IL MEDIO TERMINE del mese di novembre 2009 Commento tecnico di Bruno Chastonay

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1 IL MEDIO TERMINE del mese di novembre 2009 Commento tecnico di Bruno Chastonay Sentimento mercati finanziari ai massimi, con record massimo ORO, minimi 15mesi DOLL, INDICI massimi 2009 fondamentali in miglioramento dai minimi, senza conferme di sostenibilità della crescita, incertezze e rischi elevati aspettative inflazione limitata, tassi bassi a lungo interventi verbali su vari forex debiti e deficit elevati, entrate fiscali in calo, FOCUS sui budget nazionali, ECB fissa date rientro parametri disoccupazione al rialzo globale immobiliare, auto, aerei sempre necessari di sostegno valute/prodotti rifugio / qualità sempre richiesti, sostenuti da debolezza dollaro pacchetti eco e stimoli fiscali, ampia liquidità sempre in atto, ancora per vari trimestri, selettivi sulle Nazioni TASSI primi passi verso rialzi innescati, selettivi, graduali. Market Rewiew: la RECESSIONE è TERMINATA OTTIMISMO con RISERVA la fase di miglioramento della congiuntura globale, prosegue, anche a ritmi superiori alle aspettative. I minimi sono stati fatti a metà marzo, dove l indice Standard & Poors 500 aveva segnato un minimo storico, con un meno 57pc dai massimi storici, effettuati solo qualche trimestre prima. Da quella data un miglioramento veloce, ampio, che ha portato ad un recupero a meno 35pc dai record massimi, anche se dai minimi il recupero viene conclamato a +56pc. Fattore di percentuali, che hanno comunque stimolato l ottimismo, ovvero la propensione al rischio. Spinta alimentata dagli aiuti economici e fiscali effettuati dalle Banche Centrali, Governi, Enti economici, tramite misure di sostegno diretto ai settori in difficoltà, salvataggi di aziende e banche, iniezione di ampia liquidità, acquisto di prodotti creditizi vari e non convenzionali. Il tutto è stato effettuato con una limitata partecipazione da parte degli investitori, e alimentata dai fondi investimento, hedge, con un rinnovato utilizzo del famoso CARRY-TRADE. Ovvero, indebitamento di DOLLARI, a costo zero, e acquisto di EUR, GBP, AUD, NZ, CAD, TITOLI, BONDS, PETRO, ORO, MAT PRIME, e tutto quanto possa rendere. POSITIVO: riduzione degli spread, tassi vicini allo zero che riducono costi finanziamento, miglioramento dei valori TITOLI a favore degli assets delle casse pensioni, bilanci fondi e banche, e governi, sostegno diretto alle aziende in difficoltà. Miglioramento del mercato IMMOBILIARE. Le BANCHE di investimento hanno ripreso la loro normale attività. Il rialzo delle MATERIE PRIME, PETROLIO ha beneficiato i produttori, che erano al collasso. NEGATIVO: peggioramento della qualità degli investimenti delle banche centrali, aumento violento dei debiti e deficit nazionali a fronte di un calo delle entrate fiscali. SPERANZE: sono la parte sostanziale a sostegno di questa ripresa dei mercati. Da un eccesso di negatività, ove tutto era già prezzato, nelle quotazioni, si è passati ad un ottimismo crescente, con aspettative di fine recessione, evitata deflazione, inizio di ripresa dal E con essa, un rientro graduale dei debiti, ripresa dell occupazione, mantenimento o ripresa dei consumi e delle attività commerciali e immobiliari, investimenti. 1

2 Per quanto riguarda i FONDAMENTALI, gli effetti collaterali, o direttamente derivati dalla crisi finanziaria, sono ancora tutti presenti, e non ancora tutti sorpassati, o completamente entrati nell economia reale. Quindi condizioni di aumento della DISOCCUPAZIONE, con diretto effetto sui costi sociali, CONSUMI. Livelli di debiti privati elevati, tramite leasing, carte credito, rate, ipoteche, riduzione dei mezzi finanziari per la vecchiaia e sociale. Tutto è stato in pratica speso per evitare il collasso dell economia finanziaria, e conseguentemente di quella reale. Lo spazio di manovra ora è molto limitato, e la situazione ancora molto incerta e critica. I VOLUMI di transazioni commerciali sono crollate del 40-60pc, toccando i vari settori di import-export. I bilanci delle banche centrali si sono riempiti di prodotti finanziari di dubbia qualità-esigibilità. Il settore CREDITI continua ad essere molto sommesso, con una stretta verso le piccole medie industrie, peggiorando l accesso al credito. L ampia liquidità presente nei mercati al momento ha soprattutto alimentato i rialzi della speculazione sulle BORSE, e vari prodotti finanziari, aumentando i timori di INFLAZIONE da parte delle banche centrali, organismi vari, che stanno già valutando come e quando iniziare le EXIT STRATEGY, e quando implementare politiche a favore di una riduzione dei BUDGET, per un rientro nei target. Spunto di riflessione: i CAMBIAMENTI strutturali ampi e radicali, nuovi ordinamenti economici, nuove misure finalizzate all incremento della produttività nelle imprese, modifica geografica dei poteri economici, cambiamento nei settori economici chiave, focalizzazione alla maggiore crescita domestica e riduzione della dipendenza dall estero, dalle esportazioni. Cambiamento per quanto riguarda TOO BIG TO FAIL, ovvero nessuno è troppo grande per non fallire. Per la CLIENTELA sicuramente ci saranno cambiamenti per quanto riguarda le esigenze. Per le BANCHE pure, dovute alla pressione sui margini, i rischi credito, le limitazioni dai regolamenti, il clima esterno dalle pressioni fiscali, QI, Mifid, e cosi via. Senza dimenticare gli attacchi diretti al segreto bancario, e alle attività delle banche in Paesi sempre discussi. In sostanza, dobbiamo tutti ritornare ad imparare a fare il nostro mestiere, come 20anni fa. Professionalità, trasparenza, qualità, servizio, contatto, verso un mantenimento del vantaggio competitivo acquisito negli anni. Quindi nuovi obiettivi nella Gestione Patrimoniale, ricercando i propri punti di forza, cercando di assorbire e di anticipare, il crollo della redditività. Un ritorno ai valori fondamentali? Un nuovo approccio del mestiere di gestore? Una richiesta di partecipazione alla gestione più attiva da parte dei clienti? Avremo forse una compensazione del calo degli apporti di clienti privati dalla gestione dei capitali dei fondi SOVEREIGN di Cina, Russia, Emirati Arabi e altri? 2

3 Quindi riassumendo, rimane un ottica di ottimismo sul medio-lungo termine per i TITOLI, e i mercati finanziari in generale, a fronte di un allentamento di una ripresa, comunque confermata più estesa, e con riduzione dei rischi. Gli investimenti e i consumi cominciano a crescere, e la ripresa si fa via via più sostenibile, pur se lenta e lunga. Le quotazioni sono forse eccessive nel breve termine, ma resta un atteggiamento di comperare su ribassi correttivi, sovrappesando. I TASSI restano bassi, con una graduale scomparsa prevista delle misure speciali messe in atto dalle banche centrali, e con levata della liquidità in eccesso presente nei mercati. YIELDS obbligazionari quindi bassi, per ancora qualche trimestre, ma destinati a riprendere in un secondo momento, quando la crescita sarà maggiormente innescata. COMMODITY e IMMOBILIARE, PETRO, consolidamento prosegue, posizioni da valutare a livello strategico, diversificazione. La situazione di DOLLARO debole è difficile da valutare. Il trend è sicuramente negativo a medio e lungo termine, ma i rischi che porta con se, in caso di peggioramento, o accelerazione del ribasso, sono sicuramente maggiori dei benefici. Sono molte le nazioni che si esprimono contro la forza del proprio cambio, come uno dei freni inibitori della potenziale crescita, e pronte ad intervenire. Da valutare in questo senso anche la posizione della CINA-YUAN, e del suo legame con il dollaro, nonché degli altri paesi con elevate esposizioni in dollari, quali URSS, INDIA, GIAPPONE. Dal fronte dei FONDAMENTALI, dopo un secondo semestre di ampia ripresa, grazie alle misure di incentivi e altro, intraprese dai governi, dovrebbe rallentare nuovamente. Ma gli incentivi fiscali ed un sistema bancario finanziario più solidi, dovrebbero garantire la crescita, anche se lenta e moderata. Un freno saranno i processi di adeguamenti strutturali, la disoccupazione, il costo energia e il livello del cambio, i consumi privati, il livello dei debiti e la pressione fiscale. Questo porta ad una divergenza di andamenti entro le varie nazioni in EU, EST-EU, e globale. Bisogna quindi diventare più selettivi sulle OBBLIGAZIONI, riguardo al rating, e ai settori difensivi, sui debiti subordinati, negli ibridi corporate. Per i FONDI, la scelta sugli stili gestionali, con un ritorno interessante della redditività. Bene HEDGE. Il mercato IMMOBILIARE resta in ampio recupero, e interessante. COMMODITY con potenziale di ritorno di accelerazione dei rialzi dal 1.sem 2010, sulla scia della ripresa, e ricostruzione degli stoccaggi. EMERGENTI e ASIA i migliori, sia a livello di cambio, che a livello di rendimento, e varie sottovalutazioni ancora presenti. CHF neutrale ancora nei cross, da fondamentali e azione dalla BNS. JPY nei cross resta maggiormente favorito, visto che non ci sono segnali di interventi BoJ, e il miglioramento dei fondamentali spinto da crescita Cina, Asia. Interessanti nuovamente BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), e BITZ (Brasile, Indonesia, Turchia, Sud Africa). Bene sempre MXN, SGD, TWD, CNY, KRW, vista la maggiore propensione verso il rischio presente nei mercati. I valori principali per le aziende che parteciperanno ai MEGA TREND, per beneficiare delle tendenze attuali e future, dovrebbero avere questi requisiti, per sovraperformare nel medio-lungo: Stile, Innovazione, Ambiente, Comunità, Urbanizzazione, Agricoltura, Sostenibilità, posizionati verso mercati emergenti, di frontiera, verso i produttori e consumatori emergenti, logistica. Il PROTEZIONISMO è il rischio maggiore, con poco che possiamo fare per contrastarlo. Il tutto è già in atto, e assume un ruolo di guerra finanziaria commerciale, con l utilizzo di tutti i mezzi per ottenere un vantaggio competitivo. La conferma maggiore dagli attuali attacchi ai paradisi fiscali anche se non lo sono, alle tariffe sulle importazioni, alle certificazioni e licenze e patenti varie. Indipendentemente dalla graduatoria dei Paesi nella lista OCSE, vengono applicate delle regole e delle resistenze, applicazioni di misure atte a limitare la concorrenza, il commercio. La necessità elevata di mezzi finanziari spinge a prendere tutto quello che capita, a prevedere ulteriori aumenti della pressione fiscale, del rialzo dei prezzi dei servizi a fronte di una riduzione della qualità erogata. In varie nazioni vengono utilizzate le leggi, adattandole ai propri bisogni interni. 3

4 COMMODITY: periodo di ulteriore consolidamento dei livelli di recupero effettuati. Rialzi maggiori avvenuti per i METALLI preziosi, in calo prodotti AGRICOLI, e nel globale rialzo contenuto. I prezzi di tute le materie prime è risultato in ampio rialzo, che supera il 35pc da gennaio. Gli effetti sono derivati dalle varie posizioni/esposizioni dei fondi investimento, dei produttori. A monte, nei paesi del G7, la produzione industriale è calata in media del 20pc, e quindi anche la domanda delle materie prime. Il rialzo di quest ultime ha già molto anticipato la prossima fase di ripresa/crescita, e il fabbisogno globale, di ricostruzione delle riserve, come pure della domanda dai Paesi Emergenti in rapida ripresa congiunturale. Bassa inflazione e bassi tassi, con crescita debole, e lenta ripresa frenano i rialzi. Quindi situazione ancora neutrale, di consolidamento. TREASURY BONDS CONV.calo marcato YIELDS, da inizio luglio, dopo il sostegno derivato da aspettative di inflazione e futura crescita, necessità di capitali, ampie emissioni. Con questo rientro marcato, abbiamo raggiunto le medie mobile 200giorni, con un livello sufficientemente basso. Quindi ridurre le scadenze (duration). Nel frattempo sono state prese profitto su CORPORATES, visto l ampio rialzo, e in tempi più brevi di quanto previsto. SPREADs in calo marcato generale, e ulteriore spazio presente, ma a ritmi molto più limitati. Su eventuale fase correttiva delle obbligazioni societarie, rientrare, scegliendo magari quelle anche ad un rating inferiore, meno elevato di quanto detenuto prima nei portafogli, o focalizzarsi sulle nuove emissioni del 2.sem del settore finanziario, o su quelle che hanno effettuato un rialzo più ritardato. I mercati emergenti sono stati e restano quelli con potenziale maggiore. TASSI si inizia a prospettare un prossimo cambio di politica monetaria, sulla scia della ripresa in atto dei mercati finanziari. questo porterà i primi rialzi dei tassi base nel 4.trim, con i candidati NOK, SEK, ANGLO, fra i primi. I restanti del G8 saranno per il 2.semestre La qualità del credito, la liquidità dei prodotti finanziari, i bilanci solidi, la volatilità, il settore di esposizione, restano chiave per una sana gestione degli ASSETS. VOLATILITÀ: al momento attuale ha effettuato un rientro dagli eccessi del periodo di maggior crisi, ai livelli pre-crisi, di ago/sett 08, e sul medio, anche in rientro dai massimi di inizio novembre. Dai livelli raggiunti diventa più probabile attendersi un aumento della volatilità nelle prossime settimane / mesi. Volatilità Vix

5 USDOLL / CHF EUR / CHF

6 EURO / DOLL ORO doll/oncia 1114 EU stoxx 50 index

7 GSachs COMMODITY index PETRO brent doll/barile US Treasury 10anni

8 CINA DJ 600 index INDIA sensex NASDAQ 100 index nero - EURO/DOLL blu 8

9 Disclaimer Questo commento economico, redatto dal Dottor Bruno Chastonay, ha come solo obiettivo l'informazione e non è da intendersi come sollecitazione e/o un'offerta a comprare e/o vendere titoli e/o strumenti finanziari correlati. L'analisi è basata su informazioni selezionate, analizzate ma non è garanzia di accuratezza e/o di utili. L'operatività in strumenti derivati potrebbe cagionare ingenti perdite. Questo materiale è di proprietà intellettuale dello scrivente. Non può essere utilizzato né riprodotto, nemmeno parzialmente, senza il consenso e l'autorizzazione dello stesso. 9

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