Nuovi e vecchi pericoli di origine batterica: Campylobacter, E.coli, Listeria e Yersinia
|
|
- Natalia Morini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Nuovi e vecchi pericoli di origine batterica: Campylobacter, E.coli, Listeria e Yersinia Mariella Talini Dipartimento Interaziendale Regionale dei Laboratori di Sanità Pubblica sede di Firenze Setting Biotossicologia
2
3
4 Le sei principali malattie a trasmissione alimentare Salmonellosis Campylobacteriosis E.coli STEC/VTEC infection Listeriosis Shigellosis Yersiniosis
5 CAMPYLOBACTER Campylobacter appartiene alla famiglia Campylobacteriaceae comprende tre generi: Campylobacter spirilli incurvati a esse Arcobacter spirilli incurvati ad arco Helicobacter spirilli elicoidali
6 Campylobacter bastoncelli incurvati gram negativi, Non sporigeni Ossidasi positivi Mobile temperatura 30 C e i 47 C microaerofili ( 5-10%ossigeno) Non fermentano o ossidano gli zuccheri
7 Le specie di Campylobacter patogene per l uomo sono circa 20, le più importanti sono: C. jejuni e C.coli fra le più diffuse con un optimun di temp. 42 C C. doylei molto fastidioso a crescita lenta C. hyointestinalis isolato nel maiale che dà enteriti abbastanza serie in pazienti immunosoppressi e bambini
8 Il principale serbatoio batterico è rappresentato dal tratto intestinale di un ampia varietà di animali a sangue caldo (bovini, suini, cani, gatti e soprattutto il pollame).
9 Le carni di pollame se contaminate dal contenuto fecale durante la macellazione e l eviscerazione costituiscono la principale via di trasmissione di Campylobacter
10 Un altro serbatoio L acqua così come le spiagge balneabili sono un serbatoio del Campylobacter, infatti è stato spesso isolato nelle acque superficiali e nella sabbia di spiagge balneari. Queste vengono contaminate dalle feci degli animali selvatici e dai liquami, ed è stato dimostrato infatti che C.jejunii sopravive nell acqua fino a 4 settimne a 4 C (mentre a 25 C solo 4gg)
11 Caratteristiche
12 Caratteristiche dell infezione incubazione 3-5 gg Diarrea (fino a 8 o più scariche), febbre miastenia dolori addominali, nausee per 2-3 gg nei casi più gravi i sintomi sono simili a quelli della colite ulcerosa e del morbo di Crohn In casi più gravi sono stati descritti meningite, artrite settica, aborto settico (molto raro)
13 Fattori Patogenetici La patogenesi da Campylobacter dipende: stato di salute dell ospite Età ed immunità umorale derivante da precedenti esposizioni Diversi fattori di virulenza dei microrganismi (molecole di adesione ed invasione,flagelli e motilità, fattori citotossici e citotronici) Campylobacter.può disturbare la capacità assorbente dell intestino danneggiando le funzioni cellulari mediante invasione cellulare e/o produzione di tossine o per un processo infiammatorio
14 Campylobacter negli alimenti Gli alimenti contaminati da Campylobacter risultano essere: Pollame. Carne bovina e suina, latte non pastorizzato, e derivati prodotti ittici (nel 1996 fu riscontrata una seria contaminazione da ostriche e mitili)
15 Campylobacter jejuni: dose infettante < 500 cellule (Robinson, 1981; Black et al. 1988)
16 Campylobatteriosi Solo il 30% delle infezioni è di origine alimentare Altre fonti di contagio contatto con animali, viaggi, acque di balneazione
17 Negli episodi epidemici i fattori di rischio associati sono stati: latte pastorizzato,acqua non trattata e pollame Negli episodi sporadici sono coinvolti: carne di pollo non ben cotto, contatto con animali domestici, consumo di acqua non potabile, latte non pastorizzato, carne bovina e suina cotta alla griglia, fegato di pollo
18 Campylobacter e vegetali I vegetali possono essere inquinati da contaminazione fecale (animale e umana) Lavaggi con acqua (anche clorata) non inattivano del tutto il batterio Seconda causa di malattia dopo le carni avicole Rara presenza (0,42%) e cariche basse (0,048 ufc/g) ma altissima esposizione
19 Raramente è stato isolato nei formaggi e salumi stagionati. o in prodotti cotti e/o fermentati o molto acidi
20 Diagnosi di laboratorio 25 g alimento in 225 ml di brodocoltura di arricchimento Isolamento in piastra/e di terreno selettivo e/o differenziale Identificazione della colonia tramite test biochimici
21 Prove biochimiche
22 Il Campylobacter spp. è suscettibile ta: 1% sodium hypochlorite 70% ethanol 2% glutaraldehyde Iodine-based disinfectants Phenolic disinfectants Formaldehyde calore Gamma irradiation and UV radiation Disinfezione
23 Escherichia coli E un normale costituente della flora intestinale umana e animale Ubiquitario Esistono ceppi patogeni con diverse combinazioni di geni di virulenza, e causano: infezioni extraintestinali (sepsi, meningiti, UTI) infezioni intestinali (diarrea e possibili sequele) La plasticità del genoma conferisce a E. coli la capacità di adattarsi a nicchie ecologiche diverse
24 Uno dei più minacciosi patogeni alimentari! Manifestazione clinica molto grave Dose infettante molto bassa Epidemie nella comunità molto estese
25 E. coli enteritogeni e sicurezza alimentare Shiga-toxin-producing E.coli (STEC) Enterohemorrhagic E.coli (EHEC) Verocytotoxin-producing E.coli (VTEC) Adesione attaching/effacing
26
27 Epidemiologia dei E. coli enteritogeni Shiga-toxin-producing E.coli (STEC) Ciclo zoonotico E. coli entero-tossigeni (ETEC) Trasmissione oro-fecale E. coli entero-invasivi (EIEC) Ciclo inter umano E. coli entero-aggregativi (EAggEC) E.coli entero-patogeni (EPEC)
28
29 Trasmissione zoonotica Portatori asintomatici Colonizzazione
30 Diagnosi di laboratorio STEC O157 Semina tu terreni selettivi- differenziali (SMAC, CT SMAC, Chromagar...) Agglutinazione con sieri/lattici anti-o157 Conferma come STEC e tipizzazione al Laboratorio di Riferimento
31 Diagnosi sierologica di laboratorio Ricerca anticorpi anti-lps di: O157 O26 O103 O111 O145 O104 Disponibile presso il Laboratorio di Riferimento
32 The EU Reference Laboratory for Escherichia coli, including Verotoxigenic E. coli (VTEC) Units for Foodborne Zoonoses and Veterinary Epidemiology Department of Veterinary Public Health and Food Safety Istituto Superiore di Sanità, Rome, Italy
33 Sierogruppi E.coli Alcuni sierogruppi STEC (O157, O26, O103, O111, O145 e O104:H4) sono la causa riconosciuta del maggior numero di casi di sindrome emolitico-uremica (SEU) verificatisi nella UE. Il sierotipo O104:H4 ha inoltre causato il focolaio apparso nell Unione nel Maggio 2011, ma non si può neppure escludere che altri sierogruppi STEC possano essere patogeni per l uomo. In effetti, gli STEC possono provocare stati morbosi meno gravi come diarrea e diarrea emorragica o più gravi come la SEU e rappresentano pertanto un rischio per la salute del consumatore
34 Normativa Il Reg. n.. 209/2013 dell 11 marzo 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 2073/2005 per quanto riguarda i criteri microbiologici applicabili ai germogli prevede la ricerca dell E.coli STEC
35 Genere Listeria, 5 specie. Listeria L. monocytogenes, L. ivanovii, L. innocua, L. seeligeri, L. welshimeri Solo L. monocytogenes è sicuramente patogena per l uomo Si sospetta patogenicità anche per L. ivanovii (meningoencefalite negli ovini)
36 Listeria monocytogenes La listeriosi è definita dall Oms una malattia relativamente rara, ma preoccupante per l evelato tasso di mortalità che la caratterizza. Secondo i dati pubblicati nei rapporti Oms sul rischio associato alisteria, l incidenza annuale della listeriosi umana nel mondo va da 0,1 a 11,3 casi per milioni di persone, con 0,3-7,8 casi per milione di persone in Europa
37 Listeria monocytogenes Batteri ubiquitari nell ambiente, molto resistenti agli stress ambientali Sono alotolleranti (>15 % NaCl) nettamente psicrofili Non crescono sotto ph 4,5 Gram positivi, anaerobi Asporigeni Mobili per flagelli peritrichi (
38 Listeria monocytogenes Serbatoi di diffusione: ambiente e contenuto intestinale degli animali e dell uomo L uomo è di rado portatore asintomatico (<6% della popolazione) Si sta diffondendo una certa antibiotico-resistenza tra i ceppi di L. monocytogenes isolati sia da uomo che da alimenti
39 Listeria monocytogenes Listeria monocytogenes conta attualmente 13 differenti sierotipi (1/2a, 1/2b, 1/2c, 3a, 3b, 3c 4a, 4ab, 4b, 4c, 4d, 4e, 7) distinguibili tra loro in base agli antigeni somatici O (acidi tecoici) e flagellari H
40 sierogruppi I ceppi 1/2a, 1/2b e 4b sono responsabile di più del 90% dei casi di listeriosi, i ceppi aventi un gruppo antigenico 1/2 (1/2a, 1/2b, 1/2c) predominano negli isolati dagli alimenti. ma la virulenza del batterio dipende soprattutto da altri fattori
41 Listeria e alimenti Gli alimenti più sovente inquinati da L. monocytogenes sono: carni crude (pollo e tacchino), prodotti a base di carne (paté, insaccati)), maionese, tramezzini e analoghi, latte crudo e formaggi molli, vegetali di vario genere, prodotti della pesca (salmone)
42 Sono, invece, di rado fonte di listeriosi alimenti cotti consumati subito, latte pastorizzato, formaggi stagionati, pomodoro crudi cioccolato, marmellate, dolci secchi, carote, mele
43 L.monocytogenes é un batterio altamente adattabile ed é largamente distribuito nell ambiente grazie alla sua capacità di crescere in campi molto ampi di temperatura, ph e pressione osmotica. L isolamento di L.monocytogenes dal suolo e dalla vegetazione in decomposizione e la sua capacità di moltiplicarsi a basse temperature e di sopravvivere per lunghi periodi nel terreno, fanno supporre un esistenza saprofitica nel sistema pianta-suolo che potrebbe rappresentare un naturale serbatoio di trasmissione.
44 L.monocytogenes possiede la capacità di adattarsi e moltiplicarsi nelle varie condizioni tecnologiche che caratterizzano i processi di produzione, trasformazione, conservazione e distribuzione degli alimenti. L.monocytogenes, infatti, presenta una certa, anche se discussa, tolleranza ai trattamenti termici, è in grado di moltiplicarsi a temperature di frigorifero, in presenza di cloruro di sodio e nitrati, a bassi valori di ph e di attività dell acqua.
45 Comportamento nel latte Termoresistenza La tolleranza di L.monocytogenes ai trattamenti di pastorizzazione è stata per lungo tempo oggetto di numerose controversie. Molti studi hanno dimostrato che la presunta termoresistenza era da imputare all uso di procedure inadeguate per determinarla. E eliminata dalla pastorizzazione: in latte, a 71,7 C di circa 1 sec. Psicrotrofia Può crescere a temperature comprese tra 0 e 45 C. Tempi di generazione in latte: a 4 C 33,27 ore; a 35 C 0,692 ore. La refrigerazione del latte fornisce una limitata protezione contro questo microrganismo garantendo comunque un rallentamento dei tempi di sviluppo.
46 Comportamento in formaggio I formaggi a pasta molle e semi-molle, pressata, fresca, semidura, fiorita, erborinati. formaggi da latte di vacca, capra e pecora. Incidenza media: tra 0 e 10% (in alcuni casi anche dell 87%). Livelli contaminazione: tra 1 e 100 UFC/g (anche di UFC/g). Sopravvive ai processi di trasformazione di differenti tipi di formaggi. Il ph minimo di crescita dipende da: complessità del substrato, temperatura di incubazione, tipo di acidificante usato. Crescita: ph 5,6 in substrati sintetici. Sopravvivenza: a ph 5,1-5,4 in vari formaggi.
47 Comportamento in carne e prodotti carnei Alcuni prodotti carnei sono stati coinvolti in epidemie e in casi sporadici di listeriosi. Primo caso documentato di listeriosi da prodotto carneo: I n Inghilterra un pollo precotto fu sospettato di essere la causa di sintomi simil-influenzali in una donna incinta che partorì, dopo 23 settimane, un feto morto. L. monocytogenes fu isolata dalle carcasse del pollo arrosto e da campioni di sangue della paziente. isolata da carne cruda: bovini-suini-ovini-equini-pollame. isolata da prodotti carnei: arrosto, prosciutto, insaccati. contaminazione: pelle degli animali, dalla quale il patogeno si diffonde alle attrezzature e ai locali di lavorazione e da questi alle carni.
48 Prevenzione della Listeria in alimenti cottura completa e corretta dei cibi derivati da animali lavaggio accurato delle verdure prima del consumo separazione delle carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo uso di prodotti lattiero-caseari pastorizzati lavaggio accurato di coltelli, taglieri e mani dopo aver maneggiato cibi crudi consumo dei cibi deperibili in tempi brevi
49 In particolare, i soggetti più a rischio, come le donne in gravidanza o le persone immunodepresse, dovrebbe anche evitare di mangiare panini contenenti carni o altri prodotti elaborati da gastronomia senza che questi vengano nuovamente scaldati ad alte temperature evitare di contaminare i cibi in preparazione con cibi crudi e/o provenienti dai banconi dei supermercati e delle delicatessen non mangiare formaggi molli se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato non mangiare paté di carne freschi e non inscatolati non mangiare pesce affumicato, a meno che non sia inscatolato in forme che non deperiscono a breve scadenza
50 Nei soggetti immunocompetenti, Listeria ha un periodo incubazione di H, e si manifesta con forte gastroenterite, (dolori addominali, diarrea, febbre, allucinazioni) Nei soggetti immunosoppressi, la listeriosi tende ad assumere andamento sistemico infatti causa facilmente batteriemia, colonizza organi e apparati, causando forme extraintestinali anche molto gravi (artrite, epatite, aborto, meningite e meningoencefalite)
51 L incidenza malattia è condizionata dalla categoria di persone negli immunocompetenti è di circa 0,7-1 caso ogni persone con mortalità bassa, ma può salire fino al 30-40% dei casi nei soggetti con sistema immunitario debole 2 / nei bambini sotto i due anni e negli anziani sopra i 70 anni, 5 / persone tra gli alcolisti e i diabetici, 12 / persone tra le donne in gravidanza / soggetti nei pazienti con neoplasia / individui nei soggetti sottoposti a trapianto d organo fino a nei pazienti affetti da leucemia
52 La mortalità della listeriosi può essere accentuata anche dal fatto che si stanno diffondendo ceppi di L. monocytogenes resistenti a più antibiotici insieme dalla capacità di superare la barriera gastrica e di sopravvivere nell intestino, in presenza di sali biliari, antibatterici
53 Altro fattore condizionante è la carica infettante del batterio Oscilla tra ufc/g e 100 milioni di ufc/g
54 Yersinia enterocolitica Al genere Yersinia appartengono undici specie, tre delle quali sono patogene per l uomo e gli animali: Y. enterocolitica Y. pseudotuberculosis Y. pestis. Il genere Yersinia appartiene alla famiglia delle Enterobacteriaceae Negli ultimi decenni Y. enterocolitica causa di numerosi casi di tossinfezione
55 Yersinia enterocolitica coccobacillo Gram-negativo Mobile per flagelli peritrichi Nutrizionalmente poco esigente, La temperatura ottimale è c tra 25 e 29 C ma cresce anche a 4 C, Cresce in un range di ph compreso tra 4 e 10, con valore ph ottimale 7,6. Può sopravvivere fino a 24 ore a ph 3,6 o 10. Tollera una concentrazione massima di NaCl del 5% l inibizione causata da NaCl è strettamente legata alla temperatura di crescita
56 Distribuzione dei sierotipi di Y. enterocolitica I ceppi di Y. enterocolitica sono distinti in due gruppi : ceppi strettamente adattati all uomo ceppi ambientali o non adattati O:3 e O:9. Raramente isolati dall ambiente; suino portatore cronico O:8 isolato da acque di sorgenti e pozzo; alimenti lavati con acqua contaminata (vegetali); prodotti lattiero-caseari. Sierotipi non patogeni (non coinvolti in malattie umane o animali): acqua, suolo, vegetali e animali.
57 Fattori di virulenza di Y. enterocolotica Sono codificati da cromosoma batterico: 1.adesina 2.sideroforo yersiniabattina ( maggiore incidenza nei pazienti talassemici in terapia con chelanti del ferro) da geni plasmidici: 1.Adesine-invasine 2.Proteine antifagocitiche escrete 3.Proteine regolatrici 4.Proteine esterne correlate alla processazione ed escrezione
58 Y. enterocolitica è un enteropatogeno L attitudine invasiva. I sintomi della malattia compaiono dopo 1-7gg dal ingestione di alimenti contaminati e sono rappresentati: febbre, diarrea, dolori addominali nella forma gastroenterica, con incidenza stagionale essendo più frequente in autunno ed inverno. enterocolite acuta con diarrea acquosa ed emorragica che spesso, nei bambini di età maggiore ai 5 anni e negli adulti, evolve in un quadro clinico di pseudo-appendicite con segni di infiammazione dell ileo terminale e linfoadenite mesenterica Faringite si presenta spesso nei pazienti neutropenici, nei quali il batterio può essere isolato anche in sede faringea
59 Fattori di patogenicità 1. Tropismo per il tessuto linfatico 2. Ceppi patogeni sopravvivono e si moltiplicano nel tessuto linfatico portando all apoptosi i fagociti. YE necessita di numerosi fattori di virulenza che le premettono di: a) modulare la risposta immunitaria b)interferire con la fagocitosi c) ridurre l azione ossidativa dei leucociti d) distruggere i fagociti inducendone l apoptosi e) alterare la produzione delle citochine
60 Dal punto di vista molecolare i fattori di virulenza possono essere espressi da geni a localizzazione plasmidica o cromosomiale e permettono al batterio di eludere la sorveglianza immunitaria e quindi diffondere nei diversi tessuti dell ospite
61 Fattori di virulenza plasmidici Plasmide di virulenza: pyv presente nei ceppi realmente patogeni; codifica per numerose proteine presenti sulla parete esterna Yersinia adherence protein codificata dal gene yada: principale proteina (adesina) di membrana esterna che media l adesione del patogeno alle cellule della mucosa intestinale
62 Fattori di virulenza cromosomiali Invasina codificata dal gene inv: proteina di membrana,fattore invasivo principale che permette il legame con le celllule M dell ospite Proteina Ail codificata dal gene ail- Attachement Invasion Locus: fattore invasivo che permette colonizzazione e penetrazione dei linfonodi, del fegato e della milza Enterotossina codificata dal gene yst: enterotossina termostabile che facilita l invasione del batterio nei tessuti danneggiando l epitelio intestinale
63 Infezione nell uomo è rara ed insolita, dose infettante alta Bambini talassemici politrasfusi sono categoria a rischio (uno dei fattori di virulenza del batterio è un sideroforo)
64 vie di trasmissione di Y. enterocolitica da uomo ad uomo (rara) Da consumo di alimenti, in particolare prodotti a base di carne, latte e vegetali. Yersinia enterocolitica è ampiamente diffusa in natura e si può rinvenire nell intestino di molti mammiferi, nel suolo e nell acqua. Fattori di rischio Il suino riveste un ruolo di primaria importanza nella diffusione di Yersinia enterocolitica
65 Yersinia enterocolitica L apparire delle infezioni umane da Y.enterocolitica, (sconosciute fino agli anni 60) è stato collegato al diffondersi della refrigerazione domestica Che ha permesso di conservare alimenti freschi, potenzialmente contaminati, per tempi sufficienti a favorire l aumento della carica microbica di Yersinia, in grado di moltiplicarsi anche a basse temperature
66 Misure di controllo evitare le contaminazioni del cibo, del latte e dell acqua durante tutte le fasi della filiera. applicare buone pratiche di lavorazione ovvero rispettare le norme igieniche basilari ed impedire contaminazioni crociate fra gli alimenti (per es. evitare i lcontatto fra cibo cotto e prodotti crudi, utilizzare utensili differenti o preventivamente sanitizzati nelle varie fasi di lavorazione del prodotto) utilizzare alte temperature per la cottura degli alimenti (es.pasteurizzazione del latte).
LISTERIA MONOCYTOGENES Dott.ssa Manuela Cagnoli
LA SICUREZZA ALIMENTARE IN GRAVIDANZA E NELLE ALTRE FASCE A RISCHIO: CONSIGLI E PRECAUZIONI LISTERIA MONOCYTOGENES Dott.ssa Manuela Cagnoli Novara, 29 settembre 2012 Borgomanero,, 13 ottobre 2012 1924
DettagliCampylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova
Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Famiglia Campylobacteraceae tre generi: Campylobacter, Arcobacter,
DettagliListeria monocytogenes e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria Padova
Listeria monocytogenes e Igiene degli Alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria Padova 1924 Australia Murray descrive per la prima volta un germe
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliUova e prodotti a base di uova Dott.ssa Cristina Leonardi
LA SICUREZZA ALIMENTARE IN GRAVIDANZA E NELLE ALTRE FASCE A RISCHIO: CONSIGLI E PRECAUZIONI Uova e prodotti a base di uova Dott.ssa Cristina Leonardi Novara, 29 settembre 2012 Borgomanero, 13 ottobre 2012
DettagliLa sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni
La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni Elisabetta Delibato elisabetta.delibato@iss.it Istituto Superiore di Sanità DSPVSA Microrganismi negli alimenti Ogni alimento
DettagliLa gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto
La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto Alfonso Zecconi Università degli Studi di Milano Dipartimento Patologia Animale Le tossinfezioni alimentari Problema comune a tutti gli alimenti
DettagliPESCE CRUDO Istruzioni per l uso
PESCE CRUDO Istruzioni per l uso I RISCHI MICROBIOLOGICI nei prodotti della pesca Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI Dr.ssa Priscilla D Amico Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Pisa
DettagliBuone pratiche di produzione di insaccati e prodotti lavorati pronti al consumo
Buone pratiche di produzione di insaccati e prodotti lavorati pronti al consumo Prevenire la listeriosi Potenza, 31 ottobre 2013 Dr.ssa Carla Brienza Dr.ssa Nunzia Damiani Nel 2012 sono state 3436 le notifiche
DettagliMALATTIE A VEICOLO IDRICO: EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO:RISCHI MICROBIOLOGICI E MALATTIE A VEICOLO IDRICO: EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE PROF. G. Sansebastiano Dr.ssa R. Zoni Dr.ssa L. Bigliardi UNIVERSITA DI PARMA microrganismi
DettagliLa catena Epidemiologica
La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive
DettagliPRINCIPALI TOSSINFEZIONI ALIMENTARI CAUSATE DA MICRORGANISMI
PRINCIPALI TOSSINFEZIONI ALIMENTARI CAUSATE DA MICRORGANISMI Tab. 1 Principali tossinfezioni alimentari classificate in base al periodo di incubazione Periodo di incubazione generalmente da 12 a 72 ore
DettagliCampylobacter: ancora un patogeno emergente?
Campylobacter: ancora un patogeno emergente? Ludovico DIPINETO Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Università degli Studi di Napoli Federico II Campylobacter Batteri appartenenti
DettagliPrevenzione e terapia Delle Salmonellosi
Prevenzione e terapia Delle Salmonellosi Prof. Paolo Cadrobbi; Dott. Giovanni Carretta Salmonellosi tifoidee e non tifoidee E fondamentale distinguere tra: febbre tifoide, grave infezione che interessa
DettagliI Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.
Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational I Microrganismi Relatore: Nicola Bruno prof. Casadei mail: nicola.casadei@cucinaverarte.eu Per uso personale e di
DettagliPolipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.
Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche
DettagliModena, 28 Settembre 2011 IL METODO HACCP: CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI CCP
Modena, 28 Settembre 2011 La valutazione del 1 e 2 principio Codex Gli strumenti e i metodi a disposizione per il Controllo Ufficiale Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia
DettagliLe malattie trasmesse da alimenti
Le malattie trasmesse da alimenti [ 1 ] Le malattie trasmesse Gli alimenti sono la fonte di nutrimento necessaria per la vita dell uomo, ma possono diventare un pericolo per la salute del consumatore quando
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Listeria monocytogenes: caratteri generali ed epidemiologici
Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Listeria monocytogenes: caratteri generali ed epidemiologici Antonietta Gattuso La presenza di Listeria monocytogenes in differenti alimenti
DettagliListeria monocytogenes: : attività di sorveglianza della listeriosi e monitoraggio di prodotti tipici
Workshop: Focus su Sicurezza d Uso e Nutrizionale degli Alimenti 21-22 Novembre 2005, Istituto Superiore di Sanità, Roma Listeria monocytogenes: : attività di sorveglianza della listeriosi e monitoraggio
DettagliEPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA 1 INTRODUZIONE 2 Le infezioni correlate all assistenza (ICA) rappresentano una complicanza frequente. In media il 5-10% dei pazienti ricoverati in
DettagliIl Cromo VI nelle acque potabili: aspetti di Sanità Pubblica
Il Cromo VI nelle acque potabili: aspetti di Sanità Pubblica 20 ottobre 2014 Dr. Francesco Vassallo Vi sono due principali forme chimiche del cromo: trivalente (Cromo III) ed esavalente (Cromo VI). Il
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliQualità microbiologica dei prodotti lattiero-caseari in aziende di estivazione
Qualità microbiologica dei prodotti lattiero-caseari in aziende di estivazione Numero di campioni prelevati Totale campioni non conformi 357 42 Introduzione e obiettivi Il Canton Ticino, con la sua ricchezza
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
DettagliFattori gestionali e ambientali che influiscono sulla qualità igienica del latte alla stalla
Dipartimento di Scienze Animali, sezione di Zootecnica Agraria Fattori gestionali e ambientali che influiscono sulla qualità igienica del latte alla stalla Bava Luciana, Sandrucci Anna, Tamburini Alberto,
Dettagli03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti
Bambini e cuccioli Il gatto di casa e la futura mamma Dott.ssa Nadia Gussetti Azienda Ospedaliera Padova ZOONOSI MALATTIE TRASMISSIBILI DALL ANIMALE ALL UOMO PER CONTATTO DIRETTO O PER VIA INDIRETTA Padova,
DettagliL IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE
Regione Piemonte - Direzione Sanità Pubblica L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE 1 E fondamentale imparare a gestire correttamente le diverse temperature Tenere sempre conto della pezzatura dell alimento Evitare
DettagliReovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.
Orthoreovirus, Rotavirus, Orbivirus, Coltivirus Caratteri generali: Privi di mantello. Due involucri capsidici. 10-12 segmenti di RNA genomico a doppio filamento. Reovirus Stabili in svariate condizioni
DettagliLe Malattie alimentari
Le Malattie alimentari Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia Comparata e Igiene veterinaria - Padova Sono quelle forme morbose che l uomo può contrarre per ingestione o manipolazione
DettagliMicrobiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque
Microbiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque 1 Acque reflue - acque di scolo di origine domestica o industriale che non possono essere smaltite in laghi o torrenti senza una preventiva depurazione
DettagliLa sindrome dell intestino irritabile post-infettiva
La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino
DettagliI Papillomavirus sono tutti uguali?
Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.
DettagliRISCHI DA AGENTI BIOLOGICI
RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo
DettagliPagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1
4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 Obiettivo generale del progetto proposto dall ATS Aziende Casearie Riunite è definire e validare interventi di innovazione precompetitiva dei processi di produzione della
DettagliINFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI
INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare
DettagliCOME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE
GLI EFFETTI DELLA CRISI: EROSIONE DEL CETO MEDIO E CRESCITA DELLA POVERTA COLLOCAZIONE SOCIALE DELLE FAMIGLIE IN BASE AL REDDITO, AI COMPORTAMENTI DI CONSUMO E AGLI STILI DI VITA COME E CAMBIATA LA SPESA
DettagliUNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE
UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE I CARRELLI VDM SONO TRATTATI CON PROTEZIONE ANTIBATTERICA MICROBAN Lo sapevate che...? ci sono in media più batteri su una mano che abitanti
DettagliAspetti microbiologici della sorveglianza nazionale della malattia invasiva da H. Influenzae
Roma, 26-27 Novembre 2014 Roma, 28-29 Febbraio 2012 Aspetti microbiologici della sorveglianza nazionale della malattia invasiva da H. Influenzae MARINA CERQUETTI Marina Cerquetti Dipartimento di Malattie
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliCriteri di igiene di processo e criteri di sicurezza alimentare: il quadro normativo
Microbiologia predittiva Possibili utilizzi nell attività di controllo ufficiale degli Operatori del Settore Alimentare Criteri di igiene di processo e criteri di sicurezza alimentare: il quadro normativo
DettagliI PATOGENI ALIMENTARI
I PATOGENI ALIMENTARI LA CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA Le tossinfezioni alimentari rappresentano un crescente problema per la salute pubblica a livello internazionale. Sono conosciute attualmente oltre
DettagliOrganismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti
Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è
DettagliPNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte
CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze
DettagliMalattie infettive microrganismi patogeni trasmissibilità orizzontale o contagiosità
Le malattie infettive - definizione - rapporto tra microrganismi e uomo - modalità di trasmissione delle infezioni - le basi della prevenzione - il ruolo dell ambiente domestico Malattie infettive: forme
DettagliDopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy
Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione
DettagliDenominazione Corso:
CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.
DettagliLegionella: ecologia microbica e contaminazione ambientale
Legionella: ecologia microbica e contaminazione ambientale Gloria Bandettini - U.O. Biologia di Base Dipartimento Regionale Laboratori Servizio Laboratorio Provinciale di Padova 1 Legionella: classificazione
DettagliCenni di Legislazione sanitaria della selvaggina. Valerio Giaccone
Cenni di Legislazione sanitaria della selvaggina Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Università Padova Le regole contenute nel Regolamento CE 853
DettagliLe proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.
Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute La sicurezza degli alimenti Luigi Cazzola Dip. Prevenzione ULSS 2 LINEE GUIDA PER MANIFESTAZIONI POPOLARI SICURE Feltre, 11 giugno 2014 LINEE GUIDA PER MANIFESTAZIONI
DettagliValutazione del rischio Listeria monocytogenes e determinazione della shelf-life in ricotte salate prodotte nella regione Sardegna
Valutazione del rischio Listeria monocytogenes e determinazione della shelf-life in ricotte salate prodotte nella regione Sardegna Lucia Rossi L attività di Ricerca Corrente svolta dall Istituto Zooprofilattico
DettagliClostridium perfrigens
Clostridi Bacilli G+, mobili, raramente capsulati. producono spore con diametro maggiore di quello batterico Anaerobi obbligati, non hanno citocromi e catalasi, producono ATP fermentando zuccheri o aminoacidi.
DettagliLA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE
LA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE Fabio Grillo Spina Dipartimento dell Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Via Quintino Sella,
DettagliFebbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)
FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo
DettagliIGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività
IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale
DettagliI L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.
I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale
DettagliNelle etichette devono essere riportati in modo chiaro gli ingredienti e la data di scadenza.
COME SI PRESENTA IL PRODOTTO: Fare attenzione alle alterazioni visibili: il prodotto alterato può cambiare colore, odore, sapore, aspetto può cambiare consistenza o presentare tracce di muffe la confezione
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliOSPEDALE DI CARITA Corso G. Marconi n. 30 12030 Sanfront CN
PROVA SCRITTA CONCORSO PUBBLICO PER N. 1 POSTO DI ADDETTO ALLA CUCINA PROVA N. 2 (Crocettare la risposta esatta delle domande dalla n. 1 alla n. 20 e fornire una risposta sintetica ed esauriente alle domande
DettagliCORSO ECM FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE E PATOLOGIE INFETTIVE GASTROINTESTINALI
CORSO ECM FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE E PATOLOGIE INFETTIVE GASTROINTESTINALI Razionale Occuparsi di nutrizione ai nostri giorni è il contributo maggiore che si può offrire alla comunità, perché è il metodo
DettagliA cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.)
A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) Si espongono, per opportuna conoscenza, gli ultimi aggiornamenti disponibili al 12/10/2014
DettagliEmissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI
Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliSopralluoghi igienico - nutrizionali ed alimentazione sicura
Sopralluoghi igienico - nutrizionali ed alimentazione sicura Intervento a cura di: Dario Signorelli -Dipartimento di Prevenzione Medica SC Alimenti e Nutrizione ASL Milano Milano, 3 maggio 2012 1 servizio
DettagliVires5 Food. Scheda Tecnica. Protegge dai virus, funghi (muffe) e batteri NRA 6781239-2012
Vires5 Food Scheda Tecnica NRA 6781239-2012 Informazioni tecniche Per il prodotto: Vires5 Food Vires5 Food è l acqua trattata con alto livello del potenziale Redox. Questo prodotto è ottenuto ionizzando
DettagliONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine
DettagliQuando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene
I risultati di una ricerca sugli standard di qualità da rispettare Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene a cura di ALSCO Italia L E.T.S.A., con il supporto di un Istituto di ricerca
DettagliAspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee
Motta di Livenza,, 13 marzo 2010 Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee Luigi Tonellato Articolo 18 Rintracciabilità 1. È disposta
DettagliALLEGATO N. 5 LIMITI DI CARICHE MICROBICHE NEGLI ALIMENTI DESTINATI ALLA RISTORAZIONE COLLETTIVA
PROCEDURA NEGOZIATA PER L ALLESTIMENTO E LA GESTIONE TEMPORANEA DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE DELLE MENSE UNIVERSITARIE DELL ERDISU DI TRIESTE (CIG N. 3218525AD7). ALLEGATO N. 5 LIMITI DI CARICHE MICROBICHE
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliLa sicurezza alimentare e i salumi: quali garanzie?
La sicurezza alimentare e i salumi: quali garanzie? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Silvana Barbuti Dipartimento Microbiologia SSICA Tel. 0521 795 262 Mail: silvana.barbuti@ssica.it
DettagliScritto da Administrator Martedì 10 Ottobre 2006 23:15 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2009 17:51
La colite ulcerosa e il morbo di Crohn sono malattie che colpiscono l apparato intestinale e vengono definite generalmente col nome di malattie infiammatorie dell apparato intestinale. La colite ulcerosa
DettagliControllo e autocontrollo nella filiera lattiero casearia
Controllo e autocontrollo nella filiera lattiero casearia Che cos è l Autocontrollo? L Autocontrollo è un obbligo di legge.. per tutte le Aziende alimentari di realizzarlo; per le Autorità Sanitarie competenti
DettagliB. Documentazione generale del sistema di autocontrollo e definizione delle responsabilità aziendale
Dipartimento federale dell'economia DFE Ufficio federale di veterinaria UFV Allegato 3 - Guida per la valutazione uniforme dell autocontrollo INDICE I Introduzione... 1 A.... 1 B. La documentazione generale
DettagliIL RISCHIO BIOLOGICO
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO BIOLOGICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico
DettagliTEST HELICOBACTER PYLORI CARD
Cod. ID: Data: Paziente: TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Test rapido one step per la diagnosi qualitativa dell antigene di Helicobacter pylori nelle feci HELICOBACTER PYLORI COS E TEST Helicobacter pylori
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE
L 16/46 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 20.1.2005 REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE del 19 gennaio 2005 che attua il regolamento (CE) n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio
DettagliCausa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici
La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi
DettagliQuando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto
L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto
DettagliModulo: Pacchetto Igiene e la sua applicazione
Materiale Didattico Modulo: Pacchetto Igiene e la sua applicazione a cura della D.Ssa Ylenia Esposito Regolamento CE 2073/2005 I controlli microbiologici i i sui prodotti alimentari Legislazione sulla
DettagliI criteri microbiologici come strumenti per la gestione del rischio
I criteri microbiologici come strumenti per la gestione del rischio Giuseppe Merialdi IZSLER Bologna Ferrara, 5 Novembre 2009 I controlli microbiologici sugli alimenti Utilizzi attuali Verificare i processi
DettagliBreve guida per il paziente con insufficienza renale cronica
Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI
DettagliCenni sulle più comuni malattie dell infanzia
Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione
DettagliObiettivi del presente piano sono la raccolta ordinata di dati statisticamente significativi in merito a:
Programma di verifica della qualità microbiologica del latte e dell efficacia dei processi di trattamento termico del latte destinato alla caseificazione 2013-2015 OBIETTIVO: verificare il rispetto dei
DettagliAllegato N.3. Limiti di Contaminazione Microbica
COMUNE DI CASTELNUOVO SCRIVIA Provincia di Alessandria SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Allegato N.3 Limiti di Contaminazione Microbica TABELLA A CARNI BOVINE CRUDE ALIMENTO Tagli di carne refrigerata
DettagliCosa è il cancro colorettale
Cosa è il cancro colorettale La maggioranza dei cancri colorettali si sviluppa da un ingrossamento non-maligno nel grosso intestino conosciuta come adenoma. Nelle prime fasi, gli adenomi assomigliano a
DettagliRisultati dell 11 test inter-laboratorio (PT11) per l identificazione. e la tipizzazione di ceppi di Escherichia coli produttori di
EU Reference Laboratory for E. coli Department of Veterinary Public Health and Food Safety Unit of Foodborne Zoonoses Istituto Superiore di Sanità Risultati dell 11 test inter-laboratorio (PT11) per l
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO CORPO
CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliIgiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione
Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico
DettagliAMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
DettagliAREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI
Acconciatore/trice AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI PER MACROSETTORE, FAMIGLIA E QUALIFICA Scienze 1 MACROSETTORE: SERVIZI AllA PERSONA FAMIGLIA PROFESSIONALE: SERVIZI ALLA PERSONA QUALIFICA
DettagliTabelle di composizione degli alimenti: guida all uso
La nutrizione del paziente con IRC GIORNATA DI STUDIO EDTNA/ERCA - ANDID Tabelle di composizione degli alimenti: guida all uso Maria Pia Chiuchiù Laboratorio di Nutrizione -DIMI Università degli Studi
DettagliMALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -
MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle
DettagliANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE
Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO
DettagliTRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI. Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma)
TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma) Prodotti in scatola o in vasetto (quarta gamma) CONSERVE PRODOTTI
DettagliFebbre Ricorrente Associata a NLRP12
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12
Dettagliwww.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni
VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio
DettagliSTRUMENTI ORGANIZZATIVI
STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE
Dettagli