GEOM. MARCO FERRARI ING. FULVIO VIGNOLA GEOM. MARIO GERBONI. dicembre 2015 emissione VIARO VIARO GERBONI. responsabile del procedimento.

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1 responsabile del procedimento progettista GEOM. MARCO FERRARI SOCIETA' DI PROGETTAZIONE srl ING. FILIPPO VIARO collaborazione ING. SONIA BELLOCCHI direttore lavori coordinatore sicurezza in fase di progettazione ING. FULVIO VIGNOLA GEOM. MARIO GERBONI dicembre 2015 emissione VIARO VIARO GERBONI E' vietata la riproduzione e diffusione in qualsiasi forma. Tutti i diritti sono riservati, nei termini di legge al Comune di Parma

2 I N D I C E 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE ESISTENTI DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO Rinforzo di tipo Rinforzo di tipo Rinforzo di tipo Tipo 3a Tipo 3b Rinforzo di tipo LAVORI ACCESSORI Codice documento: RLZ 1 di 11

3 1. PREMESSA La presente relazione fa seguito alle valutazioni sulla sicurezza effettuate sul Comprensivo scolastico Newton sito in Via Newton in Parma, finalizzata alla compilazione della SCHEDA DI SINTESI DELLA VERIFICA SISMICA DI "LIVELLO 1" O DI LIVELLO 2 PER GLI EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE O RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO. Il complesso dei fabbricati presenta una forma molto estesa ed articolata, sia dal punto di vista planimetrico che altimetrico, sviluppandosi come un edificio in linea a lato di Via Newton con una lunga dorsale, dalla quale si staccano diverse appendici aventi differenti altezze e partizioni orizzontali. Complessivamente l'edificio si estende lungo un fronte di circa 200 m, con una profondità di circa 77 m, distribuito su un piano terra e un piano primo (rastremato rispetto al livello sottostante) oltre a due piccole porzioni interrate. L immobile è stato oggetto, nel corso del 2014, di una prima campagna di rilievi e di indagini diagnostiche sulle strutture, coadiuvate da apposita campagna geologica, finalizzate alla definizione di un livello di conoscenza LC2 necessario per l effettuazione di verifiche tecniche per l individuazione dei livelli di sicurezza strutturale; A queste hanno fatto seguito indagini dirette effettuate nel 2015 per la messa a nudo delle armature in diverse zone in cui permanevano dubbi sulla loro consistenza. Dalle verifiche sismiche condotte si sono riscontrate delle criticità che riguardano non solo la resistenza agli eventi sismici, ma coinvolgono anche la statica di alcune strutture, in particolare di alcune travi e pertanto si è ritenuto improcrastinabile prevedere un intervento di rinforzo su di esse per consentire l utilizzo dei locali all interno del comprensorio, che diversamente avrebbero dovuto essere massi in sicurezza tramite opere provvisionali di puntellatura con gravi disagi per l attività scolastica. Detti interventi sono stati dimensionati allo scopo di garantire la resistenza dei fabbricati alle condizioni di carico statiche, ma dimensionati in modo tale che rappresentino anche una prima fase degli interventi di miglioramento sismico che verranno realizzato in una seconda fase per assicurare il raggiungimento di un livello di sicurezza nei confronti dell'azione sismica coerente con le prestazioni richieste dall Amministrazione Comunale. Codice documento: RLZ 2 di 11

4 2. DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE ESISTENTI La struttura portante è realizzata in c.a. in opera con setti sulle pareti perimetrali e pilastri negli spazi interni. I solai sono di natura latero-cementizia;.le fondazioni sono a trave rovescia e si sviluppano lungo i diversi allineamenti degli elementi portanti esterni, e in analogia si presume anche per quelli interni, escludendo quindi l'ipotesi di fondazioni isolati per i singoli pilastri. Non essendo disponibile il progetto strutturale originario, per la definizione degli elementi strutturali ci si è avvalsi del rilievo geometrico architettonico, di sopralluoghi in loco con rilievo delle orditure e degli elementi strutturali visibili, di sondaggi per valutare le dimensioni delle fondazioni e la loro profondità, e di una campagna di indagini strumentali per caratterizzare i materiali da parte del Laboratorio Geotecnologico Emiliano di Parma. Inoltre è stata eseguita da parte del Geol. Paolo Panicieri un'indagine geologica al fine di valutare le caratteristiche del terreno. Gli elementi dedotti da tale procedura sono stati completati nelle parti mancanti mediante una simulazione del progetto con le normative vigenti al momento dell'epoca di realizzazione, vale a dire il Regio Decreto n 2229 del 39, per completare i dati mancanti. Da una prima analisi si rileva che la struttura, nonostante il notevole fronte, non presenta giunti strutturali ma è realizzata in continuità ad eccezione di alcuni punti localizzati (es. copertura palestra con la dorsale, o in aderenza (es. collegamento asilo-scuola) ma non significativi per la complessità dell'opera. Quest'ultima aderenza è stata eliminata mediante la creazione di un giunto strutturale durante l'intervento di miglioramento sismico della struttura "Asilo La Tartaruga" eseguita nell'estate I pilastri presentano le dimensioni di 30 cm x 60 cm, mentre le travi di piano sono articolate in diverse sezioni per assecondare il prospetto e i salti di quota presenti nella copertura. I setti presentano uno spessore di 30 cm, in parte si sviluppano a tutta altezza e in parte si fermano alla quota di interpiano. I solai sono a tipologia latero-cementizia dell'altezza di 24 cm e non sono dotati di soletta collaborante. La copertura della palestra è realizzata con putrelle in acciaio Codice documento: RLZ 3 di 11

5 Pianta Piano Interrato Pianta Piano Terra Codice documento: RLZ 4 di 11

6 Pianta Piano Primo Prospetti e Sezioni Dall analisi strutturale dello stato di fatto sono emerse le criticità riguardanti la statica fabbricato in questione Codice documento: RLZ 5 di 11

7 che possono così riassumersi: scarsa quantità di armatura e quindi di resistenza e nelle verifiche a taglio del nodo trave-pilastro in cui si riscontrava una rottura di tipo fragile, causata da una resistenza dei pilastri inferiore a quella della trave; tale condizione era provocata sia da una sezione maggiore delle travi rispetto a quella dei pilastri, sia da una debole armatura di questi ultimi. insufficiente resistenza delle singole travi riscontrata nella simulazione del progetto con la normativa vigente all epoca della progettazione per ricavare le armature delle struttura: laddove non vi erano elementi: le armature rilevate erano già al limite con i carichi dell'epoca. carenza dei copriferri, in particolar modo nelle travi inferiori che delimitano le finestrature a nastro; Codice documento: RLZ 6 di 11

8 3. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO Obiettivo del progetto è quello di garantire una resistenza a tutte le azioni statiche della struttura nel suo complesso. Il percorso progettuale si è svolto analizzando in primo luogo lo stato attuale della costruzione al fine di stabilire il grado di sicurezza delle strutture. La base di partenza è costituita dal rilievo architettonico, dal quale si è estrapolata la struttura portante;.tale passaggio è stato integrato da sopralluoghi per definire degli aspetti non rappresentati graficamente e verificare quanto a disposizione. Come già detto, per la definizione delle armature sono state svolte delle indagini mediante sondaggi eseguiti sia in modo diretto sia con strumentazioni. E' stata inoltre eseguita una modellazione specifica per simulare il progetto dell'epoca di realizzazione (R.D. n 2229 del 39) per definire le armature delle quali non erano a disposizione delle informazioni. Successivamente è stata modellata la struttura nel suo complesso per definire il suo comportamento nei confronti dell'azione sismica di progetto, fotografando lo stato reale. Dalla valutazione della sicurezza eseguita in modo preliminare è emersa la necessità di rinforzare alcune travi in corrispondenza degli appoggi in quanto presentano delle criticità in termini statici. Obiettivo del presente progetto è procedere al ripristino della resistenza di tali elementi, pertanto l'intervento in progetto si configura ai sensi delle vigenti "Norme Tecniche delle Costruzioni" del 14/01/20008 come "Riparazione ed Intervento Locale". Il rinforzo viene eseguito sugli elementi trave, in modo tale da ridurre la luce delle singole campate posizionando in corrispondenza degli appoggi delle piastre in acciaio a L ancorate nel tratto verticale al pilastro e in quello orizzontale alla trave stessa. Vengono eseguite due tipologie di piastre in relazione agli stati di sollecitazione presenti. In particolare viene dimensionata una piastra per le travi poste nella dorsale del complesso scolastico e un'altra per quelle poste nella struttura laterale in corrispondenza della zona mensa. La prima tipologia necessita del solo rinforzo a taglio (lunghezza della mensola pari a 80 cm), mentre la seconda a taglio e momento (lunghezza della mensola pari a 120 cm). Queste tipologie sono state a loro volta differenziate a seconda della presenza o meno di tubazioni interferenti coi fazzoletti Rinforzo di tipo 1 Il rinforzo dell appoggio trave-pilastro di tipo 1 è costituito da una mensola a L di lunghezza pari a 80 cm ed altezza pari a 60 cm, spessore di 15 mm, con fazzoletti triangolari laterali di spessore pari 15 mm. Le piastre a contatto con la trave e col pilastro verranno inghisate con tasselli M20 della lunghezza di 15 cm Codice documento: RLZ 7 di 11

9 Rinforzo di tipo 2 Il rinforzo dell appoggio trave-pilastro di tipo 2 si differenzia dal tipo 1 per la lunghezza della mensola pari a 120 cm; presenta anch esso altezza pari a 60 cm, spessore di 15 mm, con fazzoletti triangolari laterali di spessore pari 15 mm. Le piastre a contatto con la trave e col pilastro verranno inghisate con tasselli M20 della lunghezza di 15 cm. Codice documento: RLZ 8 di 11

10 Rinforzo di tipo 3 La tipologia 3 viene prevista per le posizioni delle mensole in cui i fazzoletti laterali triangolari interferiscono con la tubazione dell impianto antincendio che non può essere rimossa, pertanto gli stessi devono essere sostituiti da puntoni costituiti da tubolari 50x50x10 mm da saldare in opera; la tipologia è stata unificata per entrambe le posizioni in cui si presenta del tubo. Anche i questo caso le piastre a contatto con la trave e col pilastro verranno inghisate con tasselli M20 della lunghezza di 15 cm Tipo 3a Il tipo 3a è previsto nel caso in cui la posizione della tubazione antincendio si presenta distante dal muro Tipo 3b Il tipo 3b è previsto nel caso in cui la posizione della tubazione antincendio si presenta in aderenza al muro. Codice documento: RLZ 9 di 11

11 Rinforzo di tipo 4 Il rinforzo dell appoggio trave-pilastro di tipo 4 è analogo al tipo 3b, differenziandosi per la lunghezza della mensola pari a 120 cm; presenta anch esso altezza pari a 60 cm, spessore di 15 mm, con fazzoletti triangolari laterali di spessore pari 15 mm. Le piastre a contatto con la trave e col pilastro verranno inghisate con tasselli M20 della lunghezza di 15 cm. Codice documento: RLZ 10 di 11

12 3.2. LAVORI ACCESSORI Oltre alle lavorazioni principali sopradescritte di consolidamento strutturale vero e proprio, sono previste tutte le attività preparatorie ed accessorie per consentire l effettuazioni delle stesse già previste nel progetto principale. Tali attività consistono essenzialmente nelle seguenti fasi lavorative: installazione di ponteggio smontaggio e spostamento dei mobili e delle attrezzature presenti nei diversi locali, demolizioni di parti di pareti divisorie in laterizio; rimozione dei controsoffitti; spostamenti e adeguamenti di impianti elettrici interferenti con le opere principali e secondarie; tinteggi e ripristini con cartongesso. Codice documento: RLZ 11 di 11

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