Giuseppe De Matteis: il docente universitario, lo studioso e l uomo semplice, sincero ed affabile

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1 Grazia Stella Elia Giuseppe De Matteis: il docente universitario, lo studioso e l uomo semplice, sincero ed affabile di Grazia Stella Elia È sempre commovente parlare di una persona che non c è più e davvero emozionante è per me scrivere delle note per ricordare il carissimo professore Giuseppe De Matteis, scomparso il 26 luglio Lo conobbi molti anni fa, ma mi legò a lui una bella amicizia dalla fine degli anni novanta dello scorso secolo sino all ultimo periodo della sua vita. Professore universitario di Lingua e Letteratura italiana presso l Università degli Studi di Pisa, poi professore di Lingue e Letterature straniere presso l Università Gabriele D Annunzio di Pescara e infine presso l Università di Foggia; viveva di cultura e di scuola, sempre disposto al dialogo, sempre pronto a porgere aiuto e sostegno, soprattutto ai giovani. Amava profondamente la sua terra di nascita: Alberona, in provincia di Foggia, delle cui bellezze naturali andava fiero (con quale orgoglio mi comunicò che il suo paese era stato inserito tra i borghi più belli d Italia!). Era orgoglioso anche dei poeti di Alberona ed aveva curato, nel 1963, il volume Aria ed arie di Alberona. Antologia di canti popolari e di poesia dialettale pugliese, la cui riedizione è del Non risiedeva, naturalmente, nell ormai famoso borgo natio per ragioni di lavoro, ma non mancava di andarci, soprattutto in estate, anche per seguire gli eventi relativi al Premio letterario Giacomo Strizzi, da lui fortemente voluto ed animato. Dopo gli anni di insegnamento presso l Università di Pisa, quando insegnava presso l Università Gabriele D Annunzio di Pescara, scelse di vivere tra Foggia e Lucera, spesso facendo anche il pendolare. Si era venuta creando, tra noi, una solida, profonda intesa culturale unitamente ad una sincera, intensa amicizia e spesso facevamo lunghe conversazioni telefoniche su personaggi letterari o su iniziative culturali che egli intendeva promuovere. Tanti, infatti, i convegni e le manifestazioni che lo vedevano entusiasta promotore. Sapeva essere un vero sostenitore e divulgatore culturale ed amava valo- 221

2 Giuseppe De Matteis: il docente universitario, lo studioso e l uomo semplice, sincero ed affabile rizzare i talenti già noti oppure emergenti, non solo della Daunia, ma dell intera Puglia e di tutta l Italia meridionale. Ne è una prova il volume Una lunga fedeltà. Aspetti e figure della Puglia letteraria contemporanea (Foggia, 2004). Per quanto riguarda i convegni da lui promossi, vanno ricordati soprattutto quelli su Giacomo Leopardi, su Pietro Giannone e, importantissimo, quello su Dante Alighieri, intitolato, appunto, Dante in lettura. (Convegno nazionale di studi, Foggia, Tribunale della Dogana, 28 e 29 marzo 2003, i cui Atti videro la luce nel marzo 2005). Questa la finalità precipua, altamente educativa ed etica, del convegno dantesco, per il Professore: «far sì che alla risonanza mondiale dell opera dantesca faccia riscontro, a tutti i livelli, un ritorno, in Italia, alla poesia e al messaggio del sommo Poeta». Aveva scritto infatti, tra l altro, De Matteis: «Venuti meno i presupposti storico-culturali che hanno accompagnato la larghissima fortuna romantica di Dante, dobbiamo augurarci che il Poeta fiorentino continui ad occupare un posto fisso nello scaffale dei classici di ogni tempo, per la forza della sua scrittura, per la sua insuperabile fantasia inventiva, per il coraggio che Egli ha avuto nell affrontare i problemi più scottanti del suo tempo». Spesso mi proponeva di recensire dei libri, affidandomi in particolare i suoi e quelli relativi ai convegni da lui organizzati. Durante il periodo di insegnamento presso l Università di Foggia mi invitò più volte ad andare da lui, per incontrare e conoscere i suoi alunni. Mi rimane impresso un giorno in cui ebbi l opportunità di trovarmi all Università foggiana, ad incontrare quei giovani, insieme al noto poeta-narratore Cristanziano Serricchio (anch egli scomparso, purtroppo!). Furono ore indimenticabili. Alla fine dell incontro il caro Professore chiese a Serricchio di accompagnarmi con la sua macchina alla stazione ferroviaria. Il poeta fu con me un vero gentiluomo e fu l ultima volta che vidi quello studioso. Era, se non erro, il Giuseppe De Matteis aveva una particolare simpatia per Trinitapoli, anche perché era molto amico di Domenico Lamura, il medico poeta-narratore tanto ammirato da Tommaso Fiore (soprattutto per la silloge Allegria di un carro merci, la cui prefazione porta la sua firma). Nata tra loro l empatia, il Professore e il medico si incontravano e trascorrevano molto tempo insieme: di solito era De Matteis che veniva qui e rimaneva ospite in casa Lamura. Un libro del poeta casalino, il poemetto Il dialogo dei ladroni (Seledizioni, Bologna, 1989), porta la prefazione firmata da De Matteis. Nel luglio del 2001 Domenico Lamura, novantenne, morì. Per il trigesimo dalla morte il Professore scrisse una pagina molto commovente e, poiché non gli era possibile essere presente nella Chiesa matrice di Trinitapoli, affidò a me l incarico di leggere quanto aveva scritto. Un altro caro, carissimo suo amico era il Professore Michele Dell Aquila. 222

3 Grazia Stella Elia Un amicizia lunga parecchi decenni, vissuta nella scuola e nella vita di intellettuali. La morte di quell amico, avvenuta il 15 ottobre 2005, lo colpì davvero tanto. In alcune pagine scritte per ricordarlo, De Matteis dice: «Michele Dell Aquila, mio indimenticabile amico, fu studioso profondo e oratore impareggiabile. Dell insegnamento fece una luminosa ed esemplare ragione di vita. [ ] Ha lasciato un solco profondo, nel quale dovremmo un po tutti sentire il dovere di continuare a camminare». Il poeta prediletto, il poeta più amato da De Matteis è stato Vincenzo Cardarelli. Sulla poesia cardarelliana non cessò mai di ritornare, di riflettere, di scrivere, desideroso sempre di entrare nelle pieghe più profonde dell anima di quell uomo. Mi piace riportare integralmente la dedica scritta per me sulla prima pagina di una copia del libro Vincenzo Cardarelli. Un sogno: lo stile assoluto (Leone Editrice, Foggia, 2004) al momento di farmene dono: «Siamo ormai al ventesimo volume della mia ricerca e dei miei studi universitari! Spero, cara Grazia, che questa mia radiografia su Cardarelli ti possa piacere: per me è poeta di grande sensibilità e levatura. Con questo, siamo già al terzo volume cardarelliano, che trovo sempre più nuovo ed interessante, a metà strada tra il classico e la modernità novecentesca. Un caro saluto e un abbraccio da chi ti stima e ti vuole bene. Tuo Giuseppe De Matteis». Foggia, 3 /XII / 2004 Recensii il libro e la recensione fu pubblicata sulla rivista La Vallisa (n. 82, Bari, dicembre 2005, pp ). Emergono, da tale lavoro di De Matteis, le peculiarità essenziali del Cardarelli: l anelito alla precisione (egli, infatti, non cessava mai di rivedere le proprie composizioni, al fine di effettuare cambiamenti utili alla maggiore evidenza e chiarezza espressiva ; l attenzione ad una sempre maggiore essenzialità e immediatezza; la convinzione che scrivere bene è scrivere trasparente. Oltre che nello scrivere e pubblicare libri, De Matteis si impegnava nella collaborazione a numerose riviste letterarie nazionali, regionali e locali, tra cui Italianistica, Studium, Esperienze letterarie, Galleria, Opinioni, Proposte, Merope, La Capitanata, La Vallisa, Il Rosone, Il Provinciale, Il Gazzettino Dauno, Diomede. Era frequentatore assiduo della Biblioteca Provinciale La Magna Capitana di Foggia, legato da sincera amicizia al Direttore Dottor Franco Mercurio, il quale lo ha ricordato con parole ammirate e commosse nel giorno della dipartita. Gli anni dal 2000 in poi sono stati quelli della nostra amicizia più intensa e concreta. Stavo lavorando al completamento del Dizionario del dialetto di Trinitapoli: una fatica immane, che aveva comportato decenni di impegno. Finalmente, nel 2004, con la prestigiosa prefazione di Manlio Cortelazzo, il lungo lavoro vide la luce (Levante editori, Bari) e non mancò in esso la postfazione di Giuseppe De Matteis. 223

4 Giuseppe De Matteis: il docente universitario, lo studioso e l uomo semplice, sincero ed affabile Il mio lavoro, lungo e faticoso, incontrò il consenso e l apprezzamento di addetti ai lavori, critici e gente comune. Fu presentato a Trinitapoli dal Professore Ugo Vignuzzi dell Università La Sapienza di Roma e a Foggia, a Palazzo Dogana, dal professore Pietro Sisto, sempre con l intervento significativo del Professore De Matteis, il quale condivideva fraternamente la gratificazione che mi veniva data. Accadde in seguito che una studentessa universitaria di Rocchetta Sant Antonio, la quale frequentava a Pescara la Facoltà di Lingue e Letterature straniere, propendesse per una tesi di laurea relativa ad un dialetto e, avendo visto il mio ponderoso volume, esprimesse l idea di incontrarmi. Fu allora che il Professore mise in contatto con me quell alunna laureanda, raccomandandomi, con il suo solito garbo, di darle tutte le dovute indicazioni e, possibilmente, di seguirla nelle varie tappe del lavoro. La ragazza venne da me, le detti non solo il Dizionario, ma anche altri miei libri ed iniziammo così una sorta di cammino parallelo, tra incontri e contatti telefonici, finché, nell anno accademico , relatori i professori Giuseppe De Matteis e Leo Marchetti, Vincenza Russo si laureò. Giungeva intanto, per il caro Professore, il momento di andare in pensione e soltanto il pensiero di lasciare il lavoro di tutta una vita e i ragazzi, lo intristiva. Eppure sapeva che tanti altri impegni lo attendevano, tra pubblicazioni, convegni e conferenze La Capitanata, la Provincia, La Regione tenevano in gran conto i suoi talenti, la sua ferma volontà di lavorare per affermare e divulgare la cultura della nostra terra e del mondo. L inizio del pensionamento e l incipit della malattia furono tutt uno. Lo sentivo per telefono e lo trovavo malinconico, insoddisfatto, triste. Da un medico all altro, da un ospedale all altro mentre lo stato d animo si abbassava di tono. Gli interventi chirurgici furono parecchi, ma lui non perdeva la speranza di uscire dal tunnel della malattia, per riprendere a scrivere, a lavorare finché, resosi conto che da solo a Foggia non era più possibile rimanere, decise di trasferirsi a Lucera dall amatissima sorella Lidia, che gli fu accanto fino all ultimo giorno. Il soggiorno lucerino sembrava dargli sollievo, soprattutto perché in quella città poteva stare, oltre che con la sorella, anche con il fratello Nicola, medico, e con tanti nipoti. Lo chiamavo per telefono e mi accorgevo che la voce aveva subito dei mutamenti: era più bassa, spesso afona; era la voce di un uomo seriamente ammalato. Poi, come per miracolo, si riprese; aveva voglia di uscire e qualche volta riuscì a ritornare a Foggia, dove rivedere gli amici e chiacchierare gli procurava una gioia immensa. Ma il male non tardò ad infierire con veemenza sul suo organismo già tanto provato e il 26 luglio 2013 il Professore, il critico letterario, l esegeta scrupoloso passava ad altra vita. Con tanta amarezza devo dire che ho perduto un amico prezioso, un intel- 224

5 Grazia Stella Elia lettuale dalla semplicità disarmante, un difensore convinto e tenace della cultura meridionale. Si può dire, di lui, che ha lavorato tanto e sempre con tanto entusiasmo e, oltre all affetto ed alla riconoscenza degli alunni, non gli sono mancate alcune importanti e significative gratificazioni, come, ad esempio, il Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel L eredità più autentica da lui lasciata sono i suoi libri, davvero tanti, validi testimoni di una vita tutta dedita ad una sana e proficua diffusione della cultura da lui tanto amata. Ritengo opportuno, pertanto, far seguire la bibliografia del Professore. BIBLIOGRAFIA Aria e arie di Alberona. Antologia di canti popolari e poesia popolare pugliesi (in collaborazione con Michele Caruso e Vincenzo D Alterio, Foggia, 1963), ristampato nel 2010; Cultura e poesia di Vincenzo Cardarelli (Lucera, 1971); La poesia di Michele Urrasio (Lucera, 1975); Due manzoniani pugliesi: Ruggiero Bonghi e Oreste Frisoli (Milano, 1977); Critica, poesia e comunicazione. Letture di autori italiani contemporanei (Pisa, 1978); La poesia popolare pugliese (Napoli, 1979); Il nomade illuso. Letture e sondaggi cardarelliani (Foggia, 1983); Cultura letteraria contemporanea in Capitanata (Roma, 1984); Scritti di storia, letteratura e arte, con Gino Alabiso, Gino Benvenuto e Luigi Tallarico (Pisa, 1986); Le novelle della pescara tra Verga e Pirandello (Pisa, 1988); Dittico pirandelliano. La narrativa, il teatro con Stefano Capone (Foggia, 1989); Ragioni e certezze della poesia. Itinerari letterari novecenteschi (Pescara, 1990); La narrativa di Italo Calvino. Ideologia e Stile, a cura di Giuseppe De Matteis (Foggia, 1992); Le parole della memoria. Antologia della poesia dialettale della Daunia (Lucera, 1992); Poesie dialettali. Giacomo Strizzi, a cura di Giuseppe De Matteis e Michele Urrasio (Foggia, 1992); Giacomo Strizzi. Opera omnia (poesie), in edizione critica (Foggia, 1992); Protagonisti della cultura letteraria meridionale (Bari, 1993); Leopardi tra pensiero e poesia. Atti del convegno leopardiano, a cura di Giuseppe De Matteis (Pescara, 1995); Lettura dei Postuma di Olindo Guerrini (Foggia, 1996); Manzoni e altri saggi (Foggia, 1999); La poesia dialettale pugliese del Novecento. Atti del Convegno di San Marco in Lamis, 18 gennaio 1999, a cura di Giuseppe De Matteis e con un antologia dei poeti dialettali pugliesi (Foggia, 2000); La narrativa di Nino Casiglio, in Atti del Convegno nazionale di studi sul Leopardi. Bilancio dei convegni nel bicentenario e nuove prospettive critiche per il terzo millennio novembre 1999, a cura di Giuseppe De Matteis (Pescara, 2000); Leopardi oggi. Atti del Convegno nazionale, San Severo, 5 maggio 1998 a cura di Giuseppe De Matteis (San Severo, 2001); 225

6 Giuseppe De Matteis: il docente universitario, lo studioso e l uomo semplice, sincero ed affabile Cultura e istituzioni letterarie nella Daunia del Settecento (Pisa Roma, 2002); Istanze della narrativa italiana contemporanea (Foggia, 2002); Sondaggi foscoliani (Foggia, 2002); Vincenzo Cardarelli. Un sogno: lo stile assoluto (Foggia, 2004); Una lunga fedeltà. Aspetti e figure della Puglia letteraria contemporanea (Foggia, 2004); Dante in lettura (Ravenna, 2005); Atti del Convegno Le fonti bibliografiche per la memoria, Regione Puglia CRSEC Foggia / 30 - Lucera, Grafiche Quadrifoglio snc, (Foggia, 2006); Atti del Convegno nazionale sulla formazione umana e culturale di Pietro Giannone (Foggia Ischitella, 2003) a cura di Giuseppe De Matteis (Foggia, 2007); Francesco Petrarca. Umanesimo e modernità, a cura di Alfonso De Petris e Giuseppe De Matteis (Ravenna, 2008). 226