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1 CIRCOLARE N. 5/2015 UMBERTIDE, 21 Dicembre 2015 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Acconto IVA. La scadenza del Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo, intendiamo metterla a conoscenza del fatto che il prossimo 28 dicembre 2015 scade il versamento dell acconto IVA Premessa Entro il di ogni anno va versato l acconto IVA. Per il 2015, la scadenza viene posticipata al , dato che il 27 è domenica. L art. 7, co. 1, lett. h), D.L , n. 70 (c.d. Decreto sviluppo ), ha, infatti, stabilito lo slittamento al primo giorno non festivo successivo, per tutti gli adempimenti fiscali, aventi scadenza originariamente cadente di sabato, domenica o altro giorno festivo. Soggetti tenuti o esclusi dal versamento Sono obbligati a versare l'acconto IVA, i contribuenti dotati di partita iva, che effettuano: liquidazioni e versamenti mensili, ex art. 1 del DPR 100/98; liquidazioni e versamenti trimestrali, ex art. 7 del DPR 542/99 e art. 74 c. 4. Non sono tenuti al versamento dell'acconto IVA:

2 coloro che hanno iniziato l'attività nel corso del 2014; coloro che hanno cessato o cesseranno l'attività nel 2014, ma in ogni caso anteriormente al 1 dicembre, se contribuenti mensili, o al 1 ottobre, se contribuenti trimestrali; i contribuenti mensili che, nel mese di dicembre 2013, hanno evidenziato un credito IVA di cui possono o meno aver richiesto il rimborso; i contribuenti trimestrali se, dalla liquidazione relativa al quarto trimestre dell'anno precedente, ovvero dalla dichiarazione relativa all'anno precedente (per i trimestrali "per opzione"), risultava un credito IVA; i soggetti che prevedono di chiudere l'ultima liquidazione del 2014 con un'eccedenza detraibile d'imposta; i contribuenti trimestrali "per opzione" che prevedono di evidenziare un credito IVA nella dichiarazione annuale 2015 (anno 2014); i contribuenti trimestrali "per opzione" che prevedono di evidenziare un credito IVA nella dichiarazione annuale 2015 (anno 2014); i contribuenti in regime agricolo di esonero ex art. 34 c. 6; i contribuenti che esercitano attività di intrattenimento ex art. 74 c. 6; le società e le associazioni sportive dilettantistiche e le associazioni in genere che applicano il regime forfetario di cui alla L. 398/91; i contribuenti che hanno effettuato esclusivamente operazioni esenti o non imponibili ai fini IVA; i contribuenti che, nell'anno precedente, hanno usufruito del regime agevolativo delle nuove attività produttive (art. 13 della L. 388/2000): sia coloro che hanno iniziato l'attività nel 2014 e sia coloro che ne sono usciti con decorrenza 2014; soggetti che adottano il regime contabile naturale super-semplificato (ovvero coloro che sono fuoriusciti dal regime dei minimi per mancanza dei requisiti ma che conservano i requisiti di fatturato ecc.); i soggetti che devono versare un importo inferiore ai 103,29 euro. I metodi di calcolo I metodi che il contribuente può utilizzare per determinare l acconto sono tre: storico, previsionale e analitico.

3 Metodo storico La determinazione dell'acconto sulla base del "dato storico" consiste nel calcolare l'importo dovuto nella misura dell'88% del versamento effettuato (o che avrebbe dovuto essere effettuato) nello stesso periodo dell'anno precedente (2014). La base di riferimento è quindi commisurata all'ammontare dell'iva a debito risultante: dalla liquidazione IVA relativa al mese di dicembre 2014, per i contribuenti mensili; dalla liquidazione IVA relativa al quarto trimestre 2014, per i contribuenti trimestrali "speciali" (o "per natura") di cui all'art. 74 co. 4; dalla dichiarazione annuale relativa al 2014, per i contribuenti trimestrali "per opzione" di cui all'art. 7 del D.P.R. 542/99. Metodo previsionale Determinazione dell acconto sulla base della stima delle operazioni che verranno effettuate fino alla chiusura del 2015 se si prevede di dover liquidare: per il mese di dicembre del 2015 (contribuenti mensili), o per il quarto trimestre 2015 (contribuenti trimestrali "speciali"), o per la dichiarazione del 2015 (contribuenti trimestrali "per opzione"), un importo a titolo di acconto IVA inferiore a quello versato nel 2014, l'acconto dell'88% è calcolato su tale minore importo. In pratica, il contribuente deve fare una stima delle fatture attive da emettere e di quelle passive da ricevere entro la fine dell'anno. Al fine di rendere omogenei l'importo relativo al "dato storico" e quello "previsionale", quest'ultimo deve essere considerato al netto dell'eventuale eccedenza detraibile riportata dal mese o dal trimestre precedente. Metodo analitico

4 L acconto, nella misura del 100%, emerge da una liquidazione periodica aggiuntiva, ottenuta sommando algebricamente i seguenti elementi: (con segno +) l'iva a debito relativa alle operazioni annotate (o che avrebbero dovuto essere annotate) nei registri IVA per il periodo tra il 1 dicembre e il 20 dicembre 2015 (contribuenti mensili) e tra il 1 ottobre e il 20 dicembre 2015 (contribuenti trimestrali); (con segno +) l'iva a debito relativa alle operazioni effettuate tra il 1 novembre ed il 20 dicembre, ma non ancora annotate non essendo decorsi i termini di emissione della fattura o di registrazione; (con segno -) l'iva a credito relativa agli acquisti e alle importazioni annotati nel registro degli acquisti nel periodo compreso tra il 1 dicembre e il 20 dicembre 2015 (contribuenti mensili) e tra il 1 ottobre e il 20 dicembre (contribuenti trimestrali); (con segno -) l'iva a credito relativa alle operazioni intracomunitarie, per le quali la corrispondente IVA a debito è stata già considerata (per effetto della doppia registrazione); (con segno -) l'eventuale IVA a credito riportata dalla liquidazione relativa al periodo precedente (mese di novembre o terzo trimestre). Scomputo dell acconto Si ricorda che l'importo corrisposto a titolo di acconto, verrà scomputato dalla: liquidazione relativa al mese di dicembre, per i contribuenti mensili (quindi entro il 16 gennaio 2016 o il 16 febbraio 20156per coloro che hanno la contabilità presso terzi); liquidazione relativa al 4 trimestre, per i contribuenti trimestrali "speciali" (tenuti al versamento dell'iva relativa al quarto trimestre entro il 16 febbraio 2016); dichiarazione annuale, per i contribuenti trimestrali "per opzione" (tenuti al versamento dell'iva relativa al 4 trimestre, insieme con l'eventuale conguaglio annuale, entro l'ordinario termine di versamento previsto per la dichiarazione annuale, ossia il 16 marzo 2016); attività separate in regime misto di liquidazione - liquidazione di dicembre (entro il 16 gennaio 2016) o liquidazione 4 trimestre (entro il 16 febbraio 2016). Sanzioni e ravvedimento operoso L insufficiente o mancato pagamento dell acconto IVA viene punito con l applicazione di una sanzione amministrativa pari al 30% della somma non versata, oltre agli interessi di

5 mora. Tale irregolarità può essere sanata con il ravvedimento operoso e versando sanzioni ridotte: a un 1/10 del 30% (3%) se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla scadenza (ravvedimento breve); a un 1/8 del 30% (3,75%) se il pagamento avviene entro la data di presentazione della dichiarazione annuale relativa all anno in cui è stata commessa la violazione (ravvedimento lungo); a un 1/15 del 30% (0,2% per ogni giorno di ritardo) se si procede al versamento entro i 14 giorni successivi alla scadenza e a quello, spontaneo, dei relativi interessi legali e della sanzione entro il termine di 30 giorni dalla scadenza (ravvedimento sprint). In aggiunta al versamento dell imposta e della sanzione ridotta, occorre versare gli interessi moratori, calcolati al tasso legale annuo (attualmente l 1 %) per ogni giorno di ritardo, partendo dal 27 dicembre a quello in cui il versamento viene effettivamente eseguito. I codici tributo per i versamenti tardivi sono: 8904 per la sanzione pecuniaria; 1991 per la quota di interessi tardivi; 6035 o 6013 per i riferimenti del versamento dell acconto IVA, a seconda che si tratti di contribuenti trimestrali o mensili.

6 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Stampa registri contabili entro il Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo ricordarle che, entro il prossimo 30 dicembre sarà necessario procedere alla stampa dei registri contabili relativi all anno Premessa Entro il 30 dicembre 2015 sarà necessario procedere alla stampa dei registri contabili. ENTRO QUANDO CHI COSA COME LE IMPRESE IN CONTABILITÀ ORDINARIA Entro tre mesi dal termine di invio della dichiarazione dei redditi (se la dichiarazione è stata presentata il , il termine ultimo è il ). Soggetti che hanno adottato la contabilità ordinaria. Stampa di: - libro giornale; - libro inventari. Stampa dei registri tributari (registri Iva): - registro delle fatture; - registro dei corrispettivi; - registro degli acquisti. Il libro giornale e quello degli inventari devono essere numerati progressivamente. Anche i registri Iva sono soggetti soltanto a numerazione progressiva.

7 ENTRO QUANDO CHI COSA COME LE IMPRESE IN CONTABILITA SEMPLIFICATA Entro il 30 dicembre Soggetti in contabilità semplificata. Stampa dei registri tributari (registri Iva): -registro delle fatture; - registro dei corrispettivi; - registro degli acquisti. I registri Iva sono soggetti soltanto a numerazione progressiva. ATTENZIONE - La dottrina ha sottolineato come vi sia un disallineamento tra la disciplina civilistica e quella fiscale. Infatti, soltanto il Legislatore fiscale ha previsto l esonero per i soggetti che hanno adottato il regime contabile semplificato, mentre le disposizioni civilistiche non fanno alcuna differenza tra le due categorie di imprenditori, esonerando soltanto i piccoli imprenditori. Ecco quindi che alcune società di persone, pur potendo ricorrere al regime di contabilità semplificata, potrebbero essere tenute alla redazione del libro giornale ed inventari, con il rischio di contestazione, in capo all imprenditore, del reato di bancarotta fraudolenta documentale. Il libro giornale e il libro inventari Il libro giornale deve indicare, giorno per giorno, le operazioni relative all'esercizio dell'impresa. data dell'operazione LIBRO GIORNALE: IL CONTENUTO descrizione dell'operazione rappresentazione dell'operazione con indicazione dei conti di mastro coinvolti nel fatto di gestione importi delle operazioni distinti per ciascun conto di mastro

8 Nel libro inventari, invece, vanno riportati tutti gli elementi previsti dal Codice civile o da leggi speciali, nonché quelli richiesti dalla normativa fiscale, ovvero: inventario iniziale, che descrive la costituzione dell impresa. Se l impresa si costituisce con un semplice apporto di denaro è sufficiente riportare sul libro giornale la scrittura di costituzione; stato patrimoniale (le società di capitali dovranno riportare anche i dati dell esercizio precedente come previsto dalle disposizioni codicistiche. I soggetti non obbligati alla redazione del bilancio possono adottare qualsiasi metodo o schema, purché conformi alla disciplina contabile); Libro inventari: contenuto conto economico (le società di capitali dovranno riportare anche i dati dell esercizio precedente come previsto dalle disposizioni codicistiche. I soggetti non obbligati alla redazione del bilancio possono adottare qualsiasi metodo o schema, purché conformi alla disciplina contabile); nota integrativa (per le società di capitali. Si ricorda invece che le società di persone e le ditte individuali non sono tenute alla redazione della stessa); le disposizioni fiscali richiedono altresì che siano indicati la consistenza dei beni raggruppati per categorie omogenee per natura e valore con il valore attribuito a ciascun gruppo.

9 Numerazione e bollatura Numerazione La numerazione non deve essere preventiva per l intero libro/blocco, in quanto è sufficiente che la stessa avvenga prima di utilizzare la pagina. La numerazione deve essere progressiva, con indicazione, in ogni pagina, dell anno di riferimento. Esempio: il libro giornale relativo all anno 2014 e stampato entro il dovrà riportare la seguente numerazione: 1/2014; 2/2014, ecc.. Ogni anno si comincia da 1. Se l esercizio non coincide con l anno solare è necessario indicare il primo dei due anni di contabilità. Esempio: Per l esercizio la numerazione dovrà essere la seguente: 1/2014, 2/2014, ecc. Quanto detto trova applicazione anche se le specifiche pagine si riferiscono al periodo compreso tra il e il Ai sensi dell articolo 9 del D.Lgs. n.471/1997 la violazione degli obblighi di numerazione comporta l irrogazione di una sanzione amministrativa da a L imposta di bollo è dovuta nella seguente misura differenziata: società di capitali (che sono tenute al pagamento della Tassa di concessione governativa): 16,00 per ogni 100 pagine o frazioni di esse; persone fisiche e società di persone: 32,00 per ogni 100 pagine o frazioni di esse. Bollatura L imposta di bollo: deve essere assolta prima che il registro sia posto in uso, ossia prima di effettuare le annotazioni; può essere pagata mediante: marche da bollo. Le marche dovranno essere apposte sulla prima pagina del blocco di 100 pagine. In ogni caso, l imposta dovrà essere assolta prima che il libro sia posto in uso; versamento presso gli sportelli bancari, postali o dei concessionari del servizio alla riscossione dei tributi mediante modello F23 (codice tributo 458T imposta di bollo su libri e registri). Il versamento deve essere sempre effettuato prima che il libro sia posto in uso. In tal caso gli estremi di versamento devono essere riportati sulla prima

10 pagina numerata di ciascun libro o registro. Nel caso in cui siano rimaste inutilizzate alcune pagine del periodo precedente è comunque possibile utilizzarle nell esercizio successivo, senza che sia necessario procedere all acquisto di una nuova marca da bollo. Il registro dei beni ammortizzabili Il registro dei beni ammortizzabili non è richiesto dalla disciplina civilistica ma esclusivamente da quella fiscale Il contenuto minimo da riportare nel libro cespiti ammortizzabili può essere riassunto nella tabella che segue: anno di acquisizione del bene costo di acquisizione del bene Il registro cespiti ammortizzabili: il contenuto minimo Rivalutazioni e/o svalutazioni fondo ammortamento coefficiente di ammortamento quota annuale di ammortamento Eventuali vendite/eliminazioni dal processo produttivo NOTA BENE - Se l ammortamento fiscale differisce, per qualsiasi motivo, dall ammortamento civilistico, i dati relativi ad entrambi vanno riportati sul libro cespiti.

11 Il registro viene tenuto al fine di poter dedurre dal reddito d'esercizio le quote di ammortamento, le quali devono inoltre risultare imputate a conto economico ai sensi dell'art. 75 TUIR. La mancata annotazione delle quote di ammortamento sull'apposito registro, comporta, quale sanzione accessoria, la loro indeducibilità dal reddito d'impresa. La numerazione delle pagine Le formalità da rispettare per l'utilizzo del registro dei beni ammortizzabili corrispondono alla progressiva numerazione delle pagine (non è necessaria la vidimazione/bollatura) La conservazione del registro Il registro in esame deve, a norma di legge, essere conservato: ai fini civilistici: per dieci anni; ai fini fiscali: fino a quando non siano decorsi i termini stabiliti per l'accertamento (ai fini tributari generalmente quattro anni decorrenti dal 31 dicembre dell anno in cui è stata presentata la dichiarazione cui si riferiscono le registrazioni). Modalità di tenuta La modalità di tenuta del registro dei beni ammortizzabili può avvenire utilizzando: registri a compilazione manuale; a tenuta meccanografica. Per il registro dei beni ammortizzabili, in base all art. 16 del D.P.R. n. 600/1973, il termine di redazione coincide con quello di invio delle dichiarazioni. Libro cespiti ammortizzabili Deve essere compilato entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione.

12 Lo Studio ringrazia per l attenzione riservatagli e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, ricordando che le circolari restano pubblicate anche sul sito web all indirizzo e che è possibile cancellarsi dalla ricezione delle stesse scrivendo una mail all indirizzo pf@studiodirienzo.it con oggetto cancella circolari. Distinti saluti

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