MASTER POST DIPLOMA IN ESPERTO DI CREDITO COOPERATIVO GLOCALE PRESENTAZIONE
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- Angelo Orlando
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1 PRESENTAZIONE MASTER POST DIPLOMA IN Biennio scolastico Indice Art.1 - Premessa...2 Art.2 - Contenuti del corso...4 Art.3 - Organizzazione...7 1
2 Art.1 - Premessa 1.1 Obiettivo generale del corso Trasferire e fare metabolizzare in modo profondo, agli studenti frequentanti il corso, il modello di banca sperimentato da Cassa Padana, fornendo loro le abilità tecniche, relazionali e la necessaria flessibilità per metterli in grado di gestire al meglio le complessità che si troveranno a dover affrontare una volta inseriti nell organico aziendale Il modello di banca che si intende trasferire agli studenti: centralità del territorio con i suoi bisogni Sostenere lo sviluppo del territorio oggi, con le tante complessità in campo, porta ad affrontare variabili di natura non solo economica. L articolo 2 dello statuto delle banche di credito cooperativo individua concetti importanti che il territorio esprime come bisogni: bene comune, coesione sociale, sviluppo sostenibile sono strettamente saldati con il futuro dell economia locale. Il territorio richiede soggetti che possano avere una visione d insieme, che siano capaci di progettare il futuro, di svolgere un azione di regia, di stimolo e coagulo delle forze presenti nella comunità, intorno a progettualità di sviluppo. Il territorio, anche per motivazioni di natura economica, deve esprimere una sua identità. Soggetti forti, con risorse e prestigio riconosciuto, possono favorire aggregazioni che hanno l obiettivo di fare massa critica, impiegando le risorse in modo efficiente per sostenere una competizione globale, per dialogare con altri territori e per aprirsi ai mercati internazionali. Cassa Padana B.C.C. ha bisogno di soggetti che possano portare nel territorio uno spirito cooperativo autentico; l individualismo nell affrontare le questioni rappresenta un handicap notevole Il ruolo della B.C.C. Nell attività di intermediazione finanziaria e di servizio alla clientela le b.c.c. devono essere efficienti. L efficienza organizzativa nella capacità di dare risposte ai bisogni e nell impiego delle risorse è il prerequisito su cui costruire il ruolo distintivo e originale. Il fatto di raccogliere le risorse sul territorio e lì reinvestirle non rende le B.C.C. di per sé differenti rispetto al resto del sistema bancario. La ricchezza di un territorio non è solo quella economica in senso stretto, ma si completa con l ambiente, la cultura, l associazionismo che fanno l identità di una comunità. Senza comunità locale non c è nemmeno banca locale. È la connotazione distintiva che non si può semplicemente considerare assolta con l attività di beneficenza. Usando una metafora, le banche di credito cooperativo si trovano a camminare sullo stretto crinale di una montagna. Devono perseguire da un lato l efficienza, senza cadere in una logica operativa pura da società per azioni che non appartiene loro e dall altro devono essere efficaci, cioè promuovere valore per i soci e bene comune, coesione sociale e sviluppo sostenibile per il territorio, mantenendo però un quadro tecnico idoneo e non scivolando in modalità tipiche delle associazioni di beneficenza. 2
3 La scelta più comune è quella di fare banca tradizionale e poi destinare una parte degli utili a beneficenza con finalità sociale. Ma è anche una modalità tipica di operare del resto del sistema bancario che persegue con tutta probabilità anche in termini quantitativamente maggiori rispetto alle banche di credito cooperativo. Perseguire insieme obiettivi di efficacia territoriale, posti a pari rilievo rispetto all adeguatezza economica e patrimoniale, significa avere la visione strategica di una b.c.c. aperta e che interagisce con le altre forze presenti nella comunità locale, svolgendo una funzione propositiva nelle progettualità: la BCC è centro di fiducia e snodo di relazioni profit/no profit, pubblico/privato; entra in progetti di sviluppo del territorio partecipando direttamente nella fase di elaborazione e di gestione, giocando un ruolo importante. La bcc è in grado di cogliere i bisogni espressi dalla comunità locale, anticiparne le prospettive future, aggregare soggetti pubblici e privati, indirizzare gli operatori economici per favorire iniziative di sviluppo complessivo del territorio. Ha il peso economico, il prestigio istituzionale, le competenze tecniche e relazionali per generare idee, essere incubatore di soluzioni, entrare nella loro realizzazione non solo da semplice finanziatore, coinvolgendo, creando reti, facendo alleanze progettuali con le migliori realtà locali. Questo non solo in campo strettamente economico, ma anche sociale, culturale, ambientale, perché il ruolo che l articolo 2 le consegna è di motore allo sviluppo della comunità locale a 360 gradi. Il risultato economico è strumento per compiere questa funzione completa e non fine dell attività della banca. L efficienza e l efficacia si misurano nella capacità di creare valore complessivamente per il territorio, nell intercettare bisogni e proporre soluzioni nuove, nel fornire buoni servizi, impiegando le risorse nel modo ottimale. 2.2 Effetti e punti di criticità del modello di banca Lo studente deve essere cosciente degli effetti e dei punti di criticità che derivano da questo modello di banca. Effetti coerenza con gli obiettivi statutari e la mission originale delle casse La visione della banca delineata reinterpreta il ruolo che le casse rurali hanno avuto in origine. reale differenziazione sul mercato La visione della b.c.c. presentata permette una reale differenziazione nel nostro segmento di mercato. trasposizione in chiave attuale del concetto di radicamento Essere snodo progettuale significa avere uno strumento per alimentare il radicamento delle b.c.c. compattezza dei soci, motivazione dei dipendenti e allineamento stakeholders L effetto che si determina su soci, dipendenti e stakeholders aiuta nella conduzione della banca. 3
4 Punti di criticità investimenti necessari e attese di risultati nel medio periodo Il tema della sostenibilità è centrale. necessità di una forte condivisione e coesione interna È necessario avere una banca coesa e compatta. personale dipendente I dipendenti sono i primi portatori di interessi non solo economici legati al territorio. gestione delle complessità Si aggiungono rischi in campi nuovi. È necessaria una maggiore flessibilità nell individuare soluzioni. rapporto efficienza-efficacia-utile Contemperare risultato economico, efficienza e efficacia richiede ulteriori strumenti di valutazione. ruolo del Gruppo È necessaria la collaborazione tra b.c.c.. Art.2 - Contenuti del corso Le materie di studio sono ripartite in 7 unità didattiche: 1 COOPERAZIONE 2 COOPERAZIONE DI CREDITO 3 MUTUALITA INTERNA 4 MUTUALITA ESTERNA 5 MUTUALITA INTERNAZIONALE 6 LINGUE (INGLESE E SPAGNOLO) 7 INFORMATICA Cooperazione Storia della Cooperazione Fondamenti normativi della cooperazione La Governance delle cooperative: principi cooperativi e ricadute sulla gestione La Cooperazione Sociale Organi, funzioni e processi delle cooperative La partecipazione dei soci I settori cooperativi La cooperazione sociale Il sistema di rappresentanza delle cooperative 4
5 Il movimento cooperativo europeo La gestione aziendale delle cooperative La responsabilità sociale e il bilancio sociale Visita a cooperative nel territorio del Dominato Leonense Cooperazione di credito storia, la nascita delle casse rurali: da Raffeisen a Cassa Padana caratteristiche del credito cooperativo il movimento cooperativo - la rete - le società del gruppo diritto e tecnica bancaria - gli strumenti giuridici: contratti e titoli di credito - società lucrative e società cooperative - costituzione di una società - azioni e obbligazioni - le cooperative - i contratti bancari - l intermediazione finanziaria ed i contratti di investimento - l assicurazione - leasing e factoring - i titoli di credito - il fallimento tecnica operativa di Cassa Padana ed economia d impresa - il sistema finanziario e l attività bancaria - classificazione delle operazioni bancarie: operazioni di raccolta, di impiego e prestazione di servizi - il controllo di gestione - il sistema dei controlli interni - il sistema informativo - l amministrazione - esperienza pratica in filiale e uffici interni di Cassa Padana Mutualità interna profilo dei Soci la partecipazione democratica (organi, assemblea, comitati) scambio mutualistico le iniziative verso i Soci - informazione, promozione identità cooperativa (notiziario, bilancio economico, bilancio di coerenza) - bancario - extrabancario (polizza sanitaria, polizza assicurativa, cultura) - la remunerazione dei Soci - gli istituti verso i Soci - i prodotti 5
6 - esperienze significative di altre Bcc - attività di animazione della base sociale (esercitazioni di progettazione) Mutualità esterna Bene comune Coesione sociale Sviluppo sostenibile Il Capitale Sociale Le principali reti sociali ed economiche del Dominato Leonense I bisogni del territorio I vari progetti e le modalità d operare della Cassa Padana Mutualità internazionale Il Credito Cooperativo a livello internazionale Le esperienze internazionali I soggetti della cooperazione internazionale L approccio di Cassa Padana in raffronto ad altre modalità operative I progetti di microfinanza Inglese Il programma è stabilito in seguito al test d ingresso somministrato in fase di selezione dei candidati Spagnolo Il programma è stabilito in seguito al test d ingresso somministrato all inizio dell anno scolastico Informatica Utilizzo del pc Microsoft Office Le reti informatiche I software di Cassa Padana PRIMO PERIODO SCOLASTICO UNITA DIDATTICHE % COOPERAZIONE 25 COOPERAZIONE DI CREDITO 30 MUTUALITA' INTERNA 5 MUTUALITA' ESTERNA 5 MUTUALITA' INTERNAZIONALE 10 LINGUE 20 INFORMATICA 5 TOTALE 100 6
7 SECONDO PERIODO SCOLASTICO UNITA DIDATTICHE % COOPERAZIONE 0 CREDITO COOPERATIVO* 65 MUTUALITA INTERNA 0 MUTUALITA ESTERNA 5 MUTUALITA INTERNAZIONALE 5 LINGUE 20 INFORMATICA 5 TOTALE 100 * Di cui stage in filiali e uffici interni di Cassa Padana 60% Art.3 - Organizzazione È prevista una Commissione Didattica composta dai responsabili di ogni Unità Didattica. I responsabili delle Unità Didattiche sono dipendenti di Cassa Padana. L organizzazione logistica delle aule sarà curata dall I.I.S Vincenzo Capirola. La selezione avverrà sulla base del punteggio scolastico, di un test psico-attitudinale e di un colloquio motivazionale individuale. Gli orari delle lezioni saranno dalle 8:00 alle 13:00 dal lunedì al venerdì. Potrebbero essere richiesti rientri pomeridiani. Il corso è gratuito. Non sono previste borse di studio, ma è prevista la possibilità di accesso per gli studenti, laddove ve ne siano le condizioni, al sistema dotale previsto dalla Regione Lombardia. 7
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