Progetto Equipe psicopedagogica. Anno Scolastico 2015/2016

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1 Progetto Equipe psicopedagogica Anno Scolastico 2015/2016 Introduzione L istituzione di una commissione dedicata alla prevenzione della dispersione scolastica e al benessere psicofisico della comunità scolastica, obiettivi fondamentali che tale organismo si propone di raggiungere, si articolerà attraverso attività di consulenza agli insegnanti (la richiesta può riguardare un loro alunno, o il gruppo classe, o anche un gruppo di classi), ai genitori dei ragazzi che frequentano la nostra scuola (i genitori possono chiedere un appuntamento con l operatore specializzato dell'équipe; nel colloquio possono esprimere dubbi e difficoltà ed essere aiutati e sostenuti nel loro ruolo educativo e genitoriale), ai ragazzi della nostra scuola. Da decenni è stato individuato lo sportello di ascolto per i ragazzi e le ragazze, per i docenti e per i genitori, come luogo protetto che garantisce uno spazio personalizzato di ascolto e di confronto, nel quale i vari attori possano liberamente esprimere le proprie preoccupazioni, paure, emozioni ed eventuali disagi. E altresì prevista, su richiesta, una consulenza scuola-famiglia a favore di alunni con bisogni specifici e diversamente abili (agli insegnanti viene offerta la consulenza per la costruzione del progetto educativo individualizzato per bambini o ragazzi disabili). Se richiesto, infatti, l'équipe potrà affiancare la funzione strumentale dedicata alla diversabilità, Prof. Mirko Ottoni, e la famiglia nel percorso di accertamento di disabilità del figlio e offrire consulenza 1

2 sul piano educativo personalizzato elaborato a scuola, nell ottica di una modalità di lavoro collaborativa e interattiva. L equipe potrà curare la formazione e l aggiornamento per insegnanti, educatori e genitori, in collaborazione con le relative funzioni strumentali dedicate (funzioni strumentali studenti, docenti, viaggi, ecc.). Per insegnanti e genitori nel corso dell'anno scolastico potranno essere proposti momenti di formazione e di incontro, su tematiche emergenti e di interesse generale connesse ai temi della prevenzione del disagio e del ben-essere a scuola, su tematiche relative alla crescita evolutiva e all'educazione dei ragazzi. Progetti di prevenzione L'équipe psicopedagogica potrà intervenire nella scuola con alcuni progetti di prevenzione, tra i quali: Progetto Sportello di Consulenza Psicologica, di cui si dirà in seguito, progetto per la prevenzione del fenomeno del bullismo, progetto sulla educazione affettiva, progetto Donna con il coinvolgimento dei servizi sociosanitari presenti sul territorio (consultori, servizio tossicodipendenze, servizio di psicologia della ASL, personale specializzato di interesse per il raggiungimento degli scopi concordati). PROGETTO DI CONSULENZA PSICOLOGICA 1. Sportello di Ascolto 2. Gruppo-Classe 1. Storia del Progetto e caratteristiche generali Nell ambito dei progetti di Educazione alla Salute, lo Sportello di Consulenza Psicologica costituisce sicuramente l esperienza più interessante degli ultimi venti anni e oltre di attività formative all interno della scuola di ogni ordine e grado. E tuttavia nella scuola secondaria superiore che esso ha auto maggiore diffusione, anche sulla base delle modalità che sono state via via adottate per il suo miglior funzionamento. Nell esperienza della scrivente, lo Sportello di Consulenza Psicologica, realizzato nella città di Roma dal 1995 per conto inizialmente di un Dipartimento di Salute Mentale della ASL 2

3 RM-E dove si era impegnati come psicologo a contratto, ha riscosso immediato successo e diffusione. Tuttavia, non sono state destinate negli anni successivi sufficienti risorse economiche da parte del Ministero, andando a costituire una prerogativa solo delle scuole con maggiore disponibilità del Fondo di Istituto. Parallelamente le ASL hanno individuato in tale servizio un occasione per ampliare il bacino della propria utenza, attraverso provvedimenti e modalità operative non sempre adeguate e forse anche poco rispettose della privacy dei suoi fruitori. Insieme a un gruppo numeroso di colleghi psicologi si è riflettuto a lungo per circa dieci anni - sulle modalità operative e di funzionamento dello Sportello: dall autoinvio alla presa in carico presso strutture sanitarie pubbliche o comunque a costo zero per i minori che ad esso si rivolgevano. Partiti con l idea di far conoscere il servizio a tutta la comunità scolastica, attraverso incontri nelle classi del biennio prima e successivamente estesi a tutte le classi della scuola, a questa attività di gruppo gli psicologi coinvolti hanno affiancato lo spazio di incontro-ascolto, denominato Sportello di Consulenza Psicologica. Nel primo caso gli incontri con il Gruppo-Classe di cui si dirà successivamente - gli studenti vengono raggiunti dagli esperti che, dopo essersi presentati, favoriscono la discussione su argomenti proposti dagli studenti stessi o scelti tra un ventaglio di temi precedentemente concordati con il Consiglio di Classe. Sono questi incontri in genere di un ora scolastica, nel numero di tre nell arco dell anno per ciascuna classe. In questa sede si forniscono agli studenti anche le informazioni relative allo Sportello, sono incontri concordati con il coordinatore di classe e in orario scolastico e in genere la partecipazione è obbligatoria. I docenti non partecipano agli incontri e la restituzione al Consiglio di Classe del lavoro svolto, pur essendo previsto, è fatto nel rispetto della privacy degli studenti. Lo Sportello si configura invece come uno spazio completamente libero, cioè si è rivelata determinate al fine della sua efficacia la possibilità per lo studente di rivolgersi al consulente psicologo in modo spontaneo, diretto e autonomo. Parallelamente si è voluto fortemente responsabilizzare lo studente attraverso la possibilità, inizialmente negata, di assentarsi dalla classe per raggiungere la stanza dello Sportello, senza alcuna specifica spiegazione né successiva giustificazione scritta da presentare all insegnante dell ora. Per ovvie ragioni legate alla sicurezza dello studente, tale condizione resta una possibilità in quanto essa richiede comunque un monitoraggio della condotta dello studente fino a diventare un vero e proprio progetto per l autonomia sullo studente. In genere allo Sportello si può accedere fino a un massimo di cinque colloqui individuali, a conclusione dei quali il consulente verifica l opportunità di inviare lo studente presso struttura sanitaria pubblica o convenzionata, dopo aver invitato i genitori dello stesso presso il medesimo spazio all interno della scuola; nella maggior parte dei casi si lavora insieme alla riformulazione del problema portato in primo colloquio, rimandando eventualmente lo studente a una 3

4 successiva verifica del problema stesso, a distanza di tempo. La durata della consulenza è di circa 30, alla conclusione della quale lo studente rientra son sollecitudine in classe. Finora si è parlato della consulenza psicologica rivolta agli studenti: in realtà lo Sportello di Consulenza Psicologica, nelle intenzioni del legislatore, si rivolge a tutta la comunità scolastica. Anche il progetto che stiamo presentando intende raggiungere tutti gli attori, quindi dai docenti, ai genitori e al personale ATA. Unica eventuale condizione da rispettare sarebbe quella del differenziare l orario di ricevimento tra utenza adulta e studenti, soprattutto nei casi, per la nostra esperienza numerosi, di richiesta da parte di genitori che accedono allo Sportello all insaputa del figlio. Successivamente in genere viene suggerito e ottenuto che i genitori informino i propri figli della richiesta di consulenza. Lo Sportello in genere è operativo subito dopo l orario degli incontri nelle classi o, nell ipotesi in cui vi siano più esperti coinvolti, nello stesso orario dei gruppi-classe: questo si è rivelato funzionale sia alla richiesta dei docenti che degli studenti i quali, dopo l incontro in classe, decidono in genere di prendere appuntamento. Si introduce così un altro aspetto fondamentale per il buon funzionamento dello Sportello: allo scopo di pianificare i colloqui individuali ed evitare liste di attesa nonché sulla base dell urgenza del colloquio, la richiesta deve pervenire nell orario di apertura dello Sportello, senza ricorrere alla Buca della Posta o altri espedienti che in passato sono stati suggeriti dal legislatore ma che non si sono rivelati efficaci. Sono da evitare quindi invii per interposta persona e in orario diverso dall apertura dello Sportello. In deroga a tale principio, si possono accogliere richieste da parte dell utenza a conclusione degli incontri nel gruppo classe da parte di altri soggetti coinvolti, su apposita lista che sarà poi fatta pervenire al consulente psicologo, con numero di telefono del richiedente e comunque dal personale coinvolto nel progetto e per ultimo, in assenza di costoro, dal coordinatore di classe. La motivazione generale che supporta tale operatività risiede nel rispetto e nella tutela del richiedente: è stato verificato che tale procedura ha una diretta ricaduta sull efficacia del servizio offerto. Modalità: colloqui individuali sulla base di precedente appuntamento da prendersi o direttamente presso la stanza dove è ubicato il Servizio di Consulenza Psicologica, negli orari di apertura dello stesso e preferibilmente all inizio dell attività o attraverso collaboratori dell Equipe psicopedagogica individuati allo scopo. Gli studenti potranno accedere allo Sportello in anonimato, senza precedente e successiva giustificazione presso il docente dell ora e presso i genitori, a condizione che dopo il colloquio facciano tempestivamente ritorno in classe. Sarà valutata l opportunità della verifica del rispetto dell accordo, su segnalazione del docente e in caso di violazione degli accordi stabiliti. Dopo il colloquio, infatti, lo studente è tenuto inderogabilmente a rientrare in classe, pena l interruzione dei colloqui successivi. Il luogo deputato allo Sportello aula della scuola dovrebbe essere individuato tenendo conto della tutela della privacy e lontano da fonti di rumore, 4

5 possibilmente definito all inizio dell attività e non soggetto a spostamenti nel corso dell anno. Si richiedono una scrivania, due o tre sedie o poltroncine. Durata: il Servizio di Sportello è attivo in orario scolastico e antimeridiano, dal mese di ottobre al mese di maggio dello stesso anno scolastico e in entrambe le sedi di Viterbo (sede centrale e liceo artistico). Eventuali assenze o giorni di festività verranno recuperati, previa comunicazione tempestiva al DS e al coordinatore di classe da parte dei responsabili del Progetto. Ogni incontro sarà di circa due ore, in modo da poter accogliere settimanalmente dai 3 ai 4 studenti. La frequenza sarà settimanale. I colloqui richiesti dai genitori o docenti potranno avere una durata superiore ai 30 previsti per gli studenti. Sulla base delle precedenti esperienze, si prevedono 40 incontri della durata di due ore ciascuno, per complessive 80 ore di consulenza psicologica, salvo diversa richiesta e sulla base del monte ore complessivo della Consulenza Psicologica. Soggetti coinvolti: lo Sportello è rivolto agli studenti di tutte le classi, ai docenti e personale ATA, ai genitori degli studenti. La consulenza psicologica sarà effettuata dalla scrivente, Prof.ssa Vanda Fontana, psicologa psicoterapeuta, con esperienza ultradecennale nell ambito della psicologia scolastica, il cui curriculum studiorum e professionale è depositato presso codesta Istituzione. 2. Gruppo-Classe Caratteristiche generali Entrando in una classe, nei quindici anni e oltre di lavoro come psicologa, sembra di poter scorgere da subito se gli adulti dietro alle quinte hanno maggiore capacità di ascolto e di comprensione piuttosto che di giudizio nei confronti dei ragazzi. Ho avuto modo di osservare che il gruppo-classe è anche molto influenzato dal gruppo-scuola, cioè dalla cultura affettiva di ciascuna scuola. In particolare si può verificare che l assetto di dipendenza o di relativa autonomia, che si traduce nella capacità di pensare e di comunicare della classe, è fortemente condizionata dai singoli vissuti degli studenti rispetto a temi quali separazione, individuazione, attaccamento. Sarà probabilmente per questo che l appartenenza o la vicinanza a determinati paradigmi teorici sia divenuta una prassi, favorita tuttavia più dall esperienza dei gruppi-classe e con gli adolescenti che una scelta dettata da motivi soggettivi. Mi riferisco alle Teorie sull Attaccamento di Bowlby e successivi sviluppi. La classe è inoltre una formidabile occasione per imparare a lavorare insieme, a superare difficoltà varie di comunicazione, attraverso l esercizio attivo della distanza o delle 5

6 distanze emotive che di volta in volta si stabiliscono tra i vari membri. Se riusciamo a stare nel gruppo-classe liberandoci di tendenze giudicanti è possibile assistere a un progressivo aumento delle capacità di approfondimento, con l attenuazione di posizioni rigide tipiche dell adolescenza, perché viene proposto un modello di ascolto e di discussione che offre a tutti la possibilità di esprimersi e di valorizzare punti di vista differenti. Questo atteggiamento del conduttore consente una riduzione dei pregiudizi e consente la costruzione di un rapporto di fiducia, essenziale per qualsivoglia futuro apprendimento e cambiamento stabile della condotta. Nel tempo ci si è resi conto del fatto che, pur prevedendo la trattazione di alcuni argomenti specifici che riflettono l orientamento epistemologico della conduttrice, fosse importante l ascolto delle esigenze o richieste specifiche di approfondimento del gruppo. Per questo motivo, a fronte del programma di massima, la conduttrice darà la precedenza alle eventuali richieste provenienti dal gruppo. La metodologia adottata, mutuata in parte dalla psicologia analitica e in altra parte dalla psicologia cognitiva, prevede sia il ricorso a procedure rivolte alla presa di coscienza delle motivazioni che sottostanno a determinati comportamenti problematici che l espressione di bisogni e desideri individuali e come gruppo-classe: gli studenti si dispongono in circolo, il conduttore sostiene la discussione, non la dirige in modo attivo, e utilizzando gli assunti della tecnica dell Skill Training (allenamento di abilità, in uso presso la psicoterapia cognitiva di gruppo) favorisce l aumento delle capacità di riconoscimento e gestione delle emozioni e, a livelli ulteriori di approfondimento, la riduzione delle difficoltà nelle relazioni interpersonali e dei comportamenti impulsivi. Tipologia: seminario teorico-pratico Esempi di argomenti del seminario: La costruzione dell identità in un ottica evolutiva. Stili di attaccamento e stili di accadimento. I costrutti di base: l identità, il genere e l orientamento sessuale. Differenze di genere. Stereotipi di genere, di ruolo e familiari nelle varie forme di comunicazione (mass-media, letteratura, contesti specifici). Metodologia: lezione frontale, dibattito, circle-time associato allo skill training lavoro sulla dinamica di gruppo, somministrazione di questionario di valutazione. Durata: sarebbe auspicabile prevedere almeno due incontri per classe, in orario 6

7 antimeridiano, di un ora ciascuno. Il numero degli incontri per classe sarà tuttavia definito sulla base delle reali necessità della scuola e in considerazione del monte ore complessivo della Consulenza Psicologica. Eventuali ulteriori richieste di intervento nel Gruppo-Classe al di fuori del monte ore concordato a inizio anno saranno presentate al DS e valutate successivamente, anche attraverso il coinvolgimento di ulteriori figure specializzate interne alla scuola. Tempi: dal mese di ottobre 2015 al mese di maggio Soggetti coinvolti: preferibilmente gli studenti del primo biennio e/o su richiesta del Consiglio di Classe, potranno essere coinvolte classi diverse. La scrivente, Prof.ssa Vanda Fontana, potrà essere affiancata da un team di consulenti anche presenti all interno del Collegio Docenti, nel rispetto della normativa sulla valorizzazione delle risorse interne all istituzione scolastica, cui sarà affidato lo svolgimento degli incontri su temi concordati nelle singole classi, con la supervisione di un esperto in ambito psicologico e psicoterapico. COSTI Per la consulenza psicologica che sarà svolta dalla Prof.ssa Vanda Fontana, per 50 incontri e per un totale di N.100 ore di attività al di fuori del proprio orario di servizio (comprensive di consulenza psicologica individuale presso lo Sportello di Ascolto e delle attività all interno del Gruppo-Classe ), si richiede un compenso di euro 1.750,00. Per le altre attività previste dall Equipe psicopedagogica, relative ai compiti assegnati alle altre persone coinvolte, Prof. Mauro Spezzi e Prof.sse Alba Paioletti e Lucilla Cervigni e per un totale di N.30 ore di attività al di fuori dell orario di servizio, si richiede un compenso di euro 525,00. Totale costo Equipe Psicopedagogica: per N.130 ore di attività di consulenza euro 2.275,00. Viterbo, 3 ottobre 2015 Prof.ssa Vanda Fontana Prof. Mauro Spezzi Prof.ssa Lucilla Cervigni Prof.ssa Alba Stella Paioletti 7

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