REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL CENTRO CULTURALE DI CULTURA ALPINA "LA REALE DOGANA" Bobbio Pellice - Via Sibaud

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1 1 COMUNE DI BOBBIO PELLICE Provincia di Torino Piazza Caduti Libertà Bobbio Pellice Tel / Fax 0121 / comune.bobbiopellice@libero.it REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL CENTRO CULTURALE DI CULTURA ALPINA "LA REALE DOGANA" Bobbio Pellice - Via Sibaud Il Centro Culturale di cultura alpina ha la propria sede fisica nell'edificio denominato "La Dogana" di Via Sibaud, Bobbio Pellice. E' finalizzato a valorizzare e promuovere la cultura alpina e le risorse locali, in un'ottica sia comunale che di valle. Vuole pertanto diventare: 1. punto di incontro per la realizzazione, la promozione e l'aggregazione delle risorse territoriali di tipo culturale, storico, religioso, turistico e ambientale, quale riferimento nel processo di valorizzazione per il Comune e per gli altri Enti, per le persone fisiche e giuridiche che si rapportano con il territorio e intendono svilupparne le potenzialità. Potrà rappresentare una significativa vetrina dei progetti in corso, a disposizione di chi vorrà utilizzarlo quale riproduttore e divulgatore di conoscenze, esperienze e iniziative. In questo senso potrà occuparsi di: ~ cultura locale ~ turismo ~ sport ~ identità storica e sociale. 2. luogo di accoglienza e realizzazione di alcune attività comunali, quali: ~ Archivio storico comunale ~ Sala di rappresentanza/di consiglio comunale ~ Ufficio turistico ~ Sede associazioni locali ~ Biblioteca comunale ~ Sale mostre ~ Locale "cucina" ~ Sala convegni L'Amministrazione Comunale ha l'obiettivo di garantire la massima apertura della Dogana alla popolazione locale per lo svolgimento delle attività suddette, e di attivare tutte le opportune collaborazioni con altri Enti, Associazioni, soggetti istituzionali e non che operano in questi settori. L'accesso viene garantito attraverso la presente regolamentazione, cui dovranno attenersi coloro che utilizzeranno il Centro.

2 PREMESSA ] L'Amministrazione Comunale, attraverso la regolamentazione d'uso delle sale comunali, intende: 1. mettere a disposizione di tutti i cittadini, una struttura idonea a stimolare, sviluppare a favorire la crescita culturale, civile e sociale della popolazione; 2. soddisfare le esigenze di istituzioni, associazioni e gruppi locali, tramite la concessione di spazi appropriati; 3. far fronte alle richieste d'uso presentate da enti, circoli, gruppi ricreativi, politici e culturali, organizzazioni sindacali, Associazioni, Società sportive, nonché dalla collettività locale o da privati. 4. far fronte alle richieste d'uso presentate da enti, circoli, gruppi ricreativi, politici e culturali, organizzazioni sindacali, Associazioni, Società sportive, nonché dalla collettività locale o da privati. ART.1 Il presente regolamento disciplina l'utilizzo delle sale pubbliche presso il Centro culturale sito in via Sibaud e segnatamente concerne: 1) la sala convegni 2) La sala consiliare 3) La sala Bariound 4) La sala adibita a biblioteca Comunale 5) La sala ad uso dell'ufficio turistico 6) La sala Espositiva 7) Tutte le aree Comuni compresa la cucina. ART.2 Specifica e destinazione d'uso di parte delle sale La sala adibita a Biblioteca comunale e la sala ad uso ufficio turistico saranno gestite direttamente dall' Amministrazione Comunale tramite l'ausilio di gruppi di volontari il loro utilizzo non potrà essere diverso da quello indicato nel presente regolamento in casi di particolare gravità, potranno non essere concesse in uso. La sala consiliare sarà adibita ad uso esclusivo dei gruppi consiliari e potrà essere concessa in uso a terzi solo nel caso in cui tutte le altre sale saranno già impegnate. LA SALA BARIOUND potrà essere assegnata in uso promiscuo per sedi di associazioni o gruppi stanziali, previo versamento di una tariffa annua o a titolo gratuito nel caso delle categorie previste dall' articolo 3. Di anno in anno dovranno essere presentate le richieste per l'uso stanziale della sala compilando un apposito calendario e designando 1 responsabile per ciascuna associazione o gruppo. La concessione data una volta, non necessariamente verrà rinnovata; dovrà essere infatti valutata annualmente tenendo conto di eventuali nuove richieste e/o nuove esigenze dell' Amministrazione. La concessione di suddetta sala compete al Sindaco sentito il parere dell' Assessore alla Cultura. ART.3 Concessione dell'utilizzo delle sale 1. L'utilizzo delle sale è consentito per lo svolgimento di attività e iniziative di carattere culturale, sociale, sindacale, sportivo, ricreativo, musicale, politico, economico, religioso,scolastico/formativo e medico/sanitario. Le Sale Civiche potranno essere concesse alle seguenti categorie di richiedenti: - L'Amministrazione Comunale medesima; - Enti o Associazioni aventi sede sul territorio comunale;

3 1 - Organismi comprensoriali; - Istituzioni scolastiche; - Gruppi culturali, socio-assistenziali, associazioni, partiti politici, liste civiche, organizzazioni sindacali, gruppi religiosi, società sportive, cooperative; - Singoli cittadini che ne facciano richiesta per esigenze di carattere sociale e culturale o per assemblee. 2. Nel rispetto delle norme dettate in materia, l'utilizzo dei locali è consentito per la celebrazione di matrimoni con rito civile. ART. 4 Riserva di utilizzo - patrocinio - utilizzo gratuito 1. L'Amministrazione comunale si riserva, in via prioritaria, l'utilizzo delle sale per le attività istituzionali dell'ente. 2. L'utilizzo delle sale per le iniziative/attività patrocinate dall' Amministrazione comunale è gratuito. E' gratuito l'uso delle sale da parte di: a) partiti e movimenti politici/sindacali presenti sul territorio del Comune per iniziative politico- culturali; b) associazioni senza fini di lucro, gruppi formali ed informali presenti sul territorio del Comune per iniziative socio -culturali; c) altri enti pubblici (asi, aziende ospedaliere, scuole pubbliche ecc... ). d) i gruppi consiliari; e) Sono altresì esentate dal pagamento del canone, la Sala Consiliare, l'ufficio del Sindaco in caso di celebrazioni di matrimoni. ART.5 Esclusioni - divieti 1. L'utilizzo delle sale di cui al presente regolamento comunale non può essere concesso quando trattasi di: a) destinazione dei locali a luogo stabile di culto; b) iniziative/attività sportive, ricreative o di altro genere che possano arrecare danno e/o deterioramento grave agli ambienti; c) iniziative/attività a contenuto pornografico d) svolgimento di feste private. 1 ART.6 Richiesta di utilizzo - modalità-norme di utilizzo 1. I soggetti interessati ad ottenere l'utilizzo delle sale devono compilare una domanda in carta semplice da consegnare alll'ufficio amministrativo comunale competente. 2. Sarà cura dell'ufficio amministrativo comunale competente tenere un apposito registro sul quale annotare le autorizzazioni già rilasciate in modo da consentire preventivamente di conoscere l'eventuale disponibilità delle sale. 3. Il modulo di cui sopra dovrà essere protocollato almeno quindici giorni prima della data fissata per l'iniziativa/attività. Le domande presentate dopo tale termine saranno accolte solo a condizione che l'amministrazione comunale possa predisporre per tempo la funzionalità e la disponibilità dei locali. 5. La richiesta deve riportare il programma dettagliato della manifestazione, il titolo e l'argomento, gli orari, le indicazioni delle attrezzature di cui si prevede l'utilizzo, il numero di persone che si prevede di ospitare onde attribuire la sala appropriata per capienza, oltre ad una esauriente descrizione delle finalità del richiedente qualora risulti ignoto all'amministrazione comunale.

4 1 6. L'esame delle richieste compete all'assessore alla Cultura (referente con proprio ufficio) il quale segue il criterio di precedenza nella presentazione delle domande e di rotazione nell'uso, fatte salve le esigenze dei gruppi stanziali. 7. Le chiavi di accesso potranno essere ritirate presso l'ufficio Socio Culturale il giorno stesso in cui avverrà l'utilizzo della sala. 8. Le chiavi dovranno essere restituite al medesimo ufficio entro le ore 12,00 del giorno successivo all'utilizzo. Al termine delle manifestazioni o riunioni il responsabile della richiesta avrà cura di controllare che le finestre siano chiuse, tutte le luci spente, eventuali rubinetti dei servizi igienici chiusi; 9. La concessione delle sale compete al Sindaco sentito il parere dell' Assessore alla Cultura. Eventuali controversie e/o esigenze particolari d'uso non previste da presente Regolamento verranno vagliate in seni alla Giunta Comunale. Disdette di utilizzo o spostamento di orari devono essere tempestivamente comunicati. 10. L'autorizzazione o il diniego verranno comunicati dall'incaricato del servizio entro 5 giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda al protocollo dell'ente. 11. Copia della ricevuta di versamento della tariffa e della cauzione, se dovute, dovranno essere consegnate all'ufficio competente o trasmesse a mezzo fax almeno 3 giorni lavorativi antecedenti la data di utilizzo delle sale, pena la revoca dell' autorizzazione. 12. In caso di mancato utilizzo per giustificati motivi da comunicarsi tempestivamente all'amministrazione comunale, si provvede alla restituzione di quanto versato sia a titolo di tariffa che di cauzione. Art. 7 Prescrizioni - divieti l. Nelle sale è vietato fumare, appendere ai muri fogli, cartelli, manifesti, impiegare chiodi, nastri adesivi o altre modalità che possano arrecare danno agli ambienti. 2. E' altresì vietato l'utilizzo delle apparecchiature di amplificazione e proiezione quando questo non sia stato esplicitamente richiesto e comunque il loro utilizzo è esclusivamente consentito alla persona responsabile dell'iniziativa alla quale verrà data adeguata informazione sul funzionamento delle stesse. 3. E' tassativamente vietato ai concessionari utilizzare o consentire l'utilizzazione, a qualsiasi titolo, delle sale e dei servizi annessi, per finalità diverse da quelle per le quali è stato autorizzato. 4. E' tassativamente vietato subconcedere, a qualsiasi titolo, l'utilizzo delle sale. 5. Al termine dell 'utilizzo, il concessionario è tenuto a riordinare gli ambienti e le attrezzature presenti e a restituire il locale ricevuto in concessione nelle stesse condizioni in cui è stato consegnato. 6. La violazione delle disposizioni di cui sopra comporterà la revoca e l'incameramento, da parte dell' Amministrazione, della cauzione depositata dal concessionario. 7.L'Amministrazione comunale mette a disposizione le sale complete delle attrezzature indicate nell'allegato al suddetto regolamento. l'installazione e l'utilizzo di altri materiali sono da considerarsi a completo carico del richiedente, previa comunicazione all'amministrazione Comunale che non risponde di danni, furti ecc. degli stessi per cui eventuale assicurazione su tale materiale è a carico di chi li colloca. Resto inteso inoltre che è vietato ogni uso difforme dalla sua destinazione del materiale e delle attrezzature in dotazione al Centro Culturale, di proprietà comunale e registrata nell'inventario dei beni mobili comunali. 1

5 ] ART. 8 Revoca - vigilanza 1. L'Amministrazione comunale ha diritto di esercitare ampia vigilanza sull 'uso delle sale, delle attrezzature e dei locali annessi per accertare la scrupolosa osservanza di tutte le norme stabilite dal presente Regolamento o da questo richiamate. 2. Il richiedente è tenuto a prestare la massima collaborazione ai funzionari comunali, fornendo loro tutti i chiarimenti e la documentazione eventualmente richiesta. Il richiedente che ha sottoscritto la domanda è investito della responsabilità - a tutti gli effetti di legge - di ogni danno che dovessero subire le persone e le cose di proprietà comunale o comunque esistenti nei locali per effetto o in conseguenza dell'uso degli stessi. E' inoltre tenuto a vigilare in forma continuativa per la tutela dell'immobile e di quanto in esso contenuto, sia che si tratti di beni del concedente o del richiedente. Ogni eventuale infrazione che possa causare danni e sprechi ingiustificabili, potrà ostare a future autorizzazioni o indurre alla sospensione d'uso a giudizio insindacabile della Giunta per comportamenti anomali e usi diversi da quelli per cui è stata rilasciata l'autorizzazione. 3. E' facoltà dell' Amministrazione comunale, con provvedimento del "Responsabile del Servizio", revocare l'autorizzazione all'uso delle sale qualora il concessionario non ottemperi o contravvenga a quanto stabilito dal presente Regolamento. Con lo stesso provvedimento il "Responsabile del Servizio", dispone l'incameramento della cauzione. ART. 9 Carattere precario della concessione La concessione ha carattere precario e può essere revocata dal Comune per giustificati motivi senza preavviso e senza risarcimento danni alla parte concessionaria. L'inosservanza di una sola delle condizioni di cui all'art.? determina l'immediata decadenza della concessione. Per improvvise, impreviste ed inderogabili necessità dell'amministrazione Comunale, la concessione delle sale può essere revocata in ogni momento. In tal caso, il Comune e' sollevato da ogni obbligo di rimborsare ai richiedenti qualsiasi spesa da essi sostenuta o impegnata, ovvero di corrispondere qualsivoglia risarcimento di eventuali danni, fatta eccezione per l'importo del canone già versato. 1 ART.IO Cauzione - danni 1. A garanzia del corretto utilizzo delle sale e del rispetto del presente Regolamento, il richiedente dovrà versare, contestualmente alla tariffa di utilizzo ove prevista, un deposito cauzionale nei modi e per l'importo determinato dalla Giunta comunale contestualmente alla delibera di approvazione del canone di cui al successivo art. 8, comma La cauzione verrà restituita entro i 15 giorni successivi all'ultimo giorno di utilizzo qualora non siano stati causati danni e siano state rispettate le prescrizioni del presente Regolamento, contrariamente la cauzione verrà trattenuta, previa contestazione scritta degli addebiti, nella misura necessaria a coprire il danno causato. 3. Qualora la cauzione versata non sia sufficiente a risarcire l'amministrazione per i danni causati ai locali ed alle attrezzature, il Comune si riserva il diritto di rivalsa verso il richiedente o l'ente da questi rappresentato, secondo le disposizioni del Codice Civile. 4. Nel caso in cui non vengano rispettati le prescrizioni e i divieti di cui all'art.7, l'amministrazione Comunale ha la facoltà di precludere l'utilizzo delle sale per un periodo determinato in base alla gravità del danno arrecato.

6 J ART. n Criteri di determinazione del canone di utilizzo 1. Per l'uso delle sale deve essere versato un canone di utilizzo che verrà annualmente deliberato dalla Giunta comunale. Nel caso di mancata adozione entro i termini indicati si intenderanno confermate le disposizioni in vigore per l'anno precedente. 2. Nella determinazione del canone, la Giunta comunale terrà conto dei seguenti criteri di differenziazione: a) tipo di sala richiesta: sala riunioni, sala espositiva o sala congressi; b) necessità o meno del riscaldamento c) finalità di lucro o assenza di lucro del soggetto richiedente; d) aggravio del canone per le richieste di utilizzo da parte di soggetti - privati o associati- non residenti nel Comune di Bobbio Pellice. 3. Si presuppone comunque lo scopo di lucro per attività/iniziative, da chiunque organizzate, qualora prevedano il pagamento di un biglietto d'ingresso o, a qualsiasi titolo, una corresponsione di denaro. 4. L'assenza del fine di lucro delle associazioni deve risultare espressamente dal proprio Statuto. 5. La forma associata e lo scopo perseguito dai comitati, così come disciplinati dal Codice Civile, deve risultare da una dichiarazione sottoscritta dai promotori ed allegata alla domanda di utilizzo. ART. 12 Permessi ed autorizzazioni 1. Per le riunioni o iniziative che, in base alla normativa vigente, necessitano di preventiva autorizzazione degli organi competenti, la domanda di utilizzo deve essere corredata da tale documentazione. 2. L'autorizzazione all'utilizzo delle sale non solleva in alcun modo il richiedente dal provvedere, quando previsto, ai permessi rilasciati dagli organismi (SIAE) preposti alla tutela dei diritti d'autore. Art. 13 Rimando alle norme 1. Per quanto non espressamente disciplinato dal presente Regolamento, si rimanda alla legislazione vigente sia in materia di Responsabilità Civile che di Pubblica Sicurezza. )