PETROS MARKARIS RESA DEI CONTI

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2 PETROS MARKARIS RESA DEI CONTI Traduzione di Andrea Di Gregorio I GRANDI TASCABILI BOMPIANI

3 Markaris, Petros, Ψωμί. Παιδεία. Ελεύθερια Copyright 2013 by Diogenes Verlag AG, Zürich All rights reserved First published in 2012 by Gavrielides Books, Athens ISBN /2015 Bompiani/RCS Libri S.p.A. Via Angelo Rizzoli Milano I edizione Tascabili Bompiani 2015 I edizione Tascabili Bompiani aprile 2015

4 Partiti sunt vestimenta mea sibi et in vestem meam miserunt sortem. Hanno spartito fra loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica. Giovanni, 19, 24

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6 In memoria di Théo Anghelòpoulos

7 Nota del traduttore Le parole greche sono state trascritte nel modo più intuitivo. L accento è segnato quando cade sull ultima e la terzultima sillaba. Non è stato segnato quando cade sulla penultima, e la parola è piana. I cognomi, al femminile, vengono declinati al genitivo. Quindi, per esempio, la moglie di Kostas Charitos si chiama driana Charitou, e la moglie di Ieràsimos emertzìs è la signora emertzì.

8 1 Lo tiene nella mano sinistra e lascia che il palmo della destra vi scivoli sopra delicatamente, come si fa per spianare un foglietto accartocciato. La destra le trema mentre lo tocca. Ci credereste? Mi era mancato, sussurra. Ciò che tiene in mano è un biglietto da mille dracme, del tutto identico a quello che circolava un tempo, con il iscobolo di Mirone. Mamma, con questo biglietto da mille domani non potrai neanche prenderti un caffè, le dice Caterina. omani significa proprio domani, il 1 gennaio Oggi è l ultimo giorno del 2013, e stiamo per tagliare la vasilòpita, la torta di Capodanno, insieme a Fanis, Caterina e ai nostri consuoceri, Sevastì e Pròdromos. Però, per il barista sarà una bella soddisfazione incassare mille dracme per un caffè, invece di tre euro, replica Adriana. Sì, solo che cinquecento dracme corrispondono a un euro. Non le dannare l anima, le sussurra Fanis. Se la dannerà domani, replica Caterina. E lascia che se la danni domani, ribatte secco Fanis. 9

9 Caterina mia, noi abbiamo già vissuto tutto questo, e ormai non ci fa più impressione. Siamo immuni, interviene Sevastì. Sai quante migliaia di dracme pagava mia madre per un oncia di riso dopo la guerra civile? ròdromos, ti ricordi quanto costava un oncia di riso prima della svalutaione di Markeinis? Tra un po mi chiederai anche quanti cannoni aveva l incrociatore Averoff, replica ròdromos. La conversaione finisce qui, perché Adriana va in cucina e porta la vasilòpita con la frutta secca, mentre Caterina le corre dietro per aiutarla, come sempre. ersonalmente, sospendo il giudiio e non partecipo alla conversaione, almeno fino a quando non avrò capito da che parte pende la bilancia. Capisco l ansia di Caterina per il passaggio dall euretto alla dracmuccia. Riesco anche a capire la calma di Adriana e Sevastì loro dicono che abbiamo passato giorni tremendi con la dracma, e tuttavia abbiamo resistito. Hanno ragione, ma qui si parla di passare da un monolocale a una stana in affitto non è cosa da poco. Adriana e Caterina fanno ritorno come due cameriere di un ristorante di classe, ognuna portando una metà del dolce. Non appena finiscono di servire in tavola si presenta Zisis. La decisione di invitarlo è stata presa da tutta la famiglia, per non lasciarlo da solo la notte di Capodanno, con i foschi pensieri sul fatto che quella misera pensione che gli danno, domani se la prenderà il vento. n ogni caso, la miseria di domani non gli ha impedito di portarci, oggi, una fruttiera in regalo. l regalo di Zisis ci dà l occasione di scambiarci anche i nostri doni. 10

10 Ehi, guardate che stavolta sono regali simbolici, commenta Adriana. Sono gli ultimi doni che compriamo con l euro E proprio per questo ti ho preso una cosa che ti servirà, dice Caterina alla madre, mentre le consegna il suo regalo. Adriana apre il pacchetto e ne estrae un grosso portafogli. a un sacco di tasche per tenere in ordine le tue dracme, le dice Caterina, ridendo. Siamo tornati ai portafogli con tante tasche, ma vuoti, commenta Adriana. Perché non dici nulla? chiedo a Zisis. Che cosa dovrei dire? Che si può vivere anche con poco. Tu sei un maestro in quest arte. Si vive, sì. Ma non è semplice. Puoi fare l eroe e non perdere la dignità, ma te lo ripeto: non è semplice. Per la prima volta, Lambros lascia intuire le difficoltà che affronta per arrivare a fine mese. Poi ricomincia la sfilata dei soliti regali che ci si scambia per Capodanno: maglioni, camicie, magliette, cravatte, finché Caterina mi si avvicina con un grosso sacchetto di plastica e l appoggia davanti a me. Questo è il regalo per te, da Fanis e da me. Guardo il sacchetto di plastica, cercando di indovinare che cosa può contenere, e con la coda dell occhio noto che Fanis e Caterina stanno ridacchiando. Apro il sacchetto e spunta la confezione di un computer portatile. La scoperta è accompagnata da un coro di Auguri, auguri!, mentre io resto a guardare il computer. 11