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1 Etichettiamo: le nuove regole di presentazione degli alimenti Convegno di studio Reg. (UE) 1169/2011 le criticità rilevate: - illustrazione e commento, soluzioni Etichettiamo Luca Bucchini

2 Fini dell etichettatura Rapporto corretto tra imprese che forniscono alimenti e consumatori Tutela dei consumatori, scelte consapevoli su base sanitaria, sociale, economica, ambientale ed etica (cons. 1 e 3 del Reg. 1169/2011); Facilitazione attraverso regole uniformi; Ma anche libertà d impresa.

3 Fini dell etichettatura Tutela della salute Uso corretto di alimenti (es., cottura, consumi eccessivi). Allergie, intolleranze. Alimentazione e salute Malattie croniche, obesità, sovrappeso. Scelte consapevoli (cons. 10).

4 Regolamento (UE) 1169/2011 Strumento legislativo del regolamento, immediatamente applicabile, senza mediazioni nazionali. Forte orientamento ad interpretazione uniforme. Rilevanza Q&A (QANDA) elaborati da CE ed esperti nazionali.

5 Regolamento (UE) 1169/2011 Costi per imprese per adeguamento e per predisporre nuove etichette. Miglioramento incrementale per consumatori. Alcuni aspetti positivi anche per aziende, per esempio dal punto di vista nutrizionale

6 Perché si sbaglia in etichettatura (elenco parziale) Non conoscenza delle norme/presunzione di sapere. Gestione delle revisioni, controlli, applicazione in linea, ecc. Tentativo di ingannare /marketing/problemi economici (bobine vecchie, ecc). Non comprensione o non corretta interpretazione della norma: della lettera, del contesto normativo (altre norme) o del dato tecnico; interpretazioni dell autorità/giurisprudenza inattese.

7 Collocazione delle indicazioni obbligatorie (art. 9, 13): unico punto? Criticità: Le indicazioni obbligatorie sono poste in un punto evidente.non sono in alcun modo oscurate..limitate, quindi tutte insieme? Esempi: Come, per certi aspetti, nelle etichette USA (21 CFR 101).

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9 Collocazione delle indicazioni obbligatorie (art. 9, 13): unico punto? Commento: Come confermato dalla CE, il testo dell art. 13 si riferisce a ciascuna delle informazioni obbligatorie, non al loro insieme; È obbligatorio, invece, che non si siano elementi che interferiscono all interno di ciascuna indicazione, per esempio elenco degli ingredienti o dichiarazione nutrizionale. Resta quindi una tendenza a costituire parti interamente normate, con poco spazio all iniziativa aziendale, rispetto a parti volontarie (che però non devono togliere spazio), anche se grossi «accorpamenti» formali non ci sono.

10 Leggibilità del carattere (art. 13.2) Criticità: se utilizzo unicamente carattere maiuscolo, devo misurare l altezza della x maiuscola per assicurare conformità ad art. 13.2?* Commento: l altezza della x è un riferimento tecnico tipografico, non un semplice dato metrico. * criticità trovata in quesito posto su Linkedin nel gruppo Etichettatura, presentazione e pubblicità

11 Leggibilità del carattere (art. 13.2)

12 Leggibilità del carattere (art. 13.2) Rapporto pt mm per Arial Arial 6 pt Da:

13 Leggibilità del carattere ed etichette multilingua (art. 13.2)

14 Leggibilità del carattere ed etichette multilingua (art. 13.2) Criticità: Con il carattere minimo, non è possibile inserire in etichetta più lingue. Commento: È una realtà in parte inevitabile. Necessario lasciare adeguato spazio alle informazioni obbligatorie e domandarsi se tutti i mercato sono davvero rilevanti, confidando nella UE in limitato utilizzo obbligo lingua nazionale.

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16 Responsabili delle informazioni: identificazione (art. 8.1 e art. 9.1.h) Criticità: Il responsabile delle informazioni sull alimento è quello che compare con nome e/o ragione sociale ed indirizzo in etichetta anche se in etichetta compare in evidenza un marchio o un nome diverso? Esempi: Compare con nome ed indirizzo il titolare dello stabilimento di produzione, anche se si utilizza marchio della GDO. Coesistono sia l indicazione completa del produttore e del titolare del marchio/nome presente in etichetta.

17 Responsabili delle informazioni: identificazione (art. 8.1 e art. 9.1.h) Commento: L indicazione di nome ed indirizzo (9.1.h) deve discendere dal nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto» di cui all art Bisogna quindi prima determinare quale sia il nome, inteso come marchio, ecc percepito dal consumatore, ed appurare la titolarità del nome, marchio, ecc. A questo punto si deve verificare rispondenza ad indicazione di cui al 9.1.h. Si veda nota MISE 31/07/14 ma si tengano presente gli enormi problemi pratici.

18 Responsabili delle informazioni: identificazione (art. 8.1 e art. 9.1.h) Soluzione raccomandata: Si indica unicamente il titolare del nome o marchio, salvo accordi contrattuali. Soluzioni accettabili: Si indicano entrambi, in maniera completa, ma distinguendo tra informazione obbligatoria e informazione volontaria (es, stabilimento di, che è informazioni volontaria).

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20 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21): glutine Criticità: Si deve evidenziare il glutine, il cereale, la sostanza all. II, l ingrediente o tutto? Esempi: Farina di grano tenero (glutine) Farina di grano tenero Farina di grano tenero Farina di grano tenero (glutine)

21 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21): glutine Commento: la denominazione della sostanza o del prodotto figurante nell allegato II è evidenziata.» (art. 21, p. 1, l. b) grano (all. II). Non tutte le persone allergiche al grano sono allergiche al glutine (EFSA, 2014).

22 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21): glutine Soluzione raccomandata: Farina di grano tenero Altra soluzione comunque informativa: Farina di grano tenero (glutine) Va tenuta comunque presente la priorità, anche sanitaria, di: indicare tutti gli ingredienti con sostanze di cui all all. 2 (cosidetti allergeni); ed evidenziare le sostanze di cui all all. 2.

23 Indicazioni di vitamine e minerali (art. 30.2): quantità non significative Criticità: Una barretta può vantare un quantità di ferro corrispondente al 6,5% dei Valori Nutrizionali di Riferimento? Commento: Ai sensi del 30.2, la quantità di minerali deve essere significativa. Ai sensi dell allegato XII.2, per alimenti diversi dalle bevande la quantità significativa deve essere almeno del 15% (per non consentire scelte consapevoli). Dubbi su liceità aggiunta in quantità non significative (art. 6.6 del Reg. 1925/2006).

24 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21, all VIID): aroma Criticità: nell aroma con la seguente composizione sale, biossido di silicio, siero di latte, maltodestrina, destrosio, formaggio polvere, olio vegetale, acido malico, gomma arabica» è consentito indicare solo «aroma» se gli additivi sono carry-over (art. 20) e gli altri sono supporti? Esempi: Aroma Aroma (contiene latte) Aroma (contiene siero di latte e formaggio) Aroma (siero di latte, formaggio)

25 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21, all VIID): aroma Commento: art. 9.1.c impone obbligo indicazioni allergeni (importante!); art. 21.1, per gli allergeni, impone indicazioni degli ingredienti, con evidenziazione sostanze; ma preveve «contiene» in mancanza di elenco degli ingredienti (art. 21.1).

26 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21, all VIID): aroma Soluzioni accettabili: Aroma (contiene siero di latte e formaggio), forse preferibile Aroma (contiene latte), che richiede ragionamento più complesso Soluzione meno chiara: Aroma (siero di latte, formaggio), perché lascia pensare che siano gli unici ingredienti ) opinione. Soluzioni non accettabili: «Aroma», perché mette a rischio la salute del consumatore. Questo vale anche se vi sono altri ingredienti con latte nel prodotto.

27 Omega 3

28 Sostanze nutritive non obbligatorie (sez III): acido grasso omega 3 Criticità: È possibile indicare l omega 3 nella dichiarazione nutrizionale? Esempi*: grassi, grassi saturi, grassi polinsaturi, omega 3, (cioè tra i grassi) proteine, sale, omega 3 (cioè dopo gli altri nutrienti) Dichiarazione nutrizionale..[spazio].tenore omegaa 3 *i puntini indicano altri elementi dell etichetta

29 Sostanze nutritive non obbligatorie (sez III): acido grasso omega 3 Commento: Art e.2: elenco tassativo dei nutrienti; QANDA della CE, 3.13: la dichiarazione nutrizionale è un elenco esaustivo, comprendente il valore energetico e le sostanze nutritive, alla quale non può essere aggiunta nessun'altra informazione nutrizionale»; Attenzione: se c è indicazione sulla salute/nutrizionale, obbligo inserire quantità (art. 7, Reg 1924/2006). Importante per tutela consumatore e competizione!

30 Sostanze nutritive non obbligatorie (sez III): acido grasso omega 3 Soluzione raccomandata: Quantità di omega 3 nelle immediate vicinanze (campo visivo), ma chiaramente separata dalla dichiarazione nutrizionale. (anche se non si è arrivati a formalizzare la stessa soluzione, l intento è di dichiarazioni direttamente e facilmente comparabili tra alimenti di marche diverse come negli USA).

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32 Indicazioni obbligatorie che devono accompagnare la denominazione dell alimento (all VII - A): prosciutto cotto Criticità: In un prosciutto cotto con acqua >5% e con proteine del latte si dovrà modificare la denominazione dell alimento? Esempi: Prosciutto cotto con proteine del latte e acqua aggiunta Prosciutto cotto con proteine del latte Prosciutto cotto

33 Indicazioni obbligatorie che devono accompagnare la denominazione dell alimento (all VII - A): prosciutto cotto Commento: 5. «Per quanto concerne i prodotti e le preparazioni a base di carne di diversa origine animale, la denominazione dell alimento reca l indicazione della presenza di tali proteine nonché della loro origine» QANDA della CE, : A titolo indicativo, questa indicazione non è obbligatoria per gli alimenti quali gli insaccati (ad esempio, le mortadelle, gli hot dog), i sanguinacci, il pane di carne, il paté (di carne o di pesce) e le polpette (di carne o di pesce).

34 Indicazioni obbligatorie che devono accompagnare la denominazione dell alimento (all VII - A): prosciutto cotto Soluzione raccomandata: Prosciutto cotto con proteine del latte* *salvo diverse indicazioni ufficiali. Soluzioni non necessarie: Prosciutto cotto con proteine del latte e acqua aggiunta Prosciutto cotto con proteine del latte e acqua aggiunta Soluzioni dubbie: Prosciutto cotto.

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36 Indicazioni dello stabilimento (art. 9, art. 38) Criticità: Davvero posso non indicare lo stabilimento? Come posso indicarlo se voglio mantenerlo? Esempi: «Prodotto per XS Spa nello stabilimento di Mario Rossi srl, via Albairate 3, Parabiago (MI)» «Prodotto per XS Spa, Via Roma 3, Milano nello stabilimento di Mario Rossi srl, via Albairate 3, Parabiago (MI)»

37 Indicazioni dello stabilimento (art. 9, art. 38) Commento: l indicazione dello stabilimento è diventata una di tante informazioni volontarie (con l applicazione del Regolamento, il 13/12/2014); È necessario non interferire/fuorviare rispetto alle informazioni obbligatorie. Soluzione raccomandata: Non indicare lo stabilimento e non qualificare in alcun modo il responsabile (confezionato da, prodotto da, ecc) non appena sarà consentito con applicazione Reg Soluzioni alternative: «GS Spa, Via Roma 3, Milano, prodotto nello stabilimento di [Mario Rossi srl], via Albairate 3, Parabiago» idealmente anche non nello stesso punto, sempre in vista dell art. 13.1

38 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21, 13, 36): info precauzionali Criticità: Si deve evidenziare la frase può contenere tracce di? Quale frasi utilizzare? Esempi: Può contenere tracce di latte, uova. Può contenere tracce di latte e uova. Può contenere tracce di latte e uova. Può contenere latte e uova. Prodotto in uno stabilimento che lavora anche uova e latte.

39 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21, 13, 36): info precauzionali Commento: art. 21.1, riguarda ingredienti, non altre menzioni; è importante non interferire con indicazioni obbligatorie (art. 13.1); l art prevede futura legislazione su presenza eventuale e non intenzionale» di queste sostanze in ambito di informazioni volontarie.

40 Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (art. 21, 13, 36): info precauzionali Soluzione raccomandata: «può contenere tracce di latte e uova» Soluziono prevalenti: «può contenere tracce di latte e uova» «può contenere tracce di latte e uova» dubbi per via di confusione con informazioni obbligatorie. Soluzioni dubbie: «Prodotto in uno stabilimento in cui si lavorano anche latte e uova» e simili perché non informativo rispetto a quanto previsto dall art. 36.

41 Allergeni: progetto per PMI Il progetto IFAAM (Integrated Approaches to Food Allergen and Allergy Risk Management), finanziato dalla Commissione europea, offre l opportunità di campionamenti e di analisi ad imprese di alcuni settori specifici per caratterizzare il rischio di contaminazione accidentale con allergeni, con risultati integrati, interpretati da esperti in grado di fornire indicazioni di gestione del rischio allergeni. Saranno selezionate imprese che producono: 1. Prodotti da forno 2. Prodotti con processi a secco 3. Miscele per dolci 4. Zuppe e minestre lofilizzate.

42 Dichiarazione nutrizionale: obbligo presente e futuro Criticità: i costi analitici per predisporre una dichiarazione nutrizionale sono proibitivi. Commento: In realtà i valori possono essere ricavati: b) del calcolo effettuato a partire dai valori medi noti o effettivi relativi agli ingredienti utilizzati; c) del calcolo effettuato a partire da dati generalmente stabiliti e accettati. Si possono considerare varie base dati nazionali o base dati aggregate da compilatori ( con accesso a molteplici base dati e, ove necessario, aiuto alla scelta).

43 Dichiarazione nutrizionale: obbligo presente e futuro Soluzione raccomandata: Dati analitici ove possibile; Utilizzare schede tecniche ingredienti (se affidabili) confrontate ed integrate con valori medi noti, Ma prestare massima attenzione alla qualità e rilevanza del dato (per esempi differenza di calcolo dei carboidrati, delle fibre, ecc).

44 Origine: ingrediente primario (art. 26) Criticità: è obbligatorio indicare l origine dell ingrediente primario allo stato attuale? Commento: No, la previsione dell art. 26 non è applicabile finché non verranno emanati atti applicativi. Non è applicabile neppure quando sia dichiarato il paese d origine del prodotto e questo sia diverso dall origine dell ingrediente del prodotto primario.

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