ALLEGATO 1: Allegato Tecnico

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1 LLEGTO 1: llegato Tecnico DEGUMENTO DELL IMPINTO LLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI. La Ditta fornisce un confronto puntuale con le Migliori Tecniche Disponibili (MTD) per l impianto in questione. Confronto con le BT di settore. 1.2) Operazioni di stoccaggio rifiuti pericolosi : Linee Guida relative ad impianti esistenti per le attività rientranti nelle categorie IPPC : 5 - Gestione dei rifiuti (trattamento dei PCB, degli apparati e dei rifiuti contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio), come da D.M. 29/01/07, e in particolare la Sez. D1 Tecniche di stoccaggio dei rifiuti, pp del Supplem. Ord. alla G.U. n. 130 del 07/06/07 1.3) Operazioni di selezione carta, metalli, rifiuti misti da imballaggio e REE : Linee Guida relative ad impianti esistenti per le attività rientranti nelle categorie IPPC : 5 - Gestione dei rifiuti (Linee Guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse), pp del Supplem. Ord. alla G.U. n. 130 del 07/06/ ) Operazioni di autodemolizione : PT : Linee Guida sul trattamento dei veicoli fuori uso. spetti tecnologici e gestionali. Provincia di Firenze via Mercadante, Firenze tel fax a.nenti@provincia.fi.it

2 1.2) OPERZIONI DI STOCCGGIO RIFIUTI PERICOLOSI : Confronto con : Linee Guida relative ad impianti esistenti per le attività IPPC 5 : Gestione dei rifiuti (tratt. PCB, app. e rifiuti contenenti PCB, impianti di stoccaggio),come da D.M. 29/01/07, e in particolare la Sez. D1 Tecniche di stoccaggio dei rifiuti, pp D.1.1 : Tecniche generali da considerare nella individuazione delle B..T. relative allo stoccaggio ed alla movimentazione dei rifiuti Si tratta di tecniche generali ampiamente elencate nelle relazioni progettuali dove sono approfondite le seguenti tematiche: Ubicazione impianto Recinzione area Presenza dio personale qualificato Ripristino ambientale a chiusura impianto Procedure di accettazione omologa rifiuti in ingresso impianto. D : Tecniche di valenza generale applicabili allo stoccaggio dei rifiuti (ttività D13; D14; D15) Par. rgomento pplic. Note Procedura per mezzi di trasporto rifiuti N in attesa di scarico in periodi di chiusura della accettazione Non è previsto stazionamento fuori orario dei mezzi per trasporto rifiuti in attesa di scarico B Localizzazione fuori da corsi d acqua e L impianto è ubicato in zona di espansione industriale; aree sensibili non ricade in aree con pericolosità idraulica nè in aree esondabili, instabili e alluvionali (v. par. Inquadramento mbientale nella relazione ttività di gestione del 20/5/08). Realizzazione in modo da minimizzare La disposizione dell impianto (aree di deposito al centro, la necessità di movimentazioni interne aree di trattamento ai margini) minimizza le movimentazioni interne C Copertura di tutte le aree di stoccaggio P Le aree di stoccaggio (D13, D14, D15) dei rifiuti D E F Protezione delle aree di stoccaggio dalle acque meteoriche esterne mediante idoneo sistema di canalizzazione Sistema di raccolta e trattamento di acque meteoriche, con pozzetti di raccolta muniti di separatori per oli e vasca di raccolta delle acque di prima pioggia Indicazione delle caratteristiche dei rifiuti stoccati nelle diverse aree con cartellonistica recante codici, stato fisco, caratteristiche di pericolosità, norme di comportamento per la manipolazione ed il contenimento dei rischi pericolosi sono tutte coperte Tutta l area dell impianto è cintata da muro e protetta dalle acque meteoriche con canalizzazione esterna Le acque meteoriche cadenti sui tetti vengono convogliate all esterno con sistema separato; le acque cadenti sulle superfici (che sono tutte pavimentate) vengono raccolte in rete munita di separatori per oli, con sistema di raccolta e trattamento per le acque di prima pioggia Le aree destinate a stoccaggio di rifiuti sono identificate in base ai codici CER sulla planimetria allegata. ppositi cartelli riportano codici, stato fisco, caratteristiche di pericolosità e norme di comportamento 2

3 G H I J K L M N O P Q R S T U Determinazione della capacità max di stoccaggio Infrastrutture di drenaggio delle aree di stoccaggio dimensionate in modo da contenere possibili spandimenti di mater. contaminati Prevenzione del contatto di rifiuti incompatibili Disponibilità di sostanze adsorbenti e detersivi sgrassanti Facilità di accesso a tutte le aree di stoccaggio Piano di emergenza che contempli eventuale necessità di evacuazione del sito Sistema di allarme antincendio su aree di immagazzinamento Sistema antincendio in magazzini all interno di edifici Lay-out ottimale dei serbatoi per rifiuti liquidi llarmi di livello e dispositivi di abbattimento su serbatoi rif. liquidi Requisiti di sicurezza per serbatoi contenenti liquidi infiammabili Sistemazione fuori terra o in condotte ispezionabili delle tubazioni per trasp. rif. liquidi Sostituzione dei serbatoi interrati per rif. liquidi con altri fuori terra Dotazione dei serbatoi con spie di livello e sistemi di allarme Sistemazione serbatoi di rifiuti liquidi su pavimentazione impermeabile e resistente. Serbatoi dotati di giunzioni a tenuta Bacini di contenimento di adeguata capacità Strutture di supporto e tubaz. serbatoi con adeguata resistenza chimica Manichette e tubazioni riservate ai PCB Utilizzo serbatoi rifiuti liquidi entro le scadenze di revisione previste, e Come dettagliato nella Planimetria generale datata 18/09/2008 allegata alla presente I pozzetti di raccolta sono adeguatamente dimensionati I rifiuti che possono dare incompatibilità sono stoccati in aree separate e distanti tra loro Sono disponibili nell area servizi dell impianto Le diverse aree sono facilmente accessibili, ed i passaggi sono di larghezza adeguata a consentire il transito dei muletti v. Piano di emergenza già trasmesso nel Luglio 2008 N E presente sistema di allarme conforme a quanto richiesto da VV.FF. Non esistono magazzini all interno di edifici I rifiuti liquidi ricevuti da terzi sono stoccati esclusivamente in fusti o taniche. I serbatoi esistenti sono utilizzati esclusivamente per le attività di autodemolizione, rispettando le relative linee guida (v. sezione 1.4), oltre che per riserva di acqua in caso di incendio v. sopra N N v. sopra Tutte le tubazioni inerenti i rifiuti sono fuori terra. Le tubazioni degli scarichi sia delle acque meteoriche sia di quelle civili sono invece interrate. Non ci sono serbatoi interrati I serbatoi riferite all attività di autodemolizione sono dotati di spie di livello Tutti i serbatoi sono su pavimentazione impermeabile e resistente Le giunzioni delle tubazioni riferite all attività di autodemolizione sono a tenuta I bacini di contenimento hanno capacità superiore al 110% della capacità del serbatoio di maggior capacità Strutture e tubazioni sono resistenti ai rifiuti liquidi da autodemolizione stoccati nei relativi serbatoi. Non vengono stoccati o movimentati PCB I serbatoi riferite all attività di autodemolizione sono utilizzati entro le scadenze previste 3

4 V Dopo il punto V comunque ispezionati regolarmente Particolare cura per evitare perdite o spandimenti Perdite e spandimenti richiedono manodopera per la pulizia e vengono pertanto evitate, operando secondo le procedure previste dal Sist. Qualità ISO 9001 Tecniche relative ai rifiuti maleodoranti N Non vengono ricevuti rifiuti con problemi di odore Nota. Le tecniche sopra esposte, oltre allo stoccaggio dei rifiuti pericolosi, valgono in genere per tutte le aree di deposito in attività R13 D : Tecniche da tenere presente nello stoccaggio di rifiuti contenuti in fusti e altre tipologie di contenitori (ttività D13; D14; D15). Par. rgomento pplic. Note Stoccaggio al coperto in area ventilata dei Fusti e simili contenitori vengono stoccati sotto tettoie rifiuti contenuti in fusti o simili contenitori B ree di immagazzinamento e container per spedizioni in recinti lucchettabili P Le aree dedicate allo stoccaggio di rifiuti pericolosi sono recintate e lucchettabili C Edifici adibiti a magazzino in buone condizioni e con muri a secco o in gesso Container in plastica dura o metallo N Non ci sono edifici adibiti a magazzino I container adibiti a stoccaggio sono in metallo D Tetti di edifici, container e terreno con pendenza tale da consentire drenaggio I tetti hanno sistema separato di raccolta delle acque meteoriche Il terreno ha pendenza studiata a convogliare liquidi e E F G H Pavimento di aree di immagazzinamento entro gli edifici in cemento con vernice epossidica Sistemaz. in aree protette da insolazione diretta e facilm. accessibili, per le sost. sensibili a luce e calore Stoccaggio rifiuti infiammabili in accordo con la normativa Coperchi e tappi ben chiusi o dotati di valvole a tenuta N acque meteoriche entro i rispettivi sistemi di drenaggio Non ci sono edifici adibiti a magazzino v. punto a Stoccaggio conforme a quanto richiesto da VV.FF. Viene compiuta una ispezione giornaliera di fusti e simili contenitori, per evidenziare eventuali perdite ed isolare i contenitori interessati da esse v. anche In accordo con le proced. ISO I Istruz. scritte su come condurre le operazioni J Depressurizzazione o ventilazione N Non praticabile nel tipo di edifici utilizzati (capannoni positiva aperti) K Uso di illuminazione antideflagrante N Non richiesta dalla tipologia di rifiuti trattati L Evitare sovrapposizioni di oltre 2 file di Generalmente si usa 1 solo strato, eccezionalmente 2 fusti M Stoccaggio in aree impermeabilizzate e dotate di bordi di contenimento Tutta l area è impermeabilizzata e le aree dove sono stoccati rifiuti liquidi sono dotate di bordi di contenimento o vasca di raccolta N Stoccaggio di solidi contaminati in fusti o Parti di piccole dimensioni sono immagazzinate in fusti; 4

5 altri contenitori metallici per le parti più grandi esistono appositi cassoni metallici D : Tecniche di valenza generale applicate alla movimentazione dei rifiuti Par. rgomento pplic. Note Sistemi e procedure per accettazione e trasferimento in sicurezza dei rifiuti In accordo con le proced. ISO, e in particolare con il par. 5 della P02 ( Controllo Operativo ) B Registrazione e tracciabilità v. par. 3 ( Identificazione e rintracciabilità ) del Doc. CP05 ( Gestione dei Processi di supporto ) C Procedure speciali per il trasferimento dei rifiuti liquidi: N - prevenzione fuoruscita da autocisterne - predisposizione di sistemi per assicurare correttam. i collegamenti -manutenzione programmata di pompe e filtri - disponibilità di stoccaggio di emergenza per automezzi che presentano perdite - compensazione degli sfiati durante le operaz. di carico autocisterne - utilizzo corretto delle diverse aree di stoccaggio D Registrazione di eventuali sversamenti. durante il travaso di rifiuti liquidi E Misure per garantire l utilizzo di corretto punto di scarico e area di stoccaggio F Utilizzare superfici impermeabili con N N N Non richieste, dato il limitato volume dei rifiuti liquidi trattati, che vengono normalmente mantenuti entro i fusti originali Non vengono ricevuti rifiuti liquidi in autocisterne. Eventuali sversamenti accidentali verranno gestiti in accordo con le procedure Gestione dell Emergenze Le operazioni di movimentazione rifiuti liquidi in serbatoi sono limitate alle attività di autodemolizione e sono gestite in accordo con le relative Linee Guida In accordo con le procedure di manutenzione sec. ISO 9001 v. sopra in genere la natura dei rifiuti consente l identificazione a vista ; le diverse aree sono comunque contraddistinte da cartelli (v. par. D1.1.1) Registraz. e controllo di sversam. sono previsti nella IOp07, Gestione delle Emergenze v. ultima linea punto c Tutte le superfici sono impermeabilizzate e dotate di idonee pendenze per il drenaggio idonea pendenza G Garantire che bacini di contenim. e tubazioni danneggiate non vengano impiegati In caso dalle ispezioni giornaliere risultino danni a bacini o tubazioni, questi vengono messi in sicurezza e bloccati fino al ripristino H Utilizzo di pompe volumetriche Le operazioni di movimentazione risfiuti liquidi in dotate di sistema di controllo di pressione e valvole di sicurezza serbatoi sono limitate alle attiv. di autodemoliz. e sono gestite in accordo con le relative Linee Guida I Collettamento delle emissioni gassose da serb. rif. liquidi N I rifiuti liquidi ricevuti da terzi sono stoccati esclusivamente in fusti o taniche. I serbatoi esistenti sono utilizzati esclusivamente per le attività di autodemolizione, rispettando le relative linee guida (v. sezione 1.4), oltre che per riserva di acqua in caso di incendio J ssicurare che lo svuotamento di Non viene effettuato svuotamento di grandi 5

6 K grandi equipaggiam. o fusti sia effettuato solo da personale esperto ssicurare che tutti i rifiuti creati trasferendo PCB vengano immagazzinati come tali N equipaggiamenti; i fusti vengono svuotati da personale adeguatamente addestrato (vedi procedura ISO PQ04) Non vengono effettuate operazioni di trasferimento di PCB D : ttività di movimentazione connesse con il travaso dei rifiuti Le indicazioni di questo paragrafo riguardano prevalentemente operazioni (es. miscelazioni di rifiuti liquidi con rifiuti solidi, trasferimento di rifiuti mediante tubazioni) che non vengono compiute dalla ditta G..W.I., e sono pertanto da considerare Non pplicabili. D : Tecniche per ottimizzare il controllo delle giacenze nel deposito dei rifiuti Par. rgomento pplic. Note Registrazione dei dati di identificazione dei singoli fusti, della loro localizzazione e della durata del loro stoccaggio B Disponibilità di aree per stoccaggi di emergenza C D E Identificazione dei contenitori con data di arrivo, pericolosità e dati di identificazione Trasferimento in fusti nuovi in caso di emergenza, riportando tutte le informazioni sull etichetta dei nuovi fusti Monitoraggio automatico dei livelli nei serb. rif. liquidi N v. par. 3 ( Identificazione e rintracciabilità ) del Doc. CP05 ( Gestione dei Processi di supporto ) E prevista un area per lo stoccaggio di emergenza di rifiuti pericolosi, con superficie 26 mq. Su ogni contenitore in ingresso viene apposta etichetta (fac simile in ll. II della relazione ttività di gestione integrazioni inviate il 10/7/08) In casi del genere (peraltro assolutamente eccezionali) viene trasferita l etichetta di cui sopra Non ci sono serb. per rif. liquidi, salvo quelli utilizzati per le attività di autodemolizione (v. sezione 1.4), e quelli per riserva di acqua in caso di incendio F Controllo delle emissioni nei serb. rif. liquidi N v. sopra G Limitazione dello stoccaggio ad 1 settimana NO Non previsto nelle autorizzazioni e non necessario in base alle tipologie di rifiuti trattati H Prevenire i problemi causati da possibili alterazioni dei rifiuti durante lo stoccaggio N Non necessario in base alle tipologie di rifiuti trattati (non soggetti ad alterazione) D : Tecniche per la separazione dei rifiuti Escludendo le parti relative ai rifiuti contenenti PCB, contiene prescrizioni di carattere generale, già previste in altre tabelle. Sono comunque rispettate le prescrizioni relative alla compatibilità dei rifiuti con i contenitori e dei diversi rifiuti tra di loro, nonchè la differenziazione tra le diverse aree di stoccaggio. D. 1.2 : Tecniche comunemente adottate nello stoccaggio e nella movimentazione dei rifiuti Contiene prescrizioni di carattere generale, già previste in altre tabelle, e comunque tutte applicate nelle operazioni della G..W.I. In particolare: 6

7 D.1.2.1: Trasferimento del rifiuto negli impianti di stoccaggio Per quanto riguarda i PCB e le apparecchiature che li contengono, si provvede unicamente al loro carico su automezzi per il conferimento ad altri impianti D : Lavaggio e bonifica di mezzi di trasporto e contenitori Non applicabile: si tratta di operazioni non eseguite presso G..W.I. D : Riciclaggio dei contenitori negli impianti di stoccaggio dei rifiuti Non viene effettuata alcuna operazione di riciclaggio D : Modalità di stoccaggio e attrezzature utilizzate negli impianti di stoccaggio dei rifiuti ; D : Capacità di stoccaggio Contengono prescrizioni di carattere generale, già previste in altre tabelle, e comunque costantemente applicate nelle operazioni della G..W.I. 7

8 1.3) OPERZIONI DI SELEZIONE CRT, METLLI, RIFIUTI MISTI D IMBLLGGIO E REE Confronto con : Linee Guida relative ad impianti esistenti per le attività rientranti nelle categorie IPPC : 5 - Gestione dei rifiuti (Linee Guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibile per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse) come da pp del Supplem. Ord. alla G.U. n. 130 del 07/06/07. e in particolare i par.: - D4 (relativamente alle parti riguardante la selezione della raccolta multimateriale e la selezione e pulizia della carta) - D6 : Trattamento dei beni durevoli e delle apparecchiature elettriche ed elettroniche - D7 : Descrizione delle tecniche e delle tecnologie impiegate negli impianti di selezione, produzione CDR e trattamento apparecchiature elettriche ed elettroniche, relativamente alle parti: D 7.1 : Impianto di selezione meccanica per la selezione e pulizia della carta mista D 7.3 : Impianti di trattamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (tab. 7) - E5 - Migliori tecniche e tecnologie per gli impianti di trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche - E6 - Migliori tecniche di gestione degli impianti di selezione, produzione CDR e trattamento REE - G - Le migliori tecniche e tecnologie escludendo da quanto sopra tutte le parti relative alla produzione di CDR (che non viene effettuata nell impianto G..W.I.) par. D4 - Piattaforme per il trattamento dei materiali da raccolta differenziata - Il par. D4 ha carattere descrittivo, e non riporta prescrizioni vincolanti in termini di MTD. Riportiamo comunque, per ciascuna tipologia di rifiuti trattati, una tabella con il confronto tra quanto descritto al par. D4 ed il tipo di operazioni effettivamente condotte da G..W.I. - piattaforme per la selezione della raccolta multimateriale Il materiale in ingresso è costituito da: - rifiuti solidi non selezionati provenienti da cantieri edili e da utenze commerciali e industriali (con esclusione dei rifiuti putrescibili e compostabili) - frazioni tipologicamente selezionate, provenienti da raccolte differenziate di materiali da imballaggio (carta e cartone, vetro, plastica in film, plastica in contenitori, lattine, scatolette). Non vengono lavorate frazioni multimateriale provenienti da campane installate su aree pubbliche. La selezione viene eseguita attraverso i seguenti passaggi: - rimozione dei metalli ferrosi con elettromagnete - selezione manuale su piattaforme sopraelevate, dove i rifiuti transitano su nastro continuo - eliminazione dei metalli non ferrosi dalla frazione residua mediante separatore a correnti parassite. Lo scopo delle operazioni compiute da G..W.I. è la separazione dei suddetti rifiuti nelle seguenti frazioni: 1) materiali ferrosi, da inviare alle operazioni di cesoiatura e pressatura, oppure alla triturazione e macinazione nel nuovo impianto 2) materiali cartacei, da selezionare nell apposito impianto 3) altri materiali (plastica, legno, lattine), che vengono sottoposti a selezione manuale per facilitarne il successivo recupero 8

9 4) materiali misti non recuperabili, che vengono stoccati per invio a discarica o ad altri impianti di smaltimento Descrizione del processo Da par. D4 Operazioni effettivamente condotte da G..W.I. Scarico camion su pavim. a raso Corrisponde Carico dell impianto con pala meccanica Corrisponde Selezione dimensionale con vaglio a doppio Non presente; eventuali materiali ingombranti vengono asportati stadio con attrezzature meccaniche ( ragno ) Selezione dei metalli ferrosi con elettromagnete Presente Selezione dei materiali leggeri con aspirazione e I materiali leggeri vengono inizialmente separati con cernita successiva separazione in ciclone manuale; una separazione con aspirazione viene compiuta nel successivo passaggio di triturazione e macinazione Selezione dei metalli non ferrosi con macchina Corrisponde a correnti indotte Selezione dei metalli ferrosi dal flusso di Presente nel successivo passaggio di triturazione e macinazione materiale pesante residuo Controllo di qualità manuale del flusso residuo Non vengono lavorati rottami di vetro; eventuali materiali (rottami di vetro) Stoccaggio dei materiali separati in box con apertura automatica o in cassoni scarrabili Immissione comandata dei materiali su nastro trasportatore in uscita per la pressa e per il carico sui mezzi di trasporto Pressatura della plastica Carico su camion dei materiali recuperati vetrosi ricevuti vengono stoccati senza effettuare selezione I materiali cartacei e la plastica vengono pressati e le presse stoccate in apposite aree. Non presente; le operazioni vengono compiute con caricatori e muletti Corrisponde Corrisponde Invio a discarica degli scarti Corrisponde - piattaforme per la selezione e pulizia della carta Le operazioni sono conformi a quanto descritto, salvo che la separazione tra carta e cartone avviene per selezione manuale (senza impiego di vagli nè di sensori NIR). E presente un magnete overbelt per la deferrizzazione. I dettagli operativi sono contenuti nella IOp03 Gestione della carta. Descrizione del processo Da par. D4 Operazioni effettivamente condotte da G..W.I. Scarico camion su pavim. a raso Corrisponde Carico dell impianto con pala meccanica Corrisponde Selezione dimensionale con vagliatura del fine e del cartone Non presente; i cartoni di grandi dimensioni di grandi dimensioni (vaglio a doppio stadio) vengono separati con cernita manuale Distribuzione del flusso su nastro Corrisponde Separazione della carta di giornali e riviste con sensori NIR o Viene usata la cernita manuale di forma, o con cernita manuale Scarto delle impurezze costituite da materiali non cellulosici Corrisponde Controllo di qualità manuale Corrisponde Stoccaggio delle diverse qualità selezionate Corrisponde Pressatura delle diverse partite di carta ottenute Corrisponde 9

10 Smaltimento o riciclo degli scarti Corrisponde Trattamento dei beni durevoli e delle apparecchiature elettriche ed elettroniche Confronto con D.Lgs 151/2005 Le operazioni di trattamento compiute dalla ditta G..W.I., sono limitate al trattamento di beni durevoli (macchinari industriali e simili) e di REE esenti da gas refrigeranti e non contenenti tubi a raggi catodici. Le apparecchiature in arrivo vengono pertanto selezionate in due flussi: - quelle non contenenti i componenti pericolosi suddetti vengono sottoposte a trattamenti di selezione e smontaggio manuale, e successiva riduzione volumetrica all interno dell impianto - le apparecchiature sospette o contenenti componenti pericolosi vengono semplicemente stoccate in attesa di trasferimento ad impianti di trattamento o smaltimento autorizzati. L impianto è conforme ai requisiti tecnici elencati nell ll. 2 al D.Lgs 151/2005; in particolare, sono presenti le seguenti aree di trattamento o stoccaggio, dettagliate nella planimetria allegata : ll. 2 al D.Lgs 151/2005, par : Organizzazione dell impianto Settore di conferimento e stoccaggio Settore messa in sicurezza Settore smontaggio pezzi riutilizzabili Settore frantumazione carcasse Settore stoccaggio componenti ambientalmente critiche Settore stoccaggio componenti e materiali recuperabili Settore stoccaggio rifiuti non recuperabili da destinare a smaltimento rea di arrivo, separazione per categoria e stazionamento provvisorio al coperto Vengono eseguite alcune operazioni di rimozione di parti pericolose, escludendo comunque manipolazioni su circuiti contenenti CFC o PCB E prevista la selezione manuale dei pezzi riutilizzabili o comunque valorizzabili Le carcasse vengono trattate nel complesso trituratore mulino rea coperta adiacente alla Linea Mulino ; stoccaggio limitato in altezza (non oltre i muri perimetrali) ree diverse secondo la tipologia dei componenti selezionati rea comune ad altri tipi di rifiuti non recuperabili Nell impianto sono disponibili le seguenti attrezzature, previste nell ll. 2 al D.Lgs 151/2005, par a) bilance b) sistema di canalizzazione a difesa dalle acque meteoriche esterne c) sistema di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche, con separatore delle acque di prima pioggia, da avviare a impianto di trattamento esterno d) sistema di raccolta dei reflui (in pozzetti a tenuta) e presenza di disoleatori, detersivi e sgrassanti per sostanze oleose e) superfici resistenti all attacco chimico (pavimentazione in cemento delle aree di trattamento e stoccaggio; asfaltatura dei piazzali e delle aree di conferimento) f) copertura resistente alle intemperie su aree di conferimento, messa in sicurezza, stoccaggio componenti ambientalmente critiche, pezzi smontati e materiali destinati al recupero. Tutte le aree sono dotate di pavimentazione impermeabile, con pendenza atta a convogliare i liquidi in pozzetti di raccolta. Le modalità di gestione dei REE sono conformi a quanto previsto nell ll. 3 al D.Lgs 151/2005, come da seguente Tabella Check-list : 10

11 Par. rgomento pplic. Note 1 Modalità di raccolta e conferimento 1.1 e Raccolta Viene eseguita evitando ogni danneggiamento Protezione di circuiti frigoriferi Mantenimento integrità delle lampade 1.4 a) idonee apparecchiature di sollevamento I frigoriferi vengono movimentati solo su pallet, evitando uso del ragno pparecchiature comprendenti lampade o altri componenti fragili non vengono lavorate ma solo accantonate La movimentazione dei REE è generalmente eseguita con muletti, evitando l uso del ragno b) rimozione di eventuali sostanze residue rilasciabili durante la movimentazione c) chiusura degli sportelli e fissaggio delle parti mobili d) mantenimento della tenuta a liquidi o gas pparecchiature contenenti CFC e PCB non vengono trattate ma solo accantonate in attesa di trasferimento a terzi. ltri materiali residui eventualmente presenti vengono rimossi per smontaggio manuale Effettuata con nastro adesivo o stretch film v. punto 1.3 e) evitare operaz. di riduz. volumetrica prima della messa in sicurezza f) modalità conservative di caricamento dei cassoni di trasporto 2 Gestione dei rifiuti in ingresso 2.1 Caratterizzazione e separazione Le carcasse vengono avviate al trituratore solo dopo smontaggio delle parti recuperabili e/o pericolose I cassoni di trasporto sono utilizzati solo per materiali non fragili alla rinfusa I REE sono separati per tipologia prima dello smontaggio per tipologia 2.2 Rivelatore di radioattività Il rivelatore portatile verrà prossimamente integrato con un sistema automatico a portale (sistema Explorer, ditta r.f.e.) Par. rgomento pplic. Note 3 Criteri per lo stoccaggio dei rifiuti 3.1 Stoccaggio dei pezzi smontati e dei rifiuti in modo da non compromettere il successivo recupero Stoccaggio effettuato in contenitori distinti per tipologia 3.2 Recipienti, vasche e bacini di Pavimentazioni e pareti sono resistenti ad attacchi stoccaggio con adeguate caratteristiche di resistenza chimici. I contenitori metallici sono usati solo per compon. non pericol. e non aggressivi 3.3 Serbatoi per rifiuti liquidi pericolosi N Non ci sono serbatoi per rifiuti liquidi pericolosi 11

12 dotati di dispositivi anti-traboccamento e contenimento 3.4 Contenitori per fluidi volatili a tenuta stagna e temp. controllata 3.5 Stoccaggio rifiuti pericolosi in recipienti mobili 3.6 Etichettatura con indicazione del rifiuto stoccato N N Non ci sono contenitori per liquidi volatili Non ci sono recipienti mobili per rifiuti pericolosi Su ogni contenitore viene apposta etichetta (fac simile in ll. II della relazione ttività di gestione integrazioni inviate il 10/7/08) 3.7 Stoccaggio CFC e HCFC N Non viene effettuato stoccaggio di CFC o HCFC 3.8 Stoccaggio degli oli usati Gli oli esenti da CFC / HCFC vengono gestiti come quelli provenienti da attività di autodemolizione 3.9 Stoccaggio di pile, condensatori con PCB, altri rifiuti con sost. pericolose o radioattive in containers adeguati e a norma secondo le sost. depositate 3.10 Evitare ogni contaminazione del suolo e dei corpi ricettori superficiali e profondi 3.11 Evitare formazione di odori e dispersione di aerosol e polveri 3.12 Organizzazione dello stoccaggio in aree distinte secondo la tipologia di trattamento; separazione delle aree contenenti sostanze pericolose Tabelle con norme di comportamento in aree contenenti sost. pericolose v. preced. punti da 3.2 a 3.7 Non viene eseguito stoccaggio di rifiuti con sost. radioattive v. punto 3.2 Le aree di stoccaggio e trattamento sono impermeabilizzate e dotate di pozzetti di raccolta a tenuta Le aree dove avviene la riduzione volumetrica sono poste sotto aspirazione; l aria aspirata è inviata ad impianto di trattamento Le apparecchiature contenenti CFC e PCB sono stoccate per conferimento a impianti esterni autorizzati. Per le altre apparecchiature il trattamento è unico e si articola in : - parziale smontaggio manuale - triturazione e macinazione della carcassa - separazione delle frazioni metalliche ottenute. Sono presenti le tabelle con norme di comportamento 3.13 Procedure per evitare accatastamenti senza misure di sicurezza Le apparecchiature accatastate sono disposte in contenitori oppure su pallets fasciati protetti contro le cadute Par. rgomento pplic. Note 4 Messa in sicurezza dei REE Rimozione di condensatori con PCB, compon. conten. mercurio, pile, piccoli circ. stampati, cartucce di toner, plastica con rit. fiamma bromurati, amianto, tubi catodici, CFC/HCFC/HFC/HC, schermi a cristalli liquidi, cavi elettrici esterni, comp. con fibre ceramiche refrattarie, compon.con sost. radioattive condensatori elettrolitici di grosse dimensioni, senza creare rischi per la salute e per l ambiente, I componenti elencati sono rimossi manualmente e accantonati per smaltimento o trattamento in impianti esterni, salvo che per: amianto, tubi catodici, CFC/HCFC/HFC/HC, sorgenti luminose a scarica, compon. con fibre ceramiche refrattarie, che non vengono rimossi (si accantona tutta l apparecchiatura). I componenti con sost. radioattive non 12

13 4.4 Modalità di trattamento componenti pericolosi N vengono accettati Non viene eseguito alcun trattamento Par. rgomento pplic. Note 5 Presidi ambientali 5.1 Evitare ogni contaminazione del suolo e v. punto 3.10 dei corpi ricettori superficiali e/o profondi 5.2 Evitare formazione di odori e dispersione v. punto 3.11 di aerosol e polveri 5.3 Disponibilità di idoneo sistema di Idem c.s. captazione e abbattimento 5.4 Controlli su impianti di trattamento di N Non vengono eseguite operazioni di appar. contenenti sost. lesive per l ozono trattamento di queste apparecchiature Trattamento dei beni durevoli e delle apparecchiature elettriche ed elettroniche Confronto con MTD (par. D6) delle Linee Guida relative ad impianti esistenti per le attività rientranti nelle categorie IPPC : 5 - Gestione dei rifiuti (Linee Guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibile per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse) come da pp del Supplem. Ord. alla G.U. n. 130 del 07/06/07. Le operazioni sono conformi a quanto descritto nel par. D6, salvo per quanto riguarda il recupero di componenti (che non viene effettuato). Le operazione di frantumazione e selezione sulle carcasse dei REE (dopo che da essi sono stati asportati i circuiti elettrici e le altre parti non metalliche asportabili) sono condotte utilizzando un impianto di macinazione e selezione, composto da : - trituratore bialbero - mulino a martelli, operante sotto aspirazione e corredato di sistema di selezione dei materiali leggeri mediante ciclone - separatore magnetico, collegato al sistema di aspirazione sopra descritto - vaglio per l esclusione della frazione fine - selezione dei metalli non ferrosi con dispositivo a correnti indotte Come previsto nelle Linee Guida, le fasi che comportano sviluppo di polveri sono condotte sotto aspirazione; l aria aspirata è convogliata ad un impianto di abbattimento delle polveri, composto da un primo stadio a ciclone e da uno stadio successivo con scrubber a umido. par. D7 - Descrizione delle tecniche e delle tecnologie impiegate negli impianti di selezione, produzione CDR e trattamento apparecchiature elettriche ed elettroniche D 7.1 : Impianti di selezione dei rifiuti destinati al recupero di materia - piattaforme per la selezione della raccolta multimateriale Pur essendo la selezione condotta unicamente con metodi manuali, il rendimento di recupero è generalmente in linea con il valore riportato nelle Linee Guida (95%). - impianto di selezione meccanica per la selezione e pulizia della carta mista. 13

14 Pur essendo la selezione condotta con metodi manuali (a parte la deferrizzazione), il rendimento di recupero è in linea con il valore riportato nelle Linee Guida (95%). - impianto per la selezione di bottiglie, o altri contenitori per liquidi, per polimero e per colore Non presente - preparazione del vetro pronto al forno Non presente D7.3, tab. 7 : Impianti di trattamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tale tabella è semplicemente un elenco di operazioni, senza prescrizioni dettagliate circa le modalità di esecuzione delle stesse. par. E5 - Migliori tecniche e tecnologie per gli impianti di trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche Si riportano di seguito in forma sintetica le prescrizioni contenute in questo paragrafo, usando (come per le analoghe tabelle precedenti) i seguenti codici: = prescrizione applicata P = in parte (richiede spiegazioni nelle Note o un riferimento fuori tabella) N = prescrizione non applicabile (richiede in genere spiegazioni nelle Note) Par. rgomento pplic. Note 5.1 Principi generali Esiste una procedura per la gestione delle emergenze. Il personale è addestrato vedi Procedura ISO PQ04 Il ripristino ambientale viene ampiamente trattato nelle tavole progettuali. 5.2 Organizzazione e dotazioni dell impianto: - organizzazione in settori - dotazione attrezzature 5.3 Modalità di gestione : criteri generali - Modalità di raccolta e conferimento - Gest. dei rifiuti in ingresso - Criteri per lo stoccaggio dei rifiuti v. tabelle di confronto con le prescrizioni del D.Lgs 151/2005, al par. precedente. In particolare esistono più settori (vedi planimetria di flusso REE): il primo è di conferimento e stoccaggio (unica area provvista di segnaletica orizzontale) il secondo è di smontaggio (quest ultimo è collegato tramite nastro trasportatore all impianto di frantumazione e selezione) settore frantumazione carcasse settore stoccaggio dei materiali recuperabili settore stoccaggio dei rifiuti non recuperabili e avviati allo smaltimento Gli ultimi tre settori sono condivisi con il flusso generale dei rifiuti metallici La movimentazione all interno dell impianto avviene con carrelli elevatori su materiali che risultano essere o pallettizzati o disposti in modo orinato in contenitori resistenti. È escluso l impiego di apparecchiature tipo ragno. Secondo le necessità per assicurare eventuali parti mobili viene impiegato film 14

15 - Smontaggio di parti e compon. per il reimpiego Limitazione delle emissioni Limitazione delle emissioni liquide: - sistema di canalizzazione a difesa da acque meteoriche esterne - sistema di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche, con separatore acque prima pioggia e relativo trattamento - uso di sostanze adsorbenti in caso di perdite accidentali di liquidi - separazione delle acque di lavaggio delle aree di accumulo rifiuti e relativo trattamento - sistema di raccolta delle acque dei servizi sanitari Limitazione delle emissioni di polveri Limitazione delle emissioni di sostanze lesive dell ozono stratosferico Limitazione della produzione di rumori Limitazione della produzione di rifiuti N N N estensibile. Il flusso dei rifiuti in ingresso è semplificato in quanto vengono trattati esclusivamente REE privi di componenti pericolosi mentre per i restanti la sola attività svolta è lo stoccaggio prima di essere avviati a recupero presso altri impianti. In ingresso all impianto è presente un rilevatore di radioattività. Non viene effettuato smontaggio per reimpiego presente presente disponibili e utilizzate in caso di necessità Non viene eseguito il lavaggio, ma soltanto l innaffiamento dei piazzali per limitare la polverosità Raccolta con rete separata e recapito in fosse biologiche L impianto di frantumazione e separazione è dotato di impianto di aspirazione localizzata (in prossimità delle tramogge e dei nastri trasportatori) e sistema di trattamento delle emissioni. L impianto è costituito da una doppia stazione di abbattimento di particolato (ciclone + scrubber a umido). Tale sisetma garantisce una migliore efficienza di abbattimento migliore di un impianto a filtri a tessuto e migliore del 98% delle emissioni in ingresso. Non vengono svolte attività di bonifica dei REE contenenti queste sostanze Si veda la Valutazione di Impatto custico L impianto automatico di macinazione e selezione delle carcasse derivanti da REE consente di massimizzare il recupero di materia dai rifiuti (Vedi documenti presentati nel maggio 08) Trattamento di televisori e monitors N Non vengono trattati rifiuti di questo tipo, che sono unicamente sottoposti a stoccaggio Trattamento di computers (eccetto il monitor) 15

16 - messa in sicurezza - reimpiego - recupero di materia ed energia Trattamento di lavatrici e lavastoviglie - messa in sicurezza N P Viene rimossa solo la carcassa Non viene effettuato smontaggio per reimpiego Il recupero di materia dopo l entrata in funzione del nuovo impianto fornisce rendimenti uguali o migliori di quelli di Tab. 12; non sono previste attività di recupero di energia Vengono separati contrappeso in cemento, cavi, parti elettriche, pompe e motori, cestello, circuiti elettrici recuperabili - reimpiego - recupero di materia ed energia 5.5 Requisiti minimi per le oper. di trattamento di app. dismesse contenenti sostanze lesive dell ozono stratosferico N P N v. sopra Non vengono svolte attività di trattamento dei REE contenenti queste sostanze par. E6 - Migliori tecniche di gestione degli impianti di selezione, produzione CDR e trattamento REE Seguendo lo stesso criterio del par. precedente, si riportano le prescrizioni relative al trattamento dei REE. Par. rgomento pplic. Note 6 Pianificazione: - piano di gestione operativa - programma di sorveglianza e controllo - piano di ripristino ambientale In accordo con le procedure ISO 9001, ISO e con la documentazione già inoltrata v. docum. integrativa inoltrata nel maggio Piano di gestione operativa Si veda il par. 4 del Doc. CP 04 ( Gest. del Processo Principale ) 6.2 Programma di sorveglianza e controllo Si veda il par. 4.3 del Doc. CP 04 ( Gest. del Processo Principale ), oltre al Piano di Monitoraggio e Controllo 6.3 Strumenti di gestione ambientale L impianto è certificato sec. ISO (certif. Certiquality n rilasciato il 06/12/07) 6.4 spetti di pianificazione e gestione Tali aspetti sono già stati a suo tempo considerati in sede di richiesta delle autorizzazioni pregresse, e successivamente integrati con la documentazione già inoltrata par. G - Le migliori tecniche e tecnologie Par. rgomento pplic. Note 1.1 Composizione del rifiuto - Identificazione dei costituenti Si veda la nuova edizione della Procedura di 16

17 primari mediante analisi - Identificazione del produttore - Conoscenza del contenuto organico del rifiuto - Utilizzo della conoscenza del personale - deguato trasferimento di conoscenze N accettazione e controllo in allegato e comunque almeno una volta anno. La maggior parte dei rifiuti conferiti proviene da raccolta gestita da G..W.I. o da produttori con cui G..W.I. ha un rapporto contrattuale diretto Non vengono trattati rifiuti organici La semplicità dei trattamenti consente al personale di avere conoscenza diretta dei risultati e identificare quindi se le variazioni sono dovute al rifiuto in ingresso Il trasferimento di conoscenze è assicurato dal fatto che G..W.I. gestisce sia le fasi di raccolta che quelle di stoccaggio e trattamento 1.2 Ricezione dei rifiuti P L area di scarico dei rifiuti coincide con l area di messa in riserva degli stessi. Le analisi vengono eseguite da labor. esterno e la documentazione viene conservata in accordo con le proc. ISO ,3 Procedure di accettazione Si veda la nuova edizione della Procedura di accettazione e controllo in allegato 1.4 Metodi di gestione ambientale L impianto è certificato sec. ISO (certif. Certiquality n rilasciato il 06/12/07) 2.1 Individuazione delle BT Tab. 19 : Gestione dei rifiuti in ingresso V. la proc. di accettazione e controllo, e quelle relative alla gestione dei processi principali Tab. 20 e 21 : Preparazione e gestione del CDR Tab. 22 : Trattamento per la selezione di qualità diverse di carta e cartone Tab. 23 : Trattam. di selezione della raccolta multimateriale Tab. 24 : Trattam. REE Tab. 25 : Trattam. dell aria in uscita impianto Tab. 26 : Trattam. delle acque di scarico Tab. 27 : Trattam. dei residui solidi Tab. 28 : Rumore Tab. 29 : Strumenti di gestione N P P Operazioni non eseguite Prescrizioni applicate salvo che per la modalità di selezione esclusivamente manuale. Non sono presenti né vagli né sensori ottici. Prescriz. applic. salvo che per: - area di consegna all aperto e non al chiuso - modalità di selezione delle fraz. leggere manuale e non né aeraulica né a vagli - nessuna selezione del vetro per colore Prescrizioni applicate salvo che per le appar. conten. CFC e altre sost. lesive per l ozono stratosferico (non vengono trattate) E presente impianto di abbattimento polveri Limitato alle acque di prima pioggia (non ci sono scarichi di processo) Prescrizioni applicate per i punti 1, 3 e 5 di Tab.27 L apparecchiatura più rumorosa (mulino a martelli) è racchiusa in cabina fonoassorbente 17

18 Tab. 30 : Strumenti di gestione ambientale Tab. 31 : Comunicazione e consapevolezza dell opinione pubblica Sono disponibili procedure codificate per i vari aspetti della gestione Certificazione ISO e relative procedure Come da procedure ISO ) OPERZIONI DI UTODEMOLIZIONE Premesso il rispetto dell allegato 1 del D.Lgs. 209/2003 si riporta di seguito il confronto con Linee Guida PT sul trattamento dei veicoli fuori uso. spetti tecnologici e gestionali, e in particolare i par. : 4.1 : spetti tecnici e tecnologici dello specifico settore 4.2 : spetti ambientali : i consumi 4.3 : Limitazione delle emissioni 4.4 : Limitazione della produzione di rifiuti 4.5 : nalisi delle tecniche e tecnologie disponibili 4.6 : Metodi di gestione ambientale tenendo anche in considerazione le Specifiche attività di autodemolizione riportate nella.i.. n del 25/10/07. N.B. : le modalità ed i dettagli operativi relativi alla conduzione delle operazioni di autodemolizione sono contenuti nella Procedura P02 - Controllo Operativo, e nella IOp04 - Gestione della bonifica dei veicoli, e nei documenti Progetto di adeguamento e del ripristino ambientale (11/2/05) e successiva integrazione del 5/8/08 Par. 4.1 : spetti tecnici e tecnologici dello specifico settore Par. rgomento pplic. Note 4.1 Piano di ripristino a chiusura dell impianto Personale qualificato e adeguatamente addestrato Dimensioni e caratteristiche adeguate Organizzazione secondo schema definito Settore di conferimento Pesatura in ingresso Superficie adeguata a consentire agevole movimentazione Pavimentazione impermeabile e dotata di pozzetti di raccolta Controllo dei rifiuti in ingresso (procedure di preaccettazione) Procedure di ammissione allo stoccaggio Divieto di accatastamento Notazione impianto di V. Relazione circa il ripristino a fine vita dell impianto In accordo con la proc. PQ04 (ddestramento) deguate a consentire stoccaggio e movimentazione interna senza interferenze tra le varie tipologi e di rifiuti trattati v. IOp04 gestione della bonifica dei veicoli e altre proc. del Sist. Qualità sec. ISO 9001 Effettuata v. 4.1 Tutto l impianto è pavimentato e dotato di rete di raccolta e pozzetti impermeabili Formulario di identificaz. Registro carico/scarico (entro 48 h.) (v. anche specifiche I, punto -b) Le auto in attesa di bonifica non vengono accatastate; quelle bonificate possono essere sovrapposte per non più di 2 file 18

19 condizionamento presente nnotazione eseguita Settore di messa in sicurezza Utilizzo di attrezzature specifiche in area autorizzata Stoccaggio su basamenti impermeabili dei pezzi contaminati da oli Messa in sicurezza con svuotamento di liquidi e oli in apposita area Pavimentaz. impermeabile e pozzetti di raccolta Disponibilità sostanze assorbenti Stoccaggio veicoli bonificati in apposita area (non più di 2 strati) Sistemazione materiali e componenti selezionati in appositi contenitori divisi per tipologia e classificazione Stoccaggio parti lubrificate in modo da evitare fuoruscita olio Rimozione marmitte catalitiche Effettuato (v. anche specifiche I, punto -d) Effettuato (v. anche specifiche I, punto -d e -i) Effettuato (v. anche specifiche I, punto -f) v Disponibili e utilizzate in caso di bisogno v Effettuata; ogni area di deposito è contraddistinta da cartello indicante descrizione e/o codice CER I rifiuti che danno luogo a fuoruscita d olio (es.: filtri) sono stoccati entro contenitore in acciaio con griglia di fondo e bacino di recupero Le marmitte catalitiche vengono rimosse e stoccate in appositi contenitori Settore di rottamazione rea appositamente identificata e con caratteristiche idonee ad evitare sversamenti Stoccaggio carcasse pressate in cumuli su basam. impermeabili e dotati di pozzetti raccolta Settore di frantumazione rea coperta con pavim. imperm. con pendenza adeguata e pozzetti raccolta liquidi Sistema di abbattimento delle polveri (v. Planimetria generale all. alla presente e specifiche I, punto -j) v v Sono presenti aspirazioni localizzate e impianto di abbattimento a 2 stadi (ciclone + scrubber a umido) Settore deposito parti ricambio Stoccaggio separato e distinto per tipologia Le parti recuperabili (catalizzatori, rame, alluminio, pneumatici, paraurti, cruscotto, serbatoi di liquidi, vetri) sono separate prima della riduzione volumetrica e stoccate separatamente Settore stoccaggio all interno della demolizione o frantumazione Evitare contam. suolo e corpi idrici ricettori Garantire adeguate condiz. sicurezza v

20 Separazione tra area trattamento e area stoccaggio rifiuti in uscita Effettivo utilizzo delle tecnologie di trattamento disponibili Stoccaggio separato per tipologie omogenee Evitare danni a componenti che contengono liquidi Stoccaggio pezzi smontati in aree adeguate Stoccaggio parti lubrificate su basam. impermeabili Limitazione odori e dispersioni aerosol e polveri Par spetti ambientali : i consumi Le carcasse sono bonificate e non presentano pericoli v. Planimetria generale all. alla presente v. IOP04 e presente check list v v v. Planimetria generale all. alla presente v Sono presenti aspirazioni localizzate e impianto di abbattimento a 2 stadi (ciclone + scrubber a umido) sul complesso trituratore + mulino Consumo di energia Monitoraggio consumi energetici in rapporto al materiale in ingresso Emissioni e produzione di rifiuti dozione di accorgimenti tecnici per ridurre: - polveri - gas - reflui di processo - rifiuti solidi - rumore Par Limitazione delle emissioni N v. Manuale della Qualità e Gest. mbientale, par Indicatori della Qualità delle Prestaz. ambientali, e in partic. L2 v Raccolta gas da impianti di condizionamento in appar. stagna e combustione in apposito impianto Vacuum gas Non ci sono reflui di processo v. Manuale della Qualità e Gest. mbientale, par Indicatori della Qualità delle Prestaz. ambientali, e in partic. L5 Insonorizzazione mulino Limitazione delle emissioni liquide Sistema di canalizzazione a difesa dalle acque meteoriche esterne Sistema di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche, con separatore acque di prima pioggia e relativo imp. trattamento Presenza di sostanze adsorbenti Disponibilità detersivi-sgrassanti Superfici impermeabili e resistenti ad attacco chimico Pendenza tale da convogliare liquidi in canalette e pozzetti v presente v idem presenti 20

21 raccolta Copertura resistente alle intemperie per aree conferimento, trattamento, stoccaggio mater. destinati a recupero Sistema raccolta reflui Separatore per oli Sistema di raccolta acque di lavaggio aree stoccaggio rifiuti Raccolta e depurazione acque di prima pioggia Invio a depuratore acque da imp. sanitari Limitazione delle emissioni di polveri Ricambi d aria degli ambienti chiusi N N presente presente Vasche e pozzetti a tenuta presente Non viene eseguito lavaggio di queste aree Presente Effettuato Il trattamento si svolge in capannoni aperti Efficienza complessiva del sistema installato: 99% Sistemi di aspirazione concentrata con filtri aventi efficienza di abbattimento > 98% Limitazione delle emissioni di sostanze lesive dell ozono stratosferico Eliminazione CFC e HFC prima della pressatura Eseguita con apposito dispositivo di aspirazione Limitazione della produzione di rumori Minimizzazione rumore da imp. frantumazione Il mulino è racchiuso in box insonorizzato Par Limitazione della produzione di rifiuti Riduzione al minimo frazione da avviare a smaltimento Par nalisi delle tecniche e tecnologie disponibili E stato appositamente installato un vaglio per separare la fraz. metallica fine dal fluff, consentendone il recupero come MPS in impianti metallurgici Principi generali per l organizzazione degli impianti Personale qualificato ed adeguatamente addestrato Procedure di monitoraggio, controllo e intervento in caso di rilasci di sost. pericolose o altre emergenze Fissazione della capacità di processo e di stoccaggio (in partic. per rif. pericolosi) Presenza di barriera esterna di protezione Localizzazione Da privilegiare localizzazione in aree industriali e artigianali, con agevole accesso Gestione dei rifiuti in ingresso cquisizione informazioni su caratt. veicoli Pesatura veicoli in ingresso In accordo con la proc. PQ04 (ddestramento) v. proc. IOp07 - Gestione delle Emergenze Contenuta nella.i.. n (25/10/07) e nella successiva documentazione di adeguamento Presente lungo tutto il perimetro Localizzazione in area ad uso industriale, con agevole accesso dalla rete stradale E disponibile manuale IDIS su CD 21

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