ALLEGATO 1.4 CICLI DI VITA DEL SOFTWARE

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1 ALLEGATO 1.4 CICLI DI VITA DEL SOFTWARE Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 1 di 20

2 Indice 1 CICLI DI VITA Ciclo di Sviluppo Ciclo di Manutenzione LE FASI PROGETTUALI Requisiti Progettazione Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati Analisi e definizione delle specifiche funzionali e di interfaccia Specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni Definizione delle specifiche tecniche del software Realizzazione e test del software Realizzazione del software Test delle componenti software Modalità di Realizzazione Modalità di test Integrazione e Validazione...10 Test di accettazione Criterio di fine fase CONTENUTI DEI PRODOTTI DI FASE Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali Specifiche di architettura applicativa e basi dati Specifiche funzionali del software Specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni Piano dei test di sviluppo Checklist di sviluppo Piano dei test e checklist di collaudo con RL Specifiche tecniche del software Specifiche di dettaglio della base dati Componenti software Software release notes Checklist di sviluppo (nuova versione) Codice di test Documenti per la predisposizione della manualistica utente e dei documenti di gestione Manuale utente Help on line Manuale operativo Risultati dei test di componente Release notes di Sviluppo ULTERIORE DOCUMENTAZIONE Misurazione in Function Point Documentazione delle procedure batch Convalida sulla tecnologia...20 Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 2 di 20

3 1 CICLI DI VITA Nel seguito vengono descritti i modelli di cicli di vita che possono essere richiesti al Fornitore nell ambito di ogni singolo intervento. 1.1 Ciclo di Sviluppo Il ciclo di Sviluppo è di norma applicato per tutti gli interventi la cui macroclasse di fornitura è Sviluppo. Il ciclo di Sviluppo è di tipo incrementale. La tabella 1 presenta le fasi e le attività del ciclo di Sviluppo ed i relativi prodotti di fase. In determinate situazioni progettuali LI, in accordo con il Fornitore, potrà richiedere l'impiego di un modello di ciclo di vita differente. Il ciclo di vita potrà riferirsi a diversi modelli di produzione quali ad esempio: a cascata; evolutivo (es.: modello ISO, UP); metodologie agili. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 3 di 20

4 Fase Attività Prodotto di fase Requisiti (nota: erogata dalla macro classe di fornitura Supporto Analisi dei Processi ) Progettazione Individuazione delle esigenze di Regione Lombardia Definizione dei requisiti Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati Analisi e definizione delle specifiche funzionali e di interfaccia Definizione del piano dei test e checklist di sviluppo Definizione delle specifiche tecniche del software - specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali - specifiche di architettura applicativa e basi dati - specifiche funzionali del software - specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni (ove applicabili) - misurazione in FP (quando richiesto) - piano dei test di sviluppo - checklist di sviluppo - piano dei test e checklist di collaudo con RL (quando richiesto) - specifiche tecniche del software - specifiche di dettaglio della base dati - componenti software - software release notes - checklist di sviluppo (nuova versione) Realizzazione e Test del software Realizzazione del software Test delle componenti software - codice di test - documenti per la predisposizione della manualistica utente e dei documenti di gestione - help on-line (quando richiesto) - misurazione in FP (quando richiesto) - risultati dei test di componente Integrazione e Validazione Test di accettazione Test di integrazione Test di pre-produzione - release notes di sviluppo - piano dei test e checklist di integrazione - risultati dei test di integrazione - release notes di integrazione - sistema funzionante in ambiente di integrazione - piano dei test e checklist di pre-produzione - risultati dei test di pre-produzione Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 4 di 20

5 - release notes di pre-produzione - sistema funzionante in ambiente di preproduzione Validazione interna - verbale di validazione interna - autorizzazione del rilascio formale a DTS Tabella 1: Ciclo di Sviluppo A seguito della Validazione interna la soluzione informatica viene sottoposta al Collaudo con Regione Lombardia, nei casi in cui ciò sia richiesto. 1.2 Ciclo di Manutenzione Il ciclo di Manutenzione è di norma applicato per tutti gli interventi la cui macroclasse di fornitura è Manutenzione. Il ciclo di Manutenzione è di tipo a cascata. La tabella 2 presenta le fasi e le attività del ciclo di Manutenzione ed i relativi prodotti di fase. In determinate situazioni progettuali LI, in accordo con il Fornitore, potrà richiedere l'impiego di un modello di ciclo di vita differente. Fase Attività Prodotto di fase Requisiti/input Progettazione Realizzazione e Test del software Richieste di attività (ticket) Definizione dei requisiti Analisi e definizione delle specifiche funzionali e di interfaccia Definizione del piano dei test e checklist di sviluppo Definizione delle specifiche tecniche del software Realizzazione del software Test delle componenti software - richiesta di attività (via SGF) - specifiche funzionali del software - specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni (ove applicabili) - piano dei test di sviluppo (quando richiesto) - checklist di sviluppo - specifiche tecniche del software - specifiche di dettaglio della base dati - componenti software - software release notes - checklist di sviluppo (nuova versione) - codice di test - documenti per la predisposizione della manualistica utente e dei documenti di gestione - help on-line (quando richiesto) - risultati dei test di componente Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 5 di 20

6 Integrazione e Validazione Test di accettazione Test di integrazione Test di pre-produzione Validazione interna - release notes di sviluppo - piano dei test di integrazione (quando richiesto) - checklist e risultati dei dei test di integrazione (quando richiesto) - release notes di integrazione - sistema funzionante in ambiente di integrazione - piano dei test di pre-produzione (quando richiesto) - checklist e risultati dei test di preproduzione (quando richiesto) - sistema funzionante in ambiente di preproduzione - verbale di validazione interna - autorizzazione del rilascio formale a DTS Tabella 2: Ciclo di Manutenzione Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 6 di 20

7 2 LE FASI PROGETTUALI Di seguito vengono riepilogati lo scopo ed i contenuti di ciascuna fase, calate nel contesto del ciclo di Sviluppo. Nel ciclo di Manutenzione vengono svolte le stesse attività del ciclo di Sviluppo, ovviamente ridimensionate sulla minore entità del lavoro di manutenzione. I prodotti di fase del ciclo di Manutenzione sono gli stessi generati nel ciclo di Sviluppo, aggiornati con quanto previsto nella richiesta di manutenzione. 2.1 Requisiti La fase Requisiti è volta a identificare e dettagliare le effettive esigenze di Regione Lombardia al fine di giungere alla definizione dei requisiti organizzativi, architetturali, funzionali e non funzionali (sicurezza, gestione, assistenza, prestazionali, ecc.) che guideranno tutte le restanti fasi del ciclo di vita del software. Si precisa che le attività della fase di Requisiti sono tra quelle previste nella macroclasse di fornitura Analisi dei Processi. 2.2 Progettazione Nel corso della Progettazione, le attività di Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati, Analisi e definizione delle specifiche funzionali e di interfaccia, Definizione delle specifiche tecniche del software sono volte a definire in modo completo ed esaustivo l applicazione e/o le funzioni da realizzare e/o modificare, con riferimento ai processi individuati e alle modalità con cui tali processi risulteranno visibili all utente. Durante l attività di Definizione del piano dei test e checklist di sviluppo vengono altresì definiti tutti i test necessari per l accettazione del software e formalizzati nel prodotto di fase Piano dei test e checklist di sviluppo. Il Piano dei test e checklist di collaudo con RL viene prodotto solo nei casi in cui Regione Lombardia richieda a LI un evidenza del piano dei test in anticipo rispetto alle realizzazione del software Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati Le attività fondamentali svolte durante la Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati sono: l approfondimento dei requisiti definiti nella fase precedente; l individuazione delle principali componenti software (nuove componenti o impatti sulle componenti esistenti) coinvolte nella soluzione informatica da sviluppare; la definizione del modello concettuale ed i vincoli per il modello logico e fisico delle base dati di riferimento; la definizione delle specifiche di esercibilità; la definizione delle specifiche di sicurezza. L input di questa attività sono i requisiti determinati dalle Direzioni di Demand nella fase precedente di Requisiti. Il risultato complessivo di questa attività è la definizione di una architettura applicativa della soluzione informatica, che possa guidare le successive fasi di analisi funzionale, progettazione tecnica, realizzazione e test. Tale risultato è contenuto nelle Specifiche di architettura applicativa e basi dati. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 7 di 20

8 Una attività importante svolta durante la Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati è l aggiornamento del Dizionario dei Dati, in cui confluiscono i modelli dei dati generati dai gruppi di sviluppo. La definizione dell architettura applicativa comprende la definizione delle specifiche di esercibilità, il cui obiettivo è di definire nel dettaglio le caratteristiche tecniche a cui la soluzione informatica dovrà conformarsi per permettere al personale di assistenza e gestione una accurata ed efficiente esecuzione delle proprie attività, una volta che il sistema finale sia giunto in produzione. Le specifiche di esercibilità avranno un impatto sul software da sviluppare, nonché sulle specifiche funzionali del software, specifiche tecniche del software, piano e checklist dei test di sviluppo. La Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati è svolta da LI per gli interventi la cui macro-classe di fornitura è Sviluppo. Nelle necessarie condizioni progettuali, essa può essere svolta da LI anche per gli interventi la cui macro-classe di fornitura è Manutenzione Analisi e definizione delle specifiche funzionali e di interfaccia Durante l Analisi e definizione delle specifiche funzionali e di interfaccia vengono specificate le caratteristiche essenziali della soluzioni da produrre, in termini di: funzionalità software da rilasciare, modello logico delle basi dati di riferimento, aspetti di interfaccia utente. La definizione del modello logico della base dati avviene attraverso la collaborazione tra i gruppi di sviluppo e l Area Architettura Applicativa e Basi Dati. Qualora tecnicamente e funzionalmente possibile, le specifiche funzionali potranno, su richiesta di LI, essere corredate dalla realizzazione di un prototipo che rappresenti almeno le modalità di navigazione e il layout delle interfacce Specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni Le Specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni sono prodotte in tutti quei casi dove è necessario esporre ad utenti esterni un interfaccia programmabile dei servizi prodotti da LI. Ciò si applica, per esempio, per l integrazione dei sistemi informativi degli aderenti al Progetto CRS-SISS Definizione delle specifiche tecniche del software L attività di Definizione delle specifiche tecniche del software è volta a tradurre tutte le caratteristiche della soluzione in specifiche tecniche di dettaglio necessarie alla realizazzione del software. Viene inoltre definito il modello fisico della base dati che sarà utilizzato durante la realizzazione del software. Potrebbe essere necessaria la revisione di uno o più prodotti delle attività delle fasi precedenti, quale ad esempio una nuova versione delle specifiche funzionali del software. 2.3 Realizzazione e test del software L attività di Realizzazione del software è volta a generare i componenti software e la base dati che costituiscono il sistema. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 8 di 20

9 2.3.1 Realizzazione del software La Realizzazione del software ha lo scopo di produrre le componenti software corredate da adeguata documentazione interna. Ogni consegna di software da parte del Fornitore deve essere accompagnata da: uno specifico documento con la specifica dei contenuti del rilascio corrente (cfr. par. Software release notes); una nuova versione della Checklist di sviluppo, come raffinamento di quella definita al momento della pianificazione dei test; i documenti per la predisposizione della manualistica utente e dei documenti di gestione Inoltre potrebbe essere necessaria la revisione di uno o più prodotti delle attività delle fasi precedenti, quale ad esempio una nuova versione delle specifiche tecniche del software o di specifiche di dettaglio della base dati. Nel caso di fornitura di classe Parametrizzazione e personalizzazione di software/soluzioni commerciali e/o personalizzazione e riuso di software esistente, il prodotto fondamentale dell attività di Realizzazione del software consiste negli script, nelle procedure e nelle interfacce utente relative a dette parametrizzazioni e/o personalizzazioni Test delle componenti software Nell ambito della fase Realizzazione e Test del software, devono essere svolte, se possibile tramite strumenti automatici, tutte le attività di verifica previste dal Piano dei Test di Sviluppo: test di componente: funzionale, di prestazione, di sicurezza, di compatibilità, di usabilità, di stress o di carico del sistema, ecc. Con questa attività vengono prodotti: i Risultati dei test di componente, che dà evidenza dei test effettuati sulla componente software Modalità di Realizzazione La Realizzazione del software deve avvenire seguendo: le linee guida e gli standard previsti per lo specifico linguaggio o ambiente di programmazione in LI le linee guida e gli standard previsti dal Configuration Management di LI; Tali documenti verranno consegnati da LI al Fornitore alla richiesta di intervento. Sono utilizzate le piattaforme descritte nell Allegato 1.6 Ambiti Tecnologici. Negli specifici ambiti tecnologici, il Fornitore dovrà impiegare i framework applicativi e tecnologici standard esistenti in LI (esempio: Underground) per la creazione di nuove applicazioni o la revisione di applicazioni esistenti. Nell ambito delle verifiche da effettuare per l accettazione del software, verranno stabilite nel Piano di Qualità specifiche metriche per la misurazione dell aderenza a linee guida e standard di realizzazione. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 9 di 20

10 2.3.4 Modalità di test Automazione del Test L automazione dei test (test automatizzato) deve essere realizzata con modalità determinate nel Piano dei Test e sulla base delle specifiche esigenze e caratteristiche del progetto. I casi di test, proceduralizzati ed automatizzati, devono essere progettati, eseguiti e documentati conformemente agli standard e agli indirizzi metodologici che saranno indicati da LI e con caratteristiche di autoconsistenza, quindi oggettivi, ripetibili nell ambiente LI, riproducibili ed indipendenti da chi li ha realizzati e chi li esegue Test prestazionale Per test prestazionale del sistema si intendono tre forme distinte di test finalizzate a certificare il corretto funzionamento del sistema stesso in differenti condizioni. Il Performance Testing è volto a determinare se il tempo di risposta di una singola transazione rispetta il Livello di Servizio definito. Il Load Testing permette di valutare le prestazioni del sistema nelle normali condizioni operative, in funzione di obiettivi prestazionali previsti. Il load test consiste quindi nella generazione di un carico crescente (in modo regolare) di transazioni sul sistema fino al raggiungimento di un obiettivo previsto (transazioni per minuto, tempi di risposta, numero di utenti contemporanei connessi al sistema). Lo Stress Testing permette di valutare come si comporta il sistema in condizioni di massimo carico o condizioni critiche, ovvero serve per individuare colli di bottiglia del sistema e per individuare il punto di rottura delle singole componenti. Per quello che riguarda i test legati ad aspetti prestazionali il Fornitore dovrà impiegare lo stesso strumento di load and stress test posseduto da LI, ovvero LoadRunner di HP Test di non regressione Nell ambito di ogni attività di modifica del software, il test delle componenti rilasciate deve prevedere l esecuzione del test di non regressione sull intero prodotto software modificato. Per test di non regressione si intende la verifica che l inserimento di nuove componenti o componenti modificate non comporti il manifestarsi di errori su altre componenti, non modificate, del sistema Verifica del modello fisico della base dati Nell ambito di ogni attività di modifica del software, deve essere prevista la consegna del modello fisico e delle procedure di accesso alla base dati. Questi verranno sottoposti ad una verifica qualitativa da parte dell Area Architettura Applicativa e Basi Dati, volta a misurare, relativamente alla struttura dati prodotta e ai relativi meccanismi di accesso, efficienza e conformità agli standard ed alla linee guida di riferimento LI. 2.4 Integrazione e Validazione La fase di Integrazione e Validazione del software realizzato comprende le seguenti attività: Test di accettazione, che comprende le attività di verifica della qualità statica del codice e test di accettazione della componente sviluppata dal Fornitore. Integrazione tecnica delle componenti software e costruzione del sistema che sarà oggetto del test; Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 10 di 20

11 Esecuzione dei test di integrazione (o system test) nelle varie tipologie: funzionali, prestazionali, di sicurezza, di compatibilità, di usabilità, di stress o di carico del sistema; Validazione (interna) della soluzione, ovvero certificazione che le caratteristiche della soluzione proposta siano pienamente rispondenti ai requisiti esistenti; A seguito della Validazione interna la soluzione informatica viene sottoposta al Collaudo con Regione Lombardia, nei casi in cui ciò sia richiesto. Durante la fase di Integrazione e Validazione saranno oggetto delle attività di verifica tutti i prodotti della fasi precedenti Test di accettazione Il Test di accettazione comprende le attività di verifica della qualità statica del codice e il test di accettazione della componente dal Fornitore Al termine di questa attività vengono prodotte da LI: le Release notes di Sviluppo (di norma come integrazione di Software release notes provenienti da una o più linee di sviluppo). Solo componenti software testate e corredate delle Release notes di Sviluppo di LI possono essere oggetto delle successive attività della fase di Integrazione e Validazione Verifica della qualità statica del codice Durante il Test di accettazione, LI effettuerà dei test sulla qualità statica del codice rilasciato dal Fornitore, utilizzando la piattaforma dedicata, descritta nel Capitolato. L attività è a cura della struttura organizzativa di LI responsabile operativo dell intervento e del gruppo di Configuration Management. I controlli sulla qualità statica del codice sono volti a verificare che la componente rilasciata rispetti: le linee guida e gli standard previsti per lo specifico linguaggio o ambiente di programmazione in LI le linee guida e gli standard previsti dal Configuration Management di LI i Livelli di Servizio concordati specifici per la qualità del codice consegnato dal Fornitore (rif. All. 1.3 Piano di Qualità e Livelli di Servizio) A giudizio insindacabile di LI, qualsiasi componente software sviluppata dal Fornitore potrà essere rifiutata, nel caso in cui i controlli sulla qualità statica del codice non siano superati e non siano state rispettate le prescrizioni delle linee guida fornite Test di accettazione della componente Durante il Test di accettazione, il Referente Operativo dell Intervento di LI (o suo delegato) effettuerà dei test di accettazione della componente sviluppata dal Fornitore. L attività è a cura della struttura organizzativa di LI responsabile operativo dell intervento. I test di accettazione della componente sono volti a verificare che la componente rilasciata rispetti: i requisiti definiti da LI le specifiche definite nelle fasi precedenti ed approvate da LI i Livelli di Servizio concordati specifici per l accettazione del software consegnato dal Fornitore la compatibilità della componente rilasciata con il sistema pre-esistente Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 11 di 20

12 A giudizio insindacabile di LI, qualsiasi componente software sviluppata dal Fornitore potrà essere rifiutata, nel caso in cui i test di accettazione della componente non siano superati. 2.5 Criterio di fine fase La fine di ogni fase descritta è definita con la consegna dei documenti e dei prodotti di fase previsti. Si sottolinea che l avvenuta consegna dei prodotti di fase non implica l'accettazione e non esclude la possibilità di dover apportare modifiche, in tempi successivi alla fine della fase, a fronte delle verifiche effettuate. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 12 di 20

13 3 CONTENUTI DEI PRODOTTI DI FASE I prodotti di fase sono evidenze formali del lavoro svolto dal Fornitore durante le fasi del processo di sviluppo. Essi sono di tue tipologie: software e documentazione. Il software dovrà essere redatto in conformità agli standard LI e comunque sempre secondo le indicazioni presenti nella documentazione ufficiale dei linguaggi utilizzati. Esso dovrà essere accuratamente commentato e corredato da un intestazione standard che specifichi autori, data, scopo, motivo delle modifiche etc. Si rimanda al par. Componenti software del presente documento per ulteriori dettagli. Per quanto attiene alla documentazione, essa dovrà essere particolarmente curata negli aspetti di: Leggibilità; Accuratezza; Adeguatezza; Modificabilità. Tutti i prodotti di fase sotto elencati (software o documentazione) devono essere generati in conformità agli standard definiti nel Piano di Qualità. Tutta la documentazione deve essere scritta nel linguaggio naturale specificato da LI. LI si riserva di utilizzare strumenti per il supporto alle attività del ciclo di vita del software (es.: Modellazione, Gestione del test, etc.). In questo caso il Fornitore dovrà adeguarsi all impiego di tali strumenti per lo sviluppo collaborativo e la generazione automatica dei documenti di fase. Nel seguito viene fornita una sintesi dello scopo e dei contenuti dei prodotti di fase attinenti alle fasi/attività che possono essere attribuite al Fornitore come parte di un Intervento (non sono pertanto descritti i prodotti delle fasi Requisiti e Integrazione e Validazione ; i prodotti dell attività Definizione dell architettura applicativa e delle basi dati vengono elencati solo per esigenze di esposizione). Il contenuto dettagliato di questi ultime tipologie di documenti sarà fornito da LI a seguito dell aggiudicazione. 3.1 Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali I documenti contengono la descrizione dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali emersi nella fase di Requisiti. 3.2 Specifiche di architettura applicativa e basi dati Tali specifiche contengono la descrizione delle soluzioni di architettura applicativa da adottare e delle componenti di cui è previsto il riutilizzo per far fronte ad un requisito di sviluppo. Lo sviluppo della soluzione software potrà richiedere (ove disponibili) l utilizzo integrato di differenti layer software, sfruttando le opportunità di componenti, applicativi o architetturali, già realizzati. Le specifiche sono espresse in funzione di un possibile riuso delle soluzioni. Le specifiche di architettura applicativa e basi dati comprendono: Richiamo ai requisiti cogenti; Identificazione delle componenti software principali impattate o da realizzare; Architettura generale della soluzione (diagramma di interazione delle componenti software); Modello concettuale, vincoli sul modello logico e fisico della base dati; Specifiche di esercibilità. Devono essere garantiti il riscontro e la corrispondenza dei contenuti delle Specifiche di architettura applicativa e basi dati con le Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 13 di 20

14 3.3 Specifiche funzionali del software Le Specifiche funzionali del software comprendono in modo completo ed esaustivo: l analisi funzionale dei processi e delle modalità con cui tali processi risulteranno visibili agli utenti finali; il disegno logico dei dati secondo il modello relazionale; gli aspetti non funzionali (richiamo all architettura applicativa, aspetti di sicurezza e accessibilità, vincoli prestazionali, integrazione con altri sistemi interni ed esterni, ecc.); specifica delle interfacce utente (layout delle principali schermate utente, ecc.); descrizione del prototipo, nei casi in cui questo sia previsto. Il livello di completezza richiesto deve essere tale da: consentire l approvazione delle funzionalità da parte di LI e dell utente; consentire la produzione del piano dei test senza necessità di ulteriori approfondimenti; consentire lo svolgimento delle successive fasi di Definizione delle specifiche tecniche e Realizzazione software; consentire la misurazione in Function Point del volume di software da sviluppare e/o da modificare; garantire la tracciabilità con quanto descritto nelle Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali e nelle Specifiche di architettura applicativa e basi dati. Devono essere garantiti il riscontro e la corrispondenza dei contenuti delle Specifiche funzionali del software con le Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali e le Specifiche di architettura applicativa e basi dati. 3.4 Specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni Questa documentazione riguarda eventuali scambi di dati attraverso flussi informativi (regole tecniche) tra applicazioni o tra queste e le applicazioni di altri organismi, enti o strutture. Essa deve contenere almeno le seguenti informazioni: descrizione del contesto organizzativo e tecnico; tecnologia impiegata; scopo e funzionalità espresse dal servizio; tracciati record in input ed in output; dizionario dei dati impiegati; algoritmi particolari impiegati; controlli, messaggistica ed azioni collegate. Devono essere garantiti il riscontro e la corrispondenza dei contenuti delle Specifiche di interfaccia dei servizi verso i sistemi informativi esterni con le Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali, le Specifiche di architettura applicativa e basi dati e le Specifiche funzionali del software. 3.5 Piano dei test di sviluppo Il Piano dei test di sviluppo è un prodotto della attività di Definizione del piano dei test e checklist di sviluppo della fase di Progettazione finalizzato alla descrizione delle modalità, degli ambienti e delle responsabilità per i test delle componenti software realizzate. Questo documento accompagna ogni Intervento lungo tutto il ciclo di vita, ed è pertanto un documento che evolve nel tempo. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 14 di 20

15 Devono essere garantiti il riscontro e la corrispondenza dei contenuti del Piano dei test di sviluppo con le Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali, Specifiche di architettura applicativa e basi dati, Specifiche funzionali del software e Specifiche tecniche del software. 3.6 Checklist di sviluppo La Checklist di sviluppo è un prodotto della attività di Definizione del piano dei test e checklist di sviluppo della fase di Progettazione. La Checklist di sviluppo contiene l elenco dei test da effettuare su una componente software secondo le modalità descritte nel Piano dei test di sviluppo. 3.7 Piano dei test e checklist di collaudo con RL Il Piano dei test e checklist di collaudo con RL viene prodotto solo nei casi in cui Regione Lombardia richieda a LI un evidenza del piano dei test in anticipo rispetto alle realizzazione del software. I contenuti di questo documento provengono dal Piano dei test di sviluppo e dalle relative Checklist di sviluppo. 3.8 Specifiche tecniche del software Le Specifiche tecniche del software approfondiscono gli aspetti architetturali, funzionali e di interfaccia delle componenti software da progettare. I documenti prodotti contengono una specifica in cui le funzionalità sono trasformate ed organizzate in componenti software. La documentazione di ogni componente software comprende i seguenti aspetti: descrizione delle funzioni espletate; tipologia (on-line, batch, ecc.); indicazioni sulla riutilizzabilità del componente; parametri scambiati con altri componenti; parametri di attivazione; accessi agli archivi/base dati; controlli e diagnostica; algoritmi di calcolo per ciascuna entità. Tali descrizioni sono di norma accompagnate da modelli dell applicazioni software da produrre. La rappresentazione di tali modelli avviene in UML sotto forma di: Class diagrams; Sequence e collaboration diagrams; Data flow diagrams; State e activity diagrams. Qualora applicabile, le specifiche tecniche devono comprendere la descrizione delle soluzioni di modellazione transitorie e il percorso per il raggiungimento del target. Devono essere garantiti il riscontro e la corrispondenza dei contenuti delle Specifiche tecniche del software con le Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali, le Specifiche di architettura applicativa e basi dati e le Specifiche funzionali del software. 3.9 Specifiche di dettaglio della base dati Le specifiche di dettaglio della base dati descrivono gli aspetti implementativi della base dati di riferimento per la realizzazione software. Esse comprendono: Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 15 di 20

16 Il modello fisico della struttura della base dati; La definizione degli aspetti prestazionali legati all accesso della base dati; I criteri per il dimensionamento dello spazio fisico e la pianificazione della crescita della base dati; Le necessità di caricamento iniziale o di conversioni della base dati; Aspetti organizzativi legati alla necessità di aggiornamento del database delle codifiche di LI. Nei casi critici, per dimensioni delle basi dati e/o frequenza di utilizzo, deve essere indicata la frequenza prevista per il tipo d uso che la componente fa degli archivi/basi dati, le frequenze totali per tipo d uso relative a ciascun archivio/tabella della base dati, le frequenze totali per tipo d uso per ciascun componente. Per quanto riguarda il caricamento iniziale dei dati, dovranno essere indicati: gli archivi fisici/basi dati da dove prendere i dati e il loro tracciato; i tracciati dei dati da caricare manualmente; le relazioni tra archivi fisici/basi dati e schemi logici; i volumi trattati, con dettaglio sulla occupazione di memoria e spazio disco; le modalità di inizializzazione degli archivi/basi dati; eventuali regole di trasformazione dalla base dati di partenza a quella di arrivo. Deve comunque essere garantita la tracciabilità dei contenuti delle specifiche di dettaglio della base dati con le Specifiche dei requisiti organizzativi, architetturali e funzionali, le Specifiche di architettura applicativa e basi dati, le Specifiche funzionali del software e le Specifiche tecniche del software Componenti software Le Componenti software sono il prodotto principale dell attività di Realizzazione del software e sono consegnate in formato codice sorgente. Per codice sorgente si intende genericamente l insieme degli oggetti software, realizzati o sottoposti a manutenzione, che sono soggetti ad esecuzione da parte di un compilatore (o analogo strumento di program preparation ) o di un interprete (es. job control program, query manager ), a titolo esemplificativo e non esaustivo quindi: codice nei diversi linguaggi di programmazione; tracciati e definizioni dati; schermi di input/output; pagine web; procedure; job; query; script (anche gli script relativi ai test automatizzati); utility di creazione/modifica/aggiornamento dati. Fanno parte del codice sorgente le procedure di consegna e trasferimento oggetti per gli ambienti di Configuration Management (esempio: script Maven), nonché le procedure di creazione delle tabelle ed i relativi job di caricamento dati (per intero DB e/o porzioni secondo criteri definiti) per gli ambienti di sviluppo, test, pre-produzione e produzione. Fanno parte del codice sorgente, inoltre, l help on-line e l eventuale manualistica on-line, nonché l eventuale codice di test. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 16 di 20

17 Per le applicazioni distribuite il codice sorgente dovrà comprendere anche il codice per la distribuzione automatizzata. Tale codice dovrà comprendere: procedura di installazione (setup applicazione e/o patch); procedura di disinstallazione; parametri di configurazione dell ambiente su cui l applicazione si deve installare. Il codice sorgente di nuova realizzazione (anche nuovo codice all interno di programmi preesistenti) dovrà essere redatto in conformità agli standard LI, ove previsti, e comunque sempre secondo le indicazioni presenti nella documentazione ufficiale dei linguaggi utilizzati. Non è consentito l uso di istruzioni (o funzioni) proprietarie o caratteristiche di singole piattaforme. I richiami, dall interno dei programmi, dei vari sottosistemi (transaction monitor, data base, rete, ecc.) dovrà avvenire tramite comandi o interfacce standard disponibili nei singoli linguaggi/prodotti utilizzati. Si richiama inoltre l attenzione al rispetto, nella stesura del codice, agli standard in vigore, sia per formalismi di redazione, sia per l adozione dei prodotti individuati da LI. Gli oggetti software necessari alla predisposizione degli ambienti (test, integrazione, esercizio, ecc.) dovranno essere consegnati almeno tre giorni prima dello scadere del termine previsto per la consegna del codice sorgente Software release notes Ogni consegna di software del Fornitore deve essere accompagnata dal documento di Software release notes (Note di Rilascio), redatto secondo lo standard che sarà comunicato da LI. Tale documentazione documenta completamente il software consegnato in termini di: contenuti della release, espressi in codici e descrizioni di requisiti/anomalie che hanno indotto le realizzazioni richieste; i contenuti devono essere organizzati per: nuove funzionalità; malfunzionamenti risolti; recupero di limiti noti; funzionalità previste e non rilasciate; malfunzionamenti noti presenti nella release; prerequisiti/configurazioni necessari per l esecuzione nell ambiente operativo previsto; procedure di gestione/installazione Checklist di sviluppo (nuova versione) Come descritto al par.3.6, la Checklist di sviluppo è un prodotto della attività di Definizione del piano dei test e checklist di sviluppo della fase di Progettazione. Al termine dell attività di Realizzazione del software, tuttavia, per ogni Componente software consegnata viene prodotta una nuova versione della Checklist di sviluppo, come raffinamento di quella definita al momento della pianificazione dei test Codice di test Il codice di test (casi di test, script, set up dati di prova, ecc.) relativo agli interventi di sviluppo, dovrà essere consegnato come parte integrante della fornitura, come prodotto dell attività di Realizzazione software, per essere catalogato e riusato nell ambito delle attività di manutenzione. Nel caso di manutenzione su applicazioni per le quali sia stato già prodotto il codice Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 17 di 20

18 di test, questo dovrà essere riutilizzato, aggiornato e riconsegnato a fronte dell intervento di manutenzione effettuato Documenti per la predisposizione della manualistica utente e dei documenti di gestione La documentazione rivolta all utente finale delle applicazioni è composta dal Manuale utente e dall help on line. L attività di Realizzazione del software deve sempre prevedere, come prodotto di fase, non già il manuale utente finale, bensì un documento di contenuti applicativi che consenta ad altri gruppi specialistici la redazione del manuale utente finale. Analogamente, l attività di Realizzazione del software deve sempre prevedere, come prodotto di fase, non già il manuale operativo finale, bensì un documento di contenuti tecnici che consenta alla Direzione Tecnologie e Servizi di LI la redazione del manuale operativo finale (cfr. Documenti per la predisposizione della manualistica utente, Tabella 1). Nel seguito vengono fornite le sintesi dei contenuti di Manuale utente, Help on line e Manuale operativo Manuale utente Il manuale utente deve fornire una descrizione generale dell applicazione e una guida all utilizzo delle singole funzionalità utilizzabili. La descrizione deve contemplare: la tipologia di utenza cui è destinata e le funzioni abilitate a ciascuna tipologia; gli eventuali flussi di dati scambiati con altri sistemi informativi o con specifiche tipologie di utenze; le modalità di attivazione e chiusura della sessione di lavoro ; descrizione delle funzioni e della navigazione tra di esse; la spiegazione dettagliata dell uso delle singole funzioni di interfaccia utente (comprensiva della funzione di richiamo dell help); qualora pertinente, la descrizione degli algoritmi di calcolo utilizzati; la descrizione dei contenuti degli output della applicazione (es. stampe). La descrizione delle funzionalità disponibili deve essere completata dell elenco di tutti i codici d errore previsti, della messaggistica ad essi associata e delle azioni da intraprendere a fronte di ciascuna segnalazione. Nel caso in cui l applicazione preveda un utilizzo diretto dei dati da parte dell utente, deve essere inserita anche la descrizione dettagliata della struttura dei dati interessati Help on line Le applicazioni interattive prevedono le funzioni di help on line, anch esso prodotto dell attività di Realizzazione del software Manuale operativo Il Manuale operativo è lo strumento necessario alle strutture preposte all installazione ed esercizio dell applicazione. È un manuale rivolto a personale tecnico. Tale manuale dovrà essere corredato di uno schema riepilogativo contenente informazioni anagrafiche relative all applicazione, la dimensione e tipologia del DB, la dipendenza con altre applicazioni, i modelli di interfaccia, i tool utilizzati per lo sviluppo, ecc. Il documento dovrà esplicitare i parametri di personalizzazione dei prodotti, le modalità di attuazione dei livelli di protezione dei dati, le modalità di accesso al sistema e alle transazioni, le soluzioni tecniche necessarie alla realizzazione di tali modalità. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 18 di 20

19 Il documento deve contenere la descrizione delle attività di trasferimento ed installazione in ambiente di pre-produzione e produzione Risultati dei test di componente Il documento Risultati dei test di componente contiene i risultati dei test effettuati nell attività di test delle componenti, sulla base di una Checklist di sviluppo. Ogni consegna di software del Fornitore dovrà essere accompagnata dal documento di Risultati dei test di componente Release notes di Sviluppo Sulla base delle Software release notes associate ad ogni singola consegna di software, ed integrando i contenuti in queste presenti, al termine dell attività di Test di accettazione, LI redige le Release notes di Sviluppo, che consentono di documentare completamente i contenuti del software per la successiva attività di Integrazione tecnica. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 19 di 20

20 4 ULTERIORE DOCUMENTAZIONE 4.1 Misurazione in Function Point Le misure in FP prodotte dal Fornitore nei vari momenti previsti dai modelli di erogazione dovranno essere consegnate secondo quanto previsto nel documento All.1.2 Metodologia e Linee Guida di misura dei Function Point. 4.2 Documentazione delle procedure batch La documentazione delle procedure off line (batch, job, stored procedure, script, ecc.) è destinata ai gruppi di gestione sistemi quale supporto alle loro attività ordinarie. Tale documentazione deve comprendere: elenco di tutti i componenti che la costituiscono (job, stored procedure, ecc.); diagramma di flusso dei componenti (flow chart); matrice componenti/base dati; per ogni componente, parametri da fornire in input per l esecuzione, l elenco di tutti gli output e del loro significato (file, stampe, ecc.), l elenco dei codici di errore, vincoli fisici di schedulazione e le istruzioni operative in caso di malfunzionamento (es. job di recovery, possibilità di eliminazione, ecc.); gli eventuali flussi di dati scambiati con altri sistemi informativi o con specifiche tipologie di utenze; le modalità di attivazione e chiusura della sessione di lavoro ; descrizione delle funzioni e della navigazione tra di esse; qualora pertinente, la descrizione degli algoritmi di calcolo utilizzati. La descrizione delle funzionalità disponibili deve essere completata dell elenco di tutti i codici d errore previsti, della messaggistica ad essi associata e delle azioni da intraprendere a fronte di ciascuna segnalazione. 4.3 Convalida sulla tecnologia Ogni intervento, modifica o personalizzazione di applicazioni che faccia uso di specifiche ed individuate tecnologie/prodotti (come riportati nel Piano della qualità dell Appalto Specifico) dovrà produrre, oltre a quanto specifico dell intervento e documentato nell ambito dei deliverable delle varie fasi, un documento attestante la conformità di quanto realizzato / modificato / personalizzato alle indicazioni del produttore della tecnologia / prodotto stesso. Tale documento dovrà esplicitare: il nome e la release dei prodotti utilizzati; i puntuali riferimenti (manualistica, best practices, indicazioni specifiche, ecc.) su cui è stata basata la realizzazione; la dichiarazione di utilizzo dei prodotti secondo le specifiche valide per le release indicate. Allegato 1.4 Cicli di vita del software Pagina 20 di 20

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