durante le fasi operative in cantiere ed in laboratorio. Inoltre al fine di garantire una panoramica completa ed esaustiva sono stati presentati

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "durante le fasi operative in cantiere ed in laboratorio. Inoltre al fine di garantire una panoramica completa ed esaustiva sono stati presentati"

Transcript

1 RELAZIONE FINALE DELL ATTIVITA DI ORIENTAMENTO, FORMAZIONE, TIROCINIO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO NELLE IMPRESE E BOTTEGHE ARTIGIANE DEL SETTORE DEL RESTAURO BENI CULTURALI Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio con i fondi del FSE, è stato realizzato dall Organismo Paritetico per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia di Roma e Provincia (CEFMECTP) e il C.S.R. restauro Beni Culturali S.a.s. di Riccardo Mancinelli, ha avuto come principale finalità l attività di formazione qualificata di personale nel settore del restauro di Beni Culturali. L attività del corso è stata articolata in due fasi: lezioni teoriche e tirocinio pratico. Il restauro dei beni culturali è un settore che vede integrarsi competenze di tipo scientifico,tecnico e storico artistico e lavoro di tipo pratico. Pertanto è stato necessario preparare teoricamente gli allievi prima del contatto diretto con le opere d arte; contestualmente però si è ritenuto necessario inserire alcune ore di tirocinio pratico durante il corso teorico, per facilitare la comprensione delle problematiche affrontate in aula. Il ciclo di lezioni è stato suddiviso in diverse tematiche al fine di offrire una panoramica completa e approfondita agli allievi, e si è tenuto nella sede di Roma nelle aule del CEFMECTP di via Filippo Fiorentini, 7. La disciplina tecniche artistiche ha riguardato materiali diversi, quali dipinti su tela e tavola e dipinti murali in riferimento ai supporti, alle problematiche della pellicola pittorica e alla tecnica a fresco; sono state inoltre approfondite le decorazioni musive e le tecniche relative alle cosiddette arti minori, quali ceramica, vetro e metalli. Nell ambito di tali lezioni i maestri artigiani hanno cercato di relazionare il più possibile le conoscenze teoriche con quello che poi sarebbe stato il lavoro pratico che i ragazzi avrebbero svolto nei cantieri di restauro. La conoscenza delle principali tecniche esecutive delle opere d arte è ritenuta in ambito accademico parte integrante e fondamentale della professione del restauratore. La disciplina materiali e tecniche del restauro ha avuto come obiettivo la conoscenza ed il corretto uso delle metodologie e dei materiali usati nel restauro, relativamente ad affreschi, dipinti su tela e tavola, mosaici e materiale archeologico. Tali lezioni sono state integrate sul campo,

2 durante le fasi operative in cantiere ed in laboratorio. Inoltre al fine di garantire una panoramica completa ed esaustiva sono stati presentati durante le lezioni numerosi esempi di interventi eseguiti, proponendone criticità e soluzioni. In relazione ai casi presentati è stato quindi possibile proporre una vasta casistica di procedimenti e prodotti che abitualmente vengono utilizzati nel campo del restauro delle opere d arte. Un altra branca fondamentale del corso è stata storia e teoria del restauro : la storia del restauro delle opere d arte dall antichità ad oggi attraverso la conoscenza della moderna teoria ha consentito di comprendere l evoluzione dell approccio scientifico metodologico dell intervento di conservazione. Inoltre è stata proposta l analisi della figura del restauratore a partire dal maestro di bottega fino ad arrivare alla qualificazione professionale dei giorni nostri. Le lezioni inerenti l approccio metodologico all intervento di restauro conservativo sono state inevitabilmente legate a materiali e tecniche di restauro e alla storia e teoria del restauro, poiché la lettura tecnico conservativa dell opera e la sua analisi preliminare vengono effettuate sulla base della moderna teoria del restauro e delle metodologie applicabili, nonché sulla comprensione delle forme di degrado. Le lezioni sopra descritte, di puro carattere teorico scientifico, sono state affiancate da quattro filoni di tipo pratico, inerenti soprattutto alla fattibilità e alla realtà lavorativa attuale. Le ore dedicate all organizzazione del cantiere/laboratorio sono state molto importanti, soprattutto perché tutti gli allievi hanno affrontato una buona esperienza in cantiere, e hanno necessariamente dovuto apprendere l intero ciclo produttivo del restauro partendo dalle norme di sicurezza in cantiere ed in laboratorio, passando per quelle comportamentali e organizzative: nella aree di cantiere su beni sottoposti a tutela è fondamentale infatti acquistare un discreto grado di autonomia. Gli allievi hanno inoltre seguito il modulo relativo all applicazione del D.lgs. 81/2008, di informazione/formazione sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro: le norme di sicurezza e di igiene del lavoro, le misure di prevenzione collettiva e l utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.). Relativamente all approccio metodologico all intervento di restauro conservativo è stato affiancato un corso sulla documentazione dei lavori, che ha avuto come finalità l apprendimento delle metodologie utilizzate per l elaborazione di una documentazione finale grafica e fotografica del lavoro eseguito. Questa fase è ritenuta di fondamentale importanza durante un intervento conservativo e aiuta l operatore nella comprensione delle forme di degrado e dello stato di conservazione dell opera. Per quanto riguarda gli aspetti imprenditoriali della professione, nell ambito delle lezioni preventivazione e progettazione degli interventi di restauro conservativo e realtà lavorativa e 2

3 prospettive: dalla bottega all impresa sono stati approfonditi gli aspetti relativi alle principali differenze tra progetto e preventivo di spesa, attraverso la verifica dei dati necessari alla redazione di progetti di fattibilità, progetti esecutivi e preventivi; inoltre sono state affrontati i percorsi di qualificazione professionale e di crescita imprenditoriale, per presentare una visione completa e realistica del mondo del lavoro, conoscendone le criticità e le soluzioni di inserimento. Alla fine di ogni modulo agli allievi sono stati sottoposti dei test a risposta multipla, composti da dieci quesiti, con determinazione finale in trentesimi. Dopo la correzione delle verifiche da parte dei docenti si sono svolte in aula discussioni e chiarimenti al fine di utilizzare i test soprattutto come strumento per la valutazione della chiarezza e del livello di apprendimento delle lezioni. In generale possiamo riconoscere un buon grado di attenzione e di interesse da parte degli allievi, che si è poi concretizzato fattivamente nell attività pratica. Nonostante infatti le diverse preparazioni dei ragazzi si è raggiunto un livello medio di partenza discreto e comunque sempre sufficiente per affrontare poi insieme interventi di restauro anche su materiali di altissimo valore artistico. Attività pratica Materiale archeologico e dipinti su tela nel laboratorio del C.S.R. restauro Beni Culturali L attività pratica è stata effettuata nell ambito dei cantieri di lavoro del C.S.R. restauro Beni Culturali S.a.s. di Riccardo Mancinelli, ed ha riguardato numerose esperienze. L attività comune per tutti i ragazzi è stata quella di laboratorio, in quanto i cantieri all aperto sono stati sospesi per brevi periodi a causa delle avverse condizioni atmosferiche invernali. I materiali affrontati sono stati di due tipologie: archeologici e dipinti. I reperti archeologici erano costituiti da frammenti ceramici e lucerne, frammenti di vetri e tessere musive in pasta vitrea, monete in bronzo e chiodi in ferro. Tali materiali provenivano dagli scavi archeologici negli ambienti al di sotto delle Terme di Traiano al Colle Oppio a Roma. Sono state affrontate tutte le fasi si intervento, partendo dalla documentazione grafica, alla pulitura, gli incollaggi, le integrazioni, la protezione finale e la documentazione fotografica completa dell intervento. L idea di affrontare direttamente il materiale archeologico originale nasce dall esperienza che i docenti hanno avuto nella loro formazione, e che parte dal principio che essendo le operazioni di restauro reversibili non sussistono problemi nell affidare anche reperti originali a personale non completamente esperto sotto l attenta supervisione dei restauratori qualificati. La realtà lavorativa del laboratorio ha consentito inoltre di affrontare i reperti archeologici a partire dall osservazione preliminare e dall analisi completa e attenta delle forme di degrado e delle tecniche esecutive, attraverso la realizzazione di grafici cartacei e la redazione di schede conservative appositamente elaborate. L intento è stato quello di far comprendere quanto tale fase conoscitiva fosse importante ai fini della pianificazione dell intervento.

4 Gli interventi di restauro sono stati accompagnati da documentazione fotografica durante tutte le operazioni. Documentazione grafica cartacea relativa allo stato di conservazione di una lucerna romana in terracotta ed elaborazione della relativa legenda Documentazione fotografica: prima durante e dopo l intervento di restauro di una lucerna romana in terracotta Durante l intervento di restauro sui reperti ceramici gli allievi si sono dedicati anche alla realizzazione di un piccolo campionario di ricette per la colorazione del gesso alabastrino utilizzato nelle integrazioni di questi manufatti, realizzando diversi campioni. Dal punto di vista didattico è stato molto formativo per gli allievi comprendere la precisione e la ripetitività con cui deve essere eseguita una sperimentazione anche se di piccola importanza come nel nostro caso. Alcuni dei campioni per le integrazioni sui reperti ceramici Realizzazione di integrazioni in gesso su una lucerna in terracotta 4

5 Contemporaneamente al restauro delle lucerne gli allievi hanno dedicato diverse giornate di lavoro alla pulitura meccanica di frammenti in terracotta, materiale di scarto utilizzato in epoca romana per il riempimento di alcuni ambienti situati al di sotto delle Terme di Traiano. Questa fase, anche se monotona, è stata fondamentale per far familiarizzare glia allievi con l uso del bisturi e con la calibrazione della forza da loro esercitata sulla superficie dei manufatti. In seguito alla pulitura è stata eseguita anche una ricerca per verificare se fossero presenti frammenti che potevano essere ricomposti, e quindi sono state ricreate alcune piccole porzioni di oggetti. Panoramiche di frammenti ceramici puliti dagli allievi Alcuni frammenti dopo la ricerca degli attacchi e l incollaggio I frammenti dopo l integrazione in gesso pigmentato I frammenti ceramici dopo la colorazione dell integrazione in gesso mediante la tecnica del puntinato eseguita dagli allievi

6 Il vetro archeologico è stato il materiale sul quale i ragazzi hanno riscontrato maggiori difficoltà a causa dell estrema fragilità intrinseca al materiale e alle forme di degrado. Contemporaneamente però si è trattato forse dell intervento di maggiore soddisfazione grazie ai buoni risultati ottenuti. Documentazione fotografica dell intervento di restauro di frammenti in vetro Nell affrontare il vetro una importante problematica ha riguardato l imballaggio di tali frammenti e quindi gli allievi, sotto la supervisione dei restauratori, hanno creato delle strutture tali da permettere la riconsegna dei vetri e garantirne la conservazione nel tempo. Preparazione degli imballaggi per i frammenti vitrei 6

7 In laboratorio sono stati eseguiti importanti interventi di restauro anche su dipinti su tela; sono state affrontate le fasi della pulitura chimica e meccanica, della foderatura, delle stuccature e del ritocco pittorico. Tra queste sicuramente la parte riguardante la pulitura è stata quella più entusiasmante per i ragazzi, poiché spesso durante questa fase si assiste ad una vera e propria riscoperta della pittura originale. I ragazzi intenti nelle fasi di pulitura di alcuni dipinti su tela L operazione di maggiore difficoltà che gli allievi hanno eseguito durante il restauro dei dipinti su tela, sotto l attenta supervisione del restauratore specializzato, è stata la foderatura. Questo intervento si effettua quando il supporto del dipinto è gravemente deteriorato e non riesce più quindi ad adempiere alla sua funzione causando anche gravi danni alla pellicola pittorica, con la

8 conseguente perdita dell opera. Successivamente gli allievi hanno partecipato anche alla stiratura della tela imparando a calibrare la forza e il calore necessari alla buona riuscita dell intervento. La foderatura di un dipinto su tela Nell ambito del restauro dei dipinti si sono dedicati anche alla stuccatura e alla doratura delle cornici degli stessi, imparando quindi ad applicare la foglia d oro sulla missione e a patinarla per ottenere dei risultati omogenei. Doratura e stuccatura di cornici 8

9 Gli allievi sono stati introdotti anche alla tecnica dell integrazione pittorica, limitando però il loro intervento a lacune di piccola entità, vista la notevole esperienza che richiede un integrazione a tratteggio di grandi dimensioni. I risultati sono stati pienamente soddisfacenti e naturalmente coloro che hanno dimostrato maggiore interesse e predisposizione alla comprensione della tavolozza (ad esempio nella distinzione tra colori freddi e caldi) si sono maggiormente prodigati in questa fase con particolare dedizione. Allieve impegnate nell integrazione pittorica di dipinti su tela Gli ultimi due materiali affrontati nell esperienza in laboratorio sono stati i metalli archeologici. I ragazzi sono partiti da situazioni di degrado particolarmente accentuate: i chiodi in ferro presentavano corrosione deformante e numerosi frammenti, mentre le monete in bronzo erano coperte da prodotti di corrosione che ne mascheravano completamente il rilievo. Nel caso delle monete è molto importante sottolineare come la fase della pulitura sia stata eseguita sotto lampada con lente di ingrandimento: sicuramente l esercizio di manualità praticato nelle settimane precedenti a questo intervento su materiali delicati come il vetro archeologico ha contribuito alla sua buona riuscita.

10 prima prima dopo dopo Esempio di due monete in bronzo prima e dopo il restauro eseguito dagli allievi: in questi casi la fase della pulitura è stata necessariamente eseguita sotto lente di ingrandimento Nei chiodi in ferro il lavoro si è concentrato sulla rimozione dei prodotti di corrosione deformante attraverso l uso di microtrapani. Gli allievi hanno quindi dovuto apprendere il funzionamento di tali strumentazioni, imparando ovviamente non solo a padroneggiarne la potenza, ma anche il funzionamento meccanico dovendo all occorrenza cambiare le frese. Si tratta di una strumentazione che nella professione del restauratore ha una grande importanza, sia nel restauro dei materiali archeologici (soprattutto metalli quali bronzo e ferro) sia anche nel restauro del materiale lapideo. Inoltre su tali reperti in ferro sono state effettuate molte integrazioni a supporto di scaglie distaccate e quindi i ragazzi hanno imparato l uso delle resine bicomponenti e soprattutto hanno compreso la calibrazione delle terre ventilate necessarie alla pigmentazione. Alcuni chiodi archeologici in ferro prima e dopo l intervento di restauro 10

11 Il cantiere di restauro sulle sculture in bronzo del Villaggio Olimpico a Roma Al momento della riapertura dei cantieri (sospesi per le avverse condizioni metereologiche in quanto situati all aperto) gli allievi sono stati divisi in due gruppi cercando di assecondare le preferenze e le necessità di ciascuno. Una parte dei ragazzi ha affrontato quindi il restauro di tre gruppi scultorei in bronzo situati negli spazi verdi del Villaggio Olimpico a Roma: la Corsa, il Calcio e il Pugilato. In cantiere è stato necessario, vista la presenza di un ponteggio a due piani, di istruire gli allievi sulle norme comportamentali idonee; consapevoli che erano state effettuate in classe molte ore di lezione sulla sicurezza sul lavoro, si è cercato di far comprendere in pratica i pericoli che si corrono sulle impalcature e la necessità assoluta di utilizzare i D.P.I., pena la non ammissione sul luogo di lavoro. I ragazzi hanno affrontato una realtà lavorativa a tutti gli effetti, sia nell assoluto rispetto degli orari, sia nel lavoro pratico e nella serietà. Il cantiere in cui sono stati impiegati è stato cominciato e finito da loro ed ha quindi permesso di affrontare tutte le operazioni di restauro in maniera completa. Le prime fasi hanno riguardato la pulitura della superficie bronzea: è stata eseguita con mezzi diversi, dai più semplici (bisturi e solventi leggeri), fino all uso di microtrapani e anche di sistemi aeroabrasivi (microsabbiatura con inerte) a pressione controllata. Soprattutto durante questa operazione la crudezza di alcune lavorazioni che fanno parte della professione del restauratore è stata ampiamente compresa: tale fase si esegue sempre con maschera con filtri antipolvere, tuta in tivek e cappuccio con visiera, ed è quindi molto scomodo e faticoso lavorare in queste condizioni necessarie però alla salvaguardia della propria salute. Inoltre è necessario familiarizzare con lo strumento e saperlo anche smontare per ricaricarlo e pulirlo. Alcuni allievi intenti nella microsabbiatura della statua in bronzo

12 Alcune immagini della pulitura delle statue in bronzo Gli allievi hanno anche partecipato alle fasi preliminari all intervento vero e proprio: la preparazione delle casse con i materiali necessari e la redazione del relativo elenco materiali, la documentazione fotografica e l esecuzione delle prove di pulitura necessarie all individuazione della corretta metodologia da applicare. Pertanto si ritiene che abbiano compreso come ogni manufatto ha una storia personale ed un particolare stato di conservazione, impostazione che permette di calibrare ogni intervento sulle opere d arte specifiche. Nell ambito di queste fasi preliminari hanno anche assistito all esecuzione di indagini diagnostiche quali la fluorescenza dei 12

13 raggi X e il prelievo di campioni di materiale. In questa sede l ing. C. Falcucci ha anche spiegato in una vera e propria lezione di diagnostica il funzionamento del macchinario portatile che consente l XRF e ha illustrato le metodologie d analisi. La lezione in cantiere sulla Fluorescenza dei raggi X Terminata la fese della pulitura i ragazzi hanno effettuato il trattamento di inibizione dei prodotti di corrosione con BTA, sostanza particolarmente nociva e che ha pertanto richiesto le adeguate precauzioni nell impiego degli apposti D.P.I. Successivamente gli allievi hanno potuto mettere in pratica su larga scala l esperienza fatta in laboratorio in merito all uso delle resine pigmentate con terre ventilate, nelle operazioni di risarcimento di tutte le lacune e le fratture presenti nelle statue. Inoltre è stato necessario equilibrare cromaticamente la superficie dei bronzi che si presentavano fortemente disomogenee e deturpate. La fase finale dell intervento di restauro ha riguardato l applicazione di un multistrato di protettivi, al fine di proteggere le statue il più possibile dagli agenti atmosferici e dall esposizione agli agenti inquinanti. Anche queste operazioni sono state eseguite utilizzando gli appositi D.P.I.

14 Esecuzione delle integrazioni in resina e dell equilibratura cromatica Applicazione dei protettivi finali 14

15 L intervento di restauro ha seguito le stesse procedure per tutti i tre gruppi di sculture. E doveroso aprire una piccola parentesi però sul caso della statua Il Calcio, poiché si è trattato di un buon esempio di come nella professione del restauratore bisogna sempre impiegare una buona dose di inventiva e di iniziativa personale. Le mani di uno dei due atleti presentava un tipo di corrosione gravemente deformante, con la quale raramente si ha l occasione di scontrarsi nel restauro di bronzi così moderni. Pertanto le parti sono state faticosamente liberate dai prodotti di corrosione e successivamente monitorate. Insieme ai ragazzi è stato possibile comprendere che le mani della statua erano piene di acqua piovana, che vi si è raccolta a causa delle profonde fratture presenti sulle spalle e sulla schiena della scultura. Gli allievi hanno quindi assistito e partecipato attivamente all esecuzione di alcuni fori nelle parti interessate e tutti abbiamo assistito (non senza sorpresa) alla fuoriuscita di circa 3 litri di acqua per ciascuna mano. Si auspica che questo episodio abbia contribuito ad insegnare loro ad analizzare sempre la situazione conservativa di un manufatto con uno spirito critico e libero da schemi accademici preconfezionati, poiché spesso le soluzioni possono non essere ortodosse anche se necessarie alla buona conservazione di un opera d arte.

16 Il cantiere di restauro del mosaico parietale rinvenuto nel Criptoportico delle Terme di Traiano al Colle Oppio Roma. Come per il gruppo che ha partecipato alle attività del cantiere precedentemente descritto, anche in questo caso i tirocinanti sono stati inseriti in una vera attività di cantiere, in un contesto che, al di là dell importanza storica-archeologica del manufatto (per la quale si rimanda agli organi di stampa e di informazione in generale che hanno dato ampio risalto al ritrovamento), presentava tutti gli aspetti caratterizzanti un attività di restauro conservativo su un bene immobile di interesse storico e artistico. Prioritaria è stata la formazione-informazione dei tirocinanti sulle norme riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro e sulle mansioni che sarebbero state assegnate loro nel corso del tirocinio formativo, per poi passare alle considerazioni più tecniche e metodologiche e su valutazioni strettamente legate alla gestione di una piccola impresa artigiana in un contesto di cantiere. In sintesi, per quanto riguarda le tecniche d intervento approcciate e le metodologie discusse in corso d opera, i tirocinanti hanno eseguito l intero iter conservativo su un mosaico parietale rinvenuto in sito archeologico. In particolare il loro intervento li ha visti impegnati inizialmente in un puntuale lavoro di documentazione dello stato di fatto del manufatto, a partire dall esecuzione di una base grafica 16

17 informatizzata sulla quale andare ad apporre le informazioni via via registrate su copie cartacee del rilievo (mappatura del degrado). In seguito è stato eseguito un accurato preconsolidamento dei materiali costitutivi attraverso applicazioni a pennello di prodotti consolidanti ed una indagine sonora per l individuazione dei distacchi tra gli strati preparatori alla quale è seguita la riadesione degli strati stessi mediante infiltrazioni. Tale operazione, estremamente delicata, ed evidentemente di primaria importanza per un intervento conservativo, ha impegnato i tirocinanti per un lungo periodo, con controlli continui sull efficacia dei trattamenti e discussioni sui risultati ottenuti.

18 Anche le ripetute applicazione di sostanze biocida, per l eliminazione delle numerose colonie di organismi biodeteriogeni, e le valutazioni sull efficacia dei prodotti utilizzati, nonché le osservazioni sulla presenza persistente di tali colonie e sui parametri microambientali che le determinano, la necessità del riconoscimento delle specie ed il conseguente campionamento con l esecuzione di prelievi, hanno costituito un momento formativo interessante che ha contribuito a fornire ai tirocinanti alcuni elementi attraverso i quali impostare una valutazione generale sullo stato di conservazione di un manufatto antico. Di grande soddisfazione per i tirocinanti è stata senza dubbio la fase di pulitura del mosaico, attraverso la quale sono stati svelati i particolari delle tecniche esecutive del manufatto nonché la sua straordinaria bellezza. 18

19 A completamento dell intervento è stata affrontata anche la delicata operazione di equilibratura cromatica delle discontinuità causate dalla lacunosità della decorazione con ampie zone prive della tessitura musiva e con gli strati preparatori a vista. La difficoltà di tale operazione, la cui finalità e quella di ridurre le interferenze visive a vantaggio di una percezione unitaria del manufatto, è stata brillantemente risolta dai ragazzi guidati dalla esperienza del restauratore (già I.S.C.R.) Eugenio Mancinelli. In conclusione si ritiene che l esperienza maturata dai tirocinanti sulle ore complessive del corso sia stata soddisfacente poiché alla somministrazione di lezioni teoriche, la cui durata è evidentemente limitata per una disciplina ed un mestiere così complesso in cui convergono competenze a carattere scientifico, preparazione storico-artistica ed archeologica ed una sensibilità che si acquisisce con molti anni di esperienza, si è potuto affiancare una serie di attività di cantiere altamente significative e professionalizzanti, come quelle a cui hanno preso parte i tirocinanti mostrando grande interesse ed entusiasmo. Proprio al tutti loro va il ringraziamento del CEFMECTP e della C.S.R. Restauro Beni Culturali S.a.s. di Riccardo Mancinelli, società all interno della quale convergono, a diverso titolo, i maestri artigiani impegnati nel progetto formativo e nelle successive attività di tirocinio, poiché hanno offerto con dedizione realmente professionale il loro contributo all esecuzione di interventi decisamente importanti svolti in cantieri altamente significativi.

Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura LABORATORIO DI RESTAURO (MATERIALI LAPIDEI E DERIVATI)

Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura LABORATORIO DI RESTAURO (MATERIALI LAPIDEI E DERIVATI) PFP 1 Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura LABORATORIO DI RESTAURO (MATERIALI LAPIDEI E DERIVATI) Premessa 1. L insegnamento comprende una parte teorica (svolta con esempi,

Dettagli

Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni

Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.

Dettagli

Il Progetto Formazione

Il Progetto Formazione Il Progetto Formazione II MEETING MANUTENTORI ANTINCENDIO Milano, 12 maggio 2011 1 La formazione nel settore della manutenzione antincendio Il gruppo, costituito nel 2003, ha l obiettivo di supportare

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Appunti di restauro. Francesco Morante

Appunti di restauro. Francesco Morante Appunti di restauro Francesco Morante Definizioni Nel passato il termine RESTAURO indicava le operazioni necessarie a riportare un opera alle sue condizioni iniziali, se queste erano state compromesse

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DISCIPLINA TECNOLOGIA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 01 DATI IDENTIFICATIVI TITOLO I METALLI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSI SECONDE CLASSI / ALUNNI COINVOLTI DOCENTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO DOCENTI

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali. PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO

Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali. PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO IL CORSO è GRATUITO QUANDO INIZIA? Da metà settembre a fine dicembre

Dettagli

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE Scuola: Istituto comprensivo Fratelli Cervi - Scuola secondaria di I grado Dante Alighieri di Nonantola (Modena) MUSEO:

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 Docente: Elvio SILVESTRIN Materia: GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 3A CAT Indirizzo: Geometri Testi in adozione: Gestione del cantiere e sicurezza,

Dettagli

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio

Dettagli

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO PROPOSTA PER PERCORSO FORMATIVO: Corso di formazione per operatori e preposti addetti alle pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

DISCIPLINE PITTORICHE

DISCIPLINE PITTORICHE Anno Scolastico 2014-15 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: ARTI FIGURATIVE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA A DISCIPLINE PITTORICHE SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO OBIETTIVI GENERALI/ FINALITA' - Educazione all

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

SCHEDA DI QUALITÀ SULLA ATTIVITÀ GIOVANILE PROPOSTA

SCHEDA DI QUALITÀ SULLA ATTIVITÀ GIOVANILE PROPOSTA 1 SCHEDA DI QUALITÀ SULLA ATTIVITÀ GIOVANILE PROPOSTA I contributi alle Società per l Attività Giovanile sono finora stati dati unicamente in base ai rimborsi chilometrici richiesti per l attività di gara,

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

CORSO PODUCT DESIGN ANNUALE. Realizzare oggetti da usare

CORSO PODUCT DESIGN ANNUALE. Realizzare oggetti da usare CORSO PODUCT DESIGN ANNUALE Realizzare oggetti da usare PRODUCT DESIGN - ANNUALE Un anno di studio dedicato a Product Design Obiettivi del corso Il Corso di Product Design annuale si pone l obbiettivo

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

RELAZIONE INIZIALE A.S. 2014/2015

RELAZIONE INIZIALE A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO Karol Wojtyla Classe: Disciplina: TECNOLOGIA Prof.ssa Mariani Paola PROGRAMMAZIONE

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

«Documentazione dell'apprendimento»

«Documentazione dell'apprendimento» Pagina: 1 di 9 Indice «Documentazione dell'apprendimento» Apprendista:... NPA / Località:... Azienda:... NPA / Località:... Parte 1 Scheda informativa Introduzione alla documentazione dell'apprendimento

Dettagli

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico

Dettagli

corso di qualificazione professionale WEB DESIGN [WD]

corso di qualificazione professionale WEB DESIGN [WD] corso di qualificazione professionale WEB DESIGN [WD] Progetto: L. Pirri, S. Pisani, V. Buccirossi Gli attuali processi di modernizzazione della comunicazione, in una prospettiva di sistematica interazione

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO

ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Corso di Studi interfacoltà in ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E DI DIVULGAZIONE PER LE SCUOLE SUPERIORI Visite e incontri tematici Programma 2011 2012 VIAGGIO AL CENTRO DEL RESTAURO L Università degli Studi

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE

PIANO DI LAVORO ANNUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE Classe 3^ C A.S. 2013/2014 Disciplina: Gestione del e sicurezza Docente: prof. Stefano Notarangelo Ore settimanali:2 Libro di testo Coccagna - Mancini - Ed. Le Monnier Scuola Gestione

Dettagli

LA STRUTTURA DEL CORSO

LA STRUTTURA DEL CORSO CORSO PER VALUTATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ RIVOLTO AL PERSONALE DEGLI UFFICI METRICI E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI MAGGIO - SETTEMBRE 2011 1 PREMESSA Il sistema Qualità Italia è l

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. Michele

Dettagli

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana. Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,

Dettagli

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive Edizione 2010 L edizione 2010 del progetto Magia dell Opera Il progetto didattico Magia dell

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA LA SCUOLA POSSIBILE Sviluppo sostenibile e costruzione delle competenze nell obbligo formativo Corso di formazione per docenti Isola del Liri 12-13 maggio 2008 COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

Dettagli

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE CONVENZIONE FRA L ORDINE DEI MEDICI DI FIRENZE E L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE - FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA PER L'ATTUAZIONE DI A)..ATTIVITA' DI TIROCINIO CLINICO PRELAUREA NELL'AMBITO DEL

Dettagli

Documenti per i corsi

Documenti per i corsi Descrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base Documenti per i corsi inter a ziendali (CI): Corsi interaziendali progr amma di forma zione per i corsi inter a ziendali, controlli

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Progetto murale della Scuola Media di Veggiano

Progetto murale della Scuola Media di Veggiano Progetto murale della Scuola Media di Veggiano Durante l ultimo Consiglio di Classe del precedente anno scolastico, è stata fatta la proposta da parte dei rappresentanti del comitato genitori di Veggiano

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO TECNOLOGIA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI Le finalità educative (obiettivi

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012 via Zeviani 8 37131 Verona tel. 05 800925 - fax 05 889830 www.cptverona.it - info@cptverona.it Codice fiscale 93035570238 P. Iva 0398060230 AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA programma 2011-2012 Il testo

Dettagli

Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc)

Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Atto n. 02/2010 Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Indice 1. PREMESSA... 1 2. RAPPORTO TRA GLI ACCOMPAGNATORI E LA FEDERAZIONE... 1 3.

Dettagli

Verdi Cafaro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado

Verdi Cafaro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Giuseppe Pasquale Verdi Cafaro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Sede centrale Via G. Verdi, n. 65-76123 Andria (BT) Telefono 0883 246.239 - Fax 0883-56.45.45

Dettagli

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO CORSO PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE E IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Allegato XIV) 120 ore Obbiettivi del corso: Il corso ha lo scopo di formare

Dettagli

ISTITUTO MARCO POLO Legalmente riconosciuto Via Ferrando 1-25127 Brescia Tel. 030-320933 - Fax 030-320340

ISTITUTO MARCO POLO Legalmente riconosciuto Via Ferrando 1-25127 Brescia Tel. 030-320933 - Fax 030-320340 ISTITUTO MARCO POLO Via Ferrando 1 25127 Brescia Tel. 030320933 Fax 030320340 ISTITUTO TECNICO LICEO SCIENTIFICO LICEO COMM.LE I.G.E.A. TRADIZIONALE SPORTIVO Solo con la collaborazione e l impegno di docenti,

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

UDINESE TRAINING SCHOOL

UDINESE TRAINING SCHOOL L nasce come la scuola di preparazione tecnica di Udinese Calcio; pensata per creare allenatori giovani, altamente qualificati e specializzati nell insegnare nel Settore Giovanile. La formazione dell allenatore

Dettagli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L

Dettagli

LABORATORIO Professione psicologo

LABORATORIO Professione psicologo Università degli Studi di Milano-Bicocca Facoltà di Psicologia Corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche LABORATORIO Professione psicologo AA. 2010-2011 2011-1 - UNO SPUNTO PROVOCATORIO Siamo

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

Settori di attività economica

Settori di attività economica ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

PIANO FORMATIVO DESTINATARI DELLA FORMAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE ASSOCIAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE CITTA DI ASTI

PIANO FORMATIVO DESTINATARI DELLA FORMAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE ASSOCIAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE CITTA DI ASTI PIANO FORMATIVO DESTINATARI DELLA VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE ASSOCIAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE CITTA DI ASTI Via Monti, 52 14100 Asti (AT) Iscrizione Dipartimento di Protezione Civile n 25285 A225

Dettagli

LA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE TRA RICERCA E DIDATTICA NELL ANALISI DEI DATI DI ESPOSIZIONE

LA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE TRA RICERCA E DIDATTICA NELL ANALISI DEI DATI DI ESPOSIZIONE Convegno Nazionale Lo sviluppo inizia qui: assistenza, ricerca e didattica nelle professioni sanitarie Reggio Emilia, 11-12 dicembre 2008 LA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Relazione Annuale 2015 della Commissione Paritetica Docenti Studenti

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Relazione Annuale 2015 della Commissione Paritetica Docenti Studenti Relazione Annuale 2015 della Commissione Paritetica Docenti Studenti Facoltà di Medicina e Chirurgia Denominazione del Corso di Studio: Scienze e Tecniche dello Sport Classe: LM-68 Sede: Università degli

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08) PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,

Dettagli

DRC - Formazione. la Diagnosi delle Strutture ed i Controlli Non Distruttivi. la Scuola di Specializzazione per. www.drcitalia.com www.eurosit.

DRC - Formazione. la Diagnosi delle Strutture ed i Controlli Non Distruttivi. la Scuola di Specializzazione per. www.drcitalia.com www.eurosit. la Scuola di Specializzazione per la Diagnosi delle Strutture ed i Controlli Non Distruttivi www.eurosit.com centro d esame RINA Cert. n IT 04/0428 mission Lavoriamo per in-formare e formare al meglio

Dettagli

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025, l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025,  l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008 CORSO PER VALUTATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ RIVOLTO AL PERSONALE DEGLI UFFICI METRICI E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI ROMA, MARZO APRILE 2014 1 PREMESSA I recenti decreti ministeriali

Dettagli

Archeologia a scuola

Archeologia a scuola Archeologia a scuola Progetto per attività didattiche archeologiche per le scuole primarie e secondarie proposto da: Museo di Archeologia per Roma UNIVERSITA DI ROMA TOR VERGATA Piccoli Archeologi Progetto

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013 Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo

Dettagli

Linee guida riguardanti la documentazione dell apprendimento

Linee guida riguardanti la documentazione dell apprendimento Linee guida riguardanti la documentazione dell apprendimento Giardiniera / Giardiniere CFP Indirizzo professionale: Produzione di piante Indice 1. Introduzione nella documentazione dell apprendimento 2

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

Progetto di pulitura dai graffiti

Progetto di pulitura dai graffiti Chiostro dell Abbazia di San Mercuriale Progetto di pulitura dai graffiti Luogo: Forlì Data: 24 febbraio 2009 Esecuzione progetto: LEONARDO S.R.L. Chiostro dell Abbazia di San Mercuriale, Forlì. Progetto

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

Best solutions, First

Best solutions, First Best solutions, First BEEtaly la prima rete di imprese per soluzioni ambientali in Italia Categorie di iscrizione all albo nazionale dei gestori ambientali 1B 4A 5C 8B 9A I VANTAGGI DI BEETALY AFFIDABILITA

Dettagli