PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO COMUNE DI CESANO MADERNO (MB) FCE0113

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1 BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Fermi MONZA (MB) Telefono Fax brianzacque@legalmail.it COMUNE DI CESANO MADERNO (MB) FCE0113 REALIZZAZIONE DI NUOVA FOGNATURA NERA AL SERVIZIO DELLE VIE ASIAGO, ORTIGARA, ROVIGO, COL DI TENDA E ALPE DI SIUSI COMMITTENTE PROGETTO AMBIENTALE PROGETTAZIONE: Dott. Ing. M Ferazzini c/o Brianzacque s.r.l. DIREZIONE LAVORI: Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme collegate 1 MARZO 2014 DEFINITIVO-ESECUTIVO 0 DICEMBRE 2013 PRELIMINARE REVISIONE DATA MOTIVO DELLE MODIFICHE data: MARZO 2014 commessa: FCE0113 redatto: MRA approvato resp. commessa: DC approvato resp. sett. progettazione: MFe

2 Sommario 1 Premessa Riferimenti legislativi Stato di Progetto Interventi Previsti in Progetto Materiali e sostanze chimiche utilizzate in cantiere Scarti scaturiti dalle attività Lavorative Gestione dei Rifiuti di Cantiere Quadro normativo Gestione Rifiuti Classificazione dei Rifiuti del Cantiere Rifiuti derivanti dall attività di cantiere Stoccaggio dei Rifiuti in cantiere La documentazione a corredo del Rifiuto Gestione dei Rifiuti derivanti da emergenze non previste Numeri Utili per emergenze Ambientali /12

3 1 Premessa I rifiuti prodotti da attività di cantiere sono considerati solamente scarti; tuttavia, la loro gestione, può nascondere insidie e difficoltà che le imprese affidatarie devono opportunamente porre in evidenza e tenere sotto controllo mediante procedure chiare e organizzate (anche per quanto riguarda la compilazione e la conservazione della documentazione). Scopo del presente progetto è di definire una procedura per la gestione dei rifiuti scaturiti dalle lavorazioni propedeutiche alla realizzazione delle nuove condotte fognarie al servizio delle utenze insistenti sulle vie Asiago, Ortigara e sulle vi, Col di Tenda, Rovigo nel comune di Cesano Maderno che al momento, non essendo allacciate alla rete fognaria comunale, smaltiscono sul suolo le acque reflue. Inoltre, su indicazione dell ATO, sono state inserite su tutto lo sviluppo delle nuove reti di fognatura in progetto delle caditoie stradali per la raccolta delle acque superficiali. Tale intervento è pertanto necessario per rispettare la vigente normativa relativa alla disciplina ed al regime autorizzativo degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie. Le nuove tubazioni, di sole acque nere, consentiranno alle utenze attualmente sprovviste del servizio di fognatura, di potersi allacciare alla rete comunale che confluisce i liquami al collettore intercomunale e quindi al depuratore di Varedo. 2 Riferimenti legislativi Si riportano di seguito alcuni dei riferimenti legislativi estratti dal D.LGS. N. 152/2006 ai quali si è ispirato il seguente progetto ambientale Art Definizioni Ai fini della parte quarta del presente decreto e fatte salve le ulteriori definizioni contenute nelle disposizioni speciali, si intende per: - rifiuto, qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A alla parte quarta del presente decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi; - produttore, la persona la cui attività ha prodotto rifiuti cioè il produttore iniziale e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o la composizione di detti rifiuti; e) detentore: il produttore dei rifiuti o il soggetto che li detiene; - gestione, la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura; - raccolta: l'operazione di prelievo, di cernita o di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto; (omissis) 3/12

4 Art classificazione Ai fini dell'attuazione della parte quarta del presente decreto i rifiuti sono classificati, secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi. Sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g); c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e) Sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti [...] che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'articolo 186; c) i rifiuti da lavorazioni industriali, [...]; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; j) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; k) il combustibile derivato da rifiuti; (omissis) 4/12

5 Allegati alla Parte Quarta Allegato A 1 - Categorie di rifiuti Q1 Residui di produzione o di consumo in appressi non specificati; Q2 Prodotti fuori norma; Q3 Prodotti scaduti; Q4 Sostanze accidentalmente riversate, perdute o aventi subito qualunque altro incidente, compresi tutti i materiali, le attrezzature, ecc.. contaminati in seguito all'incidente in questione; Q5 Sostanze contaminate o insudiciate in seguito ad attività volontarie (a esempio residui di operazioni di pulizia, materiali da imballaggio, contenitori, ecc.); Q6 Elementi inutilizzabili (a esempio batterie fuori uso, catalizzatori esausti, ecc.); Q7 Sostanze divenute inadatte all'impiego (a esempio acidi contaminati, solventi contaminati, sali da rinverdimento esauriti, ecc.); Q8 Residui di processi industriali (a esempio scorie, residui di distillazione, ecc.); Q9 Residui di procedimenti antinquinamento (a esempio fanghi di lavaggio di gas, polveri di filtri dell'aria, filtri usati, ecc.); Q10 Residui di lavorazione/sagomatura (a esempio trucioli di tornitura o di fresatura, ecc.); Q11 Residui provenienti dall'estrazione e dalla preparazione delle materie prime (a esempio residui provenienti da attività minerarie o petrolifere, ecc.); Q12 Sostanze contaminate (a esempio olio contaminato da PCB, ecc.); Q13 Qualunque materia, sostanza o prodotto la cui utilizzazione è giuridicamente vietata; Q14 Prodotti di cui il detentore non si serve più (a esempio articoli messi fra gli scarti dell'agricoltura, dalle famiglie, dagli uffici, dai negozi, dalle officine, ecc.); Q15 Materie, sostanze o prodotti contaminati provenienti da attività di riattamento di terreni; Q16 Qualunque sostanza, materia o prodotta che non rientri nelle categorie sopra elencate. 5/12

6 3 Stato di Progetto 3.1 Interventi Previsti in Progetto L intervento in progetto consiste nella realizzazione, mediante scavo a cielo aperto, di una nuova condotta fognaria lungo le vie Asiago, Ortigara e una lungo le vi, Col di Tenda e Rovigo nel comune di Cesano Maderno, allo scopo di servire delle zone attualmente sprovviste di tale servizio. Su indicazione dell ATO, sono state inserite su tutto lo sviluppo delle nuove reti di fognatura in progetto le caditoie stradali per la raccolta delle acque superficiali. In sintesi l opera consiste in: - Posa nuova condotta fognaria DN 300 mm DN 400 mm DN 500 mm in gres; - Predisposizione degli allacciamenti delle utenze private; - Realizzazione di nuove caditoie e relativi allacciamenti; - Realizzazione di nuovi pozzetti di ispezione e raccordo al servizio della nuova rete fognaria in progetto; - Ripristini stradali. 3.2 Materiali e sostanze chimiche utilizzate in cantiere I materiali utilizzati nel cantiere in oggetto per la realizzazione dell opera sono i seguenti: Tubazioni in GRES DN 300mm DN 400mm DN 500mm; Pozzetti prefabbricati DN 800mm DN 1000mm in CLS; Caditoie; Chiusini in Ghisa; Tubazioni in PVC DE 160mm (per allacciamenti); Sabbia viva di cava per rinfianco tubazioni in PVC; Ghiaietto per rinfianco tubazioni in GRES; Misto inerte a granulometria stabilizzata per sottofondo stradale; Asfalto; Le sostanze chimiche utilizzate in cantiere sono le seguenti: Gasolio; Benzina; Oli lubrificanti; 3.3 Scarti scaturiti dalle attività Lavorative Gli scarti scaturiti dalle attività lavorative per la realizzazione della condotta fognaria sono le seguenti: Terra di risulta; Scarti derivanti da prodotti utilizzati in cantiere come contenitori, oli, vernici, lubrificanti, stracci, parti eccedenti di tubazioni (pvc; gres), ecc; 6/12

7 Detriti di calcestruzzo risultanti da eventuali demolizioni (innesti in cameretta); Asfalto da fresatura. 4 Gestione dei Rifiuti di Cantiere 4.1 Quadro normativo Gestione Rifiuti In base a quanto imposto dalla legge è necessario organizzare la gestione rifiuti. Innanzitutto, è opportuno richiamare quanto stabilisce la legislazione in materia: viene considerato "rifiuto": qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A alla Parte quarta, D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi; il soggetto incaricato di questa gestione è il "detentore": il produttore dei rifiuti o il soggetto che li detiene. Da una lettura degli artt.183, 184 e Allegato A, Parte IV, D.Lgs. n. 152/2006, appare, quindi, evidente che il cantiere è soggetto alla presenza di rifiuti, la cui gestione può essere sia di chi li produce sia di chi li detiene. Nel cantiere la gestione è di norma affidata all'impresa affidataria, anche per quanto prodotto dai propri subappaltatori. Se la normativa specifica non chiarisce bene questo aspetto, è, invece, evidente che può prefigurarsi, comunque, una responsabilità a carico dell'impresa affidataria in quanto l'area di proprietà della committente è stata "consegnata" a mezzo di apposito verbale di consegna temporanea delle aree, all'impresa affidataria, che ha, pertanto, responsabilità piena su quanto avviene nell area stessa. Ciò non esclude la possibilità, da parte dell'affidataria, di esercitare un'attività meramente di controllo, sull'esecuzione da parte dalle imprese che producono il rifiuto di quanto stabilito dalla normativa in merito alla gestione dello stesso. 7/12

8 4.2 Classificazione dei Rifiuti del Cantiere Di seguito si riporta la classificazione CER dei rifiuti da cantiere edile: 4.3 Rifiuti derivanti dall attività di cantiere Nel caso in oggetto, ovvero per la realizzazione delle nuove condotte per lo smaltimento delle acque nere, la classificazione di rifiuto dipende dallo scarto e dall utilizzo che si intende fare dello stesso. Si riportano di seguito le scelte progettuali effettuate: Tipologia di Scarto Classificazione Destinazione/ smaltimento Codice del Rifiuto Terra di risulta Rifiuto Discarica Terra Detriti di calcestruzzo risultanti da eventuali demolizioni Rifiuto speciale Discarica Cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche Asfalto da demolizioni Rifiuto speciale Discarica Miscele Bituminose Prodotti utilizzati in cantiere come contenitori, oli, vernici, lubrificanti, stracci, parti eccedenti di tubazioni (pvc, gres) Rifiuto speciale A carico dell appaltatore 13 Oli esauriti e residui di combustibili liquidi 15 Rifiuti da imballaggio, assorbenti, stracci, 08 rifiuti della produzione, formulazione, fornitura e uso di rivestimenti Note Da consegnare Bollettino di Discarica Da consegnare Bollettino di Discarica Da consegnare Bollettino di Discarica Tale rifiuto verrà gestito e smaltito dall appaltatore attraverso la sua struttura. In cantiere non verrà stoccato. 8/12

9 4.4 Stoccaggio dei Rifiuti in cantiere In base al D.Lgs. N. 152/2006 si devono rispettare le seguenti disposizioni per lo stoccaggio dei rifiuti: Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute (art. 183, comma 4). I rifiuti speciali non possono essere abbandonati o depositati in modo incontrollato sul suolo e nel suolo (art. 192, comma I). Non devono essere miscelate categorie diverse di rifiuti speciali pericolosi di cui all'allegato G o rifiuti speciali pericolosi con rifiuti speciali non pericolosi (art. 187). Devono essere rispettate le normative sull imballaggio e l etichettatura delle sostanze pericolose contenute nei rifiuti speciali (art. 183, comma 5) I rifiuti devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative: 1. a scelta del produttore; 2. con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; 3. quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunge complessivamente i 10 metri cubi, nel caso di rifiuti pericolosi, o i 20 metri cubi, nel caso di rifiuti non pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti pericolosi non superi i 10 metri cubi l'anno e quello di rifiuti non pericolosi non superi i 20 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore a un anno (art. 183, comma 2). In base ai rifiuti generati dal cantiere in oggetto e a seconda delle scelte dell appaltatore, si può decidere di: 1. stoccare il rifiuto in loco con le modalità precedentemente descritte; 2. smaltirlo immediatamente (attraverso un camion) In entrambi i casi si dovranno seguire le seguenti modalità di stoccaggio: 9/12

10 Rifiuto Tipologia Modalità di stoccaggio Esempio di stoccaggio Terra di risulta Rifiuto Tale rifiuto può essere immediatamente trasportato in discarica o stoccato in cantiere Detriti di calcestruzzo risultanti da eventuali demolizioni Rifiuto speciale Tale rifiuto può essere immediatamente trasportato in discarica o stoccato in cantiere attraverso un container Asfalto da fresatura Rifiuto speciale Tale rifiuto può essere immediatamente trasportato in discarica o stoccato in cantiere attraverso un container Prodotti utilizzati in cantiere come contenitori, oli, vernici, lubrificanti, stracci, parti eccedenti di tubazioni (pvc, gres) Rifiuto speciale Tale rifiuto verrà stoccato nel furgone dell impresa affidataria e smaltito giornalmente dal cantiere secondo quanto stabilito dalla legge La modalità di smaltimento dovrà essere comunicata prima dell inizio dei lavori sia al committente che al responsabile unico del procedimento. 4.5 La documentazione a corredo del Rifiuto Una volta effettuato il conferimento, risulta di estrema importanza la gestione della documentazione a corredo del rifiuto Il formulario di identificazione del Rifiuto Deve essere conforme al modello del D.M. n. 145/1998 m del D.M. n.148/1998, secondo quanto disposto dall'art.193, D.Lgs. n.152/ 2006 con nuovo modello da definirsi con apposito decreto. Tutti i trasporti effettuati da enti o imprese devono essere accompagnati dal formulario d'identificazione del rifiuto, che deve essere tenuto come segue: redatto in quattro copie; compilato, datato e firmato dal produttore/detentore dei rifiuti speciali; controfirmato dal trasportatore dei rifiuti speciali; Inoltre, per il formulario sono previsti i seguenti obblighi: deve essere: 1. emesso per ciascun rifiuto (individuato dal codice CER e dalla descrizione); 2. emesso da bollettario a ricalco; 3. emesso da tipografie autorizzate dal Ministero delle Finanze ai sensi del DM 29/11/78; 10/12

11 4. numerato progressivamente, anche con prefissi alfabetici di serie e devono essere vidimati dall'ufficio del registro o dalle CCIAA (gratuitamente); 5. conservato per cinque anni. la fattura d'acquisto deve essere annotata sul registro IVA acquisti, costituisce parte integrante del registro di carico e di scarico (per i soggetti obbligati alla tenuta di questo documento) e, pertanto, il "numero di registro di carico e di scarico" corrispondente all'annotazione dovrà essere apposto sul formulario d'identificazione del rifiuto. Poiché l'art. 190, D.Lgs. n. 152/2006 prevede che le annotazioni vengano effettuate secondo precise cadenze e poiché, solo a seguito della predetta annotazione, sarà possibile individuare il "numero di registro di carico e di scarico", ciò comporterà che, durante il trasporto, il formulario d'identificazione del rifiuto potrà essere sprovvisto del "numero del registro di carico e di scarico". I soggetti non obbligati alla tenuta del registro di carico e di scarico non dovranno indicare, ovviamente, il numero, ma dovranno specificare l'esonero nelle annotazioni e conservare le copie del formulario presso di loro Il registro di carico e scarico Questo documento deve essere conforme al modello di cui al D.M. n. 148/1998: modello A per produttori, recuperatori, smaltitori, trasportatori, commercianti e intermediari con detenzione; modello B per commercianti e intermediari senza detenzione. II registro di carico e di scarico deve essere numerato e vidimato dalla Camera di Commercio territorialmente competente. Le annotazioni devono essere effettuate: per i produttori, almeno entro 10 giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo; per i raccoglitori e trasportatori, almeno entro 10 giorni lavorativi dall'effettuazione del trasporto; per i commercianti e intermediari, almeno entro 10 giorni lavorativi dall effettuazione della transazione relativa; per i recuperatori e gli smaltitori, 2 giorni lavorativi dalla presa in carico. L'unità di misura può essere scelta tra "kg", "litri", "metri cubi"; la stessa deve essere mantenuta per tutte le registrazioni. I registri di carico e di scarico, integrati con i relativi formulari d'identificazione del rifiuto, vanno conservati per 5 anni dalla data dell'ultima registrazione. Nel caso di semplice trasporto senza stoccaggio, è possibile effettuare una sola registrazione contestuale di carico e scarico, indicando la data d'inizio e di fine trasporto. Ogni annotazione di carico e scarico deve essere riferita a ogni singolo formulario d'identificazione del rifiuto. È possibile tenere un unico registro di carico e di scarico per le diverse attività svolte (da indicare nel frontespizio). 11/12

12 5 Gestione dei Rifiuti derivanti da emergenze non previste In caso di accadimenti accidentali (versamenti di liquidi nel terreno) e di rinvenimenti occorsi durante la realizzazione dell opera (fusti, bombole, eternit,ecc), la procedura da seguire è la seguente: 1. Fermare Lavori; 2. Abbandonare l area contaminata; 3. Avvisare immediatamente l appaltatore (RUP), il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e gli organi di vigilanza (ARPA e ASL di competenza). I numeri sono riportati nel paragrafo 6 e saranno affissi nella baracca di cantiere. 6 Numeri Utili per emergenze Ambientali Di seguito si riportano i numeri telefonici da affiggere nella baracca di cantiere per far fonte ad emergenze ambientali: Stazione appaltante Viale E.Fermi MONZA (MB) Telefono Fax Responsabile Unico del Procedimento Direttore lavori Coordinatore per la sicurezza in Esecuzione Geom. Diego Ceresa c/o Brianzacque s.r.l. Arch. Davide De Bonis c/o Brianzacque s.r.l. Organi di Vigilanza Territoriali/Nazionali ARPA Agenzia Protezione dell ambiente Desio, Via Foscolo 24 ASL sede di Desio Tel Resp. Dr. Tullio Quaianni Settore Attuazione Politiche Ambientali Ufficio Emergenze Ambientali comune di Monza e Brianza Sezione polizia stradale 113 Comando Vigili del fuoco 115 Stazione dei carabinieri /12

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