Istituto Capofila di Rete Provinciale Istituto Comprensivo di Ceresara Comuni di Casaloldo, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Piubega
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- Gino Mauri
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1 PROTOCOLLO D'INTESA TRA AZIENDA SANITARIA LOCALE - MANTOVA UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA MANTOVA ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA RETE LOMBARDA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE TRA I Azienda Sanitaria Locale di Mantova (nel seguito denominata ASL) con sede in Mantova, Via dei Toscani, Mantova, rappresentata dal Direttore Generale Ing. Mauro Boreli, l Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova (nel seguito denominato UST) con sede in Mantova, Via Cocastelli n Mantova, rappresentato dal D i r i gen te Dott.ssa Patrizia Graziani E E L Istituto Scolastico Capofila di Rete delle scuole mantovane aderenti alla Rete Lombarda delle Scuole che Promuovono Salute (nel seguito denominato Istituto Capofila di Rete ) denominato con sede in Ceresara Via Roma, Ceresara (MN) VISTO la carta di Ottawa per la promozione della salute Ottawa Ontario Canada 1986 che costituisce un importante e attuale documento di riferimento per lo sviluppo di politiche orientate alla salute; l Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana che dichiara che l esercizio del diritto all istruzione non può essere impedito da alcuna difficoltà, anzi è dovere della scuola e di tutti gli enti pubblici interessati, rimuovere gli ostacoli che, di fatto, possono impedire il pieno sviluppo della persona; il documento congiunto tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Ministero della Salute del 25 novembre 2005 che identifica linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all interno della struttura scolastica; il protocollo d'intesa relativo alle attività di promozione ed educazione alla salute nelle scuole stilato tra Regione Lombardia - Direzione Generale e l'ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale in data 22 marzo 2006; il D.Lgs. 31 marzo 1998 n che prevede il conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regionied agi Enti Locali; il DPR 08 marzo 1999 n. 275 con il quale è stato emanato il regolamento recante norme in materia di autonomia didattica e organizzativa delle Istituzioni Scolastiche ai 1
2 sensi del citato art. 21 della legge 59/97; il DPR 06 novembre 2000 n. 347 che include nei compiti istituzionali dell'ufficio Scolastico Regionale la promozione della ricognizione delle esigenze formative, lo sviluppo della relativa offerta sul territorio e il supporto alle Istituzioni Scolastiche autonome; ildpr 08 marzo 1999 n. 275 che prevede che le Istituzioni Scolastiche possano promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali; la DGR n. Vlll/6219 del 19 dicembre 2007 "Approvazione delle linee guida regionali di prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale e adolescenziale" che richiama la necessità di migliorare la prevenzione nei diversi ordini di scuola attraverso la realizzazione di progetti che integrino le competenze socio-sanitarie con quelle scolastiche considerando "come maggiormente efficaci interventi basati sullo sviluppo delle life skills; le indicazioni contenute nel progetto regionale Rete Lombarda delle Scuole che promuovono Salute condiviso e sottoscritto il 14/07/2011 tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e adottato con DGR n del 16/05/2012 che riconosce alla Scuola la titolarità nel governo dei processi di salute, e quindi nella definizione di priorità, obiettivi, strumenti, metodi, che si determinano nel proprio contesto sul piano didattico, ambientale, organizzativo e relazionale; la DGR IX/2633 del 06/12/2011 "Determinazioni in ordine olla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2012",che richiede che l'azione preventiva venga realizzata secondo modelli riconosciuti e validati a livello internazionale, oltre che ribadire l'importanza dell'integrazione e della trasversalità degli interventi nell'ambito della promozione del benessere; la DGR n del 20 dicembre 2013 ad oggetto Determinazione in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l esercizio 2014 (di concerto con l Assessore Cantù) che a pag. 69 e 70 fornisce indicazioni in merito alla pianificazione integrata degli interventi di promozione della salute e di stili di vita favorevoli alla salute in vari setting tra cui quello scolastico il Piano Socio Sanitario Regionale , approvato con D.C.R. n. IX/88 del 17/11/2010, che sottolinea l'importanza di creare un sistema scientifico e culturale che contrasti la diffusione dei comportamenti di consumo e orienti la popolazione generale verso la tutela della salute, prevedendo il coinvolgimento fattivo delle scuole attraverso f a prosecuzione nel percorso attivato con l'ufficio Scolastico Regionale "affinché i temi dell'educazione alla salute diventino parte integrante dei programmi scolastici e curricolari e siano quindi veicolati dagli insegnanti, cui le ASL daranno il dovuto supporto"; la DGR n del 16 maggio 2014 ad oggetto Determinazioni in ordine alla valutazione dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali e definizione degli obiettivi aziendali per l anno 2014 (di concerto con l Assessore Cantù) dove, all allegato 2 della tabella degli obiettivi operativi del Direttori Generali delle ASL Area Salute, si pone l obiettivo di incrementare gli interventi evidence based per la promozione di stili di vita salutari, nell ambito dei programmi di Rete, nelle comunità locali e nell offerta del SSR tra cui la rete 2
3 SPS (Scuole che Promuovono Salute) di cui l indicatore è popolazione raggiunta 2014: >= 10% rispetto al dato 2013 ; le "Linee di indirizzo per una governance delle politiche giovanili in Lombardia , approvate con delibera di Giunta Regionale - Regione Lombardia DGR n. IX/2508 del 16/11/2011, che richiamano l'importanza di agire in un'ottica "di sistema" attraverso un sempre maggiore coordinamento tra gli strumenti di programmazione a livello locale - tra cui i Piani Integrati Locali degli Interventi di Promozione della Salute - finalizzato ad una maggiore incisività degli interventi; la Circolare attuativa n. H del 31/01/2013, richiamata nella DGR n. IX/63 del 24/04/2013, ad oggetto Indicazioni relative a programmi interventi per la promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute nel setting scuola ; la Carta di Iseo: indirizzi metodologici della rete delle scuole che promuovono salute febbraio 2013; documento che riporta gli indirizzi metodologici ed operativi delle scuole che aderiscono alla rete SPS: Assunzione di titolarità, adottare una cultura di lavoro in rete, sostenere l approccio globale attraverso azioni orientate ai singoli e all ambiente, rendere partecipi tutti i soggetti della comunità scolastica puntare sulle buone pratiche, scegliere programmi con criteri di efficacia e coerenza con buone pratiche documentate (Analisi, Obiettivi, Valutazione, Comunicazione, Documentazione, Trasferibilità, Sostenibilità, Alleanze); gli Indirizzi di buona pratica per l organizzazione delle attività finalizzate alla promozione della salute proposte e sostenute dai Servizi Consultoriali dell ASL di Mantova realizzato dal Dipartimento ASSI, con i contributi e la partecipazione dell Area Promozione Salute del Dipartimento di Prevenzione Medica, e dell Unità Operativa Educazione Salute del Dipartimento Cure Primarie del 10 luglio 2014 (allegato 1) PREMESSO CHE la presente intesa tra ASL, UST, Istituto Capofila di Rete : ha lo scopo di consolidare un rapporto di collaborazione interistituzionale per favorire e sostenere lo svolgimento a livello scolastico di attività, iniziative e progetti di qualità nel campo della Promozione ed Educazione alla Salute. Sono pertanto regolati da questa intesa gli interventi che, svolti in collaborazione tra le Amministrazioni firmatarie del presente atto, ricadono sui rispettivi sistemi di riferimento socio-sanitario e scolastico e che mirano ad assicurare ai destinatari degli interventi stessi un maggior controllo sulla propria salute mediante la promozione di stili di vita e di ambienti favorevoli alla salute. In particolare si fa presente che è già attivo anche un documento ASL che definisce le modalità per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico Linee guida per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico ; coinvolge, in relazione ai contesti e alle necessità, oltre ai firmatari del protocollo anche Enti Locali (Comuni e Provincia), altre Istituzioni Sanitarie pubbliche e private (Ospedali, ecc..), CSVM (Centri Servizi per Volontariato Mantovano), Terzo Settore (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.). 3
4 CONSIDERATO CHE ASL, UST, Istituto Capofila di Rete condividono i seguenti principi generali: la promozione della salute rientra nella più ampia accezione di promozione della "qualità della vita", il cui obiettivo è quello di aiutare le nuove generazioni nel raggiungimento del benessere psicofisico e sociale; le istituzioni scolastiche autonome hanno il diritto-dovere della progettazione dell'offerta formativo all'interno della quale possono essere utilmente previsti interventi formativi integrati ed orientati anche allo promozione della salute; l'azione congiunta può sostenere la sperimentazione e la realizzazione di progetti mirati alla diffusione di buone prassi, con lo scopo di sviluppare conoscenze e competenze negli ambiti sopra indicati; una scorretta alimentazione, l'uso di sostanze psicoattive legali e illegali e la sedentarietà, come descritto dalla letteratura scientifica, sono tra i principali fattori di rischio per la salute e il benessere della persona; il principale strumento di prevenzione primaria delle patologie cronicodegenerative è rappresentato dalla promozione della salute, cioè dalla promozione di tutti quegli interventi che prevedono strategie organizzative ed educative che incidono sui comportamenti individuali, comunitari e organizzativi dei vari contesti di vita e di lavoro; l'attuazione di progetti educativi per le fasce d'età più giovani, in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche, è strategica affinché gli interventi di prevenzione dei fattori di rischio sopra citati diventino una costante dei programmi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole; l'educazione alla salute attuata nella scuola si colloca in modo trasversale tra tutte le discipline e costituisce ambito di apprendimento a partire dalla scuola dell'infanzia; il modello "Life Skill Education", in un'ottica italiana e lombarda, può realizzarsi tramite l'alleanza tra il sistema socio sanitario e scolastico, il primo con un ruolo di governo del processo e di supporto tecnico-scientifico (analisi del bisogno, supporto alla progettazione, valutazione e formazione degli insegnanti), il secondo con un ruolo di regia dei percorsi all'interno del curricolo con sviluppo a spirale (dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di secondo grado). Entrambi i sistemi possono collaborare per coinvolgere genitori e famiglie a supporto dei programmi. ASL, UST, Istituto Capofila di Rete, in considerazione di quanto premesso, SI IMPEGNANO ognuno per la propria mission e nell ambito delle proprie specifiche competenze a rispettare quanto descritto negli Articoli sotto elencati del presente Protocollo Art. 1 GLI OBIETTIVI 1) garantire la qualità degli interventi di promozione ed educazione alla salute attraverso la diffusione di modalità accreditate alla progettazione, gestione e valutazione degli interventi; 2) ottimizzare l'allocazione e l'uso delle risorse, riconducendo le iniziative ad un quadro unitario compatibile con la programmazione socio-sanitaria nozionale, regionale e con i programmi nazionali e regionali dell'ufficio Scolastico Regionale. In particolare, gli Istituti Scolastici si impegnano a presentare agli Enti Locali Piani di Diritto allo Studio che, per la 4
5 parte progettuale, prevedano un impegno economico di almeno il 20% da dedicare al progetto SPS. ASL, si impegna a collaborare alla programmazione di iniziative di formazione ed aggiornamento congiunto; individuare, e formalizzare operatori sociosanitari a livello distrettuale che siano da riferimento per gli Istituti Scolastici presenti sul territorio mantovano; mettere a disposizione strutture e strumenti necessari alla collaborazione e all implementazione del processo SPS; 3) riconoscersi reciprocamente come interlocutori istituzionali privilegiati, con particolare riferimento allo svolgimento concordato di funzioni relative ai seguenti ambiti: individuazione dei bisogni definizione delle priorità per la programmazione; progettazione di interventi sperimentali e di strumenti operativi; formazione dei rispettivi operatori, promuovendo idonee opportunità di formazione, anche congiunte; definizione di piani di valutazione dell'efficacia degli interventi; 4) collaborare per favorire e sostenere lo svolgimento a livello scolastico di programmi volti a garantire interventi di educazione e promozione della salute; 5) ricondurre tutte le iniziative e le proposte relative alla promozione ed educazione alla salute in ambito scolastico ad un quadro organizzativo unitario, utilizzando metodologie sostenute da una sicura validazione scientifica, e garantendo il rispetto dei criteri delle buone pratiche, condizioni, queste, necessarie per un a progettazione condivisa anche con e per gli Istituti Scolastici che non sono ancora entrati a far parte della rete SPS. A tal proposito le parti puntano al coinvolgimento attivo di tutti i Partner istituzionali presenti sul Territorio aventi, a vario titolo, interessi volti alla promozione della salute; 6) strutturare un Gruppo di Lavoro Interistituzionale così composto: per l ASL: Direttore Area Promozione Salute; Referente Unità Operativa Educazione Salute; Referenti Distrettuali dedicati alla rete SPS; Responsabile Prevenzione Dipartimento delle Dipendenze; Referente Dipartimento ASSI; Referente Dipartimento Prevenzione Veterinaria; Referente Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione. per la Scuola: Referente Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova, Dirigente Scolastico Istituto Capofila di Rete (o suo delegato); Dirigenti Scolastici, o loro delegati, degli Istituti Scolastici aderenti alla rete provinciale SPS. Art.2 CABINA DI REGIA SCIENTIFICA ASL, UST, Istituto Capofila di Rete si impegnano a facilitare l'operatività del Gruppo di Lavoro Interistituzionole, che dovrà fornire ed aggiornare linee di indirizzo alle amministrazioni di riferimento finalizzate alla programmazione degli interventi di educazione alla salute che tengano conto degli ambiti identificati. Dette linee di indirizzo costituiranno orientamento anche per lo redazione dei piani di lavoro locali (Piani dell'offerta Formativa e Piano Integrato Locale dell'asl}. ASL, UST, Istituto Capofila di Rete e Istituti Scolastici della rete provinciale SPS stabiliscono la creazione di una Cabina di Regia Scientifica con compiti di coordinamento e monitoraggio del processo partecipato della Rete Interistituzionale, individuando azioni utili all implementazione del processo (es.: costruzione di strumenti, proposte di formazione, incontri di aggiornamento, reperimento fondi dedicati, ecc..), stabilendo eventuali tematiche prioritarie. 5
6 La Cabina di Regia Scientifica è composta da: - Dirigente Scolastico dell Istituto Capofila di Rete ; - Referente dell Ufficio Scolastico Territoriale distaccato sul progetto SPS; - Due Dirigenti degli Istituti Scolastici facenti parte della Rete SPS, o loro delegati; - Direttore Area Promozione della Salute dell ASL; - Operatore dell Unità Operativa Educazione alla Salute dell ASL; - Un Referente Distrettuale dedicato alla rete SPS; - Responsabile Prevenzione Dipartimento delle Dipendenze; - Referente Dipartimento ASSI; - Consulente Pedagogico ASL (qualora previsto). I membri della cabina di regia sopra elencati, si riservano la facoltà di integrarne la composizione con altre figure professionali di profilo coerente alle necessità del momento e dell'argomento trattato. La Cabina di Regia Scientifica si riunisce almeno tre volte durante ogni anno scolastico e può articolarsi in sottogruppi a seconda dei bisogni e delle esigenze riscontrate. Art. 3 AREE TEMATICHE PRIORITARIE Per i programmi di promozione ed educazione alla salute in ambito scolastico, ASL, UST, Istituto Capofila di Rete, condividendo quanto indicato dal progetto regionale SPS, si impegnano a fare riferimento, in modo prioritario, ai quattro ambiti di intervento strategici dichiarati: Sviluppare le competenze individuali; Qualificare l ambiente sociale; Migliorare l ambiente strutturale ed organizzativo; Rafforzare la collaborazione comunitaria. Pertanto, anche tutte quelle aree tematiche solitamente di interesse e maggiormente affrontate in ambito scolastico, tra cui dipendenze (es.: fumo, alcol, sostanze illegali e gioco d'azzardo patologico,...); stili di vita e ambienti favorevoli alla salute (es.: alimentazione, attività motoria, educazione alla sicurezza in ogni contesto di vita della persona,...); affettività, sessualità; promozione del benessere giovanile e prevenzione del disagio, dovranno rientrare negli ambiti di intervento strategici. Art. 4 LA FORMAZIONE Con riferimento alla formazione, particolare rilevanza dovrà essere attribuita agli interventi formativi di elevata qualità metodologica, in termini di continuità e coerenza con le priorità individuate dalla Cabina di Regia Scientifica. La partecipazione alle iniziative di formazione proposte sarà favorita anche attraverso appropriate formule di collaborazione e costituirà titolo per l'acquisizione di eventuali crediti formativi nei rispettivi ambiti professionali. 6
7 Art. 5 FASI E AZIONI PER ADERIRE ALLA RETE SPS ASL, UST, Istituto Capofila di Rete definiscono sinteticamente gli step che deve compiere ogni Istituto Scolastico aderente alla Rete SPS. Nello specifico, ogni Istituto Scolastico, in collaborazione con gli operatori ASL, è tenuto a: inviare a Regione Lombardia l adesione al Processo attraverso i due passaggi, 1. candidatura e prima iscrizione; 2. adesione formalizzata, riportati nel sito collegandosi al link Aderire alla Rete. Nel contempo, informare l Istituto Capofila provinciale della Rete SPS dei passaggi 1. e 2.; compilare il Profilo di Salute entro il 30 giugno dell anno scolastico di adesione. Il Profilo è reperibile online con accesso riservato sul sito regionale cliccando, in home page, sul banner di seguito evidenziato ; deliberare un POF orientato alla Promozione della Salute, entro il 30 giugno dell anno scolastico di adesione e pubblicarlo sul sito della scuola; condividere il POF con gli Enti Locali; organizzare momenti di formazione congiunta (operatori ASL insegnanti) sul tema della Salute; declinare nel curricolo scolastico Buone Pratiche di Promozione della Salute ispirate e coerenti ai principi della Carta d Iseo, anche attraverso l utilizzo di format strutturati e condivisi, impegnandosi a realizzare, annualmente, almeno 2 buone pratiche negli ambiti di intervento strategici del Modello SPS; partecipare alle attività della Rete (convegni, meeting, scambio informazioni, ecc.); impegno a documentare e promuovere la conoscenza delle azioni svolte ; adottare un Protocollo di Accoglienza per il personale di nuova nomina nella Scuola, con finalità informative del Processo SPS e del presente accordo; Art. 6 PROGETTAZIONE ASL, UST, Istituto Capofila di Rete si impegnano a promuovere e realizzare progetti innovativi, di provata efficacia e rispondenti ai criteri previsti dalla Rete OMS Heolth Promoting Schools, e a favorire lo sviluppo di metodi e strumenti, anche informatici, in grado di ridurre le disuguaglianze di accesso alle opportunità formative ed educative. In particolare, gli Istituti Scolastici realizzano POF (Piano Offerta Formativa) coerenti con la mission del progetto SPS. Per il raggiungimento delle finalità della presente convenzione, le amministrazioni rendono reciprocamente disponibili gli strumenti tecnico-scientifici ed organizzativi nell ambito della proprio sfera di competenza, privilegiando, per la progettazione, valutazione e rendicontazione, soprattutto gli strumenti messi a disposizione dalla Regione (es.: applicativo informatizzato per il profilo di salute, banca dati di rilevazione regionale on line BdProsal ); 7
8 Art. 7 METODOLOGIA DIDATTICA ASL, UST, Istituto Capofila di Rete si impegnano a sperimentare localmente, in sinergia e collaborazione, modelli didattici attivi e partecipativi, privilegiando le metodologie indicate in letteratura ed universalmente accettate, a garanzia della qualità di un buon intervento e di una corretta valutazione di efficacia. Art. 8 PROMOZIONE ED IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE ASL, UST, Istituto Capofila di Rete si impegnano a promuovere ed implementare la Rete Locale delle Scuole Lombarde che Promuovono Salute e si impegnano ad operare sulla base delle indicazioni contenute nel progetto regionale Rete Lombarda delle Scuole che promuovono Salute condiviso e sottoscritto il 14/07/2011 tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e adottato con DGR n del 16/05/2012. Indicazioni e riferimenti metodologici del processo SPS sono reperibili nel sito e nella pubblicazione La scuola che fa bene: l esperienza della rete delle Scuole che Promuovono Salute in Lombardia scaricabile dal sito sia come ebook che in formato pdf. Art. 9 TEMPI DI ATTIVAZIONE Le porti convengono di dare avvio a quanto dichiarato nel presente Protocollo di Intesa a pa rtire dall a nno scolastico 2014/2015. Le parti possono concordare in qualunque momento integrazioni e modifiche al presente Protocollo di Intesa, considerate necessarie ad un migliore perseguimento degli obiettivi dell Intesa, nonché dei propri compiti istituzionali. Art.10 Gli allegati Alla data della firma del protocollo, gli allegati al documento che, si condivide, ne siano parte integrante sono il documento Indirizzi di buona pratica per l organizzazione delle attività finalizzate alla promozione della salute proposte e sostenute dai servizi consultoriali dell ASL di Mantova (allegato 1) la cosiddetta griglia Modenini (provvisoria) (allegato 2), la Scheda di progettazione e rendicontazione dei progetti di promozione della salute (strutturata sulla base del format regionale per la rendicontazione on line dei progetti sistema BDProSal) (allegato 3) in adozione dall ASL,. 8
9 Art.11 Diffusione del Protocollo Le parti si impegnano a garantire la diffusione dei contenuti del presente protocollo d Intesa e dei suoi risultati progressivi presso l ASL, le Istituzioni Scolastiche ed il Territorio, anche attraverso conferenze stampa e pubblicazioni. Letto, approvato e sottoscritto Mantova, Azienda Sanitaria Locale di Mantova Il Direttore Generale Mauro Borelli Istituto Capofila di Rete di Ceresara Il Dirigente Scolastico Umberto Parolini Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova Il Dirigente Patrizia Graziani 9
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