Estintori d incendio portatili Specifiche e prove complementari

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1 NORMA ITALIANA Estintori d incendio portatili Specifiche e prove complementari UNI EN 3-5 Seconda edizione SETTEMBRE 1998 Portable fire extinguishers Specification and supplementary tests DESCRITTORI CLASSIFICAZIONE ICS SOMMARIO Lotta contro l incendio, attrezzatura antincendio, estintore, estintore mobile, attrezzatura portatile, specifica, requisito di funzionamento, componente, resistenza alla corrosione, designazione, manutenzione, verifica periodica, focolare di prova, prova La norma si applica agli estintori d incendio portatili e specifica requisiti e/o metodi di prova relativamente ai seguenti aspetti: intervallo efficace di temperatura di funzionamento, requisiti per i componenti, resistenza a corrosione, identificazione dell estintore e verifiche periodiche. RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI EN 3-5:1987. Rispetto all edizione precedente sono state cancellate le prove specifiche per gli estintori destinati ad essere approvati per focolari di classe C e ridefinite le caratteristiche dei pittogrammi della marcatura. RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 3-5:1996 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 3-5:1996 (edizione febbraio 1996) e tiene conto dell errata corrige del marzo 1997 (AC:1997). NORMA EUROPEA ORGANO COMPETENTE Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" RATIFICA Presidente dell UNI, delibera del 24 agosto 1998 RICONFERMA UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B Milano, Italia UNI - Milano 1998 Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell UNI. Gr. 7 Nº di riferimento Pagina I di IV

2 PREMESSA NAZIONALE La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 3-5 (edizione febbraio errata corrige AC:1997), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall UNI. La Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" dell UNI, che segue i lavori europei sull argomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha approvato il progetto europeo il 27 luglio 1995 e la versione in lingua italiana della norma il 20 gennaio Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italiane vigenti: EN 3-1:1996 = UNI EN 3-1:1998 EN 3-2:1996 = UNI EN 3-2:1998 ISO 9227:1990 = UNI ISO 9227:1993 Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione, per l eventuale revisione della norma stessa. Pagina II di IV

3 INDICE PREMESSA 2 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3 3 INTERVALLO DI TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO E RESISTENZA DELLE PARTI MECCANICHE Generalità Requisiti REQUISITI PER I COMPONENTI Meccanismi/dispositivi di azionamento e interruzione della scarica... 4 prospetto Sicura Scarica degli estintori a base d'acqua Tubo flessibile e raccordi Valvola di intercettazione Resistenza meccanica Indicatore di pressione Diffusore per estintori ad anidride carbonica Realizzazione dell orifizio di riempimento RESISTENZA ALLA CORROSIONE Prova di corrosione esterna Prova di corrosione interna per gli estintori utilizzanti mezzi estinguenti a base d'acqua SUPPORTO DELL ESTINTORE 7 7 IDENTIFICAZIONE DELL ESTINTORE Colore Marcatura VERIFICHE PERIODICHE 9 APPENDICE A INTERVALLO DI TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO 10 prospetto A APPENDICE B MISURAZIONE DELLA FORZA O ENERGIA DI AZIONAMENTO 11 APPENDICE C ESEMPIO DI MECCANISMO/DISPOSITIVO DI AZIONAMENTO (informativa) E INTERRUZIONE DELLA SCARICA 12 APPENDICE D PROVA DI ROTTURA A PRESSIONE DEL TUBO 13 APPENDICE E PROVA DELLA VALVOLA DI INTERCETTAZIONE 14 APPENDICE F PROVA D URTO 15 APPENDICE G PROVE DEL DIFFUSORE 16 Pagina III di IV

4 APPENDICE H PROVE DI RESISTENZA A CORROSIONE 17 prospetto H APPENDICE I MARCATURA 18 (informativa) figura I.1 Esempio APPENDICE J PITTOGRAMMI PER LE CLASSI DI INCENDIO 19 figura J Pagina IV di IV

5 NORMA EUROPEA Estintori d incendio portatili Specifiche e prove complementari EN 3-5 EUROPEAN STANDARD Portable fire extinguishers Specification and supplementary tests FEBBRAIO 1996 Sostituisce EN 3-5:1984 NORME EUROPÉENNE Extincteurs d incendie portatifs Spécifications et essais complémentaires EUROPÄISCHE NORM Tragbare Feuerlöscher Zusätzliche Anforderungen und Prüfungen DESCRITTORI Lotta contro l incendio, attrezzatura antincendio, estintore, estintore mobile, attrezzatura portatile, specifica, requisito di funzionamento, componente, resistenza alla corrosione, designazione, manutenzione, verifica periodica, focolare di prova, prova ICS La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 14 settembre I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e tedesca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilità da membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimo status delle versioni ufficiali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE European Committee for Standardization Comité Européen de Normalisation Europäisches Komitee für Normung Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles CEN 1996 I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN. Pagina 1 di 20

6 PREMESSA La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 70 "Mezzi manuali di lotta contro l incendio", la cui segreteria è affidata all IBN. La presente norma europea sostituisce la EN 3-5:1984. La presente norma costituisce una delle parti della EN 3 elaborate dal CEN/TC 70. La norma europea EN 3 è composta da 6 parti, ha come titolo "Estintori d incendio portatili" ed i seguenti diversi sottotitoli: - Parte 1: Denominazione, durata di funzionamento, focolari di prova di classe A e B - Parte 2: Tenuta, prova di dielettricità, prova di costipamento, disposizioni speciali - Parte 3: Costruzione, resistenza alla pressione, prove meccaniche - Parte 4: Cariche, focolari minimi esigibili - Parte 5: Specifiche e prove complementari - Parte 6: Disposizioni per la valutazione di conformità degli estintori d incendio portatili in conformità alle parti da 1 a 5 della EN 3 Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro agosto 1996, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro gennaio *) In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. *) Nota nazionale - A seguito di decisioni del Bureau Technique del CEN, è ammesso, in casi ben definiti e per un periodo transitorio fissato dal CEN, di mantenere in vigore norme nazionali contrastanti con norme europee. Al termine del periodo transitorio, le norme nazionali contrastanti devono essere ritirate. In relazione al gruppo di norme europee per gli estintori d incendio portatili, il CEN ha fissato per la presente norma europea un periodo transitorio con scadenza gennaio Pagina 2 di 20

7 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma specifica le caratteristiche seguenti: - l intervallo efficace di temperatura di funzionamento; - i requisiti per i componenti; - la resistenza alla corrosione; - i supporti; - l identificazione dell'estintore; - le verifiche periodiche. Nota 1 Nota 2 Un riferimento all efficacia di un estintore per l uso su fuochi di gas è lasciata alla discrezionalità del produttore e si può applicare unicamente agli estintori del tipo a polvere. L estinzione di un incendio di metalli presenta una situazione talmente specifica (in termini del metallo stesso, della forma e della configurazione dell incendio, ecc.) che non è possibile la definizione di un focolare di prova normalizzato rappresentativo. L efficacia su un incendio di classe D deve essere oggetto di un particolare studio caso per caso e non rientra nel campo di applicazione della presente norma; può tuttavia costituire oggetto di specifiche nazionali. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma europea rimanda mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento. EN 3-1:1996 Estintori d incendio portatili - Denominazione, durata di funzionamento, focolari di prova di classe A e B EN 3-2:1996 Estintori d incendio portatili - Tenuta, prova di dielettricità, prova di costipamento, disposizioni speciali ISO 9227:1990 Prove di corrosione in atmosfere artificiali - Prova in nebbia salina 3 INTERVALLO DI TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO E RESISTENZA DELLE PARTI MECCANICHE 3.1 Generalità Gli estintori di incendio portatili devono essere atti al funzionamento e resistenti all'urto a temperature comprese fra - 20 C (o - 30 C per i paesi a basse temperature) e + 60 C [T (max.) C]. Per gli estintori a base d'acqua, le temperature limiti inferiori devono essere + 5 C, 0 C, - 10 C, - 15 C, - 20 C, - 25 C, - 30 C a richiesta del produttore. Dopo le prove descritte nell'appendice A essi devono soddisfare i requisiti di cui in Requisiti Per tutti gli estintori devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: - essi devono funzionare soddisfacentemente; - la scarica deve iniziare entro 10 s dall'apertura della valvola di intercettazione; - la durata della scarica non deve essere minore del valore specificato nel prospetto 1 della EN 3-1:1996; - non più del 15% della carica iniziale di polvere BC o del 10% di quella degli altri agenti estinguenti deve rimanere nell'estintore dopo scarica ininterrotta, compreso tutto il gas ausiliario. Pagina 3 di 20

8 4 REQUISITI PER I COMPONENTI Salvo per la sicura, l'estintore non deve avere alcun componente che debba essere montato, smontato o modificato prima o durante il suo utilizzo. 4.1 Meccanismi/dispositivi di azionamento e interruzione della scarica L'azionamento dell'estintore non deve dipendere dalla ripetizione di una data manovra sullo stesso dispositivo. La forza o l'energia richiesta per la manovra del(dei) dispositivo(i) di azionamento non deve essere superiore a quelle specificate nel prospetto 1 per temperature fino a T (max.) C. Per azionamento si intende la totalità delle azioni occorrenti per la messa sotto pressione dell'estintore (qualora non a pressione permanente) e l'emissione iniziale del mezzo estinguente. Qualora un unico dispositivo possa azionare l'estintore senza ripetizione di alcun movimento, è ammesso che lo stesso dispositivo possa essere riutilizzato per l'interruzione della scarica (vedere appendice C). prospetto 1 Tipo di dispositivo Forza (N) Massimo valore ammesso Energia (J) Grilletto Leva Pulsante - 2 Per gli estintori del tipo a CO 2 tale forza non deve essere maggiore di 200 N fino a 40 C e alla temperatura massima [T (max.) C] non deve essere maggiore di 300 N. Le misurazioni devono essere effettuate in conformità all appendice B. 4.2 Sicura Il meccanismo di azionamento deve essere dotato di una sicura, per prevenire funzionamenti intempestivi. Lo sblocco della sicura deve comportare un'operazione distinta da quella di azionamento, richiedere una forza compresa fra i limiti di 20 N e 100 N e non deve in alcun modo disturbare il funzionamento dell'attrezzatura. Deve essere possibile accertare se l'estintore sia stato fatto funzionare in precedenza; a questo scopo, l elemento di sicurezza deve essere sigillato, per esempio da filo metallico con piombino. La sicura deve essere costruita in modo che nessuna azione manuale volontaria utilizzante una forza o un urto uguale al doppio dei valori specificati nel prospetto 1, per provocare la scarica senza previo sblocco della sicura stessa, non deformi né rompa alcuna parte del meccanismo in modo tale da impedire la successiva scarica dell'estintore. 4.3 Scarica degli estintori a base d'acqua La scarica degli estintori del tipo a base d'acqua deve essere garantita come segue: a) Il tubo pescante deve essere di materiale resistente al mezzo estinguente utilizzato. b) La scarica del mezzo estinguente deve avvenire attraverso un filtro atto a trattenere i corpi estranei. Questo filtro deve essere posto a monte della più piccola sezione di passaggio del mezzo estinguente. Ciascun orifizio del filtro deve avere un area minore della più piccola sezione trasversale di passaggio dell agente estinguente. L'area complessiva degli orifizi deve essere almeno uguale a 8 volte la più piccola sezione trasversale di passaggio. Questo filtro deve essere accessibile per facilitare le operazioni di manutenzione dell'estintore. 4.4 Tubo flessibile e raccordi Il tubo flessibile ed il relativo sistema di collegamento devono funzionare nell'intero intervallo di temperatura di funzionamento e il sistema di collegamento deve essere costruito e montato in modo da non danneggiare il tubo stesso. Pagina 4 di 20

9 La pressione di scoppio deve essere uguale o maggiore ai valori sottospecificati e verificati in conformità all'appendice D. Per tutti gli estintori eccetto quelli del tipo ad anidride carbonica: - tre volte la pressione all interno dell apparecchio alla temperatura di 60 C, effettuando la prova a temperatura di (20 ± 5) C; - due volte la pressione all interno dell apparecchio alla temperatura di 60 C, effettuando la prova a temperatura di (60 ± 2) C. Per gli estintori ad anidride carbonica: - 1,5 volte la pressione all interno dell apparecchio alla temperatura di 60 C, effettuando la prova a temperatura di (20 ± 5) C; - 1,25 volte la pressione all interno dell apparecchio alla temperatura di 60 C, effettuando la prova a temperatura di (60 ± 2) C. 4.5 Valvola di intercettazione Gli estintori devono essere dotati di una valvola di intercettazione, atta all'interruzione temporanea della scarica del mezzo estinguente. La valvola deve essere sufficientemente resistente a perdite dopo la cessazione della scarica. Tale requisito deve essere verificato in conformità all appendice E. Il secondo valore di pressione o massa della carica non deve essere inferiore all'80% del primo valore misurato corrispondente o minore del 50% della pressione di servizio, misurata prima dell'apertura della valvola di intercettazione. 4.6 Resistenza meccanica La prova deve essere eseguita su quattro estintori carichi e con tutti i relativi accessori che sono sottoposti a pressione durante il normale funzionamento. La prova deve essere condotta in conformità all'appendice F. Può essere aggiunto un anticongelante per prevenire il congelamento degli agenti estinguenti a base d'acqua. L'estintore è considerato idoneo qualora, nel corso della prova d'urto, non si manifesti alcun indizio di scoppio, rottura o proiezione di componenti che possano esporre a rischio la sicurezza dell'operatore. Sono accettabili perdite non pericolose. 4.7 Indicatore di pressione La scala dell'indicatore di pressione deve avere: - una zona di zero (per l'indicazione di pressione nulla). Qualora vi sia un nottolino di arresto per la lancetta, questo deve trovarsi dal lato della pressione negativa di tale zona. La lancetta non deve essere a contatto con esso a pressione 0; - una zona di colore verde (zona operativa), corrispondente alle pressioni comprese tra le temperature di utilizzazione (vedere anche 3) con le tolleranze seguenti: - 10% > 0 C; - 15% 0 C; - + 6% T (max.) 60 C. Le pressioni rilevate devono essere arrotondate al più prossimo intero o mezzo bar. Le zone ai due lati di quella verde devono essere di colore rosso. Gli errori di lettura tollerati sono: - massimo + 1 bar in corrispondenza dell estremo della zona verde relativo alla pressione più bassa; ± 6% in corrispondenza dell estremo della zona verde relativo alla pressione più alta; - il valore P (+ 20 C) deve essere indicato sulla scala ed il relativo errore massimo tollerato è + 0,5 bar. Per garantire la leggibilità dell'indicatore, questo deve comprendere: - una lancetta che si muova radialmente nella zona utile di lettura avente una lunghezza compresa tra il 50% e l 80% dell altezza della zona; Pagina 5 di 20

10 - una lunghezza della zona verde - 5 mm per gli indicatori di diametro esterno 35 mm; - 8 mm per gli indicatori di diametro esterno > 35 mm; - la posizione della lancetta ad entrambe le estremità della zona verde ed in corrispondenza di P (+ 20 C) deve essere tale da consentirne la chiara visibilità; - la lunghezza totale di scala uguale o maggiore a 1,5 volte la lunghezza dallo zero alla estremità corrispondente alla pressione più alta della zona verde L indicatore di pressione non deve presentare perdite a pressioni minori di 2,5 volte P (+ 60 C) qualora sottoposto ad un incremento di pressione con gradiente medio di (20 ± 5) bar/min. La rottura deve verificarsi a pressione maggiore di 2,5 volte P (+ 60 C) in modo non pericoloso L'indicatore di pressione deve funzionare nell'intervallo di tolleranza di errore consentito in 4.7.1, dopo essere stato sottoposto a cicli di variazione di pressione fra zero e P (+ 60 C) e ritorno allo zero, con gradiente medio di (20 ± 5) bar/min I materiali costruttivi dell'indicatore di pressione devono essere compatibili con le sostanze contenute (mezzo estinguente e gas ausiliario) Tutte le prove devono essere eseguite a temperatura di (20 ± 5) C. Nota Per le prove di cui in e non deve essere utilizzato lo stesso indicatore di pressione. 4.8 Diffusore per estintori ad anidride carbonica Qualora il diffusore non sia incorporato nell'estintore, per esempio sia collegato a questo con un tubo flessibile, esso deve essere dotato di impugnatura atta alla protezione della mano dell'operatore dal raffreddamento durante l'utilizzazione Quando sottoposto alla prova descritta in G.1, il diffusore non deve presentare danni né deformazioni dopo 48 h Il raccordo fra il diffusore e il tubo flessibile deve impedire l'allentamento o il distacco. Qualora tale raccordo sia filettato, esso deve essere garantito contro l'allentamento con mezzi meccanici o un idoneo adesivo. Se tale garanzia è ottenuta con mezzi meccanici, quali controdadi, rondelle di arresto, rondelle a molla, ecc, il momento torcente per allentare il sistema deve essere uguale o maggiore di 20 Nm. Se si usano adesivi, il momento torcente per allentare il sistema deve essere uguale o maggiore di 10 Nm. Altri metodi di assemblaggio devono essere tali da garantire lo stesso grado di sicurezza L'estintore deve essere sottoposto alla prova descritta in G.2. Verificare che il diffusore non presenti alcun difetto. 4.9 Realizzazione dell orifizio di riempimento Tutti gli estintori, salvo quelli in cui l'agente estinguente è sotto forma di gas liquefatto devono comprendere un dispositivo atto ad impedire lo smontaggio della chiusura prima del completo rilascio della pressione. Per le chiusure filettate, tale requisito è soddisfatto se il rilascio della pressione ha inizio entro 1/3 del completo smontaggio della chiusura stessa. L orifizio di riempimento, eccetto per gli estintori in cui l agente estinguente è sotto forma di gas liquefatto, deve avere un diametro minimo di: - 20 mm per gli estintori con un carico minore o uguale a 3 kg o 3 l; - 25 mm per gli estintori con un carico maggiore di 3 kg o 3 l. Pagina 6 di 20

11 5 RESISTENZA ALLA CORROSIONE 5.1 Prova di corrosione esterna La prova deve essere eseguita in conformità ad H.1. Al termine della prova devono essere soddisfatti i requisiti seguenti: - il funzionamento meccanico di tutti gli organi funzionali non deve risultare alterato; - la forza o, ove del caso, l'energia di azionamento, deve essere conforme a 4.1 e 4.2; - la durata di funzionamento deve essere conforme a 6.1 della EN 3-1:1996; - l'eventuale indicatore di pressione deve mantenersi funzionante; - non deve esservi alcuna corrosione del metallo dell estintore che possa presumibilmente impedire il suo funzionamento o pregiudicare la sicurezza e l estintore deve soddisfare i requisiti di funzionamento e di pressione di scoppio. 5.2 Prova di corrosione interna per gli estintori utilizzanti mezzi estinguenti a base d'acqua La prova deve essere eseguita in conformità ad H.2. Dopo la prova non devono essere visibili segni di corrosione del metallo né distacchi, fessurazioni o formazione di bollicine di qualsiasi rivestimento protettivo. Non deve esservi alcuna variazione visibile di colore del mezzo estinguente, salvo quello dovuto all'esecuzione termica. Nota È ammessa una variazione di colore che si verifichi naturalmente a causa delle variazioni di temperatura. È raccomandata la conservazione di due campioni di mezzo estinguente in contenitori chiusi di vetro e sottoposti agli stessi cicli degli estintori, al fine di stabilire un campione di riferimento. 6 SUPPORTO DELL ESTINTORE Qualora con l'estintore sia fornito un supporto, questo deve soddisfare i requisiti seguenti: - L'asportazione dell'estintore dal supporto deve essere facile e il relativo metodo deve essere ovvio. - Un estintore non rigidamente fissato al supporto non deve cadere da questo a seguito di una spinta laterale tale da causare un'inclinazione non superiore a Il supporto, montato su parete in conformità alle istruzioni del produttore, deve resistere, senza deformazione permanente, a un carico, come minimo, doppio del peso totale dell'estintore. Nota Speciali supporti, da utilizzare per gli estintori destinati all'installazione su veicoli, natanti o aeromobili, possono essere soggetti a requisiti supplementari, nazionali o internazionali. 7 IDENTIFICAZIONE DELL ESTINTORE 7.1 Colore Salvo diverse disposizioni nazionali, il corpo deve essere di colore rosso, ma in aggiunta può essere utilizzata un'area colorata non superiore al 5% di quella della superficie esterna complessiva del corpo, per l'identificazione dell'agente estinguente secondo le specificazioni nazionali. 7.2 Marcatura (Vedere esempio nell'appendice I). - La marcatura dell'estintore deve riportare tutte le informazioni delle parti da 1 a 5. - Le marcature indicate nelle parti 1, 2, 3 e 5 devono essere racchiuse nella stessa etichetta o riquadro. L etichetta o il riquadro devono trovarsi in posizione tale da essere chiaramente leggibili sull'estintore correttamente installato nel relativo supporto. Le informazioni della parte 4 possono trovarsi in qualsiasi punto sull'estintore. Pagina 7 di 20

12 Nota L'altezza H delle lettere delle parti 2 e 3 non deve essere inferiore a: - 3 mm per gli estintori con carica 3 kg; - 5 mm per gli estintori con carica > 3 kg. Tale requisito non si applica qualora la marcatura debba essere riportata in più lingue. Le altezze delle lettere delle parti 1, 2, 3 e 4 devono avere le seguenti proporzioni: - parte 1: 1,5 H per la parola "estintore" 0,75 H per le altre indicazioni - parte 2: 1 H - parte 3: 1 H - parte 4: 0,5 H L altezza del riquadro comprendente la parte 5 non deve essere superiore a 1/3 di quella complessiva della parti 1, 2 e 3. La parte 1 comprende in 3 righe orizzontali nell'ordine dall'alto verso il basso: - la parola "estintore"; - il tipo di mezzo estinguente e la carica nominale; - l'indicazione dei tipi di focolare di prova. La parte 2 deve comprendere: - le istruzioni per l uso che devono comprendere uno o più pittogrammi adeguatamente esplicativi. Il testo delle istruzioni per l uso deve essere nella(e) lingua(e) del paese in cui l'estintore è destinato all'utilizzazione con l'indicazione progressiva in verticale dall'alto verso il basso delle manovre da eseguire in ordine di successione. I pittogrammi sono posizionati a fianco dei testi corrispondenti e la direzione dei movimenti da eseguire deve essere indicata mediante frecce (vedere appendice I). - I pittogrammi rappresentanti la classe dei fuochi sulla quale l'estintore può essere utilizzato, devono essere posti orizzontalmente sulla stessa riga e al disotto delle istruzioni per l uso (vedere appendice J). I pittogrammi delle istruzioni d uso e delle classi d'incendio devono essere racchiusi in riquadri di 20 mm minimo per gli estintori con carica non superiore a 3 kg o 3 l e 25 mm minimo per quelli con carica superiore a 3 kg o 3 l. La parte 3 deve riportare ogni limitazione o pericolosità di utilizzazione, in particolare in relazione a tossicità ed ai rischi di natura elettrica. Ciò può essere specificato secondo le regole nazionali o quanto in uso. Gli estintori utilizzanti mezzi estinguenti a base d'acqua e non soddisfacenti i requisiti del punto 4 della EN 3-2:1996 devono essere contrassegnati in modo da indicarne la inidoneità all'utilizzazione su apparecchiature sotto tensione elettrica. Nel rispetto delle regole nazionali o quanto in uso, gli estintori utilizzanti agenti estinguenti a base d'acqua e soddisfacenti i requisiti del punto 4 della EN 3-2:1996 o utilizzanti altri mezzi estinguenti, devono essere contrassegnati in modo da indicare che non sono idonei per l'utilizzazione su apparecchiature sotto tensione elettrica, per esempio "idoneo all'utilizzazione su apparecchiature sotto tensione elettrica fino a V". La parte 4 deve comprendere: - un istruzione di ricarica dopo qualsiasi funzionamento; - un istruzione di verifica periodica o di utilizzazione esclusiva di prodotti e parti di ricambio conformi al prototipo omologato per la ricarica e la manutenzione; - l'identificazione del mezzo estinguente e, in particolare, l identificazione e la percentuale di additivi per i mezzi a base d acqua; - ove del caso, l'identificazione dell'eventuale gas ausiliario; - il(i) codice(i) di identificazione del(dei) costruttore(i) o il(i) riferimento(i) dell omologazione; - la designazione del modello del produttore; - i limiti di temperatura; Pagina 8 di 20

13 Nota - ove del caso, un avviso circa il rischio di gelo; - il riferimento alla norma europea EN 3. ll presente elenco di requisiti deve essere considerato quale minimo. La parte 5 deve comprendere: - il nome e l'indirizzo del produttore e/o fornitore. Inoltre, dovunque sull'estintore, deve figurare in una qualsiasi posizione, l'anno di produzione. 8 VERIFICHE PERIODICHE Deve essere possibile verificare periodicamente ciascun estintore in conformità alle regole nazionali vigenti. Nota La periodicità delle verifiche può essere indicata nella parte 4 dell etichetta (vedere 7.2), in conformità alle regole nazionali o quanto in uso. Pagina 9 di 20

14 APPENDICE A INTERVALLO DI TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO prospetto A.1 Nota Vedere punto 3. Sottoporre 2 estintori a ciascuna delle combinazioni di cicli di temperatura specificati nel prospetto A.1. Durata Ciclo n 1 Ciclo n 2 h 24 ± 1 mantenere a - 20 C ± 1 C 1) mantenere a + 60 C ± 1 C 24 ± 1 mantenere a + 20 C ± 5 C mantenere a + 20 C ± 5 C 24 ± 1 mantenere a + 60 C ± 1 C mantenere a - 20 C ± 1 C 1) 1) Gli estintori del tipo a base d acqua alla temperatura specificata in 3.1. Gli estintori del tipo a base d acqua non contenenti anticongelante a (+ 5 ± 1) C. Una temperatura inferiore a - 30 C può essere specificata per altri tipi. Nota - La temperatura si riferisce alla temperatura ambiente nella camera di condizionamento. Un bagno liquido non può essere utilizzato. Si fa quindi funzionare ciascun estintore entro 1 min dall'estrazione dalla camera di condizionamento. Il metodo di prova è quello del punto 6.1 della EN 3-1:1996, salvo che per gli estintori a bombola di gas, nei quali l'azionamento si effettua con manovra unica. In tal caso la bombola viene perforata e la valvola di intercettazione chiusa immediatamente per 6 s, dopo di che la valvola di intercettazione può essere riaperta. Pagina 10 di 20

15 APPENDICE B MISURAZIONE DELLA FORZA O ENERGIA DI AZIONAMENTO Nota Vedere 4.1. B.1 Misurazione delle forze Le forze, che devono essere misurate con l impiego di un dinamometro, devono essere applicate staticamente e perpendicolarmente nel punto dove normalmente la forza è applicata per mettere l'estintore in condizione di funzionamento. B.2 Misurazione dell'energia L'energia di 2 J si ottiene mediante la caduta del martello di 4 kg, utilizzato per le prove di resistenza meccanica (urto) descritta in 4.6, da un'altezza di 50 mm. L'urto deve essere applicato nella direzione della manovra di azionamento. Pagina 11 di 20

16 APPENDICE C ESEMPIO DI MECCANISMO/DISPOSITIVO DI AZIONAMENTO E INTERRUZIONE (informativa) DELLA SCARICA Nota Vedere 4.1. A titolo di esempio è ammesso che: - mediante un'unica manovra, si effettuino: - la perforazione/il colpo per sollevamento del dispositivo e l'apertura della valvola di intercettazione per pressione verso il basso, - la perforazione/il colpo durante parte del movimento occorrente e la successiva apertura della valvola di intercettazione con il naturale proseguimento del movimento stesso; - la sicura possa essere un sistema di blocco atto ad essere sbloccato senza venire fisicamente rimosso; - mediante semplice sollevamento o rilascio della sicura, l'estintore possa essere messo sotto pressione senza emissione del mezzo estinguente. Pagina 12 di 20

17 APPENDICE D PROVA DI ROTTURA A PRESSIONE DEL TUBO Nota Vedere 4.4. La pressione di scoppio deve essere stabilita mediante incremento di pressione fino a quella minima consentita in un tempo non minore di 30 s, mantenendo tale pressione per ulteriori 30 s, durante i quali non deve verificarsi rottura, e aumentando la pressione fino al punto di rottura. Pagina 13 di 20

18 APPENDICE E PROVA DELLA VALVOLA DI INTERCETTAZIONE Nota Vedere 4.5. Un estintore è fatto funzionare fino a che il mezzo estinguente sia scaricato per un periodo fra il 5% e il 15% della durata di funzionamento e la valvola di intercettazione deve essere chiusa mediante un unica manovra destinata all'interruzione dell'emissione del mezzo estinguente. Nel caso di un estintore a bombola di gas possono verificarsi due situazioni: 1) Qualora l'estintore sia dotato di un dispositivo di messa sotto pressione indipendente da quello di apertura della valvola di intercettazione, tale messa sotto pressione ha luogo 3 min prima dell'apertura stessa. 2) Qualora un'unica manovra metta sotto pressione l'estintore e azioni la prima emissione di gas, l'estintore viene messo preventivamente sotto pressione. La valvola di intercettazione viene aperta dopo 3 min. La pressione interna o, in certi casi, la massa (vedere punto 3 della EN 3-2:1996) viene misurata entro 10 s dalla chiusura della valvola di intercettazione e di nuovo dopo 5 min, durante i quali la valvola stessa deve restare chiusa. La prova è eseguita a temperatura di (20 ± 5) C. Pagina 14 di 20

19 APPENDICE F PROVA D URTO Nota Vedere 4.6. Due estintori vengono condizionati per un periodo di 24 h a (- 20 ± 2) C e altri due a (60 ± 2) C. Entro un minuto dall'estrazione dell estintore dalla camera di condizionamento, esso è sottoposto alla prova d'urto. Per ogni temperatura un estintore è sottoposto a prova orizzontalmente e l altro verticalmente. Per gli estintori a bombola di gas, i campioni a - 20 C devono essere sottoposti a prova senza messa sotto pressione e con la sicura bloccata, e quelli a + 60 C dopo la messa sotto pressione, con la valvola di intercettazione chiusa e con la sicura sbloccata. In ciascun campione deve essere utilizzata una bombola completamente carica. Per gli estintori a pressione permanente, tutti e quattro i campioni devono essere sottoposti a prova con la sicura bloccata. La prova deve essere eseguita come segue: Un martello cilindrico di acciaio del peso di 4 kg e del diametro di 75 mm, a facce piane, deve essere posto in una struttura atta a consentirne la libera caduta verticale da un'altezza H, calcolata con la formula seguente, con un minimo di 150 mm. M H = (metri) 20 dove: M è la massa totale, espressa in kilogrammi, dell'intero estintore in funzionamento. L'estintore deve essere appoggiato su una superficie rigida e piana; in ognuna delle posizioni seguenti: - verticalmente, nella sua posizione normale; - orizzontalmente, in modo tale che il dispositivo di chiusura venga premuto contro la superficie di appoggio. In ciascuna delle suddette posizioni, il dispositivo di chiusura deve essere direttamente sottoposto alla forza prodotta dalla discesa verticale del martello dall'altezza H, il punto di impatto deve essere stabilito dall autorità incaricata ad effettuare la prova. Pagina 15 di 20

20 APPENDICE G PROVE DEL DIFFUSORE Nota Vedere 4.8. G.1 Prova di resistenza meccanica Nota Vedere Si sottopone per 5 min il diffusore a un carico statico di 25 kg (mediante una superficie di contatto circolare del diametro di 50 mm) applicato alla sua estremità. G.2 Prova di temperatura Nota Vedere Si porta il diffusore alla temperatura di 60 C e si scarica quindi l'estintore. Pagina 16 di 20

21 APPENDICE H PROVE DI RESISTENZA A CORROSIONE Nota Vedere 5. H.1 Corrosione esterna Nota Vedere 5.1. H.2 Corrosione interna prospetto H.1 Un estintore campione completo deve essere sottoposto per un periodo di 480 h alla prova di nebbia salina definita nella ISO 9227 e quindi lavati accuratamente per asportarne i depositi di sale. Due campioni, della stessa dimensione o di due dimensioni diverse della stessa famiglia, devono essere sottoposti a prova. Nota Vedere 5.2. Due estintori, caricati secondo le istruzioni del produttore, devono essere sottoposti per 8 volte al ciclo di temperatura definita nel prospetto H.1. Stadio Durata h Temperatura C 1 24 ± 1-20 ± 1 1) ± ± ± ± 5 1) Per gli estintori del tipo a base d acqua alla temperatura definita in 3.1. Per gli estintori del tipo a base d acqua senza anticongelante mantenuti a (+ 5 ± 1) C. Nota - La temperatura si riferisce alla temperatura ambiente nella camera di condizionamento. Un bagno liquido non deve essere utilizzato. La durata di ogni ciclo completo non deve superare 120 h. A completamento degli 8 cicli di temperatura, ciascun corpo deve essere tagliato in due parti, in modo sufficiente a consentirne l'esame interno. Deve essere trascurato il distacco localizzato di qualsiasi rivestimento protettivo localizzato sul piano della sezione. Pagina 17 di 20

22 APPENDICE I MARCATURA (informativa) Nota Vedere 7.2. figura I.1 Esempio 1 55A ESTINTORE 12 kg POLVERE ABC 233B C 1,5 0,75 0,75 1 TOGLIERE IL DISPOSITIVO DI SICUREZZA 2 PREMERE IL PERCUSSORE 1,0 2 3 PREMERE IL GRILLETTO A B C 3 AVVERTIMENTI 1,0 4 RICARICARE DOPO L'USO. VERIFICARE PERIODICAMENTE. VERIFICARE ANNUALMENTE IL PESO DELLA BOMBOLA. UTILIZZARE SOLO I PRODOTTI E LE PARTI DI RICAMBIO CONFORMI AL PROTOTIPO OMOLOGATO. 0,5 AGENTE ESTINGUENTE: 12 kg POLVERE ABC GAS PROPELLENTE: 225 g CO 2 TEMPERATURE LIMITE: - 20 C, + 60 C TIPO APPROVATO N 413 A TIPO: X 25 H COSTRUTTORE 5 Pagina 18 di 20

23 APPENDICE J PITTOGRAMMI PER LE CLASSI DI INCENDIO figura J.1 Nota Vedere 7.2. A B C Pagina 19 di 20

24 PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B Milano - Tel. (02) Fax (02) Internet: diffusione@uni.unicei.it Roma Via delle Colonnelle, Roma - Tel. (06) Fax (06) uni.roma@uni1.inet.it Bari c/o Tecnopolis CSATA Novus Ortus Strada Provinciale Casamassima Valenzano (BA) - Tel. (080) Fax (080) Bologna c/o CERMET Via A. Moro, San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) Fax (051) Brescia c/o AQM Via Lithos, Rezzato (BS) - Tel. (030) Fax (030) Cagliari c/o Centro Servizi Promozionali per le Imprese Viale Diaz, Cagliari - Tel. (070) Fax (070) Catania c/o C.F.T. SICILIA Piazza Buonarroti, Catania - Tel. (095) Fax (095) Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze Via Valfonda, Firenze - Tel. (055) Fax (055) La Spezia c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo Piazza Europa, La Spezia - Tel. (0187) Fax (0187) Napoli c/o Consorzio Napoli Ricerche Corso Meridionale, Napoli - Tel. (081) Fax (081) Pescara c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIP Via Conte di Ruvo, Pescara - Tel. (085) Fax (085) Torino c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi Via Ventimiglia, Torino - Tel. (011) Fax (011) Treviso c/o Treviso Tecnologia Via Roma, 4/D Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. (0422) Fax (0422) Udine c/o CATAS Via Antica, S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. (0432) Fax (0432) Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza Corso Palladio, Vicenza - Tel. (0444) Fax (0444) UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B Milano, Italia La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, dell Industria e dei Ministeri. Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti. Pagina 20 di 20

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