POSTE ITALIANE UN ALTRO BILANCIO IN FORTE UTILE MA INUTILE PER IL SERVIZIO POSTALE E PER I LAVORATORI

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1 Quindicinale Aut. Tribunale di VE n.1370 del Sped. in A.P. - art. 2 comma 20/c-L.662/96-DCI/VE Dir. Fabio Colombo Dir. Resp. Clara Grossi Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo 2010 POSTE ITALIANE UN ALTRO BILANCIO IN FORTE UTILE MA INUTILE PER IL SERVIZIO POSTALE E PER I LAVORATORI Sono soltanto tre gli obiettivi che da anni si chiede all azienda di raggiungere e che diventano non più rimandabili nel 2010 alle porte della liberalizzazione del settore : rinforzare gli uffici, riorganizzare la filiera della corrispondenza, definire il contratto di settore. Nulla di tutto questo sta avvenendo Continua il braccio di ferro tra SLP e Poste italiane per la tutela dei servizi postali, per l unità dell azienda per la qualità dei servizi e lo sviluppo dell occupazione. SLP sottolinea anche le forti contraddizioni di questo management che alla vigilia della liberalizzazione del servizio postale non fa nulla per mantenere i vantaggi derivante dal monopolio, rinuncia a presidiare il mercato e si limita a tagliare ancora una volta i costi del personale. Se l obiettivo di Poste è solo l abbattimento del costo del lavoro, con gli oltre 10 mila tagli previsti, per Slp Cisl è necessario invece guardare di più al mercato. " IN POSTE ITALIANE E GIUNTO IL MOMENTO DELLA VERITA Dichiarazione stampa del Segretario Generale Slp-Cisl Mario Petitto: nessuno ci può chiedere 10 mila tagli se poi va in giro a dire che l'azienda è florida e chiude in utile. Non ci possono essere due verità, u- na esterna e l'altra interna Duro l attacco del nostro Segretario Generale che aggiunge: «L'amministratore delegato, Massimo Sarmi, continua a mostrare al mondo due stanze tecnologiche, ma tace sulle reali condizioni di Poste italiane che affondano nel recapito e provocano intasamenti e file negli uffici postali», Da mesi siamo chiamati a negoziare una profonda riorganizzazione aziendale con la richiesta di oltre 10mila tagli a fronte di un miliardo di euro di perdite nel settore della corrispondenza che prefigura uno stato di pre-crisi del settore. Dinanzi a questo scenario reale ieri l Amministratore Delegato ha dichiarato che i risultati del 2009 saranno migliori del Ci chiediamo allora dove sta l inganno. Se i conti sono scintillanti perché si tagliano 10mila posti di lavoro? Perché si lasciano gli sportelli vuoti provocando le ire dei clienti? Perché si vendono gli immobili? Perché non si aggiustano gli automezzi rotti per carenza di fondi? Perché non si pagano gli straordinari? Forse dopo un lungo e colpevole silenzio e arrivato il momento della verità. Quella che squarcia il velo delle ipocrisie.

2 Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo Pagina 2 LA DIFFICILE SITUAZIONE DI POSTE ITALIANE: COMUNICATO UNITARIO Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. ha approvato oggi il bilancio del 2009, certificando un utile netto di 736 milioni di euro. E una bellissima notizia che conferma lo stato di salute della nostra Azienda nonostante la pesante crisi finanziaria e industriale che ha investito il mondo e quindi anche l Italia. Ancora una volta lo straordinario sforzo profuso dai lavoratori postali ha consentito di raggiungere un risultato impensabile, pur tra mille contraddizioni e difficoltà operative presenti in Azienda. La solidità finanziaria di Poste Italiane pone però degli interrogativi per capire, innanzitutto, come si conciliano i buoni risultati di bilancio con lo stato di sofferenza in cui versano interi settori dell Azienda. E ormai a tutti noto in Italia come il servizio di recapito postale sia andato progressivamente peggiorando Così come è diffusa in larga parte del paese l insoddisfazione dei clienti per le lunghe attese negli uffici postali. Allo stesso tempo appare assai strano constatare come tutte le attività interne si siano contratte o limitate al minimo a partire dalla carente strumentazione di lavoro, alla mancata manutenzione degli automezzi, al mancato pagamento di straordinari e missioni, ai carenti sistemi di sicurezza negli uffici, alla vendita progressiva del patrimonio immobiliare. Ma appare ancor di più incomprensibile come un Azienda finanziariamente solida possa chiedere al Sindacato di concorrere, attraverso processi di riorganizzazione forse necessari, al taglio di oltre dieci mila posti di lavoro nel momento in cui il dramma occupazionale esplode violentemente in tutto il paese. Per queste ragioni l Amministratore Delegato Ing. Sarmi deve dire ai Sindacati, e forse anche agli Azionisti e al paese, le reali condizioni attuali di Poste Italiane e le sue prospettive future in presenza di una crisi oggettiva di tutti gli Operatori postali europei. Solamente cosi il Sindacato sara disposto a continuare i negoziati in un quadro di trasparente verita e non solamente al chiuso dei palazzi aziendali. SETTORE POSTALE A causa del conflitto di Mercato Privati, è stata bruscamente interrotta la trattativa tra Sindacati e Azienda per la riorganizzazione del settore dei Servizi Postali. Il settore della corrispondenza ha perso il 20% dei volumi nel , dei dipendenti di Poste, lavorano nella corrispondenza. Sono a rischio migliaia di postini e addetti alle lavorazioni interne Profondamente convinto che il riassetto del Recapito non possa ridursi a un semplice taglio,per immediati ma precari equilibri di bilancio, Slp Cisl si mette in gioco sulla base di presupposti certi per garantire una solidità nuova e costante nel tempo, fondata sull investimento e sullo sviluppo.si sono conclusi i lavori della Commissione Paritetica, incaricata di individuare, preliminarmente al confronto politico, i principali punti d attenzione e le primarie linee di intervento per la razionalizzazione del settore. Si tratta infatti di intervenire a tutto campo e in profondità nella riorganizzazione delle varie branche dei Servizi Postali, dal Recapito ai CMP, con pesanti effetti a livello strutturale e di risorse umane. In particolare, è proprio per prevenire il taglio netto e indiscriminato di 10 mila e 700 lavoratori, così come nelle intenzioni dichiarate dell Azienda, che il Sindacato si pone con grande attenzione e decisione di fronte a questa delicata trattativa. La ridefinizione logistico-operativa della Divisione Servizi Postali va perseguita optando tra distinte ipotesi : 1: Organizzazione dei Servizi Postali su 5 giorni lavorativi. Nel recapito vanno ridefinite le zone, nei centri di rete rimodulati i turni di lavoro e le allocazioni produttive nei CMP e nei CP, nella logistica riviste le reti nazionali e di bacino.gli efficientamenti consentono di trovare le risorse anche per sostenere lo sviluppo a partire dalla istituzione di una nuova struttura organizzativa nel Recapito: l Articolazione Pomeridiana.Essa consentirebbe di migliorare significativamente i livelli di qualità di alcuni prodotti a valore aggiunto e di svilupparne di nuovi in modo tale da frenare il calo dei volumi e diversificare le attività della Divisione venendo incontro alle nuove esigenze manifestate dai clienti sia business che retail.le attività principali che l Azienda propone di affidare a tale articolazione sono: pick-up, consegna telegrammi in J+0 dal lunedì al venerdì e in J+1 il sabato, recapito concordato, dimmiquando, sales link, sviluppo di nuovi prodotti 2: Organizzazione dei Servizi Postali su 6 giorni lavorativi La proposta aziendale si basa sulla necessità di migliorare la produttività del settore, adeguandola agli attuali volumi di traffico, al fine di migliorare la qualità del servizio offerto. Il grosso dei tagli e del recupero di produttività è affidato ad incrementi di lavoro nell attività preparatoria e di recapito. Non modifica l organizzazione del lavoro, determina solo tagli e recuperi di efficienza.

3 Pagina 3 Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo 2010 MERCATO PRIVATI Situazione Uffici Postali: grido di allarme nella dichiarazione stampa del Segretario Generale Mentre siamo da tempo impegnati con Poste Italiane in una difficile trattativa sulla riorganizzazione dei Servizi Postali e del recapito per tentare di arginare l emorragia dei volumi postali e ridare un minimo di qualità oggi inesistente, scoppia il problema anche degli sportelli postali. Dall inizio dell anno circa sportellisti sono andati in pensione senza che l Azienda provvedesse alla loro sostituzione, lasciando i territori allo sbando.ormai sembra evidente come l unico obiettivo dell attuale Management di Poste sia il taglio dei costi e quindi del personale,rimanendo insensibile alla contrazione dei volumi e della qualità dei servizi, percepita dai cittadini in termini di forte negatività. I servizi finanziari sono il polmone di Poste Italiane e assicurano,con risultati brillanti,la sopravvivenza finanziaria dell Azienda. Ci riesce difficile, quindi, capire la strategiadell Amministratore Delegato Ing. Sarmi che, anziché sostenere e rafforzare gli uffici e gli sportelli di Poste Italiane, tende a depotenziarli, immaginando di affidare a soggetti esterni, quali i tabaccai, l erogazione e la vendita dei servizi postali, provocando il deserto all interno degli uffici di Poste.L Slp Cisl contrasterà con forza tali politiche ambigue - di cui ci sfugge la ratio - e non consentirà che le Poste vengano spolpate nell indifferenza generale.per questo proporremo nei prossimi giorni una riflessione comune agli altri Sindacati di categoria per intraprendere un azione unitaria che impedisca il depauperamento delsettore redditizio dell Azienda, mentre dall altra parte si chiedono 10 mila tagli nel settore postale e del recapito. Le riflessioni comuni e le mancate risposte dell azienda hanno portato inevitabilmente al conflitto:.poste Italiane S.p.A. Paolo Faceta Risorse Umane e Org.ne R.I Viale Europa 175 ROMA Dr. Roma, 16 marzo 2010 Oggetto:- Apertura conflitto di lavoro a livello nazionale.- Con le comunicazioni del 20, 21, 29 gennaio e 4 marzo le scriventi OO.SS. hanno evidenziato alcune criticità in ambito MP ed in particolare nel settore della sportelleria quali: La carenza degli organici, anche per mancata copertura del turn over; Le difficoltà operative nei nuovi uffici Pt Businnes. A ciò si aggiunge la mancata soluzione delle annose vicende riguardanti: le necessarie conseguenze (visite mediche, pause, postazioni di lavoro ergonometriche) della qualificazione degli sportellisti quali video terminalisti, i Quadri sposizionati, alcune previsioni del Manuale della Sicurezza. Infine le scriventi evidenziano forti perplessità sul piano di riorganizzazione dei Contact Center e sul ventilato ridimensionamento del settore commerciale retail. Poiché la situazione di difficoltà nella quale si trovano ad operare gli addetti del settore si è fatta ormai insostenibile, così come i disagi della clientela legati alle lunghe attese davanti agli sportelli, anche alla luce dei conflitti e delle a- zioni di lotta presenti in varie regioni, le scriventi aprono formale conflitto di lavoro ai sensi dell articolo 18, lettera B) punto 3) del vigente CCNL sui problemi sopra esposti. In attesa dell avvio della prevista procedura contrattuale le scriventi porgono Distinti saluti

4 Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo Pagina 4 PRIMO EFFETTO DEL CONFLITTO: SOTTOSCRITTO L ACCORDO SUGLI SPORTELLISTI VIDEOTERMINALISTI Come è a tutti noto nel 2008 riuscimmo finalmente a concordare con l Azienda che gli sportellisti di poste italiane erano videoterminalisti, e a far attivare le relative procedure di consultazione. Da allora l Azienda, nonostante le nostre reiterate sollecitazioni nel tempo, non ha più dato seguito a quanto congiuntamente avevamo previsto. Siamo stati perciò costretti ad inserire l argomento sportellisti-videoterminalisti all interno del conflitto di lavoro aperto alcuni giorni fa e siamo giunti alla sottoscrizione dell accordo allegato che pone finalmente fine alla lunga vicenda. Le nostre posizioni trovano un sostanziale accoglimento. L accordo riconosce come videoterminalisti tutti gli sportellisti con l eccezione dei monoperatore, nei cui uffici la mole di lavoro non determina una applicazione continuata a video, che è l esatta ragione per la quale è introdotta la pausa interruttiva dell applicazione a video. Anche per questi lavoratori comunque (terz ultimo comma) si riconoscono le altre tutele previste: ergonomia dei posti di lavoro e sorveglianza sanitaria. Per le salvaguardie dell ergonomia dei posti di lavoro si introducono norme più vincolanti per le postazioni di lavoro nuove e ristrutturate, mentre per le postazioni esistenti si demanda l analisi e gli eventuali interventi agli OPR nei territori, ridando ruolo e compiti a questi organismi. Per la sorveglianza sanitaria si identifica con precisioni il periodo nel quale si porterà a termine il primo ciclo di visite ai circa sportellisti, dal giugno prossimo al marzo del prossimo anno. Per le pause da applicazione a video si è identificato un principio obiettivo per il loro riconoscimento, collegandole al numero di operazioni svolte giornalmente: dal 3 maggio ciascun operatore che abbia effettuato le prime 95 operazioni avrà diritto ad una interruzione dell attività mediante cambiamento della stessa, per la durata di 10 minuti; dopo ulteriori 100 operazioni fruirà di una ulteriore pari interruzione. Il raggiungimento del numero di operazioni previste fa nascere in automatico il diritto al distoglimento da video, lasciando al responsabile dell unità il mero scaglionamento delle pause dei vari addetti, evitando così possibili contenziosi all interno degli uffici. Infine si prevede una verifica entro fine anno per analizzare gli esiti dell applicazione dell accordo. CONTACT CENTER (Servizi al cliente ) Per quanto riguarda i Servizi al Cliente l Azienda ha riproposto il proprio progetto che prevede l abbandono dei servizi a scarso valore e di quelli non competitivi sul mercato ed il rafforzamento di servizi dedicati al cliente interno con l esigenza di procedere alla chiusura di 4 centri (Cagliari, Milano, Firenze e Bari) ed un recupero di circa 266 unità da reimpiegare nel settore sportelleria. Abbiamo nuovamente evidenziato le notevoli perplessità relative sia all intero progetto che agli effetti occupazionali che ne derivano, ritenendo che a seguito dei pesanti investimenti effettuati nel settore (14 mln di euro) e delle opportunità presenti nel mercato, si possano immaginare progetti alternativi/integrativi a quelli rappresentati e considerata la distanza delle posizioni abbiamo rimandato l approfondimento della questione alla prossima settimana.

5 Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo Pagina 5 VENETO SLP SLC E UIL :APERTI I CONFLITTI PER IL RECAPITO E PER LA SPORTELLERIA Oggetto: apertura conflitto di lavoro per tutto il personale di Mercato Privati operante nell ambito degli Uffici Postali del Veneto - Richiesta attivazione procedure di raffreddamento e conciliazione sensi art. 18 lett. B del CCNL. Le scriventi segreterie regionali, stante la situazione di estrema difficoltà nella sportelleria tale da rendere ormai insostenibile il carico di lavoro di ogni singolo addetto ed ufficio, chiedono l attivazione delle procedure di cui all art. 18 lett. B 2 del vigente CCNL per le seguenti motivazioni: evidente svuotamento dell organico a seguito di pensionamenti ed esodi, rispetto alle esigenze della clientela ed alle necessità operative effettive degli uffici in tutte le Filiali del Veneto, con punte gravemente critiche che pregiudicano sia la qualità del servizio che la pertinenza e correttezza delle pratiche lavorative. inconsistenti previsioni di sportellizzazioni -neppure sufficienti a reintegrare esodi e pensionamenti nonostante il ripristino del turn over - assolutamente necessarie a garantire l operatività e la produttività aziendale in un territorio che normalmente viene identificato quale locomotiva trainante della economia nazionale, questa logica conferma un - assenza di progettualità aziendale nell individuare maggiore fruizione di servizi nel Veneto in questa regione che sembra voler abdicare ai competitors e auto limitarsi nella classificazione gestionale. Ricorso ad un organizzazione del lavoro ed a una gestione che esprimono una mancata parità di opportunità di sviluppo per i lavoratori e il lavoro, pregiudicando la possibilità di raggiungere e mantenere i risultati fin qui ottenuti sgretolando la possibilità di occupazione: i lavoratori di questa regione assistono alla cessione di lavorazioni ai competitors, all immissione di nuovi servizi e specializzazioni non sostenute dalla necessaria e corretta formazione, i colleghi non vengono incentivati con meccanismi equi e trasparenti e subiscono pressioni per obiettivi diventati oggi quotidiani. Oggetto: apertura conflitto di lavoro per tutto il personale addetto al recapito del Veneto - Richiesta attivazione procedure di raffreddamento e conciliazione sensi art. 18 lett. B del CCNL. Le scriventi segreterie regionali, in considerazione della assoluta assenza di rispetto delle regole e della posizione aziendale sull accordo del recapito del 15 settembre 2006 nel Veneto,ma soprattutto in relazione alle consistenze dell organico del recapito e della logistica e ripartizione, assolutamente incoerenti rispetto a quelle di altre regioni, presentate a livello nazionale, chiedono l attivazione delle procedure di cui all art. 18 lett. B 2 del vigente CCNL specificatamente per i seguenti motivi: inconsistente copertura dell organico del recapito che sta producendo situazioni tanto insostenibili ed ingiuste per chi viene da altre regioni da rendere necessaria e desiderata una mobilità nazionale che sappiamo devastante per questa regione. La recente modalità di assunzioni con contratti part time determina ulteriori criticità e precarizzazione per i lavoratori ed una qualità di servizio assolutamente scadente, senza garantire livelli accettabili della occupazione nella nostra regione: la percentuale di copertura del 114% prevista dall accordo regionale è infinitamente lontana. Contrazione dei livelli di qualità e contestuale incremento di intensità delle prestazioni individuali, con un aumento esponenziale dei livelli di rischio per la sicurezza del personale e il ricorso ad una sorta di prestazione flessibile senza alcuna forma di controllo della qualità della prestazione ma con l erogazione di consistenze economiche in evidente contrasto con il servizio reso; Mancata reale perequazione delle zone di recapito, e dubbia misurazione delle stesse mai condivise e verificate a livello regionale. Manca il rispetto della dignità dei lavoratori e eticità nella organizzazione e gestione del lavoro. La gente del Veneto è conosciuta per la propria identificazione con il sé lavorativo, ma registriamo amaramente uno scadimento delle relazioni nella azienda Poste Italiane che ha mutato il tessuto sociale dei lavoratori di questa regione favorito dal costante tentativo aziendale di impedire una efficace azione di rappresentanza alle OOSS attraverso continui cambiamenti di regole e decisioni non suffragate da correttezza nelle relazioni industriali. SLP-CISL SLC-CGIL UIL-POST

6 Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo Pagina 6 MERCATO PRIVATI SPORTELLERIA A seguito del conflitto la trattativa si è concentrata soprattutto sullo svuotamento degli organici e sulle scarse sportellizzazioni previste. Come già accaduto in passato abbiamo costretto l azienda ad ammettere l insostenibilità della situazione ed abbiamo così ottenuto un primo minimo contingente di operatori da inserire nella sportelleria che non consideriamo sufficiente a risolvere i problemi. QUANDO L EVIDENZA DEI FATTI NON PUO ESSERE IGNORATA NEANCHE DA POSTE ITALIANE Preoccupati per l insostenibile svuotamento degli organici negli Uffici postali, SLPCISL SLCCGIL e UILPOST del Veneto hanno proclamato un conflitto per discutere la condizione e il futuro dei colleghi e per sostenere la forte protesta delle Segreterie nazionali allarmate per il futuro dell Azienda. Abituati alle meline aziendali e ai continui differimenti delle soluzioni regionali al management nazionale apparentemente sordo a soluzioni specifiche per ovvi motivi di bilancio nazionale, abbiamo invece, con un unico incontro regionale, rivelato tali difficoltà da indurre l azienda a cedere. Senza aspettare l esito del conflitto nazionale - tuttora in corso Poste ha riconosciuto almeno un emergenza improrogabile di 25 unità nel Veneto. POCHE TROPPO POCHE PER LE REALI ESIGENZE DELLA REGIONE ma importanti per iniziare un discorso focalizzato sulla sua realtà e sulle sue necessità, per dare una prima risposta ai colleghi che hanno aderito al job posting e coprire le falle aperte dagli esodi incentivati Nella comunicazione Risorse Umane le definisce: ulteriore manovra di potenziamento nell ambito della sportelleria, perché ce ne sono state altre che hanno potenziato il settore? A noi pare invece che nel tempo ci sia stata una corsa a ridurre il personale a perseguire un modello minimalista che risponde al progetto di esternalizzazione dei servizi e sofisticata tecnologia per pochi clienti e pochi lavoratori UFFICI ED AREE PT BUSINESS. TROPPE CARENZE ORGANIZZATIVE E STRUMENTALI A rischio un progetto importantissimo che SE organizzato con competenza - avrebbe garantito il presidio del territorio, arginando la perdita di corrispondenza nella Regione Sul versante della riorganizzazione del settore Pt Business, nel Veneto, come in molti altri territori, si rilevano numerose difficoltà ed incoerenze: l assegnazione dei frazionari agli uffici ha determinato una effettiva separazione contabile degli stessi con i conseguenti adempimenti senza nessun tipo di opportuna informazione e formazione operativa ai responsabili interessati, la situazione del personale relativa agli attuali uffici pt business interessati è fortemente diversificata ed esistono addirittura uffici completamente senza personale assegnato e/o senza figure professionali previste dal nuovo organigramma, manca una figura di raccordo tra il Direttore di Filiale e l ufficio o l Area, la divisione della clientela sta generando la perdita di consolidate relazioni commerciali, le dotazioni strumentali sono inadeguate; manca tutto: dai timbri alle macchine conta soldi, i venditori sono privi di auto aziendali, gli uffici fanno orari diversi: doppi turni, su cinque giorni, su sei giorni con orario spezzato.., l azienda ha dato i budget a tutti ma nessuno può monitorare l andamento dell ufficio. MA NEL BUSINESS COME NEL RETAIL C E PER TUTTI UN UNICA CERTEZZA: SOTTO LA MASCHERA DELL APPARENTE GIOCO DI SQUADRA, DIETRO IL LINGUAGGIO ASSERTIVO, SI CELANO INCOMPRENSIBILI OBIETTIVI, CORSE DISPERATE VERSO RISULTATI SOVRADIMENSIONATI, E TANTE INSOSTENIBILI PRESSIONI

7 Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo Pagina 7 RECAPITO Alla luce delle importanti scelte che si devono prendere nel settore per fronteggiare una liberalizzazione che ci sta cogliendo ancora impreparati, per porre rimedio alla caduta dei volumi postali attraverso l aumento di qualità del servizio e per aumentare il lavoro e la professionalità del nostro personale, ci siamo espressi con favore all avvio dell attività di messi notificatore, ma, a causa della consueta, incompleta informativa da parte aziendale abbiamo con CGIL e UIL espresso le seguenti riserve: Segreterie Regionali del Veneto Mestre 16 marzo 2010 Oggetto: Nuovo servizio Messi Notificatori Spett. Poste Italiane SpA R.U.R.N.E. Dott. R. Mazzi Resp. A.L.T.N.E Dott. G. Ignaccolo R.I. Dott. F. Romeo Via Torino, Mestre In vista dell avvio del servizio messi Notificatori, e considerando la grande importanza che esso riveste per un settore tanto delicato ed esposto a rischi come quello postale, le scriventi OOSS chiedono un incontro per fare luce su alcuni aspetti dell iter del progetto in questa regione. Il numero delle risorse interessate, gli obiettivi ambiziosi, il piano formativo e learning ed in aula per l apprendimento degli aspetti normativi e procedurali rivelano un forte impegno dell azienda e tuttavia non ci convince pienamente dal punto di vista organizzativo e sotto il profilo della responsabilità dei colleghi che effettueranno il servizio. Si tratta probabilmente della consueta scarsa attenzione ad un sistema relazionale corretto, ma sicuramente queste OOSS sono all oscuro di come verrà organizzato il servizio nella provincia e nei capoluoghi e quali ricadute avrà il nuovo servizio su quello tradizionale. Vorremmo anche conoscere se il livello di apprendimento che emerge dalle valutazioni finali è sufficiente ad implementare il progetto ed essere informati sugli eventuali rischi penali o amministrativi in cui può incorrere il collega per errori di forma o sostanziali. Distinti saluti

8 Pagina 8 Poste Domani VENETO Anno 10 n. 1- Marzo NORMATIVA PENSIONISTICA: NOVITA DAL 2010 le norme che regolano la previdenza obbligatoria per i lavoratori di Poste Italiane SpA. SISTEMA CONTRIBUTIVO Il sistema previdenziale contributivo riguarda tutti i lavoratori che siano stati assunti a partire dal Per l accesso alla pensione di vecchiaia, nel sistema contributivo, rimangono confermati i requisiti anagrafici richiesti dalla precedente normativa. Il diritto al trattamento pensionistico si matura con il raggiungimento dell età pensionabile prevista per le donne e per gli uomini (60 e 65) congiuntamente ad un minimo di cinque (5) anni di contribuzione purché l importo pensionistico da liquidare non sia inferiore a 1,2 volte l importo dell assegno sociale INPS. E da ritenere che nel settore Poste non ci siano, fino all anno 2020 circa, lavoratori interessati alla pensione di vecchiaia con il metodo contributivo. SISTEMA RETRIBUTIVO Il sistema pensionistico retributivo riguarda tutti i lavoratori che alla data del avevano maturato una anzianità di lavoro pari o superiore a 18 anni. La pensione di vecchiaia si consegue nel sistema retributivo quando si raggiungono i requisiti di età, che attualmente sono 65 anni per gli uomini e 60 per le donne, ed il requisito contributivo minimo di 20 anni (15 per coloro che erano in servizio alla data del 31 dicembre 1992). PENSIONE DI ANZIANITA Dal 1 luglio 2009 il diritto alla pensione di anzianità si matura a condizione che il lavoratore raggiunga la quota minima prevista dalla tabella che segue che è determinata dalla somma dei requisiti anagrafici e della anzianità contributiva (cosiddetta quota ). dal 01/07/2009 al 31/12/ oppure (quota 95) oppure (quota 95) oppure (quota 96) oppure (quota 96) oppure (quota 97) oppure (quota 97) Nel sistema retributivo la pensione si calcola avendo a riferimento le retribuzioni percepite, secondo lo schema previdenziale tradizionale. SISTEMA MISTO (RETRIBUTIVO + CONTRIBUTIVO) Questo sistema pensionistico si applica ai lavoratori che al già lavoravano ma avevano una anzianità di servizio inferiore a 18 anni. I requisiti per l accesso alla pensione di anzianità e di vecchiaia per questi lavoratori sono gli stessi previsti per il sistema retributivo.la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per gli anni maturati fino al 31/12/995 (quota A fino al 31/12/92 quota B dal 1 gennaio 93 al 31 dicembre 95); dal 1 gennaio 96 in poi la pensione si calcola invece con sistema contributivo. La Segreteria Regionale SLP-CISL del Veneto augura a tutti una felice e serena Pasqua Hanno collaborato in redazione: FABIO COLOMBO SILVANO SOMMARIVA GIANNI CONTE ANTONIO LO PRESTI SAMUELE GHIRALDELLO CATERINA GAGGIO FRANCESCO RIVA ANTONIO CIRINO GIUSEPPE FERRARA COORDINAMENTI regionali DONNE - GIOVANI - QUADRI Tel.: Fax: slpcisl.veneto@virgilio.it Ciclostilato in proprio Via Marcon 6 Mestre

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