DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI NELL EDIFICIO UTILIZZATO DALLA. SCUOLA SECONDARIA STATALE di PRIMO GRADO GIACOMO LEOPARDI

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1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI NELL EDIFICIO UTILIZZATO DALLA SCUOLA SECONDARIA STATALE di PRIMO GRADO GIACOMO LEOPARDI VIA ONZATO, 54 CASTELMELLA (BS) 11/05/2015 Scarinzi Alessandra Data sopralluogo Elaboratore File:Secondaria_Castelmella_maggio_2015.docx

2 REVISIONI DEL PIANO DELLA SICUREZZA Revisione numero Data certa Oggetto della revisione Firma Dirigente scolastico Firma Medico competente Firma RLS Firma RSPP 18 21/05/15 Aggiornamento del DVR ai sensi del D.Lgs 81/08 2

3 I N D I C E 5. DATI GENERALI COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO MISURE GENERALI DIMENSIONI DEI LOCALI VULNERABILITÀ SISMICA INTERVENTI ESTERNI DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA MISURE DI PREVENZIONE INCENDI CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO INCARICATI PER L EVACUAZIONE DELLA SCUOLA RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA MEDICO COMPETENTE SEPARAZIONI ACCESSO DEI MEZZI ANTINCENDIO ACCOSTAMENTO AUTOSCALE COMPARTIMENTAZIONE DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE SISTEMA DI ALLARME INCENDIO VIE DI ESODO SEGNALETICA ESTINTORI RETE IDRANTI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI SERVIZI GENERALI SERVIZI IGIENICI LAVABI PULIZIE AULE AULA INSEGNANTI AULA VIDEO LABORATORIO DI INFORMATICA SALA RIUNIONI BIBLIOTECA UFFICI SEGRETERIA UFFICIO DSGA E DIRIGENTE SCOLASTICO ARCHIVI 39 3

4 13. MENSA CENTRALE TERMICA ASCENSORE IMPIANTO ELETTRICO GENERALE IMPIANTO DI TERRA PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOVRATENSIONI NORME DI ESERCIZIO RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE 48 4

5 1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il procedimento per la valutazione dei rischi utilizzato fa riferimento ai criteri definiti dal Titolo 1 Capo III sezione II del D.Lgs. 81/2008 e pertanto si basa sull esame sistematico di tutti gli aspetti di ciascun luogo di lavoro. Il procedimento adottato prevede la: Individuazione delle fonti di pericolo in relazione: 1. all ambiente di lavoro 2. agli impianti tecnologici installati 3. alle apparecchiature, attrezzature, sostanze e agenti biologici utilizzati 4. alle attività svolte Individuazione dei rischi connessi alle fonti di pericolo Individuazione del personale esposto ai rischi generici Individuazione del personale esposto a rischi specifici Individuazione delle norme giuridiche e/o tecniche di riferimento Valutazione dei rischi con riferimento alle disposizioni delle norme in vigore In mancanza di norme, valutazione della probabilità e della gravità dell infortunio e/o della malattia professionale. 5

6 2. MODALITA' OPERATIVE RISCHI CORRELATI ALL EDIFICIO, AGLI IMPIANTI, ALLE ATTREZZATURE ED ALLE SOSTANZE Il procedimento di base, per la valutazione dei rischi consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti del luogo di lavoro riguardanti: le caratteristiche costruttive dell edificio; gli impianti tecnologici installati; i dispositivi, le macchine, le attrezzature, le sostanze e gli agenti biologici utilizzati. L analisi di quanto sopra esposto è stata attuata mediante la verifica documentale ed i sopralluoghi tecnici adottando i seguenti procedimenti. VERIFICA DOCUMENTALE La verifica documentale, è volta alla raccolta della documentazione inerente alle caratteristiche dell'immobile, degli impianti tecnologici in essa presenti, delle attrezzature, delle sostanze e degli agenti biologici utilizzati nelle attività svolte al fine di: individuare i documenti la cui elaborazione è prescritta da norme vigenti (es. C.P.I., dichiarazioni di conformità/rispondenza relative ad impianti installati, denuncia impianti, verbali di verifica periodica rilasciati degli organi di vigilanza e/o da ditte/professionisti incaricati,...) verificare che copia di tali documenti sia archiviata presso l'istituto, che in ciascun documento sia presente la data di redazione/sottoscrizione e che il documento si riferisca in modo esplicito all impianto/struttura ecc. oggetto di verifica verificare che il documento sia sottoscritto da soggetto abilitato/autorizzato verificare che le norme di riferimento richiamate siano congruenti all oggetto verificare che ci sia coerenza fra le norme di riferimento ed il contenuto 6

7 predisporre l'elenco dei documenti mancanti/carenti per chiederne copia all'ente locale competente verificare la coerenza fra quanto indicato nella documentazione e lo stato di fatto (sopralluogo) SOPRALLUOGHI I sopralluoghi, hanno lo scopo di: ispezionare le sedi di lavoro, rilevandone i principali parametri strutturali e di impianto, anche in relazione alle attività che vi si svolgono, verificare la coerenza fra lo stato di fatto, le norme di riferimento e/o la documentazione acquisita nella verifica documentale al fine di individuare i provvedimenti da adottare per conformarsi alle norme vigenti e/o per realizzare un livello di sicurezza accettabile. RISCHI CORRELATI ALLE ATTIVITÀ SVOLTE Per la valutazione dei rischi derivanti da attività lavorative ne è stata effettuata l analisi al fine di: individuare le attività svolte, le rispettive modalità di esecuzione, le attrezzature utilizzate, identificare i pericoli connessi alle attività svolte ed i conseguenti rischi di infortunio e/o malattie professionali, identificare i rischi connessi alla correlazione fra attività e l ambiente in cui sono svolte, valutare i rischi (confronto con le norme di riferimento, in mancanza di norme valutazione della probabilità e della gravita dell infortunio e/o della malattia professionale), studiare le possibilità per eliminare o ridurre i rischi con riferimento alle prescrizioni delle norme vigenti ed alla valutazione della probabilità e della gravità dell infortunio e/o della malattia professionale, 7

8 individuare il personale da sottoporre a sorveglianza sanitaria, definire il contenuto della formazione e informazione di base del personale. definire il contenuto della formazione, informazione e addestramento del personale con incarichi specifici (addetti emergenza, pronto soccorso, preposti, ecc.). 3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO Il Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ha provveduto ad adottare e attivare le seguenti procedure e provvedimenti: piano di emergenza; piano di pronto soccorso; regolamento generale per la sicurezza durante le attività che vengono svolte dai dipendenti della scuola; informazione e formazione di base del personale, dei preposti e dei dipendenti con incarichi specifici (addetti emergenza, lotta antincendio, primo soccorso); programmi di verifiche periodiche; riorganizzazione del lavoro; emissione di disposizioni di servizio (circolari); segnalazione all ente locale delle misure da adottare per acquisire e mantenere ad un livello di sicurezza accettabile l immobile, gli impianti tecnologici e gli arredi; segnalazione all ente locale di guasti rilevati durante le verifiche periodiche. 8

9 4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE Le misure di prevenzione che dovranno essere adottate dall Ente locale e dalla Direzione Scolastica (Datore di lavoro) sono state evidenziate nei capitoli successivi. 4.2 PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE L ordine di priorità delle misure di prevenzione è stato predisposto sulla base dei seguenti criteri. Magnitudo del rischio ipotizzato Prescrizioni di norme in vigore Grado di efficacia dell intervento individuato Acquisizione di approvazioni preventive degli Enti preposti Semplicità dell intervento Disponibilità di risorse tecnico - economiche Sulla base di tali criteri l urgenza degli interventi è indicata dai seguenti numeri: IMMEDIATI interventi con priorità 1 BREVE TERMINE interventi con priorità 2 MEDIO TERMINE interventi con priorità 3 LUNGO TERMINE interventi con priorità 4 9

10 5. DATI GENERALI In data 11 maggio 2015 la Dott.ssa Scarinzi Alessandra della Società ICS s.r.l., alla quale il Dirigente scolastico, ha affidato l incarico di RSPP ha eseguito il sopralluogo presso l immobile utilizzato dalla scuola secondaria di primo grado Giacomo LEOPARDI in via Onzato, 54 a Castelmella (BS) per aggiornare il documento di valutazione dei rischi ai sensi del Decreto legislativo 81/08. I dati relativi al numero dei dipendenti, dei docenti e degli studenti presenti nel complesso scolastico sono stati forniti dalla Direzione dell istituto comprensivo. La scuola è frequentata da 293 alunni, 35 insegnanti, un Dirigente scolastico, un DSGA, 4 assistenti ad personam, 7 assistenti amministrativi e 5 collaboratrici scolastici; pertanto ai sensi del DM 26/8/92 la scuola è classificabile come tipo 2. Ai sensi del punto 1.1 del DM 26/8/92 l edificio, sulla base delle informazioni fornite, è stato realizzato in data successiva al 26/8/1992. Le misure di prevenzione incendio saranno indicate con priorità 1 nel documento di valutazione dei rischi perché la scuola è stata costruita in data successiva all entrata in vigore del Decreto 26/8/1992. La presente relazione è stata ultimata in data 21 maggio

11 6. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO L articolo 29 ( Comma 3) del Decreto legislativo 81/08 prescrive che il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato in occasione di modifiche del processo produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori e prescrive che il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) aggiorna le misure di prevenzione e di protezione in relazione ai mutamenti organizzativi.. ovvero in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione. Il presente documento sarà aggiornato ogni anno previa raccolta delle opportune informazioni e l esecuzione di un sopralluogo, per tenere conto delle misure di prevenzione e di protezione adottate dall Ente Locale e/o dal Dirigente Scolastico: nel caso vengano introdotte modifiche significative nell uso dei locali (ad esempio in caso di spostamento di laboratori da un locale all altro o di trasformazione di un aula normale in laboratorio), qualora vengano introdotte modifiche significative nelle apparecchiature, attrezzature, sostanze utilizzate, nel caso vengano introdotti mutamenti significativi ai fini della sicurezza nell organizzazione del lavoro (ad esempio introduzione di nuove mansioni per il personale dipendente), nel caso vengano promulgate o modificate le norme attinenti la sicurezza e la salute sul lavoro (leggi, decreti, circolari, ecc.), nel caso vengano recepite ulteriori norme tecniche o modificate quelle attualmente in vigore (Norme CEI - UNI ecc.). 11

12 7. MISURE GENERALI 7.1 DIMENSIONI DEI LOCALI L altezza e il volume dei locali attualmente utilizzati sono conformi a quanto stabilito dall articolo 6 del DPR 303/56 come modificato dall Allegato IV del Decreto legislativo 81/08 (vedi comma 1 dell art. 63). 7.2 VULNERABILITÀ SISMICA Secondo il Decreto del dirigente unità organizzativa n, 5516 del 17/06/2011, riportato sul Bollettino Regionale n. 25 Serie Ordinaria del 23/06/2011 relativo ai Comuni siti in zona sismica 3, risulta che l edificio ha una vulnerabilità pari a 32,7; si è quindi lontani dal valore di attenzione pari a 50, superato il quale il Comune deve realizzare gli interventi di adeguamento/miglioramento sismico. 7.3 INTERVENTI ESTERNI Il percorso piastrellato esterno di accesso alla scuola è stato trattato con cere antiscivolo. La superficie del rivestimento in mattoncini si staccando in più punti e pezzi di materiale cadono sul marciapiede di accesso alla scuola. Nel corso del 2011 il Comune ha effettuato un trattamento alla pavimentazione antistante la zona mensa in modo da evitare il ristagno di acqua e la conseguente formazione del ghiaccio durante il periodo invernale. Nella scala con filtro a prova di fumo al secondo piano si forma condensa; si segnala un importante formazione di muffa ed un parziale distacco di materiale. 12

13 Misure da adottare a carico dell Ente Locale Eliminare la formazione di condensa al primo ed al secondo piano nel vano della scala con filtro a prova di fumo; le gocce cadono sul piano di calpestio perimetrale e ghiacciando possono fare cadere le persone. Accertarsi che non ci siano infiltrazioni, ripristinare la parete eliminando la muffa e posando il materiale distaccato. [Priorità 2] Provvedere ad evitare il distacco della parte superficiale dei mattoncini utilizzati per il rivestimento esterno dell edificio. Pezzi cadono sul marciapiede di accesso alla scuola. [Priorità 2] 7.4 DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA Presso la scuola non sono stati rinvenuti documenti. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Consegnare alla Direzione della scuola i seguenti documenti: [Priorità 1] certificato di collaudo statico; certificato di idoneità sismica; certificato di agibilità; certificato di idoneità igienico sanitaria. Dovrà essere consegnata alla Direzione la documentazione indicata negli specifici capitoli del documento di valutazione dei rischi relativi agli impianti tecnologici (esempio: impianto di terra, impianto elettrico, impianto di riscaldamento, ecc.). [Priorità 1] In occasione della consegna di verbali rilasciati da organi di vigilanza (ASL, ISPESL, VVF) a seguito di sopralluoghi, approvazioni, rinnovi di certificati relativi all edificio e/o agli impianti tecnologici, inviarne una copia alla Direzione Scolastica. [Priorità 2] 13

14 8. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI 8.1 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO Conformemente a quanto prescritto dall articolo 2, comma 4 del DM 10/3/1998, sulla base dei criteri stabiliti: dall Allegato I ( Cap ) del D.M. 10/03/1998, dall Allegato IX ( Capitoli 9.2, 9.3, 9.4) del D.M. 10/03/1998, dalla Circolare n. 16 MI. SA. del 08/07/1998, poiché sono presenti più di cento (e meno di mille) persone contemporaneamente la scuola presenta un livello di rischio MEDIO. Le misure indicate nei successivi capitoli tengono conto di: quanto prescritto dagli allegati I, II, VI, VII, VIII, IX, X del DM 10/3/1998, quanto stabilito dal DM 26/8/1992, quanto stabilito dalle norme di prevenzione incendi specifiche e dal Comando locale dei Vigili del Fuoco, relativamente alle attività comprese nel DM 16/2/1982 ubicate nell edificio scolastico. In particolare il sopralluogo ha permesso di individuare quali luoghi a maggiore rischio incendio il locale caldaia e la cucina; le misure da adottare sono indicate negli specifici capitoli del documento di valutazione dei rischi. L attività didattica nelle aule non comporta particolari rischi di incendio. Il personale ha partecipato ad una azione formativa in materia di prevenzione incendio ed ha ricevuto un opuscolo Nozioni antincendio relativo a tale argomento. Nel corso della riunione sono state illustrate le misure da adottare per assistere eventuali disabili. Considerato che il riscaldamento dell edificio è realizzato mediante una caldaia esterna e lontana dall edificio e che la cucina è separata dalla scuola tramite strutture REI 120; tenuto conto che il carico di incendio è costituito prevalentemente dagli arredi scolastici e dai sussidi didattici; tenuto conto che al Comune è stato chiesto di 14

15 verificare periodicamente l impianto elettrico e l impianto di messa a terra e che al Comune è stato chiesto di certificare che l edificio è autoprotetto dalle scariche atmosferiche; considerato che al Comune sono state segnalate le misure da adottare in conformità del DM 10 marzo 1998 e del DM 26 agosto 1992 e, tenuto altresì conto che ad ogni persona che opera nella scuola sono state impartite disposizioni ed assegnati compiti per la gestione delle emergenze e che ogni anno vengono eseguite le prove di evacuazione, il rischio di incendio residuo può essere considerato accettabile. Sulla base delle indicazioni riportate negli allegati I, II e IX del DM 10 marzo 1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro la classificazione del livello di rischio, le cause ed i pericoli di incendio individuabili all interno della scuola, l identificazione dei lavoratori esposti e le singole misure adottate per prevenire gli incendi nei locali sottodescritti sono riassunte nella tabella seguente. 15

16 Locale Livello Cause e pericolo Persone Misure per di d incendio esposte prevenire gli incendi rischio adottate dalla scuola Locali MEDIO deposito di sostanze Alunni Il quantitativo di didattici Corridoi Locali ad uso collettivo facilmente combustibili in luogo non idoneo o la loro manipolazione senza le dovute cautele Personale Docente e non docente materiale combustibile è limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione dell attività ed è tenuto lontano dalle vie d esodo. Il personale è stato informato della proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono causare il rischio incendio. I materiali di pulizia sono tenuti in appositi ripostigli o armadi chiusi a chiave. 16

17 Presenza della documentazione cartacea, rifiuti o altro materiale combustibile (arredi e tendaggi) che può essere incendiato accidentalmente o deliberatamente. Inadeguata pulizia delle arre di lavoro.. Negligenza relativamente all uso di fiamme libere e di apparecchi generatori di calore I rifiuti, documentazioni varie o altro materiale combustibile non viene mai depositato, neanche in via temporanea, lungo le vie d esodo o dove possono entrare in contatto con sorgenti di innesco. Per evitare l accumulo di rifiuti si provvede alla loro rimozione giornaliera e successivo deposito all esterno dell edifico. All interno di tutti i locali è stato imposto il divieto di fumare; è stato proibito di usare fiamme libere; è stato vietato l uso di apparecchi generatori di calore. 17

18 Uso di impianti elettrici e di eventuali attrezzature didattiche elettriche. Presenza di apparecchiature elettriche sotto tensione anche quando non sono utilizzate Riparazione o modifica di impianti elettrici effettuati da persone non qualificate. Utilizzo non corretto di apparecchi di riscaldamento portatili (stufette con resistenze a vista; fornelletti ecc.). Inadeguata formazione del personale sull uso di materiali ed attrezzature pericolose, Gli impianti sono stati realizzati a regola dell arte e sono dotati di messa a terra (le anomalie vengono segnalate all Ente locale proprietario dell immobile). Il personale è stato informato sul corretto uso delle attrezzature elettriche utilizzate nelle aule e sull utilizzo degli impianti elettrici. Le riparazioni elettriche sono eseguite esclusivamente da personale competente e qualificato. E stato vietato l uso di stufette e fornelletti. Il personale docente e non docente è stato formato ed informato sull uso di materiali ed attrezzature pericolose. 18

19 Negligenza degli addetti alla manutenzione (incaricati dall Ente locale proprietario dell immobile) Alle persone, ditte o artigiani che entrano nella scuola per manutenzione viene consegnata una lettera con i divieti (es. non ostruire le vie d esodo); viene inoltre illustrato il piano di evacuazione, chi sono gli addetti antincendio; le norme comportamentali da seguire; le persone da avvisare. 19

20 8.2 INCARICATI PER L EVACUAZIONE DELLA SCUOLA Ad alcune persone che operano nella scuola sono stati affidati i seguenti incarichi: emissione dell ordine di evacuazione; controllo delle operazioni di evacuazione; chiamata soccorsi ed intercettazione dell alimentazione elettrica e del combustibile; controllo periodico degli estintori; controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita. Sono stati nominati e formati gli addetti alla prevenzione e lotta incendio. Sono stati nominati e formati gli addetti al primo soccorso. Presso la segreteria dell istituto comprensivo sono conservate le lettere con le quali si è proceduto alla assegnazione degli incarichi e gli attestati di partecipazione ai corsi di formazione del personale incaricato della prevenzione incendio e del primo soccorso. Promemoria per il Dirigente scolastico Qualora per effetto della mobilità del personale non fossero presenti gli addetti alla prevenzione incendio ed al primo soccorso in numero tale da garantire la presenza sempre di una persona addestrata nell intero arco della giornata lavorativa, dovranno essere nominati e formati nuovi addetti. Gli addetti alla prevenzione incendio e quelli del primo soccorso di nuova nomina devono partecipare ai corsi di formazione previsti per legge. Durata e contenuti del corso di formazione per la prevenzione incendi sono regolamentati dal DM 10 marzo 1998; poiché il numero delle persone che frequentano la scuola è superiore a 300, al termine del corso di addestramento gli addetti antincendio dovranno sostenere un esame presso il comando provinciale dei Vigili del fuoco per ottenere il patentino di idoneità. Durata e contenuti della formazione degli addetti al primo soccorso sono stabiliti dal DM n. 388 del 3 febbraio 2004; la parte pratica del corso va ripetuta ogni tre anni. [Priorità 1] 20

21 8.3 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il sig. SCARINZI Roberto e la dott.ssa SCARINZI Alessandra della I.C.S. S.r.l. sono stati incaricati dei compiti di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). 8.4 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA La signora BIANCONI Elena è stata nominata RLS ed è stata formata. 8.5 MEDICO COMPETENTE Il dott. LORINI è stato nominato medico competente, in accordo con il medico è stata avviata la sorveglianza sanitaria. 8.6 SEPARAZIONI L immobile è isolato rispetto ad altri fabbricati. 8.7 ACCESSO DEI MEZZI ANTINCENDIO L accesso dei mezzi di soccorso è consentito da un percorso avente le dimensioni maggiori rispetto ai valori minimi stabiliti dall articolo 2.2 del D.M. 26/8/1992: in particolare il cancello di ingresso all area è largo più di 3,5 m. 8.8 ACCOSTAMENTO AUTOSCALE L accostamento delle autoscale è garantito avendo realizzato una possibilità di avvicinamento conforme allo schema allegato al DM 26/8/1992. Almeno una finestra di ogni piano risulta quindi accessibile dalle autoscale in dotazione ai VVF. 8.9 COMPARTIMENTAZIONE La compartimentazione è stata realizzata mediante la costruzione di due scale con filtro a prova di fumo; inoltre la scuola comunica con la mensa mediane una porta REI. 21

22 8.10 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE La Direzione dell istituto comprensivo ha predisposto documenti informativi con l indicazione dei compiti che devono essere assolti dagli insegnanti, dagli alunni, dai collaboratori scolastici; ha inoltre predisposto il piano di emergenza ed ha fornito al personale le indicazioni comportamentali per fare fronte alla emergenza incendio e terremoto. Inoltre la Direzione ha segnalato ai collaboratori scolastici i comportamenti da adottare durante la pulizia dei locali con l utilizzo di prodotti chimici. Sono state altresì impartite disposizioni relative all attività lavorativa ai docenti ed al personale della Segreteria SISTEMA DI ALLARME INCENDIO Il sistema di allarme incendio è costituito da avvisatori ottici ed acustici, e può essere attivato mediante i pulsanti installati nei corridoi o tramite i rivelatori di incendio. Il sistema dispone di alimentazione elettrica di riserva separata da quella generale. Il segnale acustico non è chiaramente percepito ai piani. Misure da adottare a carico dell Ente locale Aumentare i segnalatori acustici ai piani in modo che il segnale di allarme sia chiaramente percepito in tutti i locali. [Priorità 2] Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale risulti evidenziato che l impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni previste dal DM 26/8/92 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli. 35, 56). [Priorità 3] Fornire copia della dichiarazione di conformità al Dirigente scolastico. [Priorità 3] 22

23 8.12 VIE DI ESODO Nell edificio sono presenti 346 persone. Al piano terra sono ubicate n. 4 classi, gli uffici, la bidelleria, la biblioteca ed il numero massimo delle persone presenti è pari a circa 111. Al primo piano ed al terzo piano sono ubicate 7 classi, l aula di sostegno, l aula di musica, l aula video ed il numero massimo delle persone è pari a circa 230 persone. Al secondo piano sono ubicate l aula di artistica, l aula di informatica ed una saletta insegnanti; il numero delle persone che possono essere presenti è stimato in 45. Lo spazio attorno all edificio è classificabile come luogo sicuro, dove i ragazzi possono essere riuniti successivamente all abbandono dell edificio scolastico per incendio o altra calamità. La lunghezza massima delle vie di esodo è inferiore a 60 m USCITE VERSO LUOGO SICURO La scuola dispone delle seguenti uscite: Piano terra ingresso costituito da n. 2 porte affiancate larghe 240 cm ( ) che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico; uscita di sicurezza costituita da una porta REI 120 larga 120 cm che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette nella sala mensa; uscita di sicurezza zona uffici costituita da una porta larga 180 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico; uscite di sicurezza poste al termine delle due scale interne di tipo protetto costituite da porte larghe 120 cm che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico. 23

24 Primo e Secondo piano n. 2 uscite di sicurezza costituite da porte REI 120 larghe 120 cm che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immettono sulle due scale interne di tipo protetto. La sala mensa ha n. 4 uscite di sicurezza costituite da porte larghe 180 cm ( ) che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Le uscite di sicurezza sono correttamente segnalate ed alla loro sommità è installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. Il numero, la larghezza, il senso ed il sistema di apertura delle uscite di sicurezza sono conformi a quanto stabilito dal D.M. 26/8/92. Il meccanismo di apertura delle uscite di sicurezza è conforme al DM 03/11/ SCALE L edificio è servito da due scale interne a giorno e da due scale di sicurezza di tipo protetto. Scale interne Le scale servono il primo ed il secondo piano. Le rampe sono larghe 190 cm. I parapetti di affaccio sono alti 115 cm. Le scale corrono tra due pareti e sono munite di corrimano. E installata la segnaletica con il percorso d esodo. Sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. Le scale sono sgombre di qualunque materiale. Sui gradini sono state applicate strisce antiscivolo. 24

25 Scale di sicurezza d tipo protetto Le scale servono il primo d il secondo piano. Le rampe sono larghe 120 cm. Il parapetto di affaccio è alto 106 cm E installata la segnaletica con il percorso d esodo. Sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. Le scale sono sgombre di qualunque materiale. Tra le scale ed i corridoi del primo e del secondo piano sono installate in serie tra loro due porte REI 120 che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Al piede di ciascuna scala è installata una porta larga 120 cm che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Le rampe delle scale hanno un numero di gradini maggiore di 2 ed inferiore a 16, con pedata di 32 cm ed alzata inferiore di 16 cm. Il numero dei moduli a servizio del primo e del secondo piano è pari a 10, in base al massimo affollamento del primo piano (circa 150 persone) sono necessari n. 3 moduli. La larghezza delle scale è conforme a quanto disposto dal Decreto 26/8/

26 CORRIDOI La larghezza minima dei corridoi è pari a 410 cm. E stata installata la segnaletica indicante il percorso d esodo (solo le uscite di sicurezza sono segnalate). Sono installati apparecchi di illuminazione di sicurezza. Non sono installati arredi o materiale che possa causare intralcio all esodo. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Nei corridoi del piano terra e del primo piano sono installati n. 14 estintori a polvere, (n. 7 al piano terra e n. 7 al primo piano) omologati, del peso di 6 kg, segnalati, verificati e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Nel corridoio del secondo piano sono installati n. 4 estintori dello stesso tipo. E stata realizzata una rete idrica antincendio mediante la installazione di idranti UNI 45, segnalati, verificati e con sportello protetto da materiale tipo safe crash. Nei corridoi sono installati i pulsanti per l attivazione del sistema di allarme incendio, i rivelatori di incendio e gli avvisatori ottici ed acustici. 26

27 8.13 SEGNALETICA Le vie di esodo e le uscite di sicurezza sono segnalate. L ubicazione degli idranti e degli estintori è segnalata. In prossimità dei quadri elettrici generale e di piano è stato affisso il cartello che segnala la presenza di tensione pericolosa ed il cartello con il divieto di usare acqua in caso di incendio. La funzione del pulsante di sgancio a distanza dell interruttore elettrico generale è segnalata. Alla sommità delle porte dell ascensore è stato installato il cartello con il divieto di utilizzo in caso di incendio. Nel locale archivio e nella biblioteca non è stato affisso il cartello con il divieto di introdurre le fiamme libere e di fumare. La tipologia, la forma, le dimensioni, il numero e le modalità di installazione della cartellonistica di sicurezza sono conformi a quanto stabilito dal Titolo V del Decreto legislativo 81/08. 27

28 8.14 ESTINTORI Nei corridoi sono installati estintori a polvere, omologati, del peso di 6 kg, segnalati, verificati e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Estintori identici ai precedenti sono posizionati nella sala mensa (n. 2) ed in cucina (n. 1). Il numero degli estintori è adeguato. Misure da adottare a carico dell Ente locale In ottemperanza a quanto stabilito da D.M. del Ministero degli interni del 7/01/2005 (G.U. n. 28 del 4/02/2005) aggiornare il contratto con la ditta incaricata in modo tale che le verifiche, le revisioni ed i collaudi degli estintori vengano eseguite secondo le modalità e la periodicità stabilite dalla Norma UNI 9994 edizione Gennaio [Priorità 4] Concordare con la ditta incaricata delle verifiche periodiche che nel caso gli estintori vengano momentaneamente asportati essi devono essere sostituiti con estintori del medesimo tipo. [Priorità 1] Inserire gli estintori in apposite cassette appese alle pareti per evitare che gli stessi urtati dagli alunni possano cadere. [Priorità 4] Ulteriori indicazioni dettagliate relative al numero ed al tipo di estintori da installare sono riportate nei successivi Capitoli relativi a specifici ambienti. Misure a carico del Dirigente scolastico Registrare l esito della verifica sull apposito registro. [Priorità 2] 28

29 8.15 RETE IDRANTI E stata realizzata la rete idrica antincendio mediante la installazione di idranti UNI 45. Gli idranti sono verificati; la loro ubicazione è segnalata e la protezione della cassetta è stata realizzata con materiale di sicurezza safe crash. Gli idranti sono posizionati in modo da potere raggiungere tutti i locali con il getto dell acqua. Misure da adottare a carico dell Ente locale Archiviare il progetto e la dichiarazione di conformità, rilasciati dal progettista e dalla ditta incaricati della realizzazione dell impianto, attestanti che la rete idrica antincendio è stata realizzata e collaudata in modo conforme a quanto previsto dal Cap. 9.1 del D.M. 26/8/92 ed alle Norme UNI CIG. [Priorità 2] Accertarsi che la ditta incaricata della verifica semestrale degli idranti e della manutenzione periodica degli stessi operi in conformità alla norma UNI EN 671/3; e chiedere alla ditta di annotare l'esito della verifica sul registro dei controlli periodici presente presso la scuola. [Priorità 1] Fornire copia della suddetta documentazione al Dirigente scolastico. [Priorità 1] Misure a carico del Dirigente scolastico Registrare l esito della verifica semestrale sull apposito registro. [Priorità 2] 29

30 8.16 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA Gli apparecchi di illuminazione di sicurezza sono installati lungo i percorsi d esodo (scale e corridoi), nella sala mensa, nella cucina, nelle aule, negli uffici e nei restanti locali. Misure da adottare a carico dell Ente locale Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale risulti evidenziato che l impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni previste dal DM 26/8/92 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli 35, 56). [Priorità 2] Fornire copia della dichiarazione di conformità al Dirigente scolastico. [Priorità 2] Misure a carico del Dirigente scolastico Fare controllare il funzionamento degli apparecchi di illuminazione di sicurezza seconda la periodicità indicata nel registro antincendio (una volta al mese) e segnalare al Comune le lampade non funzionanti. [Priorità 2] 8.17 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO Lungi i percorsi d esodo e nei locali non sono presenti rivestimenti in materiale combustibile. Misure da adottare a carico dell Ente locale Gli eventuali rivestimenti che saranno installati dovranno essere di tipo incombustibile o certificati secondo quanto stabilito dall articolo 3.1 del D.M. 26/8/92. [Priorità 2] 30

31 8.18 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI La scuola, in quanto frequentata da più di 100 persone deve disporre del certificato di prevenzione incendi per l attività n. 67 del DPR 151 del 1/08/2011. Anche se la potenza termica delle caldaie è superiore a kcal/h, la scuola non deve disporre del certificato di prevenzione incendi (CPI) per l attività n. del DPR 151 del 1/08/2011 in quanto il locale caldaia è posto lontano dall edificio scolastico. Come prescritto dal comma 2 dell articolo 6 del DPR n. 151del 1/08/2011 è stato predisposto il registro sul quale sono annotati i controlli, le verifiche e gli interventi di manutenzione dei dispositivi, attrezzature ed impianti antincendio, la formazione ed informazione del personale e l esito delle esercitazioni antincendio. Misure a carico del Comune Qualora non si sia già provveduto, affidare ad un professionista abilitato l incarico di predisporre quanto necessario per ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi relativo all attività n. 67 e 74 del DPR n. 151 del 1/08/2011. [Priorità 1] Realizzare le misure previste nella documentazione tecnica allegata alla domanda di rilascio del parere favorevole. [Priorità 1] A lavori ultimati presentare al Comando Provinciale dei VV.F la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); la ricevuta della segnalazione costituisce titolo autorizzatorio all inizio dell attività; successivamente chiedere il rilascio del C.P.I. [Priorità 1] Adempimenti a carico del Dirigente scolastico Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata. [Priorità 3] 31

32 9. SERVIZI GENERALI 9.1 SERVIZI IGIENICI La scuola dispone di servizi igienici in numero adeguato rispetto a quanto previsto dal Decreto 18 dicembre 1975 (una tazza ogni 25 alunni). I servizi igienici sono dotati di finestre apribili. Sono stati realizzati i bagni per le persone diversamente abili. 9.2 LAVABI I lavabi sono complessivamente adeguati ai sensi del punto 1.13 dell Allegato IV del Decreto legislativo 81/ PULIZIE Le pulizie sono adeguate. Le pulizie sono svolte dal personale dipendente dalla scuola e da una impresa esterna. 32

33 10. AULE La scuola ospita n. 11 classi, n. 4 al piano terra e n. 7 al primo piano. Sono inoltre presenti aule di sostegno, un aula di musica, un aula di artistica, un aula video ed un laboratorio di informatica. Le porte delle aule sono larghe 125 cm ( ) e si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Le aule del piano terra dispongono inoltre di due porte finestra che si aprono nel senso dell esodo ed immettono direttamente all esterno. Il numero massimo delle persone presenti è inferiore a 25 compreso l insegnante. L aerazione naturale dei locali è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 110 cm. Le lastre di vetro delle finestre hanno caratteristiche di sicurezza. Le finestre si aprono anche a vasistas. Alle finestre non sono affisse tende. Pareti, pavimento e soffitto sono realizzati con materiale non combustibile. Le aule dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Nelle aule sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. In ogni aula è installato un rivelatore di incendio. Le aule speciali (video, artistica, musica) hanno le stesse caratteristiche delle aule. Nell aula di artistica vengono utilizzate tempere ad acqua e prodotti atossici. Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività ed è custodito lontano dalle vie di esodo. 33

34 10.1 AULA INSEGNANTI Il locale è ubicato al piano terra. La porta del locale è larga 125 cm (90 +35) e si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico.. L aerazione naturale del locale è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 110 cm. Le lastre di vetro hanno caratteristiche di sicurezza. Le finestre si aprono anche a vasistas. Alle finestre non sono affisse tende. Pareti, pavimento e soffitto sono realizzati con materiale non combustibile. Il locale dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. E installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. E installato un rivelatore di incendio. Il carico di incendio è inferiore a 30 kg/m 2. Al secondo piano gli insegnanti utilizzano un altro locale dove sono installati n. 6 PC. L alimentazione dei PC è derivata da un quadro elettrico generale AULA VIDEO Il locale è ubicato al primo piano. La porta del locale è larga 125 cm (90 +35) e si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico.. L aerazione naturale del locale è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 110 cm. Le lastre di vetro hanno caratteristiche di sicurezza. Le finestre si aprono anche a vasistas. Alle finestre non sono affisse tende. Pareti, pavimento e soffitto sono realizzati con materiale non combustibile. Il locale dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. 34

35 E installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. E installato un rivelatore di incendio. Sono disposti n. 61posti a sedere. Si consiglia di utilizzare il locale per un numerosi persone non superiore a 50. Adempimenti a carico del Dirigente scolastico Emettere una disposizione di servizio affinché il locale sia utilizzato da n numero massimo di persone non superiore a 50. [Priorità 1] 10.3 LABORATORIO DI INFORMATICA Il locale è ubicato al secondo piano ed ha caratteristiche identiche alle aule. Nel locale sono installati n. 27 PC. L alimentazione delle apparecchiature è realizzata mediante prese elettriche a parete munite di alveoli protetti. Le zone di passaggio e di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici. A monte dell alimentazione elettrica è installato un quadro elettrico generale con interruttori magnetotermici e differenziali con Idn =30 ma. Sulla base dei chiarimenti rilasciati dal Ministero dell Interno con la Circolare n. P2244/4122 sott Allegato A ( 30 ottobre 1996) non è necessaria la realizzazione di una seconda porta larga due moduli che si apra verso l esodo a semplice spinta. 35

36 10.4 SALA RIUNIONI Il locale è ubicato al piano terra. La porta del locale è larga 90 cm maniglione antipanico.. e si apre nel senso contrario all esodo con L aerazione naturale del locale è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 110 cm. Le lastre di vetro hanno caratteristiche di sicurezza. Le finestre si aprono anche a vasistas. Alle finestre non sono affisse tende. Pareti, pavimento e soffitto sono realizzati con materiale non combustibile. Il locale dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. E installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. E installato un rivelatore di incendio. Nel locale ci sono 30 posti a sedere BIBLIOTECA Il locale è ubicato al piano terra. La porta del locale è larga 180 cm ( un battente è mantenuto chiuso dal fermo porta)..la porta si apre nel senso dell esodo ed immette nell atrio di ingresso. Il locale non è aerato. Il carico di incendio è inferiore a 30 k/m 2. Pareti, pavimento e soffitto sono realizzati con materiale non combustibile. Il locale dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. E installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. E installato un rivelatore di incendio. Non è stato affisso il cartello con il divieto di introdurre fiamme libere. 36

37 11. UFFICI La zona degli uffici è ubicata al piano terra: Gli uffici sono separati dal corridoio a servizio del piano terra da una porta larga 180 cm che si apre nel senso dell esodo (un battente è mantenuto chiuso); gli uffici dispongono di una uscita di sicurezza larga 180 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. La porta è segnalata. Il corridoio a servizio degli uffici è largo 327 cm. E stato installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. Il percorso d esodo non è segnalato. Nel corridoio sono posizionati n. 2 estintori portatili a polvere con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Durante il periodo estivo l umidità e la temperatura sono molto alte SEGRETERIA Nel locale open space sono presenti n. 8 persone. Le postazioni di lavoro sono dotate di seggiole conformi al D.Lgs 81/08. Le prese hanno gli alveoli protetti. E stata installata la luce di sicurezza ed stato installato un rilevatore di incendio. Il locale comunica direttamente con il corridoio. L aerazione naturale del locale è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 110 cm. Le lastre di vetro hanno caratteristiche di sicurezza. Le finestre si aprono anche a vasistas. Alle finestre non sono affisse tende. Pareti, pavimento e soffitto non sono rivestiti di materiale combustibile. La quantità di materiale combustibile è inferiore a 30 kg/m 2. 37

38 Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività ed è custodito lontano dalle vie di esodo. Misure a carico del Comune Provvedere alla climatizzazione del ufficio della segreteria UFFICIO DSGA E DIRIGENTE SCOLASTICO I locali sono serviti da una porta larga 90 cm che si apre nel senso contrario all esodo. L aerazione naturale di ogni locale è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 110 cm. Le lastre di vetro hanno caratteristiche di sicurezza. Le finestre si aprono anche a vasistas. Alle finestre non sono affisse tende. Pareti, pavimento e soffitto non sono rivestiti di materiale combustibile. La quantità di materiale combustibile è inferiore a 3 kg/m 2. Le prese hanno gli alveoli protetti. Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività ed è custodito lontano dalle vie di esodo. Misure a carico del Comune Climatizzare i locali. [Priorità 1] 38

39 12. ARCHIVI Al piano terra nella zona uffici è ubicato un locale adibito ad archivio corrente in cui viene depositata una quantità di materiale combustibile limitata. Il locale è privo d aerazione attestata direttamente all esterno; l aerazione del locale è ottenuta da una griglia inserita nella parte bassa della porta di accesso. All esterno del locale nel corridoio è posizionato un estintore a polvere. Nel locale pompe dell auditorium adiacente alla scuola è stato ricavato l archivio storico. Al locale vi si accede direttamente dall esterno; il locale e munito di una superficie di aerazione permanente superiore ad 1/40 della superficie coperta. La porta di accesso è di materiale non combustibile. Il carico d incendio è inferiore a 30 kg/mq. Sono presenti due estintori a polvere e è ubicato un pulsante di attivazione manuale dell allarme incendio Gli scaffali non sono fissati a muro Misure a carico del Comune Fissare gli scaffali dell archivio. [Priorità 3] 39

40 13. MENSA La mensa è stata realizzata in una struttura adiacente alla scuola secondaria con la quale comunica tramite una porta di accesso REI 120 larga 120 cm che si apre verso la mensa con maniglione antipanico.. Il locale è utilizzato da un numero massimo di 120 persone (informazione fornita dalla cuoca). Pertanto per garantire l esodo in caso di emergenza è richiesto un numero di moduli pari a 5. La mensa dispone di n. 4 uscite di sicurezza, segnalate, costituite da porte larghe 180 cm ( ) che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Il numero dei moduli è pari a 8 ed è adeguato al numero massimo delle persone presenti. L aerazione naturale dei locali è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 110 cm. Le lastre di vetro delle finestre hanno caratteristiche di sicurezza. Le finestre si aprono anche a vasistas. Alle finestre non sono affisse tende. Pareti, pavimento e soffitto sono realizzati con materiale non combustibile. Il locale dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. E installato il sistema di allarme incendio. Nella mensa sono posizionati n. 2 estintori a polvere del peso di 6 kg, omologati, segnalati, verificati e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Il locale mensa è separato dalla mensa della scuola primaria da una porta REI

41 14. CENTRALE TERMICA Il locale caldaia è ubicato nel seminterrato dell edificio attiguo alla scuola. Il locale è lontano dalla scuola e pertanto non costituisce fonte di rischio per la stessa. Durante il sopralluogo non è stato possibile accedere al locale, si conferma pertanto quanto rilevato in occasione del sopralluogo eseguito presso la scuola primaria. Il riscaldamento dell edificio è realizzato tramite un impianto alimentato da una caldaia a metano con potenza di kcal /h. La centrale termica è soggetta al controllo dei VV.F.. E installato il pulsante di sgancio, segnalato. Esternamente al locale è installata la valvola di intercettazione combustibile, segnalata. Non sono posizionati estintori. Non è presente il libretto di centrale. L impianto elettrico è del tipo a tenuta con grado di protezione IP44; nelle zone a ventilazione impedita non sono installati componenti elettrici. La superficie di aerazione è pari a 3 m 2 ed è conforme a quanto stabilito dal DM 12/4/96 (Par ). Misure da adottare a carico dell Ente Locale Archiviare copia del progetto e della dichiarazione di conformità dell impianto elettrico; accertasi che tali documenti attestino che l impianto é conforme alla Norma CEI 64-2/A Appendice B. [Priorità 1] Sollecitare la ditta alla quale sarà affidata la conduzione e la manutenzione dell impianto termico affinché compili correttamente e regolarmente il libretto di centrale e disporre che tale libretto venga custodito nel locale caldaia. [Priorità 1] Relativamente all impianto termico dovrà essere recuperata ed archiviata la seguente documentazione: [Priorità 1] 41

42 progetto redatto da professionista abilitato; dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta installatrice; copia delle richieste (compreso gli allegati RR e RD) e dei verbali rilasciati dall ISPESL.: approvazione progetto e verifica di conformità. Dovrà inoltre essere incaricato un professionista abilitato affinché predisponga un progetto complessivo ed una pratica al fine di ottenere un Certificato di Prevenzione Incendi comprendente anche l attività n.74 D.P.R /8/2011. [Priorità 1] 15. ASCENSORE Nell edificio è presente un ascensore oleodinamico. Il locale rinvii è costantemente chiuso a chiave e l accesso è permesso solo alla ditta incaricata della manutenzione. Nel locale rinvii è installata la luce di sicurezza. Il vano corsa dell ascensore è interamente protetto con pareti in muratura. E installato il sistema di allarme sonoro funzionante. Nel locale rinvii è affisso il cartello con le istruzioni per le manovre a mano. Il vano corsa è dotato di superficie di aerazione superiore al 3% della superficie del vano stesso. Il locale macchine dispone di una apertura che assicura l aerazione con superficie maggiore del 3% di quella del locale. L interruttore di emergenza è segnalato da apposito cartello. Presso l impianto sono custoditi i documenti di legge. All esterno delle porte dell ascensore sono stati installati i cartelli con il divieto di utilizzo in caso di incendio. 42

43 16. IMPIANTO ELETTRICO GENERALE Il contatore e le protezioni elettriche generali sono installate in una cabina esterna alla scuola. La cabina è chiusa a chiave. A monte dell impianto elettrico è installata la protezione contro le sovracorrenti (interruttore magnetotermico). A monte dell impianto elettrico è installata la protezione differenziale. Il quadro elettrico generale è installato nel locale utilizzato come bidelleria. Sul quadro elettrico generale sono installati interruttori magnetotermici e differenziali con Idn = 30 ma. In prossimità del quadro elettrico è stato affisso il cartello che segnala la presenza di tensione pericolosa ed il cartello con il divieto di utilizzare acqua in caso di incendio. I componenti in vista (interruttori, prese, ecc.) sono integri. Le prese elettriche sono dotate di alveoli protetti. All esterno dell ingresso è stato installato il pulsante di sgancio a distanza dell interruttore elettrico generale; la funzione del dispositivo è segnalata. A monte dell impianto elettrico non sono stati installati gli scaricatori di tensione. Presso la Direzione della scuola non è archiviata copia della dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta che ha realizzato l impianto. Misure da adottare a carico dell Ente locale Eseguire verifiche periodiche secondo la metodologia indicata dalla Giuda CEI e secondo la periodicità indicata dalla norma CEI [Priorità 2] L esito di tali verifiche e gli eventuali interventi di manutenzione conseguenti saranno annotati su apposito registro costituito da schede simili a quelle riportate nell appendice F della Guida CEI 0-10 (Fascicolo 6366 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici ); ogni scheda dovrà essere datata e sottoscritta dal tecnico incaricato. [Priorità 3] 43

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