Ricorrenza dei Patti, protagoniste le Guarentigie

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1 Legge Elettorale Il confronto va avanti Terminate e, probabilmente, superate le prove di dialogo tra le forze politiche che si sono costantemente confrontate sulla questione negli ultimi giorni, bisogna adesso passare ai fatti. Il Pdl rilancia sulla possibilità di sapere in anticipo il nome del premier Luigi Iorio a pagina 2 Commissione Affari Sociali Un indagine conoscotiva sul gioco d azzardo e suoi aspetti socio-sanitari Il fenomeno del gioco d azzardo legale in Italia sta assumendo dimensioni amplissime, che investono ogni sfera della vita delle famiglie. Dal 2003 al 2009 in Italia sono stati spesi 309 miliardi di euro per il gioco lecito: nel solo 2010 sono stati bruciati in azzardo di Stato ben 61,4 miliardi di euro Gabriele Maria Brenca a pagina 3 I L S O C I A L I S T A Anno IX n. 32 Venerdì 17 febbraio 2012 Euro 1,00 Quotidiano del PdL - Nuovo PSI Direttore: Stefano Caldoro - Direttore responsabile: Pino De Martino - Redazione: Piazza di Pietra, Roma Tel Fax Editore: Comunicazione ed Informazione Srl - Piazza di Pietra, Roma - redazione@socialistalab.it - editore@socialistalab.it - Presidente CdA: Lucio Barani Consigliere Delegato: Sandro Santangelo - La testata beneficia di contributi diretti di cui alla legge n. 250/90 Registrazione tribunale di Roma n. 486 del 7/12/2004 Stampa: Telestampa Centro Italia S.r.l Stabilimento di Oricola (AQ) - Distribuzione: Ser S.r.l - Napoli - Il giornale chiude in redazione alle ore Il governo verso un provvedimento per estendere l'imposta sugli immobili anche agli edifici ecclesiastici con fini commerciali Ricorrenza dei Patti, protagoniste le Guarentigie Mentre si celebrano le intese concordatarie, allo studio dell'esecutivo c'è una norma che riguarda anche la Chiesa, ma di esclusiva competenza dello Stato Giammanco: "Sono soddisfatta di aver lanciato un tema che ha aperto un dibattito variegato e profondo che ha investito non solo la Chiesa e la politica ma la società civile nel suo complesso" di Giuseppe Ariola La rituale celebrazione dei Patti Lateranensi, firmati nel 1929, si è svolta ieri a Palazzo Borromeo mentre sullo sfondo dello storico anniversario di un'intesa bilaterale che di fatto sanciva i rapporti tra Stato e Chiesa dopo gli stravolgimenti risorgimentali, aleggiava l'ormai celebre questione dell'esenzione dell'imposta che interessa allo stato tutte gli edifici ecclesiastici. Dopo mesi di polemiche e di dibattiti più o meno soffusi sul tema, il Presidente del Consiglio ha infatti annunciato un emendamento che regolamenterà il pagamento di un'imposta sugli immobili ecclesiastici in cui non si svolgono esclusivamente attività dedicate al culto. L iniziativa è di carattere unilaterale, non ricadendo la materia in ambito concordatario ed ha la stessa natura della Legge delle Guarentigie, allora respinta perché di emanazione esclusiva dello Stato. La notizia ha impiegato, ovviamente, pochissimo a diffondersi ed in particolare a raggiungere Bruxelles, da dove la Commissione Europea, proprio alla luce delle attuali agevolazioni, aveva dato il via ad una procedura di infrazione nei confronti dell'italia per una presunta violazione delle regole del mercato interno. Tra quanti esultano e quanti storcono il naso, è iniziato anche un prevedibile balletto di cifre sulla presunta entità del gettito che potrebbe interessare le casse erariali con l'abolizione dell'esenzione che interessa gli immobili in questione. Un sobrio entusiasmo per quella che ritiene "una responsabile presa d'atto da parte del governo sulla necessità di intervenire anche su questo tema, alla luce delle attuali difficoltà finanziarie e della sfavorevole congiuntura economica che ha chiamato tutti i cittadini a degli importanti sacrifici", è invece stato manifestato dall'on. Gabriella Giammanco. La deputata Pdl, con costanza e tenacia, nel corso degli ultimi mesi è intervenuta ripetutamente sulla questione e, in occasione di un'intervista, proprio da queste pagine, rivolgeva all'esecutivo l'invito ad intervenire per regolamentare una situazione non più procrastinabile. Proprio nel solco di quanto anticipato solo l'altro ieri dal Premier Monti, la parlamentare palermitana all inizio di febbraio specificava come la legge non preveda mezze misure circa le attività cui sono destinati gli immobili "che possono essere - dichiarava - solo ad uso commerciale o meno", senza mezze misure, dal momento che non esistono nel codice civile "immobili ad uso non esclusivamente commerciale", dicitura che rappresenta una evidente forzatura. "Sono soddisfatta - ha dichiarato l'on. Giammanco alla luce delle ultime novità - di aver lanciato un tema che ha aperto ad un dialogo variegato e profondo che ha investito non solo la Chiesa e la politica ma la società civile nel suo complesso". "Mi fa piacere constatare - ha aggiunto - che a dispetto della iniziale diffidenza con cui è stata accolta la mia proposta dal Pdl, il mio partito, ci sia adesso una apertura anche da parte del segretario politico". Lo stesso Alfano, nonostante alcuni persistenti mal di pancia tra le fila del partito, ha infatti spiegato come il Pdl non "abbia alcun pregiudizio" sull'abolizione delle attuali esenzioni di cui godono oggi gli immobili ecclesiastici, purché si tratti di "norme non punitive per la Chiesa". Anche il leader dell Udc, Pier Ferdinando Casini, si è detto favorevole alla linea del governo, richiamando l unanime posizione delle forze che sostengono l esecutivo. Sembrerebbe dunque fatta, anche se è il caso si attendere le prossime evoluzioni, perché al momento è difficile escludere una eventuale riesumazione del celebre non expedit da parte di qualche esponente della maggioranza o dello stesso governo. Come nel film di Tim Burton settimana di tagli per Moody s. Sembrava che stessero via via perdendo il loro appeal e invece a distanza di pochi giorni le agenzie di rating colpiscono ancora. Benché l Europa e i Paesi in difficoltà stiano percorrendo la strada dell austerity e delle riforme questo non sembra riguardare le agenzie che da mesi condizionano i mercati. La Borsa italiana, dal canto suo, sembrava inizialmente essere diventata molto più impermeabile ai loro giudizi. Quello che negli ultimi tempi era diventato uno dei principali incubi dei mercati, infatti, dall'inizio di quest'anno non ha scosso più di tanto la piazza azionaria di Milano che anzi, unica tra le europee, ha fatto registrare notevoli rialzi, anche a dispetto di giudizi piuttosto taglienti. Tranne ieri. Quando la scure di Moody s ha abbassato il rating o rivisto le prospettive, ovvero i gli out Agenzie di rating AAA Cercasi di Emanuela Fulciniti look, su 114 banche europee appartenenti a 16 Paesi. Tra gli istituti colpiti 24 sono italiani. L'agenzia ha declassato anche Eni e Poste, nove gruppi assicurativi europei e diverse Regioni, Province e Comuni. A pesare sui listini anche il rinvio, l ennesimo da parte dell Eurogruppo, del varo di un nuovo piano di aiuti alla Grecia, che molti hanno ipotizzato possa avvenire solo dopo le elezioni politiche di aprile, condizione questa che ha creato forti allarmismi. Alla luce di ciò l avvio di seduta dei mercati non è stato per nulla rincuorante, basti pensare che il rendimento dei Btp italiani ha sfiorato nuovamente la soglia del 6% di rendimento. Solo nel pomeriggio la situazione è andata via via migliorando mantenendo comunque le maggiori piazze in negativo, ma riducendo di gran lunga le perdite. Segue a pagina 4 e 5

2 2 Venerdì LEGGE ELETTORALE Dall Italia 17 febbraio 2012 Terminate e, probabilmente, superate le prove di dialogo tra le forze politiche che si sono costantemente confrontate sulla questione negli ultimi giorni, bisogna adesso passare ai fatti. Il Pdl rilancia sulla possibilità di sapere in anticipo il nome del premier Il confronto va avanti Si intensifica il dibattito sulla riforma della legge elettorale che dopo giorni di incontri bilaterali e di dialoghi che mirano a trovare un'intesa tra le maggiori forze politiche, si sposta da Montecitorio e Palazzo Madama a Palazzo Chigi. Dopo il profondo confronto che ha interessato i partiti, ieri è infatti intervenuto sulla questione pure l'esecutivo che tramite il ministro del Welfare Elsa Fornero, che ha anche la delega alle Pari Opportunità, ha reso nota la convinzione che la legge elettorale va modificata anche "per dare un'adeguata rappresentanza alle donne". Per la Fornero, che a quanto pare non condivide la tesi sostenuta da quanti individuano proprio nelle 'quote' tese a tutelare la rappresentanza di genere il primo elemento discriminatorio nei confronti delle donne, a disturbare i piani di una riforma elettorale più 'rosa' sono gli uomini. "Alcuni signori - è l'opinione della ministra - oppongono resistenza perché lasciare posti non piace. I posti in politica sono ancora molto appetibili. E' naturale che tutti vogliano mantenere il posto, ma è doveroso - conclude - che il Paese si dia una legge per dare adeguata rappresentanza alle donne". A questo punto ci si chiede se sia meglio procedere alla selezione della classe dirigente secondo principi mritocratici o se non valga la pena di spacchettare Parlamento, Governo e, più in generale, le istituzioni, per quote. Tornando al fronte politico invece, il segretario politico del Pdl, AngelinoAlfano ha ribadito l'intenzione del partito di proseguire sulla strada che consente "la possibilità per i cittadini di sapere in anticipo chi sarà il premier". Una linea che conferma le storiche posizioni di Forza Italia prima e del Pdl poi e che ha anche lo scopo di spingere il sistema verso il rafforzamento del bipolarismo. Inoltre, ha aggiunto Alfano in merito alla questione delle liste bloccate, "lavoriamo perché dalla legge elettorale venga eliminato il problema e per ridare la scelta ai cittadini". Punto essenziale questo in vista della riforma che ha trovato d accordo tutte le forze politiche, sebbene sul tavolo non sembrerebbe esserci un ritorno alle preferenze, eventualità questa scongiurata dal Pd in primis. Luigi Iorio Il ricordo Un Uomo che amava i garofani Il 17 febbraio di sette anni fa moriva nostro padre, Giovanni Arichetta, classe 1927, dopo una lunga ed estenuante malattia. Un uomo che nel nostro piccolo cosmo familiare è stato il primo e più grande socialista che abbiamo conosciuto, persona riservata, discreta e con un grande amore per la libertà, che ci ha insegnato molte cose, forse più dopo la sua morte che da vivo, perché le sue lezioni le sperimentiamo ogni giorno che viviamo in questo mondo. Spesso ci interrogavamo sui suoi silenzi e non riuscivamo a spiegarceli, oggi per noi è tutto più chiaro, bisogna agire come lui ci invitava a fare, meditando prima e con raziocino. Profondamente anti comunista, respingeva il massimalismo perché anti libertario e anti democratico, pertanto pericoloso e criminale. La vita non gli risparmiò sofferenze fin da bambino: rimase orfano, infatti, a tre anni, visse la Reggio Calabria della ricostruzione post-terremoto, una realtà a quel tempo legata ai rapporti città-campagna, con un sistema produttivo sonnolento in cui i ragazzi del sottoproletariato urbano camminavano scalzi, mentre a lui, figlio di un ostetrica della buona borghesia, la sorte aveva dato un tetto sicuro sulla testa e la colazione pronta in tavola; di contro, gli viene impartita una rigida educazione e, a differenza di molti, ha la possibilità di completare gli studi frequentando il Liceo Classico Tommaso Campanella, dove nel giugno del 1945 consegue la maturità. Nel periodo della guerra si trasferisce con la famiglia in Abruzzo, a L Aquila, una città che resterà per sempre nel suo cuore, riuscendo a sopravvivere all occupazione nazista dell inverno Il Lazio e l Abruzzo sono tagliate in due dalla famosa linea di fronte Gustav, la linea Caesar, dove si svolgono intensi combattimenti, con un altissima concentrazione di truppe, in primis tedesche; si assiste a mitragliamenti e bombardamenti alleati ed a rastrellamenti tedeschi con fucilazione sul posto per i sospetti partigiani ed i renitenti alla leva. In questa azione di repressione antipartigiana la popolazione locale soffre molto. Tra i tanti episodi in cui fu coinvolto, ne ricordava spesso due, scolpiti indelebilmente nella sua mente e soprattutto nel suo cuore: durante un rastrellamento per impiegare giovani nella Todt, viene fermato ma, grazie alla soffiata di una maschera durante la video proiezione di un cinegiornale, riesce a scappare da una porta laterale del cinema ed a evitare la deportazione in Germania; in seguito viene fermato dai militari tedeschi e rischia il pestaggio all interno di un bar del centro, ma lo salva in extremis un funzionario fascista della prefettura dell Aquila. Tuttavia il ricordo più vivo che portava nel cuore era la solidarietà dopo i rastrellamenti di cui erano capaci gli abitanti de L Aquila, tra i quali anche alcuni fascisti, tanto che molti si salvarono con la complicità di funzionari della Prefettura, della Questura, della locale compagnia dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, di comuni cittadini che, compiendo un semplice gesto, ospitando, sfamando e nascondendo tutti i perseguitati, compresi alcuni ebrei, salvarono tante vite umane. Nel 52 si arruola, rispondendo alla chiamata di leva come Ufficiale di complemento dell Esercito, impiegato in una compagnia anticarro della Brigata Garibaldi, Divisione Aviotrasportata Folgore; vive da vicino la questione di Trieste all Italia nel 1954 e le tensioni con la Jugoslavia di Tito, rispondendo sempre come Tenente della riserva a diversi richiami per esercitazioni in ambito Nato; nel frattempo a Reggio Calabria si impegna a sostegno dell attività del cugino Vincenzo Morabito, Senatore della Repubblica nella IV Legislatura dal 16 maggio 1963 al 4 giugno 1968, uomo probo e vicino alle classi meno abbienti, aderente al gruppo Partito Socialista Italiano dal 25 giugno 1963 al 10 novembre 1966 ed al gruppo PSI-PSDI, unificati dall 11 novembre 1966 al 4 giugno Lavora per circa trent anni per un azienda privata come direttore amministrativo e, infine, si pensiona, coltivando l amore per la storia politica e militare e le scienze naturali; molto legato alla Santa Messa, attraverso il suo esempio noi figli abbiamo sfatato il mito che un socialista liberale non possa essere anche un cattolico osservante. L esempio più bello ce lo diede nel Natale 1988, quando invitò a pranzo un ragazzo marocchino, conosciuto per strada perché non aveva di che vestirsi; in quella occasione evitammo di servire pietanze a base di maiale e gli consentimmo di pregare nello studio di casa nostra; come lui, aiutò molti di questi ragazzi che vivevano lontano da casa, tanto che alcuni ancora lo ricordano. Muore alle 15 di sette anni fa dopo una malattia accettata cristianamente e accompagnato dal conforto dei sacramenti, testimoniando l amore che aveva per il prossimo in Cristo e aggrappandosi al suo amore per noi. Il suo cuore bussò forte contro lo sterno, frantumandosi per sempre come la mano di un gigante dietro la porta dell aldilà che, dopo averla aperta, si muta in spirito eterno. Bruno, Raffale e Fabio Arichetta

3 Dall Italia Venerdì 17 febbraio COMMISSIONE Affari Sociali Il fenomeno del gioco d azzardo legale in Italia sta assumendo dimensioni amplissime, che investono ogni sfera della vita delle famiglie. Dal 2003 al 2009 in Italia sono stati spesi 309 miliardi di euro per il gioco lecito: nel solo 2010 sono stati bruciati in azzardo di Stato ben 61,4 miliardi di euro Un indagine conoscotiva sul gioco d azzardo e suoi aspetti socio-sanitari Dipendenza dal gioco, ossessione dell azzardo. Che siano lotto o scommesse sportive, corse dei cavalli, videopoker o slot machine, la dipendenza e l ossessione nei confronti del gioco e della quotidiana dose di azzardo sembra una delle patologie più nuove e allo stesso tempo diffuse. Il gioco infatti non conosce crisi economica. Di fronte a un problema sociale sempre più diffuso, la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha deliberato una indagine conoscitiva che si pone l obiettivo di analizzare il fenomeno della dipendenza da gioco d azzardo, che coinvolge purtroppo un numero sempre crescente di popolazione. L indagine parte dalla considerazione che dal 2002, cioè da quando il gioco d azzardo in Italia è gestito legalmente da AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), molti aspetti del contesto sociale ed economico sono mutati: a fronte di uno spaventoso ed esponenziale incremento delle offerte di gioco in ogni luogo e con ogni modalità (da una a tre estrazioni del lotto, nuovi giochi come il Superenalotto, il Gratta e vinci, Win for life, o il 10 e lotto) e al corrispondente aumento dei soldi spesi dagli italiani per giocare (nel 2002 erano 17,32 miliardi di euro e nel 2010 sono diventati 61 miliardi di euro), la crisi economica mondiale ha portato in Italia maggiore insicurezza e difficoltà economiche a carico delle famiglie, che sempre più faticosamente arrivano alla fine del mese, e dei giovani che faticano a trovare lavoro o, se lo trovano, è nella maggior parte dei casi precario e sottopagato. Il fenomeno del gioco d azzardo legale in Italia sta assumendo, dunque, dimensioni amplissime, che investono ogni sfera della vita delle famiglie. Dal 2003 al 2009 in Italia sono stati spesi 309 miliardi di euro per il gioco lecito: nel solo 2010 sono stati bruciati in azzardo di Stato ben 61,4 miliardi di euro dalle famiglie, a fronte di una contrazione dei consumi in tutti gli altri settori, in un periodo difficile di crisi economica e disoccupazione; per quanto riguarda il 2011, si parla di oltre 50 miliardi e mezzo di euro. Come evidenziato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminose, anche straniere, il fenomeno della ludopatia, della dipendenza da gioco rappresenta un costo sociale molto elevato che conduce all impoverimento delle famiglie costrette da una vera e propria malattia a mettere in discussione la propria sopravvivenza economica. Come si legge, infatti, nel resoconto della seduta della Commissione del 12 luglio 2011, in cui è stata esaminata le proposta di Relazione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito ed illecito, il fenomeno è estremamente grave, anche in considerazione del dato che la ludopatia non è inserita nell elenco delle malattie riconosciute dal Servizio sanitario nazionale che, quindi, non prevede neanche una terapia idonea per la cura. E un dato oggettivo poi che il momento di crisi del paese e i tagli alla sanità abbiano visto cadere per primi sotto i colpi della scure proprio i servizi sanitari che in alcuni territori del Paese erano stati aperti per curare le ludopatie. A questo proposito, si stima che in Italia i malati da gioco compulsivo abbiano superato il milione di unità. Nel nostro Paese il gioco d azzardo colpisce una fascia di popolazione che va dai 15 agli 80 anni, ma preoccupa soprattutto perché incide particolarmente sulle fasce di età giovanile, che sono più esposte al mezzo telematico. I giovani, pur avviandosi in modo fortuito al gioco, diventano poi giocatori sistematici anche a causa della pubblicità che mostra il giocatore come un vincente, lasciando intendere che nel gioco si trovi la soluzione ai problemi economici dei giovani e delle famiglie. Una malattia da cui forse non si guarisce mai completamente, la definiscono gli ex giocatori, una vera e propria patologia, che però ancor oggi stenta ad essere riconosciuta dallo Stato come tale: infatti, non è inclusa nei Livelli Essenziali di Assistenza e, di conseguenza, non vi è alcuna garanzia per i giocatori compulsivi di poter accedere a strutture sanitarie pubbliche e di essere presi incarico per la cura. Obiettivi dichiarato dell indagine conoscitiva è quella di studiare il fenomeno sotto una molteplicità di aspetti al fine di un quadro chiaro e quanto più possibile esaustivo della problematica oltre che acquisire dati obiettivi ed aggiornati per poter fornire al legislatore elementi informativi utili ai fini della predisposizione di iniziative legislative volte ad introdurre una normativa adeguata in materia. La XII Commissione Affari Sociali si pone come obiettivo anche quello di individuare, in modo dettagliato, l incidenza del gioco sulle varie fasce della popolazione ed individuare gli elementi della patologia della dipendenza da gioco e le sue possibili cure, anche al fine di indirizzare il Governo a valutare la possibilità di inserire nei LEA tale patologia. Gabriele Maria Brenca L allarme Dilaga l'illegalità Illegalità e corruzione continuano ad essere fenomeni dilaganti. La denuncia arriva dal presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nell'intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012 rinnovando l'allarme che da tempo la magistratura contabile pone all'attenzione del paese. 'L'illegalità, la corruzione e il malaffare sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce' ha detto Giampaolino nella sua relazione scorrendo la mappa delle sentenze dell'anno scorso che offre 'una panoramica esaustiva dei comportamenti idonei ad arrecare un danno alle finanze pubbliche'. L'elenco spazia dalla corruzione ai comportamenti dannosi nell'attività' sanitaria, dall'errata gestione dello smaltimento di rifiuti, all'illecita percezione dei contributi pubblici. 'Si tratta di una lunga - ha detto Giampaolino - e si potrebbe dire ben triste teoria di casi e vicende che serve non tanto per tracciare una mappatura dell'illegalità ma per effettuare una ricognizione degli episodi più ricorrenti di gestione delle risorse pubbliche inadeguata, perché inefficace, inefficiente e diseconomica'. Giampaolino tuttavia pone l'accento anche sulla 'malamministrazione' e il procuratore generale aggiunto, Maria Terese Arganelli sottolinea che 'spesso i fenomeni corruttivi si annidano nei disservizi, nel frazionamento dei contratti per eludere i controlli'. La Corte dei conti guarda con molta attenzione al ddl anticorruzione in discussione in Parlamento in quanto 'affronta la questione della corruzione in modo sistemico così come lo impongono anche le convenzioni internazionali' rileva il presidente della magistratura contabile sottolineando che l'italia finora ha affrontato il fenomeno della corruzione 'con un approccio penalistico e chirurgico', limitandosi ad 'aumentare le pene e le sanzioni e inventandosi nuovi reati'. L'approccio per abbattere la corruzione deve invece poggiare 'su una seria riforma della pubblica amministrazione' ispirata alla trasparenza e all'efficienza.

4 4 AGENZIE DI RATING L e i n t e Moody s annuncia una valanga di tagli e valutazioni negative affermando: "l'abbassamento delle valutazioni è legato "al negativo e prolungato impatto della crisi dell'area euro, che rende molto difficile la situazione operativa per la banche europee" A A A Cercasi Continua dalla prima D altronde da mesi, l Italia aveva perso i posti più in alto della graduatoria delle agenzie internazionali. Una prima doccia fredda era arrivata ad aprile dello scorso anno, quando Moody's comunicò il taglio del rating sovrano da Aa2 ad A2. Ad essa è seguita quella scure di settembre, quando S&Pha limato daa+ adail proprio voto. A ottobre poi e' stata la volta della terza agenzia, Fitch, che ha portato il rating da AA- a B+. Se nei mesi scorsi le revisioni al ribasso delle valutazioni hanno dato più noia alla piazza finanziaria, con il nuovo anno, nonostante l'italia sia passata per la prima volta nella storia tra i Paesi di 'serie B', la Borsa ha proseguito abbastanza indisturbata il suo percorso. Le principali tappe dell'ultimo mese infatti hanno visto : - 13 gennaio: S&P taglia il rating dell'italia a BBB gennaio: il lunedì successivo al taglio del voto all'italia, la Borsa di Milano apre in calo, sembra penalizzare in modo particolare i titoli del comparto bancario, ma poi termina la seduta in deciso rialzo (+1,40) gennaio: S&P taglia rating a Generali e Unipol gennaio: Fitch taglia il rating dell'italia da A+ a A gennaio: Fitch taglia rating a Enel, Acea e Terna gennaio: la Borsa di Milano, piu' suscettibile ai giudizi dell'agenzia di valutazione, chiude con un calo dell'1,2% gennaio: la Borsa torna pero' a crescere e chiude a +0,48%. - 6 febbraio: Fitch taglia il rating a cinque banche italiane: Mps, Banco Popolare, Iccrea holding, Ubi e Intesa Sanpaolo). - 8 febbraio: Fitch taglia il rating a 40 enti locali e sei aziende statali tra cui Poste Italiane e Sace febbraio: S&P taglia rating a 34 banche italiane, tra cui Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Ubi e Bnl febbraio: Moody's abbassa rating Italia da A3 a A2. Questo per quanto riguarda il nostro Paese ma i tagli non riguardano solo i debiti sovrani e non riguardano solo l Italia infatti sempre il 13 Febbraio Moody's fa sapere che potrebbe togliere presto la tripla A al rating di Gran Bretagna, Francia e Austria: l'outlook per i tre paesi diventato negativo. L'agenzia, inoltre, ha declassato alcuni paesi dell'area dell'euro, tra i quali il Portogallo (da Ba2 a Ba3) e la Spagna (daa1 ad A3). Rating corretti al ribasso e outlook negativi anche per Slovacchia, Slovenia e Malta. Da quando esplosa la crisi dell'eurozona la prima volta che il Regno Unito, pesantemente indebitato, ha un outlook negativo. Le istituzioni, come è giusto che sia, cercano di correre subito ai ripari lanciando segnali di stabilità e fiducia. Il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, ha dichiarato che la decisione conferma la necessità delle misure di austerità varate dal governo e richiama alla realtà coloro che pensano che il paese possa evitare di confrontarsi col suo debito. Per il cancelliere ombra laborista, Ed Balls, invece, si tratta di un avvertimento per l'esecutivo, che ha aumentato le tasse e tagliato la spesa pubblica troppo in fretta, senza un piano equilibrato per promuovere l'occupazione e la crescita economica. L'outlook negativo significa che Moody's potrebbe procedere a un declassamento entro i prossimi mesi. La Gran Bretagna si trova nella stessa posizione di Stati Uniti e Francia, anche se Yves Lemay, direttore di Moody's per i rating sovrani europei, ammette che la tripla A britannica abbastanza salda. Anche il ministro francese delle Finanze, Franois Baroin, confida nella possibilità della Francia di mantenere la tripla A grazie all'incremento della produttività e alle misure per la crescita e la competitività. Moody's ha attribuito la sua valutazione soprattutto all'indebolimento del quadro macroeconomico, sottolineando che la Gran Bretagna vulnerabile alla crisi dell'area dell'euro e che pi indebitata rispetto ad altri paesi con triplaa. Sia l'euro che la sterlina si sono deprezzati dello 0,3 per cento nei confronti del dollaro. Questi dati non travolsero i mercati finanziari che tutto sommato uscirono indenni dal ciclone Moody,s sui debiti sovrani. Forti anche di un accordo tra il Parlamento ellenico e la Troika, che faceva ben sperare. Non è stato così ieri quando la stessa Moody s annuncia una valanga di tagli e valutazioni negative affermando: "l'abbassamento delle valutazioni e' legato "al negativo e prolungato impatto della crisi dell'area euro, che rende molto difficile la situazione operativa per la banche europee". Le Borse europee all ennesimo colpo di sfiducia hanno dato qualche segnale di cedimento portando in negativo Madrid, Atene, Francoforte ed anche Milano. La Bce fa sapere che le iniziative a sostegno della liquidità hanno "attenuato" le tensioni sui mercati e nel corso del 2012 è prevista "una ripresa molto graduale" per l'economia dell'area euro. E' quindi ora necessario combinare le riforme strutturali con la disciplina dei conti. Ma nel dettaglio chi è finita sotto la scure di Moody s? Enti locali Nel quadro di una serie di interventi legati alla crisi del debito nell'eurozona, l'agenzia Moody's ha tagliato rating e outlook di 83 fra amministrazioni locali ed emittenti. Moody's ha annunciato l'abbassamento del giudizio relativo a numerose collettività locali di vari Paesi d'europa, primi fra tutti quelli ai quali aveva ridotto il 'voto' tre giorni fa. Tra questi l'italia, che trascina con sé le Regioni Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto, la Provincia e il Comune di Milano come pure quelli di Firenze, la provincia di Torino e la città di Venezia. La valutazione a lungo termine di Moody's scende di un posto per Lombardia (A1), la città e la provincia di Milano (A2), la città di Firenze (BAA1), la provincia di Firenze e la regione Toscana (A3), la provincia di Torino (A2), l'umbria (A3), il Veneto e la città di Venezia (A3). Ribassati anche i rating di varie regioni ed enti locali spagnoli, portoghesi e austriaci, nonché quello di varie società francesi, tra cui quelle ferroviarie. Ecco l'elenco degli interventi italiani: Regione Basilicata (da A2 ad A3), Provincia di Bolzano (da Aa3 ad A1), Cassa del Trentino (da Aa3 ad A1), Finlombarda (da A2 ad A3), Comune di Firenze (da A3 a Baa1), Provincia di Firenze (daa2 ada3), Regione Liguria (da A2 ad A3), Regione Lombardia (da A1 ad A2), Regione Marche (daa2 ada3), Comune di Milano (da A2 ada3), Provincia di Milano (daa2 ad A3), Regione Molise (da Baa1 a Baa2), Provincia di Rieti (da A3 a Baa1), Regione Sicilia (da A2 a A3), Comune di Siena (da A2 ad A3) Provincia di Trento (daaa3 aa1), Provincia di Torino (daa2 ad A3), Regione Toscana (da A2 ad A3), Regione Umbria (da A2 ad A3), Regione Veneto (da A2 ad A3), Comune di Venezia (da A2 ad A3). Banche Europee Nelle 19 pagine dedicate ai tagli da Moody's, spunta un nuovo acronimo destinato a divenire familiare: RuR Down (Rating under Review for Downgrade, rating sotto osservazione in vista di un nuovo taglio), che rappresenta un peggioramento rispetto anche al precedente outlook negativo. Moody's ha modificato il rating su 114 gruppi bancari europei in 16 Paesi diversi principalmente a causa delle difficoltà economiche in Europa e della crisi del debito sovrano. Le banche italiane coinvolte dalla revisione del giudizio da parte di Moody's sono 24. Si tratta inoltre di 21 banche spagnole, 8 austriache, 10 istituti francesi, 7 tedeschi, 8 danesi, 6 portoghesi, 9 britannici, 5 svedesi, 4 sloveni, 2 svizzeri e una banca per Belgio, Finlandia, Lussemburgo e Norvegia. Nel dettaglio, il RuR Down tocca alle italiane capogruppo Banca Carige, Banca della Marca Credito Cooperativo, Banca delle Marche, Banca Monastler e del Sile, Monte dei Paschi (che c'era già prima), Bnl, Banca PoolareAlto Adige, Banca popolare di Cividale, Banca popolare di Marostica, Banca popolare di Spoleto, Banca Sella, Banca Tercas, Banco Popolare, Cassa di Risparmio di Bolzano, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Iccrea Bancaimpresa, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca e Unipol Banca. Si "salvano", restando con l'outlook negativo, solo Cassa Depositi e Prestiti e l'istituto Servizi Mercato Agricolo Alimentare

5 r v i s t e Va detto, però, che tra paradossi e falsi spauracchi le agenzie di rating pur dall alto della loro posizione non sono infallibili; se si guarda i grandi crac finanziari degli ultimi 10 anni, Enron 2001, Parmalat 2003 e Lehman Brothers 2008 paradossi del rating, nessuna delle tre società di rating si è accorta ufficialmente degli enormi buchi di bilancio 5 AGENZIE DI RATING (Ismea), entrambe a controllo pubblico. Gruppi assicurativi Moody's ha rivisto il giudizio di nove gruppi assicurativi europei, tra cui Generali e Unipol, "in relazione agli investimenti e all'esposizione in Spagna e Italia". In particolare, l'agenzia statunitense ha abbassato il rating di Generali daa1 adaa3 con outlook negativo e quello di Unipol da A3 ada2. Downgrade del rating anche per le spagnole Mapfre e Caser e la tedescaallianz spa. Abbassato l'outlook, invece, ad Allianz Se, ad Axa e ad Aviva. Infine, l'agenzia ha messo sotto osservazione per un possibile down grade Scottish widows e Clerical medical e Sns Reaal. In una nota, diffusa da Generali si precisa che "Moody's continua a valutare il rating di Generali due livelli al di sopra del rating sovrano italiano, riflettendo l'ampia diversificazione e le caratteristiche di flessibilità dei prodotti della compagnia assicurativa che servono ad isolare parzialmente il gruppo dalle tensioni collegate al debito sovrano". Sotto Osservazione Moody's ha messo sotto osservazione in vista di un possibile downgrade il rating di 17 colossi mondiali del credito 'che operano a livello globale nel mercato dei capitali'. Tra gli istituti a rischio, si legge in una nota, giganti come Goldman Sachs, Citigroup, Deutsche Bank, Ubs, Hsbc. Il monito sulle banche mondiali si aggiunge a quello sulle banche europee, che ha portato Moody's a mettere sotto osservazione in vista di un possibile taglio i rating di 114 gruppi del Vecchio Continente. Rischiano di vedersi ridurre il rating fino a un massimo di tre gradini Credit Suisse, Morgan Stanley e Ubs, fino a un massimo di due gradini Barclays, Bnp Paribas, Citigroup, Credit Agricole, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Hsbc, Jp Morgan, Macquarie e Royal Bank of Canada mentre per Bank ofamerica, Nomura, Royal Bank of Scotland, Societe Generale l'abbassamento, se dovesse esserci, sarà di un solo 'notch'. Secondo Moody's i big mondiali che operano nei mercati dei capitali devono confrontarsi con condizioni più fragili nella raccolta, più ampi spread di credito, accresciute richieste regolamentari e più complesse condizioni operative. Questi problemi, a cui si aggiungono alcune vulnerabilità come la sensibilità al clima di fiducia, l'interconnessione e l'opacità del rischio 'hanno diminuito le prospettive di crescita e redditività a lungo termine di questi istituti. In tutto ciò va sottolineato come il rating - la valutazione, formulata da un agenzia privata specializzata, del merito di credito di un soggetto emittente obbligazioni sui mercati finanziari internazionali, ovvero della probabilità che questi faccia fronte puntualmente al servizio del debito alle volte generi paradossi. Un ultima riflessione, pur se, come affermato dal ministro Passera, i rating non dovrebbero essere commentati, riguarda il paradosso dei dati. Tra i gruppi assicurativi viene citata la nota di Generali in cui, giustamente, si sottolinea che la società è stata sì declassata, ma comunque continua ad avere più affidabilità del debito sovrano del suo Paese, ovvero l Italia. Questo pone o meno diversi quesiti? Ad ogni modo, ovviamente, si rispettano 100 anni di tradizione Moody s. Va detto, però, che tra paradossi e falsi spauracchi le agenzie di rating pur dall alto della loro posizione non sono infallibili; infatti, ad ogni giudizio speculatori, risparmiatori, analisti e tecnici dovrebbero sempre tenere bene a mente che i grandi crac finanziari degli ultimi 10 anni, Enron 2001, Parmalat 2003 e Lehman Brothers 2008, solo per fare una esempio, sempre per i paradossi del rating, hanno un paradossale punto in comune: nessuna delle tre società si è accorta ufficialmente degli enormi buchi di bilancio che hanno poi innescato le bancarotte fraudolente. Per quanto riguarda l ultima in ordine di tempo il 15 settembre del 2008, il giorno in cui Lehman si avvalse del diritto fallimentare, poco prima dell'apertura di Wall Street, Moody's declassò il rating sul debito della banca americana daa2 a B3 ovvero dieci tagli. Ovviamente declassamento lampo anche da parte di Fitch che abbassò i titoli a breve termine da unaaad una tripla C. Fu in quella stessa giornata, giornata in cui le agenzie di rating ebbero questo lampo di genio, che le azioni di Lehman persero l'80% del loro valore e il mondo assistette, alla disfatta della quinta banca d'investimento del mondo.

6 6 Venerdì Dall Estero 17 febbraio 2012 AMNESTY INTERNATIONAL Il Rapporto Il rapporto di Amnesty International, intitolato 'Le milizie minacciano le speranze di una nuova Libia', si bassa sulle conclusioni di una missione effettuata in Libia nel gennaio e nel febbraio 2012, durante la quale i delegati dell'organizzazione hanno compiuto ricerche a Tripoli e nei suoi dintorni 'Le milizie minacciano le speranze di una nuova Libia' In un nuovo rapporto sulla Libia, reso pubblico a un anno dall'inizio della rivolta, Amnesty International ha denunciato che le milizie armate operanti in tutto il paese commettono ampi abusi con impunità, alimentando l'insicurezza e pregiudicando la ricostruzione delle istituzioni statali. Il rapporto di Amnesty International, intitolato 'Le milizie minacciano le speranze di una nuova Libia', si bassa sulle conclusioni di una missione effettuata in Libia nel gennaio e nel febbraio 2012, durante la quale i delegati dell'organizzazione hanno compiuto ricerche a Tripoli e nei suoi dintorni, a Zawiya, nelle zone montuose dell'ovest de paese, a Misurata, Sirte e Bengasi. Nel rapporto si documentano gravi e massicci abusi, compresi crimini di guerra, detenzioni illegali e torture, da parte di una moltitudine di milizie nei confronti di sospetti lealisti gheddafiani. Migranti e rifugiati africani sono stati presi di mira, le milizie hanno compiuto attacchi di rappresaglia, costringendo alla fuga intere comunità in assenza di qualsiasi tentativo, da parte delle autorità, di indagare e chiamare i responsabili a rendere conto delle loro azioni. "Le milizie sono ampiamente fuori controllo e l'impunita' totale di cui beneficiano non fa altro che incoraggiare ulteriori abusi e perpetuare l'insicurezza e l'instabilità", ha dichiarato Donatella Rovera di Amnesty International. "Un anno fa, i libici rischiavano la vita in nome della giustizia. Oggi, le loro speranze sono minacciate da milizie armate fuorilegge che calpestano i diritti umani impunemente. L'unico modo per spezzare questo intricato ciclo di decenni di abusi ereditato dall'autoritario regime del colonnello Gheddafi e' di garantire che nessuno sarà al di sopra della legge e che vi saranno indagini", ha proseguito Rovera. Nelle ultime settimane, una delegazione di Amnesty International ha visitato 11 strutture detentive usate da varie milizie nella Libia centrale e occidentale. In 10 di questi centri, i detenuti hanno denunciato di essere stati torturati e hanno mostrato ad Amnesty International le ferite riportate. Parecchi detenuti hanno riferito che, per far cessare le torture, hanno dovuto confessare stupri, omicidi e altri crimini mai commessi. Dal settembre 2011, almeno 12 persone detenute dalle milizie sono morte a causa della tortura. I loro corpi erano ricoperti di ematomi, ferite e tagli e ad alcune di esse erano state strappate le unghie. Persone detenute nella capitale Tripoli e nei suoi dintorni, a Gharyan, Misurata, Sirte e Zawiya hanno raccontato ad Amnesty International di essere state sospese in posizioni contorte, picchiate per ore con fruste, cavi, tubi di plastica, catene, sbarre metalliche e bastoni di legno e di essere state sottoposte a scariche elettriche mediante elettrodi e congegni simili alle pistole taser. In un centro di detenzione di Misurata, un delegato diamnesty International ha visto i miliziani picchiare e minacciare alcuni detenuti di cui era stato ordinato il rilascio. Un anziano detenuto proveniente da Tawargha cercava di ripararsi, accovacciato contro un muro, e urlava mentre veniva preso a calci e minacciato da un miliziano, il quale ha poi detto al rappresentante di Amnesty International che "quelli di Tawargha non saranno rilasciati, altrimenti li ammazziamo". In centri d'interrogatorio di Misurata e Tripoli Amnesty International ha incontrato detenuti che i miliziani avevano tentato di nascondere e che erano stati brutalmente torturati: uno di loro riusciva a malapena a muoversi e a parlare. Non una sola, concreta indagine e' stata svolta sui casi di tortura. "Alle milizie che hanno commesso abusi contro i detenuti non dovrebbe semplicemente essere permesso di trattenere persone e i detenuti dovrebbero essere immediatamente trasferiti in strutture controllate dal Consiglio nazionale di transizione", ha affermato Rovera. Nessuna indagine e' stata portata avanti neanche su altri gravi abusi commessi dalle milizie, tra cui esecuzioni extragiudiziali di detenuti e ulteriori crimini di guerra, come l'uccisione di 65 persone i cui corpi sono stati ritrovati il 23 ottobre in un albergo di Sirte che serviva da base per i combattenti dell'opposizione provenienti da Misurata. In un video ottenuto da Amnesty International, i miliziani colpiscono e minacciano 29 persone in loro custodia. Un miliziano poi dice: "Prendeteli e uccideteli!". I corpi delle persone cui si riferiva l'ordine sono stati trovati tre giorni dopo all'interno dell'albergo: molti avevano le mani legate dietro la schiena e un foro di proiettile in testa. Le autorità libiche non hanno finora intrapreso alcuna azione neanche nei confronti di quelle milizie che hanno costretto alla fuga intere comunità, un crimine di diritto internazionale. Le milizie di Misurata hanno espulso l'intera popolazione di Tawargha, circa persone, saccheggiando e distruggendo le loro abitazioni come rappresaglia per crimini che alcuni tawargha avrebbero commesso durante il conflitto. Migliaia di appartenenti alla tribù mashashya sono stati espulsi da Zintan, nei monti Nafusa. Queste e altre comunità sfollate si trovano tuttora in campi di fortuna in Libia. Le autorità non hanno preso alcun provvedimento per chiamare le milizie a rispondere di questi crimini ne' per consentire il ritorno a casa degli sfollati. "L'impunita' totale concessa alle milizie lancia il messaggio che abusi del genere sono tollerati e contribuisce a trasformarli in pratiche accettate. Le persone responsabili degli abusi devono essere sottoposte a processo e rimosse dai loro ruoli, altrimenti ripeteranno le loro azioni", ha proseguito Rovera, spiegando che "e' fondamentale che le autorità libiche dimostrino con fermezza l'impegno a girare pagina rispetto a decenni di sistematiche violazioni dei diritti umani riprendendo il controllo delle milizie, indagando sugli abusi del presente e del passato e processando i responsabili, a qualsiasi parte appartengano, secondo gli standard del diritto internazionale". Siria Il Parlamento Ue suggerisce di richiamare gli ambasciatori La comunità internazionale sta vivendo intense giornate, come quella di ieri che ha visto riuniti diversi tavoli diplomatici nel tentativo di porre fine alle violenze che da mesi investono la Siria. Il Parlamento europeo condanna la decisione della Russia di bloccare, nel Consiglio di sicurezza dell'onu, la risoluzione sulla Siria. Con una risoluzione approvata in plenaria, l'eurocamera chiede alla Russia di fermare i suoi rifornimenti di materiale bellico alla Siria e alla Ue di rispettare a pieno l'embargo sugli armamenti. La risoluzione chiede alla rappresentante della politica estera europea, Catherine Ashton, di fare tutto il possibile per assicurare l'adozione di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'onu, lavorando in concerto con Russia e Cina, e di aprire un dialogo con Turchia, Lega Araba e opposizione siriana sulle modalità di creazione di un corridoio umanitario ai confini al confine turco-siriano. Dal canto suo il presidente, Martin Schulz, ha dichiarato che 'la leadership di Bashar al-assad' e' totalmente screditata tanto in casa quanto all'estero'. 'E' inconcepibile - ha aggiunto Schulz - la sua proposta fare un referendum su una nuova costituzione in un paese in guerra'. Il testo infine suggerisce ai governi europei il richiamo di tutti gli ambasciatori accreditati in Siria ed il congelamento dei contatti diplomatici con gli ambasciatori siriani. AVienna invece il doppio confronto di Mosca: il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e il suo omologo francese Alain Juppe'. Al centro dei colloqui la crisi in Siria e i passi da adottare per porre fine al conflitto. Essenziale la 'persuasione' di Parigi. Non a casoalain Juppe', ha dichiarato che nel corso dell'incontro con il russo le proverà 'tutte' affinché Mosca cambi rotta sull'approvazione di una risoluzione di condanna. Fonti diplomatiche fanno sapere che la Russia non appoggerà, per la terza vola, la risoluzione Onu, "La bozza nell'attuale formulazione è squilibrata e non prende in considerazione la nostra posizione", ha detto la fonte. Mosca, che alle Nazioni Unite ha potere di veto in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza, ha già bocciato due risoluzioni di condanna della violenta repressione messa in atto dal regime siriano. La possibilità che si scelga di intervenire con una missione congiunta Onu-Lega Araba è concreta. La sostengono in molti, tra questi anche il titolare della Farnesina Giulio Terzi. 'L'italia sostiene una missione di pace congiunta tra LegaAraba e le Nazioni Unite in Siria', ha detto esplicitamente il ministro nel corso di un'audizione alla Camera. Ad ogni mofdo la fretta di trovre una soluzione aumenta e la tensione sale all'indomani dell'annuncio da parte del presidente siriano Bashar al-assad di un referendum costituzionale, che si terrà il 26 febbraio e che tra le clausole inserite nel testo della nuova Carta prevede la scomparsa del monopolio del partito Baath, al potere in Siria da quasi 50 anni e di cui Assad e' leader.

7 Ricerca Venerdì 17 febbraio 2012 HYPER LUMINOUS X-ray source 1 E' stato grazie all'unione di osservazioni di diversi telescopi, che è stato possibile definire in maggior dettaglio uno degli oggetti astrofisici più accattivanti dell'universo locale. Il soggetto in questione si chiama HLX-1, che è l'acronimo di Hyper Luminous X-ray source 1, e come dice il nome si tratta di una sorgente eccezionalmente luminosa nella banda dei raggi X 7 Scoperto un buco nero orfano circondato da un ammasso di stelle di Christian Malacaria L'unione fa la forza, è proprio il caso di dirlo. E' stato grazie all'unione di osservazioni di diversi telescopi, infatti, che è stato possibile definire in maggior dettaglio uno degli oggetti astrofisici più accattivanti dell'universo locale. Il soggetto in questione si chiama HLX-1, che è l'acronimo di Hyper Luminous X-ray source 1, e come dice il nome si tratta di una sorgente eccezionalmente luminosa nella banda dei raggi X. Scoperta nel 2009 dal telescopio spaziale dell'esa XMM-Newton, HLX- 1 si trova nella periferia della galassia ESO , distante circa 290 milioni di anni luce. L'analisi ai raggi X effettuata tramite il telescopio XMM ha rivelato da subito che si tratta di un buco nero mediamente massivo che emette energia attraverso il fenomeno noto come "accrescimento da disco". In pratica la materia risucchiata dal buco nero centrale forma un disco di accrescimento attorno ad esso, e cadendo nel buco trasforma l'energia di attrazione gravitazionale in energia luminosa. La stima della sua massa porta a circa 20 mila volte la massa del nostro Sole, ovvero 1000 volte più grande dei buchi neri che si trovano all'interno della nostra Galassia (fatta eccezione per il buco nero supermassivo che sta nel nucleo della Via Lattea). HLX-1 è quindi un buon candidato di buco nero di "taglia media" ed è perciò estremamente importante. Gli oggetti "intermedi", infatti, costituiscono gli anelli di congiunzione fra fenomeni che sono generalmente osservati in stadi estremi della loro evoluzione, ovvero appena nati oppure al picco della loro crescita. In questo caso, ad esempio, sono ben noti esemplari di buchi neri di taglia piccola, i cosiddetti buchi neri galattici, osservati generalmente in sistemi binari di stelle e con masse che vanno da qualche volta quelle del Sole a qualche decina, oppure i buchi neri supermassivi come, appunto, quello presente al centro della nostra Galassia, che possono avere masse dell'ordine dei milioni o miliardi di masse solari. Per questi ultimi, in particolare, si ritiene che la formazione avvenga attraverso la fusione di buchi neri di taglia piccola e media, ma lo scenario completo è ancora tutto da definire. E HLX-1 può essere un valido aiuto in tal senso. Ora l'oggetto è stato osservato anche alle lunghezze d'onda del visibile e dell'infrarosso attraverso il telescopio Hubble, nonchè nuovamente ai raggi X, attraverso il satellite Swift dell'esa, dal team di Sean Farrell dell'istituto per l'astronomia di Sydney in Australia e dell'università di Leicester in Inghilterra. A quelle lunghezze d'onda HLX-1 rivela un eccesso di emissione infrarossa rispetto a quella che si avrebbe attraverso il solo fenomeno dell'accrescimento da disco. La spiegazione della squadra che ha condotto le ricerche (Farrell et al. 2012) è che il buco nero al centro dell'oggetto sia circondato da un ammasso di stelle calde, poiché la luce rivelata da Hubble è del tutto simile a quella degli ammassi di stelle presenti nella nostra Galassia. Questa interpretazione dell'osservazione, insieme alla posizione che l'oggetto occupa nella galassia ospite, offrono degli spunti interessanti sulla sua formazione. "Il fatto che l'ammasso sia composto di stelle calde (e quindi molto giovani) indica che il buco nero possa essersi formato come buco nero al centro di una galassia nana poco massiva", spiega Farrell, "e che successivamente questa galassia sia stata inglobata da un'altra galassia più massiva, ovvero quella che vediamo oggi come ESO ". Nel violento processo di fusione fra galassie, il buco nero di HLX-1 deve essere sopravvissuto in qualche modo, portando con se parte del materiale circostante. A questo stadio il futuro di HLX-1 è incerto: può essere risucchiato verso il buco nero supermassivo centrale di ESO , oppure stabilizzarsi su un orbita attorno alla galassia, a seconda della sua orbita, ancora sconosciuta. E' certo però che, vista la rarità di questi oggetti, le scienze statistiche suggeriscono che essi siano visibili per brevi periodi di tempo, ovvero che sopravvivano poco. Per questo motivo sono state previste ulteriori osservazioni di HLX-1 nel 2012, nella speranza che riservi ulteriori sorprese. Credit: Harvard-Smithsonian/CfA. Protocollo Kyoto Al via fondo rotativo per Progetti verdi Prende il via il Fondo rotativo Kyoto, le domande di ammissione possono essere presentate dal 15 marzo fino al 14 luglio prossimo. Previsti interventi di micro generazione diffusa e per il risparmio energetico, installazione di impianti da fonti rinnovabili, a livello regionale. Sostituzione di motori elettrici industriali con motori ad alta efficienza, interventi sui cicli produttivi delle imprese che producono acido adipico e delle imprese agro-forestali, attività di ricerca per lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili e progetti per la gestione forestale sostenibile, a livello nazionale. Sono le iniziative che potranno essere finanziate dal Fondo Kyoto, istituito con la legge finanziaria 2007 per finanziare la realizzazione di interventi in attuazione del Protocollo di Kyoto e presentato ieri, nella sede della Cassa depositi e prestiti, dai ministri dell'ambiente, Corrado Clini, e dello Sviluppo economico, Corrado Passera; dal presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani; dal direttore generale dell'associazione bancaria italiana, Giovanni Sabatini; dal presidente e dal direttore generale della Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini e Giovanni Gorno Temprini. Il Fondo consta di 600 milioni, erogati in tre tranche annuali da 200 milioni ciascuno, gestiti dalla Cassa depositi e prestiti e rivolti a cittadini, condomini, imprese, persone giuridiche private e soggetti pubblici. Le modalità di erogazione sono state definite dal ministero dell'ambiente di concerto con quello dello Sviluppo economico. Come illustrato dal ministro Clini, i finanziamenti sono a tasso agevolato, dello 0,5% annuo, per una durata massima di sei anni, che salgono a 15 per i soggetti pubblici, rimborsabili in rate semestrali. Le banche aderenti potranno concedere un finanziamento per la quota parte del costo totale del progetto che non e' coperta dal finanziamento agevolato. Compilate esclusivamente on line, le domande di ammissione potranno essere presentate dal quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione della Circolare Kyoto sulla Gazzetta Ufficiale ed entro il 135esimo giorno. Le regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte si occuperanno direttamente della fase istruttoria, attraverso enti di sviluppo e società finanziarie regionali.

8 8 Venerdì FILM Le uscite Cultura 17 febbraio 2012 Arriva proprio oggi nelle sale Paradiso amaro. Anch esso candidato ai prossimi Premi Oscar già vincitore di 2 Golden Globe 2012 come miglior film drammatico e miglior attore in un film drammatico consegnato al protagonista George Clooney. La regia è di Alexander Payne. Altri protagonisti Shailene Woodley, Beau Bridges, Robert Forster, Judy Greer Venerdì... cinema L emergenza maltempo sembra averci dato una tregua, ma le temperature sono ancora rigide. Quale occasione migliore per andare al cinema!? In questo week and sono tantissime le pellicole interessanti che troviamo sul grande schermo. Albert Nobbs candidato a 3 Premi Oscar. Con la regia di Rodrigo García. Protagonisti Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Janet Mc- Teer, Pauline Collins Siamo nell'irlanda del diciottesimo secolo. Albert Nobbs è migliore dei camerieri che lavorano in un albergo di Dublino. La sua vita è totalmente dedicata a svolgere la sua professione il meglio possibile, in modo da poter guadagnare il denaro necessario per aprire in futuro una sua attività commerciale. Albert Nobbs ha però un segreto: è una donna. Quando nell'albergo arriva un pittore che deve imbiancare gli interni la sua copertura vacilla. Proprio nel momento di massima difficoltà però Nobbs scopre una persona in grado di capire il suo segreto e di aiutarla a sopportare la frustrazione e il dolore di una condizione così disperata. Rinfrancata da questa nuova amicizia la donna può dedicarsi più serena a costruire il proprio futuro. L Tre uomini e una pecora una commedia con la regia di Stephan Elliott. L'inglese David e l'australiana Mia s'incontrano su una spiaggia paradisiaca, s'innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. Il matrimonio è previsto nel cuore delle Blue Mountains, dove lo sposo si recherà soltanto alla vigilia del gran giorno, insieme con i suoi più tre cari amici. Sono loro la famiglia di David, orfano di entrambi i genitori: tre allegri dementi, con un fiuto speciale per i guai. Anche la famiglia di Mia, in ogni caso, è una sorpresa per il futuro sposo: proprietaria della più antica tenuta della zona, è capitanata da un ricco senatore convinto di dovere il suo successo ad un ariete di razza merino di nome Ramsy. Più che una cerimonia, uno scontro di civiltà. Dorme. Una commedia d esordio indipendente con la regia di Eros Puglielli e con Anna Bastoni, Federico Calisti, Cristiano Callegaro, Alessio Muzi, Vincenzo Ribaudo Ruggero vive in periferia a Roma. La sua ragazza lo ha lasciato perché lo ritiene troppo basso me lui non riesce a farsene una ragione. La chiama al telefono costantemente ma risponde sempre la madre con una frase fissa: "Anna dorme". Ruggero decide allora di chiedere l'aiuto dell'amico Michele per compiere un'incursione nel territorio proibito delle case popolari dove la ragazza abita. Il pericolo è costituito dai fratelli Riccio che in realtà sono un solo pericoloso psicopatico convinto di avere un gemello che ora sta con Anna. Eora parliamo di Kevin. Eva ha messo da parte le sue ambizioni professionali e il suo amore per New York per crescere Kevin in provincia e in tranquillità, ma il rapporto tra madre e figlio è sempre stato complicato, fin dal principio. Da neonato non smetteva mai di piangere, da bambino non parlava, poi non ha mai fatto altro che disobbedire. Tutto contro la madre, per provocarla e addolorarla. A 16 anni, infine, Kevin ha premeditato e commesso il peggio: una strage, a scuola. Due anni dopo, Eva ripercorre i ricordi, in cerca delle proprie mancanze, delle proprie responsabilità e di un perché. La verità nascosta. E un particolarissimo thriller che indaga sull amore. Una produzione spagnola per la regia di di Andrés Baiz. In seguito all'improvvisa scomparsa della sua compagna, Adrián conosce e s'innamora di Fabiana, piacente e un po' arrivista cameriera che si trasferisce presto nella sua villa. Mentre per la polizia l'uomo è l'unico sospettato della misteriosa sparizione, attraverso un flashback ne conosciamo il passato: giunto dalla Spagna in Colombia per dirigere l'orchestra Filarmonica di Bogotà, vive insieme alla bella Belén, cui costerà molto cara l'idea di metterne alla prova la fedeltà. Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma. Torna la saga e riparte dall inizio. Questo quarto episodio Diretto da George Lucas. Con Liam Neeson, Ewan McGregor, Jake Lloyd, Natalie Portman, PernillaAugust. 17 anni dopo Il ritorno dello Jedi (terzo episodio della saga) è tornato Guerre stellari, uno dei progetti più costosi e redditizi di tutta la storia del cinema. George Lucas non ha firmato film per ben 23 anni. Certo, il primo film del 1977 è una pietra miliare del cinema, un gioiello di perfezione che meritava di restare unico. Che detta legge, comunque, è il mercato e in questa chiave siamo arrivati al quarto episodio, anche se in linea temporale il racconto non segue quello delle uscite. In Time, commedia dei nostri giorni dove il tempo è oramai diventato un lusso. La storia si svolge in un futuro non troppo lontano, dove il gene dell invecchiamento viene neutralizzato. Il problema della morte viene risolto, ma si sovrappone un altro problema: la sovrappopolazione. Il tempo diventa un lusso che la gente deve pagare, come una tassa, se continua a pagarla puoi continuare a vivere, altrimenti si viene uccisi. I ricchi possono vivere per sempre, mentre gli altri cercano di negoziare per appropriarsi dell immortalità. Un giovane finisce in una fuga da una polizia speciale noti come custodi del tempo. Arriva proprio oggi nelle sale Paradiso amaro. Anch esso candidato ai prossimi Premi Oscar con George Clooney, premio Oscar con regia di Alexander Payne. Altri protagonisti Shailene Woodley, Beau Bridges, Robert Forster, Judy Greer. Le Hawaii non sono esattamente il paradiso in terra che tutti crediamo: almeno non lo sono più per uno dei suoi abitanti, Matt King. Sua moglie Elizabeth ha appena avuto un incidente che l'ha gettata in coma, e non si riprenderà più. Non resta che staccare le macchine che la tengono ancora in vita. Da anni troppo concentrato sul suo lavoro, l'uomo si ritrova con due figlie che ormai non conosce più, la più grande delle quali, Alexandra, è sulla via della ribellione più spinta. Il dolore di Matt per la tragedia subita si trasforma in frustrazione quando scopre che sua moglie aveva una relazione extraconiugale, e stava per chiedere il divorzio. Il marito tradito e disperato si lancia allora alla ricerca dell'amante della sua sfortunata consorte

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