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1 Globalizzazione, standard di qualità e certificazione Maria Angela Perito INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria Campobasso, 19 maggio 2008

2 Complessità del problema Cambiamenti delle esigenze del consumatore; Ricerca da Forniture parte del dettaglio finale di nuove opportunità in termini di riduzione dei costi a parità di condizioni offerte ai clienti; internazionali Crescita della capacità competitiva sulla scena mondiale di alcuni paesi produttori; mutamento delle politiche commerciali; dall evoluzione delle tecniche per affrontare il trasferimento a lunga distanza di prodotti altamente deperibili.

3 Quali sono i fattori di difficoltà delle forniture internazionali? se si considera il solo aspetto culturale si può facilmente comprendere come ogni cultura nazionale partecipi nei fatti alla determinazione di una cultura d impresa. Il global sourcing crea il confronto lungo il canale di distribuzione tra forme culturali differenti. Tutto ciò complica le transazioni tra gli operatori lungo il canale di distribuzione e innalza i costi di transazione in quanto dà luogo alla predisposizione di nuove specifiche attività tra le parti (in alcuni casi del tutto sconosciute rispetto agli scambi realizzati nei confini nazionali) e ciò innalza il livello d incertezza tra gli operatori e il rischio di maggiore opportunismo

4 Cosa fa il dettaglio finale? Per limitare il rischio il dettaglio finale, nella scelta dei fornitori extra-nazionali, STANDARD cerca di ottenere DI QUALITA quante più informazioni possibili prima di dare avvio al processo di partenariato e successivamente crea dei contratti ad hoc al fine di ridurre l opportunismo della controparte. la concatenazione tra diversi fattori di criticità e la loro relativa intensità porta gli operatori, nella realizzazione della transazione, alla scelta alternativa tra ricorso al mercato, integrazione verticale o forme di relazioni intermedie tra queste due, ossia contratti con scadenza periodica (forme ibride di governo).

5 Cosa succede al produttore agricolo? I produttori agricoli - soprattutto nel rapporto con la grande distribuzione, le imprese multinazionali e i grossi operatori della ristorazione collettiva- sono obbligati di fatto a sostenere l onere di adeguamento dei propri sistemi produttivi, così da poter essere certificati con tali specifici standard privati di qualità e sicurezza degli alimenti. Il mancato adeguamento agli standard privati comporta di fatto l esclusione dalla lista dei fornitori riconosciuti (ormai provenienti da tutto il mondo) da parte degli operatori a valle.

6 Co-regulation settore pubblico e settore privato il settore pubblico, ormai da alcuni anni, sta intervenendo al fine di dare garanzie specifiche ai consumatori sulla qualità-sicurezza degli alimenti (un esempio su tutti è la regolamentazione sulla rintracciabilità dei prodotti). Il settore privato (si veda ad esempio la grande distribuzione) si riorganizza per rispondere alle stesse esigenze dei consumatori attraverso dei propri sistemi di certificazione della qualità-sicurezza dei prodotti. L insieme dei suddetti fattori si traduce nella necessità per gli operatori di rendere i propri prodotti rispondenti sia a delle norme di tipo pubblico, cogenti e volontarie, che di tipo privato.

7 I sistemi di certificazione Numerose sono le iniziative legate alla sicurezza alimentare e che hanno condotto a una sempre maggiore diffusione di sistemi di certificazione di qualità EurepGap (Globalgap), BRC, IFS - richiesti come fattori discriminanti nell acquisto dei prodotti agroalimentari dagli operatori a valle. Tali standard definiscono le condizioni commerciali circa i requisiti minimi di sicurezza e di qualità prodotti. Per poter essere messi in atto richiedono la realizzazione, da parte degli produttori agricoli, di investimenti specifici in termini di ammodernamento dell organizzazione logistica e dei sistemi di scambio di informazioni con i clienti a valle

8 In buona sostanza tali standard possono essere considerati come dei pass di accesso su precisi mercati di sbocco. Di fatto, però, si osserva come non tutti gli operatori a valle utilizzino gli stessi standard di certificazione: ciò comporta che i produttori agricoli inseriti in un determinato meccanismo di certificazione potrebbero risultare esclusi, a priori, da un differente meccanismo di certificazione

9 In conclusione: quale ruolo possono svolgere gli standard di qualità nell ambito del commercio internazionale dei prodotti agroalimentari? La proliferazione ed evoluzione degli standard di sicurezza e qualità nei paesi industrializzati sta ricevendo un attenzione crescente da parte delle istituzioni internazionali (OCSE; World Bank; WTO) Tutti sottolineano come gli standard privati stiano velocemente diventando un fattore fondamentale di accesso al mercato, specialmente per i paesi occidentali D altro canto l evoluzione degli standard privati tende a creare un ulteriore livello di complicazione di accesso ai mercati esteri

10 e la grande distribuzione? La concentrazione del settore della distribuzione alimentare sta determinando la prevalenza di filiere buyer driven, sempre più orientate all approvvigionamento internazionale. La grande distribuzione alimentare si rifornisce sui mercati esteri imponendo ai propri fornitori dei precisi meccanismi di acquisto, tra cui rientrano anche gli standard di sicurezza e qualità alimentare. Tali standard alimentari vengono imposti dalla distribuzione alimentare; avendo essa un forte potere di contrattuale lungo la filiera, gli standard assumono il carattere di obbligatorietà de facto La distribuzione moderna, rivolgendosi in maniera crescente a fornitori stranieri, richiede a questi ultimi di sottoscrivere dei capitolati di fornitura in cui la componente relativa al rispetto di clausole sulla qualità e sicurezza alimentare dei prodotti rappresenta una conditio sine qua non per l ingresso degli stessi fornitori sul mercato

11 e il global sourcing? Gli standard privati quindi funzionano anche come strumento di coordinamento delle filiere, standardizzando i requisiti di prodotto tra fornitori locali, nazionali ed esteri, e permettendo quindi alle insegne della distribuzione un effettivo global sourcing dei prodotti agroalimentari in quanto tutti i prodotti, a prescindere dai luoghi di produzione, hanno le stesse garanzie minime di sicurezza, salubrità e qualità dei prodotti. Tutto ciò risulta particolarmente importante se si pensa che le filiere globali sono condizionate da differenti ambienti regolamentari ed economici gli standard privati agiscono quindi come fattore imprescindibile per ridurre i costi di transazione dei prodotti e i rischi associati all approvvigionamento sui diversi mercati

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