Asilo Nido La Montagna dei Balocchi

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1 Asilo Nido La Montagna dei Balocchi Anno Educativo 2012/2013

2 Complice, amico, compagno immaginario, il libro permette di entrare in quello spazio molto intimo che è il mondo fantastico dell infanzia e di esplorarne i bisogni spesso inespressi. L infanzia è una periodo della vita pieno di eventi imprevedibili e di scoperte, di conquiste e di paure. La fiaba riconosce le emozioni del bambino, e si ispira proprio a queste, senza sminuirle. La funzione liberatoria che essa ha permette di prendere coscienza del conflitto (gelosia per fratelli, odio edipico per il genitore, aggressività, insicurezza) e di rielaborarla portando ad una riorganizzazione dei comportamenti, dei sentimenti e delle emozioni mediante forme di spostamento e di purificazione. La magia della favola è quindi legata ai sentimenti infantili di onnipotenza ed esercita un ruolo fondamentale per la rimozione dei conflitti e delle lotte del bambino all interno del suo ambiente. Da sempre le storie rappresentano una strada privilegiata per individuare e raccontare il non detto che esita ad essere evocato e divenire dicibile. Le storie danno vita a nuovi sviluppi: contengono esami, disfatte, trionfi, rinnovamenti, individuazioni, ed al contempo anche contraddizioni, dispiaceri, sofferenze, felicità, gioie, delusioni, insomma tutto quello che un bambino (e non solo lui) prova quotidianamente. Ciò che la fiaba vuole comunicare al bambino è la fiducia di poter riuscire con i propri mezzi: all interno di essa i processi interiori sono esteriorizzati e diventano comprensibili semplicemente così come sono, rappresentati dai personaggi della storia e dai suoi eventi. All interno del racconto in quella storia che non è la sua, ma può metaforicamente diventarlo, il bambino sa e sente di potersi muovere insieme ai personaggi, sente e sa di avere a disposizione un avventura pronta ad accogliere empaticamente il suo fantasticare, il suo sognare a occhi aperti, il suo mescolarsi ai sentimenti che sembrano appartenere ai

3 protagonisti ma che invece sono i suoi, probabilmente quei sentimenti che non è ancora pronto a riconoscere ed accettare come propri. La storia permette al bambino di vivere attraverso l esperienza del protagonista, umano o animale che sia, le proprie paure, le proprie ansie, le gioie di momenti quotidiani, dando, attraverso sia le parole che le immagini, un significato alle emozioni che prova e sente immedesimandosi nel personaggio stesso. Perciò la fiaba può essere vista come una modalità di percezione e organizzazione della realtà attraverso l interpretazione, ma nello stesso tempo è anche magia: al suo interno le paure più intime possono essere affrontate ed anche le domande più segrete trovano sempre uno spazio per essere proferite e per trovare risposte soggettive: narrare significa avere la possibilità di reinventare la realtà. Inoltre l ascolto di una fiaba non equivale ad una condizione di passività: una storia raccontata o letta adeguatamente, è in grado di incantare l attenzione dei bambini, che non perdono una parola, ma seguono la narrazione e non si scompongono. Nel nido la fiaba entra prima di tutto sotto forma di libro, che inizialmente è un oggetto di gioco da esplorare in tutte le sue parti: toccare, manipolare, aprire, chiudere, sfogliare. Attraverso queste attività il

4 bambino viene sollecitato sfruttando le sue capacità percettive ed inoltre viene favorita l interiorizzazione delle storie e dei contenuti che si andranno a leggere. Già ad un anno di età i bambini infilano le dita nei buchi di un libro cartonato e osservano, incuriositi, che il dito esce ed appare dall altra parte della pagina; poi esplorano le immagini in rilievo, le accarezzano con le dita, scoprendo con sorpresa il pelo morbido della pecora o di qualche altro animale; ci sono anche bambini che stringono il libro fra le braccia provando il piacere del contatto corporeo. Sono tutte esperienze che favoriscono un rapporto positivo fra i bambini e i libri preparandoli all ascolto di fiabe. Parole e immagini diventano l una completamento dell altra: l uso di immagini appropriate, contenute negli albi illustrati che proporremo nel corso dell anno, offrono la possibilità di avvicinare il bambino al bello, al colore e alla fantasia, oltre ovviamente a facilitare la comprensione del testo. Percepire, vedere e sentire che esistono colori, suoni, forme, oggetti, animali, piante e uomini insoliti, porta il bambino a rendersi conto che la diversità fa parte della struttura in cui vive ed è la condizione singolare dalla quale ognuno può trarre la sua unicità. Verranno proposte ed inventate brevi storie inerenti a emozioni e sentimenti sia piacevoli che spiacevoli, per consentire al bambino di capire che le trepidazioni o le paure che lui prova, e che molte volte non comprende e non accetta, sono comuni a tutti. Queste narrazioni scortano il piccolo lettore e gli consentono di diventare protagonista all interno della storia cogliendo il significato più confacente alla sua esperienza. Le illustrazioni insieme alle poche e semplici parole, danno modo di raccontare, consentendo all adulto di usufruire dell oggetto libro come mediatore per dar voce a emozioni reali e condivise, che attraverso le sue qualità di narratore sarà in grado di trasmettere al piccolo.

5 Le immagini contenute in una narrazione vivono e si animano attraverso i gesti, il tono, il timbro della voce, il tempo, le pause usate e dagli sguardi. Inizialmente il testo sarà vissuto come un qualcosa da sperimentare attraverso i vari sensi ed il corpo, successivamente verrà scoperta la ricchezza delle immagini e delle parole, magari da condividere con i propri compagni. Come ogni altra occasione di crescita deve essere preparata adeguatamente con la finalità di educare a, con l obiettivo di far percepire al bambino il libro come un compagno di crescita, dove l incontro che si stabilisce con il testo possa essere visto come un momento davvero irripetibile, in modo che diventi anche la prima occasione di una durevole formazione emotiva ed individuale. Questa esperienza che vuole essere un primo approccio con al libro, si svolgerà in una zona morbida predisposta come angolo lettura, in piccolo gruppo per consentire una maggiore osservazione da parte dell adulto. La situazione così predisposta ha il duplice scopo di rendere l ambiente rassicurante per il bambino e quello di offrire all adulto la possibilità cogliere, conoscere e riconoscere emozioni e paure che il volto e le parole dei piccoli esprimeranno. La rielaborazione avverrà attraverso la creazione di piccoli e semplici librini adattati alle nostre emozioni, con l utilizzo di vari materiali sensoriali che andranno a creare le illustrazioni. Anche quest anno vorremmo documentare il percorso di ogni bambino con il diario personale. Il progetto ha suscitato in noi educatrici molte motivazioni che hanno trovato riscontri positivi durante il lavoro svolto con i bambini usciti a settembre scorso e anche con i genitori nel momento della restituzione. L educatrice che è solita osservare i bambini nella loro crescita, riporterà comportamenti, parole, progressi, emozioni, attraverso osservazioni periodiche, disegni, foto, lavoretti, di tutte quelle esperienze, fatti

6 e sensazioni che si presenteranno durante questo periodo insieme, con lo scopo di favorire il riconoscimento di ogni singola identità. Come in un libro il diario racconterà la storia di ogni bambino il quale sarà narratore riportandoci le proprie emozioni e ne diventerà lettore rivedendo se stesso e i propri lavori a distanza di tempo. Scoprire il mondo: è questo che fa ogni bambino tutti i giorni, al nido e a casa. È per questo che chiediamo a voi genitori di riportarci, se possibile, una documentazione parallela delle esperienze vissute nel contesto familiare. Questo renderebbe possibile sia a noi che a voi, una visione d insieme della vita del bambino, favorendo lo scambio d informazioni utile nel confronto reciproco genitore/educatrice, stabilendo una continuità fra i due ambienti di crescita casa/nido. Un nido da favola!!! Anche il bambino che entra al nido può essere visto come il principe eroe: vive in un castello comodo e sicuro con un re ed una regina che lo amano e che appagano tutti i suoi bisogni; finché un giorno il giovane principe viene accompagnato in un luogo che non conosce, sprovvisto di armi e di sostegno, abbandonato a se stesso. Ecco che inizia il suo viaggio. Certo la regina madre lo ha sorretto e

7 consolato per qualche giorno, prima di lasciarlo in balia di quegli estranei sinistri ma il giovane principe non è ancora pronto a quel distacco che proprio non ritiene necessario. Costretto a non voltarsi indietro, viene incoraggiato a proseguire nel suo cammino dove incontra avvenenti e dolci principesse, sicuramente più attempate di lui, che quando vogliono sanno anche essere seccanti e sgradevoli, delle streghette insomma, che gli forniscono incantesimi, amuleti, regole ed orari da seguire scrupolosamente. Il giovane principe non sa che anche le principessestreghette sono in viaggio, anch esse hanno un ruolo che devono difendere; quotidianamente affrontano prove di bontà, di tolleranza, di pazienza, di coraggio e di fermezza, confrontandosi continuamente con le loro perenni insicurezze. Per non parlare poi degli altri principi con cui è costretto a condividere palle, cavalli, costruzioni, attenzioni, coccole, spazi, (bagno compreso!), e cibi, principini che come lui sono in viaggio, e che cercano di impossessarsi di tutto, anche delle sue piccole/grandi conquiste quotidiane. A volte ha l impressione di fare lo stesso viaggio degli altri principi, ma non riesce proprio a trovare un modo per condividere la propria fatica. È molto più facile dargli un morso o una spinta! I giovani principi affrontano quotidianamente eventi nuovi, angosce, pericoli, gioie e sfide. Si tratta di prove che richiedono costanza, volontà e decisione, superabili solo con la speranza di un riconoscimento affettivo che le principesse-streghette ogni tanto gli riservano, e nella crescente consapevolezza che prima o poi sarà il momento di ricongiungersi con le rispettive regine madri. Solo dopo molto tempo i giovani cavalieri diventeranno un gruppo; ognuno di loro avrà acquistato un preciso ruolo, e sarà diventato meno difficile relazionarsi con gli altri. E solo poco prima del momento di salutarsi per intraprendere altri viaggi, altri destini, solo allora, anche l immagine delle principesse-streghette diventerà più tenue. Solo allora

8 tutti gli eventi sconosciuti, i pericoli e le sofferenze, verranno premiate con il sostegno alla realizzazione delle rispettive personalità ed autonomie, con il rafforzamento delle sue innate competenze, e l accresciuta conoscenza di Sé. Le principesse-streghette incontreranno altri principi ed altri cavalieri, la favola ricomincerà all interno degli stessi luoghi ma ogni volta con magie e suggestioni diverse,utilizzando sempre l ingrediente base: l empatia! Insomma proprio come una favola, il nido lascerà il suo segno nella personalità del bambino.

9 Suddivisione sezione animaletti Grandi: Safia, Aurora, Riccardo, Simone, Sofia, Daiana. Semi divezzi: Gabriele, Davide G., Cecilia, Giacomo, Virginia, Rachele, Arurora Matilde. Piccoli: Jennifer, Oscar, Leonardo, Agostino, Sofia B., Giacomo B.. Suddivisione sezione frutta Grandi: Lorenzo, Ginevra, Viola, Maia, Sebastian. Semi divezzi: Andrea, Sofia, Tommaso, Serena, Vittoria, Davide S., William. Piccoli: Niccolò, Anna.

10 Feste Natale: 22 dicembre 2012 ore sezione frutta 22 dicembre 2012 ore sezione animaletti Carnevale: 21 febbraio 2013 Festa di fine anno: 15 settembre 2013(solo per i grandi) Compleanni (si ricorda che le torte non possono essere fatte in casa) Attività straordinarie Settimana del genitore (solo per i grandi) Laboratori genitori/educatrici Laboratorio per genitori e bambini/educatrici Chiusure straordinarie 24 e 31 dicembre aprile agosto e 31 dicembre 2013 Uscite Piscina: mese di luglio Pic-Nic Gita Uscita educativa (solo per i grandi) Un giorno insieme Le educatrici Cristina, Daniela, Erika, Francesca, Martina, Natalia