1.0. IDONEITA ALL UTILIZZAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO.

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1 1.0. IDONEITA ALL UTILIZZAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO. Il territorio del Comune di Morsasco, a seguito della pubblicazione della D.G.R n del , è stato perimetrato in Zona 3 della classificazione sismica del territorio nazionale di cui alla O.P.C.M. 3274/2003 e s.m.i. - Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica ; le fasi di progettazione ed esecuzione degli interventi di edilizia pubblica o privata sono quindi condizionate agli adempimenti previsti nelle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M e s.m.i. per porzioni di territorio ricadenti in Zona 3 della classificazione sismica del territorio nazionale. La definizione e l analisi delle peculiarità geologiche e morfologiche dei luoghi, integrate dall esame delle caratteristiche e dello stato di attività delle manifestazioni dissestive rilevate nel corso dell adeguamento degli strumenti urbanistici comunali con il P.A.I., hanno consentito di pervenire ad una valutazione, metodologicamente aggiornata, della propensione al dissesto del territorio del Comune di Morsasco. Le valutazioni finali, riportate nella Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica prodotta in allegato allo Adeguamento degli studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici generali con il P.A.I., sono state validate e condivise dal Gruppo Interdisciplinare (di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n 31/3749, del ) in data (cfr. lettera prot. n /1912). La cartografia di sintesi citata riporta, secondo quanto previsto dalla normativa regionale assunta come riferimento (Circ. 7/LAP e s.m.i.), e così come previsto dall art. 18 delle N.T.A. del P.A.I., la descrizione della propensione all utilizzazione urbanistica del territorio comunale. Negli e- laborati prodotti nello Adeguamento degli studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici generali con il P.A.I., le porzioni di territorio riferite ad una data classe sono delimitate da un tratto grafico; il grado di precisione è condizionato da vari fattori tra cui la scala adottata per la rappresentazione, la precisione della base topografica e la qualità del dato disponibile. Per la redazione della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica relativa allo Adeguamento degli studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici generali comunali con il P.A.I., è stata condivisa una proposta di normativa d uso del territorio dipendente dalle limitazioni di carattere geologico e geomorfologico. Al fine dell individuazione all utilizzazione urbanistica sono state distinte le classi nel seguito riportate Classe I : definizione e prescrizioni generali. Porzioni di territorio in cui le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche; gli interventi, sia pubblici che privati, sono consentiti nel rispetto Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 1

2 delle prescrizioni previste nel D.M e s.m.i. e della normativa vigente per la salvaguardia idrogeologica del territorio e dell ambiente Classe II : definizione e prescrizioni generali. Porzioni di territorio nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso l adozione ed il rispetto di modesti accorgimenti tecnici, esplicitati a livello di norme di attuazione ispirate al D.M e s.m.i., realizzabili a livello di progetto esecutivo esclusivamente nell ambito del singolo lotto edificatorio o di un intorno significativo dello stesso; detti interventi non dovranno in alcun modo incidere negativamente sulle aree limitrofe, né condizionarne la propensione all utilizzazione. La Classe II viene suddivisa in due sottoclassi in funzione della tipologia dei fattori penalizzanti potenzialmente presenti: - Sottoclasse IIa : porzioni di territorio da subpianeggianti a moderatamente acclivi, potenzialmente soggette a fattori penalizzanti quali acque di esondazione a bassa energia e con altezze di pochi centimetri, prolungato ristagno di acque meteoriche, ruscellamento diffuso, ridotta soggiacenza della falda acquifera, mediocri caratteristiche ed eterogeneità delle coltri detritiche; - Sottoclasse IIb : porzioni di territorio da debolmente a mediamente acclivi, dove la limitata idoneità e la moderata pericolosità derivano principalmente da problemi di stabilità connessi a non modeste potenze e/o scadenti caratteristiche dei terreni di copertura, ovvero alla giacitura della stratificazione del substrato. La realizzazione di fabbricati o di porzioni di fabbricati con locali interrati o seminterrati è da considerarsi ammissibile soltanto se compatibile con la soggiacenza della falda acquifera libera, previa verifica delle oscillazioni piezometriche stagionali della stessa. Gli interventi, sia pubblici che privati, sono sempre consentiti nel rispetto delle prescrizioni previste nel D.M e s.m.i. e della normativa vigente per la salvaguardia idrogeologica del territorio e dell ambiente Classe III : definizione e prescrizioni generali. In generale, ricadono in Classe III quelle porzioni di territorio nelle quali gli elementi di pericolosità geomorfologica, effettiva o potenziale (quest ultima attribuita, anche in via cautelativa, a causa del non sufficiente approfondimento o dettaglio dei dati ad oggi disponibili), e di rischio (derivante dall urbanizzazione e dall utilizzazione dei luoghi), sono tali da impedirne l'utilizzo qualora inedificate, richiedendo, nel caso di aree urbanizzate, la previsione di interventi di riassetto territoriale a tutela del patrimonio esistente. Considerando le rilevanti implicazioni di carattere urbanistico che la presenza di una unica Classe III comporterebbe, in accordo con quanto previsto dalla normativa regionale di riferimento Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 2

3 (Circ.7/LAP, N.T.E./99 e s.m.i.), al fine della utilizzazione ammissibile del territorio, è stata proposta una suddivisione in categorie denominate ClasseIII nd, Classe IIIa, Classe IIIb, Classe IIIc; detta suddivisione è stata eseguita in funzione del dettaglio di conoscenza dei luoghi, delle caratteristiche e dello stato evolutivo delle manifestazioni dissestive osservate, dell attuale utilizzazione del territorio, della possibilità di realizzare opere di sistemazione idrogeologica e riassetto territoriale che possano assicurare adeguate condizioni di sicurezza. L'attribuzione di porzioni di territorio alle classi individuate è quindi derivata: - dalla presenza, in aree non edificate, di condizioni di pericolosità accertate, anche non adeguatamente mitigabili (Classe IIIa); - dalla presenza, in aree edificate, di condizioni di pericolosità adeguatamente mitigabili (Classe IIIb); - dalla presenza, in aree edificate, di condizioni di pericolosità non adeguatamente mitigabili (Classe IIIc); - da un non sufficiente approfondimento o dettaglio dei dati territoriali ad oggi disponibili; tale carenza, in un contesto in via cautelativa considerato come potenzialmente vulnerabile, non consente di escludere, o delimitare, aree con condizioni di pericolosità accettabili o adeguatamente mitigabili (ClasseIII nd ). In accordo con quanto previsto dalla normativa regionale di riferimento (Circ.7/LAP e successive N.T.E./99), per le aree ricadenti in Classe IIIa e Classe IIIb si è proceduto ad una ulteriore suddivisione funzione sia della tipologia e dello stato evolutivo delle manifestazioni dissestive osservate, sia della possibilità di realizzare opere di sistemazione idrogeologica e riassetto territoriale Classe IIIa : definizione e prescrizioni generali. Vengono perimetrate in Classe IIIa quelle porzioni di territorio, in generale non edificate, che presentano caratteri geomorfologici o idrogeologici che le rendono, in linea di principio, inidonee ad ospitare nuovi insediamenti (aree interessate da fenomeni franosi o comunque potenzialmente dissestabili, aree alluvionabili da acque di esondazione ad elevata energia). Per le opere infrastrutturali di interesse pubblico, non altrimenti localizzabili, viene assunto come riferimento quanto indicato all'art. 31 della L.R. 56/77. All'interno della Classe IIIa, in relazione alla natura degli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio e della tipologia degli interventi di sistemazione idrogeologica prevedibili, sono state individuate le seguenti sottoclassi: - Sottoclasse IIIa 1 : porzioni di territorio non edificate, in cui gli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio sono attribuibili essenzialmente alla presenza di movimenti franosi ed alle modalità evolutive del reticolo idrografico minore; in tali aree non sono, in generale, ammissibili interventi di edificazione; - Sottoclasse IIIa 2 : porzioni di territorio non edificate, in cui gli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio sono attribuibili essenzialmente alla presenza ed alle Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 3

4 modalità evolutive di dissesti correlati alla dinamica fluviale e torrentizia; in tali aree non sono, in generale, ammissibili interventi di edificazione. Per le aree ricadenti all interno di perimetrazioni di dissesto identificate come Fa (frane attive), Fq (frane quiescenti) ed Ee (fenomeni di esondazione ad energia elevata o molto elevata), sono da considerarsi vigenti i disposti di cui all Art. 9 delle Norme di Attuazione del P.A.I.; per le a- ree perimetrate in Classe IIIa, ricadenti al di fuori di dette perimetrazioni di dissesto è comunque, in linea di principio, vietata la realizzazione di nuove edificazioni; per l esistente sono, in linea di principio, ammessi interventi non eccedenti la manutenzione straordinaria. Per le aree interne alle Fasce Fluviali, vigono i disposti di cui agli artt. 29, 30, 31 e 39 delle delle Norme di Attuazione del P.A.I. In aree non interessate da manifestazioni dissestive attive (inserite in perimetrazioni Fa) o da fenomeni di esondazione ad energia elevata o molto elevata (inserite in perimetrazioni Ee), può inoltre essere considerata ammissibile la realizzazione di edifici di modesta rilevanza, funzionali alla conduzione delle attività agricole, quali ricoveri scorte ed attrezzi, non ad uso di residenza. La realizzazione degli interventi citati verrà comunque condizionata all esecuzione di studi di compatibilità geologica e geomorfologica, comprensivi di indagini geognostiche e geotecniche, finalizzati alla definizione delle locali condizioni di pericolosità ed alla individuazione degli accorgimenti tecnici atti alla loro mitigazione; sono ovviamente ammessi tutte gli interventi di sistemazione idrogeologica, di tutela del territorio e di difesa del suolo. Le porzioni di territorio ricadenti in corrispondenza od in prossimità degli elementi lineari individuati, nella Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica (condivisa in data dal Gruppo Interdisciplinare), come orli di terrazzo fluviale o rotture di pendio significative, sono da considerarsi, indipendentemente dalla perimetrazione delle aree a questi contigue, inidonee ad ospitare nuovi insediamenti; per tali porzioni di territorio sono, in linea di principio, da considerarsi valide le limitazioni di utilizzo e le prescrizioni previste per la Classe IIIa. Le porzioni di territorio ricadenti in corrispondenza o in prossimità degli elementi morfologici individuati, nella Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica (condivisa in data dal Gruppo Interdisciplinare), come processi lineari ed a- reali correlati alla dinamica del reticolo idrografico principale o secondario, ad intensità elevata o molto elevata, sono da considerarsi, indipendentemente dalla perimetrazione delle aree a questi contigue, inidonee ad ospitare nuovi insediamenti; in corrispondenza di tali porzioni di territorio, per fasce al contorno del reticolo idrografico aventi ampiezze minime pari a 10,0 m, sono, in linea di principio, da considerarsi valide le limitazioni di utilizzo e le prescrizioni previste per la Classe IIIa. In contesto territoriale pianeggiante o subpianeggiante, l ampiezza delle fasce con limitazioni di utilizzo è da valutarsi a partire dal limite degli alvei attivi, intesi come aree contigue all asta principale dei corsi d acqua potenzialmente vulnerabili da fenomeni di piena. In contesto territoriale colli- Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 4

5 nare l ampiezza di tali fasce è da intendersi misurabile a partire dal limite di monte delle scarpate di erosione, collaterali all asta principale dei corsi d acqua Classe IIIb : definizione e prescrizioni generali. Porzioni di territorio edificate, nelle quali gli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio sono tali da imporre interventi di riassetto territoriale, di carattere pubblico o privato, a tutela del patrimonio urbanistico esistente. In assenza di tali interventi di riassetto saranno consentiti solo adeguamenti igienico-funzionali e trasformazioni che non aumentino significativamente il carico antropico quali, a titolo di esempio, interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione. Per le opere infrastrutturali di interesse pubblico, non altrimenti localizzabili, viene assunto come riferimento quanto indicato all'art. 31 della L.R. 56/77. Entro la Classe IIIb, in relazione della pericolosità rilevata e dell entità degli interventi di sistemazione idrogeologica prevedibili, sono state individuate le sottoclassi: - Sottoclasse IIIb 1 : porzioni di territorio in cui, a seguito della realizzazione di opere di riassetto e sistemazione idrogeologica, sarà possibile l'edificazione di nuovi fabbricati, di interventi di ampliamento e/o completamento di fabbricati esistenti; - Sottoclasse IIIb 2 : porzioni di territorio in cui, a seguito della realizzazione di opere di riassetto e sistemazione idrogeologica, saranno possibili solo adeguamenti strutturali o igienico-funzionali degli edifici che consentano una più loro razionale fruizione; si intende quindi possibile la realizzazione di nuovi locali, il recupero di preesistenti locali inutilizzati, l'edificazione di pertinenze quali autorimesse e ricoveri attrezzi; è da escludersi la realizzazione di nuove unità abitative; - Sottoclasse IIIb 3 : porzioni di territorio in cui, anche a seguito della realizzazione di opere di riassetto e sistemazione idrogeologica, indispensabili per la difesa dell'esistente, non sarà possibile alcun incremento di carico antropico. Per le aree ricadenti nelle sottoclassi individuate, quindi, saranno ammesse nuove costruzioni soltanto a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale e dell'avvenuta eliminazione e/o minimizzazione della pericolosità; si evidenzia a tale proposito che l'attribuzione alla Classe IIIb di una data porzione di territorio non implica, di per sé, la necessità di esecuzione di rilevanti lavori di consolidamento e sistemazione idrogeologica, ma di interventi di riassetto territoriale, da eseguirsi comunque per ambiti geomorfologici omogenei, anche a valle ed a monte di tale porzione di territorio; detti interventi potranno, nelle situazioni migliori, comportare anche soltanto lavori di manutenzione ordinaria di corsi d'acqua, regolamentazione dell'uso del suolo, attività di previsione e sorveglianza, etc.. Le procedure di natura tecnica ed amministrativa (progettazione, realizzazione, collaudo) a supporto dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale finalizzati alla eliminazione e/o mini- Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 5

6 mizzazione delle condizioni di pericolosità e rischio, potranno essere gestite direttamente sia dalla Amministrazione comunale, sia da altri soggetti pubblici o privati. Per l utilizzazione urbanistica delle aree perimetrate in Classe IIIb, completati gli interventi di riassetto territoriale e fatte salve le eventuali procedure di approvazione da parte di altre autorità competenti, l Amministrazione comunale è comunque tenuta, responsabilmente, alla verifica della avvenuta eliminazione e/o minimizzazione del rischio Classe IIIc : definizione e prescrizioni generali. Porzioni di territorio edificate ad alta pericolosità geomorfologica e ad alto rischio, per le quali non è proponibile un ulteriore utilizzazione urbanistica neppure per il patrimonio esistente, rispetto al quale dovranno essere adottati i provvedimenti di cui alla L. 08/07/1908 n 445; sono ovviamente ammesse tutte le opere di sistemazione idrogeologica, di tutela del territorio e di difesa del suolo. Per le opere infrastrutturali di interesse pubblico, non altrimenti localizzabili, viene assunto come riferimento quanto indicato all'art. 31 della L.R. 56/ Classe III nd : definizione e prescrizioni generali. Ricadono in Classe III nd quelle porzioni di territorio, inserite in estesi versanti collinari, non edificate o con presenza di isolati edifici, da intendersi come zone in generale comprese in Classe IIIa, con locali aree in Classe IIIb, ed eventuali aree in Classe II, non cartografate per assenza di dati caratterizzati da sufficiente approfondimento o dettaglio, ovvero non cartografabili alla scala utilizzata. In generale, per buona parte delle porzioni collinari del territorio del Comune di Morsasco, localmente caratterizzate da un assetto geologico e geomorfologico complesso, non sono disponibili affidabili notizie storiche o dati di carattere geologico-tecnico, derivanti da adeguati accertamenti diretti; dette carenze, non permettono, ad oggi, una univoca attribuzione ad una definita classe di idoneità all utilizzazione urbanistica delle porzioni collinari di territorio caratterizzate da un complesso assetto geologico e geomorfologico. Per quanto in precedenza riportato, al fine della redazione della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica relativa allo Adeguamento degli studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici generali comunali con il P.A.I., si è ritenuto opportuno un ampio utilizzo della Classe III nd, perimetrando in tale classe quelle porzioni di territorio inserite in estesi versanti collinari, non edificate o con presenza di isolati edifici; dette porzioni di territorio sono da intendersi come zone in generale comprese in Classe IIIa, con locali aree in Classe IIIb, ed eventuali aree in Classe II, non cartografate per assenza di dati caratterizzati da sufficiente approfondimento o dettaglio, o non cartografabili alla scala utilizzata. In relazione a significative esigenze di sviluppo urbanistico o di opere pubbliche, l'analisi di dettaglio necessaria ad identificare eventuali situazioni caratterizzate da condizioni di pericolosità accettabili o mitigabili, potenzialmente attribuibili a classi meno condizionanti (Classe II o Classe IIIb), Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 6

7 viene rinviata a future varianti di piano, che dovranno essere supportate da studi di carattere geologico e geomorfologico di adeguato dettaglio. Nelle aree perimetrate in Classe III nd potranno comunque essere realizzati, previa puntuale verifica di compatibilità geologica e geomorfologica, nuovi edifici, quali fabbricati di servizio e residenze rurali, soltanto se necessari alla conduzione delle attività agricole, oltre che gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'esistente e gli ampliamenti igienico-sanitari e funzionali che non comportino significativi incrementi del carico antropico. A supporto delle istanze autorizzative, dovranno essere prodotti studi di compatibilità geologica e geomorfologica, comprensivi di accertamenti ed indagini di carattere geologico-tecnico e geotecnico, finalizzati alla definizione delle eventuali condizioni di pericolosità ed alla prescrizione di accorgimenti tecnici atti alla loro mitigazione Prescrizioni generali. A complemento delle prescrizioni in precedenza riportate, al fine di tutelare e preservare qualsiasi linea di drenaggio (cfr. Circ. 7/LAP - punto 3.10), anche non fasciata o cartografabile, si e- videnzia che non è ammissibile in nessun caso la copertura dei corsi d acqua principali o minori mediante tubazioni o scatolari anche se di ampia sezione; non sono inoltre ammesse occlusioni, anche parziali dei corsi d acqua, incluse le zone di testata, tramite riporti. Gli attraversamenti stradali dei corsi d acqua principali dovranno essere eseguiti tramite ponti, realizzati con criteri progettuali ed esecutivi tali da non comportare in alcun modo restringimenti delle sezioni d alveo a rive piene. Per gli attraversamenti dei corsi d acqua minori, su strade secondarie, dovranno essere impiegate soluzioni che garantiscano il deflusso delle portate di piena, realizzate in modo da non determinare diversioni a monte in caso di occlusione del tratto tombinato. In conclusione, si evidenzia che gli interventi, pubblici o privati, incidenti in maniera non trascurabile sul territorio dovranno essere comunque sempre autorizzati nel rispetto delle prescrizioni e degli adempimenti di carattere geologico-tecnico previsti dal D.M e s.m.i. e dalla normativa vigente per la salvaguardia idrogeologica del territorio e dell ambiente. Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 7

8 2.0. AREE DI NUOVO INSEDIAMENTO. Le aree di nuovo insediamento a destinazione residenziale, produttiva o terziaria, previste nel progetto definitivo della Variante Strutturale del Piano Regolatore Generale del Comune di Morsasco sono definite come: - Area 9C - Località S. Sebastiano - Ghirbella - Area 16C - Località S. Sebastiano - Area 8C - Località Montoggia - Area 10C - Concentrico - Area 11C - Concentrico - Area 13C - Concentrico - Area 1D2 - Località Arneto - Area 2D2 - Località Cascina Nuova Le zone di tipo C costituiscono aree libere per nuove edificazioni, intese dal P.T.P. di completamento e di nuovo impianto, con prescrizioni aggiuntive in quelle localizzate sui crinali, le prime come ricuciture del tessuto urbano e le seconde per l espansione con uso di tipologie edilizie di tipo rado, tipologia isolata unifamiliare o bifamiliare. Per i lotti di nuovo insediamento localizzati sui crinali, recependo quanto afferma il P.T.P., valgono le disposizioni aggiuntive relative al mantenimento dell allineamento preesistente, all utilizzo di volumi compatti di tipo tradizionale, escludendo stili e- stranei, e di materiali locali quali pietra e mattoni faccia a vista, intonaco. Le zone di tipo D costituiscono aree per impianti produttivi ed artigianali e, nel progetto definitivo della Variante Strutturale del Piano Regolatore Generale del Comune di Morsasco sono suddivise in: - D1 : aree produttive esistenti confermate soggette a riqualificazione secondo il P.T.P.; - D2 : aree produttive di nuovo impianto. Nelle zone di tipo D qualsiasi intervento di nuova costruzione dovrà essere opportunamente valutato al fine di non compromettere le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio. I progetti dovranno altresì assicurare la puntuale sistemazione esterna, finalizzata ad integrare coerentemente le nuove strutture nell ambito circostante, nonché a rendere maggiormente apprezzabile la visuale del nuovo insediamento nel contesto paesaggistico interessato. Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 8

9 In ottemperanza alle prescrizioni contenute al punto 5 della Circ. 7/LAP, per ciascuna area di riferimento interessata da nuovo insediamento è stata compilata una scheda monografica in cui sono descritti, nel dettaglio, i seguenti aspetti: - ubicazione - destinazione prevista e tipo di insediamento; - caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio; - caratteristiche litotecniche - caratteristiche geomorfologiche di dettaglio; - classe di pericolosità geomorfologica e di idoneità all utilizzazione urbanistica; - condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti; - modalità esecutive degli interventi; - definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Si evidenzia che, in ciascuna scheda monografica relativa ad ogni singola area di nuovo insediamento, sono indicate la classe e/o le classi di idoneità all utilizzazione urbanistica già individuate, a scala più ampia, nella Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica, recentemente prodotta per l adeguamento degli strumenti urbanistici con il P.A.I.. Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 9

10 3.0. CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI RIASSETTO TERRITORIALE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO. Come riportato al Paragrafo 1.5. del presente documento, per quanto previsto al punto 7.10 delle note tecniche esplicative (N.T.E./99) alla Circ. 7/LAP, l attuazione delle previsioni urbanistiche riguardanti nuove costruzioni, nel caso di aree comprese in Classe IIIb l.s. della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica, potrà essere avviata soltanto a seguito del completamento, da parte dell Amministrazione Comunale o di altri Enti competenti, dell iter degli interventi necessari alla messa in sicurezza delle stesse. La procedura che porterà alla realizzazione degli interventi per la mitigazione del rischio (progettazione, realizzazione e collaudo) potrà essere gestita direttamente dall Amministrazione Comunale o da altri soggetti pubblici o privati. In entrambi i casi, completati gli interventi e fatte salve le procedure di approvazione da parte delle autorità competenti, spetterà, responsabilmente, all Amministrazione Comunale verificare che tali interventi abbiano raggiunto, ai fini della fruibilità urbanistica delle aree, l obbiettivo di minimizzazione del rischio. In allegato (cfr. All. 3), per le aree di nuovo insediamento previste nel progetto definitivo della Variante Strutturale del Piano Regolatore Generale del Comune di Morsasco e perimetrate (totalmente od in parte) in Classe IIIb l.s. della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica, è riportata una proposta di cronoprogramma relativo agli interventi di riassetto territoriale, ad oggi, ipotizzabili al fine di assicurare una adeguata mitigazione delle condizioni di rischio locali. Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 10

11 ALLEGATO 1 QUADRO DI INSIEME Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 11

12 Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 12

13 ALLEGATO 2 SCHEDE MONOGRAFICHE RELATIVE ALLE AREE DI NUOVO INSEDIAMENTO Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 13

14 SCHEDE MONOGRAFICHE RELATIVE ALLE AREE DI NUOVO INSEDIAMENTO SCHEDA N 1 TAV. A Area 9C Località S. Sebastiano - Ghirbella SCHEDA N 2 TAV. A Area 16C Località S. Sebastiano SCHEDA N 3 TAV. B Area 8C Località Montoggia SCHEDA N 4 TAV. C Area 10C Concentrico SCHEDA N 5 TAV. C Area 11C Concentrico SCHEDA N 6 TAV. C Area 13C Concentrico SCHEDA N 7 TAV. D Area 1D2 Località Arneto SCHEDA N 8 TAV. E Area 2D2 Località Cascina Nuova Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 14

15 SCHEDA N 1 - TAV. A Area 9C - Località S. Sebastiano - Ghirbella Ubicazione Area contigua al limite Nord-Ovest del centro abitato. Destinazione prevista e tipo di insediamento Area di tipo C soggetta a Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C.) con destinazione residenziale; area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L.R n 45 e s.m.i. Caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio I settori di versante in esame ricadono nell areale di affioramento di litotipi arenaceo-marnosi appartenenti alla Formazione di Cremolino, ivi rappresentati da alternanze ritmiche di arenarie, marne e sabbie giallastre, in banchi di potenza da centimetrica a decimetrica; tali litotipi sono sottoposti a coperture detritiche di natura eluviocolluviale caratterizzate da potenze localmente variabili. Caratteristiche litotecniche Sono presenti coperture detritiche a rilevante frazione limoso-argillosa, con caratteristiche geotecniche anche molto scadenti, sovrapposte a litotipi arenaceo-marnosi alterati e/o disarticolati, costituenti il substrato geologico in prossimità delle discontinuità tettoniche principali; a ridotte profondità, detti litotipi sono caratterizzati da peculiarità geotecniche mediocri. Caratteristiche geomorfologiche di dettaglio Aree a medio-bassa acclività, ubicate in prossimità del locale spartiacque morfologico, in cui la giacitura della stratificazione nel substrato geologico è compresa tra franappoggio e traverpoggio in relazione alla locale esposizione del versante. Immediatamente a valle delle aree in esame sono osservabili settori di versante interessati da manifestazioni dissestive di tipo complesso, ad oggi considerate quiescenti a media e grande scala, (22-FQ10). Classe di pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica Classe IIIb, Sottoclasse IIIb 1. Condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti È prevedibile la realizzazione di fabbricati a destinazione residenziale di dimensioni contenute, soggetti a P.E.C.; saranno ammesse nuove costruzioni solo a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale e dell'avvenuta eliminazione e/o minimizzazione della pericolosità geomorfologica; le procedure di natura tecnica ed amministrativa da realizzarsi a supporto dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale potranno essere gestite direttamente dall Amministrazione comunale o da altri soggetti pubblici o privati. Al fine della utilizzazione urbanistica delle aree, completati gli interventi di riassetto territoriale e fatte salve le eventuali procedure di approvazione da parte di altre autorità competenti, l Amministrazione Comunale è comunque tenuta, responsabilmente, alla verifica ed alla ufficializzazione, tramite apposito atto, della avvenuta eliminazione e/o minimizzazione del rischio. Modalità esecutive degli interventi Secondo quanto verrà previsto dall Amministrazione comunale a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale necessari alla eliminazione e/o minimizzazione delle condizioni di pericolosità. Definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Le indagini geologiche dovranno essere eseguite nell ambito dell istruttoria tecnica del P.E.C. secondo quanto verrà previsto a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale necessari alla eliminazione e/o minimizzazione delle condizioni di pericolosità ed in accordo con le prescrizioni indicate nel D.M e s.m.i.; per ogni intervento edificatorio sarà richiesta sia la esecuzione di accertamenti geognostici e geotecnici in sito ed eventualmente di laboratorio, sia la predisposizione di specifica relazione geologica e geotecnica. Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 15

16 SCHEDA N 2 - TAV. A Area 16C - Località S. Sebastiano Ubicazione Area contigua al settore Ovest del centro abitato. Destinazione prevista e tipo di insediamento Area di tipo C soggetta a concessione singola con destinazione residenziale; area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L.R n 45 e s.m.i. Caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio I settori di versante in esame ricadono nell areale di affioramento di litotipi arenaceo-marnosi appartenenti alla Formazione di Cremolino, ivi rappresentati da alternanze ritmiche di arenarie, marne e sabbie giallastre, in banchi di potenza da centimetrica a decimetrica; tali litotipi sono sottoposti a coperture detritiche di natura eluviocolluviale, caratterizzate da potenze localmente variabili. Caratteristiche litotecniche Sono presenti coperture detritiche di natura eluvio-colluviale, a rilevante frazione limoso-argillosa, con caratteristiche geotecniche anche molto scadenti, sovrapposte a litotipi arenaceo-marnosi alterati e/o disarticolati, costituenti il substrato geologico in prossimità delle discontinuità tettoniche principali; a ridotte profondità, detti litotipi sono caratterizzati da peculiarità geotecniche mediocri. Caratteristiche geomorfologiche di dettaglio Aree a medio-bassa acclività, ubicate in prossimità del locale spartiacque morfologico, in cui la giacitura della stratificazione nel substrato geologico è compresa tra reggipoggio e traverpoggio in relazione alla locale esposizione del versante. Ad Est delle aree in esame sono osservabili settori di versante interessati da manifestazioni dissestive di tipo complesso, ad oggi considerati attivi a media e grande scala, identificate negli studi di compatibilità con il P.A.I., con il codice 07-FA10. Classe di pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica Classe IIIb, Sottoclasse IIIb 1. Condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti È ivi prevedibile la realizzazione di fabbricati di dimensioni contenute e di basso impatto sul territorio; saranno ammesse nuove costruzioni solo a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale e dell'avvenuta e- liminazione e/o minimizzazione della pericolosità geomorfologica; le procedure di natura tecnica ed amministrativa da realizzarsi a supporto dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale potranno essere gestite direttamente dall Amministrazione comunale o da altri soggetti pubblici o privati. Al fine dell utilizzazione urbanistica delle aree, completati gli interventi di riassetto territoriale e fatte salve le eventuali procedure di approvazione da parte di altre autorità competenti, l Amministrazione Comunale è comunque tenuta, responsabilmente, alla verifica ed alla ufficializzazione, tramite apposito atto, della avvenuta eliminazione e/o minimizzazione del rischio. Modalità esecutive degli interventi Secondo quanto verrà previsto dall Amministrazione comunale a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale necessari alla eliminazione e/o minimizzazione delle condizioni di pericolosità. Definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Le indagini geologiche dovranno essere eseguite nell ambito dell istruttoria tecnica del progetto secondo quanto verrà previsto a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale necessari alla eliminazione e/o minimizzazione delle condizioni di pericolosità ed in accordo con le prescrizioni indicate nel D.M e s.m.i.; per ogni intervento edificatorio sarà richiesta sia la esecuzione di accertamenti geognostici e geotecnici in sito ed eventualmente di laboratorio, sia la predisposizione di specifica relazione geologica e geotecnica. Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 16

17 SCHEDA N 3 - TAV. B Area 8C - Località Montoggia Ubicazione Aree localizzate ad Est dell abitato principale, in prossimità della strada comunale Montoggia. Destinazione prevista e tipo di insediamento Area di tipo C sottoposta a concessione singola con destinazione residenziale; area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L.R n 45 e s.m.i. Caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio I settori di versante in esame ricadono nell areale di affioramento di litotipi marnoso-arenacei appartenenti alla Formazione di Cessole, ivi rappresentati da alternanze ritmiche di marne argillose e marne sabbioso-siltose, in banchi di potenza da centimetrica a decimetrica, caratterizzati da stratificazione poco evidente o irregolare; tali litotipi sono sottoposti a coperture detritiche di natura eluvio-colluviale, caratterizzate da potenze localmente variabili. Caratteristiche litotecniche Sono presenti coperture detritiche di natura eluvio-colluviale, a rilevante frazione limoso-argillosa, con caratteristiche geotecniche anche molto scadenti, sovrapposte a litotipi marnoso-arenacei; a ridotte profondità, detti litotipi sono caratterizzati da peculiarità geotecniche mediocri. Caratteristiche geomorfologiche di dettaglio Aree ad acclività variabile da media (settori Nord) ad anche molto elevata (settori Sud, a monte dell abitato di loc. C. Ronchina), ubicate in prossimità del locale spartiacque morfologico, in cui la giacitura della stratificazione nel substrato geologico è mediamente da considerarsi a traverpoggio in relazione alla locale esposizione del versante. Classe di pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica Classe II, Sottoclasse IIb. Condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti È prevedibile la realizzazione di fabbricati di dimensioni contenute e di basso impatto sul territorio. Per le porzioni di territorio in esame la limitata idoneità e la moderata pericolosità derivano principalmente da problemi di stabilità connessi a non modeste potenze e/o scadenti caratteristiche dei terreni di copertura, a localmente molto elevate acclività (settori Sud, a monte dell abitato di loc. C. Ronchina), ovvero alla localmente sfavorevole giacitura della stratificazione del substrato geologico. Modalità esecutive degli interventi Secondo quanto previsto dalla vigente normativa tecnica; è comunque opportuno che, per le strutture di fondazione, dirette o indirette, vengano previsti approfondimenti tali da consentire appoggi od adeguati immorsamenti nei litotipi costituenti il substrato geologico. Gli interventi, sia pubblici che privati, sono sempre consentiti nel rispetto delle prescrizioni previste nel D.M e s.m.i. e della normativa vigente per la salvaguardia i- drogeologica del territorio e dell ambiente. Definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Le indagini geologiche, da eseguirsi nell ambito dell istruttoria tecnica del progetto esecutivo, ai sensi delle prescrizioni di legge contenute nel D.M e s.m.i., dovranno sempre esplicitare le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione desunte a seguito della realizzazione di accertamenti geognostici diretti (prove penetrometriche e/o sondaggi geognostici) e/o prove geotecniche in laboratorio su campioni di terreno prelevati in situ; dovranno inoltre essere valutate le condizioni di stabilità dei versanti (verifiche ante operam e post operam ). Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 17

18 SCHEDA N 4 - TAV. C Area 10C - Concentrico Ubicazione Area nel centro abitato, tra le strade comunali della Cappella e di Cremolino. Destinazione prevista e tipo di insediamento Area di tipo C soggetta a Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C.) con destinazione residenziale; area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L.R n 45 e s.m.i. Caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio I settori di versante in esame ricadono nell areale di affioramento di litotipi arenaceo-marnosi appartenenti alla Formazione di Cremolino, ivi rappresentati da alternanze ritmiche di arenarie, marne e sabbie giallastre, in banchi di potenza da centimetrica a decimetrica; tali litotipi sono sottoposti a coperture detritiche di natura eluviocolluviale, caratterizzate da potenze localmente variabili. Caratteristiche litotecniche Sono presenti terreni a rilevante frazione limoso-argillosa, con caratteristiche geotecniche anche molto scadenti, sovrapposti a litotipi arenaceo-marnosi alterati costituenti il substrato in prossimità delle discontinuità tettoniche principali; a ridotte profondità, detti litotipi sono caratterizzati da peculiarità geotecniche mediocri. Caratteristiche geomorfologiche di dettaglio Aree a medio-alta acclività, ubicate in prossimità del locale spartiacque morfologico, in cui la giacitura della stratificazione nel substrato geologico è mediamente compresa tra traverpoggio e franappoggio in relazione alla locale esposizione del versante. Classe di pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica Classe II, Sottoclasse IIb (parte) - Classe IIIb, Sottoclasse IIIb 1 (parte) Condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti È prevedibile la realizzazione di fabbricati di dimensioni contenute e di basso impatto sul territorio. Per le porzioni delle aree in esame perimetrate nella Sottoclasse IIb, la limitata idoneità e la moderata pericolosità derivano principalmente da problemi di stabilità connessi a non modeste potenze e/o scadenti caratteristiche dei terreni di copertura, a localmente elevate acclività, ovvero alla localmente sfavorevole giacitura della stratificazione del substrato geologico. Per le porzioni delle aree perimetrate in Sottoclasse IIIb 1 saranno ammesse nuove costruzioni solo a seguito dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale e dell'avvenuta eliminazione e/o minimizzazione della pericolosità geomorfologica; le procedure di natura tecnica ed amministrativa da realizzarsi a supporto dell'attuazione di interventi di riassetto territoriale potranno essere gestite direttamente dalla Amministrazione comunale o da altri soggetti pubblici o privati. Al fine della utilizzazione urbanistica delle aree, completati gli interventi di riassetto territoriale e fatte salve le eventuali procedure di approvazione da parte di altre autorità competenti, l Amministrazione Comunale è comunque tenuta, responsabilmente, alla verifica ed alla ufficializzazione, tramite apposito atto, della avvenuta eliminazione e/o minimizzazione del rischio. Modalità esecutive degli interventi Secondo quanto previsto dalla vigente normativa tecnica; è comunque opportuno che, per le strutture di fondazione, dirette o indirette, vengano previsti approfondimenti tali da consentire appoggi od adeguati immorsamenti nei litotipi costituenti il substrato geologico. Gli interventi, sia pubblici che privati, sono sempre consentiti nel rispetto delle prescrizioni previste nel D.M e s.m.i. e della normativa vigente per la salvaguardia i- drogeologica del territorio e dell ambiente. Definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Le indagini geologiche dovranno essere eseguite nell ambito dell istruttoria tecnica del P.E.C. ai sensi delle prescrizioni di legge contenute nel D.M e s.m.i.; per ogni intervento edificatorio sarà richiesta la predisposizione di specifica relazione geologica e geotecnica in cui dovranno essere esplicitate le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione, desunte a seguito della realizzazione di accertamenti geognostici diretti (prove penetrometriche e/o sondaggi geognostici) e/o di prove geotecniche in laboratorio su campioni di terreno; dovranno inoltre essere valutate le condizioni di stabilità dei versanti (verifiche ante operam e post operam ). Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 18

19 SCHEDA N 5 - TAV. C Area 11C - Concentrico Ubicazione Area nel centro abitato, tra le strade comunali della Cappella e M. Boccaccio. Destinazione prevista e tipo di insediamento Area di tipo C soggetta a concessione singola con destinazione residenziale; area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L.R n 45 e s.m.i. Caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio I settori di versante in esame ricadono nell areale di affioramento di litotipi arenaceo-marnosi appartenenti alla Formazione di Cremolino, ivi rappresentati da alternanze ritmiche di arenarie, marne e sabbie giallastre, in banchi di potenza da centimetrica a decimetrica; tali litotipi sono sottoposti a coperture detritiche di natura eluviocolluviale, caratterizzate da potenze localmente variabili. Caratteristiche litotecniche Sono presenti coperture detritiche di natura eluvio-colluviale, a rilevante frazione limoso-argillosa, con caratteristiche geotecniche anche molto scadenti, sovrapposte a litotipi arenaceo-marnosi alterati e/o disarticolati, costituenti il substrato geologico in prossimità delle discontinuità tettoniche principali; a ridotte profondità, detti litotipi sono caratterizzati da peculiarità geotecniche mediocri. Caratteristiche geomorfologiche di dettaglio Aree a medio-alta acclività, ubicate in prossimità del locale spartiacque morfologico, in cui la giacitura della stratificazione nel substrato geologico è mediamente compresa tra traverpoggio e franappoggio in relazione alla locale esposizione del versante. Classe di pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica Classe II, Sottoclasse IIb. Condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti È prevedibile la realizzazione di fabbricati a destinazione residenziale di modeste dimensioni e di basso impatto sul territorio; per le porzioni di territorio in esame la limitata idoneità e la moderata pericolosità derivano principalmente da problemi di stabilità connessi a non modeste potenze e/o scadenti caratteristiche dei terreni di copertura, ovvero alla localmente sfavorevole giacitura della stratificazione del substrato geologico. Modalità esecutive degli interventi Secondo quanto previsto dalla vigente normativa tecnica; è comunque opportuno che, per le strutture di fondazione, dirette o indirette, vengano previsti approfondimenti tali da consentire appoggi od adeguati immorsamenti nei litotipi costituenti il substrato geologico. Gli interventi, sia pubblici che privati, sono sempre consentiti nel rispetto delle prescrizioni previste nel D.M e s.m.i. e della normativa vigente per la salvaguardia i- drogeologica del territorio e dell ambiente. Definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Le indagini geologiche, da eseguirsi nell ambito dell istruttoria tecnica del progetto esecutivo, ai sensi delle prescrizioni di legge contenute nel D.M e s.m.i., dovranno sempre esplicitare le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione desunte a seguito della realizzazione di accertamenti geognostici diretti (prove penetrometriche e/o sondaggi geognostici) e/o prove geotecniche in laboratorio su campioni di terreno prelevati in situ; dovranno inoltre essere valutate le condizioni di stabilità dei versanti (verifiche ante operam e post operam ). Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 19

20 SCHEDA N 6 - TAV. C Area 13C - Concentrico Ubicazione Area nel centro abitato lungo via San Pasquale. Destinazione prevista e tipo di insediamento Area di tipo C sottoposta a concessione singola con destinazione residenziale; area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L.R n 45 e s.m.i. Caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio I settori di versante in esame ricadono nell areale di affioramento di litotipi arenaceo-marnosi appartenenti alla Formazione di Cremolino, ivi rappresentati da alternanze ritmiche di arenarie, marne e sabbie giallastre, in banchi di potenza da centimetrica a decimetrica; tali litotipi sono sottoposti a coperture detritiche di natura eluviocolluviale, caratterizzate da potenze localmente variabili. Caratteristiche litotecniche Sono presenti coperture detritiche di natura eluvio-colluviale, a rilevante frazione limoso-argillosa, con caratteristiche geotecniche anche molto scadenti, sovrapposte a litotipi arenaceo-marnosi alterati e/o disarticolati, costituenti il substrato geologico in prossimità delle discontinuità tettoniche principali; a ridotte profondità, detti litotipi sono caratterizzati da peculiarità geotecniche mediocri. Caratteristiche geomorfologiche di dettaglio Aree a medio-alta acclività, ubicate in prossimità del locale spartiacque morfologico, in cui la giacitura della stratificazione nel substrato geologico è mediamente compresa tra traverpoggio e franappoggio in relazione alla locale esposizione del versante. Classe di pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica Classe II, Sottoclasse IIb. Condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti In questo settore è prevedibile la realizzazione di fabbricati di dimensioni contenute e di basso impatto sul territorio; per le porzioni di territorio in esame la limitata idoneità e la moderata pericolosità derivano principalmente da problemi di stabilità connessi a non modeste potenze e/o scadenti caratteristiche dei terreni di copertura, a localmente elevate acclività, ovvero alla localmente sfavorevole giacitura della stratificazione del substrato geologico. Modalità esecutive degli interventi Secondo quanto previsto dalla vigente normativa tecnica; è comunque opportuno che, per le strutture di fondazione, dirette o indirette, vengano previsti approfondimenti tali da consentire appoggi od adeguati immorsamenti nei litotipi costituenti il substrato geologico. Gli interventi, sia pubblici che privati, sono sempre consentiti nel rispetto delle prescrizioni previste nel D.M e s.m.i. e della normativa vigente per la salvaguardia i- drogeologica del territorio e dell ambiente. Definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Le indagini geologiche, da eseguirsi nell ambito dell istruttoria tecnica del progetto esecutivo, ai sensi delle prescrizioni di legge contenute nel D.M e s.m.i., dovranno sempre esplicitare le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione desunte a seguito della realizzazione di accertamenti geognostici diretti (prove penetrometriche e/o sondaggi geognostici) e/o prove geotecniche in laboratorio su campioni di terreno prelevati in situ; dovranno inoltre essere valutate le condizioni di stabilità dei versanti (verifiche ante operam e post operam ). Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 20

21 SCHEDA N 7 - TAV. D Area 1D2 - Località Arneto Ubicazione Area individuabile in prossimità di Località Arneto, lungo la strada comunale Sottocollina. Destinazione prevista e tipo di insediamento Area di tipo D, sottoposta a Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C. 4) con destinazione produttiva. Caratteristiche litostratigrafiche di dettaglio I depositi quaternari di origine alluvionale, già localmente rielaborati da corsi d'acqua minori, sono frequentemente intercalati a coltri detritiche di natura eluvio-colluviale, a rilevante frazione limoso-argillosa, o sono giustapposti a terreni di riporto eterogenei ed eterometrici. Al di sotto dei depositi quaternari giace il substrato geologico, costituito da alternanze di marne ed arenarie terziarie, ivi non reperibili in affioramento. L'assetto geologico-stratigrafico dei luoghi è dato, schematicamente, da depositi alluvionali quaternari eterogenei a cui seguono, a profondità mediamente superiori a -7,0 m rispetto al locale piano di campagna, litotipi marnoso-arenacei Caratteristiche litotecniche Le aree in esame ricadono nell'areale di affioramento di terreni quaternari di origine alluvionale, costituiti, nei livelli più superficiali, da sabbie, limi e loro termini intermedi, con lenti ed intercalazioni di argille e torbe con scadenti caratteristiche geotecniche. Caratteristiche geomorfologiche di dettaglio Le caratteristiche geomorfologiche delle aree in esame, così come quelle idrogeologiche, sono essenzialmente attribuibili all'azione morfogenetica delle acque, nel tempo, defluenti lungo l asta principale del Fiume Bormida; tali acque, dopo aver esplicato la loro azione erosiva sul substrato geologico, solcando alcuni settori della piana alluvionale e preservandone altri, hanno successivamente contribuito alla regolarizzazione superficiale della stessa, depositando sedimenti a frazione limoso-sabbiosa dominante. Per i settori planiziali ospitanti le a- ree in esame sono da considerarsi verificabili, localmente ed a piccola scala, periodici ristagni superficiali delle acque meteoriche. Classe di pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica Classe I. Condizioni di pericolosità connesse con gli interventi previsti In questo settore è prevedibile la realizzazione di fabbricati destinati all attività produttiva di tipo D, riconoscibili come ampliamento dell avvenuta edificazione dell area contigua sul lato Nord (5D1). Le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche. Modalità esecutive degli interventi Gli interventi, sia pubblici che privati, sono sempre consentiti nel rispetto delle prescrizioni previste nel D.M e s.m.i. e della normativa vigente per la salvaguardia idrogeologica del territorio e dell ambiente. Definizione di massima delle indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo. Le indagini geologiche, da eseguirsi nell ambito dell istruttoria tecnica del progetto esecutivo, ai sensi delle prescrizioni di legge contenute nel D.M e s.m.i., dovranno sempre esplicitare le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione desunte a seguito della realizzazione di accertamenti geognostici diretti (prove penetrometriche e/o sondaggi geognostici) e/o prove geotecniche in laboratorio su campioni di terreno prelevati in situ. Contestualmente alla progettazione di fabbricati ed infrastrutture ad uso artigianale-produttivo, dovrà quindi essere prevista la esecuzione di accertamenti geognostici e geotecnici, finalizzati alla determinazione delle caratteristiche dei terreni di fondazione e delle variazioni locali di soggiacenza della falda acquifera, oltre che la realizzazione di interventi di regolarizzazione morfologica dei luoghi e di manutenzione del sistema di drenaggio delle acque meteoriche. Relazione Geologico-Tecnica. Pag. 21

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