Release Notes Swisscom Storebox

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1 Release Notes Swisscom Storebox Release 5.0 Swisscom SA 1/24

2 INDICE 1 Introduzione Portale Le novità per l utente finale Collaborazione migliorata Avatar degli utenti Upload sul Cloud Drive mediante drag & drop Visualizzatore online di file Controllo versione dei file Cestino Funzione per gli amministratori Dashboard di notifica Assegnazione automatica del piano Policy sul contenuto del Cloud Drive Policy di robustezza delle password Rendere obbligatorio o no l uso di passphrase per i backup Controllo capillare sulle licenze di backup per workstation Client Modalità VDI (Virtual Desktop Infrastructure) Plug-in di Outlook Autenticazione unica (SSO) da client a portale Estensione della shell di Mac OS X Estensioni della shell per la ricerca di versioni precedenti dei file Modifica file Notifica via se un volume selezionato per il backup nel cloud è offline Gateway NAS Modalità Sync Gateway Strumenti per la risoluzione dei problemi di rete per il gateway NAS Notifica via in caso di guasto dell unità Controllo SMART dello stato di salute dei dischi /24

3 1 Introduzione Con il nuovo release 5.0 di CTera, Swisscom Storebox potenzia in modo sostanziale tutti i suoi elementi (portale, client e gateway NAS), e integra numerosi miglioramenti e funzioni nuove. I miglioramenti principali riguardano il portale per utenti finali di Storebox, che è stato rinnovato per migliorarne la praticità. 2 Portale 2.1 Le novità per l utente finale La versione 5.0 presenta un nuovo portale per utenti finali con un interfaccia utente mobile adatta per l utilizzo da tablet. Questa funzione è supportata dai seguenti browser: Internet Explorer 9 o superiore; Chrome; Firefox; Safari. Gli utenti con versioni precedenti di Internet Explorer non possono accedere a questo portale Collaborazione migliorata La versione 5.0 presenta una funzione completamente rinnovata per la collaborazione Struttura delle directory La struttura delle directory del Cloud Drive è stata modificata. Le precedenti cartelle «Projects» e «Shared With Me» sono state raggruppate in una posizione chiamata «Shared With Me», che contiene tutti i file condivisi con l utente. 3/24

4 Inoltre, ciascuna cartella sotto «Shared With Me» comprende il nome del proprietario della cartella (indicato fra parentesi), e i diritti di accesso dell utente alla cartella. Consiglio: visualizzate in «Shared With Me» senza indicare tra parentesi il nome del proprietario della cartella se è una condivisa come «Team Project» Condivisione mediante link pubblici Gli utenti possono generare velocemente link pubblici a file e cartelle contenuti nel proprio Cloud Drive. 4/24

5 Dopo aver generato un link pubblico a un file o a una cartella, l icona del link pubblico diventa verde per indicare che il file o la cartella sono condivisi. I link pubblici consentono agli utenti di: visualizzare link pubblici esistenti generati per un file o una cartella, cliccando sull icona del link corrispondente; modificare la data di scadenza di link pubblici esistenti; riutilizzare link pubblici esistenti, cliccando sul pulsante Copia. Il link viene copiato negli Appunti; eliminare un link pubblico e revocare l accesso al file/alla cartella, cliccando sul pulsante del menu e selezionando la voce Rimuovi. Per soddisfare requisiti di sicurezza più severi, l amministratore del portale può definire nella Global Administration View un periodo di validità massimo per i link pubblici, impostando il campo Maximum Validity Period nell area Collaboration della pagina Virtual Portal Settings Collaborazione in gruppo Gli utenti possono facilmente collaborare su file e cartelle con utenti o gruppi interni o con utenti esterni. 5/24

6 Quando si collabora su un file o a una cartella, l icona Collaboratori diventa verde per indicare che il file o la cartella sono condivisi. Per collaborare, l utente seleziona un file o una cartella dal proprio Cloud Drive, clicca sull icona Collaboratori e aggiunge tutti i membri del team e/o i gruppi (locali o di dominio) con i quali desidera interagire. I collaboratori vengono aggiunti rapidamente, iniziando a digitare il loro nome o indirizzo . Quando si aggiungono collaboratori che sono utenti/gruppi locali o utenti/gruppi di dominio (se il portale del team dell utente è collegato ad Active Directory), la finestra di dialogo completa automaticamente i nomi degli utenti/gruppi. È anche possibile aggiungere utenti esterni digitando il loro indirizzo . Per una maggiore sicurezza quando si collabora con utenti esterni, l utente può richiedere l autenticazione dell indirizzo mediante inserimento di un codice inviato con mail separata o SMS. Nella figura seguente, michael.bower è un esempio di utente esterno. 6/24

7 L amministratore del portale può definire nella Global Administration View lo schema di autenticazione richiesto per gli utenti esterni, impostando il campo External User Authentication nell area Collaboration della pagina Virtual Portal Settings. La condivisione di cartelle e file consente agli utenti di: collaborare su cartelle, sottocartelle e singoli file; stabilire se i membri invitati del team interno possono sincronizzare la cartella condivisa sul loro PC o no. Se la sincronizzazione con il PC della cartella è disabilitata, i membri invitati del team potranno accedere ai dati condivisi solo direttamente dall interfaccia del portale; disabilitare la ricondivisione della cartella condivisa. Disabilitando la ricondivisione, il proprietario della cartella può impedire che i membri invitati del team possano a loro volta condividere con altri i file e cartelle da lui messo a disposizione. Evita così il rischio di fughe di dati. Se il proprietario consente la ricondivisione, riceverà una notifica via ogniqualvolta un membro del team ricondivide il file o la cartella. Il proprietario può aprire la finestra di dialogo Collaboratori per visualizzare tutti gli utenti con i quali è stata condivisa la cartella. Possibilità offerte: inviare nuovamente e velocemente inviti a singoli membri del team; definire se la cartella condivisa è un progetto del team o no. Se la cartella è definita come un progetto del team, il nome del proprietario della cartella non compare tra parentesi come parte del nome della cartella; 7/24

8 visualizzare il nome del membro del team che ha apportato le modifiche più recenti al file condiviso. Per una maggiore sicurezza, l amministratore del portale può definire che le condivisioni generate attraverso la collaborazione in gruppo scadranno dopo un certo numero di giorni, e che la data di scadenza è obbligatoria, ossia gli utenti non potranno posticiparla. Questa impostazione viene effettuata nella Global Administration View, impostando il campo Shares automatically expire after nell area Collaboration della pagina Virtual Portal Settings Avatar degli utenti Il portale di Storebox supporta gli avatar degli utenti. Un avatar è un immagine caricata nel profilo di un utente per rappresentarlo nelle seguenti situazioni: quando si selezionano i membri del team nella collaborazione di gruppo, ciascun membro è rappresentato dal proprio avatar; 8/24

9 quando un utente esterno accede a un link pubblico o a un elemento condiviso, il proprietario del file o della cartella è rappresentato dal proprio avatar; l avatar rappresenta l utente attualmente registrato nel portale degli utenti finali. L utilizzo di avatar da parte degli utenti non è obbligatorio. Se non è stato definito un avatar, al suo posto vengono visualizzate le iniziali dell utente, ad esempi «John Smith» diventa «JS» Upload sul Cloud Drive mediante drag & drop L utente può trascinare file e cartelle da Windows Explorer nell interfaccia web del portale degli utenti finali. I file e le cartelle saranno caricati nel Cloud Drive dell utente. L utente può anche trascinare i file direttamente in una sottocartella. 9/24

10 Questa funzione è pienamente supportata dai seguenti browser: Chrome; Firefox; Safari. Questa funzione è parzialmente supportata da Internet Explorer versione 10 e dalle versioni successive che supportano solo la funzione di drag & drop di file e non di cartelle a causa di una limitazione del browser. Internet Explorer 9 non supporta gli upload mediante drag & drop Visualizzatore online di file Gli utenti possono ora visualizzare i file online nell interfaccia web del portale degli utenti finali, nel Cloud Drive e nelle cartelle di backup. Quando un utente clicca su un nome file o su un icona in una di queste posizioni, il file si vede nel visualizzatore online. File supportati Formati documentali: DOC, DOCX, XLS, XLSX, PPT, PPTX, RTF, CSV, PDF, ODT, ODS, ODP e molti altri formati documentali più vecchi. Formati web: HTML, SVG Formati immagine: TIFF, JPG, JP2, GIF, PNG, RAS, CAL, MIL, DIB, BMP, PSD, PCT, PCX, DCX, PCD, WMF, EMF, TGA e molti altri formati immagine. File di immagine di tipo biomedico: DICOM Formati CAD: DGN (supporto per V7 e V8 DGN, compresi V8 XM e V8I), DWG (versione 2.5 per tutto il 2014), DXF (versione 2.5 per tutto il 2014). Formati EML, MSG. 10/24

11 Altri formati: txt. I file si vedono grazie a un visualizzatore completamente nativo HTML5 che non richiede alcun plug-in per browser. Sono supportate le funzioni di ricerca all interno di un file, e di copia-incolla di testo. Consiglio: Consiglio: i file protetti da password non possono essere visualizzati in anteprima. le dimensioni massime preimpostate del file per l anteprima sono di 5 MB. Per modificare le dimensioni, contattare il supporto di Swisscom Controllo versione dei file Gli utenti possono facilmente tenere traccia delle modifiche e versioni dei propri file. Per visualizzare versioni precedenti di un file, selezionate il file nell interfaccia web e cliccate su Version History. In alternativa, se state usando il client Storebox per sincronizzare una cartella, fate clic con il tasto destro del mouse sul file, quindi premete su Storebox Client -> Version History. In entrambi i casi si apre la finestra di dialogo File Version nella quale sono visualizzate tutte le versioni esistenti per quel file. Ora potete scegliere di: rivedere le diverse versioni del file. Se collaborate in un gruppo, potete anche vedere chi ha apportato le modifiche più recenti al file nonché le dimensioni del file; usare il visualizzatore online di file per vedere un anteprima delle versioni; scaricare le versioni dei file;. ripristinare un file a una versione precedente. Il numero di versioni conservate e la scelta delle versioni da conservare dipende dalla policy di conservazione configurata nel piano dell utente. Questa funzione è disponibile sia per il Cloud Drive che per le cartelle di backup Cestino Gli utenti possono recuperare i dati eliminati dal loro Cloud Drive con la funzione Cestino. Quando un file o una cartella vengono eliminati mediante l interfaccia web o dalla cartella di sincronizzazione locale, vanno a finire in un cestino. Vi rimangono per un certo periodo di tempo (espresso in numero di giorni) definito nel piano di abbonamento assegnato all utente. Per accedere agli elementi eliminati, l utente può cliccare sull icona Cestino che si trova nell angolo in alto a destra del file manager. I file eliminati nella cartella saranno visualizzati con colore grigio e carattere barrato. 11/24

12 Consiglio: la durata di conservazione dei file eliminati è preimpostata su 30 giorni ma può essere modificata nella policy di conservazione dell utente. 2.2 Funzione per gli amministratori Dashboard di notifica Il dashboard di notifica consente di tracciare condizioni di errore e avvertimento. Ad esempio, è possibile usare il dashboard di notifica per tracciare operazioni di backup non riuscite. Il dashboard di notifica è disponibile per amministratori di portali virtuali e per amministratori globali di portali. Visualizza condizioni di errore e avvertimento ancora in essere, compresi avvisi relativi al sistema, nodi di archiviazione, specifici portali virtuali, utenti e dispositivi. Le notifiche sono disponibili attraverso il menu Notifiche nel pannello Amministratore. Inoltre, il dashboard del portale visualizza un riepilogo delle dieci notifiche con priorità maggiore. È possibile contrassegnare notifiche speciali come nascoste, se si ritiene che non richiedano attenzione immediata. Queste notifiche possono essere sempre visualizzate in seguito se si desidera. 12/24

13 2.2.2 Assegnazione automatica del piano La funzione di assegnazione automatica del piano consente agli amministratori di portali virtuali di definire una policy che determini quale piano di abbonamento deve essere assegnato agli utenti del portale virtuale. Con questa funzione potete assegnare automaticamente un piano di abbonamento in base ai seguenti attributi dell utente: Nome utente; Gruppi di utenti; Ruolo; Nome; Cognome; Azienda; ID fatturazione; Commento. Le regole di policy vengono elaborate in ordine ascendente. Si applica la prima regola che viene soddisfatta. L ordine delle regole può essere modificato usando i pulsanti Sposta in basso/sposta in alto. Si può anche scegliere di applicare un piano preimpostato se non viene soddisfatta nessuna regola. Questa funzione è molto utile in un ambiente configurato con Active Directory. Consente di definire una policy anche prima che al servizio abbiano aderito degli utenti, in modo che quando sono registrati vengano loro assegnate automaticamente le relative quote e licenze. 13/24

14 2.2.3 Policy sul contenuto del Cloud Drive Si tratta di una funzione con cui gli amministratori di portali virtuali hanno la possibilità di definire regole specificando il tipo di dati che possono essere sincronizzati attraverso il client Storebox e i gateway NAS, caricati sul portale Storebox attraverso l interfaccia web o le app Storebox Mobile. L amministratore del portale virtuale può creare regole DENY (Rifiuta) e ALLOW (Autorizza) basate sui seguenti attributi: dimensioni del file; nome del file; tipo di file. Ciascuna regola può essere applicata a chiunque o a utenti o gruppi specifici, sia che si tratti di utenti o gruppi di Active Directory o che si tratti di utenti e gruppi locali definiti nel portale Storebox. Inoltre, le regole di policy sul contenuto del Cloud Drive possono essere applicate a utenti esterni (ossia che sono stati invitati a collaborare per mezzo dell indirizzo o di un link pubblico) ricorrendo un gruppo speciale chiamato Utenti esterni. 14/24

15 Consiglio: Se Alice, la proprietaria di una cartella, cerca di condividere un link con un utente esterno, si applicano sia le regole di policy sul contenuto del Cloud Drive valide per lei, sia quelle cui è subordinato il gruppo Utenti esterni. Se Bob cerca di ricondividere un link alla cartella di Alice con un utente esterno, trovano applicazione sia le regole determinanti per Bob sia quelle cui è assoggettato il gruppo Utenti esterni Policy di robustezza delle password Il portale Storebox è dotato di una policy di robustezza delle password per soddisfare gli standard di sicurezza. L amministratore del portale può: configurare un ciclo di rotazione delle password (in mesi); impedire il riutilizzo delle ultime X password; stabilire il numero di gruppi di caratteri richiesti in una password utente. I valori dei gruppi di caratteri disponibili sono: minuscole; maiuscole; cifre; caratteri speciali come «!@#$»; impedire agli utenti di scegliere password con informazioni personali come nome, cognome, e- mail, nome utente e nome dell azienda. 15/24

16 Questa funzione è disponibile per l amministratore del portale virtuale nel menu Virtual Portal Settings Rendere obbligatorio o no l uso di passphrase per i backup L amministratore del portale ha la facoltà di rendere obbligatoria o no per gli utenti la protezione mediante passphrase per i backup. In genere la protezione mediante passphrase è impostata come «opzionale». Per modificare l impostazione, nella Global Administration View, va configurato il campo Backup Passphrase Protection nell area Default Settings for New Folder Groups della pagina Virtual Portal Settings. Consiglio: i dati protetti con una passphrase definita dall utente non possono essere recuperati se si perde la passphrase Controllo capillare sulle licenze di backup per workstation Il portale Storebox è dotato di un controllo capillare sulle licenze di backup per workstation. Gli utenti che si avvalgono del servizio Cloud Drive su molteplici dispositivi e desiderano utilizzare il servizio di backup nel cloud solo per alcuni di essi, possono ora trasferire le licenze di backup per workstation ai PC sui quali desiderano abilitare il backup. Ad esempio, se Alice riceve una licenza di Cloud Drive e una di backup per workstation, può usare la licenza di Cloud Drive su un massimo di cinque dispositivi e decidere di impiegare la sua licenza di backup per workstation solo su uno dei cinque apparecchi. A tal fine Alice disabilita il servizio di backup nel cloud su tutti i dispositivi che non desidera sottoporre a backup, e lo lascia abilitato su quello che ha scelto per i backup. Per disabilitare il servizio di backup nel cloud per uno o più dispositivi collegati, entrate nell interfaccia web del portale degli utenti finali, cliccate a sinistra su Dispositivi, cliccate sull icona «>» per aprire la finestra di dialogo Stato del dispositivo, quindi scegliete Disabilita backup nel cloud. La licenza di backup per workstation viene trasferita immediatamente al vostro dispositivo successivo. 16/24

17 3 Client 3.1 Modalità VDI (Virtual Desktop Infrastructure) Il client Storebox comprende ora la modalità VDI che consente di utilizzare il client Storebox con un infrastruttura di desktop virtuale in a ambiente Microsoft Windows e funziona con Active Directory. Le aziende e i service provider che lanciano un desktop virtuale come servizio possono sfruttare il VDI per: consentire agli utenti di accedere ai dati sul proprio Cloud Drive dal loro desktop virtuale. disaccoppiare l archiviazione dei dati utente dall archiviazione del sistema attuale, dato che i dati utenti saranno salvati sul Cloud Drive e non sull host VDI. Ciò consente di: o o ottimizzare il numero di istanze VDI che possono risiedere su un singolo host. risparmiare sulla costosa archiviazione in hosting VDI a elevata IOPS. Per godere di questi vantaggi, l azienda o il service provider deve incorporare un client Storebox in modalità VDI nell immagine del desktop VDI. Funzionamento della modalità VDI 1. La modalità VDI viene abilitata applicando un codice di registrazione al dispositivo di destinazione. Per maggiori istruzioni consultate il documento «Using CTERA Agent in VDI Mode» al link 17/24

18 2. Quando un utente accede al proprio desktop virtuale, il client Storebox effettua un unica autenticazione (SSO) e si identifica automaticamente sul portale Storebox con le credenziali utente elencate nell Active Directory. 3. Dopo l SSO, il Cloud Drive dell utente viene caricato come unità di rete con il nome «Cloud (Z:)». Se l unità non è disponibile, viene utilizzata la lettera precedente (ad esempio, Y, X, ecc.). 4. L utente può quindi accedere alle proprie cartelle personali e condivise attraverso l unità di rete. Consiglio: Consiglio: si può applicare il codice di registrazione attraverso la Active Directory GPO, caricando il file ctera-vdi.adm nella policy di gruppo su Active Directory. Il file è disponibile presso il supporto di Swisscom. l autenticazione unica (SSO) funziona solo in un ambiente di portale configurato con Active Directory. Se queste condizioni non sono soddisfatte, l utente dovrà inserire i propri nome utente e password. 3.2 Plug-in di Outlook Attualmente questa caratteristica è supportata solo da Outlook per Windows. Il plug-in di Outlook è un plug-in di Microsoft Outlook che sostituisce gli allegati standard con link pubblici. Quando un utente prova ad allegare uno o più file a un thread di , è possibile inserire un link di download nel corpo del messaggio e sincronizzare gli allegati con il portale Storebox. Il destinatario dell può quindi usare il link di download per visualizzare o scaricare i file dal portale Storebox. 18/24

19 Le condizioni per l inserimento di un link di download e la sincronizzazione degli allegati sono configurabili, come descritto qui di seguito: il plug-in di Outlook può eseguire queste azioni sempre, mai o solo quando le dimensioni dei file allegati non superano una determinata soglia (in MB); il plug-in di Outlook può chiedere conferma all utente prima di eseguire queste azioni; Il link di download per gli allegati inviati scade automaticamente dopo un certo numero di giorni e dopo breve tempo i file sono eliminati dalla cartella sul portale dedicata agli allegati inviati. 19/24

20 I vantaggi principali di questa funzione sono: gli utenti possono inviare file di grandi dimensioni come allegati . Di norma, i server di scambio limitano le dimensioni di un allegato ; è richiesto meno spazio di memoria per il server di scambio. L archiviazione sui server di scambio è generalmente a densità IOPS elevata, pertanto archiviare gli allegati in un altra posizione (sul portale Storebox) aiuta a ridurre la quantità di memoria necessaria; è possibile definire una soglia oltre la quale un file può essere inviato come semplice allegato e- mail o deve essere inviato come link pubblico; diversamente dalle , i file non sono mai inviati in un formato non criptato. Se necessario, potete eliminare o aggiornare i file dopo il loro invio. 3.3 Autenticazione unica (SSO) da client a portale Nel client Storebox, quando un utente è reindirizzato al cloud per eseguire azioni, ad es. View Online (Visualizza online), Restore (Ripristina), Invite Team Members (Invita membri del team) ecc., non deve inserire le proprie credenziali perché viene autenticato dal sistema e instradato automaticamente sulla pagina corrispondente per effettuare l azione selezionata. Questa funzione è supportata sia nella modalità multi-utente che nella modalità utente singolo. Nella modalità utente singolo, l autenticazione SSO viene eseguita solo per i titolari di diritti di amministratore del client. 3.4 Estensione della shell di Mac OS X Il nuovo client Storebox fornisce il supporto per l estensione della shell di Mac OS X. Gli utenti Mac possono pertanto sfruttare le seguenti funzioni: feedback sulla sincronizzazione di file e cartelle mediante icone sovrapposte nel Finder; opzioni attivabili tramite il pulsante destro del mouse per generare velocemente link pubblici, invitare membri del team a cartelle di collaborazione, sfogliare versioni precedenti dei file, cercare o visualizzare file online, e molto altro ancora. 20/24

21 3.5 Estensioni della shell per la ricerca di versioni precedenti dei file Nel client Storebox potete visualizzare con due soli clic di mouse le revisioni precedenti di un file sincronizzato dal vostro Cloud Drive: 1. cliccate con il tasto destro del mouse sul file desiderato, quindi cliccate su Storebox Client > Version History; 2. siete reindirizzati al portale Storebox e si apre una pagina nella quale sono visualizzate le revisioni del file. Potete usare questa funzione per visualizzare, scaricare o ripristinare velocemente versioni precedenti dei file in base alle vostre esigenze. Questa funzione vi permette anche di essere sempre aggiornati sull autore delle ultime modifiche a un file, nel caso in cui stiate collaborando con altri colleghi. 3.6 Modifica file Attualmente questa caratteristica è supportata solo da Google Chrome per Windows. Il client Storebox installa automaticamente un plug-in del browser che consente agli utenti di modificare facilmente i file scaricati dal portale e di caricare i file aggiornati automaticamente sul portale nel momento in cui vengono salvati. La procedura è la seguente: 1. l utente accede all interfaccia web del portale Storebox, seleziona un file e clicca su Modifica; 2. il file viene scaricato dal portale e aperto nel programma corrispondente installato localmente sul PC.; 3. L utente apporta le modifiche al file e lo salva; 4. la copia aggiornata del file viene caricata automaticamente sul portale Storebox; 21/24

22 Consiglio: questa funzione richiede l installazione di un client Storebox sul PC dell utente e la sua registrazione al pro proprio account dell utente sul portale Storebox. 3.7 Notifica via se un volume selezionato per il backup nel cloud è offline In qualità di proprietari di un client Storebox riceverete ora dei messaggi di avviso se avrete scelto di eseguire un backup dei vostri file e delle vostre cartelle in un volume/una partizione che è attualmente offline. Gli avvisi sono visualizzati nella barra del client Storebox, compresi i nomi delle unità offline. 4 Gateway NAS 4.1 Modalità Sync Gateway I gateway NAS comprendono ora la modalità Sync Gateway. Questa funzione consente di accedere alle cartelle utente locali e condivise da altri gateway NAS, ad esempio da un gateway in una succursale, applicando i diritti impostati nel portale Storebox. Ecco come funziona 1. Abilitate la modalità Sync Gateway sul gateway NAS. Consiglio: il gateway NAS deve essere collegato a un portale Storebox usando un account amministratore. 2. Il gateway NAS sincronizza tutti i dati nel portale del team nella memoria locale, comprese tutte le cartelle locali e condivise dell utente, e le visualizza agli utenti locali mantenendo i diritti di accesso ai file e la struttura delle directory che vede ciascun utente. 3. Gli utenti accedono ai dati del cloud dalla seguente destinazione di rete: \\<MyCloudGateway>\cloud usando protocolli di accesso alla rete standard via NAS quali: CIFS, NFS, e così via. Consiglio: si consiglia vivamente l utilizzo di Active Directory. In caso contrario, Sync Gateway richiede l impostazione manuale di utenti locali con nomi identici a quelli degli utenti del cloud. I molteplici vantaggi della modalità Sync Gateway in un ambiente di uffici Gli utenti possono accedere dalla succursale ai loro dati alla massima velocità consentita dalla LAN mediante protocolli standard di file sharing. Inoltre, mantengono l accesso completo ai loro dati in modalità offline durante interruzioni del servizio internet o cloud. Agli utenti è garantito l accesso ai dati (usando le stesse credenziali) al di fuori dell ufficio, mediante browser, terminale mobile, unità di rete WebDAV, ecc. La modalità Sync Gateway consente la distribuzione dei contenuti, in modo che i file e le cartelle possano essere caricati in una posizione centralizzata (portale Storebox) e quindi sincronizzati automaticamente con i gateway remoti installati nella succursale. La modalità Sync Gateway consente la collaborazione tra utenti in diverse succursali. La modalità Sync Gateway supporta anche procedure di migrazione degli utenti in modo che se vengono trasferiti da una succursale a un altra, o se viaggiano spesso tra le succursali, i loro file e le loro cartelle li seguono nella succursale di destinazione. 22/24

23 4.2 Strumenti per la risoluzione dei problemi di rete per il gateway NAS I seguenti strumenti per la risoluzione dei problemi di rete sono stati aggiunti al gateway NAS per effettuare la diagnostica di potenziali problemi connessi alla rete: ping test per verificare se un host sulla rete è raggiungibile; nslookup per effettuare delle query (interrogazioni) a un server DNS; traceroute (tracciamento) per visualizzare il percorso dei pacchetti attraverso la rete; TCP Connect test per verificare se una specifica porta TCP è aperta. Gli strumenti per la risoluzione dei problemi di rete sono disponibili attraverso l interfaccia web dell amministratore del gateway sotto Sistema > Rete > Diagnostica. 4.3 Notifica via in caso di guasto dell unità Se un unità subisce un guasto o se segnala un probabile, imminente guasto, viene inviata un di notifica all amministratore del gateway NAS dello Storebox, per consentirgli di reagire prontamente. 4.4 Controllo SMART dello stato di salute dei dischi Potete verificare lo stato di salute dei dischi collegati al gateway NAS eseguendo un programma di diagnostica degli hard disk attraverso l interfaccia web dell amministratore del gateway. Questi test di verifica SMART possono essere brevi o lunghi. Per eseguire un test SMART procedete come indicato qui di seguito. 23/24

24 1. Accedete all interfaccia di gestione del gateway usando l account dell amministratore del gateway. 2. Nel pannello di navigazione cliccate su Dashboard. 3. Selezionate l unità desiderata. 4. Cliccate sulla scheda Self Test. 24/24