RELAZIONE TECNICA DI Valutazione Acustica Previsionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE TECNICA DI Valutazione Acustica Previsionale"

Transcript

1 Area Ambiente Consulenza e Gestione Ambientale Via S. Gregorio VII, Salerno tel/fax 089/ alfredoamato1960@libero.it Committente: EDIL CAVA S.R.L. RELAZIONE TECNICA DI Valutazione Acustica Previsionale REALIZZAZIONE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE PER LE ATTIVITA DI MESSA IN RISERVA E RECUPERO IN R13 ED R5 E DI DEPOSITO PRELIMINARE IN D15 DI RIFIUTI NON PERICOLOSI, NEL COMUNE DI CAVA DE TIRRENI (SA), ALLA VIA ALFONSO D AMICO ZONA INDUSTRIALE SALERNO, 9 SETTEMBRE 2015 IL RELATORE DOTT. ALFREDO AMATO TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE (ART. 2 COMMA 6 E 7 DELLA LEGGE 447/95) CON D.P.G.R. N DEL 3/11/99 Pagina 1 di 21

2 I N D I C E 1. PREMESSA La Disciplina Transitoria Contenuta Nel dpcm 01/03/1991 e Il dpcm 14/11/ La Valutazione di impatto acustico Valutazione del Clima acustico 7 2. DESCRIZIONE DEL SITO, DELLE STRUTTURE E DELLE SORGENTI SONORE Descrizione Del Sito Descrizione sommaria delle opere in progetto Descrizione delle attrezzature dell impianto Individuazione dei ricettori VALUTAZIONE ACUSTICA PREVISIONALE individuazione delle sorgenti sonore fisse calcolo di stima delle immissioni sonore Propagazione del suono all'esterno Caratteristiche dei locali e potere fonoisolante Livello sonoro dell emittente interna valutazione previsionale dei livelli di immissione di rumore in ambiente esterno Misure Fonometriche Condizioni di misura generali Risultati delle misure Descrizione delle sorgenti Sonore significative a carattere stazionario Verifica d impattto acustico Validità della valutazione CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 18 Pagina 2 di 21

3 1. PREMESSA Su incarico della EDIL CAVA S.R.L., con sede operativa nel comune di Cava de Tirreni, alla via A. D Amico., il sottoscritto dott. Alfredo Amato, iscritto nell elenco del Tecnici Competenti in Acustica Ambientale (art. 2 comma 6 e 7 della Legge 447/95) con D.P.G.R. n del 3/11/99 (allegato 2), redige su base teorica un parere sull impatto acustico inerente la realizzazione di un capannone industriale per lo svolgimento di Attività di messa in riserva, trattamento e recupero R13 R5 e di deposito preliminare D15 di rifiuti non pericolosi, in applicazione dell art. 8 comma 4 della Legge-Quadro n 447 del 25/10/95 pubblicata sulla Gazz. Uffic. del 30/10/ LA DISCIPLINA TRANSITORIA CONTENUTA NEL DPCM 01/03/1991 E IL DPCM 14/11/1997 Il dpcm 01/03/91, pubblicato in data 08/03/91 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n 57 Serie Generale Parte Prima, introduce, in base all art. 4 della Legge 833/78 e all art. 2 della Legge 349/89, Limiti Massimi di Esposizione al Rumore negli Ambienti Abitativi e nell Ambiente Esterno. Successivamente, secondo quanto previsto dalla legge quadro 447/95, è stato pubblicato sulla G.U. dell'01/12/97 il d.p.c.m. 14/11/97 ("Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore") che in parte abroga e in parte modifica i contenuti dei d.p.c.m. 01/03/91 e fissa i limiti massimi alle immissioni sonore. Tali limiti, distinti in diurno e notturno, sono differenziati in base alla destinazione d'uso dell'area, secondo classi esplicitate in entrambi i decreti. In attesa della suddivisione definitiva del territorio comunale, "si applicano alle sorgenti sonore fisse escludendo quindi ogni forma di traffico o sorgente mobile, i limiti di accettabilità riportati nella tabella III, secondo quanto previsto dall'art. 6 del d.p.c.m. 0 1/03/91, se rimane inalterato. Il Comune di Cava de Tirreni ha disposto tale provvedimento e si applicano i limiti di tab. IVB. A tale assetto normativo definitivo dovranno adeguarsi anche le sorgenti mobili. L art. 2 comma 3 del d.p.c.m. 14/11/97 definisce e puntualizza dove devono essere eseguiti i rilevamenti e le verifiche dei valori di emissione: in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità". I valori limite, stabiliti nello stesso decreto, sono riportati nelle tabelle IV A, IV B, IV C, IV D. Essi sono da rispettare una volta definita, da parte del comune, la suddivisione del territorio nelle 6 classi di destinazione d'uso riportate in tabella V, espresse nel d.p.c.m. 01/3/91 e ribadite ugualmente nel d.p.c.m. 14/11/97, cui vengono assegnati i limiti obiettivo descritti dalla tab. IV C. La progressione nella applicazione dei valori limite di cui al nuovo decreto è la seguente: 1) i comuni fissano limiti obiettivo di qualità" (qui tab. IV C) mediante la zonizzazione acustica; 2) nelle stesse zone, l'insieme delle sorgenti non deve superare i limiti di immissione (qui tab. IV B) mentre la singola sorgente non deve superare i limiti di emissione (qui tab. IV A); 3) i piani di risanamento acustico comunale scattano automaticamente se vengono superati i limiti di attenzione (qui tab. IV D); questi sono, nel lungo periodo, pari ai limiti di immissione; se invece di considerare una sola ora di disturbo, il limite di attenzione è pari al valore del limite di immissione aumentato di 10 db(a) in orario diurno e 5 db(a) in orario notturno. Il nuovo decreto modifica inoltre nei limiti e nei criteri applicativi dei criterio differenziale il d.p.c.m. 01/03/91. L'art. 4 del d.p.c.m. 14/11/97 prevede infatti che, per zone non esclusivamente industriali, non debbano essere superate, all'interno degli ambienti abitativi, determinate differenze tra il livello limite di immissione del rumore ambientale ed il livello del rumore residuo, cioè tra i livelli rispettivamente misurati in presenza ed in assenza della specifica sorgente: tali valori differenziali massimi sono pari a 5 db(a) per il periodo diurno e 3 db(a) per il periodo notturno, fatto salvo il caso in cui l'effetto del rumore si possa ritenere trascurabile, ovvero nei seguenti casi: Pagina 3 di 21

4 a) se il rumore misurato all'interno dell'abitazione a finestre aperte è inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; b) se il livello del rumore ambientale misurato all'interno dell'abitazione a finestre chiuse è inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno. Tra le altre novità introdotte si ricordano: 1) la definizione dell'applicabilità dei limiti di immissione e della presentazione dei piani di risanamento per le infrastrutture di trasporto (artt. 4 e 6.3); inoltre il decreto rimanda all'emanazione di un ulteriore specifico decreto i limiti di emissione nelle fasce di pertinenza (art. 3); 2) l'introduzione dei valori di attenzione riferiti ad un'ora e riferiti all'intero tempo di riferimento (art. 6.1 ); 3) la presentazione di un piano di risanamento (art. 7 della Legge n. 447/95) è necessaria quando si ha il superamento dei valori di attenzione; nel caso di aree esclusivamente industriali tale piano deve essere presentato se si superano i valori relativi all'intero periodo di riferimento (art. 6.2); 4) finché i comuni non adottano una suddivisione del territorio redigendo la zonizzazione acustica si applicano i limiti di cui all'art. 6 comma 1 dei d.p.c.m. 01/03/91; 5) il superamento dei limiti acustici comporta l'adozione di sanzioni (art. 8.2); 6) la definizione di valori di qualità indicati nella Legge Quadro n. 447/95 (art. 7). Il d.p.c.m. 14/11/97 è entrato in vigore 01/01/98 (art. 10) e con l'effetto dell'entrata in vigore sono stati aboliti i commi 1 e 3 dell'art. 1 del d.p.c.m. 01/03/91. Tabella III Zonizzazione Limite diurno Leq db(a) Limite notturno Leq db(a) Tutto il territorio nazionale Zona A (decreto ministeriale n 1444/68) (*) Zona B (decreto ministeriale n 1444/68) (*) Zona esclusivamente industriale (*) Zone di cui all art. 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968 n 1444: Zona A: Centro storico Zona B: Zona Mista Tabella IV A Valori limite di emissione - Leq in db(a) (art. 2 d.p.c.m. 14 Novembre 1997) tempi di riferimento classi di destinazione d uso del territorio limite diurno - ( ) limite notturno - ( ) aree particolarmente protette aree prevalentemente residenziali aree di tipo misto aree di intensa attività umana aree prevalentemente industriali aree esclusivamente industriali Pagina 4 di 21

5 Tabella IV B Valori limite assoluti di immissione - Leq in db(a) (art. 3 d.p.c.m. 14 Novembre 1997) tempi di riferimento classi di destinazione d uso del territorio limite diurno - ( ) limite notturno - ( ) aree particolarmente protette aree prevalentemente residenziali aree di tipo misto aree di intensa attività umana aree prevalentemente industriali aree esclusivamente industriali Tabella IV C Valori di qualità - Leq in db(a) (art. 7 d.p.c.m. 14 Novembre 1997) tempi di riferimento classi di destinazione d uso del territorio limite diurno - ( ) limite notturno - ( ) aree particolarmente protette aree prevalentemente residenziali aree di tipo misto aree di intensa attività umana aree prevalentemente industriali aree esclusivamente industriali Tabella IV D Valori di attenzione - Leq in db(a) (art. 6 d.p.c.m. 14 Novembre 1997) Riferiti a 1 ora Riferiti al tempo di riferimento classi di destinazione d uso del territorio diurno notturno diurno Notturno (06.00 (22.00 (06.00 ( ) 22.00) 06.00) 22.00) aree particolarmente protette aree prevalentemente residenziali aree di tipo misto aree di intensa attività umana aree prevalentemente industriali aree esclusivamente industriali Pagina 5 di 21

6 Tabella V Valori dei limiti massimi del livello sonoro equivalente (Leq db(a)) relativi alle classi di destinazioni del territorio Classi di destinazioni d uso e relativa descrizione Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe VI Aree particolarmente protette, cioè quelle aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento base per la loro utilizzazione come ad esempio aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici ecc..- Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale, cioè quelle aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali.- Aree di tipo misto, cioè quelle aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrice.- Aree di intensa attività umana, cioè quelle aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con lata densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali ed uffici, con presenza di attività artigianali: le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie: le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.- Aree prevalentemente industriali, cioè quelle aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.- Aree esclusivamente industriali, cioè quelle aree esclusivamente interessate da attività industriali prive di insediamenti abitativi LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO Per impatto acustico si intende l insieme delle conseguenze e degli effetti che derivano all ambiente dalle emissioni sonore prodotte da una data attività. Per effetto della disposizione contenuta nell art. 8 della legge quadro i progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale ai sensi dell art. 6 della legge 08/07/86, n 349, ferme restando le prescrizioni di cui ai d.p.c.m. 10/08/88, n 377, e successive modificazioni, e 27/12/88, pubblicato nella G.U. n 4 del 05/01/89, devono essere redatti in conformità alle esigenze di tutela dall inquinamento acustico delle popolazioni interessate. Secondo le prime indicazioni che pervengono dai progetti delle Regioni, la documentazione deve contenere elementi che per lo specifico impianto o attività consentano: a) di individuare i limiti massimi di emissione ed immissione a cui e soggetto; b) desumere il rispetto di tali limiti; c) valutare il peggioramento del clima acustico locale, al fine del mantenimento o conseguimento dei limiti di qualità. Qualora si preveda un superamento dei limiti di emissione la documentazione dovrà indicare le misure previste per ridurre le emissioni sonore causate dall attività o dagli impianti. Per la redazione delle valutazioni e l esecuzione delle eventuali misurazioni si dovrà far riferimento ai criteri di buona tecnica previsti per la descrizione dei livelli sonori nell ambiente dalla norma UNI Il relativo documento dovrà essere sottoscritto da un tecnico competente ai sensi dell art. 2 comma 6 della legge 447/1995. Nell ambito delle procedure previste dalla legge 349/86, ovvero su richiesta dei comuni, i competenti soggetti titolari dei progetti o delle opere predispongono la documentazione di impianto acustico relativa alla realizzazione, alla modifica o al potenziamento delle seguenti opere: aeroporti, aviosuperfici, eliporti; strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), seconda la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n 285 e successive modificazioni; Pagina 6 di 21

7 discoteche; circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi; impianti sportivi ricreativi; ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.- Per effetto del comma 4 dell art. 8 le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, i provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché le domande di licenza o di autorizzazione all esercizio di attività produttive, devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico. In base al comma 5 dell art. 8 la documentazione di cui ai commi 2, 3, 4 dello stesso articolo e resa sulla base dei criteri stabiliti dalla Regione con le modalità di cui all art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n 15. Le domande di licenza o autorizzazione all esercizio delle attività di cui al citato comma 4 (attività produttive, sportive, ricreative...), che si prevede possano produrre valori di emissione superiori a quelli determinati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/11/97, deve contenere l indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall attività o dagli impianti. La relativa documentazione deve essere inviata all ufficio competente per l ambiente del comune ai fini del rilascio del relativo nullaosta VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO Il comma 3 dell art. 8 della legge prevede per particolari tipologie di insediamenti, meritevoli di una più rigorosa tutela, una valutazione previsionale del clima acustico, che consenta di assicurare agli occupanti il pieno rispetto sia dei limiti massimi di immissione che di quelli di qualità, individuando le eventuali modifiche da apportare ai progetti in questione (es. modifiche dei flussi di traffico, prestazioni di isolamento acustico ecc.). Gli insediamenti, per i quali devono essere redatte le valutazioni del clima acustico sono: a) scuole e asili nido: b) ospedali; c) case di cura e di riposo; d) parchi pubblici urbani ed extraurbani; e) nuovi insediamenti residenziali prossimi a opere per le quali e prevista la valutazione previsionale di impatto di cui sopra. 2. DESCRIZIONE DEL SITO, DELLE STRUTTURE E DELLE SORGENTI SONORE 2.1 DESCRIZIONE DEL SITO Il lotto individuato per la realizzazione dell unità produttiva ha una superficie di mq ed è sito nel comune di Cava de Tirreni, alla via A. D amico. L area è classificata zona omogenea D nel piano territoriale del consorzio A.S.I. di Salerno. I terreni di cui è formato il lotto sono identificati al foglio catastale del comune di Cava de Tirreni n. 6, mappali 27, 32, 87, 25, 380, 1902, 1900, 1897, 28, 225, 1950 e Dall analisi delle caratteristiche del territorio comunale, della effettiva fruizione dello stesso, e tenendo in considerazione le varie destinazioni urbanistiche previste dal vigente P.R.G. Comunale, della situazione topografica esistente, nonché dalla Zonizzazione Acustica del comune di Cava De Tirreni, si è potuto appurare che l area è in classe V aree prevalentemente industriali. Pagina 7 di 21

8 Classe V Aree prevalentemente industriali, i cui limiti sono di 70 db(a) diurno e 60 db(a) notturni Non sono presenti né previsti ricettori sensibili quali scuole, ospedali ecc. confinanti con le opere in progetto. Area di interesse (classe V) Pagina 8 di 21

9 2.2 DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE IN PROGETTO La Edil Cava S.r.l intende eseguire diverse attività inerenti la gestione di rifiuti speciali non pericolosi, che possono essere nel complesso definite come: R13 MESSA IN RISERVA D15 DEPOSITO PRELIMINARE SENZA TRATTAMENTO R5 TRATTAMENTO E RECUPERO Per maggiore chiarezza si indicano nel seguito le specifiche fasi indicando per ciascuna di esse le modalità, gli impianti impiegati, gli scarti che ne derivano, a quanto altro connesso alla fase. I rifiuti in generale che si intendono ritirare presso il nuovo stabilimento e le relative operazioni, sono elencati nella seguente tabella A. TABELLA A CER DESCRIZIONE OPERAZIONE R13 R5 D Cemento X X miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, X X diverse da quelle di cui alla voce Plastica X * miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce X X X terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce X X fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce X X X materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla X X voce rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da X X quelli di cui alle voci , e polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce X X rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di X X cui alla voce scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione X X (sottoposti a trattamento termico) rifiuti di calcinazione e di idratazione della calce X X rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, X X diversi da quelli di cui alle voci e materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e X *CON IL CER SI CLASSIFICANO SIA IL FRESATO D ASFALTO DERIVANTE DALLA SCARIFICA DEL MANTO STRADALE, SIA LA GUAINA IMPERMEABILIZZANTE DERIVANTE DALLE COPERTURE SOLAI. NEL PRIMO CASO È POSSIBILE AVVIARE IL CONGLOMERATO BITUMINOSO RIMOSSO A TRATTAMENTO PER IL RECUPERO IN EDILIZIA (R5), NEL SECONDO LA GUAINA BITUMINOSA È DESTINATA A SMALTIMENTO (D15 NELLA FATTISPECIE) Pagina 9 di 21

10 2.3 DESCRIZIONE DELLE ATTREZZATURE DELL IMPIANTO Sul sito insisteranno i seguenti macchinari: N 1 pala gommata; N 1 frantoio dotato di deferrizzatore, con annesso gruppo di selezione e vagliatura; N 1 vaglio rotante; N 1 pesa La pala gommata servirà per caricare i rifiuti negli impianti di trattamento (di seguito descritti), per spostare i cumuli di materiale in uscita dagli stessi verso le aree destinate allo stoccaggio temporaneo, prima di essere venduto (R5). Inoltre la pala gommata potrà essere utilizzata per caricare la materia prima ottenuta dal recupero sui veicoli dei clienti. La stessa pala sarà impiegata per movimentare i rifiuti in deposito preliminare (D15) e quelli per i quali è prevista la sola messa in riserva (R13), in uscita dallo stabilimento, e destinati ad altri impianti autorizzati allo smaltimento e/o al recupero. 2.4 INDIVIDUAZIONE DEI RICETTORI L area dove è prevista la realizzazione delle opere è scarsamente urbanizzata. Non sono visibili nelle immediate vicinanze dell area in oggetto abitazioni private. 3. VALUTAZIONE ACUSTICA PREVISIONALE 3.1. INDIVIDUAZIONE DELLE SORGENTI SONORE FISSE Le sorgenti di rumore riconducibili al sito in esame sono rappresentate da: N 1 pala gommata; N 1 frantoio dotato di deferrizzatore, con annesso gruppo di selezione e vagliatura; N 1 vaglio rotante; N 1 pesa L impianto di trattamento dei rifiuti è previsto all interno di un capannone. Per quanto concerne i flussi di autoveicoli si rimanda alla consultazione dell apposito paragrafo. Non essendo tecnicamente possibile eseguire una stima dei livelli di rumore immessi in esterno da ogni singolo elemento costituente l impianto di trattamento nel suo insieme, si considera l insieme degli impianti interni come una sorgente puntiforme non direzionale, poiché irraggia onde sonore in modo uniforme in tutte le direzioni. Per tali sorgenti è preventivamente stimabile un livello sonoro dell'emittente pari a 85 dba, beninteso all interno del capannone. Pagina 10 di 21

11 Tale previsione è evidentemente prudenziale, potendo ragionevolmente ritenere che gli impianti in precedenza elencati sono dotati di marcatura CE (direttiva macchine) e, pertanto, caratterizzati da livelli di potenza sonora conformi alle norme vigenti in materia di tutela della salute dei lavoratori (D. Lgs. 81/08). 3.2 CALCOLO DI STIMA DELLE IMMISSIONI SONORE Il valore dell'attenuazione sonora dovuta alla divergenza da una sorgente puntiforme non direzionale si ottiene dalla seguente relazione, in cui si prendono a riferimento i valori sonori ponderati A: LA = LA,rif 20 log (r/rrif) dba dove r distanza dalla sorgente del punto in cui si ricerca il livello; rrif distanza dalla sorgente del punto in cui si conosce il livello; LA livello ricercato nella posizione posta a distanza r dalla sorgente; LA,rif livello conosciuto a distanza r dalla sorgente. In tale modellazione si è tenuto conto che le singole sorgenti sonore danno luogo ad un'onda sferica. Nella trattazione presente, comunque, vale la pena ricordare che i macchinari impiegati per la produzione saranno caratterizzati da livelli di potenza sonora dichiarati dal produttore e conformati alla normativa vigente (marcatura CE ai sensi della direttiva macchine) PROPAGAZIONE DEL SUONO ALL'ESTERNO All'esterno è la parete di tamponamento che si comporta da sorgente, trasferendo verso l'ambiente circostante la frazione sonora non assorbita. Pertanto, la legge di propagazione può essere definita ipotizzando una sorgente che dà origine ad onde di tipo cilindrico, per cui la relazione è: LA = LA,rif 10 log (r/rrif) dba con il detto significato dei simboli CARATTERISTICHE DEI LOCALI E POTERE FONOISOLANTE L'opificio sarà realizzato con una struttura portante in calcestruzzo armato. I tamponamenti esterni sono costituiti da pareti di cemento caratterizzati da un elevato potere fonoisolante. Infatti i blocchi di tamponamento offrono un'elevata massa e, quindi, consentono un abbattimento acustico per un ampio spettro sonoro. Pagina 11 di 21

12 Per la componente strutturale prevista per la realizzazione dei tamponamenti, il potere fonoisolante RW è individuabile con i seguenti relativi valori come classe di trasmissione sonora (STC1) posto pari all'indice d'isolamento sonoro trasmesso per via aerea (Ia): TIPOLOGIA CARATTERISTICHE R W parete con blocco cavo in cemento blocco cavo di 20 cm in calcestruzzo leggero; finitura con due lati di intonaco di sabbia e gesso di 15 mm. ( 2 ) 50 db In altri termini, applicando la legge di massa valida per incidenza casuale del suono in un campo acustico diffuso di un ambiente chiuso 3, RW = 18 log (f M) 44 [db] Dove: f frequenza della banda d'ottava; M massa per unità di superficie del pannello isolante; che, per un muro che segue la legge di massa nel campo di frequenza fissato, può essere scritta: RW = 20 log (M) 10 [db] Pertanto, si può determinare: TIPOLOGIA parete con blocco cavo in cemento MASSA [kg/m 2 CARATTERISTICHE ] 150 blocco cavo di 20 cm in calcestruzzo leggero; finitura con due lati di intonaco di sabbia e gesso di 15 mm. Peso di circa 150 kg/m 2. R W 53 db Prudenzialmente, a vantaggio di sicurezza nella previsione dell'abbattimento sonoro, vengono assunti i valori riscontrati in letteratura, risultando più bassi. Pertanto si assume il valore di 48 db di fonoisolamento. Per tenere conto della presenza di finestrature e portoni di ingresso, che ammontano a non oltre il 40% della superficie di facciata, può essere stimato un potere fonoisolante ponderato sulle superfici, ridotto prudenzialmente al 60%, per cui nelle calcolazioni si assume il valore di RW = db 1 acronimo di Sound Transmission Class. 2 cfr Mario Cosa Rumore e vibrazioni Maggioli Editore; 3 cfr Mario Cosa Rumore e vibrazioni Maggioli Editore. Pagina 12 di 21

13 3.2.3 LIVELLO SONORO DELL EMITTENTE INTERNA Il modello di valutazione si basa sul seguente schema geometrico ipotizzando che l insieme degli impianti costituiscano una sorgente sonora puntiforme non direzionale che dia a circa 2 m un Leq di 85 db(a) e che la stessa disti dalla parete di tamponamento circa 3 m: livello sonoro a m 2 (rrif) dalla sorgente LA,impianto = 85 dba; distanza dalla parete di tamponamento r1 = 3 m; potere fonoisolante ridotto della parete finestrata RW = 28 db; distanza del confine dalla parete r2 = 10 m; Pertanto, il livello di pressione sonora stimato sul confine è pari a: L A,confine = LA,impianto 20 log (r1/rrif) RW 10 log (r2/rrif) che, in termini numerici è dato da: L A,confine = log (3/2) log (10/6) = ,2 = 51.3 dba 3.3. VALUTAZIONE PREVISIONALE DEI LIVELLI DI IMMISSIONE DI RUMORE IN AMBIENTE ESTERNO La valutazione previsionale dei livelli di immissione di rumore in ambiente esterno parte da una indagine del clima acustico esistente (stato di fatto), attraverso rilievi fonometrici eseguiti nell area dove è prevista la realizzazione del complesso descritto in precedenza. Si consulti in proposito la planimetria appresso riportata dove sono riportati i punti di misura. Pagina 13 di 21

14 Si ribadisce in questa sede che il comune di Cava de Tirreni ha classificato l area di interesse in zona V (aree prevalentemente industriali), per la quale i limiti di rumore sono: Valori limite di emissione - Leq in db(a) (art. 2 d.p.c.m. 14 Novembre 1997) tempi di riferimento classi di destinazione d uso del territorio limite diurno -( ) limite notturno -( ) aree prevalentemente industriali Valori limite assoluti di immissione - Leq in db(a) (art. 3 d.p.c.m. 14 Novembre 1997) tempi di riferimento classi di destinazione d uso del territorio limite diurno -( ) limite notturno -( ) aree prevalentemente industriali L'art. 4 del d.p.c.m. 14/11/97 inoltre prevede che, per zone non esclusivamente industriali, non debbano essere superate, all'interno degli ambienti abitativi, determinate differenze tra il livello limite di immissione del rumore ambientale ed il livello del rumore residuo, cioè tra i livelli rispettivamente misurati in presenza ed in assenza della specifica sorgente: tali valori differenziali massimi sono pari a 5 db(a) per il periodo diurno e 3 db(a) per il periodo notturno, fatto salvo il caso in cui l'effetto del rumore si possa ritenere trascurabile, ovvero nei seguenti casi: se il rumore misurato all'interno dell'abitazione a finestre aperte è inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; se il livello del rumore ambientale misurato all'interno dell'abitazione a finestre chiuse è inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno. Pagina 14 di 21

15 MISURE FONOMETRICHE Così come previsto dall art. 2 del D.M. 16 Marzo 1998 recante Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico, è stato utilizzato il seguente fonometro: LARSON & DAVIS mod. LD831, di classe 1, matricola n Lo strumento è stato calibrato all'inizio ed al termine dei rilievi con un apposito calibratore QUEST mod. QC10, matricola n QE Gli strumenti utilizzati, compresi i microfoni, sono stati regolarmente tarati, come richiesto dal D. M. 16/3/98. I relativi certificati di taratura sono allegati alla presente relazione di valutazione (allegato 1). Le calibrazioni effettuate prima e dopo ogni ciclo di misura non hanno evidenziato differenze superiori a 0.1 db. Per la misura dei livelli sonori equivalenti il fonometro integratore ha eseguito il seguente calcolo: Tm 2 1 pa( t) Laeq, Tm = 10Log dt db( A) Tm (1) po 0 dove: LAeq,Tm = livello sonoro equivalente di misura [ db(a) ]; Tm = periodo di misura (s); pa(t) = pressione acustica istantanea ponderata A [Pa], determinata con costante di tempo " fast "; po = 20 µ Pa CONDIZIONI DI MISURA GENERALI Con le misure eseguite si è determinato il livello equivalente di pressione sonora ponderato A, in conformità a quanto prescritto nell allegato B capoversi 6, 7, 8, 9, 10 e 11 del decreto ministeriale 16/03/98. Nelle tabelle successive sono indicate, per ogni postazione di misura, la descrizione, i campionamenti eseguiti e il relativo il periodo di riferimento: Le condizioni meteoclimatiche durante la campagna di misure, quali temperatura dell aria e umidità relativa, sono da considerarsi nella media stagionale, non si sono comunque verificate condizioni estreme, quali ad esempio velocità del vento elevate (superiori a 3 m/sec.) RISULTATI DELLE MISURE Nelle tabelle che seguono sono riportati i dati relativi alle misurazioni effettuate nel periodo diurno, nelle diverse postazioni di misura. Tutti i valori sono arrotondati a 0.5 dba. Non sono state eseguite misure in orario notturno in quanto non è prevista alcuna attività in tale periodo. Pagina 15 di 21

16 N. MISURA VALORI MISURATI NEL PERIODO DIURNO ORA DI TEMPO DI VALORE DATA MISURA MISURA MISURATO FONTI DI RUMORE PREVALENTI [G/M/A] [HH/MM/SS] [SEC] LAEQ,TM [db(a)] TRAFFICO VEICOLARE - SORGENTI DI RUMORE PARTICOLARI TRAFFICO VEICOLARE - 07/09/ TRAFFICO VEICOLARE TRAFFICO VEICOLARE - Per lo scopo della presente valutazione appare più corretto, a parere di chi scrive, prendere in considerazione i cosiddetti livelli statistici di rumore, in particolare l L95 4 che è, per definizione, il livello sonoro ponderato A e misurato in fast, uguagliato o superato da un livello sonoro fluttuante per il 95% del tempo di osservazione del fenomeno; si tratta, quindi, di un valore rielaborato a posteriori, mediante un software. Tale valore è considerato in letteratura specifica il parametro che meglio caratterizza l area esaminata fornendo un valore quanto più vicino possibile al cosiddetto rumore di fondo. N. MISURA VALORI MISURATI NEL PERIODO DIURNO DATA [G/M/A] ORA DI MISURA [HH/MM/SS] TEMPO DI MISURA [SEC] /09/ VALORE MISURATO L95[dB(A)] Per individuare un livello sonoro sufficientemente rappresentativo del clima acustico che caratterizza l area oggetto di valutazione (senza l intervento in progetto), si è utilizzato il valore di medio di L95 calcolato con la seguente espressione: LAeq, Tp = 10 log [ N 1 N i= LAeq, Tpi ] db(a) Rumorosità dell area in assenza dell intervento in progetto (L95) Periodo 48.0 dba Diurno DESCRIZIONE DELLE SORGENTI SONORE SIGNIFICATIVE A CARATTERE STAZIONARIO Come già accennato al paragrafo 3.1, le fonti di rumore a carattere stazionario gravanti sull area in progetto sono rappresentate dall intero impianto di trattamento dei rifiuti, per i quali si stimano livelli di pressione sonora al confine non superiori a 51.3 dba, fonti di rumore gravanti sull area Orario di funzionamento Livello sonoro max atteso Impianto di trattamento Diurno 08:00 17: dba (al confine) 4 Cyril M. Harris Manuale di controllo del rumore Ed. Tecniche Nuove Pagina 16 di 21

17 I valori specificati in precedenza sono stati impiegati per simulare i livelli di immissione indotti in ambiente esterno VERIFICA D IMPATTTO ACUSTICO Si è proceduto ad un calcolo per simulare il livello di immissione indotto da più sorgenti sonore attive contemporaneamente (impianto in progetto + rumore di fondo già presente nell area prima della realizzazione dell opera). Il calcolo si basa sul principio per il quale due o più sorgenti sonore che solitamente producono in un punto P un dato livello X, attive contemporaneamente producono un livello X dato dalla seguente espressione:+ L tot = 10 log (10 Lp1/ Lp2/ Lpn ) db (2) Pertanto, sommando ai livelli di rumore rilevati nell area in assenza delle opere in progetto, i valori di immissione sonora stimati delle sorgenti stazionarie e variabili individuate, con la formula (2), si ha: PERIODO DIURNO LIVELLO DI RUMORE DELL AREA IN LIVELLO DI RUMORE STIMATO DELLA SORGENTE FISSA LIVELLO DI RUMORE DELL AREA CON IL CONTRIBUTO ASSENZA DELLE OPERE IN PROGETTO (IMPIANTI TECNOLOGICI) DELLE SORGENTI FISSE E VARIABILI L95[dB(A)] [db(a)] [db(a)] A questo punto resta da confrontare tali livelli con i limiti di legge vigenti nell area oggetto della presente valutazione (area V aree prevalentemente industriali). Per quanto riguarda il periodo diurno si rileva la seguente situazione: Leq in db(a) livello diurno stimato di immissione Leq in db(a) limite diurno d immissione Leq in db(a) limite diurno di emissione Dai risultati ottenuti, sulla scorta dei livelli di rumore attesi, si afferma quanto segue: 1. I limiti assoluti di immissione sonora vigenti nell area in esame sono rispettati in periodo diurno; 2. Il criterio differenziale diurno non è applicabile al caso in esame in quanto si presuppone che valori di rumore stimati decadano, all interno delle eventuali abitazioni esistenti (ad 1.5 m dagli infissi), a valori non superiori a 50 dba (in periodo diurno). In questo caso il rumore è da considerarsi trascurabile, ai sensi dell art. 4 del D.P.C.M. 14/11/97 che considera non applicabile il criterio differenziale se il rumore misurato all'interno dell'abitazione a finestre aperte è inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno ; 3. Dati i livelli sonori di immissione attesi nelle abitazioni esistenti (non superiori a 50 dba in orario diurno), ed in considerazione del fatto che l isolamento acustico di un serramento medio è stimabile in circa 15 db(a), come Pagina 17 di 21

18 suggerito dalla ISO/R 1996 del 1971, è ragionevole ritenere che all interno dei ricettori limitrofi possa stimarsi, alle condizioni di attività oggetto della presente valutazione, un livello di rumore non superiore a 35 dba di giorno (50 dba 15 dba = 35 dba). Al tal proposito si ribadisce che l art. 4 del D.P.C.M. 14/11/97 considera non applicabile il criterio differenziale se il rumore misurato all'interno dell'abitazione a finestre chiuse è inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno VALIDITÀ DELLA VALUTAZIONE Le considerazioni precedentemente riportate, poiché ottenute su base esclusivamente teorica, mantengono validità qualora si adottino impianti fissi aventi le caratteristiche indicate in relazione, si riscontrino le stesse caratteristiche degli insediamenti circostanti nonché le stesse caratteristiche acustiche delle componenti del rumore di fondo. 4. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE In riferimento alle opere in progetto così si conclude: I limiti assoluti di immissione ed emissione sonora vigenti nell area in esame sono rispettati in periodo diurno; Il criterio differenziale diurno non è applicabile al caso in esame in quanto i valori attesi di immissione di rumore sono da considerarsi trascurabili, ai sensi dell art. 4 del D.P.C.M. 14/11/97. Per quanto riferito, la realizzazione dell opera in progetto, tenendo conto in particolare delle fonti di rumore a carattere stazionario, comporterà un limitato impatto acustico che non modificherà in maniera significativa le caratteristiche acustiche dell area esaminata. Salerno, 9 ottobre 2015 Il relatore Dott. Alfredo Amato TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE (ART. 2 COMMA 6 E 7 DELLA LEGGE 447/95) CON D.P.G.R. N DEL 3/11/99 Pagina 18 di 21

19 Allegato 1 Certificati di taratura Pagina 19 di 21

20 Pagina 20 di 21

21 Allegato 2 Decreto di iscrizione Albo tecnici competenti Pagina 21 di 21

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento

Dettagli

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE nell ambiente esterno STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce

Dettagli

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E

Dettagli

OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico.

OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. Spett. Associazione Musicale OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 26 ottobre 1995 n 447 Legge Quadro sull Inquinamento

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)

Ditta : Società I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO CENTRO DI RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI Zona Industriale Brindisi IN PROCEDURA SEMPLIFICATA AI SENSI DELL ART. 216 DEL D.Lgs 152/2006 E ss.mm.ii.

Dettagli

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7 Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.

Dettagli

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA 1 Richiesta di permesso di costruire o D.I.A. (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.) Richiesta di licenza o autorizzazione all esercizio di attività produttive (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.)

Dettagli

LEGISLAZIONE ITALIANA

LEGISLAZIONE ITALIANA STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNE DI BELLUNO PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO NORME ATTUATIVE Testo approvato dal Consiglio Comunale del 22.03.2007 Elaborazione: arch. DOCCI GLICERIO Norme Attuative 1 INDICE TITOLO

Dettagli

PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI

PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI Anno 2012 Inquadramento del tema L inquinamento acustico nelle aree urbane rappresenta una delle principali

Dettagli

ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE

ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE IL SUONO Propagarsi di onde meccaniche in un mezzo. Le onde fanno vibrare la membrana del timpano dando la sensazione sonora. La frequenza del suono è data dal numero

Dettagli

OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA

OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA STRUTTURA COMPLESSA - Dipartimento Provinciale di Cuneo - OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA

Dettagli

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto acustico)

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto acustico) l.g. cantieri 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto

Dettagli

Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo

Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale Oggetto: Committente: Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo nuovo progetto di variante anno 2012 Consorzio Via I. Eolie Via Fabio

Dettagli

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO CARATERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA Per la redazione della documentazione di valutazione del clima e dell impatto

Dettagli

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A Via Amendola 26, 57023 Cecina (LI) Tel e Fax 0586/630474, Cell. 347/73045 e-mail: ipernucleo@interfree.it;

Dettagli

COMUNE DI VILLENEUVE

COMUNE DI VILLENEUVE COMUNE DI VILLENEUVE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. CHAMPLONG DESSUS NEL COMUNE DI VILLENEUVE DI 2^ CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI. Approvato

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Zonizzazione Acustica Comune di SEREGNO

Zonizzazione Acustica Comune di SEREGNO Zonizzazione Acustica Comune di SEREGNO - Norme tecniche di attuazione - INDICE Premessa Pg. 2 Competenze del Comune.. Pg. 2 D.P.C.M. 14-11-97 Pg. 3 Classificazione acustica del territorio comunale Pg.

Dettagli

Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T

Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T STUDIO TECNICO Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T Thiene, 09-02-2015 OGGETTO: Realizzazione di

Dettagli

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO STRUTTURA COMPLESSA - Dipartimento Provinciale di Cuneo - OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO ACUSTICO n 5102/CN Funzione: Collaboratore Tecnico Professionale (tecnico competente

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE COMUNE DI LIMONE PIEMONTE (CN)

REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE COMUNE DI LIMONE PIEMONTE (CN) REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE COMUNE DI LIMONE PIEMONTE (CN) APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. 34 DEL 07/06/2007 Comune di Limone Piemonte (CN) Regolamento delle attività rumorose pag. 2 1. DISPOSIZIONI

Dettagli

INDICE MODULISTICA... 3

INDICE MODULISTICA... 3 INDICE MODULISTICA... 3 ESPOSTO PER DISTURBO DA RUMORE... 4 RICHIESTA DI LICENZA DELL ESERCIZIO DI ATTIVITÀ... 5 RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE AD ESERCITARE ATTIVITÀ IN DEROGA AI VALORI LIMITE DELLE IMMISSIONI

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO L. 26 Ottobre 1995, n 447 Legge quadro sull inquinamento acustico. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 01 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi

Dettagli

P.S.C. Allegato 8 VALUTAZIONE PREVENTIVA RISCHIO RUMORE

P.S.C. Allegato 8 VALUTAZIONE PREVENTIVA RISCHIO RUMORE ELABORATO P.S.C. Allegato 8 VALUTAZIONE PREVENTIVA RISCHIO RUMORE Pagina 1 di 10 1. BIBLIOGRAFIA... 3 2. VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AL RUMORE. 4 2.1 PREMESSA... 4 2.2 FASCE DI ESPOSIZIONE...

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 14.04.2011

Dettagli

INQUINAMENTO ACUSTICO

INQUINAMENTO ACUSTICO Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria INQUINAMENTO ACUSTICO Ing. Giorgio Baldinelli RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI: D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti

Dettagli

DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART.

DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART. Ing. Alessandro Placci Corso R. Emaldi, 103 48010 Fusignano (RA) Tel: 0545-52081 Fax: 0545-53461 www.studiumprogetti.it s t u d i u m Comune di Pontremoli (MS) DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI

Dettagli

Certificazione acustica degli edifici

Certificazione acustica degli edifici ANIT - Associazione Nazionale per l Isolamento Termico e acustico Certificazione acustica degli edifici PREMESSA Il comfort acustico abitativo è uno dei requisiti che caratterizza la qualità ed il valore

Dettagli

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività a carattere permanente

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività a carattere permanente mod. perm. 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività

Dettagli

SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA

SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA I - 60123 - ANCONA VIALE DELLA VITTORIA, 49 - ISDN + 39 71 34083 - FAX. + 39 71 3587795 CCIAA REA n. 154450 - PARTITA IVA 02006020420 E-mail: tcaassoc@tcaassociatisrl.191.it

Dettagli

PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO

PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO CONSULENZA E FORMAZIONE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Previsione Impatto Acustico Salvinelli srl Aprile_2015 Lumezzane P. (BS), 14 Aprile 2015 Spett. le SALVINELLI S.R.L. Via Repubblica, 28 25065 Lumezzane

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

COMUNE DI SARONNO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO

COMUNE DI SARONNO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO SETTEMBRE 2011 Sommario SOMMARIO...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TITOLO 1 PRINCIPI GENERALI... 3 Art. 1. Oggetto del regolamento...

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

COMUNE DI DOMODOSSOLA Provincia del Verbano Cusio Ossola

COMUNE DI DOMODOSSOLA Provincia del Verbano Cusio Ossola COMUNE DI DOMODOSSOLA Provincia del Verbano Cusio Ossola ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Regolamento di applicazione

Dettagli

STUDIO TECNICO ING. ERNESTO LOTTI Piazza Matteotti 40. 57126 Livorno Tel. 0586-812654

STUDIO TECNICO ING. ERNESTO LOTTI Piazza Matteotti 40. 57126 Livorno Tel. 0586-812654 STUDIO TECNICO I Piazza Matteotti 40 57126 Livorno Tel. 0586-812654 PROGETTO DI LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE DENOMINATO SANTA LUCIA Località Santa Lucia PONTEDERA (PI) RELAZIONE TECNICA Relazione previsionale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,

Dettagli

Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 -

Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 - Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 - Modulo 1 Ore 8 Elementi di fisica acustica - 25 e 26 marzo 2011 - Suono: formazione, propagazione lunghezza d onda e frequenze

Dettagli

COMUNE DI CHIOGGIA (Provincia di Venezia)

COMUNE DI CHIOGGIA (Provincia di Venezia) COMUNE DI CHIOGGIA (Provincia di Venezia) SETTORE LAVORI PUBBLICI SERVIZIO ECOLOGIA-AMBIENTE CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE DI CHIOGGIA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE GIUGNO 2002 Il Responsabile

Dettagli

R E G I O N E P U G L I A

R E G I O N E P U G L I A - Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (sostituito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152); - Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36; - Visto il decreto ministeriale 5 febbraio

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04. Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Preparato da Fulvio Bartolucci Area Sicurezza&Ambiente Data 11 Giugno 2002 Sommario 1. Premessa 2 2. Riferimenti normativi 2 3. Definizioni 4 3.1 Le Zone

Dettagli

Zonizzazione Acustica

Zonizzazione Acustica Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del

Dettagli

PRESENTA. DOCUMENTAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO, ai sensi dell art. 8, c. 4 della legge n.447/95 e successive integrazioni.

PRESENTA. DOCUMENTAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO, ai sensi dell art. 8, c. 4 della legge n.447/95 e successive integrazioni. Al Sig.Sindaco del Comune di di... e pc. All'ARPA, Servizio Territoriale Distretto di.. Il sottoscritto nato a.il./.. /19. e residente a.in (Via, Piazza).n in qualità di titolare/legale rappresentante

Dettagli

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E IL PARE

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E IL PARE IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E IL PARE PIETRO NATALETTI ISPESL Dipartimento Igiene del Lavoro Alessandria, 15 giugno 2010 Il Testo Unico Modalità di attuazione degli obblighi di prevenzione

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

studiogamma srl ingegneria impiantistica

studiogamma srl ingegneria impiantistica ingegneria impiantistica Ministero infrastrutture e Trasporti Ufficio Legislativo Gabinetto, 2763/307/21 del 16/02/2004 UL. All ordine degli Ingegneri della Provincia di Como. OGGETTO: Richiesta di parere

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA (PROVINCIA DI BRESCIA) PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 LEGGE QUADRO SULL INQUINAMENTO ACUSTICO Adottato dal Consiglio Comunale con delibera n. del

Dettagli

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al

Dettagli

Le indagini sono state svolte in sito, via dell'industria Campagna Lupia (VE), il giorno 12 Dicembre 2013.

Le indagini sono state svolte in sito, via dell'industria Campagna Lupia (VE), il giorno 12 Dicembre 2013. Premessa Su incarico della ditta MANIERO LUIGI S.r.l., il sottoscritto ing. Cavalletto Alessandro tecnico competente in acustica ambientale iscritto con numero 668 all'albo della Regione Veneto, ha provveduto

Dettagli

REGOLAMENTO ACUSTICO

REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNE DI VICOFORTE PROVINCIA DI CUNEO REGOLAMENTO ACUSTICO ai sensi del quinto comma dell articolo 5 della Legge Regionale 20/10/ 2000 n. 52 1 CAPITOLO 1: COMPETENZE DEI COMUNI IN MATERIA DI TUTELA DALL

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici

Dettagli

IL QUADRO NORMATIVO implicazioni progettuali per il rispetto della normativa sulla protezione acustica degli edifici

IL QUADRO NORMATIVO implicazioni progettuali per il rispetto della normativa sulla protezione acustica degli edifici IL QUADRO NORMATIVO implicazioni progettuali per il rispetto della normativa sulla protezione acustica degli edifici Laboratorio di Fsica Ambientale per la Qualità Edilizia Università di Firenze Il quadro

Dettagli

COMUNE DI GRUMO NEVANO PROVINCIA DI NAPOLI SOFER S.A.S. Sede Legale ed Operativa :via Principe di Montemiletto 9 Grumo Nevano (NA)

COMUNE DI GRUMO NEVANO PROVINCIA DI NAPOLI SOFER S.A.S. Sede Legale ed Operativa :via Principe di Montemiletto 9 Grumo Nevano (NA) DR. MARCELLO MONACO COMUNE DI GRUMO NEVANO PROVINCIA DI NAPOLI COMMITTENTE: OGGETTO: SOFER S.A.S. Sede Legale ed Operativa :via Principe di Montemiletto 9 Grumo Nevano (NA) VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA

PROVINCIA DI VENEZIA PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI DOLO NUOVA REALIZZAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE - COMMERCIALE via Vittorio Veneto Dolo (VE) Documento di Valutazione Previsionale di Clima ed Impatto Acustico ai sensi

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 dott.ing.carlo Costa Direttore Tecnico Generale Autostrada del Brennero

Dettagli

MISURAZIONE IN OPERA DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI --- Eseguito ai sensi della Legge n 447/95 in conformità con il DPCM 05/12/1997

MISURAZIONE IN OPERA DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI --- Eseguito ai sensi della Legge n 447/95 in conformità con il DPCM 05/12/1997 MISURAZIONE IN OPERA DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI --- Eseguito ai sensi della Legge n 447/95 in conformità con il DPCM 05/12/1997 IL COMMITTENTE: Benessere Acustico Sr.l. IL TECNICO: Andrea Cerniglia

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA (PROVINCIA DI BRESCIA) PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 LEGGE QUADRO SULL INQUINAMENTO ACUSTICO Adottato dal Consiglio Comunale con delibera n. del

Dettagli

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E del 20/09/2012 n. 570 D I P A R T I M E N T O I I I G o v e r n o d e l T e r r i t o r i o SETTORE I - TUTELA E VALORIZZA ZIONE DELL AMBIENTE A r e

Dettagli

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO EVENTO TEMPORANEO n. 22 Festa Paesana con musica Località Tre Gobbi (Gavello) Via Valli, 360 Città di Mirandola COMUNE DI MIRANDOLA Provincia di Modena 1. Premessa

Dettagli

Il concetto di gestione dei rifiuti

Il concetto di gestione dei rifiuti Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero

Dettagli

Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; D.P.R. 30 marzo 2004, n. 142 (1). Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447.

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.

Dettagli

Articolo originale. Articolo emendato

Articolo originale. Articolo emendato In seguito alla variante per l'area centrale del quartiere "Torri ex Gescal" Marx-Livorno viene inserita nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale vigente - in aggiunta all'invariato

Dettagli

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha

Dettagli

2.2 Inquinamento acustico

2.2 Inquinamento acustico Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 49 RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE 2011 2.2 Inquinamento acustico L'inquinamento acustico è dovuto a un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

Comune di Guarene REGOLAMENTO ACUSTICO

Comune di Guarene REGOLAMENTO ACUSTICO Comune di Guarene REGOLAMENTO ACUSTICO APPROVATO CON DELIBERAZIONE N. 23/CC/2006 INDICE CAPITOLO 1: COMPETENZE DEI COMUNI IN MATERIA DI TUTELA dall INQUINAMENTO ACUSTICO Errore. Il segnalibro non è definito.

Dettagli

COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI

COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI Delibera del Consiglio Comunale n 1 del 09.01.2012 INDICE Art. 1 DEFINIZIONE e AMBITO DI APPLICAZIONE

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE

REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 24.01.2002, Modificato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 del 27.01.2005. INDICE TITOLO I: DISPOSIZIONI

Dettagli

COMUNE DI SALTARA PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE DI SALTARA PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE COMUNE DI SALTARA PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE RELAZIONE METODOLOGICA AGGIORNAMENTO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA PER VARIANTE PRG Dr. Giampietro Fusillo Docente di Fisica Ambientale

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 10 dicembre 2012 Disciplina della prova di controllo delle cognizioni e di verifica delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento della

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

INDICE DEGLI ARGOMENTI 1. PREMESSA 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

INDICE DEGLI ARGOMENTI 1. PREMESSA 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO INDICE DEGLI ARGOMENTI 1. PREMESSA 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO LEGGE 447/95 - LE COMPETENZE DELLE REGIONI LEGGE 447/95 - LE COMPETENZE DELLE PROVINCE LEGGE 447/95 - LE COMPETENZE DEI COMUNI 2.1 SINTESI

Dettagli

S.S. 4 SALARIA ADEGUAMENTO DEL TRATTO TRISUNGO-ACQUASANTA TERME 1 LOTTO 2 STRALCIO DAL KM 151+000 AL KM 153+780 PROGETTO DEFINITIVO

S.S. 4 SALARIA ADEGUAMENTO DEL TRATTO TRISUNGO-ACQUASANTA TERME 1 LOTTO 2 STRALCIO DAL KM 151+000 AL KM 153+780 PROGETTO DEFINITIVO S.S. 4 SALARIA ADEGUAMENTO DEL TRATTO TRISUNGO-ACQUASANTA TERME 1 LOTTO 2 STRALCIO DAL KM 151+000 AL KM 153+780 PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPATTO ACUSTICO 1 INDICE 1. PREMESSA...3 2. ANALISI DELLA

Dettagli

TITOLO I NATURA E DEFINIZIONI

TITOLO I NATURA E DEFINIZIONI PIANO DI PROGRAMMAZIONE COMUNALE CONCERNENTE I CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ED I CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ALL APERTURA, AL TRASFERIMENTO DI SEDE E ALL AMPLIAMENTO DI SUPERFICIE DELLE MEDIE

Dettagli

Regione Autonoma Valle d Aosta COMUNE DI GRESSAN

Regione Autonoma Valle d Aosta COMUNE DI GRESSAN Regione Autonoma Valle d Aosta COMUNE DI GRESSAN REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA COMUNALE SITA IN LOC. PALLUES DI 2ª CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DEFINITIVO DI RIFIUTI INERTI Approvazione

Dettagli

la DGR 12-40-49 del 27 giugno 2012, recante il regolamento regionale per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici.

la DGR 12-40-49 del 27 giugno 2012, recante il regolamento regionale per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici. ALLEGATO A DISCIPLINARE TIPO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE E L OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO NELL AMBITO DELLA NOTTE GREEN DEL 28 MAGGIO 2016 Art. 1 OBIETTIVI Il presente disciplinare

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA IL DIRIGENTE

REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA IL DIRIGENTE D. R. S. n. 430 REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO ED AMBIENTE SERVIZIO 3 - Tutela dall inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95 RELATIVO A: PIANO DI LOTTIZZAIONE I.U.P. N 10-33 TREVILLE NORD VIA CASTELLANA NEL COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO (TV) FOGLIO 17 MAPPALI N 1014-1015-209-210-217-218-219-253-357

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

Risposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL

Risposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL Risposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL Quesito 1 Il rispetto dell indice di rumore da calpestio dei solai in opera si applica anche per le strutture poste nella stessa unità

Dettagli

COMUNE DI CAPANNORI Settore Pianificazione Territoriale e Edilizia

COMUNE DI CAPANNORI Settore Pianificazione Territoriale e Edilizia COMUNE DI CAPANNORI Settore Pianificazione Territoriale e Edilizia REGOLAMENTO PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Adottata con Del. di C.C. N 79 del 25/11/2003

Dettagli

1 SCOPO... 3 4 LIMITI DI LEGGE... 4 ECOL STUDIO S.R.L. - LABORATORIO ANALISI - CONSULENZA - FORMAZIONE - MEDICINA DEL LAVORO

1 SCOPO... 3 4 LIMITI DI LEGGE... 4 ECOL STUDIO S.R.L. - LABORATORIO ANALISI - CONSULENZA - FORMAZIONE - MEDICINA DEL LAVORO INDICE 1 SCOPO... 3 2 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO... 3 3 COLLOCAZIONE DELL ATTIVITÀ... 4 4 LIMITI DI LEGGE... 4 5 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA... 5 6 INCERTEZZA DI MISURA... 5 6.1 RIPETIBILITÀ DELLE

Dettagli

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0064577 / 2013 Atto N. 2675 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE ALLA GESTIONE

Dettagli

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative Ing. Marco CONTI FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative INTRODUZIONE Legge 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche

Dettagli

ALLEGATO A CRITERI PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART. 12 COMMA 2 E 6BIS DELLA L.R. N.

ALLEGATO A CRITERI PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART. 12 COMMA 2 E 6BIS DELLA L.R. N. ALLEGATO A CRITERI PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART. 12 COMMA 2 E 6BIS DELLA L.R. N. 89/98 A.1 PREMESSA Nel presente documento sono definiti, ai sensi dell

Dettagli

Giorgio Campolongo, consulente in acustica e presidente di Missione Rumore

Giorgio Campolongo, consulente in acustica e presidente di Missione Rumore MISSIONE RUMORE PIEMONTE ASSOCIAZIONE PIEMONTESE PER LA DIFESA DAL RUMORE Le sorgenti sonore specifiche della legge 13/09 Giorgio Campolongo, consulente in acustica e presidente di Missione Rumore Il testo

Dettagli