Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio

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1 PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio Comune di Novara ALLEGATO 2A - AKZO NOBEL Descrizione dello stabilimento e ipotesi incidentali Planimetrie: omissis Impianti e stoccaggi con presenza di sostanze pericolose Centri di pericolo e cerchi di danno Viabilità interna e vie di esodo Rete antincendio di stabilimento Rete fognaria

2 DESCRIZIONE STABILIMENTO Lo stabilimento della società AKZO NOBEL CHEMICALS SpA di Novara è destinato alla produzione di Carbossimetilcellulosa di sodio (CMC), prodotto non tossico e facilmente biodegradabile, utilizzata in diversi settori produttivi tra cui l industria petrolifera, alimentare, cartaria, farmaceutica e mineraria. Il processo è stato sviluppato nella sua forma iniziale fin dal 1973 dal Dipartimento Tecnologia Montedison e poi attuato nello stabilimento in questione fin dal L insediamento è composto dalle seguenti unità: magazzino cellulosa; parco serbatoi stoccaggio; impianto produzione; impianto miscelazione; magazzino prodotti finiti; impianto trattamento acque. La CMC è prodotta mediante lavorazioni a batch, a ciclo continuo e le principali materie prime utilizzate sono: acido monocloroacetico in soluzione acquosa all 80% Idrossido di sodio in soluzione acquosa al 50% alcool isopropilico acqua ossigenata in concentrazione del 35% cellulosa Orario di lavoro e lavoratori presenti Lo stabilimento lavora su tre turni nelle 24 ore, con fermata annuale per la manutenzione. N di settimane lavorate nell anno: 49 (impianto in funzione) 52 (presenza Personale) N di giornate settimanali lavorate: 5 secondo l orario giornaliero 7 secondo il ciclo continuo Descrizione dei turni di lavoro: Mattino: ore Pomeriggio: ore Notte: ore Giornaliero: ore e N di dipendenti: 71 Lavoratori presenti in azienda: Turno giornaliero: 56 persone Turno notturno: 3 persone (5 in caso di necessità produttive particolari) Lo stabilimento ha circa 40 dipendenti suddivisi tra staff, produzione, logistica, manutenzione, laboratorio. Oltre alle attività legate alla gestione dello stabilimento di produzione, presso il sito di Novara sono dislocate circa 16 persone facenti parte dell organizzazione Akzo Nobel Chemicals S.p.A. che rappresenta l entità legale italiana del gruppo AkzoNobel. Detto personale svolge attività di supporto amministrativo, gestione del personale e servizi IT per i siti produttivi di Novara, Adria (VR) e Soave (VR), nonché attività commerciali per conto di diverse Business Units della società che hanno sede in vari paesi europei. A L L E G A T O 2 a - A K Z O N O B E L 1

3 Ipotesi incidentali di riferimento Gli eventi incidentali, in relazione all intensità degli effetti attesi ed alla loro tipologia (energetica, tossica, ecc.), sono stati raggruppati per livelli di allerta (attenzione, preallarme e allarme) e per tipologia di effetti (energetici, tossici, ecc..) secondo lo schema indicato nella sezione 2 del PEE. Per rendere immediatamente associabili gli eventi codificati con quelli descritti dal gestore, in seguito ai risultati dell analisi del rischio dallo stesso prodotta, è stata adottata la medesima numerazione alfanumerica proposta dal gestore con relativa corrispondenza nella mappa delle conseguenze di stabilimento. Si adottano, nel seguito, le distanze di danno riferite, a vantaggio di sicurezza, alle condizioni di stabilità atmosferica a cui corrispondono per le dispersioni tossiche una maggiore area di impatto. In parentesi sono riportate le distanze, cautelativamente maggiorate, da cui sono stati dedotti con riferimento a quelli piu significativi- gli inviluppi dei cerchi di danno riportati nella cartografia operativa della pianificazione di emergenza esterna. Si precisa che le distanze di danno sono calcolate dal centro di pericolo corrispondente, identificato dall unità dello stabilimento in cui si può verificare lo scenario. Evento 1-Tipologia E STATO DI ATTENZIONE DI STABILIMENTO INCIDENTI DI I LIVELLO Incendi molto limitati riconducibili essenzialmente all innesco di piccoli rilasci di sostanze infiammabili e/o combustibili. Tali scenari, in via generale, non sono stati valutati in termini di conseguenze per l esiguità dell evento e, nei casi in cui si è proceduto, comunque presentano effetti assolutamente trascurabili. Evento 2-Tipologia T Emissioni tossiche molto contenute, quali quelle ipotizzabili da trafilamenti di apparecchiature e/o rotture minori. Tali scenari non sono stati valutati in termini di conseguenze per l esiguità dell evento e, nei casi in cui si è proceduto, comunque presentano effetti limitati e contenuti all interno dello stabilimento A L L E G A T O 2 a A K Z O N O B E L 2

4 EVENTO 3 - Tipologia E STATO DI PREALLARME DI STABILIMENTO/ATTENZIONE DI POLO INCIDENTI DI II LIVELLO Scenari energetici limitati, quali scoppi, esplosioni ed incendi, i cui effetti non hanno ripercussioni all esterno dello stabilimento. Sono riportati nella seguente tabella gli eventi incidentali ipotizzati nell analisi dei rischi. Unità Ipotesi Scenario Sostanza Prima zona (di sicuro impatto) Seconda zona (di danno) Terza zona (di attenzione) Serbatoio di stoccaggio D7 A1. Sovrariempimen to con incendio da pozza Pool-fire Alcool isopropilico 5 8,5 (10) 12 (15) Serbatoio D108-D109 A2. Rottura tubazioni con incendio da pozza Pool-fire Alcool isopropilico 6 10(12) 19(20) EVENTO 4 - Tipologia T Rilasci tossici contenuti, quali quelle ipotizzabili da rotture di apparecchiature e/o di linee. Sono riportati nella seguente tabella gli eventi incidentali ipotizzati nell analisi dei rischi. Unità Ipotesi Scenario Sostanza Prima zona (di sicuro impatto) Seconda zona (di danno) Terza zona (di attenzione) Scarico cisternaserbatoio D5 B1. rilascio di MCA da scarico cisterna Rilascio tossico Acido Monocloroaceti co <10 21(25) 58(60) Evento 5 Tipologia N Sversamento e successiva contaminazione delle matrici ambientali. Tale evento non corrisponde a scenari ipotizzati nell analisi del gestore. Tuttavia, considerata la presenza nello stabilimento di consistenti quantitativi di sostanze pericolose per l ambiente e la vicinanza a corpi idrici superficiali (fiume Terdoppio), si prende a riferimento in questo PEE A L L E G A T O 2 a A K Z O N O B E L 3

5 la possibilità che si possano verificare scenari incidentali relativi a sversamenti che potrebbero provocare contaminazioni delle matrici ambientali. Si fa corrispondere tale tipologia di eventi ad uno stato di Preallarme di stabilimento in quanto non coinvolgerebbe sin da subito la popolazione esterna con pericolo immediato, ma darebbe in primo luogo a interventi di monitoraggi e di contenimento. Dalle evoluzione negative dello scenario, comportante il possibile inquinamento della falda idrica, ne deriverebbero sviluppi di implicazioni di Protezione Civile (informazione alla popolazione, ecc..) con il passaggio alle procedure previste per il livello di Allarme di stabilimento e di preallarme di polo. STATO DI ALLARME DI STABILIMENTO/ PREALLARME O ALLARME DI POLO INCIDENTI DI III LIVELLO Evento 6 Tipologia E Incendi estesi che possono comportare grande sviluppo di fumi di combustione. Tali eventi non sono ipotizzabili nella normale conduzione dello stabilimento, pertanto non sono stati presi in considerazione nei risultati dell analisi dei rischi predisposta dal gestore. Essi vengono presi cautelativamente in considerazione, in termini qualitativi, ai fini del presente PEE in quanto potrebbero verificarsi per una serie particolarmente sfavorevole di eventi corrispondenti a frequenze di accadimento molto basse. Evento 7 Tipologia T Rilasci tossici importanti, quali quelli ipotizzabili da rotture di apparecchiature, contenitori e/o di linee. Tali eventi non sono ipotizzabili nella normale conduzione dello stabilimento, pertanto non sono stati presi in considerazione nei risultati dell analisi dei rischi predisposta dal gestore. Essi vengono presi cautelativamente in considerazione, in termini qualitativi, ai fini del presente PEE in quanto potrebbero verificarsi per una serie particolarmente sfavorevole di eventi corrispondenti a frequenze di accadimento molto basse. Evento 0 Tipologia T/E/N Casi catastrofici non ipotizzabili a priori o eventi provocati da atti deliberati. Considerato che le conseguenze di tali eventi non possono essere stimate, viene cautelativamente associato allo stato di ALLARME. Le azioni successive, coordinate dal Prefetto, seguiranno nei casi di attentati terroristici quanto previsto dal Piano Provinciale di Difesa Civile NBCR. A L L E G A T O 2 a A K Z O N O B E L 4

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