# PEBA. # Piani per l accessibilità. # Linee guida
|
|
- Emanuele Rosati
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 # PEBA # Piani per l accessibilità # Linee guida
3 Piano Eliminazione Barriere Architettoniche Legge 28 febbraio 1986, n. 41, art. 32 edifici pubblici Legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 24..e spazi urbani DPR 24 luglio 1996, n. 503, art e percorsi accessibili Leggi regionali a carattere locale NORMATIVA Obbligo di adozione dei Peba per tutti Gli Enti Pubblici entro un anno dall entrata in vigore della legge 41
4 Piano Eliminazione Barriere Architettoniche 1986 Strumento urbanistico che consente di operare Leggi regionali a carattere locale non più attraverso episodici e frammentari progetti, ma creando un nastro ideale ed ininterrotto per passare in sicurezza da una situazione all altra CONCEPT Leggi regionali a carattere locale
5 Piano Eliminazione Barriere Architettoniche 1. Analisi 1.1 individuazione strutture pubbliche e percorsi da rendere accessibili FASI 1.2 rilevazione barriere architettoniche 2. Progetto 2.1 definizione opere di adeguamento 2.2 preventivo sommario 2.3 programmazione degli interventi
6 Piano Eliminazione Barriere Architettoniche L esempio del FVG Censimento svolto dal Criba, anno a che punto sono? n comuni censiti*: 127 *con più di 2000 abitanti n comuni dotati di Peba: 9 8%! solo 3 su 9 hanno realizzato tutti gli interventi previsti
7 Piano Eliminazione Barriere Architettoniche E in Italia? Ad oggi non si conosce il numero preciso di Comuni che hanno adottato un Peba; sono molto pochi...a che punto sono? Tra i capoluoghi di Regione l unico ad aver provveduto è stato quello di Venezia/Mestre con l emanando delle Linee Guida per la redazione dei Peba da parte della Regione Veneto (Vedi bibliografia)
8 Piano Eliminazione Barriere Architettoniche da parte del Legislatore Legge 41: # sottovalutazione del problema (es. un anno di tempo) # mancanza di indicazioni in merito a procedure da attuare PUNTI CRITICI da parte delle Pubbliche Amministrazioni: # impreparazione culturale ( carenza di risorse, altre priorità ) in tema di accessibilità all ambiente costruito # inadeguata partecipazione degli stakeholder # mancanza di una visione completa e integrata della città e delle sue dinamiche # idea di accessibilità datata # mancanza di una struttura tecnico-amministrativa in grado di programmare e indirizzare gli interventi in un processo di lungo termine
9 ..a quasi trent anni di distanza il PEBA non è ancora una realtà nella maggior parte del Paese PROPOSTE MIGLIORATIVE Per cercare di risolvere questa criticità e per superare i limiti concettuali e metodologici del datato PEBA la Regione Toscana ha commissionato 2 ricerche nel biennio il cui prodotto principale è stato uno studio di fattibilità dei PIANI PER L ACCESSIBILITA
10 Piani per l Accessibilità Accessibilità ambientale: valore collettivo, cultura comune che esige la cooperazione tra tutti coloro che intervengono nei processi di trasformazione degli habitat PRINCIPI Ciò richiede politiche spazio-temporali coerenti alle diverse scale, e guidate da adeguati strumenti di programmazione degli interventi
11 Piani per l Accessibilità I Piani per l'accessibilità messi a punto da un gruppo di lavoro formato da soggetti appartenenti ad enti diversi (Università di Firenze, Provincia di Pistoia, Comuni) COSA SONO sono programmi operativi comunali di adeguamento e riqualificazione, ai fini dell'accessibilità, degli edifici e degli spazi pubblici.
12 Piani per l Accessibilità..rispetto al PEBA: PRINCIPI - da una dimensione tecnica a una sociale - da una impostazione deterministica a una critica - da un approccio normativo a uno progettuale - da una visione specialistica a una integrata
13 Piani per l Accessibilità Rappresentano la naturale evoluzione dei PEBA, e aspirano a superarne l approccio tecnico-analitico PRINCIPI..l accessibilità non si ottiene con la semplice eliminazione della barriera architettonica!
14 Linee Guida La linea guida è un insieme di raccomandazioni sviluppate sistematicamente, sulla base di conoscenze continuamente aggiornate e valide, redatto allo scopo di rendere appropriato, e con un elevato standard di qualità, un comportamento desiderato. Sono una base di partenza per l'impostazione di comportamenti e modus operandi condivisi. Non si tratta di procedure obbligatorie.
15 Linee Guida In materia di accessibilità sono molte le linee guida prodotte: vista la necessità di intervenire puntualmente in situazioni di inaccessibilità per ovviare alle difficoltà di applicazione di uno strumento tanto complesso come il Peba
16 Linee Guida LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PEBA Regione Veneto, 2003 LINEE GUIDA PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEI LUOGHI DI INTERESSE CULTURALE Ministero per i Beni e le Attività Culturali 2008
17 Linee Guida GUIDA ALLA PROGETTAZIONE ACCESSIBILE E FUNZIONALE Regione Autonoma FVG, 2006 LIBRO BIANCO SU ACCESSIBILITA E MOBILITA URBANA Comune di Parma, Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, 2009
18 Linee Guida LINEE DI INDIRIZZO PER L ACCESSIBILITA URBANA Regione Liguria, 2008 DISPENSA INFORMATIVA ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE Provincia Autonoma di Trento, 2011
19 Linee Guida L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLO SPAZIO PUBBLICO Città di Torino Quaderno formativo di indirizzo tecnico Ad uso interno, 2008
20 Esempi Linee guida per la redazione di Peba Regione Veneto
21
22
23
24 Esempi Indicazioni progettuali - LabAc Provincia di Trieste
25
26
27
28
29
30
31
32
33 Bibliografia e Sitografia Integrazioni PEBA Piani Accessibilità Antonio Laurìa, I Piani per l'accessibilità. Una sfida per promuovere l'autonomia dei cittadini e valorizzare i luoghi dell'abitare, Gangemi Editore, Linee Guida Maurizio Sacconi, G. Paolo Bernini, Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana. Linee guida per gli Enti Locali, Franco Angeli Editore,
34 Info, dubbi, approfondimenti Barbara Chiarelli Dottoressa in Architettura
cooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. 011.74.12.435 fax 011.77.10.964 cicsene@cicsene.org www.cicsene.
cooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. 011.74.12.435 fax 011.77.10.964 cicsene@cicsene.org www.cicsene.org cooperazione e sviluppo locale progetto CASA tecniche urbane percorsi
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliAZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI
PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PREMESSA Con l approvazione del Decreto legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010 è stata varata
DettagliCENTRO INTERUNIVERSITARIO TESIS PROGRAMMA DI RICERCA
dipartimento di TECNOLOGIE DELL ARCHITETTURA E DESIGN PIERLUIGI SPADOLINI CENTRO INTERUNIVERSITARIO TESIS UNIVERSITÀ DI FIRENZE - FACOLTÀ DI ARCHITETTURA prof. Antonio Laurìa antonio.lauria@taed.unifi.it
DettagliAnche la Lombardia ha una nuova mappa sismica del territorio.
Anche la Lombardia ha una nuova mappa sismica del territorio. Arriva, con il D.G.R. 11 luglio 2014, n. 2129, l aggiornamento della classificazione sismica dei Comuni della regione Lombardia. La delibera,
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliÈ un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale
Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di
DettagliCOMUNE DI LAJATICO PROVINCIA DI PISA PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE PIANO DELLA DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI
COMUNE DI LAJATICO PROVINCIA DI PISA PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE PIANO DELLA DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI PIANO D INDIRIZZO E REGOLAZIONE DEGLI ORARI PIANO MOBILITÀ
DettagliPercorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia
TOSCANA WINE ARCHITECTURE TOSCANA WINE ARCHITECTURE Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia Un circuito di 25 cantine d autore e di design, contemporanee per le loro lo spirito
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliPERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE PER DIRIGENTI E PREPOSTI
I PRODOTTI DI Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, Strumenti didattici innovativi per la formazione di dirigenti e preposti (cod. 300.35) DIMOSTRATIVO PERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliRelazione introduttiva Febbraio 2006
Amministrazione Provincia di Rieti Febbraio 2006 1 Progetto Sistema Informativo Territoriale Amministrazione Provincia di Rieti Premessa L aumento della qualità e quantità dei servizi che ha caratterizzato
DettagliPortale Acqua e Salute
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.
Dettagli1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
Pagina 1 di 5 1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO (rif. punto 4.2 BS OHSAS 18001:2007) 1.1 SCOPO La dichiarazione di politica per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro,
DettagliAccordo di Programma EXPO 2015
Accordo di Programma EXPO 2015 Tavolo di coordinamento L integrazione dei dati territoriali per il coordinamento degli interventi Nuovo spazio Guicciardini, 13 gennaio 2011 a cura del Settore Pianificazione
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliSISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA
SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute
DettagliProgramma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e socio - sanitari Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE
Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER
DettagliFattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori. Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat
Fattorie Didattiche, processi di costruzione delle qualità e sistemi di indicatori Giovanni Borgarello Consorzio Pracatinat Perché un processo di qualità? Perché un SIQ? Uno strumento in mano alle FD per
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliAll. n 1 - Questionario Monitoraggio PEBA
All. n 1 - Questionario Monitoraggio PEBA Il questionario conoscitivo sullo stato di attuazione, nei Comuni del territorio regionale, dei Piani per l Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA),
DettagliINTEGRARE LA CSR NELL IMPRESA LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DI CSR E IL CONTRIBUTO DI IBM ALLA FORMAZIONE SCIENTIFICA
2008 IBM Corporate Community Relations INTEGRARE LA CSR NELL IMPRESA LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DI CSR E IL CONTRIBUTO DI IBM ALLA FORMAZIONE SCIENTIFICA ANGELO FAILLA Direttore Fondazione IBM Italia
Dettaglischede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliArchitettura. Corso di Laurea magistrale in
Ingegneria Laurea magistrale in Architettura 135 Corso di Laurea magistrale in Architettura Classe: LM-4 Architettura DURATA 2 anni CREDITI 120 SEDE Udine ACCESSO Programmato 80 posti CONOSCENZE RICHIESTE
DettagliACCORDO DI COOPERAZIONE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA ACCORDO DI COOPERAZIONE tra COMITATO UNICO DI GARANZIA e CONSIGLIERA DI PARITÀ REGIONALE ACCORDO DI COOPERAZIONE tra Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità,
DettagliMOBILITA' SOSTENIBILE IN LOMBARDIA
MOBILITA' SOSTENIBILE IN LOMBARDIA consulta regionale lombarda degli ordini degli architetti PPC introduzione cronologia 1 2 1 2 M O S L O contenuti specifici 3 3 l'idea 4 4 la metodologia 5 5 i tempi
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliLa nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia
La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della
DettagliPIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza
DettagliREGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI
REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliIl Centro Provinciale per l Adattamento dell Ambiente Domestico
Il Centro Provinciale per l Adattamento dell Ambiente Domestico Un abitare di qualità, per tutti A.S. Annalisa Rolli Come nasce il Centro Delibera Consiglio Regionale n.514/2003 I Centri di informazione
DettagliPierluigi Caputo. LA MASSERIA GRANDE DI SURANO Valorizzazione ambientale e riuso delle masserie fortificate del Salento
Pierluigi Caputo LA MASSERIA GRANDE DI SURANO Valorizzazione ambientale e riuso delle masserie fortificate del Salento Relatore: Dott.Ing.Edile /Architetto Caputo Pierluigi EDIZIONE DELL IRIDE Distribuzione
DettagliIndice. Il profilo potenziato. Sette consapevolezze. Un quadro normativo complicato. Un traguardo ancora difficile
Indice 7 Presentazione alla seconda edizione 9 Presentazione alla prima edizione 11 Introduzione. Buon insegnante non si nasce 19 Capitolo 1. Insegnanti non solo insegnanti. Il profilo potenziato 31 Capitolo
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliIl Presidente del Consiglio dei Ministri
Direttiva del 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell
DettagliFigure Professionali «Eco-innovazioni»
Figure Professionali «Eco-innovazioni» FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER GREEN JOBS Formazione e Orientamento FACILITATORE DI PROGETTI GREEN IN PARTNERSHIP MULTISTAKEHOLDER
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliDisposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliINDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21
INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce
DettagliProgramma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione
Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione
DettagliTeresa Di Fiandra. Ministero della salute Direzione generale prevenzione sanitaria. Firenze, 2 Aprile 2014
Le prospettive aperte dal Piano di Azioni per l Autismo Teresa Di Fiandra Ministero della salute Direzione generale prevenzione sanitaria Firenze, 2 Aprile 2014 Il documento Linee di indirizzo per la promozione
DettagliCittà di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 190 DEL 31-03-2015
Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 190 DEL 31-03-2015 OGGETTO: AMMISSIBILITA ISTANZA DI CONCESSIONE DI CONTRIBUTO PER IL SUPERAMENTO E L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI
DettagliIl risultato atteso è quello di attivare forme di virtuosa cooperazione e sinergia tra le diverse anime scientifiche del Paese per mettere a punto
Documento d intesa tra SIMLII, SItI e AIDII per l'elaborazione di strumenti scientifici, normativi e applicativi per la tutela e la promozione della salute e la sicurezza e qualità negli ambienti di lavoro
Dettaglil palazzo Forcella De Seta a Patermo
l palazzo Forcella De Seta a Patermo Analisi Architettonica per il Restauro a cura di Luciano Cessari e Elena Gigliarelli GANGEMI EDITORE ' i l \ t Università IUAV di Venezia S.B.D. w 67 BIBLIOTECA CENTRALE
DettagliRelazione semestrale sullo Stato di attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016
Relazione semestrale sullo Stato di attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 L emanazione del Decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 Riordino della disciplina
DettagliMarisa Arpesella. Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia
CORSO di IGIENE Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia MEDICINA PREVENTIVA Branca della Medicina che, mediante il potenziamento dei fattori
DettagliLE FATTORIE AUMENTANO
LE FATTORIE AUMENTANO Nata dalla collaborazione tra 5 fattorie didattiche, l iniziativa mira a contribuire ad elevare la qualità della didattica in fattoria e a far riconoscere le stesse come agenzie educative,
DettagliSTUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l.
Gestire i rischi per la sicurezza dei lavoratori con sistemi innovativi: l applicazione dei Sistemi RFID Radio Frequency IDentification a partire dal DVR Prof. Dott. Luca Maria Neri Introduzione: nuove
DettagliBoccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti
Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Progettista della Variante e Responsabile del procedimento Ing. Luca Vecchieschi
DettagliPIANO DI AZIONI POSITIVE (PAP)
COMUNE DI ARNAD Frazione Closé, 1 11020 ARNAD (AO) C.FISCALE e P.IVA 00125720078 COMMUNE D ARNAD 1, hameau de Closé 11020 ARNAD (Vallée d Aoste) TEL. 0125966121-089 FAX 0125966306 e-mail: info@comune.arnad.ao.it
DettagliSalute e sicurezza dei lavoratori
Salute e sicurezza dei lavoratori Suite formativa: corso web based, simulazione web based e quaderno I recenti provvedimenti in materia di sicurezza raccolti nel c.d. testo unico (d.lgs. 9 aprile 2008,
DettagliQuinto anno ACCOGLIENZA TURISTICA
Quinto anno ACCOGLIENZA TURISTICA Competenze Abilità Contenuti 1 Sviluppare la crescita professionale attraverso le conoscenze del mercato turistico professionali orientate al cliente con quelle linguistiche.
DettagliSISTAR - SISTEMA STATISTICO REGIONALE: programmazione e divulgazione dell informazione statistica
PRESENTAZIONE DELL EDIZIONE 2013 DELL ANNUARIO STATISTICO REGIONALE SISTAR - SISTEMA STATISTICO REGIONALE: programmazione e divulgazione dell informazione statistica Genova, 5 febbraio 2014 Elena Ricci
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi
DettagliComune di Lastra a Signa (Provincia di Firenze)
ALLEGATO (A) AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA PER ATTUAZIONE DELLA PROCEDURA SELETTIVA E COMPARATIVA PER INCARICHI DI RICERCA, STUDIO E CONSULENZA IL RESPONSABILE DELL AREA N. 2 SERVIZI ALLA PERSONA RENDE
DettagliCOMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo
COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO
DISCIPLINA TECNOLOGIA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 01 DATI IDENTIFICATIVI TITOLO I METALLI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSI SECONDE CLASSI / ALUNNI COINVOLTI DOCENTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO DOCENTI
DettagliD.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2)
D.Lgs. 81/08 - Prevenzione e protezione da agenti fisici negli ambienti di lavoro. Dubbi, quesiti, prospettive 8 aprile 2009 Auditorium Cav. Mario Magnetto - Almese La problematica della gestione dei rischi
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliLEZIONI APPRESE DEGLI STAKEHOLDER DEI PROGETTI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
LEZIONI APPRESE DEGLI STAKEHOLDER DEI PROGETTI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA Venezia, Palazzo Grandi Stazioni 20 dicembre 2013 Benedetta Pricolo Regione del Veneto Unità di Progetto di Cooperazione
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliProfessionista della Security UNI 10459 Achille Sirignano
Professionista della Security UNI 10459 Achille Sirignano Security Manager eni S.p.A. Responsabile Processi e Modelli di Risk Management di Security Bologna, 22 ottobre 2014 UNI 10459:1995 Definisce le
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
DettagliNorme in materia di dimensionamento energetico
Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la
DettagliASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO
Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006
DettagliLe politiche di modernizzazione per un amministrazione pubblica di qualità
Le politiche di modernizzazione per un amministrazione pubblica di qualità Pia Marconi Direttore generale Ufficio per il programma di modernizzazione delle PA Dipartimento della Funzione Pubblica 1 Le
Dettagli2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG
2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia
DettagliI PRINCIPI DEL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI DI VALUTAZIONE EUROPEI
I PRINCIPI DEL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI DI VALUTAZIONE EUROPEI ANDREA MORO VICE PRESIDENTE CESBA www.cesba.eu Più di 60 sistemi impiegati in Europa 2010 2005 NATURE 2000 1990 1995 www.cesba.eu
Dettagli- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali
OGGETTO: PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE ''LAGHETTO IN LOC. SEMBLERA MONTEROTONDO SCALO'' AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 6 OTTOBRE 1997 N. 29 E SS.MM.II. - APPROVAZIONE DELLA
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliFOTOGRAFIE E ARCHITETTURE.
Corso di aggiornamento professionale FOTOGRAFIE E ARCHITETTURE. Dispositivi visivi e rappresentazioni dello spazio a cura di: Antonio Di Cecco, Marco Introini, Peppe Maisto, Alessandra Chemollo, Davide
DettagliPROGRAMMA DI INTERVENTO PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (P.A.B.A.) (L.R. 1/2005 art. 55 comma 4 lettera f)
Comune di Capannoli REGOLAMENTO URBANISTICO PROGRAMMA DI INTERVENTO PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (P.A.B.A.) (L.R. 1/2005 art. 55 comma 4 lettera f) LINEE GUIDE ED INDIRIZZI PER L ATTUAZIONE
DettagliCOMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA
COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA GUIDA PER L APPLICAZIONE DELLE NORME TRANSITORIE DI CUI AL D.LGS. N.192 DEL 19 AGOSTO 2005 E AL D.LGS. N.311 DEL 29 DICEMBRE 2006 INTRODUZIONE Allegato al Regolamento
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI
ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI COMUNE DI NOVARA CODICE15.3.1.5 Cabina di Regia: funzioni di rango urbano e gateway Scheda azioni Immateriali Cabina di Regia: funzioni di rango urbano
DettagliSCUOLA ELEMENTARE E. DE AMICIS Viale della Libertà n.21,23,25 Forlì RELAZIONE GENERALE 1. INTRODUZIONE
Il presente stralcio di relazione vuole essere di ausilio ai tecnici interessati alle verifiche tecniche, denominate anche valutazioni di sicurezza, da eseguire in conformità alle indicazioni definite
DettagliALCUNE INDICAZIONI DIMENSIONALI
ALCUNE INDICAZIONI DIMENSIONALI SCHEMI E POSSIBILI SOLUZIONI PER LA PROGETTAZIONE DELLO SPAZIO COMMERCIALE SCHEMA FUNZIONALE INDICATIVO E DIMENSIONAMENTO ARREDI PER LA ZONA RECEPTION DIMENSIONAMENTO DI
Dettagliil Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte
REGIONE PIEMONTE In.F.E.A. - attività di sistema il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte Provincia di Torino Lab. ter. Canavese Lab. ter. Pinerolese 13 gennaio 2010 valutare?
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliCOMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.
COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliCOPTE DU CONTI //. VISTO il decreto legislativo 20 dicembre 2009, n.198, concernente l'attuazione dell'articolo 4 della legge 4
i COPTE DU CONTI -SC I - UFFfCf0 CEI ; 7- -5 Bftì, 201? //. VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante "Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n, 15, in materia di ottimizzazione della
Dettagli1.4 DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI. 1.4. Commercio e attività produttive
DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI 1.4. Commercio e attività produttive 1.4 ANALISI E DATI Lo spazio attualmente occupato dal commercio e delle attività produttive è l 11% del territorio, pari 1.707.968 mq.
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 14 dicembre 2012, n. 2751
2454 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 14 dicembre 2012, n. 2751 Attuazione del sistema di formazione e di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dei certificati di sostenibilità degli
DettagliLA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
LA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA La RETE degli URP della provincia di Mantova. Un unico linguaggio per raggiungere 397533 cittadini mantovani Mantova, 21 novembre 2007 IL PROTOCOLLO DELLA RETE
DettagliDECRETO AUTO BLU La risposta immediata. Roma, 3 agosto 2011
DECRETO AUTO BLU La risposta immediata Roma, 3 agosto 2011 IL DECRETO AUTO BLU Le auto blu sono percepite come un privilegio o peggio uno spreco Negli anni si è più volte intervenuti per razionalizzarne
DettagliImplementing a new ADT based on the HL7 version 3 RIM. Esempio
Implementing a new ADT based on the HL7 version 3 RIM Esempio Contesto di riferimento Alla fine degli anni 90, sei ospedali vennero fusi allo scopo di formare un unica organizzazione lo University Hospital
DettagliIL VOLONTARIATO ALLO SPECCHIO LA BANCA DATI DELLE ODV CENSITE DAI CSV. Roberto Museo Direttore CSVnet Milano, 19 ottobre 2015
IL VOLONTARIATO ALLO SPECCHIO LA BANCA DATI DELLE ODV CENSITE DAI CSV Roberto Museo Direttore CSVnet Milano, 19 ottobre 2015 La road map L ingegnerizzazione della filiera informativa rappresenta un elemento
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliCONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ART. 1 ISTITUZIONE CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
DettagliDELL'ATTO DI NOTORIETA'
via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità
DettagliLiceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 4^ ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico Scienze Applicate Docente Disciplina
Dettagli