CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO
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- Chiara Fontana
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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE L E O P O L D O P I R E L L I VIA ROCCA DI PAPA N ROMA TEL 06/ FAX 06/ rmis00800p@istruzione.it sito web CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO PREMESSA L I.I.S. Leopoldo Pirelli, in persona del suo legale rappresentante pro-tempore Dirigente Scolastico prof. Flavia De Vincenzi, CONSIDERATO quanto delineato nel documento del MIUR del 4 agosto 2009 linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole di primo e secondo grado ; VISTA la delibera n. 8 del Collegio docenti del 09\09\09 e la delibera n53\6 del Consiglio d Istituto del 30\10\09 con la quale si è adottato il Piano dell offerta formativa ; VISTA la delibera n. 18 del Collegio dei docenti del08\10\09 con la quale si è approvata la costituzione del Centro Scolastico Sportivo Principi ispiratori Intraprendere azioni volte a migliorare la qualità del servizio inerente alle attività motorie, fisiche e sportive nella scuola che, soprattutto a seguito dell introduzione dell autonomia, è sempre più primario punto di riferimento per la famiglia e per la società; il tempo che il giovane trascorre all interno dell istituzione scolastica è determinante per lo sviluppo delle sue capacità e potenzialità. E ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 120
2 giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. Allo sport scolastico pomeridiano l Istituto di Istruzione Superiore affida il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli alunni, a migliorare l aggregazione, l integrazione e la socializzazione e, non da ultimo, a ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile. L attività sportiva pomeridiana si concretizza come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto con continuità dai docenti di educazione fisica nelle ore curricolari. Questa continuità è perseguita tendenzialmente nei confronti di tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, nei confronti dei quali va anzi posta una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che l attività sportiva può portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro crescita umana. Lo sport pomeridiano, organizzato all interno dell Istituto Superiore consente anche di realizzare efficaci interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti sul territorio con i quali, nel rispetto dei reciproci fini istituzionali, si attua una sinergia attraverso una complementarità organizzativa e finanziaria. Nell avviamento alla pratica sportiva delle studentesse e degli studenti tutte le discipline hanno pari dignità, senza scelte precostituite imposte dall alto. La presenza dello sport pomeridiano nell Istituto Superiore è la naturale conseguenza della libera scelta delle varie discipline da parte degli alunni, supportata dall attenta azione di orientamento svolta dai docenti di educazione fisica, sulla base delle esperienze pregresse, per la rilevazione delle attitudini e delle vocazioni dei singoli alunni. Le scelte operate nell Istituto trovano legittima collocazione nel Piano dell Offerta Formativa, essendo la pratica sportiva elemento costitutivo del complessivo processo educativo e non momento accessorio privo di respiro interdisciplinare. Articolo 1 Le ore di insegnamento curricolari di educazione fisica, motoria e sportiva assolvono la funzione di fornire a tutti la preparazione di base e di far emergere propensioni, vocazioni e attitudini dei singoli alunni. Il naturale completamento della specifica disciplina è affidato alle attività aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva, fino a un massimo di sei ore settimanali. Tale istituto, tradizionalmente facente parte dello stato giuridico dei docenti di educazione fisica e recepito dall articolo 87 del vigente Contratto Nazionale di Lavoro del comparto scuola, costituisce lo strumento indispensabile per la realizzazione delle finalità esplicitate nella premessa. Articolo 2 Viene pertanto istituito il Centro Sportivo Scolastico struttura organizzata all interno della scuola, finalizzata all organizzazione dell attività sportiva scolastica, il cui regolamento viene allegato al presente atto. Articolo 3 Compiti del C.S.S. dell Istituto di Istruzione Superiore Leopoldo Pirelli - Roma Programmare e organizzare iniziative e attività coerenti con le finalità e gli obiettivi stabiliti a livello nazionale, in funzione della realtà e delle risorse dell Istituto. PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 121
3 Articolo 4 Soggetti del C.S.S. dell Istituto di Istruzione Superiore Leopoldo Pirelli - Roma Il Dirigente scolastico è il Presidente del CSS. Nell esercizio delle proprie prerogative nomina il docente di educazione fisica coordinatore del CSS (denominato da qui in poi come Responsabile). Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, nell esercizio delle sue funzioni, gestisce gli aspetti amministrativo- finanziari delle attività del CSS. I docenti di educazione fisica in servizio presso l Istituto fanno parte del direttivo tecnicoorganizzativo e vengono coordinati dal docente Responsabile nominato dal Dirigente Scolastico. Un genitore rappresentante nel Consiglio di Istituto può essere nominato a far parte del CSS. Gli alunni del Comitato Tecnico Sportivo hanno funzione di rappresentanza. Sono nominati dal docente Responsabile in relazione alle loro competenze motorie e sportive. Le attività proposte sono approvate dai competenti Organi Collegiali e inserite nel Piano dell Offerta Formativa, costituendo così parte integrante dello stesso. Il Responsabile del C.S.S., in collaborazione con i colleghi di Educazione fisica, realizza un progetto didattico-sportivo, denominato SPORT E BEN ESSERE, relativo a tutte le iniziative proposte agli studenti, quantificando anche gli oneri finanziari necessari per avanzare la richiesta di accesso ai fondi relativi all avviamento alla pratica sportiva. Gli alunni manifestano la loro libera volontà di aderire alle attività proposte indicando le discipline sportive che intendono praticare nell apposito modulo di iscrizione predisposto dal docente Responsabile,unitamente alla funzione strumentale per il POF. L adesione alle attività rende gli alunni soggetti dell associazione. Il Dirigente Scolastico Flavia De Vincenzi PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 122
4 REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Il Capo d Istituto Vista la nota Ministeriale n del 3/09/2009 Visto l Atto Costitutivo del Centro Sportivo Scolastico deliberato dal Collegio Docenti in data 08/10/2009 Emana il seguente regolamento. Articolo 1 Il Centro Sportivo Scolastico è aperto a tutti gli alunni frequentanti l istituto di Istruzione Superiore Leopoldo Pirelli. Le attività proposte dal Centro avranno inizio nel mese di novembre. Articolo 2 Le discipline sportive praticate nei corsi e/o i Tornei interni organizzati dal C.S.S. dovranno essere scelte in base al gradimento espresso dagli studenti. Tutte le discipline avranno pari dignità. Articolo 3 Il C.S.S. si propone di realizzare interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti sul territorio nel rispetto dei reciproci fini istituzionali. Il C.S.S. non si contrappone, né tantomeno si sostituisce, ad essi ma favorirà l instaurarsi di sinergie compartecipative onde poter ottimizzare l utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie. Articolo 4 L attività svolta nel C.S.S. non sarà finalizzata solo alla partecipazione ai G.S.S. ma dovrà assumere carattere di approfondimento delle discipline praticate e momento di crescita sotto il profilo umano e dell integrazione sociale. Inoltre, dovrà favorire lo sviluppo di una corretta cultura sportiva. Articolo 5 Le attività di avviamento alla pratica sportiva sono registrate e documentano dal docente di educazione fisica coinvolto, in apposito registro sul quale è annotata anche la frequenza degli alunni. Tutte le attività sono monitorate e rendicontate dal Dirigente Scolastico. Articolo 6 Per gli alunni minorenni la partecipazione alle attività viene autorizzata, su apposito modulo, dai genitori o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni possono firmare l apposito modulo di autorizzazione. Articolo 7 E richiesto agli alunni il certificato medico di idoneità alla attività sportiva non agonistica, fornito gratuitamente dal proprio medico su presentazione del modulo predisposto dalla scuola. PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 123
5 Articolo 8 Le attività si svolgeranno nell orario pomeridiano. Il calendario delle attività viene predisposto dal docente interessato in accordo con gli alunni e con la Funzione strumentale del POF,tenuto conto anche di eventuali altri impegni scolastici pomeridiani e viene reso pubblico con pubblicazione sul sito della scuola. Articolo 9 Gli studenti che faranno richiesta di adesione alle attività proposte dal C.S.S. avranno il diritto/dovere di frequentare i corsi e/o i Tornei nel rispetto degli orari e dell impegno assunto verso se stessi e gli altri. Articolo 10 Gli studenti che non frequenteranno i corsi e/o i Tornei per i 2/3 delle ore previste non avranno diritto al credito scolastico previsto dal progetto. Articolo 11 Considerate le finalità perseguite dal C.S.S., ed espresse nel precedente art. 4, non saranno tollerati comportamenti che possano pregiudicare una corretta integrazione sociale pena l allontanamento dal corso e/o torneo interessato. Articolo 12 Coloro che si renderanno responsabili di danneggiamenti alle strutture dell impianto sportivo (palestra) e/o agli attrezzi utilizzati saranno sanzionati come previsto dall art. 13 del Regolamento d Istituto. Il Dirigente Scolastico Flavia De Vincenzi PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 124
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