AMATORI RUGBY GENOVA 1984

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1 PREMESSA Negli ultimi quindici anni l Italia si trova ad affrontare in maniera sempre più consistente il tema dell immigrazione. La Liguria, storicamente terra d emigrazione, porto da cui centinaia di navi sono partite cariche di donne e uomini alla ricerca di un futuro diverso, oggi accoglie immigrati di diverse etnie. Basta pensare che l'intera regione accoglie stranieri, cifra il cui 12% circa è composto da cittadini dell'unione europea. La più alta concentrazione di stranieri, pari al 52,2% del totale regionale, vive in provincia di Genova dove sono presenti cittadini stranieri residenti. La sottile ma rigorosa linea di separazione che divide il mondo tra inclusi ed esclusi non segna solamente - attraversando il pianeta - la demarcazione tra paesi ricchi e nazioni impoverite, ma costituisce una barriera - sempre più difficilmente valicabile - che s insinua trasversalmente all'interno di uno stesso paese, di una stessa regione, di una stessa città, di uno stesso quartiere. Tale divisione sociale provoca sempre più frequentemente scissioni e disgregazioni anche nella personalità dei ragazzi: molti percepiscono tali fenomeni - più o meno coscienti delle loro reali cause - con atteggiamenti esistenziali informati da incertezza, sconcerto, senso di insicurezza, talvolta sgomento e angoscia verso il futuro. Uno dei molteplici problemi, legato a questo fenomeno risulta essere l integrazione giovanile multietnica e proprio in questo campo che la nostra associazione sportiva ritiene che il corpo e lo sport debbano giocare il proprio ruolo di linguaggio comune e di momento formativo fondamentale. Gli obiettivi sono quelli di sensibilizzare scuole ed organizzazioni sportive alla esigenza di collaborare, per trarre vantaggio dai valori trasmessi attraverso lo sport per lo sviluppo delle conoscenze e competenze che consentono ai giovani di sviluppare capacità fisiche e la volontà a compiere sforzi a livello personale, nonché capacità sociali come il lavoro di gruppo, la solidarietà, la tolleranza e il fair-play in ambito multiculturale ; ancora promuovere il valore educativo della mobilità e degli scambi degli studenti soprattutto in un ambiente multiculturale attraverso l organizzazione di incontri sportivi e culturali tra le attività scolastiche ; incoraggiare lo scambio di buone pratiche sul ruolo che lo sport può svolgere nei sistemi educativi per promuovere l inclusione sociale dei gruppi sfavoriti ; creare un migliore equilibrio

2 fra attività intellettuali e fisiche nella vita scolastica e incoraggiare lo sport nelle attività scolastiche (art. 2 della decisione N. 291/2003/CE) La scelta della nostra associazione è da sempre orientata al gioco del RUGBY, codificato nel 1829 dal rettore del college di Rugby cittadina nei pressi di Londra che ne intravide le potenzialità formative ed educative, risponde pienamente a tutte queste istanze poiché ha nei suoi principi fondamentali il SOSTEGNO, un atto di gran disponibilità attraverso il quale ci si avvicina, ci sì lega al compagno per AVANZARE insieme e cercare insieme di raggiungere la meta. ORIGINI DELL INIZIATIVA Genova accoglie nel proprio tessuto sociale etnie differenti ed in particolare giovani spesso in condizioni di disagio e a rischio (ragazzi borderline). La nostra associazione sportiva svolgendo attività di propaganda nel tessuto scolastico cittadino coinvolge oramai sempre più spesso, non solo minori autoctoni, ma a minori extracomunitari, siano essi integrati nelle loro famiglie d origine, siano essi ospiti di comunità alloggio.

3 QUADRO SETTORIALE Disagio sociale ed integrazione giovanile multietnica OBIETTIVI GENERALI L integrazione sociale, soprattutto nelle fasce più deboli, si favorisce anche attraverso l inserimento in gruppi già costituiti all interno dell associazionismo. Quindi la presa di coscienza della propria utilità da parte di minori, in particolare extracomunitari che si trovano a doversi rapportare con una realtà socio culturale che spesso non li considera o addirittura li isola sarà il nostro obiettivo principale OBIETTIVI SPECIFICI Favorire l integrazione di un gruppo di minori borderline in un attività sportiva e di conseguenza nel tessuto sociale cittadino. In particolare i minori coinvolgibili in questa iniziativa, secondo l esperienza maturata in questi ultimi anni di attività, sono un numero che varia annualmente dalle 40 alle 80 unità, sia maschi che femmine in età della scuola dell obbligo che non potendo altrimenti praticare sport gratuitamente vivrebbero solo marginalmente la loro integrazione. In questo periodo la nostra associazione sportiva fornisce in forma totalmente gratuita il proprio sostegno tecnico, umano ed economico a 5 scuole medie genovesi, le quali attraverso la nostra proposta consentono ai loro alunni di vivere esperienze umane altrimenti non sostenibili. In quest ultimo anno sportivo ( ) nell organico delle ns squadre trovano una loro precisa collocazione 25 tra ragazzi e ragazze stranieri, appartenenti a loro volta a sette nazionalità differenti.

4 BENEFICIARI Alunni stranieri e non solo frequentanti le scuole dell obbligo della città di Genova che attraverso questo strumento svolgeranno un attività formativa guidata RISULTATI ATTESI Alla luce del lavoro svolto, in collaborazione con le scuole elementari e medie, auspichiamo di poter coinvolgere, attraverso il Vs contributo, un numero di ragazzi che possa variare tra i 60 e gli 80 annualmente. A questi ragazzi sarà garantita un organizzazione completa che va dalla partecipazione ad attività sportive fino alle attività di integrazione socio culturale ATTIVITA Ai ragazzi sarà proposta un attività sportiva assistita con impegno bisettimanale per un periodo di 9 mesi; inoltre s integrerà tale attività con scambi internazionali, attività ricreative e soprattutto un più diretto coinvolgimento dei minori stessi nella gestione e sviluppoattività proposta anche al fine di dare la possibilità ad altri minori di utilizzare questo strumento d integrazione. FATTORI ESTERNI disponibilità degli insegnati degli istituti coinvolti nel progetto tecnici e volontari formati facenti parte della nostra associazione disponibilità di una adeguata impiantistica sportiva una qualificata assistenza medico-sportiva disponibiltà di mezzi di trasporto che garantiscano la mobilità dei ragazzi dalle sedi scolastiche agli impianti sportivi (minibus) disponibilità di assegnare una parte del budget societario al progetto in questione

5 DURATA DELL INIZIATIVA Questo progetto, che la ns associazione sportiva sostiene da 10 anni, attraverso il Vs sostegno otterrebbe la garanzia di una continuità temporale che proprio nella difficile reperibilità delle risorse economiche ha avuto il principale ostacolo. Le tempistiche ottimali prevederebbero di realizzarlo per la durata di un triennio, articolandolo annualmente in tre fasi: Questo progetto è articolato 1. azione informativa all interno dell istituto scolastico e comunità alloggio 2. frequenza di attività preparatoria (allenamenti) aperta a tutti i minori interessati 3. fase agonistica che prevede la partecipazione alle attività proposte AGENZIE EDUCATIVE COINVOLTE La ns associazione sportiva opera regolarmente in sinergia con enti ed organizzazioni che nell educazione del minore hanno la loro principale funzione, quali: Provincia di Genova Assessorato alle Politiche Sociali Rete Scolastica Valpolcevera Bradipo Cooperativa Sociale saba Cooperativa C.I.S.E.F. Federazione Italiana tempo Libero Liguria L.E.T. San Teodoro L.E.T. Valpolcevera FATTORI DI SOSTENIBILITA L esperienza maturata negli anni passati ci consente di affermare che i giovani coinvolti a vari livelli in questo progetto a loro volta si sono rinnovati con funzioni di educatori, promotori e testimonial all interno dei propri gruppi etnici fungendo perciò da garanti sulla validità dello strumento.

6 RISORSE RISORSE UMANE Allo scopo di dare il più completo sviluppo a questa nostra iniziativa la nostra associazione coinvolgerà un equipe di più persone tra educatori professionali, insegnanti e volontari, i quali attraverso un lavoro coordinato e mirato lavoreranno al conseguimento degli obiettivi sopraindicati. In particolare saranno coinvolte: n 2 responsabili del progetto n 1 o più insegnati per ogni scuola aderente all iniziativa n 1 tecnico provinciale FIR n 5 educatori volontari della nostra associazione sportiva RISORSE LOGISTICHE Fatto salvo il primo periodo d intervento che potrà essere ospitato nei locali messi a disposizione delle Scuole aderenti al Progetto (palestre, campi sportivi o altro) nel secondo periodo (impegno bisettimanale di allenamento) risulta condizione necessaria l utilizzo di un campo sportivo idoneo alle attività proposte) Sono inoltre necessari mezzi di locomozione al fine di poter garantire un servizio di bus navetta che una volta raggruppati i ragazzi li possano portare al campo e riportare a casa. E inoltre necessaria un attrezzatura tecnica composta di palloni, muta di maglie per le partite, accessori propedeutici agli allenamenti (tackle bag, ecc.).

7 RISORSE FINANZIARIE La nostra associazione sportiva, che ha avviato questo progetto da circa 10 anni, metterà a disposizione: n 2 minibus societari per l attività di navetta scuola-campo sportivo presenza di educatori/allenatori per trasporti fino al campo sportivo (sia per l attività di allenamento che di campionato) presenza di educatori/allenatori per la conduzione degli allenamenti e delle partite di campionato Sarà dunque necessario, per il completamento del progetto, il seguente finanziamento: attività di sostegno a favore del singolo istituto scolastico: euro 3000 rimborso tecnico provinciale FIR: euro 3000 fornitura di attrezzatura sportiva individuali: euro 1000 fornitura di attrezzature tecniche (palloni, mute di maglie, pettorine, tackle bag, ecc): euro 3000 spese di utenza impianti sportivi: euro 7000 spese relative alla mobilità degli utenti: euro spese segreteria: euro 500 Per un totale di euro RIFERIMENTI Coordinatore del progetto: Prof. Rattazzi Massimo Responsabile comunicazione: Sig. Barabino Paolo Collaborano inoltre al progetto: Prof. Poggi Federica, insegnante presso SMS Gaslini: Referente Disagio Giovanile Prof. Domici, responsabile attività motorie SMS Barabino Sig. Caldarella Massimo, Responsabile settore tecnico societario Sigg. Rebora, Mangiapanello, Pastrovicchio in qualità di Tecnici F.I.R. societari

8 FASI DEL PROGETTO UNA META PER TUTTI! La nostra associazione sportiva propone alle scuole il progetto (modulo di adesione) La scuola accetta e designa un insegnante referente del progetto Il Tecnico Provinciale FIR effettua la sua attività di primo intervento presso la scuola Inizio degli allenamenti settimanali (tesseramento federale per il ragazzo) Verifica della presenza dei ragazzi immigrati (o comunque boarder line) nell attività agonistica (allenamenti e campionati)

9 DOCUMENTI FASI DEL PROGETTO UNA META PER TUTTI Modulo di adesione vidimato dalla scuola Relazione del Tecnico Provinciale FIR inerente il sostegno effettuato durante l intervento presso la scuola Verifica presso il Comitato Regionale Ligure (Federazione Italiana Rugby) della percentuale di Tesserati FIR stranieri (o boarder line) per la associazione proponente il progetto Verifica presso il Comitato Regionale Ligure della percentuale nelle liste giocatori presentati agli incontri dell attività federale ufficiale Relazione finale congiunta fra: Insegnante della scuola Tecnico provinciale FIR Allenatore della società sportiva Coordinatore del progetto Con presentazione a scuole partecipanti, enti promotori, enti finanziatori, Comitato Regionale Ligure FIR

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