Progetto Kiro: didattica interattiva ed integrata presso la Facoltà di Farmacia

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1 Applications Progetto Kiro: didattica interattiva ed integrata presso la Facoltà di Farmacia Elena Caldirola, Amedeo Marini Università di Pavia Parole chiave: e-learning, Blended Learning, ICT Abstract Questo lavoro illustra una iniziativa pilota attivata presso l Università di Pavia per sperimentare l introduzione di attività integrative della didattica frontale basate su tecnologie web (Progetto Kiro). Viene descritta la genesi del progetto, le motivazioni ne hanno determinato l origine, gli attori in gioco e il processo di macroprogettazione, con particolare attenzione alla tipologia di utenza, all infrastruttura tecnologica, ai contenuti e alle strategie didattiche. Successivamente si illustrano gli aspetti che maggiormente hanno caratterizzato il progetto, arrivando infine ed evidenziarne le criticità. La prospettiva degli scenari futuri (Progetto Maieuta) e l analisi di strumenti di data mining utilizzabili per la migliore efficienza del progetto concludono il lavoro. Journal of e-learning and Knowledge Society Vol. 4, n. 3, settembre 2008 (pp )

2 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre Introduzione La Facoltà di Farmacia punta ad elevare qualità, flessibilità ed efficacia della didattica offrendo ai propri studenti servizi di qualità e progetti innovativi. In questo spirito, la Facoltà di Farmacia ha elaborato una iniziativa pilota per sperimentare l introduzione di attività integrative della didattica frontale basate su tecnologie web (Progetto Kiro). Detta iniziativa, fatta propria dagli Organi di Governo dell Ateneo, è stata da questi approvata e finanziata. Nella visione dell Ateneo, il finanziamento dell iniziativa ha due principali obiettivi, uno di breve e uno di medio termine: consentire la sperimentazione del progetto per ottimizzarne l architettura attraverso la valutazione dei risultati e l individuazione delle eventuali criticità; definire gli aspetti di base di un modello esportabile ad altre Facoltà (Macpherson et al., 2005). Kiro è stato attivato nel corrente anno accademico, sia per il primo sia per il secondo semestre, complessivamente su 15 corsi rivolti agli studenti del primo anno dei corsi di Laura triennali in Tecniche Erboristiche e Informazione Scientifica sul Farmaco. Il progetto è in fase di piena applicazione e il successo riscontrato fra gli studenti ha suggerito di pianificare per il prossimo anno accademico un ampliamento dell iniziativa (Progetto Maieuta) che coinvolga tutti gli studenti della Facoltà. 2 Scenari di riferimento Nel 2006, la Facoltà ha deciso di realizzare un progetto di integrazione della didattica tradizionale attraverso l introduzione di strumenti basati sulle tecnologie web. L obiettivo prefissato consisteva nel dare luogo ad un sistema integrato fra lezioni erogate in aula e attività di approfondimento, esercitazione, autovalutazione e confronto online (Bellier, 2001). La scelta di intraprendere questa strada è stata suggerita da diversi fattori. In primo luogo, dalla constatazione di un crescente divario tra le modalità di insegnamento tradizionali, da una parte, e le modalità di apprendimento e/o comunicazione proprie delle giovani generazioni di studenti, dall altra (Oblinger, 2005). In secondo luogo, dalle evidenze emerse negli ultimi anni in merito alla composizione e tipologia della popolazione studentesca. Tra gli iscritti ai corsi universitari si riscontra infatti la presenza di un numero sempre più consistente non solo di studenti lavoratori, che svolgono occupazioni saltuarie per mantenersi agli studi, ma anche di lavoratori-studenti, che tornano ad affrontare percorsi formativi universitari pur essendo già inseriti nel mondo del lavoro. Si diede pertanto avvio ad un progetto (Progetto Kiro), la cui pianificazione ebbe luogo a partire dall inizio del Il Preside di Facoltà e un e-learning Project Manager (PM) costituirono il gruppo di lavoro iniziale (a cui si aggiunse in seguito un tecnico informatico) che individuò le linee guida riassunte di seguito. 110

3 Elena Caldirola et al - Progetto Kiro: didattica interattiva ed integrata presso la Facoltà di Farmacia Il progetto, nella sua fase iniziale, avrebbe avuto il valore di una iniziativa pilota Il progetto sarebbe stato integrativo (e mai sostitutivo) della didattica frontale. Tale approccio è in linea con quanto emerso da recenti indagini europee (E-lue, 2006). L utenza iniziale a cui rivolgere il progetto sarebbe stata costituita dagli studenti immatricolati al primo anno (2007/2008) dei corsi di laurea triennali di Tecniche Erboristiche e Informazione Scientifica sul Farmaco. Si tratta degli studenti più giovani e presumibilmente più abituati all uso delle nuove tecnologie. Inoltre, molti sono lavoratori-studenti, quindi più bisognosi di altri di supporto. Oltre agli aspetti tecnologici ed ingegneristici, l iniziativa doveva fare riferimento al valore metodologico-didattico e al disegno pedagogico ed educativo (Adams e Morgan, 2007). L ambiente di apprendimento digitale avrebbe dovuto garantire flessibilità, modularità, espandibilità e soprattutto la possibilità di essere modificato in funzione delle esigenze che via via si sarebbero manifestate. Il software OpenSource offre queste garanzie. Inoltre aggrega comunità, composte anche da migliaia di persone, in grado di dare supporto a tutti coloro che di esse fanno parte o ad esse si rivolgono Macroprogettazione Stabilito il quadro di riferimento iniziale, ci si è successivamente concentrati sulla fase di progettazione (Khan, 2004; Anderson, 2008), considerando quattro variabili indipendenti (Ranieri, 2005), a seguito indicate. Tipologia di utenza. Studenti: circa 70 provenienti dai corsi di laurea triennali di Tecniche Erboristiche (TE) e Informazione Scientifica sul Farmaco (ISF), a cui si sono aggiunti tutti gli studenti del primo anno della Facoltà per corsi comuni a tutte le matricole, per complessivi 450 studenti. Alla data attuale sono tuttavia iscritti 706 studenti: la differenza è data da studenti che, iscritti ad anni successivi al primo, hanno chiesto di accedere a Kiro per poterne comunque seguire le attività. Docenti: 12 docenti per 13 corsi del I e II semestre dell a.a. 2007/2008. E-tutor: 6 e-tutor (di cui uno su due corsi) per un totale complessivo di 500 ore di tutorato per 25 CFU. Ad ogni corso è stato assegnato un e-tutor con il compito di curare l interazione all interno dell aula virtuale, assistere gli studenti nello studio, accertarsi della disponibilità in linea dei materiali didattici correlati alle lezioni in corso nell aula, allestire attività ed eventi funzionali alla facilitazione dell apprendimento e tenere infine contatti con il docente del corso in merito all andamento delle attività nell aula virtuale. 111

4 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre 2008 Infrastruttura tecnologica. Il progetto si è avvalso di un LMS (Learning Management System) OpenSource (Moodle 1.8) che è stato installato su un server Linux posto nella server farm dell Area Sistemi Informativi. La Facoltà di Farmacia, come del resto tutto il campus universitario pavese, è coperto dalla rete wireless di Ateneo, pertanto l accessibilità a Kiro è garantita dalla sede di studio, sia da postazioni fisse collegate alla rete (es. aule informatiche), sia da qualunque computer portatile connesso alla rete wi-fi. Tuttavia, la progettazione ha tenuto conto anche di quegli utenti che possono collegarsi solo da casa, eventualmente con banda ridotta. Contenuti. Materiali didattici preparati dal docente o realizzati su sua indicazione; attività interattive su stimoli indicati dal docente per dare luogo a momenti di confronto e dialogo finalizzati alla comprensione di concetti della disciplina affrontata; testing a scopo di autovalutazione formativa in vista di prove e/o esami; creazione di materiali e contenuti da parte degli studenti (es. glossari condivisi); simulazione di prove d esame e rilascio di feedback a cura dell e-tutor (Calvani et al., 2007). Architettura metodologico-didattica. La lezione si tiene in presenza, mentre le attività a distanza sono finalizzate alla riflessione del gruppo (Calvani, 2005), all approfondimento, al dibattito e all esercizio, oltre che alla creazione di contenuti da parte dello studente. L e-tutor svolge un ruolo chiave sia nel supporto alla comprensione dei contenuti sia come facilitatore di processo. 3 Kiro al lavoro Con l inizio dell anno accademico 2008/2009 Kiro potrà avvalersi della collaborazione di 6 volontari del Servizio Civile Nazionale, selezionati per ricoprire il ruolo di e-tutor. In attesa di somministrare una survey a tutta l utenza del progetto, è già possibile proporre alcune considerazioni, basate su evidenze oggettive. * Analisi dei log della piattaforma. Il 72% degli studenti di TE e ISF ha visitato la piattaforma. Si è rilevato che i nominativi di coloro che non l hanno mai fatto sono sempre gli stessi per tutti i corsi coperti dal progetto. Si presentano poi evidenze che indicano disomogeneità tra i corsi e tra gli studenti. Per quanto attiene i corsi, in alcuni di essi le attività di interazione sono state significative (Chimica Generale e Inorganica, Matematica). Invece in altri casi, al contrario, gli studenti hanno agito per la maggior parte in sola lettura, prelevando i materiali didattici e offrendo pochi contributi alla discussione. In merito agli studenti, si è da subito distinto un nucleo che ha utilizzato ogni strumento messo a disposizione dalla piattaforma. Talvolta interagivano, cercando di aiutarsi, prevenendo l azione dell e-tutor. Alcuni elementi di questo nucleo sono rimasti invariati per tutti i corsi. 112

5 Elena Caldirola et al - Progetto Kiro: didattica interattiva ed integrata presso la Facoltà di Farmacia * Analisi dei registri degli e-tutor. All inzio dell attività di Kiro, ad ogni e- tutor è stato consegnato un registro elettronico (vedi esempio in Tabella 1) dove rendere conto dell utilizzo del proprio monte-ore. Agli e-tutor è stato richiesto di compilarne le voci con regolarità. TABELLA 1 Distribuzione in % del monte-ore utilizzato degli e-tutor (su 310 ore). Interventi su materiali didattici Preparazione test Tutorati di dominio Tutorati di relazione Correzione esercizi Riunioni coordinamento Riunioni docente 25,4 6,1 36,9 21,3 0,6 8,2 1,5 La maggior parte del monte-ore è stata utilizzata per i tutorati. Il dato disaggregato dei singoli corsi presenta tuttavia una forte variazione intorno alla media: questa evidenza conferma quanto già emerso dall analisi dei log di sistema, vale a dire una significativa diversità tra corso e corso. * Analisi di sintesi sul progetto. L analisi del funzionamento del progetto ha portato in evidenza alcuni limiti che vanno considerati come sfide da vincere per una seconda fase progettuale tutta da realizzare: Scarsa personalizzazione dell azione di tutorato; Figura dell e-tutor (Rotta e Ranieri, 2005) da potenziare nella professionalità; Strategie didattiche-metodologiche da ottimizzare (differenziandole in funzione di utenza, infrastruttura tecnologica, obiettivi e contenuti di ogni corso); Dimensionamento del progetto (persone, tecnologie, finanziamenti, ecc); Apertura ancora non adeguata a spazi di informal e-learning (Bonaiuti, 2006; Scholze, 2007); Sostenibilità finanziaria ed organizzativa. 4. Affrontare la dimensione di Ateneo 4.1. Risultati e criticità Kiro ha il compito di fornire indicazioni su come potersi trasformare da esperienza sperimentale a processo standardizzato e replicabile per ordini di grandezza scalari (Ellis et al., 2007). Allo scopo, il gruppo di progettazione ha discusso circa il ruolo e la relazione tra le tre figure-chiave in gioco nel progetto: lo studente, l e-tutor e il docente. 113

6 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre 2008 È compito arduo avvicinare le posizioni, a volte anche molto distanti, tra una generazione che è stata definita come nativa digitale e un altra, precedente, che al mondo digitale si rivolge come migrante, e spesso con diffidenza (Proserptio e Gioia, 2007). La proposta avanzata da alcuni studiosi che considerano come immobile il nativo e puntano alla sola mobilità del migrante sembra eccessiva (Prensky, 2001). E più opportuno riflettere sulla possibilità di un reciproco avvicinamento tra i ruoli. Nell attuale configurazione di Kiro, l e-tutor svolge un ruolo centrale nel processo di negoziazione generazionale tra il docente e lo studente. L e-tutor, se e quando opportuno, consiglia l inserimento di nuove tecnologie nell impianto didattico del corso, suggerisce al docente e allo studente la creazione di nuove modalità di studio e ricerca (originate, ad esempio, dallo sviluppo di propri ambienti di Personal Knowledge Management (Pettenati et al., 2007)), o indica contesti basati sul web di comunità di pratica e di interessi sulle discipline di riferimento. Sono stati poi riconsiderati gli obiettivi inizialmente previsti dal progetto: realizzare un sistema di apprendimento più flessibile e distribuito; facilitare, personalizzandolo, il processo di apprendimento; potenziare l efficacia dell azione formativa; aumentare il tasso di successo nelle prove in itinere e negli esami finali; migliorare l efficienza delle carriere degli studenti; familiarizzare gli studenti all uso di tecnologie ICT; addestrare gli studenti alla ricerca, condivisione delle informazioni. Si è constatato come siano stati conseguiti solo in parte. Infatti, l approccio finora prevalso può essere definito molto formale, con caratteristiche di tipo top-down. La natura stessa del progetto blended, con molta attività in presenza introduce elementi di rigidità quanto a flessibilità e personalizzazione dell apprendimento, anche se gli studenti hanno prodotto una certa quantità di contenuti nei forum di discussione. È possibile introdurre approcci più informali e bottom-up dell acquisizione del sapere. A questo scopo, lo staff di progettazione ha affiancato alle varie stanze di studio messe a punto per i vari corsi anche una community online (FarmaCo) dove lo studente, grazie alla presenza di e-tutor animatori/moderatori, assume un ruolo attivo nella ricerca/commento/scambio delle risorse specifiche delle discipline affrontate, e crea contenuti in collaborazione con i compagni. Ogni studente ha qui la possibilità di mettersi in luce nei confronti dei compagni come un leader e di conquistare in questo modo fama ed autorevolezza. Allo scopo di stimolare la partecipazione, si prevede di esportare i contributi sulle materie di studio, etichettati dell identità dell autore, nelle stanze formali dei corsi. In questo modo, anche gli studenti più formal (che nella community non sono mai entrati) potranno ugualmente godere dei benefici prodotti dai compagni. Kiro, FarmaCo e il nuovo sito web della Facoltà costituiscono il sistema integrato Pharmacy online. 114

7 Elena Caldirola et al - Progetto Kiro: didattica interattiva ed integrata presso la Facoltà di Farmacia 4.2. Un modello estremo per la gestione ordinaria C è la convinzione che si possa ottenere di più e di meglio, coinvolgendo più a fondo il docente nella progettazione delle strategie didattiche (Hagner, 2000) ed esaltando la collaborazione docente/e-tutor come una diade formativa. La graduale crescita del ruolo del docente comporta, come conseguenza, una rivisitazione del ruolo dell e-tutor che ne preveda una maggiore articolazione. In particolare: E-tutor stratega: una figura di alto livello, di elevata professionalità, in possesso di certificazioni di settore, che rivestirà il ruolo strategico di consigliere dei docenti per le tecnologie didattiche; E-tutor tattico: una figura di livello intermedio assimilabile a quella attuale, per quei docenti che necessitano di un supporto continuo sui loro corsi; E-tutor di base: una figura, che, dopo aver seguito la formazione a cura degli e-tutor-strateghi, collabori con il docente e agisce su sua indicazione nei singoli corsi, concentrandosi su aspetti attinenti alla disciplina e/o tecnologici. Se in questo modo si pone attenzione e si fa chiarezza sugli attori al centro del processo, è altresì necessario ora osservare il fenomeno dal punto di vista dell azione e dei suoi obiettivi. Tale azione deve avere come obiettivo quello di monitorare nel tempo la performance dello studente, al fine di calibrare e personalizzare gli interventi a supporto per le casistiche individuate. Si prevede in particolare di potenziare gli effetti del progetto Kiro/Maieuta con interventi di tutorato suggeriti dalle risultanze del data mining Virgilio 3, costituito presso la Segreteria Studenti e orientato ai principi dello Student Relationship Management (SRM). In questo modo gli interventi di tutorato, oltre alla normale attività nell ambito di ciascun corso, saranno tempestivi, orientati alla persona, su problemi temporanei e specifici, e attivati in base ad evidenze di performance difformi (in negativo) da quelle attese. Agli studenti in difficoltà verrà offerta l opportunità di accedere a programmi personalizzati di assistenza e recupero basati sul web con e-tutor personale, per la sola fase di crisi del percorso formativo. Così facendo, ci si pone in una ottica di cura e relazione continua con lo studente (Student Relationship Management): e dal momento che tutto questo verrà messo a punto e gestito con le tecnologie connesse all e-learning, si può dire, a buon diritto, che si tratterà di un ottica e-strema: ovvero, E-Xtreme e-learning, che esplicherà la propria azione secondo le seguenti linee: azione all ingresso: acquisizione dei dati di base dello studente in particolare relativi all individuazione di eventuali debiti formativi. In tal caso, l azione E-Xtreme dispiega il primo effetto, immettendo lo studente in un percorso personalizzato di recupero del debito e di accertamento in itinere del saldo conseguito; azione in itinere: costruzione di una banca dati sulle performance dello stu- 115

8 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre 2008 dente che consenta di individuare precocemente le criticità, in modo da affiancare al tutorato tradizionale anche un intervento personalizzato di supporto e recupero. Il primo segnale di tipo quantitativo (ritmo di acquisizione dei CFU inferiore all atteso e/o votazioni in scostamento rispetto ad una media attesa) attiva una indagine qualitativa e l inserimento in uno dei profili di assistenza/recupero individuati grazie a pregresse analisi metodologiche; azione predittiva: con l espansione della banca dati disponibile, individuazione di algoritmi di interrogazione/previsione delle performance sulla base di situazioni-tipo predefinite, in modo da poter prevedere per tempo le criticità sui percorsi di studio e intervenire con strumenti correttivi; azione ricorsiva per la valutazione della qualità: strumenti di controllo e verifica dell utilità degli interventi effettuati a sostegno. La Figura 1 riporta in sintesi le trasformazioni attese, presentando la trasformazione di Kiro in Maieuta, un progetto già in fase avanzata, che prevede un ampliamento sia nella qualità sia nella quantità dei risultati finora conseguiti con Kiro. Fig.1 Il progetto Kiro e il suo sviluppo 116

9 Elena Caldirola et al - Progetto Kiro: didattica interattiva ed integrata presso la Facoltà di Farmacia Conclusioni Nell articolo è stato descritto il progetto pilota della Facoltà di Farmacia dell Università di Pavia (Progetto Kiro), orientato ad innalzare la qualità e i risultati della didattica tramite l integrazione delle tradizionali tecniche di insegnamento in aula con strumenti basati sul web. Sono inoltre stati illustrati lo scenario di riferimento, l organizzazione generale e il ruolo centrale degli e-tutor. L analisi dei risultati conseguiti offre un feedback per l ottimizzazione del progetto e una guida per l ulteriore sviluppo tecnologico e pedagogico da realizzare in vista dell estensione del progetto stesso all intero Ateneo. Bibliografia Adams J., Morgan G. (2007), Second Generation E-Learning: Characteristics and Design Principles for Supporting Management Soft-Skills Development, Chesapeake, VA, International Journal on E-Learning. 6 (2), pp Anderson T. (2008), Theory and Practice of Online Learning Second Edition, Athabasca University, ISBN: ISBN Bellier S. (2001), Le e-learning, Paris, Editions Liaisons. Bonaiuti G. (2006), E-Learning 2.0. Il futuro dell apprendimento in rete, tra formale e informale,trento, Erickson. Calvani A. (2005), Rete, comunità e conoscenza. Costruire e gestire dinamiche collaborative, Trento, Erickson. Calvani A., Landriscina F., Tanoni I. (2007), Tecnologia, scuola, processi cognitivi. Per una tecnologia dell apprendere, Milano, Franco Angeli. Ellis R. A., Jarkey N., Mahony M. J., Peat M., Sheely S. (2007), Managing quality improvement of elearning in a large, campus-based university, Quality in Higher Education, Vol. 15, No. 1, pp E-lue - E-learning and university education (2006), University towards e-learning: a focus on Finland, France and Italy, URL: may_2006.htm (verificato il 21 agosto 2008). Hagner P. R. (2000), Faculty engagement and support in the new learning environment, Educause Review, Vol. 35, September/October, pp Khan B. H. (2004), E-learning: progettazione e gestione, Trento, Erickson. Macpherson A., Homan G., Wilkinson K. (2005), The implementation and use of e-learning in the corporate university, Journal of Workplace Learning, Vol. 17, pp Oblinger D. G., Oblinger, J. L. (2005), Educating the Net Generation, E-book 2005 EDUCAUSE, ISBN , Available electronically at URL: educause.edu/educatingthenetgen/ (verificato il 21 agosto 2008). Pettenati M. C., Cigognini M. E., Sorrentino F. (2007), Methods and tools for 117

10 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre 2008 developing personal knowledge management skills in the Connectivist era, EDEN 2007 Conference NEW LEARNING 2.0 Emerging digital territories Developing continuities, New divides, EDEN 2007 Annual Conference, JUNE, 2007, Naples, Italy. Prensky M. (2001), Digital Natives, Digital Immigrants, On the Horizon Vol. 9 No. 5, NCB University Press. Proserptio L., Gioia D. A. (2007), Teaching the Virtual Generation, Academy of Management Learning and Education, Vol. 6, No. 1, pp Ranieri M. (2005), E-learning: modelli e strategie didattiche, Trento, Erickson. Rotta M., Ranieri M. (2005), E-tutor: identità e competenze - Un profilo professionale per l e-learning, Trento, Erickson. Scholze T., Wiemann S. (2007), Successful Blended Learning Projects in 2006: Experiences in different formal, non-formal and informal learning environments, elearning Papers, no. 3. ISSN

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