Rassegna di giurisprudenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (diretta da Maria Alessandra Sandulli e Ilaria Conte)

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1 Rassegna di giurisprudenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (diretta da Maria Alessandra Sandulli e Ilaria Conte) FEBBRAIO 2016 (a cura degli avv.ti Andrea Porro e Silvia De Paolis) Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sentenza 4 febbraio 2016, n. 32 Espropriazione Espropriazione di fatto - Opere di difesa spondale Esclusione. 1. La realizzazione di un muro di argine e di un grande collettore che intercetti tutti gli scarichi che attraversano gli argini, convogliandoli in una stazione di sollevamento complessa non può essere considerata come una c.d. espropriazione di fatto, poiché manca il c.d. svuotamento del diritto dominicale, sia quanto alle facoltà di godimento che a quelle di disposizione, dovendo invece essere considerata come un intervento volto alla tutela del diritto dei proprietari sugli immobili interessati dall intervento. Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sentenza 5 febbraio 2016, n. 34 Concessione di derivazione ad uso idroelettrico Grande derivazione - Nuova domanda Gara Necessità. 1. E legittimo il provvedimento di archiviazione di una domanda di concessione di grande derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico emanato dalla Provincia di Bolzano sul presupposto che tutte le concessioni di derivazione d acqua aventi rilevanza economica devono necessariamente essere assegnate mediante l indizione di una gara ad evidenza pubblica. Riferimenti legislativi: art. 12, d. lgs. 16 marzo 1999 n. 79. Giurisprudenza: T.S.A.P. 15 luglio 2013, n. 131; Corte Cost., 10 maggio 2012, n Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sentenza 5 febbraio 2016, n. 35 Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche Giurisdizione Opere di natura complementare alle opere di difesa spondale Sussistenza. Ambiente VIA Opere di difesa spondale Impugnazione Legittimazione attiva. Ambiente VIA Opere di difesa spondale Impugnazione - Legittimazione uti singulus Presupposti. Ambiente VIA Opere di difesa spondale Impugnazione - Mancata impugnazione del verbale conclusivo della conferenza di servizi che approva il progetto definitivo Procedibilità del ricorso.

2 Ambiente VIA Impugnazione Legittimazione passiva del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Esclusione. Ambiente VIA Impugnazione Sindacato del giudice Limiti. 1. Le controversie riguardanti le opere di collettamento e sollevamento di tutte le acque reflue (bianche, nere e miste) rientrano nella giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche qualora si inseriscano in un generale intervento di difesa dalle inondazioni che preveda la realizzazione di un muro di argine e di un grande collettore che intercetti tutti gli scarichi che attraversano gli argini, convogliandoli in una stazione di sollevamento complessa. Tale impianto, infatti, ha natura complementare rispetto all opera di difesa spondale. 2. I residenti in immobili e/o i proprietari di immobili fronti stanti l area di afferenza ad un intervento di difesa spondale hanno un interesse qualificato e differenziato che li legittima all impugnazione dei provvedimenti amministrativi che, approvando detto intervento, incidono sul godimento e sul valore di mercato degli immobili e sull interesse alla conservazione dell assetto ambientale in cui gli stessi sono inseriti. 3. Il singolo può agire in sede giurisdizionale contro un provvedimento amministrativo esplicante effetti sull ambiente in cui vive, individuando precisamente il bene della vita che dall iniziativa dei pubblici poteri potrebbe essere pregiudicato e dimostrando che non si tratta di un bene che pervenga identicamente ed indivisibilmente ad una pluralità o più o meno vasta di soggetti, ma che rispetto ad esso egli si trova in posizione differenziata a tale da legittimarlo ad agire uti singulus a sua difesa (fattispecie relativa all impugnazione di un provvedimento positivo di VIA). 4. E procedibile il ricorso avverso il provvedimento positivo di VIA in mancanza dell impugnazione del verbale della conferenza di servizi decisoria di approvazione definitiva di un intervento di difesa spondale, in virtù del rapporto di presupposizione funzionale diretta e immediata che lega i due atti e della diversità delle funzioni svolte da essi a tutela di differenti interessi pubblici. 5. Il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici espresso nel procedimento per l adozione del provvedimento di VIA non comporta che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali sia legittimato passivo nel ricorso avverso tale provvedimento positivo di VIA. 6. Il provvedimento positivo di VIA non si sostanzia in una mera verifica tecnica circa la astratta compatibilità ambientale dell opera, ma implica una complessa e approfondita analisi comparativa tesa a valutare il sacrificio ambientale imposto rispetto all utilità socioeconomica, tenuto conto delle alternative possibili e dei riflessi della stessa c.d. opzione zero; la natura schiettamente discrezionale della decisione finale la rende sindacabile nei soli limiti della illogicità arbitrarietà, irragionevolezza, irrazionalità o travisamento dei fatti. Giurisprudenza: Cons. Stato, sez. V, 8 ottobre 2002, n. 5312; Id., sez. VI, 16 febbraio 2005, n. 479; Id., sez. VI, 13 settembre 2010, n. 6554; Id., 19 giugno 2008, n. 3049; Id., sez. IV, 7 novembre 2014, n. 5484; Id., sez. IV, 26 agosto 2014, n. 4280; Id., sez. V, 31 maggio 2012, n. 3254; Id., sez. IV, 5 luglio 2010, n

3 Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sentenza 8 febbraio 2016, n. 38 dichiarazione in concorrenza - Criteri di preferenza - Migliore utilizzo della risorsa idrica - Maggiore producibilità Legittimità. dichiarazione in concorrenza - Criteri di preferenza - Priorità temporale - Natura residuale. dichiarazione in concorrenza - Giudizio di preferibilità - Discrezionalità tecnica - Sindacato giurisdizionale Esclusione. 1. E legittima la preferenza accordata ad una domanda di concessione di idroderivazione in virtù, dalla maggiore producibilità di energia elettrica, dal rilascio nel corso d acqua di un maggiore Deflusso Minimo Vitale e dal miglior rapporto tra la portata d acqua derivata e la producibilità dichiarata. 2. Il criterio di preferenza fondato sulla priorità temporale della domanda di concessione presentata ha natura residuale e trova applicazione solo quando i progetti di idroderivazione in concorrenza siano sostanzialmente equivalenti, rectius quando all esito dell istruttoria non sia emersa la prevalenza di uno di essi in ordine al più razionale utilizzo della risorsa idrica. 3. Il giudizio di preferibilità, così come espresso dall amministrazione concedente su un progetto di idroderivazione, qualora non sia inficiato da macroscopica illogicità, irrazionalità, arbitrarietà o travisamento di fatti, ma sia espressione della discrezionalità tecnica dell amministrazione medesima, deve ritenersi sottratto al sindacato giurisdizionale di legittimità. Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sentenza 10 febbraio 2016, n. 43 Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche Giurisdizione Opere complesse per la realizzazione di un collegamento viario Sussistenza. Espropriazione Art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001 Procedura espropriativa semplificata. Espropriazione Art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001 Natura vincolata Effetti. 1. La giurisdizione del Tribunale superiore delle Acque Pubbliche, ai sensi dell art. 143, comma 1, R.D. n. 1775/1933, ha ad oggetto i ricorsi avverso i provvedimenti amministrativi adottati in materia di acque pubbliche, compresa la deliberazione di approvazione del progetto di un ponte ed i relativi atti attuativi, essendo demandate alla sua giurisdizione speciale non solo le controversie aventi ad oggetto opere esclusivamente idrauliche, ma anche

4 quelle relative ad opere complesse, compiute al fine di realizzare un collegamento viario, che interferiscano sul regime idrico. 2. L art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001 descrive una procedura espropriativa semplificata nelle forme, ma complessa negli esiti, al termine della quale viene adottato un provvedimento che assorbe in sé sia la dichiarazione di pubblica utilità, che il decreto di esproprio; con la precisazione che mediante l adozione del provvedimento acquisitivo, la p.a. riprende a muoversi nell alveo della legalità esercitando una funzione amministrativa meritevole di tutela privilegiata in ragione degli scopi di pubblica utilità perseguiti, sebbene emersi successivamente alla consumazione di un illecito ai danni del soggetto ablato. 3. Il provvedimento acquisitivo ex art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001, una volta che la p.a. ha escluso la restituzione dell area, rientra tra gli atti vincolati essendo l unico modo per escludere ex lege, con effetti non retroattivi, le conseguenze derivanti dall occupazione illegittima delle aree e della loro irreversibile trasformazione; pertanto, non è necessaria la preventiva comunicazione di avvio del procedimento. Riferimenti legislativi: art. 143, comma 1, R.D. n. 1775/1933; art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001; art. 7, l. n. 241/1990. Giurisprudenza: T.A.R. Liguria, sez. I, 14 novembre 2003, n. 1466; Corte Cost., 30 aprile 2015, n. 71; la giurisprudenza amministrativa maggioritaria è contraria alla massima n. 3, per tutte v. Cons. Stato, sez. IV, 3 settembre 2014, n Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sentenza 11 febbraio 2016, n. 49 dichiarazione in concorrenza - Criteri di preferenza - Canone di compatibilità e tutela ambientale Legittimità. 1. E preferibile la domanda di idroderivazione scelta dall amministrazione concedente in forza dei criteri di cui all art. 9 del R.D. n. 1775/1933 interpretati ed applicati alla luce della rilevanza primaria accordata dalla disciplina europea e costituzionale al canone di compatibilità e di tutela ambientale finalizzato alla salvaguardia della qualità delle acque. Tribunale Superiore Acque Pubbliche, sentenza 16 febbraio 2016, n. 53 Tribunali Regionali delle Acque Pubbliche Sentenze Appello Decorrenza del termine per impugnare. Tribunali Regionali delle Acque Pubbliche Sentenze Appello - Comunicazione a mezzo pec del testo integrale della sentenza Effetti. 1. La comunicazione del testo integrale della sentenza a mezzo di posta elettronica certificata da parte della cancelleria è idonea a far decorrere il termine previsto dal primo comma dell art. 189 R.D. 11 dicembre 1933 n per l appello avverso le sentenze dei

5 Tribunali Regionali delle Acque Pubbliche. Pertanto l appello proposto oltre i trenta giorni dalla comunicazione a mezzo p.e.c. del testo integrale della sentenza è inammissibile per tardività. Tribunale Superiore Acque Pubbliche. sentenza 17 febbraio 2016, n. 55 Tribunali Regionali delle Acque Pubbliche Sentenze Appello Specificità dei motivi di appello Art. 342 c.p.c. Applicabilità. 1. Il rinvio contenuto nell art. 208 del R.D. 11 dicembre 1933 n ha natura dinamica sicché deve intendersi operato al codice di rito vigente, salvo deroghe espressamente previste. Pertanto l appello delle sentenze dinanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche deve contenere a pena di inammissibilità, rilevabile d ufficio, l indicazione degli specifici capi della sentenza impugnata, dei passaggi argomentativi che la sorreggono, la formulazione delle ragioni di dissenso e delle modifiche che vengono richieste, ai sensi dell art. 341 c.p.c. Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sentenza 19 febbraio 2016, n. 59 Concessione di derivazione ad uso idroelettrico Mancata attestazione di conformità al Piano di Tutela delle Acque - Effetti. Concessione di derivazione ad uso idroelettrico Domande in concorrenza - Giudizio di equivalenza. 1. La mancata documentazione da parte dell istante della conformità di un progetto alle regole di salvaguardia del Piano di Tutela delle Acque non comporta decadenze automatiche qualora la legge regionale non obblighi i richiedenti le concessioni idriche ad attestare siffatta conformità. 2. Il giudizio di equivalenza tra due domande in concorrenza è illegittimo per carenza di motivazione qualora non sia congruente con le risultanze dell istruttoria.

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