Impianti generali e servizi di stabilimento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Impianti generali e servizi di stabilimento"

Transcript

1 Impostazioni progettuali dello stabilimento Planimetria generale dello stabilimento Reti di servizio - Impianti generali Servizio elettrico Acqua di stabilimento Aria compressa Servizi vapore e gas Centrali tecniche Aree di servizio interne ed esterne Politecnico di Torino 1

2 Obiettivi Definire la planimetria generale di uno stabilimento Individuare gli impianti generali di stabilimento Conoscere gli elementi di base dei servizi generali Avere le nozioni di base sulla dislocazione e planimetria delle centrali tecniche Descrivere quali sono le aree esterne di uno stabilimento Descrivere quali sono le aree accessorie di uno stabilimento 3 Planimetria generale dello stabilimento 2005 Politecnico di Torino 2

3 Progetto dello stabilimento Note la potenzialità dell impianto ed il ciclo di lavorazione del prodotto si può procedere al: progetto dell impianto (il cosiddetto studio del plant layout) che comprende: la sistemazione del macchinario la scelta dei sistemi di trasporto la disposizione dei reparti e dei magazzini il dimensionamento degli impianti generali la definizione dei servizi generali 5 Progetto dello stabilimento il dimensionamento dei servizi ausiliari (officine ausiliarie della produzione, reparto di manutenzione, attrezzeria, ecc.) e dei servizi igienico sanitari l adozione di tutte le predisposizioni antinfortunistiche possibili (ed obbligatorie) il soddisfacimento dei vincoli e delle disposizioni vigenti in materia ambientale la scelta del tipo di fabbricato Politecnico di Torino 3

4 Piano Regolatore Generale In definitiva, si perviene al progetto tecnico dello stabilimento, tenendo conto delle future esigenze di ampliamento dovute a possibili aumenti della produzione Tale progetto costituisce il piano regolatore generale dello stabilimento e consente di definire l area e la forma di terreno occorrente alla realizzazione dell impianto: tale area sarà ricercata nell ambito del territorio in precedenza individuato 7 Reti di servizio - impianti generali 2005 Politecnico di Torino 4

5 Tipi di servizi L industria moderna richiede vari servizi in uno stabilimento: in input: energia elettrica, acqua fredda e calda, aria compressa, vapore, gas industriali, riscaldamento, ventilazione, aria condizionata, ecc. in output: fognature per fluidi reflui, scarichi aerei (preventivamente filtrati), scarichi liquidi e relativi trattamenti, ecc. ricircoli interni di fluidi trattati e recuperati (es. acqua calda) Il progettista di layout nel progettare la disposizione di un impianto dovrà prevedere anche la razionale distribuzione dei servizi 9 Criteri generali di progettazione Esistono due criteri generali che devono essere seguiti nel progettare un qualsiasi servizio generale di stabilimento: 1) i servizi devono contribuire a rendere la produzione economica 2) i servizi devono essere progettati in modo da soddisfare non solo le necessità di produzione presenti, ma anche quelle future Politecnico di Torino 5

6 Costi di manutenzione I servizi richiedono una costante manutenzione ed è necessario, per ciascuno di essi, tenere presente il relativo costo di manutenzione Un analisi del problema dal punto di vista tecnico-economico è utile per la scelta appropriata delle installazioni dei servizi In generale, ad un alto costo di installazione corrisponde un basso costo di manutenzione 11 Definizioni Per impianti generali si intendono gli impianti per la produzione o l approvvigionamento e la distribuzione dei fluidi occorrenti nello stabilimento, quali: l energia elettrica, l acqua, l aria compressa, il vapore, ecc. Con un altro termine sono denominati servomezzi, ovvero mezzi di servizio alla produzione I servizi generali comprendono invece gli uffici, i laboratori, le mense, l infermeria, ecc Politecnico di Torino 6

7 Reti di servizio Impianti generali Servizio elettrico Utilizzo energia elettrica L energia elettrica viene utilizzata nelle industrie almeno per le seguenti applicazioni: per provvedere all illuminazione per azionare motori elettrici per azionare forni, riscaldatori, saldatrici, bagni galvanici ed altro Il progetto in dettaglio dell impianto elettrico viene redatto da tecnici abilitati, ma deve tenere conto del punto di vista degli addetti alla produzione, alla manutenzione ed alla sicurezza Politecnico di Torino 7

8 Fornitura Le tensioni di fornitura della energia elettrica da parte degli enti erogatori nazionale o locali (ENEL, AEM, privati) sono: alta tensione, AT, (220, 150 o 132 kv) per grandi utilizzazioni media tensione, MT, ( ,3 kv) per medie utilizzazioni (fino a 4-5 MW) bassa tensione, BT, ( V) per piccole utilizzazioni (fino a circa 100 kw) 15 Componenti L energia elettrica viene fornita o prodotta a tensione maggiore di quella di utilizzazione per ridurre le perdite per effetto Joule nel trasporto Occorre provvedere ad una trasformazione prima di alimentare le utenze: tale operazione avviene nelle cabine di trasformazione Dopo la trasformazione si devono alimentare le utenze mediante opportuni schemi (reti) di distribuzione, in maniera economica ed affidabile Politecnico di Torino 8

9 Elementi in input In sede di progetto di un impianto elettrico occorre definire: la tensione di alimentazione la tensione di distribuzione il tipo di rete da adottare le potenze installate in ogni reparto, suddivise per tipo e natura del carico l entità dei singoli carichi da alimentare la distanza dei reparti da alimentare 17 Tipi di carichi Tipo e natura del carico: macchinari per lavorazioni a freddo dei materiali saldatrici elettriche forni elettrici ad arco, a resistenza, ecc. pompe, compressori, ventilatori illuminazione generale e particolare piccole utenze di forza motrice per uffici o comunque non attinenti alla produzione Politecnico di Torino 9

10 Intensità di carico Valutazione di massima del carico specifico in vari tipi di industrie: 19 Schemi di distribuzione Gli schemi di distribuzione più adottati negli stabilimenti industriali per la media tensione sono: tipo radiale con cavi in MT protetti da interruttore in cabina principale, alimentanti una o più sottocabine di trasformazione tipo ad anello con cavi in MT protetti da interruttore, sia nella cabina principale sia ad ogni entra-esci nelle cabine secondarie, formanti un anello chiuso Politecnico di Torino 10

11 Schemi di distribuzione Gli schemi di distribuzione più adottati negli stabilimenti industriali per la bassa tensione sono: tipo radiale con linee BT in cavo o a sbarre, ramificate e protette in cabina da un interruttore tipo a maglie con linee BT di eguale sezione, formanti maglie chiuse, protette nei nodi con valvole o interruttori: ogni trasformatore alimenta un nodo e quindi non può avere potenza superiore a quella trasportabile dai rami che si dipartono da quel nodo 21 Schemi di distribuzione: esempi Media tensione: distribuzione radiale Politecnico di Torino 11

12 Schemi di distribuzione: esempi Media tensione: distribuzione ad anello 23 Schemi di distribuzione: esempi Bassa tensione: distribuzione radiale Politecnico di Torino 12

13 Schemi di distribuzione: esempi Bassa tensione: distribuzione a maglie 25 Supporti per la distribuzione Distribuzione dell energia elettrica L impiego delle linee aeree in cavo è ormai limitato alle alimentazioni ad alta e media tensione, per lo più all esterno degli stabilimenti industriali Come indirizzo generale, in campo industriale vengono impiegati i cavi posizionati all interno di canaline (per qualsiasi tensione) ed i condotti sbarre (generalmente solo in bassa tensione) Politecnico di Torino 13

14 Reti di servizio Impianti generali Acqua di stabilimento Tipi di reti In uno stabilimento industriale l acqua può essere impiegata per: usi industriali usi potabili usi antincendio Le reti di distribuzione di tali acque sono in genere distinte tra loro Per piccoli impianti la rete dell acqua antincendio può essere alimentata dalla rete potabile o industriale Politecnico di Torino 14

15 Utilizzo acqua industriale L acqua industriale viene utilizzata come: mezzo di raffreddamento in impianti o processi di lavorazione materia prima nelle lavorazioni che richiedono acqua per lo sviluppo di certe reazioni o produzioni mezzo di lavaggio o solvente agente meccanico negli impianti, apparecchiature o macchine di tipo idraulico produzione di vapore e trasporto di calore preparazione di bagni per trattamenti trasporto di materie prime o di scarto raffrescamentodell aria ambiente lavaggio di polveri e gas 29 Fonti di alimentazione Le principali fonti di alimentazione dell acqua industriale sono: acquedotti pubblici acque superficiali (mare, fiumi, canali, laghi) falde sotterranee (freatiche o artesiane) La scelta della fonte di alimentazione dipende da diversi fattori variabili tipo di stabilimento e località Politecnico di Torino 15

16 Fonti di alimentazione Negli stabilimenti industriali si ricorre - ove possibile - a soluzioni miste, quali l allacciamento all acquedotto pubblico per l acqua potabile e la costruzione di pozzi o derivazione da fiumi per l acqua industriale 31 Serbatoi di accumulo L acqua prelevata da opportune fonti può essere pompata in rete oppure, se i consumi sono variabili, si ricorre a serbatoi di accumulo, quali: serbatoi sopraelevati vasche in cemento armato, interrate o seminterrate serbatoi metallici fuori terra Politecnico di Torino 16

17 Serbatoi sopraelevati Tipi di serbatoi sopraelevati per l accumulo di acqua Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 33 Serbatoi sopraelevati Tali serbatoi assicurano la disponibilità di acqua per ogni evenienza (punte di consumo, interruzioni dell alimentazione, interventi antincendio,ecc.) Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Politecnico di Torino 17

18 Vasca interrata di accumulo L acqua viene accumulata in vasche interrate, dalle quali viene successivamente pompata alle utenze di stabilimento Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 35 Serbatoio metallico fuori terra I serbatoi metallici fuori terra, rispetto a quelli aerei, presentano il vantaggio di un costo minore. Nelle regioni a clima freddo richiedono un riscaldamento invernale, stante il pericolo del gelo Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Politecnico di Torino 18

19 Acqua industriale - Rete di distribuzione Rete generale con acqua captata da pozzo, immagazzinata in serbatoio sopraelevato e distribuita nello stabilimento industriale Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 37 Acqua potabile Gli impianti igienico-sanitari degli stabilimenti devono essere alimentati con acqua potabile (docce, lavabi, fontanelle,ecc.) I fabbisogni minimi di acqua possono essere così stimati: 50 litri pro capite e pro die da 10 a 25 litri / persona per eventuale ristorante aziendale da 70 a 80 litri / persona e pro die per i WC Politecnico di Torino 19

20 Acqua potabile Per il dimensionamento delle reti di distribuzione occorre anche conoscere le portate da alimentare ai singoli servizi per i periodi di impiego A titolo indicativo: docce: 0,10 l/s fontanelle: 0,025 l/s lavabi: 0,10 l/s Per i servizi alimentati con acqua industriale: WC: 0,05 l/s orinatoi: da 0,10 l/s a 0,20 l/s 39 Acqua potabile - Potabilità Quando l acqua non è prelevata da un acquedotto pubblico si prevedono impianti di potabilizzazione (tipi a clorazione, ad ozono, ad ultrasuoni ed a raggi ultravioletti) Per conservare la potabilità dell acqua nella rete interna di distribuzione, questa viene realizzata con tubi zincati oppure in materie plastiche atossiche Le tubazioni interrate sono in acciaio oppure in ghisa sferoidale rivestite internamente e le valvole in bronzo Politecnico di Torino 20

21 Acqua potabile - Rete di distribuzione Rete di distribuzione dell acqua potabile captata da pozzo trivellato Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 41 Acqua antincendio In genere, si prevede una rete antincendio esterna allo stabilimento (interrata) ed una rete antincendio interna (aerea) Di solito tali reti sono ad anello, con collegamenti trasversali nel caso delle reti interne Le reti, sia aeree sia interrate, sono realizzate con tipi di tubi analoghi a quelli utilizzati nelle reti dell acqua industriale Politecnico di Torino 21

22 Progettazione delle reti di distribuzione Tale progettazione consiste nella determinazione dei diametri delle tubazioni, essendo in genere note: le lunghezze dei rami della rete (l) in quanto nota la geometria della rete, in base al layout ed alle caratteristiche del fabbricato le pressioni (p) richieste all utilizzazione le portate d acqua richieste dalle utenze (Q) La determinazione dei diametri deve garantire perdite di carico ridotte all interno delle tubazioni 43 Perdite di carico Esistono vari diagrammi che forniscono le relazioni fra perdita di carico, diametro, portata e velocità dell acqua in tubi rettilinei In particolare tali diagrammi si basano sulla applicazione di formule di calcolo consolidate: es. formula di Scimemi-Veronese; formula di Marchetti per tubi nuovi zincati; formula di Colebrook e White; ecc Politecnico di Torino 22

23 Progettazione delle reti di distribuzione Una valutazione di massima del diametro delle tubazioni può essere eseguita assumendo valori medi della velocità del fluido variabili da 1 a 2 m/s La rete dell acqua antincendio viene in genere dimensionata assumendo valori della velocità variabili da 2 a 3 m/s Due sono i tipi di rete realizzati per le distribuzioni dell acqua: reti a pettine reti a maglie 45 Progettazione delle reti di distribuzione Rete a pettine: a) prospettiva b) pianta Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Politecnico di Torino 23

24 Progettazione delle reti di distribuzione Rete a maglia: a) prospettiva b) pianta Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 47 Metodi di calcolo I principali metodi di dimensionamento delle reti idrauliche sono: per le reti a pettine: il Metodo del diametro economico per le reti a maglie: il Metodo della massima economia Successivamente, si può verificare il corretto bilanciamento dei carichi nei rami con il Metodo di Hardy Cross, che in modo iterativo consente di definire la continuità delle portate Politecnico di Torino 24

25 Reti di servizio Impianti generali Aria compressa Produzione e distribuzione L aria compressa viene utilizzata: per il comando o regolazione di utenze come forza motrice (martelli, trasporti) come servocomando di utensili come parte integrante di processo produttivo La produzione di aria compressa è ottenuta con i compressori: tali macchine aspirano l aria atmosferica, la comprimono alla pressione occorrente e la inviano alla rete di distribuzione Politecnico di Torino 25

26 Produzione e distribuzione L utilizzo diffuso dell aria compressa ne richiede la presenza in tutto lo stabilimento Il sistema più economico di produzione e distribuzione è l impiego di uno o più compressori di grande potenza, anziché un numero elevato di piccoli compressori 51 Produzione e distribuzione La portata dei compressori è misurata in volume di aria libera per unità di tempo (ora, minuto,secondo) Si misura la portata in metri cubi aspirati in un ora riferiti alla pressione di Pa (1,013 bar o 760 mmhg) in assenza di umidità ed alla temperatura di 0 C Si definiscono pertanto i normal metri cubi all ora e si scriverà Nm3/h al fine di standardizzare le condizioni di riferimento per le valutazioni delle prestazioni dei compressori Politecnico di Torino 26

27 Tipi di compressori Compressori di frequente impiego 53 Applicazione dei compressori Campi di impiego dei compressori Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Politecnico di Torino 27

28 Rumorosità I compressori sono caratterizzati da una relativa rumorosità Per ridurre la rumorosità i costruttori forniscono macchine racchiuse dentro specifiche capottature fonoisolanti 55 Insonorizzazione Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Politecnico di Torino 28

29 Refrigeratori finali Ai compressori è normalmente accoppiato il refrigeratore finale Il raffreddamento dell aria è ottenuto facendo passare l aria stessa in un fascio di tubi lambiti esternamente dall acqua L acqua di condensa si raccoglie in apposito separatore e viene scaricata in fognatura 57 Refrigeratori finali Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Refrigeratori finali Politecnico di Torino 29

30 Serbatoi A valle del refrigeratore finale è previsto un serbatoio polmone avente le seguenti funzioni: assicurare alla rete una portata d aria ed una pressione circa costanti limitando gli interventi per la regolazione della portata interrompere periodicamente il funzionamento del motore del compressore realizzando risparmi di energia (15-16% per pressioni di 7-8 bar) favorire la separazione di condensa immettendo aria compressa dalla parte bassa verso l alto Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 59 Dimensioni dei serbatoi Definizione delle dimensioni del serbatoio. Per compressori con pressioni di lavoro max di 10 bar e portate da 1 a 100 Nm3/min la capacità del serbatoio, espressa in m3 è pari ad almeno 1 decimo della portata volumetrica del compressore al minuto Politecnico di Torino 30

31 Posizioni dei serbatoi Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Posizioni di ingresso e di uscita dell aria rispetto al serbatoio 61 Reti di distribuzione Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Stralcio di rete di distribuzione Politecnico di Torino 31

32 Reti di distribuzione Sala compressori Rete di distribuzione Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 63 Reti di distribuzione Schema di derivazione con separatori di condensa. Derivazione di reti secondarie dalla tubazione principale dell aria compressa con saracinesche di intercettazione e gruppi di separazione della condensa Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Politecnico di Torino 32

33 Reti di distribuzione Modalità di separazione dell olio dalla condensa nel caso di compressori lubrificati Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 65 Progettazione delle reti La velocità dell aria nelle tubazioni non dovrebbe mai superare i m/s La perdita di carico massima fra il compressore ed estremità della rete deve risultare contenuta entro 0,5 bar, compresi i 0,2 bar perduti nell essiccatore Politecnico di Torino 33

34 Progettazione delle reti Consumi medi di aria compressa allo stato normale di alcune utenze industriali Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 67 Reti di servizio Impianti generali Servizi vapore e gas 2005 Politecnico di Torino 34

35 Vapore e riscaldamento In una industria moderna il vapore serve a: fornire acqua calda riscaldare gli impianti fornire calore per le operazioni collegate al processo di produzione La quantità di vapore richiesta per un dato impianto può determinare il sistema di generazione dell energia elettrica scelto durante lo studio tecnico-economico 69 Reti di distribuzione dei Gas Per alcuni processi industriali sono necessarie grandi quantità e varietà di gas: ad esempio sono necessarie grandi quantità di ossigeno ed acetilene per la saldatura e taglio dei metalli talvolta vengono impiegati anche gas speciali: neon,freon,elio, anidride carbonica, ammoniaca e idrogeno se l impiego di questi gas è localizzato è sufficiente servirsi di piccoli serbatoi Politecnico di Torino 35

36 Se i gas vengono usati in varie parti dello stabilimento, il sistema più economico è il servizio in rete collegata ad un serbatoio centrale Reti di distribuzione dei Gas Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 71 Reti di servizio Impianti generali Centrali tecniche 2005 Politecnico di Torino 36

37 Isola tecnica Si definisce isola tecnica l insieme delle aree di stabilimento destinate alla alimentazione dei servomezzi alle reti di distribuzione interne (aria compressa, energia elettrica, acqua industriale ed eventualmente potabile ed antincendio, transfer termico per il riscaldamento) L isola è generalmente composta di: sala compressori cabina elettrica (trasformatori) centrale termica sala pompe 73 Sala compressori Mandata aria alla rete Sistemazione planimetrica di una sala compressori Politecnico di Torino 37

38 Cabina di trasformazione elettrica Il trasformatore è una macchina elettrica, statica, ad induzione che riceve energia elettrica ad una data tensione e la eroga ad una tensione diversa, con frequenza invariata e modesta riduzione di potenza Trasformatori di potenza Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 75 Trasformatori di potenza I trasformatori attualmente più diffusi in ambito industriale sono: trasformatori isolati in carta immersa in olio minerale (impiego all aperto e per grandi potenze) trasformatori isolati in resine epossidiche (impiego ambienti interni, per tensioni fino a 24 kv (MT -> BT) e potenze fino a 3150 kva) trasformatori speciali: isolati a secco, in olii siliconici Politecnico di Torino 38

39 Cabina di trasformazione elettrica I trasformatori possono essere collocati in una cabina sistemata all esterno dei reparti di lavorazione, lungo il perimetro del fabbricato Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 77 Cabina di trasformazione elettrica I trasformatori possono essere collocati in cabina sistemata su soppalco all interno dei reparti di lavorazione Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina Politecnico di Torino 39

40 Cabina di trasformazione elettrica I locali in cui sono installati i trasformatori devono essere dotati di ventilazione forzata, barriere tagliafuoco e fossa di raccolta olio (se presente come isolante) Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 79 Centrale termica La centrale termica è il locale dove sono installati tutti o parte degli impianti per la produzione di calore destinati a: preparazione del combustibile per l invio al bruciatore generazione del calore preparazione, accumulo,trattamenti e immissioni del fluido transfer nel relativo circuito pompaggio del transfer per la distribuzione alle utenze controllo, regolazione e misura di pressioni, temperature e portate Politecnico di Torino 40

41 Centrale termica Generatori di calore Serbatoi olii e acqua Tratto da A. Monte Elementi di Impianti Industriali Ed. Cortina 81 Aree di servizio interne ed esterne 2005 Politecnico di Torino 41

42 Uffici La quasi totalità delle funzioni aziendali richiede uno spazio destinato agli uffici Ciascuna funzione può presentare esigenze diverse nei riguardi dello spazio richiesto Una industria tipo deve provvedere spazio per i seguenti settori: uffici per personale dirigente uffici generali uffici di produzione 83 Aree di ristoro Il servizio di ristoro negli stabilimenti industriali assume generalmente una delle seguenti forme: mensa aziendale bar carrelli porta vivande macchine distributrici automatiche di bevande Politecnico di Torino 42

43 Aree di assistenza medica Il servizio di assistenza medica può essere esercitata su tre livelli: esami psicotecnici di valutazione professionale e controlli periodici pronto soccorso per incidenti ed assistenza per indisposizioni di minor gravità assistenza medica professionale per infortuni di maggiore gravità L area riservata alla infermeria è in genere pari a 0,10 m 2 per persona contemporaneamente presente in stabilimento e non minore a 50 m 2 85 Impianti igienici e spogliatoi Gli impianti igienici e gli spogliatoi, specie nei grandi impianti devono essere decentrati, per facilitarne l accesso da parte dei dipendenti. Essi devono essere disposti in modo da evitare incroci dei flussi del personale in ingresso o uscita e i flussi dei materiali o dei mezzi di movimentazione Politecnico di Torino 43

44 Impianti igienici e spogliatoi La normativa prescrive la proporzione minima tra docce, lavabi e WC e dipendenti occupati in un turno Gli spogliatoi devono essere collocati presso l ingresso dello stabilimento, facilmente raggiungibili dai posti di lavoro, dotati di docce e servizi igienici e armadietti metallici personali 87 Reparto manutenzione Il reparto manutenzione deve: consentire un facile accesso ai reparti, ai magazzini ricambi ed all esterno usufruire in genere di una officina centralizzata ben attrezzata essere collocato in punto centrale dello stabilimento con eventuali sottosezioni specialistiche sistemate in punti critici essere collocato in maniera tale da garantire un servizio rapido Politecnico di Torino 44

45 Reparto manutenzione Soluzione centralizzata servizi di manutenzione 89 Aree esterne Politecnico di Torino 45

46 Aree esterne 91 Aree scoperte e piazzali La tendenza delle imprese a stabilirsi in località distanti dai centri abitati accresce l attenzione sulla progettazione delle aree scoperte esterne Inoltre la motorizzazione privata di massa rende necessaria la creazione di opportune vie di accesso e di ampi piazzali di parcheggio Politecnico di Torino 46

47 Strade di accesso Le strade di accesso devono essere progettate in modo da poter sostenere sia il traffico delle autovetture private sia quello dei mezzi di trasporto dei materiali Una particolare area parcheggio deve essere a disposizione dei visitatori e degli ospiti Quando le strade di accesso allo stabilimento immettono direttamente su vie di grande comunicazione, potrà essere opportuno realizzare incroci semaforici di concerto con le autorità competenti 93 L aspetto esterno L aspetto esterno dell edificio industriale e dell area che lo circonda non è direttamente connesso con l attività del progettista degli impianti La cura del gradevole aspetto, la presenza di alberi ed aiuole, costituiscono la prova dell interesse dell azienda verso la vita della comunità Per il grande pubblico questo è spesso uno dei pochi criteri di giudizio verso l impresa Politecnico di Torino 47

48 Problemi di sicurezza I problemi della sicurezza, intesi in senso lato, interessano sia l ingresso che l uscita di beni e persone Tutti gli stabilimenti devono proteggersi dall uscita non autorizzata di materiali ed attrezzi Muri di cinta, posti di guardia centralizzati, fari illuminanti ai cancelli e sistemi di televisione a circuito chiuso 95 Protezione dalle calamità La protezione degli stabilimenti industriali dalle calamità contempla l incendio, le alluvioni, gli uragani, il terremoto e gli eventi vandalici Contro l incendio sono predisposti estintori, sistemi di idranti e dispositivi fissi di segnalazione e spegnimento oltre che opportune accortezze costruttive Gli stabilimenti organizzano squadre antincendio i cui membri sono distribuiti presso reparti ed uffici I sistemi automatici di allarme sono obbligatori Politecnico di Torino 48

Impianti di produzione e distribuzione di aria compressa

Impianti di produzione e distribuzione di aria compressa Impianti di distribuzione di aria compressa 1 Applicazioni dell aria compressa L impiego dell aria compressa negli stabilimenti è ormai generalizzato per il comando, la regolazione di utenze e come forza

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Impianti di distribuzione dell acqua

Impianti di distribuzione dell acqua Allacciamento ad acquedotto pubblico Allacciamento ad acquedotto pubblico (Particolare) Sezione tipica di un serbatoio sopraelevato per l accumulo di acqua industriale ed antincendio Vasca interrata per

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Con la denominazione Circuito aria comburente si intendono tre distinti sistemi: Sistema di ventilazione della sala macchine; Sistema di fornitura dell aria comburente; Circuito aria di sovralimentazione

Dettagli

Impianti elettrici. Impianti Meccanici 1

Impianti elettrici. Impianti Meccanici 1 Impianti Meccanici 1 Gli impianti sono soggetti ad una ampia normativa nazionale. Tali norme sono in continua evoluzione anche al fine di unificare internazionalmente le regole della buona tecnica e dell

Dettagli

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende

Dettagli

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE parti 3 4 1 IMPIANTO TERMICO In generale si può pensare articolato nelle seguenti parti: Generatore uno o più apparati che forniscono energia termica ad un mezzo di trasporto

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Il circuito combustibile del motore comprende in realtà tre circuiti, precisamente: Circuito imbarco e travaso che provvede: All imbarco da terra o da bettoline del combustibile e a smistarlo nelle casse

Dettagli

Alunno...classe...data...

Alunno...classe...data... ERIICA DI EDUCAZIONE TECNICA UN MONDO NEL SOTTOSUOLO LA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL GAS IMPIANTI DOMESTICI MANUTENZIONE E SICUREZZA DELL IMPIANTO A GAS DOMESTICO Esercizio n. 1 - Rispondi alle seguenti domande:

Dettagli

Lotto 1. Scheda tecnica. Fornitura dei materiali e delle apparecchiature per n 1 impianto di distribuzione gas puri e di generazione aria compressa;

Lotto 1. Scheda tecnica. Fornitura dei materiali e delle apparecchiature per n 1 impianto di distribuzione gas puri e di generazione aria compressa; Lotto 1 Scheda tecnica Fornitura dei materiali e delle apparecchiature per n 1 impianto di distribuzione gas puri e di generazione aria compressa; IMPIANTO DISTRIBUZIONE GAS PURI Box bombole 1 box con

Dettagli

Cold Plate BREVETTATO

Cold Plate BREVETTATO L uso di dissipatori ad acqua si sta sempre più diffondendo per rispondere all esigenza di dissipare elevate potenze in spazi contenuti e senza l adozione di ventole con elevate portate d aria. Infatti,

Dettagli

SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE

SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Prof. Dott. Ing. Sergio Rosati SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Roma, aprile 2012. PREMESSA Una buona conoscenza delle modalità di allaccio di installazioni, civili

Dettagli

Introduzione - Teoria - Esercizi - Caso Studio - Conclusioni

Introduzione - Teoria - Esercizi - Caso Studio - Conclusioni 1 Sommario Introduzione Teoria Approccio (alcune osservazioni) Componenti principali Portata d aria Usi inappropriati Perdite Parametri che influenzano i consumi Esercizi Caso Studio Conclusioni 2 3 L

Dettagli

BERICA IMPIANTI SPA- COGENERAZIONE

BERICA IMPIANTI SPA- COGENERAZIONE BERICA IMPIANTI SPA COGENERAZIONE COME ÉÈ COMPOSTO, COME FUNZIONA, COSA PRODUCE COME É COMPOSTO MOTORE: Viene scelto fra le migliori marche ricercando le caratteristiche e modelli adeguati alle esigenze

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il

Dettagli

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n.

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n. ALLEGATO 7 BIS ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE O DENUNCIA INIZIO ATTIVITA DICHIARAZIONE PER ADEMPIMENTI LEGGE N. 46/90 ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI SAN MARTI DI VENEZZE (RO)

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

AUTOMAN. Compressori a pistone (0,75-8,1 kw / 1-11 CV)

AUTOMAN. Compressori a pistone (0,75-8,1 kw / 1-11 CV) AUTOMAN Compressori a pistone (0,75-8,1 kw / 1-11 CV) SERIE AH: AZIONAMENTO DIRETTO: COMPATTI, MANEGGEVOLI, OIL-FREE I compressori oil-free della serie AH sono progettati per un ampia serie di applicazioni.

Dettagli

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS.

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Pavia, 18 dicembre 2014 Tavola rotonda su Efficienza Energetica e certificati bianchi per interventi nell ambito del

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di VERZUOLO. AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE

SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di VERZUOLO. AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE SPORTELLO UNICO PER L ATTIVITÀ EDILIZIA del COMUNE di VERZUOLO AUTOCERTIFICAZIONE per la CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 e s.m.i., art. 20 comma 1) Allegato A alla

Dettagli

Miglioramenti Energetici Solare Termico. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 81

Miglioramenti Energetici Solare Termico. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 81 Miglioramenti Energetici Solare Termico Scolastico 2014-2015 81 Sostituzione Generatore di Calore Sostituzione adeguamento sistema di Distribuzione Sostituzione del sistema di emissione Installazione Solare

Dettagli

IMPIANTI RISCALDAMENTO Descrizione

IMPIANTI RISCALDAMENTO Descrizione Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA IMPIANTI RISCALDAMENTO Descrizione Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Impianto termico : Impianto tecnologico

Dettagli

CASE CON SISTEMI INNOVATIVI COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO

CASE CON SISTEMI INNOVATIVI COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO CASE CON SISTEMI INNOVATIVI COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO PREMESSA Con la presente relazione si intende fare una analisi comparativa fra alcuni dei sistemi di Riscaldamento utilizzati per la costruzione

Dettagli

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone

Dettagli

turboinwall Caldaie murali a gas ad alto rendimento per riscaldamento e produzione di acqua calda. Per installazioni a incasso.

turboinwall Caldaie murali a gas ad alto rendimento per riscaldamento e produzione di acqua calda. Per installazioni a incasso. turboinwall Caldaie murali a gas ad alto rendimento per riscaldamento e produzione di acqua calda. Per installazioni a incasso. turboinwall turboinwall Il calore... a scomparsa La tecnologia arriva in

Dettagli

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04. Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Il circuito acqua di raffreddamento deve asportare e dissipare il calore generato dalle tre fonti principali, precisamente: Cilindri motore; Olio lubrificante; Aria di sovralimentazione. Il circuito è

Dettagli

Lavori intelligenti per il risparmio energetico

Lavori intelligenti per il risparmio energetico Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici

Dettagli

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica

Dettagli

INTRODUZIONE AL TEMA

INTRODUZIONE AL TEMA Il condizionamento dell aria nelle abitazioni di prestigio, negli uffici e negli spazi commerciali INTRODUZIONE AL TEMA Marco Filippi Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino marco.filippi@polito.it

Dettagli

CLASSE 32/C - LABORATORIO MECCANICO-TECNOLOGICO. Programma d'esame. Temi d'esame proposti in precedenti concorsi

CLASSE 32/C - LABORATORIO MECCANICO-TECNOLOGICO. Programma d'esame. Temi d'esame proposti in precedenti concorsi CLASSE 32/C - LABORATORIO MECCANICO-TECNOLOGICO Programma d'esame CLASSE 32/C - LABORATORIO MECCANICO-TECNOLOGICO Temi d'esame proposti in precedenti concorsi CLASSE 32/C - LABORATORIO MECCANICO-TECNOLOGICO

Dettagli

IMPIANTI IDRICI NEGLI EDIFICI

IMPIANTI IDRICI NEGLI EDIFICI IMPIANTI IDRICI NEGLI EDIFICI Dimensionamento delle reti e progettazione Acqua di consumo, reti antincendio, piscine e sistemi di irrigazione EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Indice Prefazione Installazione

Dettagli

E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA

E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA ISTITUTO PROFESSIONALE Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA di TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE INDIRIZZO: IPE9 - MANUTENZIONE

Dettagli

1. Dati dell intervento 1.1 Ubicazione intervento

1. Dati dell intervento 1.1 Ubicazione intervento Spazio per la vidimazione da parte del SUAP ALLEGATO A-2 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme (L.R. n 3/2008, art. 1, comma 21) CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI IGIENE URBANISTICA

Dettagli

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Efficienza Energetica, il forziere nascosto dell industria sarda Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

Gli impianti per la climatizzazione

Gli impianti per la climatizzazione Università IUAV di Venezia Gli impianti per la climatizzazione 1 Tipologie secondo il fluido termovettore Componenti elementi costruttivi Produzione del calore/ frigorifera Dimensioni dei canali d aria

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PROVINCIA DI PERUGIA ISO 9001:2008 COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PROVINCIA DI PERUGIA D.G.R. 1136/2012 - PROGETTO PER LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA CON CAMBIO DI DESTINAZIONE D'USO E DI RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA EX CENTRALE

Dettagli

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CRITERI EDILIZI 1. Involucro Componenti dell involucro dotati di caratteristiche atte alla limitazione degli apporti solari estivi

Dettagli

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE

Dettagli

SICOM FOR NATURAL GAS FILLING STATIONS TECNOLOGIA CNG

SICOM FOR NATURAL GAS FILLING STATIONS TECNOLOGIA CNG TECNOLOGIA CNG COMPRESSORI ALTERNATIVI SERIE W220 Il modello W220, progettato per portate inferiori a 150 Sm 3 /h e per valori di pressione di aspirazione del gas compresi tra 2 e 16 bar, è il più piccolo

Dettagli

CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II - A.A. 2014-2015 Prof. Ing. Giorgio Cau

CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II - A.A. 2014-2015 Prof. Ing. Giorgio Cau CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II A.A. 20142015 Prof. Ing. Giorgio Cau VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE E VERIFICA DEGLI INDICI ENERGETICI AI SENSI DELLA DELIBERA AEEG 42/02 Caratteristiche

Dettagli

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto

Dettagli

IL SOTTOSCRITTO. Iscritto all albo della. Legale rappresentante della società Studio: Comune di C.A.P. Provincia. Indirizzo N

IL SOTTOSCRITTO. Iscritto all albo della. Legale rappresentante della società Studio: Comune di C.A.P. Provincia. Indirizzo N Spazio per la vidimazione da parte del SUAP ALLEGATO A-2 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI IGIENE URBANISTICA perseguito 1. Dati generali

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

COMUNE DI RAGUSA OGGETTO: PROGETTO PER LA "RISTRUTTURAZIONE DEL COMPENDIO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA

COMUNE DI RAGUSA OGGETTO: PROGETTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL COMPENDIO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA COMUNE DI RAGUSA OGGETTO: PROGETTO PER LA "RISTRUTTURAZIONE DEL COMPENDIO EDILIZIO EX CPTA DI VIA NAPOLEONE COLAJANNI IN RAGUSA, DA ADIBIRE A CENTRO POLIFUNZIONALE PER L'INSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO

Dettagli

Cos è una. pompa di calore?

Cos è una. pompa di calore? Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto

Dettagli

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO REGIONE CALDA Liquido saturo o sottoraffreddato Q out 3 2 Vapore surriscaldato valvola di espansione condensatore compressore P c evaporatore 4 1 Miscela bifase liquidovapore

Dettagli

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto

Dettagli

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure PREVENZIONE INCENDI norme e procedure dott. ing. Gioacchino Giomi COMANDANTE VIGILI DEL FUOCO ROMA 1 abitazione 2 fabbrica 3 albergo 4 albergo 5 CHE COSA E LA PREVENZIONE INCENDI è una funzione di preminente

Dettagli

Il nostro impegno quotidiano è teso al miglioramento continuo per ridurre l impatto ambientale delle nostre attività produttive.

Il nostro impegno quotidiano è teso al miglioramento continuo per ridurre l impatto ambientale delle nostre attività produttive. Sostenibilità Lo stabilimento di Brindisi di Basell Poliolefine Italia S.r.l. opera in maniera sostenibile in linea con la politica aziendale che prevede l'uso responsabile ed etico delle risorse naturali

Dettagli

Indice. Ventilazione Standard

Indice. Ventilazione Standard SYMCAD VENTIILAZIIONE STANDARD Indice 1. Descrizione del modulo 1.1 Introduzione 1.2 Applicazioni 2. Disegno 2.1 Percorso della rete 2.2 Vincoli e parametri progettuali 2.3 Comandi ausiliari 3. Calcolo

Dettagli

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1 Impianti industriali 2-2012 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M.10/03/98 Criteri generali di sicurezza e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M.04/04/98 Elenco attività normate (soggette a CPI)

Dettagli

KLIMA NUOVI SISTEMI RADIANTI. klima

KLIMA NUOVI SISTEMI RADIANTI. klima KLIMA NUOVI SISTEMI RADIANTI klima KLIMA LOEX Klima è il sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante a soffitto che consente di realizzare un clima molto gradevole in ambienti adibiti principalmente

Dettagli

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Soluzioni di sistemi innovativi Perché l aria compressa pulita e asciutta è importante In quasi tutti i settori dell industria l aria compressa è uno strumento

Dettagli

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

I fabbricati industriali

I fabbricati industriali I fabbricati industriali Fabbricati industriali 1 Generalità La scelta di un tipo di fabbricato è determinata dal plant layout, ossia dalla sistemazione dei macchinari, dei reparti dei servizi e quant

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 - ZONA 6 - SCUOLA N 5267-25/8 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO PRESSO LA SCUOLA

Dettagli

Il Tecnico Ing. Renato Borrini

Il Tecnico Ing. Renato Borrini COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA PROVINCIA DI BRESCIA RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO E DI RICAMBIO DELL ARIA E DELL IMPIANTO IDRICO- SANITARIO A SERVIZIO DELLA DISCOTECA SESTO SENSO SITA

Dettagli

NUOVO CENTRO LOGISTICO CAMST

NUOVO CENTRO LOGISTICO CAMST NUOVO CENTRO LOGISTICO CAMST INTERPORTO DI BOLOGNA Il nuovo centro logistico di CAMST è stato realizzato nel Comune di Bentivoglio, all interno dell area interportuale; l edificio si sviluppa su una superficie

Dettagli

1. Dati generali dell intervento

1. Dati generali dell intervento ALLEGATO A-2 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI IGIENE URBANISTICA 1. Dati generali dell intervento 1.1 Ubicazione intervento (Indicare il

Dettagli

art. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento

art. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento Versione condivisa, del 05/08/04. CENTRI COMMERCIALI (Tipologia dei locali e condizione minima obbligatoria) Per semplificare la lettura della presente scheda, sono stati presi in esame separatamente gli

Dettagli

Consorzio della bonifica Reno Palata - Bologna

Consorzio della bonifica Reno Palata - Bologna Progetto di realizzazione di un impianto di sollevamento d acqua da fiume per la distribuzione igienico-potabile al contesto abitativo e all ospedale del villaggio rurale di Matadi Babusongo (Provincia

Dettagli

IMPIANTI MECCANICI: RELAZIONE DI CALCOLO

IMPIANTI MECCANICI: RELAZIONE DI CALCOLO INDICE 1 GENERALITÀ...2 1.1 Oggetto della relazione...2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 2.1 Impianto di riscaldamento...3 2.2 Impianto idrico-sanitario...5 2.3 Impianto antincendio...5 2.4 Impianto di scarico...6

Dettagli

Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica

Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica G. Simioli Torna al programma Indice degli argomenti Considerazioni introduttive Quadro normativo - Norma CEI 11-20 Isola indesiderata - Prove

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

INDICE. 1- DESIGNAZIONE DELLE OPERE pag. 3 2- DESCRIZIONE DELLE OPERE. 2.1 centrale termica, frigorifera e sottocentrali pag. 4

INDICE. 1- DESIGNAZIONE DELLE OPERE pag. 3 2- DESCRIZIONE DELLE OPERE. 2.1 centrale termica, frigorifera e sottocentrali pag. 4 INDICE 1- DESIGNAZIONE DELLE OPERE pag. 3 2- DESCRIZIONE DELLE OPERE 2.1 centrale termica, frigorifera e sottocentrali pag. 4 2.2 - trattamento acqua di consumo e produzione acqua calda sanitaria pag.

Dettagli

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3)

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) Le nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 Dal 1 aprile 2011 sono in vigore in parallelo alla norma CEI 11-1: EN 61936-1 (CEI 99-2): Impianti elettrici a tensione

Dettagli

PREVENZIONE INCENDI. PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio

PREVENZIONE INCENDI. PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio PREVENZIONE INCENDI PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio Attiva Passiva PREVENZIONE INCENDI 1. Riduzione al minimo delle occasioni di incendio. Stabilità delle strutture portanti per

Dettagli

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE INDICE 1) Premessa 2) Progetto edilizio 3) verifica norme antincendio 4) Attività 91 5) Mezzi ed impianti fissi di estinzione 6) Segnaletica di sicurezza 1 REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE

Dettagli

Vendita capannone industriale ubicato in Via Enea Stefani n 3 40138 Bologna (BO) (Zona Industriale Roveri)

Vendita capannone industriale ubicato in Via Enea Stefani n 3 40138 Bologna (BO) (Zona Industriale Roveri) Vendita capannone industriale ubicato in Via Enea Stefani n 3 40138 Bologna (BO) (Zona Industriale Roveri) Pagina 1 di 6 La ns. società Gentili S.p.A. ha recentemente posto in vendita un immobile di sua

Dettagli

Prefazione...III. 2.2.6 Impianto idrico con o senza serbatoio di compenso...18 2.2.7 Macchine e attrezzature produttive di riserva...

Prefazione...III. 2.2.6 Impianto idrico con o senza serbatoio di compenso...18 2.2.7 Macchine e attrezzature produttive di riserva... Indice Prefazione...III CAPITOLO 1 GENERALITÀ SUGLI IMPIANTI MECCANICI DI SERVIZIO PER L INDUSTRIA 1.1 Contenuti e finalità...2 1.2 Definizione e classificazione degli impianti industriali...2 1.3 Definizione

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI METALLA E IL MARE COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA

UNIONE DEI COMUNI METALLA E IL MARE COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA UNIONE DEI COMUNI METALLA E IL MARE COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA via Vittorio Emanuele, 200-09010 Fluminimaggiore (CI) tel 0781 5850230 fax 0781 580519

Dettagli

Raffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare

Raffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare Raffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare 2 Schüco Il raffrescamento solare Il raffrescamento solare riduce i costi dell energia e aumenta il comfort Raffrescamento

Dettagli

Tecnologie per l ottimizzazione dei consumi e l autoproduzionel di energia

Tecnologie per l ottimizzazione dei consumi e l autoproduzionel di energia Buone pratiche per la gestione dei consumi energetici in azienda Tecnologie per l ottimizzazione l dei consumi e l autoproduzionel di energia Marco Zambelli, ENEA UTT Como, 11 giugno 2014 1 TIPOLOGIE INTERVENTO

Dettagli

Tabella 1 dati di targa del trasformatore

Tabella 1 dati di targa del trasformatore Ingegnere sezione Industriale - I sessione 205 TEMA N. - Diploma di Ingegneria Elettrica Macchine Elettriche Un trasformatore trifase, le cui caratteristiche di targa sono indicate nella Tabella, alimenta

Dettagli

QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI

QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI GENERALITA': Il quadro elettrico oggetto della presente specifica è destinato al comando e al controllo di gruppo elettrogeni automatici

Dettagli

Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo

Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo Giordano Torri Fondazione Megalia 8 Giornata sull efficienza energetica nelle industrie Milano, 18 Maggio 2016 18 Maggio 2016 Pg.

Dettagli

All Seasons CLIMATE COMFORT. Heating. Air Conditioning. Applied Systems. Refrigeration

All Seasons CLIMATE COMFORT. Heating. Air Conditioning. Applied Systems. Refrigeration All Seasons CLIMATE COMFORT Heating Air Conditioning Applied Systems Refrigeration In un distretto può esistere la richiesta di sola potenza frigorifera Nei Grandi Impianti in ambito industriale, Commerciale

Dettagli

Alto livello igienico

Alto livello igienico La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Modulo

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Modulo Ditta Modulo XY N. Rev. 0 Bilancio ambientale Pagina: 1/1 Input Output Materie: Prodotti: Materiali di supporto: Rifiuti: Sostanze pericolose: Altri materiali Scarichi: MODULO 1: Bilancio ambientale Energia:

Dettagli

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL Pag. 1 di 8 SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE I.1 TEMPI MEDI DI ESECUZIONE DELLE FASI REALIZZATIVE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE IN ALTA TENSIONE... 2 I.2 COSTI UNITARI PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO...

Dettagli

Caratteristiche del sistema di pompaggio

Caratteristiche del sistema di pompaggio Sistema di approvvigionamento idrico affidabile ed esente da manutenzione basato su fonti di energia rinnovabile, quali l energia solare, l energia eolica o entrambe simultaneamente. Il sistema, progettato

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015

SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015 SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015 PREFAZIONE AL TEMA Nella parte sottostante è rappresentato lo schema circuitale dell impianto idraulico, dove, vengono raffigurate:

Dettagli

MASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX 29 43 55 68 88 112

MASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX 29 43 55 68 88 112 MASAJA - MASAJA INOX Le caldaie a legna MASAJA e MASAJA INOX possono essere alimentate con tronchetti di lunghezza massima, a seconda dei modelli, da 500 a 1.060 mm. Corpo caldaia costituito da due elementidi

Dettagli

RELAZIONE TECNICA CALCOLO IMPIANTI

RELAZIONE TECNICA CALCOLO IMPIANTI RELAZIONE TECNICA CALCOLO IMPIANTI OGGETTO: RIFACIMENTO DELLA RETE IDRICA DI VIA P. UMBERTO E CORSO UMBERTO I Acquedotto La rete idrica, è composta da condotte in pressione, poste a 1 m sotto il piano

Dettagli

CONDIZIONI PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI CONNESSIONE ALLE RETI ELETTRICHE CON TENSIONE SUPERIORE A 1 kv

CONDIZIONI PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI CONNESSIONE ALLE RETI ELETTRICHE CON TENSIONE SUPERIORE A 1 kv CONDIZIONI PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI CONNESSIONE ALLE RETI ELETTRICHE CON TENSIONE SUPERIORE A 1 kv Gennaio 2007 1. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA 1.1 Informazioni relative alla domanda

Dettagli

Il parere di conformità nella prevenzione incendi

Il parere di conformità nella prevenzione incendi 92 2.2.5.1.1 Tipi di estintore Gli estintori di distinguono: in base all agente estinguente utilizzato in: polvere idrocarburi alogenati (halon) anidride carbonica (CO 2 ) schiuma acqua in base alle dimensioni

Dettagli