PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL OTTAGONO E DELLE SUE PERTINENZE CIMITERO DELLA VILLETTA Allegato 1 -Norme tecniche di attuazione
|
|
- Timoteo Ottavio Pappalardo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Indice PARTE 1 GENERALITA Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI Specifica le caratteristiche generali dello strumento pianificatorio, i suoi ambiti di applicazione, i documenti che lo costituiscono e che lo integrano, i soggetti abilitati ad effettuare interventi nella Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo 8 Articolo 9 Articolo 10 Articolo 11 Finalità Piano di Recupero Elenco elaborati Ambito di applicazione Porzioni omogenee di intervento: settori e unità Soggetti abilitati agli interventi edilizi Interventi pubblici Interventi a cura del Gestore Interventi dei Privati Autorizzazione agli interventi edilizi Commissione di Vigilanza Artistica Titolo II USI DEL SUOLO, ATTIVITA E FUNZIONI Specifica le definizioni usate per individuare i differenti manufatti di sepoltura e gli usi esistenti e compatibili nella Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 12 Articolo 13 Articolo 14 Articolo 15 Articolo 16 Articolo 17 Articolo 18 Articolo 19 Articolo 20 Articolo 21 Articolo 22 Articolo 23 Articolo 24 Articolo 25 Articolo 26 Articolo 27 Articolo 28 Articolo 29 Articolo 30 Definizioni Attività ed usi ammessi Attività commerciali Usi del suolo all interno della Zona Monumentale Cambio d uso Campi di inumazione e reparti speciali Campi di tumulazione Colombari Ossari Cinerari Sepolcri di famiglia Aree verdi e Giardini della Memoria Lapidario e altri luoghi Ingressi Percorsi Servizi amministrativi e albo cimiteriale Servizi igienici Depositi e magazzini Impianti e attrezzature 1
3 Titolo III INTERVENTI EDILIZI Specifica le definizioni degli interventi edilizi ammessi all interno della Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 31 Articolo 32 Articolo 33 Articolo 34 Articolo 35 Articolo 36 Articolo 37 Articolo 38 Articolo 39 Articolo 40 Interventi ammessi Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Restauro scientifico Restauro e risanamento conservativo Ristrutturazione edilizia Nuova costruzione Ristrutturazione urbanistica Demolizione Operazioni ordinarie di pulizia Titolo IV CATEGORIE DI INTERVENTO Specifica le definizioni delle categorie di intervento adottate all interno della Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 41 Articolo 42 Articolo 43 Articolo 44 Articolo 45 Articolo 46 Categorie di intervento Tutela Conservazione Valorizzazione Riconfigurazione (settori) Riqualificazione (unità) PARTE 2 ATTUAZIONE Titolo V PRESCRIZIONI DI SETTORE Specifica gli interventi ammessi sulle architetture maggiori, di competenza pubblica. Articolo 47 Articolo 48 Articolo 49 Articolo 50 Articolo 51 Articolo 52 Articolo 53 Articolo 54 Articolo 55 Articolo 56 Articolo 57 Articolo 58 Articolo 59 Articolo 60 Articolo 61 Articolo 62 Articolo 63 Articolo 64 Articolo 65 Categorie di intervento e prescrizioni specifiche per i settori Portico Ingresso Oratorio Galleria Sud e addossati Galleria Nord e addossati Galleria Sud-est e Gallerie numerate Chiostro Padre Lino e Addossato Chiostro Padre Lino Area Servizi, Camera Mortuaria e Nord Camera Mortuaria Servizi igienici Elementi architettonici Prato Campi di inumazione Campi di tumulazione Giardini della Memoria Reparti acattolici (Cimitero Evangelico ed Israelita) Campo dei Caduti Recinzione Aree verdi e percorsi 2
4 Titolo VI INTERVENTI SUI SEPOLCRI DI FAMIGLIA Specifica gli interventi ammessi sulle micro-architetture, di competenza privata. Articolo 66 Articolo 67 Articolo 68 Articolo 69 Articolo 70 Categorie di intervento e prescrizioni specifiche per le unità Archi Cappelle Cappelle a edicola Tombe Titolo VII AUTORIZZAZIONI Specifica l iter delle autorizzazioni necessarie e i documenti da presentare per eseguire interventi sui settori e sui sepolcri privati. Articolo 71 Articolo 72 Articolo 73 Titoli abilitativi per gli interventi edilizi Prescrizioni per la sicurezza delle operazioni cimiteriali Aumento di capacità di sepoltura Titolo VIII Articolo 74 Articolo 75 Articolo 76 Articolo 77 Articolo 78 Articolo 79 Articolo 80 Articolo 81 Articolo 82 Articolo 83 Articolo 84 Articolo 85 Articolo 86 Articolo 87 DISPOSIZIONI COMUNI, TRANSITORIE E FINALI Defunti illustri e benemeriti Cambio di titolarità Lapidi epigrafiche e monumenti commemorativi Elementi scultorei Lapidi funerarie e arredi Rimozione e sostituzione di oggetti d arte Adeguamento normativo e impiantistico Prescrizioni per la salvaguardia idrogeologica Oggetti non catalogati Identificativo delle sepolture Validità del Piano Particolareggiato Programmazione triennale delle manutenzioni Opacità delle lapidi e degli arredi metallici Pareri vincolanti e prescrittivi 3
5 Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Finalità Il Piano Regolatore Cimiteriale del Comune di Parma (di seguito PdCm), approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 45 del 27 marzo 2007, individua all interno del Cimitero della Villetta una zona storicomonumentale di interesse collettivo, come definita nel successivo art. 4. Tale Zona Monumentale è assoggetta alla presente disciplina particolareggiata di tutela, conservazione e valorizzazione, chiamata Piano Particolareggiato dell Ottagono (di seguito PPO). Esso persegue: - il mantenimento in uso del monumento con funzioni legate alla sepoltura e alla celebrazione della memoria singola e collettiva, nel rispetto della programmazione d uso delle sepolture a rotazione; - la riqualificazione la valorizzazione del patrimonio storico-documentario raccolto nel Cimitero; - la tutela e conservazione delle strutture architettoniche di pregio storico e/o artistico; - il mantenimento dei caratteri architettonico-tipologici della parte storico-monumentale nel suo insieme e dei singoli manufatti; - la regolamentazione degli interventi sulle pavimentazioni esterne e sulla vegetazione per la riqualificazione ambientale degli spazi aperti interni al Cimitero; - la regolamentazione degli interventi sull edificato esistente o di nuova realizzazione; - l ottimizzazione nella gestione programmata delle sepolture esistenti e progettate; - il miglioramento della sicurezza e dell accessibilità anche ai fini della conformità alla normativa sul superamento delle barriere architettoniche (L. 13/1989 e successive integrazioni); - l adeguamento dei servizi al pubblico, dimensionati ai livelli standard previsti dalle normative vigenti; - l individuazione delle funzioni d uso compatibili con quella funeraria. Articolo 2 Piano di Recupero Il PPO trova attuazione anche nel Piano di Recupero (di seguito PRe), il quale dettaglia gli interventi puntuali sulle strutture pubbliche della Zona Monumentale ai fini della sua riqualificazione: a) piano colore dei settori storici; b) omogeneizzazione delle partiture architettoniche dei settori a scansione modulare; c) riqualificazione delle unità in possesso al Comune; d) riqualificazione degli spazi aperti. Tale piano potrà essere oggetto di Convenzione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza (di seguito SBAP), e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Parma e Piacenza (di seguito SPSAE) responsabili per territorio. 4
6 Articolo 3 Elenco elaborati Il PPO si compone dei seguenti documenti: - Relazione Finale - Norme Tecniche di Attuazione con allegati: 1. Schede di rilievo e prescrizioni specifiche per i Settori 2. Schede di rilievo e prescrizioni specifiche per le Unità - Tavole cartografiche di progetto: Tavola P.1 Settori Tavola P.2 Unità Tavola P.3 Categorie di intervento per settori Tavola P.4 Categorie di intervento per unità Tavola P.5 Usi del suolo Gli studi preliminari alla redazione del PPO sono stati riassunti nei seguenti elaborati: - Relazione Generale - Tavole cartografiche di analisi e rilievo dello stato di fatto Tavola A.1 Pregio storico artistico (qualità costruttiva) Tavola A.2 Cronologia degli interventi costruttivi Tavola A.3 Stili architettonici prevalenti Tavola A.4 Individuazione del pregio in relazione alla posizione Tavola A.5 Autori Tavola A.6 Sepolture di interesse storico (defunti illustri) Tavola A.7 Rilievo del verde Articolo 4 Ambito di applicazione La parte storico monumentale del Cimitero della Villetta, già perimetrata in seguito a specifiche indagini e individuata nelle Tavole cartografiche di analisi A, risulta identificata da quelle porzioni di edificato di rilevanza artistica ed architettonica i cui caratteri appaiono ancora riconoscibili e distinguibili e che, per valori intrinseci di carattere storico, etno-antropologico, architettonico ed artistico, sono meritevoli di tutela. Tale area, nel suo complesso (non le singole architetture in essa contenute) risponde alle definizioni di Bene Culturale e Complesso Monumentale di cui agli artt. 10 e 101 comma 2/f del D.Lgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il conseguimento delle finalità di cui all art. 1 delle presenti norme è attuato mediante la definizione, per ciascuna delle porzioni di intervento omogenee di cui al seguente art. 5, che costituiscono l ambito oggetto del piano, delle modalità di intervento previste dal successivo Titolo III e della relativa disciplina edificatoria. Le presenti norme disciplinano inoltre le destinazioni d uso, le funzioni e le tipologie di sepoltura (Titolo II) esistenti all interno del sistema cimiteriale e quelle con esse compatibili. 5
7 Articolo 5 Porzioni omogenee di intervento: settori e unità Il PPO definisce porzioni omogenee di minimo intervento all interno della Zona Monumentale. Queste sono definite come settori o unità, individuate in dettaglio nelle Tavole cartografiche di progetto P. Sono definite settori gli organismi architettonici principali, omogenei ed autonomi con elementi e caratteristiche riconducibili a progettazione e realizzazione unitaria, ovvero le parti di edificato, omogenee per progettazione, costruzione e caratteristiche architettoniche, anche con una realizzazione protratta nel tempo. All interno dei settori si distinguono le unità, ovverosia microarchitetture o minime porzioni omogenee per organizzazione formale, costruzione, caratteri architettonici e ornamentali, tipologia di sepoltura e utilizzo. Sono individuate come unità le singole concessioni ai Privati di manufatti di sepoltura, nonché monumenti e lapidi commemorative. Le disposizioni attuative relative a ciascun ambito omogeneo identificato sono precisate nei successivi articoli e nelle Tavole cartografiche di progetto P : gli interventi consentiti (Titolo III) in base alle relative le categorie di intervento (Titolo IV), mediante i titoli abilitativi previsti (Titolo VII). Articolo 6 Soggetti abilitati agli interventi edilizi All interno del sistema cimiteriale possono intervenire, limitatamente agli ambiti diversi che sono meglio specificati ai successivi artt. 7, 8, 9, i seguenti soggetti: a) Comune b) Gestore se e in quanto delegato dal Comune; c) Privato concessionario ovvero proprietario, sia persona fisica che Ente o Congregazione. Articolo 7 Interventi pubblici Al Comune spetta la gestione del sistema cimiteriale, la promozione, la progettazione e l esecuzione degli interventi edilizi straordinari, nel rispetto di quanto previsto dalla presente normativa, nonché il controllo dell attività svolta dal Privato. Esclusivamente al Comune, o per esso al Gestore, sono attribuiti gli interventi di iniziativa pubblica sulle parti collettive della Zona Monumentale, nel rispetto di quanto prescritto dal Titolo V, e precisamente: - realizzazione, anche per stralci, di piani unitari di manutenzione ordinaria, straordinaria e adeguamento normativo eseguiti secondo progetti rivolti a interi settori, porzioni di essi o unità; - realizzazione, anche per stralci, di piani unitari di manutenzione ordinaria, straordinaria e adeguamento normativo eseguiti secondo progetti rivolti a percorsi, spazi aperti e aree verdi, ingressi e recinzioni, servizi; - realizzazione, anche per stralci, di interventi unitari di restauro sulle parti comuni di settori, porzioni di essi o unità, secondo quanto indicato dal PRe; - progettazione di interventi unitari di valorizzazione, riqualificazione o riconfigurazione di settori o porzioni di essi, compresi i progetti particolareggiati di Giardini della Memoria e del Lapidario, e di organizzazione dei campi di inumazione e tumulazione, previsti dal PPO. Il Comune, o per esso il Gestore, è il titolare degli interventi unitari di riqualificazione sulle unità di sua esclusiva pertinenza, secondo quanto indicato dal PRe (archi comunali). 6
8 Articolo 8 Interventi a cura del Gestore Il Comune può affidare al Gestore, oltre all ordinaria manutenzione, gli interventi straordinari ritenuti necessari al buon funzionamento della struttura e all attuazione del presente PPO. Il Gestore è tenuto a: - aggiornamento dei rilievi e del Sistema Informativo Cimiteriale in seguito all esecuzione di interventi sugli impianti o sulle strutture; - progettazione della destinazione dei campi ad inumazione, gestione delle concessioni per inumazioni e tumulazioni comuni e per sepolcri privati ai sensi dei regolamenti di Polizia Mortuaria. Nell esecuzione di tutti gli interventi autorizzati, o delegati dal Comune, il Gestore è tenuto al rispetto di quanto previsto dalla presente normativa. Articolo 9 Interventi dei Privati Al Privato sono consentiti interventi esclusivamente sulle unità in uso esclusivo, quali archi, cappelle, sepolture di famiglia e monumenti realizzati su terreno in concessione, secondo i disposti del Titolo VI, previa richiesta al Comune. Il Privato è tenuto all osservanza delle norme prescritte nonché all obbligo di mantenere in buono stato di conservazione i propri manufatti secondo le previsioni del regolamento comunale di polizia mortuaria, nonché delle norme di settore nazionali e regionali. Articolo 10 Autorizzazione agli interventi edilizi L esecuzione di interventi edilizi (Titolo III) all interno della Zona Monumentale da parte del Privato è subordinato al rilascio dei titoli abilitativi di cui all art. 71 da parte del Comune, con la sola eccezione delle operazioni ordinarie di pulizia di cui all art. 40. Articolo 11 Commissione di Vigilanza Artistica L esecuzione di interventi edilizi di cui al Titolo III, la collocazione di lapidi epigrafiche o monumenti commemorativi di cui all art. 76, l inserimento di elementi scultorei, ornamentali o arredi funerari (artt. 77 e 78) da parte del Comune, Gestore e del Privato, sono soggetti a parere da parte della Commissione di Vigilanza Artistica (di seguito CVA), istituita per vigilare sulla qualità architettonica all interno della Zona Monumentale. La commissione è nominata dal Sindaco, ed è costituita da: - rappresentanti delle specifiche competenze disciplinari in ambito cimiteriale: progettazione architettonica, restauro materico, arti applicate, archivistica, storia e storia dell arte. - rappresentanti delle Istituzioni interessate: Comune di Parma, Gestore, SBAP, SPSAE. Tale commissione, per la durata del suo mandato amministrativo, dovrà essere convocata con la frequenza necessaria a rispondere alle istanze dei cittadini entro 60 giorni dalla presentazione delle stesse. Sino alla nomina di tale commissione, il parere è rilasciato dalla Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio. 7
9 Titolo II USI DEL SUOLO, ATTIVITA E FUNZIONI Articolo 12 Definizioni Arco: Avello: Campo di inumazione: Campo di tumulazione: Sepoltura: Cappella addossata: Cappella a edicola: unità di sepoltura di famiglia composta da una campata del Portico, la quale non contiene loculi, con sottostante cripta di tumulazione accessibile solo per le operazioni cimiteriali. Lo spazio definito dalla campata è aperto al pubblico passaggio. Elementi distintivi: - pilastro - lesena - arconi - fondale - lunetta - volta - cripta di tumulazione loculo destinato a contenere feretri, con lastra di chiusura lapidea (lapide) finita con i seguenti arredi funerari: - epigrafe - luce votiva - portafiori - portafoto area adibita alle sepolture individuali in fossa. Le sepolture possono essere di tipo comune, ovverosia segnalate da un cippo o stele uguale per tutte le sepolture del campo e con la fossa coperta da manto erboso, o privato ( distinti ), ovverosia con copritomba privato ed eventuali stelo o monumenti. area occupata da sepolcri di famiglia. il seppellimento di spoglie mortali o anche l indicazione in forma generica di un luogo dove è avvenuto il seppellimento, quale fossa, loculo, tumulo, tomba. Le sepolture possono essere del tipo a inumazione o a tumulazione; sono a inumazione le sepolture nella terra; sono a tumulazione tutte le altre sepolture in avelli, cripte, ossari, cinerari, tombe, ecc., in manufatti di varia natura. unità di sepoltura di famiglia di forma intermedia tra le cappelle interne e le edicole, composta da una camera di sepoltura articolata avelli, chiusa da un portale, addossata sul retro di alcune arcate del Portico ovvero accessibile dall esterno in adiacenza alle Gallerie Sud e Nord, in alternanza con i quadri. Con dimensioni modeste e forme più variabili, sono collocate altresì nelle Gallerie 1, 2, 3, 4 (Guadagnini, Barbieri, Bajardi, Borghesi). unità di sepoltura di famiglia composta da una struttura indipendente destinata alla tumulazione che si sviluppa prevalentemente fuori terra ed è accessibile all interno. Elementi distintivi: 8
10 - camera sepolcrale interna - portale d ingresso - paramenti murari rivestiti Cappella interna: Cinerario: Cippo commemorativo: Colombario: Cripta: Fossa: Inumazione: Ossario: Tomba: Tumulazione: unità di sepoltura di famiglia composta da una camera di sepoltura a forma di ampia nicchia interna, affacciata sul percorso comune e chiusa da una cancellata monumentale, disposta in alternanza con i quadri ed alle testate dei bracci delle gallerie Nord e Sud. Lo spazio interno è visibile ma inaccessibile al pubblico. La sepoltura avviene in avelli addossati alle pareti. A volte contiene monumenti e gruppi scultorei. Elementi distintivi: - colonne - arcone - volta - cancellata loculo destinato a contenere urna/e cineraria/e in relazione alla capienza, anche definito nicchia cineraria. opera scultorea con funzione commemorativa, priva di inumazione o tumulazione connessa. struttura o costruzione a nicchia fuori terra articolata in quadri di loculi, utilizzata per la conservazione di feretri (avelli), cassette-ossario (ossari), urne cinerarie (cinerari), contenitori di esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi. struttura o costruzione sotterranea articolata in quadri, utilizzata per la conservazione di feretri, urne cinerarie, cassette-ossario, contenitori di esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi. buca scavata nel terreno, di adeguate dimensioni, ove inumare un feretro sepoltura di feretro ovvero urna cineraria in terra. loculo destinato a contenere cassetta/e di resti ossei in relazione alla capienza, anche definito ossarietto. unità di sepoltura di famiglia composta da una struttura indipendente destinata alla tumulazione composta da una parte fuori terra e da una camera sepolcrale collocata prevalentemente al di sotto del piano di campagna, che è accessibile solo per le operazioni cimiteriali. A volte è presente un accesso posteriore per la discesa alla camera sepolcrale. Elementi distintivi: - zoccolo - lastra tombale - stele - sculture - elementi ornamentali e decorativi - recinzione - marciapiede sepoltura in loculo, nicchia, forno, tomba di famiglia, di feretro, cassetta resti o urna cineraria. 9
11 Articolo 13 Attività ed usi ammessi Il Cimitero è destinato alla sepoltura secondo le differenti tipologie in uso, alla celebrazione di riti funebri, di commiato o di sepoltura e al ricordo dei defunti. All interno della Zona Monumentale sono pertanto ammesse tutte le funzioni riconducibili al culto dei defunti e alla loro commemorazione, senza pregiudiziali religiose, anche secondo rituali e usanze differenti da quelle tradizionali. Sono inoltre consentite, previa specifica autorizzazione, altre attività pubbliche saltuarie consone al decoro generale del luogo, come riunioni commemorative di personaggi e avvenimenti storici, manifestazioni culturali, rappresentazioni musicali; è inoltre permessa la realizzazione di spazi e/o percorsi museali. Articolo 14 Attività commerciali All interno dell Ottagono Monumentale non sono ammesse in alcun caso attività commerciali stabili, precarie o ambulanti di nessun genere merceologico. Articolo 15 Usi del suolo all interno della Zona Monumentale La destinazione naturale del Cimitero e della sua Zona Monumentale è la sepoltura, secondo le diverse modalità previste dalle norme di Polizia Mortuaria. All interno della Zona Monumentale Il PPO individua e prevede due tipologie di sepoltura: Inumazione Campi di inumazione (art. 17) a) Inumazione comune b) Inumazione reparti speciali - per inconsunti - per acattolici - per bambini Tumulazione a) Campi di tumulazione (art. 18) b) Colombari (artt. 19, 20 e 21) - quadro - addossato - cripta c) Sepolcri di famiglia (art. 22) - Archi - Cappelle interne - Cappelle addossate - Cappelle a edicola - Tombe 10
12 Il PPO individua altresì i seguenti elementi riferibili a funzioni accessorie e/o compatibili, consentendone il mantenimento e la realizzazione: a) Aree verdi e Giardini della Memoria (art. 23) b) Luoghi di preghiera (art. 24) c) Ingressi (art. 25) d) Percorsi (art. 26) e) Servizi amministrativi (art. 27) f) Servizi igienici (art. 28) g) Depositi e magazzini (art. 29) h) Impianti e attrezzature (art. 30) Articolo 16 Cambio d uso Si definisce cambio d uso qualsiasi cambio di funzione o tipologia di sepoltura che interessi un settore o un unità. Le aree destinate a funzioni di servizio, le aree verdi diverse dai campi di inumazione e tumulazione ed i percorsi non possono essere destinati alla sepoltura. Le zone di sepoltura non possono essere destinate ad altro uso. Sono consentiti, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria, senza limitazione i cambi d uso tra differenti tipologie di sepoltura per tumulazione all interno dei manufatti esistenti ovvero tra differenti tipologie di inumazione all interno dei campi esistenti. Articolo 17 Campi di inumazione e reparti speciali La sepoltura per inumazione costituisce modalità ordinaria di sepoltura nel Cimitero ed avviene esclusivamente nei campi del settore Prato ad essa riservati, secondo due diverse modalità, come esplicato nella Tavola cartografica di progetto P5 : a) Inumazione comune. La sepoltura per inumazione nei campi a rotazione è ammessa sia di tipo comune, ovverosia con organizzazione ordinata dei campi per griglie parallele e sepolture caratterizzate da steli o lapidi uguali fra loro, con fossa ricoperta di manto erboso, sia di tipo privato ( distinti ), ovverosia delimitata da copritomba personalizzato nel rispetto delle prescrizione fornite dalle norme nazionali e regionali di settore, nonché secondo le indicazioni del progetto del campo. b) Inumazione reparti speciali per inconsunti. È consentita la realizzazione temporanea di campi di inumazione comune per inconsunti. c) Inumazione reparti speciali per acattolici. Campi di inumazione separati da siepi possono essere riservati alla sepoltura di persone professanti un culto diverso da quello cattolico, che saranno oggetto di specifica progettazione e approvazione da parte della CVA. d) Inumazione reparti speciali per bambini. Campi di inumazione specifici possono essere riservati alla sepoltura di bambini, che può anche prevedere tempi di rotazione più lunghi, secondo le indicazioni del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria. I campi di inumazione devono essere corredati da tutte le infrastrutture di servizio, compreso l arredo urbano, necessarie alla fruizione delle sepolture, secondo un progetto organico per tutta la Zona Monumentale articolato per ogni singolo campo da aggiornare periodicamente. 11
13 Articolo 18 Campi di tumulazione La tumulazione in sepolture di famiglia (cappelle a edicola e tombe) è ammessa nei manufatti esistenti all interno dei campi del Settore Prato ad essa riservati. I campi di tumulazione devono essere corredati da tutte le infrastrutture di servizio, compreso l arredo urbano, necessarie alla fruizione delle sepolture, i quali devono essere realizzati secondo un progetto organico per tutta la Zona Monumentale. Il Comune si riserva la facoltà di progettare nuovi spazi per la collocazione di sepolture a tumulazione all interno delle aree attualmente destinate ad inumazione identificate nella Tavola cartografica di progetto P5. All interno dei campi di tumulazione è ammessa, previa specifica deliberazione di Giunta Comunale, la realizzazione eccezionale di nuovi manufatti di tumulazione per ospitare la sepoltura di cittadini illustri o benemeriti e di cenotafi a memoria di cittadini sepolti altrove. Articolo 19 Colombari Le strutture a colombario comprendono, come individuato nella Tavola cartografica di progetto P2 : a) Colombari quadro b) Colombari addossato c) Colombari cripta All interno di tali tipologie, che sono presenti all interno e all esterno delle Gallerie, i loculi possono essere utilizzati per feretri, per cassette ossario e cinerari per urne cinerarie. L uso ad avelli nella Zona Monumentale è ammesso dove preesistente, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria. Nel caso di loculi esistenti con standard dimensionali inferiori a quelli attuali, questi possono essere comunque utilizzati per la tumulazione di bare fuori standard ovvero per bambini, ovvero per la creazione di ossari/cinerari di famiglia, per i quali possono essere rilasciate concessioni di durata diversa secondo le indicazioni del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria. Se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. Non è prevista la realizzazione di nuovi colombari per feretri nella Zona Monumentale. Articolo 20 Ossari L uso ad ossari di loculi nella Zona Monumentale è ammesso dove preesistente, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria, ovvero possono essere utilizzati per la tumulazione di cassette ossario gli avelli esistenti, in particolar modo quelli che presentino standard dimensionali inferiori a quelli attuali, ovvero le sepolture di famiglia e le cripte di tumulazione. 12
14 Se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. Non è prevista la realizzazione di nuovi colombari per ossari nella Zona Monumentale. Articolo 21 Cinerari L uso a cinerari non è attualmente contemplato nella Zona Monumentale. Possono essere utilizzati per la tumulazione di urne cinerarie gli avelli esistenti, in particolar modo quelli che presentino standard dimensionali inferiori a quelli attuali, ovvero le sepolture di famiglia e le cripte di tumulazione, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria. Se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. È ammessa l inumazione di urne cinerarie in materiale biodegradabile, esclusivamente all interno degli spazi destinati a tale uso da un progetto specifico all interno dei Giardini della Memoria. Non è prevista la realizzazione di nuovi colombari per cinerari nella Zona Monumentale. Articolo 22 Sepolcri di famiglia All interno della Zona Monumentale, come indicato dalla Tavola cartografica di progetto P2, sono collocate sepolture a tumulazione di famiglia, che si distinguono in: a) Archi Gli archi del Portico sono destinati alla tumulazione nelle cripte sotterranee. All interno delle cripte è ammesso l uso ad avelli, ossari e cinerari. All interno delle arcate, la sepoltura è limitata ai manufatti preesistenti la data di adozione del PPO, ovverosia i sarcofaghi monumentali, il sacello e i piccoli sarcofaghi a muro. b) Cappelle interne alle gallerie: E confermato l uso dei manufatti esistenti, non è prevista la realizzazione di nuove unità. c) Cappelle addossate: Vani interni articolati in colombari, vi si accede dall esterno mediante porte o cancelli chiusi. Si trovano in adiacenza alle Gallerie Sud e Nord, alternate ai quadri, e in corrispondenza di alcune arcate del Portico. E confermato l uso dei manufatti esistenti, non è prevista la realizzazione di nuove unità. d) Cappelle a edicola: E confermato l uso dei manufatti esistenti, non è prevista la realizzazione di nuove unità. e) Tombe: E confermato l uso dei manufatti esistenti, mentre non è prevista la realizzazione di nuove unità, ad eccezione delle aree già concesse alla data di adozione del PPO nel settore Prato quadrante Sud-Ovest 1, limitatamente ad un volume ipogeo e comunque subordinata al rispetto della superficie rilasciata in concessione e delle prescrizioni relative alla nuova costruzione ai sensi dell art
15 In tutte le sepolture di famiglia, se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. Articolo 23 Aree verdi e Giardini della Memoria All interno della Zona Monumentale esistono aree verdi non riconducibili a funzioni di sepoltura, classificate come spazi interstiziali tra le sepolture nei campi di tumulazione ovvero aiuole (comprensive di alberi e siepi). In tali spazi non è ammessa la realizzazione di nuove sepolture a tumulazione ovvero ad inumazione. Si prescrive la conservazione e valorizzazione di tutte le aree verdi, se necessario attraverso progetti specifici di riqualificazione, che prevedano la cura dell arredo, in particolare la presenza di spazi per la sosta. Il PPO individua aree verdi da attrezzare per la sosta, la riflessione e la dispersione delle ceneri, da definirsi secondo opportuni progetti come Giardini della Memoria, ovvero inumazioni per reparti speciali collocate all interno di aree prevalentemente a verde. All interno dei Giardini della Memoria è ammessa, previa specifica delibera di Giunta, la realizzazione eccezionale di cenotafi a memoria di cittadini illustri o benemeriti. È ammessa altresì l inumazione di urne cinerarie in materiale biodegradabile, all interno di spazi destinati a tale uso da un progetto specifico. Articolo 24 Lapidario e altri luoghi All esterno del lato Nord-Est dell Ottagono Monumentale, il PPO individua un settore per la realizzazione di un lapidario, nuovi spazi di accoglienza ad uso dei visitatori della Zona Monumentale, quali locali comuni di ritrovo e commemorazione, spazi espositivi, spazi di sosta. Articolo 25 Ingressi L ingresso dell Ottagono Monumentale è l ingresso principale al Cimitero della Villetta; esso è carrabile ai soli mezzi autorizzati, che all interno si devono muovere a passo d uomo, ed è sorvegliato direttamente o a distanza durante tutto il periodo di apertura. Due ingressi di servizio si trovano nella Galleria 5 e nell Area Servizi e sono utilizzabili solamente dagli addetti ai lavori. La cripta sottostante all ingresso di servizio (arco 143, di proprietà comunale) è da destinarsi a tumulazioni temporanee. Sono altresì identificati come ingressi i passaggi da e verso i settori esterni alla Zona Monumentale non soggetti a PPO. Non è consentita la realizzazione di nuovi accessi carrabili o pedonali. I locali chiusi esistenti all ingresso del Cimitero sono destinati al ricovero temporaneo del custode e alle informazioni ai visitatori; gli stessi spazi possono ospitare personale addetto al monitoraggio e relative apparecchiature o sistemi di videosorveglianza. 14
16 Articolo 26 Percorsi All interno della Zona Monumentale, per percorsi coperti si intendono i quei percorsi interni alla Zona Monumentale protetti da portici, tettoie o solai; per percorsi scoperti si intendono i quei percorsi non protetti da portici, tettoie o solai, ovvero i viali sia carrabili che all interno dei prati, i percorsi pedonali tra i campi di inumazione, ecc. I percorsi esterni, identificati nella Tavola cartografica di progetto P5, si dividono in: a) viali principali (sugli assi ortogonali dell Ottagono Monumentale); b) percorso perimetrale (intorno al portico); c) viali interni (dividono ciascun quadrante in quattro campi e sono incentrati sulle edicole centrali degli stessi); d) percorsi interni (dentro ciascuna porzione di quadrante). Tutti i percorsi, coperti e scoperti, esistenti all interno della Zona Monumentale del Cimitero devono mantenere la loro funzione, devono essere resi accessibili ai visitatori portatori di handicap ed attrezzati con elementi di arredo per la sosta, la raccolta dei piccoli rifiuti e l illuminazione. Gli interventi di riqualificazione delle pavimentazioni esterne e del relativo arredo urbano devono essere frutto di progettazione unitaria specifica. I viali principali e il percorso perimetrale possono essere percorsi dai soli veicoli autorizzati ovvero dai mezzi di servizio, tutti gli altri sono esclusivamente pedonali. Articolo 27 Servizi amministrativi e albo cimiteriale La presenza di uffici amministrativi all interno della Zona Monumentale è limitata ai servizi al pubblico, ovverosia la portineria e il locale informazioni collocati negli avancorpi ai lati dell ingresso principale, all interno dei quali è collocato l Albo Cimiteriale. Articolo 28 Servizi igienici All interno della Zona Monumentale, o nelle sue immediate pertinenze, devono essere collocati servizi igienici destinati al pubblico, divisi per sesso e accessibili alle persone disabili. I servizi igienici, ubicati in posizione appartata ma facilmente raggiungibile, devono essere distribuiti uniformemente e segnalati. Articolo 29 Depositi e magazzini All interno della Zona Monumentale non è previsto il mantenimento di altre strutture di servizio, ad eccezione di quanto richiesto dal funzionamento degli impianti e delle attrezzature di sicurezza. Articolo 30 Impianti e attrezzature All interno della Zona Monumentale sono consentite tutte le opere necessarie all integrazione delle attrezzature impiantistiche e per il relativo adeguamento normativo di cui all art
17 Per attrezzature impiantistiche si intende il complesso delle infrastrutture delle quali sono normalmente dotati i cimiteri o che potrebbero essere ritenute utili, anche per la sicurezza dei manufatti e dei visitatori, e precisamente: - impianto idraulico; - impianto di illuminazione; - impianto drenante; - impianto fognario; - impianti di videosorveglianza; - impianti di allarme. 16
18 Titolo III INTERVENTI EDILIZI Articolo 31 Interventi ammessi Al fine di assicurare nel tempo i valori e le prestazioni del patrimonio esistente, di garantire il mantenimento dell uso originario della struttura, la riqualificazione generale del Cimitero, la conservazione del patrimonio storico-architettonico e artistico esistente al suo interno, il PPO disciplina gli interventi edilizi ammessi sui manufatti esistenti, così come definiti ai sensi dell Allegato 1 Definizione degli interventi edilizi alla L.R. 31/2002 Disciplina generale dell'edilizia : a) manutenzione ordinaria; b) manutenzione straordinaria; c) restauro scientifico; d) restauro e risanamento conservativo; f) ristrutturazione edilizia; g) nuova costruzione; h) ristrutturazione urbanistica; i) demolizione. Sono ammessi altresì gli interventi di adeguamento normativo e impiantistico, nonché per la salvaguardia idrogeologica come specificato negli artt. 80 e 81. I predetti interventi sono consentiti, ai soggetti che ne abbiano titolo, in funzione delle categorie di intervento attribuite alle unità e ai settori, come indicate nelle Tavole cartografiche di progetto P e regolamentate dalle presenti norme ai Titoli V e VI. Non Sono ammessi ampliamenti volumetrici ovvero di capacità di sepoltura, ad eccezione di quanto previsto per le tombe secondo le condizioni di cui agli art. 70 e 73. L eventuale rimozione di materiale contenente amianto è soggetta ai disposti dell art. 256 del D.Lgs 81/08; almeno 30 giorni prima dell inizio dei lavori la ditta esecutrice deve inviare copia del piano al Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, che non è obbligato all emissione del parere se non in caso di motivata richiesta di integrazione o modifica del piano. Linee guida per l esecuzione pratica degli interventi manutentivi e di restauro sono contenute nel volume a cura del Comune di Parma e dal Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica, Chimica Analitica e Chimica Fisica dell Università degli Studi di Parma: M. Berzioli, R. Bolpagni, A. Casoli, E. Salvioli Mariani, M. Tribaudino, F. Vignali, 2011, Il Cimitero Monumentale della Villetta. Guida per la manutenzione dei beni sepolcrali, MUP Editore, Parma. Ad esso in seguito si farà riferimento come Guida pratica di manutenzione e restauro. Manutenzione ordinaria Sono lavori di manutenzione ordinaria le opere come definite alla lettera a) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi di: - ripristino e riparazione puntuale di pavimentazioni, intonaci, tinteggi, rivestimenti, cornici; - rifacimento del manto di copertura e/o dell impermeabilizzazione delle coperture; - riparazione e integrazione di serramenti e recinzioni non soggetti a tutela; - riparazione e integrazione di lattonerie esistenti; - integrazioni e riparazioni di impianti tecnologici; - riparazione e sostituzione di lapidi e arredi funerari esistenti (portafoto, portafiori, luci votive, epigrafi etc.) non soggetti a tutela; 17
19 - operazioni ricorrenti di pulizia; - potatura di alberi, siepi e arbusti. Non rientrano nella manutenzione ordinaria tutte le opere eseguite dal Gestore, a carico del Privato, direttamente connesse all uso funerario e necessarie per la finitura delle sepolture a seguito di operazioni cimiteriali. Rientrano nella manutenzione ordinaria le operazioni di pulitura eccezionale e protezione delle superfici lapidee e degli elementi ornamentali che devono essere effettuate da personale specializzato in conformità alle indicazioni della Guida pratica di manutenzione e restauro. Sono inoltre considerati interventi di manutenzione ordinaria la copertura delle inumazioni con la piantumazione di essenze erbose, esclusivamente sulla proiezione verticale della sepoltura, la piantumazione di essenze vegetali, consentita ai Privati esclusivamente in vasche esistenti integrate nell architettura dei manufatti, nonché la posa di vasi sulle tombe e davanti alle edicole, rigorosamente all interno del terreno in concessione e collocati in modo da impedirne il rovesciamento accidentale. Non rientrano nella manutenzione ordinaria le operazioni le operazioni ordinarie di pulizia di cui all art. 40. Gli interventi di manutenzione ordinaria devono essere eseguiti da personalizzale specializzato per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, riprendendo materiali, lavorazioni, forme e colori dell esistente e devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 33 Manutenzione straordinaria Sono lavori di manutenzione straordinaria le opere come definite alla lettera b) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi di: - consolidamento strutturale dei manufatti non soggetti a tutela o conservazione; - rifacimento parziale o totale di pavimentazioni, intonaci, tinteggi, rivestimenti, cornici non soggetti a tutela o conservazione; - rifacimento del manto di copertura e/o nuova impermeabilizzazione delle coperture; - sostituzione di serramenti e recinzioni non soggetti a tutela o conservazione; - sostituzione di lattonerie; - realizzazione, integrazione e messa a norma di impianti tecnologici e posa di corpi illuminanti; - rifacimento delle pavimentazioni dei percorsi, arredo e segnaletica; - riparazione e sostituzione di lapidi e arredi funerari esistenti (portafoto, portafiori, luci votive, epigrafi etc.) non soggetti a tutela; - ripristino, integrazione e sostituzione parziale di elementi ornamentali non soggetti a tutela o conservazione; - taglio, piantumazione e sostituzione di alberi, siepi, e arbusti; - posa o realizzazione di vasche fioriera prefabbricate o in opera; - interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. - è ammesso l aumento della capacità di sepoltura senza aumento del volume esterno; - è ammesso il rifacimento della parte ipogea anche con aumento di volume interno secondo quanto previsto all art. 73. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Gli interventi di manutenzione straordinaria devono essere eseguiti da personalizzale specializzato per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, mantenendo o ripristinando materiali, lavorazioni, forme e colori originari, e devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. 18
20 Articolo 34 Restauro scientifico Sono lavori di restauro scientifico le opere come definite alla lettera c) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sulle strutture e sugli elementi di finitura dei settori e delle unità soggetti a tutela (art. 42), compresi monumenti, lapidi e arredi funerari esistenti, che esulano dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di cui agli artt. 32 e 33. Tali interventi comprendono: - consolidamento delle strutture verticali ed orizzontali; - rifacimento delle coperture, mantenendo i materiali originari; - ripristino dell immagine originaria o di sedimentazione storica delle finiture di superficie, rifacimento filologico solo quando non recuperabili; - ripristino e integrazione di elementi ornamentali, serramenti e recinzioni, rifacimento filologico degli elementi e delle parti non recuperabili; - conservazione e restauro di decorazioni pittoriche; - non sono ammesse modifiche al volume esistente eccetto la rimozione delle superfetazioni e l inserimento di impianti tecnologici; - è ammesso l aumento della capacità di sepoltura senza modifiche della parte esterna; - è ammesso il rifacimento della parte ipogea anche con aumento di volume interno secondo quanto previsto all art. 73. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Le operazioni di pulitura eccezionale e protezione delle superfici lapidee e degli elementi ornamentali devono essere eseguite da personale specializzato in conformità con le indicazioni della Guida Pratica di Manutenzione e Restauro. Gli interventi di restauro scientifico devono essere eseguiti da maestranze iscritte all albo dei restauratori per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, usando materiali e tecniche di lavorazione compatibili con quelli originali, e garantendo per quanto possibile la reversibilità degli stessi, e devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme e secondo le indicazioni più dettagliate del Guida Pratica di Manutenzione e Restauro, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 35 Restauro e risanamento conservativo Sono lavori di restauro e risanamento conservativo le opere come definite alla lettera d) dell Allegato 1alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori e sulle unità soggetti a conservazione (art. 43), compresi monumenti, lapidi e arredi funerari esistenti, che esulano dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di cui agli artt. 32 e 33. Tali interventi comprendono: - consolidamento e ripristino strutturale; - rifacimento delle coperture, dei serramenti e dei rivestimenti interni con materiali e tecniche di lavorazione conformi a quelli originali; - ripristino dell immagine originaria o di sedimentazione storica delle finiture di superficie; - ripristino e l integrazione degli elementi ornamentali; - conservazione e restauro di decorazioni pittoriche; 19
21 - sostituzione e il rifacimento filologico degli elementi e delle parti mancanti o non recuperabili; non sono ammesse modifiche al volume esistente eccetto la rimozione delle superfetazioni e l inserimento di impianti tecnologici; - è ammesso l aumento della capacità di sepoltura senza aumento del volume esterno; - è ammesso il rifacimento della parte ipogea anche con aumento di volume interno secondo quanto previsto all art. 73. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Gli interventi di restauro e risanamento conservativo devono essere eseguiti da maestranze iscritte all albo dei restauratori per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, usando materiali e tecniche di lavorazione compatibili con quelli originali. È ammessa la sostituzione limitata di parti ed elementi strutturali o di rivestimento e l inserimento di elementi ornamentali nuovi purché stilisticamente consoni. Tali interventi devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 36 Ristrutturazione edilizia Sono lavori di ristrutturazione edilizia le opere di cui alla lettera f) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori e sulle unità soggetti a valorizzazione e riqualificazione di cui agli artt. 44 e 46. Tali interventi comprendono: - rifacimento totale o parziale delle strutture con il mantenimento della tipologia e del volume originario, anche per aumentare la capacità di sepoltura (art. 73); - rifacimento totale o parziale delle strutture, anche con cambio di forma e/o tipologia, con mantenimento o riduzione del volume originario, a parità di capacità di sepoltura, nelle unità in riqualificazione; - rifacimento dei fronti e dei rivestimenti con materiali diversi che valorizzino il manufatto; - inserimento di nuovi elementi ornamentali, artistici, di arredo. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Gli interventi di ristrutturazione edilizia devono essere eseguiti dagli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, progettati da professionisti abilitati all intervento in zone di particolare pregio ambientale. Devono altresì rispettare il contesto architettonico. È ammesso il rifacimento anche totale delle strutture e/o dei rivestimenti e l inserimento di elementi ornamentali nuovi purché consoni alla qualità generale della Zona Monumentale. Tali interventi devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 37 Nuova costruzione Sono interventi di nuova costruzione le opere di cui alla lettera g) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi su settori e unità soggetti a riconfigurazione e riqualificazione di cui agli artt. 45 e 46. Tali interventi riguardano: - manufatti per tumulazione privata (cappelle a edicola e tombe); - manufatti cultuali o commemorativi a terra o a muro; - manufatti e impianti per la dispersione delle ceneri; - spazi e servizi per la sosta o la commemorazione. Gli interventi di nuova costruzione devono essere eseguiti dagli aventi titolo secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, progettati da professionisti abilitati all intervento in zone di particolare pregio 20
22 ambientale. Devono altresì rispettare il contesto architettonico ed essere condotti in modo conforme alle presenti norme, nel rispetto delle prescrizioni indicate nella Guida pratica di manutenzione e restauro in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 38 Ristrutturazione urbanistica Sono lavori di ristrutturazione urbanistica le opere di cui alla lettera h) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori o parti di essi soggetti a riconfigurazione (art. 45), volti alla trasformazione architettonica e funzionale del complesso edilizio. Gli interventi di ristrutturazione urbanistica devono essere eseguiti dagli aventi titolo secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, progettati da professionisti abilitati all intervento in zone di particolare pregio ambientale. Devono altresì rispettare il contesto architettonico. È ammesso il rifacimento anche totale delle strutture e/o dei rivestimenti e l inserimento di elementi ornamentali nuovi purché consoni alla qualità generale della Zona Monumentale. Tali interventi devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 39 Demolizione Sono interventi di demolizione le opere di cui alla lettera i) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori o parti di essi soggetti a riconfigurazione (art. 45) o sulle unità prive di qualsiasi pregio architettonico. Articolo 40 Operazioni ordinarie di pulizia In ambito cimiteriale, si considerano operazioni ordinarie di pulizia le operazioni quotidiane o saltuarie di pulizia dei manufatti da parte del Privato proprietario o concessionario o del Gestore, quali scopatura e lavaggio dei pavimenti, spolveratura e lavaggio di superfici, arredi funerari e serramenti. Per la cura dei materiali lapidei e metallici si rimanda inoltre alle indicazioni relative alle operazioni ordinarie di pulizia contenute nella Guida Pratica di Manutenzione. Tali interventi non richiedono comunicazioni ovvero pareri né al Gestore, né alla CVA e alle Soprintendenze, neppure se il manufatto è soggetto a tutela. Rientrano invece nella manutenzione ordinaria di cui all art. 32 le operazioni di pulitura eccezionale e protezione delle superfici lapidee e degli elementi ornamentali che devono essere effettuate da personale specializzato ed eseguite in conformità alle indicazioni della Guida pratica di manutenzione e restauro. 21
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 2. Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione...
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 2 Art. 1 Regolamento comunale del sevizio cimiteriale... 2 Art. 2 Definizioni, ambiti di applicazione... 2 TITOLO II USI DEL SUOLO, ATTIVITA E FUNZIONI... 2 Art. 3 Sepolture...
DettagliPIANO PARTICOLAREGGIATO DELL OTTAGONO MONUMENTALE DELLA VILLETTA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL OTTAGONO MONUMENTALE DELLA VILLETTA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Indice Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI (specifi ca le caratteristiche generali dello strumento pianifi catorio,
DettagliSERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari
Comune di Pieve di Cento P.zza Andrea Costa, n 17 Pieve di Cento - Provincia di Bologna - C.A.P. 40066 P.I. 00510801202 - C.F. 00470350372 - Tel. 051/6862681 - Fax 051/6862692 III Settore - Ufficio Tecnico
DettagliCOMUNE DI ALBESE CON CASSANO Provincia di Como PIANO CIMITERIALE. (art. 6 regolamento Regionale n. 6 del 9 novembre 2004)
COMUNE DI ALBESE CON CASSANO Provincia di Como PIANO CIMITERIALE (art. 6 regolamento Regionale n. 6 del 9 novembre 2004) (titolo XV regolamento comunale Polizia Mortuaria) Approvato con deliberazione di
DettagliSERVIZI CIMITERIALI A RICHIESTA CIMITERO UNICO CAPOLUOGO. Descrizione opere compiute e relativi prezzi unitari
Comune di Pieve di Cento P.zza Andrea Costa, n 17 Pieve di Cento - Provincia di Bologna - C.A.P. 40066 P.I. 00510801202 - C.F. 00470350372 - Tel. 051/6862681 - Fax 051/6862692 III Settore - Ufficio Tecnico
DettagliPIANO REGOLATORE CIMITERIALE
IL TECNICO ESTENSORE IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE IN ALLEGATO ALLA DELIBERA N DEL PIANO REGOLATORE CIMITERIALE Comune di GENIVOLTA Provincia di Cremona Allegato n. : B Titolo : 1 NORME TECNICHE DI
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI
Comune di Genova REGOLAMENTO COMUNALE SUI GIARDINI CON CINERARI PER ANIMALI D AFFEZIONE, DENOMINATI CIMITERI PER ANIMALI Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 17 marzo 2015 In vigore dal 9 aprile 2015
DettagliTIPOLOGIA INTERVENTO TITOLO ABILITATIVO RIFERIMENTO NORMATIVO DESCRIZIONE INTERVENTO COSTI. D.P.R. 380/01 art. 6 modificato dall'art. 5 L.
TIPOLOGIA INTERVENTO TITOLO ABILITATIVO RIFERIMENTO NORMATIVO DESCRIZIONE INTERVENTO COSTI ordinaria manutenzione D.P.R. 380/01 art. 6 e L.R. 12/05 art. 27 gli interventi edilizi che riguardano le opere
DettagliCOMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A
COMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A REGOLAMENTO ARREDI DELLE AREE PERTINENZIALI Atto collegato
DettagliLe operazioni di esumazione
Le operazioni di esumazione Nota informativa allegata a: MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ESUMAZIONI Le operazioni di esumazione Nota informativa allegata a: MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ESUMAZIONI 1 PERCHÉ
DettagliOGGETTO: RIDETERMINAZIONE TARIFFE PER I SERVIZI CIMITERIALI CON DECORRENZA GENNAIO 2011.
COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 220 OGGETTO: RIDETERMINAZIONE TARIFFE PER I SERVIZI CIMITERIALI CON DECORRENZA GENNAIO 2011. L anno duemiladieci addì due del mese di Dicembre alle
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI COMUNALI
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI COMUNALI CAPO I NORME GENERALI ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento disciplina il servizio per l illuminazione
DettagliSommario Preambolo. Preambolo. Il Consiglio regionale
Proposta di legge di modifica della legge regionale 31 maggio 2004, n. 29 (Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti) Sommario Preambolo Art. 1 Sostituzione
DettagliCOMUNE DI PADOVA CONCESSIONE MANUFATTI E AREE CIMITERIALI. approvato con delibera G.C. n. 642 del 21.12.2010. Servizi Cimiteriali
COMUNE DI PADOVA Servizi Cimiteriali approvato con delibera G.C. n. 642 del 21.12.2010 Tariffe anno 2011 Manufatti ed aree cimiteriali servizi cimiteriali ed illuminazione votiva cremazioni autorizzazioni
Dettagli( testo attuale e modificato)
C O M U N E d i C R E S P I N A Servizi al Territorio Variante al Regolamento Urbanistico - Modifica alle Norme Tecniche di Attuazione relative agli impianti e aree cimiteriali ( articoli 61 e 66 ) ( testo
DettagliTARIFFARIO DEI SERVIZI CIMITERIALI. del Comune di Ravenna anno 2015
Comune di Ravenna AZIMUT SpA TARIFFARIO DEI SERVIZI CIMITERIALI del Comune di Ravenna anno 2015 2 3- ATTIVITA' CIMITERIALI Attività - inumazione salme indigenti _ - inumazione salme e/o resti mortali 227,02
DettagliComune di Cenate Sotto PGT Piano dei servizi 6 settembre 2012
INDICE 1. Elementi costitutivi del... 2 2. Zona S1: aree per l'istruzione pubblica... 2 3. Zona S2: aree per servizi pubblici... 2 4. Zona S3: aree per attrezzature religiose... 2 5. Zona S4: aree pubbliche
DettagliServizi Cimiteriali periodo 1.4.2011-31.3.2014. Elenco offerta prezzi unitari
Città di Portogruaro Provincia di Venezia Area Tecnica Settore Manutenzioni Servizi Cimiteriali periodo 1.4.2011-31.3.2014 Elenco offerta prezzi unitari Data 3.11.2010 Il Responsabile del Procedimento
DettagliProgetto per l ampliamento del cimitero di San Michele in Isola a Venezia
0_5_CIL79_Monestiroli 26-0-200 5:27 Pagina 0 Progetti Carmen Murua Fotografie Stefano Topuntoli Il progetto per l ampliamento del cimitero di San Michele in Isola a Venezia, a parte la palese particolarità
DettagliComune di Castelnovo ne Monti
ALLEGATO A AL CAPITOLATO PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI NEL CAPOLUOGO E NELLE FRAZIONI DESCRIZIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO SEPOLTURE ED ATTIVITA CONNESSE A1 -
DettagliCONCESSIONI AREA CIMITERIALE
TARIFFARIO SERVIZI CIMITERIALI ISTITUZIONALI delibera del C.d.A. di AGEC n 44 del 22/12/2007 delibera del C.d.A. di AGEC n 140 del 21/10/2008 delibera del C.d.A. di AGEC n 157 del 25/11/2008 delibera del
DettagliCOMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari Settore Lavori Pubblici e Tecnologico
COMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari Settore Lavori Pubblici e Tecnologico OGGETTO: ISTRUTTORIA PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE CIMITERIALI. IL RESPONSABILE DEL SETTORE PREMESSO che: Le tariffe di
DettagliNUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI
Allegato E alla DGC n del CITTÀ DI GRUGLIASCO PROVINCIA DI TORINO NUOVE TARIFFE SERVIZI CIMITERIALI CONCESSIONI LOCULI 40 anni 30 anni 20 anni LOCULI NUOVI 1ª fila dal basso 3.370,00 2.737,00 2.448,00
DettagliCOMUNE DI VALFLORIANA REGOLAMENTO COMUNALE CIMITERIALE
COMUNE DI VALFLORIANA PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO COMUNALE CIMITERIALE Approvato con deliberazione consiliare nr. 20 dd. 22.09.2005, integrato con la deliberazione consiliare nr. 3 dd. 08.02.2010 e
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliCOMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa
COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO Provincia di Pisa Regolamento recante disciplina sulla conservazione, l affidamento e la dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Art. 1 Oggetto
DettagliCOMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro
COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro *********************** REGOLAMENTO COMUNALE PER L ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n 36 del 28/11/2014
DettagliDOCUMENTI NECESSARI PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO PER SALME DA TRASFERIRE ALL ESTERO PREVISTI DA ACCORDI INTERNAZIONALI
Allegato 1 DOCUMENTI NECESSARI PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO PER SALME DA TRASFERIRE ALL ESTERO PREVISTI DA ACCORDI INTERNAZIONALI a) Domanda in bollo al Sindaco del Comune in cui si trova la salma da
DettagliCOMUNE DI SUMIRAGO AMPLIAMENTO LOCULI CIMITERIALI CIMITERO DI MENZAGO PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA
COMUNE DI SUMIRAGO PROVINCIA DI VARESE AMPLIAMENTO LOCULI CIMITERIALI CIMITERO DI MENZAGO PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA Progettisti: Geom. Giuseppe Pugliese Geom. Fabio Reho INTRODUZIONE Il progetto
DettagliCOMUNE DI TIVOLI. Descrizione analitica dei servizi in appalto:
COMUNE DI TIVOLI Settore VIII Ufficio Piano Quadro Cimiteriale Capitolato Speciale d Appalto Servizi Funebri Cimiteriali di valenza biennale (24 mesi naturali e consecutivi) Allegato A1al Capitolato Generale
DettagliRichiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio (ai sensi dell art. 18 del Regolamento Edilizio)
COMUNE DI FERRARA Città patrimonio dell Umanità Marca da Bollo PG Allo Sportello Unico per l Edilizia PR Ufficio Ricezione Data di arrivo Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità
DettagliPIANO REGOLATORE CIMITERIALE
Comune di Albuzzano Provincia di Pavia PIANO REGOLATORE CIMITERIALE ALLEGATO C NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INDICE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI E COMPETENZE 3 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI 3 Articolo
DettagliNORME TECNICHE D ATTUAZIONE
COMUNE DI CLES PROVINCIA DI TRENTO NORME TECNICHE D ATTUAZIONE VARIANTE AL P.R.G. INTEGRAZIONE DELLA SCHEDATURA DEL CENTRO STORICO Redatto da: Zanolini arch. Paola Data: Prima Adozione: Adozione Definitiva:
DettagliPIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA
PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA (si veda anche la parte normativa, più sotto) Norme L. 11/11/2009 n. 19; L. 21/10/2010 n. 17 Aumenti massimi (salvo casi particolari) + 35% volume con
DettagliL INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI
PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,
DettagliTITOLO I NATURA E DEFINIZIONI
PIANO DI PROGRAMMAZIONE COMUNALE CONCERNENTE I CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ED I CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ALL APERTURA, AL TRASFERIMENTO DI SEDE E ALL AMPLIAMENTO DI SUPERFICIE DELLE MEDIE
DettagliP I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E
comune di CAMPOSANTO P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E Norme di specificazione per gli interventi di ricostruzione e/o delocalizzazione di edifici posti in territorio rurale vincolati dalla
DettagliPROGETTO PRELIMINARE AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RONCADELLE COMUNE DI RONCADELLE PROVINCIA DI BRESCIA
COMUNE DI RONCADELLE PROVINCIA DI BRESCIA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RONCADELLE AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE PROGETTO PRELIMINARE ELENCO DEGLI ELABORATI RELAZIONE GENERALE E QUADRO ECONOMICO ELABORATI
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni
Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.
DettagliRegolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali
CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
DettagliREGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE PUBBLICHE
COMUNE DI CASTRI DI LECCE C.A.P. 73020 - PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE PUBBLICHE INDICE ARTICOLO 1. PRINCIPI GENERALI ARTICOLO 2. FINALITA ARTICOLO 3. AREE AMMESSE ARTICOLO 4. SOGGETTI
DettagliTariffe relative ai servizi cimiteriali a domanda individuale.
Comune di Bracciano Tariffe relative ai servizi cimiteriali a domanda individuale. Tariffe relative ai diritti sui servizi a domanda individuale e sulle operazioni da effettuare nei cimiteri comunali;
DettagliVariante al Reg. Edilizio Testo vigente
CITTA DI ERACLEA PROVINCIA DI VENEZIA VARIANTE PARZIALE AL PRG N. 37 ai sensi dell art. 48, comma 1, della L.R. 11/04 Variante al Reg. Edilizio Testo vigente ART. 6 - OPERE NON SOGGETTE A PERMESSO DI COSTRUIRE
DettagliLAVORI DI MANUTENZIONE E RELATIVA STIMA ECONOMICA
LAVORI DI MANUTENZIONE E RELATIVA ECONOMICA Palazzina ingresso lato ponente Superficie commerciale coperta mq 204 circa Superficie commerciale esterna: mq 85 circa, non accessibile veicolarmente Piani:
DettagliLEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO
Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
DettagliOPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE
OPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE CHIOSCO VILLASANTA (ALLEGATO 1) PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICA / ILLUSTRATIVA 1 INDICE 1. CENNI STORICI pag. 3 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO pag. 3 3. QUADRO
DettagliCAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)
COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile
DettagliOGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI ELENCO PREZZI UNITARI
OGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI ELENCO PREZZI UNITARI \\cluster\settore4\p_paoli\cimitero38\garaservizicimiteriali\2011 nuova gara\determina approvazione disciplinare\elenco
DettagliDISCIPLINARE IN MATERIA DI AFFIDAMENTO E DI DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI
DISCIPLINARE IN MATERIA DI AFFIDAMENTO E DI DISPERSIONE DELLE CENERI DERIVANTI DALLA CREMAZIONE DEI DEFUNTI Art. 1 - AUTORIZZAZIONE ALL AFFIDAMENTO L autorizzazione all affidamento delle ceneri è rilasciata
DettagliCOMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali
COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE (Cimiteri di Legnago e Vigo-Vangadizza) ALLEGATO A) OPERAZIONI CIMITERIALI Cap.
DettagliALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE
ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE data: MAGGIO 2015 1 SOMMARIO Art. 1 Normativa di riferimento
DettagliCITTA DI SAN MAURO TORINESE
Allegato delib. C.C. n. 35 / 2015 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE Approvato con deliberazione Consiglio comunale n. 35 dell 11 maggio 2015 1 REGOLAMENTO PER
DettagliPARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE
PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE LEGGI E REGOLAMENTI LEGGE REGIONALE N.20 del 9 ottobre 2006 Regolamentazione per la cremazione dei defunti e di loro resti, affidamento, conservazione e dispersione delle
DettagliC O M U N E D I M O N T E V E G L I O Provincia di Bologna
C O M U N E D I M O N T E V E G L I O NORME PER L'APPOSIZIONE DI LAPIDI E DEI CIPPI FUNEBRI PRESSO I CIMITERI COMUNALI approvate con deliberazione della giunta comunale n. 77 dell 11.11.2010 I riferimenti
DettagliPIANO CIMITERIALE NORMATIVA TECNICA DI ATTUAZIONE
COMUNE DI PEREGO Provincia di Lecco PIANO CIMITERIALE NORMATIVA TECNICA DI ATTUAZIONE Contenuti del Piano Cimiteriale Comunale Il Piano Cimiteriale Comunale è redatto ai sensi dell art. 6 del Regolamento
DettagliLegge Regionale 28 aprile 2009, n. 14
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 14 Regolamentazione per la cremazione dei defunti e dei loro resti, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione ( B.U. REGIONE BASILICATA
DettagliCOMUNE DI LADISPOLI Provincia di Roma
COMUNE DI LADISPOLI Provincia di Roma Regolamento di Polizia Mortuaria. (Approvato con delibera di C.C. n. 69 del 20.09.1999) (Modificato con delibera di C.C. n. 79 del 12.12.2001) INDICE GENERALE TITOLO
DettagliREGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013
DettagliINDICE. CAPO V - DISPOSIZIONI VARIE E FINALI Art. 19 - Riferimenti normativi e legislativi Art. 20 - Disposizioni finali
INDICE CAPO I - TITOLI ABILITATIVI Art. 1 - Segnalazione Certificata di Inizio Attività Art. 2 - Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Art. 3 - Comunicazione di Inizio Lavori Art. 4 - Imprese autorizzate
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il sottoscritto.progettista delle opere suddette, nato
DettagliCOMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali
COMUNE DI LEGNAGO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE (Cimiteri di Legnago, Vigo-Vangadizza, San Vito e Canove) ALLEGATO A) OPERAZIONI
DettagliREGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 31-05-2004
REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 31-05-2004 Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 21
DettagliCOMUNE DI SANREMO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE
COMUNE DI SANREMO Ufficio Servizi Cimiteriali AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI DEL TERRITORIO COMUNALE Cimitero Comunale di Valle Armea,Cimitero Monumentale della Foce, Cimiteri frazionali
DettagliREGOLAMENTO PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO ED ARBUSTIVO DELLA CITTA
REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO ED ARBUSTIVO DELLA CITTA Approvato con delibera consiliare n.8 del 3 Febbraio 1997 1 PRINCIPI GENERALI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Rilevata l importanza
DettagliART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti)
ART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti) La zona è destinata ad accogliere attrezzature e servizi pubblici o ad uso pubblico di interesse generale su scala territoriale: uffici pubblici o privati di interesse
Dettagli1. INSERIMENTO URBANISTICO
A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Comune di Pomarance OPERE DI COLLETTAMENTO DELLA RETE FOGNARIA AL NUOVO DEPURATORE RELAZIONE INSERIMENTO URBANISTICO Data Aprile 2015 Codice PGI G089-0636-000 Codice Commessa
DettagliRISTRUTTURAZIONE E EMPLIAMENTO CENTRO SOCIALE/SPORTIVO DI VIA PER PADERNO
RISTRUTTURAZIONE E EMPLIAMENTO CENTRO SOCIALE/SPORTIVO DI VIA PER PADERNO RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA (ALLEGATO 1) 1. PREMESSA Il presente progetto PRELIMINARE è finalizzato all ampliamento dell edificio
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime
DettagliREGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE
COMUNE DI PISA DIREZIONE URBANISTICA REGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE Regolamento CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art.1- Finalità 1) Il presente Regolamento disciplina le tipologie e la collocazione
DettagliUFFICIO TECNICO COMUNALE GOVERNO DEL TERRITORIO
La dicitura Governo del territorio, appare come un essenza inconsistente e priva un radicale rapporto con le cose di tutti i giorni, ed invece è una aspetto della vita pubblica che ci tocca quotidianamente.
DettagliSettore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line
Settore Affari Generali e Istituzionali Disciplinare per le Pubblicazioni on line ANNO 2014 INDICE Art. 1 Principi generali... 3 Art. 2 Modalità di accesso al servizio on line... 3 Art. 3 Atti destinati
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO
ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
DettagliLA GIUNTA REGIONALE DELIBERA
LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la legge regionale 31 maggio 2004, n. 29 (Affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti); Vista la proposta di legge Modifica
Dettagli9^ - 10^ - 11^ - 12^ fila 88,00 8 Concessione ventennale ossari/cinerari doppi
ALLEGATO A TARIFFE CONCESSIONI CIMITERIALI 2012 1 Concessione quarantennale di loculo di 1.610,00 punta. Dal corrispettivo della concessione sono escluse le operazioni di apertura loculo, l inserimento
DettagliRelazione tecnico sanitaria Piano Regolatore cimiteriale - Comune di Tempio Pausania Cimitero di San Pasquale
RELAZIONE TECNICO-SANITARIA (Art. del D.P.R. n 28/9) PREMESSA Nell elaborazione del nuovo P.R.C. del comune di Tempio Pausania, per i cimiteri di Tempio, Nuchis, Bassacutena e San Pasquale, si è tenuto
DettagliCOMUNE DI NOVENTA DI PIAVE
COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Quarta Variante Parziale al Piano degli Interventi (PRG) modifica dell articolo 34 Parcheggi e servizi pubblici delle N.T.A.. Ai sensi dell'art. 18 della L.R.V. 11/2004 e s.m.i..
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
COMUNE DI MUSSOLENTE Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il Piano degli Interventi IL SINDACO Maurizio Chemello IL SEGRETARIO Maria
DettagliREGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato
DettagliComune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE
Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE SCHEMA DELIBERA DI ADOZIONE (PER PUBBLICAZIONE AI SENSI DELL ART. 39 DEL DLGS 33/2013) 1 REGOLAMENTO EDILIZIO URBANISTICO
DettagliART. 29 - ZONA S (servizi ed attrezzature collettive)
ART. 29 - ZONA S (servizi ed attrezzature collettive) A - STATO DI FATTO La zona comprende le parti del territorio comunale destinate ai servizi ed alle attrezzature pubbliche o di uso pubblico. B - OBIETTIVI
DettagliLINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEI MUSEI STORICI DELL INAF
DIPARTIMENTO STRUTTURE SERVIZIO MUSEI LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEI MUSEI STORICI DELL INAF Ai sensi del D.L. 138/2003 Riordino dell'istituto Nazionale di Astrofisica (art. 3, comma 1, lettera i) e del
DettagliPIANO URBANISTICO COMMERCIALE
PIA URBANISTICO COMMERCIALE RME DI ATTUAZIONE Definizioni SV Superficie di vendita Per superficie di vendita di un esercizio commerciale si intende, la misura dell'area o delle aree destinate alla vendita,
DettagliCOMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3
COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3 SERVIZIO I URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA CRITERI E MODALITÀ DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE
DettagliUNITA' DI PROGETTO DECENTRAMENTO FUNZIONI CIMITERIALI
UNITA' DI PROGETTO DECENTRAMENTO FUNZIONI CIMITERIALI TARIFFE 2015 Colombari Pag. 1 Concessioni salma resti e ceneri All'aperto Per una salma Per due salme Per tre salme Per quattro salme Per sei salme
DettagliRealizzazione di opere e interventi strutturali
Realizzazione di opere e interventi strutturali Elenco normativa di riferimento: L. 1086/71 L. 64/74 D.P.R. 380/2001 D.M. Infrastrutture 14.01.2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC 2008) L.R.
DettagliCOMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it
DettagliCOMUNE DI RIPARBELLA
COMUNE DI RIPARBELLA Provincia di Pisa VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE seduta del 2 novembre 2013 Verbale n. 22 OGGETTO : Gestione del Cimitero aggiornamento tariffe per sepolture. COPIA
DettagliINTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA Regolamento comunale sulla cremazione, affidamento e dispersione delle ceneri.
INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA Regolamento comunale sulla cremazione, affidamento e dispersione delle ceneri. APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.43 DEL 28.12.2009 TITOLO 1
DettagliDISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO
DIREZIONE URBANISTICA SERVIZIO Edilizia Privata, DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO Deliberazione Consiglio Comunale n. 13/2014 SCHEDA INFORMATIVA Aprile 2014 In data 25 marzo
DettagliRegolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio
Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza
DettagliMANUTENZIONE STRAORDINARIA
MANUTENZIONE STRAORDINARIA Al Dirigente del Servizio Edilizia Privata COMUNE DI CAGLIARI Diritti di segreteria 28,70 Da effettuarsi sul conto corrente postale n. 22599096 intestato a Comune di Cagliari
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliINDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI
L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.
DettagliDELIBERA DI G.C. N. 105 DEL 13.09.2005 2 LA GIUNTA COMUNALE. Letta la seguente relazione del Responsabile di Polizia Mortuaria:
DELIBERA DI G.C. N. 105 DEL 13.09.2005 2 In continuazione di seduta. LA GIUNTA COMUNALE Letta la seguente relazione del Responsabile di Polizia Mortuaria: Vista la Legge n. 130 del 30/03/2001 che ha introdotto
DettagliUNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala B, piano terra, int.1
UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala B, piano terra, int.1 E BOX AUTO SITO IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala B, piano terra, n.2 2. DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE DELLE UNITÀ
DettagliI SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO
I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO PREMESSA L Associazione Italiana Centro di Informazione sul PVC ha condotto un analisi ragionata e comparata di alcuni strumenti per regolamentare la materia
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
Dettagli