indirizzo e coordinamento si intende per:
Allegato 1) Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota nei cantieri edili e di ingegneria civile ai sensi dell art. 6 della legge regionale 2 marzo
INDICE DISPOSITIVI ANTICADUTA
INDICE DISPOSITIVI ANTICADUTA CINTURE DI POSIZIONAMENTO Pag. 37 IMBRAGATURA ANTICADUTA Pag. 38 CORDINO DI ANCORAGGIO E ACCESSORI Pag. 323 ASSORBITORI DI ENERGIA E ANTICADUTA Pag. 324 FUNE ANTICADUTA Pag.
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)
Comune di Provincia di (spazio per il protocollo) Al Comune di - Edilizia Privata ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) ELABORATI FASE 1 (art. 6, comma 1/a,b,c
CHE COSA E UNA CADUTA? UN SALTO UNA CADUTA. Anche da una piccola altezza una caduta può avere conseguenze drammatiche!! È volontario.
Sistemi anticaduta CHE COSA E UNA CADUTA? UN SALTO È volontario UNA CADUTA È involontaria E quindi è ammortizzato E quindi non è ammortizzata Buon assorbimento d energia IMPATTO DEBOLE Minimo assorbimento
Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)
MASTER SICUREZZA Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) Alessandro Cauduro Creazzo 1 luglio 2010 DPI Anticaduta Generalità I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono:
Cava Halbfabrikate AG CH-Ilanz +41 (0)81 925 28 72 www.cava-ag.ch
Cava Halbfabrikate AG CH-Ilanz +41 (0)81 925 28 72 www.cava-ag.ch Sicurezza a tutti i livelli. Gamma di prodotti. Safe Post II Safe Post II, utilizzabile come punto di ancoraggio singolo o integrato in
MISURE DI DISICUREZZA NEI LAVORI IN IN QUOTA SU EDIFICI DANNEGGIATI DAGLI EVENTI SISMICI
EVENTI SISMICI DEL 20 E 29 MAGGIO 2012 RICOSTRUIRE IN SICUREZZA Incontro tecnico di presentazione del documento: MISURE DI DISICUREZZA NEI LAVORI IN IN QUOTA SU EDIFICI DANNEGGIATI DAGLI EVENTI SISMICI
ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.
ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.) ESEMPLIFICAZIONE DI E.T.C. SU PROGETTI REALMENTE ESEGUITI,
Accessori funzionali Linea VITA
Accessori funzionali Linea VITA La linea vita o linee vita (secondo la norma UNI EN 795) è un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture alla quale si deve agganciare chiunque acceda alla copertura.
Seminario Tecnico. Le cadute dall'alto: una priorità per la sicurezza
Seminario Tecnico Le cadute dall'alto: una priorità per la sicurezza 27 febbraio 2014 Confindustria Marche Sala Tacconi Via Filonzi 11 Ancona In collaborazione con: 2 Seminario Tecnico Le cadute dall'alto:
SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE
SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE I DISPOSITIVI ANTICADUTA DALLE COPERTURE SONO SOTTOPOSTI ALLA NORMA UNI EN 795:2002 La norma UNI EN 795:2002
Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute
Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione
Realizzazione di un. Disposizioni per la prevenzione dei rischi da caduta dall alto!!" "
Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Procedure di sicurezza per l installazione e la manutenzione di pannelli fotovoltaici Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Realizzazione
Il programma. I lavori in quota
Il programma I lavori in quota Definizioni Obblighi del datore di lavoro Scale a pioli Scale fisse a gradini Scale fisse a pioli Scale semplici portatili Definizione D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.81 Titolo IV,
PROGETTAZIONE DELLA PREVENZIONE CONTRO LA CADUTA LIBERA VERSO IL VUOTO. Consulta di Mantova - Relatore Pier Luigi Ghisi
PROGETTAZIONE DELLA PREVENZIONE CONTRO LA CADUTA LIBERA VERSO IL VUOTO OBBIETTIVI PRINCIPALI Sviluppare nei progettisti la cultura della sicurezza Formarli alla previsione progettuale di attrezzature di
Soluzioni per la messa in sicurezza delle coperture
Convegno Busto Arsizio LAVORI IN QUOTA E RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO Relatore: Soluzioni per la messa in sicurezza delle coperture ing. Alberto Pincigher A norma di legge il presente elaborato non può
SAIE 2011 Quartiere fieristico Bologna 07 OTTOBRE 2011
SAIE 2011 Quartiere fieristico Bologna 07 OTTOBRE 2011 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza ex ISPESL Dispositivi di ancoraggio e punti di ancoraggio Arch. Davide Geoffrey Svampa Ing. Francesca Maria Fabiani
prof. ing. Maurizio Fauri ing. Michele Tarolli ing. Manuel Gubert ing. Tommaso Bezzi ing. Andrea Mattedi ing. Christian Zanol ing.
Palazzo Stella, via Degasperi n. 77 38123 TRENTO +39 0461 39 15 35 +39 0461 39 44 97 info@poloenergia.com C.F. e P.IVA 01730870225 www.poloenergia.com Committente TRENTINO TRASPORTI S.p.A. Via Innsbruck,
COPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS
COPERTURE INDUSTRIALI MOBILI E FISSE SISTEMI DI CHIUSURA FLESSIBILI LOGISTIC SOLUTIONS TUNNEL AUTOPORTANTE TUNNEL AUTOPORTANTE Grazie alla struttura autoportante sono collocabili ovunque, purchè adagiate
IL RISCHIO CADUTA DALL ALTO NELLE AZIENDE MANIFATTURIERE
IL RISCHIO CADUTA DALL ALTO NELLE AZIENDE MANIFATTURIERE ATTREZZATURE PER IL LAVORO IN QUOTA GIOVANNI SPEDO - ASL MANTOVA DIP. PREVENZIONE MEDICA Principali attività con rischio caduta dall alto nelle
La scelta delle attrezzature nella gestione del rischio di caduta dall alto. ing. PASTA NICOLA
La scelta delle attrezzature nella gestione del rischio di caduta dall alto ing. PASTA NICOLA Quale approccio alla gestione del rischio di caduta dall alto alto D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - Art. 15 Le misure
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro La progettazione degli edifici e della sicurezza integrazione del regolamento locale di igiene OBIETTIVO: introdurre
SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO
SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO La scheda di rilevazione dei rischi di caduta dall alto è stata pensata come strumento di analisi sia per gli addetti del settore che per i funzionari
Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di
Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di FABBRICATO RESIDENZIALE FORMATO DA QUATTRO U.I. previa demolizione del fabbricato esistente scheda A7 allegato A delle
Kit Linea Vita. Scheda progettisti. Kit Linea Vita. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione
Scheda progettisti Kit Linea Vita Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione 0505 Manutenzione 4 1/anno C certificato UNI EN 795:2002 Distanza max tra i pali
LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta
LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta Lucca 1-06 - 2010 Stefano Cesari Amorini Srl - Perugia Lavoro in quota: le variabili per individuare il metodo di accesso
Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene
Allegato alla Delibera n. 850 del 17.12.2004 Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene Articolo 3.2.11: Disposizioni concernenti la prevenzione dei rischi di caduta dall alto Le seguenti disposizioni
Modello: linea vita temporanea 2 operatori. Norma: EN 795 B CODICE: 0840112
UNI EN 795:2012 Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità di un ancoraggio strutturale o elemento di fissaggio per essere solidale alla struttura
COPERTURE: LUOGHI DI LAVORO?
COPERTURE: LUOGHI DI LAVORO? FASE DI LAVORO: MANUTENZIONE IMPIANTI EDIFICI e COPERTURE ELEMENTI CONDIZIONANTI EDIFICI e COPERTURE ELEMENTI CONDIZIONANTI OBIETTIVO MANUTENZIONI IN SICUREZZA ELABORATO TECNICO