2^ Giornata di Corso. Dr. PiersanteFabio

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1 2^ Giornata di Corso Decreto Legislativo 118/2011 Dr. PiersanteFabio

2 ARMONIZZAZIONE CONTABILE PER GLI ENTI SPERIMENTATORI NEL Applicazione del Principio di competenza potenziato(all. 1- Principio numero 16). Applicazione del Principio di Programmazione e redazionedeldup(all.4/1). Adozione dei nuovi schemi di Bilancio e di rendiconto ai fini AUTORIZZATORI D.Lgs. 118/11 coordinati con il D.Lgs. 126/2014 e CONOSCITIVI quelli del DPR 194/1996 Tuel 267/2000. Adozione Piano conti integrato (All. 6) e codifica transazione elementare(all. 7). Adozione principi contabilità economicopatrimoniale(all. 4/3). Redazione bilancio consolidato (All. 4/4 - entro il 31 luglio esercizio successivo)*. Applicazione nuova disciplina variazioni bilancio. Le codifiche SIOPE Enti territoriali e dei loro enti strumentali in contabilità finanziaria saranno sostituite con quelle previste al V^ livello della Strutturadell Allegato 6(Art.8,commi1e2). Adozione nuova disciplina esercizio provvisorio e gestione provvisoria(art. 11, comma 16). *Inmerito al termine di approvazione del bilancio consolidato, si segnala un incongruenza tra quanto previsto dall art. 151 del Tuelmodificato dal Dlgs. 126/14, il 31 luglio, e quanto invece previsto sia dall art. 18, comma 1, lett. c), del Dlgs. 118/11, anch esso modificato dal Dlgs. 126/14, che dal principio applicato n. 4/4sul bilancio consolidato, il 30 settembre. In merito, è attesa da parte del Mefuna precisazione che permetta di armonizzare le 2 disposizioni normative.

3 ARMONIZZAZIONE CONTABILE PER GLI ENTI NON SPERIMENTATORI Applicazione del Principio di competenza potenziato (All. 1- Principio numero 16). Riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al1/1/15(art.3,comma 7). Rideterminazione risultato amministrazione al 1/1/15. Adozione Piano conti integrato e codifica transazione elementare. Adozione vecchi schemi di bilancio e rendiconto a fini conoscitivi. Adozione nuovi schemi di bilancio e rendiconto a fini autorizzatori (Art. 11, comma 14). Applicazione principio programmazione (All. Redazione Dup - All. 4/1 Punto 8 4/1) e redazione Rpp (Tuel 267/2000) con (Art. 170, comma 1). esenzione del DUP in deroga all All. 4/1 (Art. 170, comma 1). Adozione vecchi schemi di bilancio e rendiconto Adozione principi contabilità a fini autorizzatori(art. 11, comma 12). economico-patrimoniale (All. 4/3). Adozione nuovi schemi di bilancio e rendiconto Redazione bilancio consolidato (All. a fini conoscitivi (Art. 11, comma 12). 4/4). Applicazione vecchia disciplina variazioni bilancio, tranne che per adeguamento Fondo pluriennale vincolato e riaccertamento straordinario(art. 51, comma 10). Adozione vecchia disciplina esercizio provvisorio e gestione provvisoria (Art. 11, comma16). Applicazione nuova disciplina variazioni bilancio (Art. 51, comma 10). Adozione nuova disciplina esercizio provvisorio e gestione provvisoria (Art. 11, comma 17). Le codifiche SIOPE Enti territoriali e dei loro enti strumentali in contabilità finanziaria saranno sostituite con quelle previste al V^ livello della Struttura dell Allegato 6(Art.8,commi 1e2).

4 Una novità sostanziale inerente il nuovo ordinamenocontabile risiede nell applicazione del: Principio di competenza potenziato di cosa si tratta?

5 Il principio della competenza finanziaria potenziata è applicato: solo a quei documenti di natura finanziaria che compongono il sistema di bilancio di ogni amministrazione pubblica che adotta la contabilità finanziaria, ed attua il contenuto autorizzatorio degli stanziamenti del bilancio di previsione. prescrive: 1) il criterio di registrazione delle operazioni di accertamento e di impegno con le quali vengono imputate agli esercizi finanziari le entrate e le spese derivanti da obbligazioni giuridicamente perfezionate (attive e passive); 2) il criterio di registrazione degli incassi e dei pagamenti, che devono essere imputati agli esercizi in cui il tesoriere ha effettuato l operazione.

6 Le obbligazioni attive e passive, giuridicamente perfezionate, sono registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l obbligazione sorge ma con l imputazione all esercizio nel quale esse vengono a SCADENZA Nuovo concetto: ESIGIBILITA (SCADENZA) E il criterio fondamentale cui attenersi nella fase di registrazione delle operazioni in contabilità finanziaria. E il momento in cui un obbligazione giuridica scade, ossia il momento in cui si può esercitare il diritto di incasso o di pagamento, in quanto ne sono maturati i termini, il momento in cui, appunto, l obbligazione diventa esigibile.

7 Dal DPCM Allegato 2 ESIGIBILITA (SCADENZA) Dal testo del principio contabile (All. 2): ( ) La consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione definisce come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l adempimento. Non si dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il diritto di credito ( ) Il principio della competenza potenziato consente di:. conoscere i debiti (e crediti) effettivi delle amministrazioni pubbliche;. evitare l accertamento di entrate future e di impegni inesistenti;. rafforzare la programmazione di bilancio;. favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni;. avvicinare la competenza finanziaria a quella economica.

8 L applicazione del nuovo principio contabile comporta l istituzione dei capitoli del: Fondo pluriennale vincolato

9 Gestione Fondo Pluriennale Vincolato In attuazione del principio contabile generale della competenza finanziaria gli enti devono istituire nei propri bilanci il fondo pluriennale vincolato (FPV). Si tratta di un saldo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate esercizi successivi a quello in corso. Più precisamente, l FPV è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l entrata. In altre parole, consiste in una sorta di deposito per la parte di spesa non ancora esigibile che viene spostata all esercizio di effettiva esigibilità. Nasce dall esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l acquisizione dei finanziamenti e l effettivo impiego di tali risorse. agli

10 COSA RIGUARDA In particolare, serve ad evidenziare con trasparenza e attendibilità il procedimento di impiego delle risorse acquisite dall ente che richiedono un periodo di tempo distribuito su più anni per il loro effettivo impiego e utilizzo per le finalità previste (e programmate). Il fondo riguarda prevalentemente le spese in conto capitale, ma può essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, quali: 1. Le spese impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa; 2. Le spese per il trattamento accessorio premiante 3. Le spese per incarichi legali.

11 Capitoli FPV di Entrata Per le Entrate sono necessari DUE soli capitoli FPV uno per la parte corrente uno per la parte capitale I capitoli FPV di Entrata non hanno un codice di bilancio, pertanto, prima di aggiungere i capitoli è necessario indicare il numero che si vorrà attribuire nei dati generali della procedura. Si consiglia di attribuire ai capitoli FPV di Entrata un numero di facile individuazione, ad esempio 2 e 3, per semplificarne l utilizzo.

12 Capitoli FPV di Uscita Per le uscite dovranno essere inseriti i capitoli FPV per le voci del titolo I (Spese Correnti: trattamento accessorio premiante; trasferimenti correnti vincolati e spese per incarichi legali) e del titolo II (Spese in C/Capitale) per le quali l esigibilità dell impegno sarà imputata al 2 o 3 anno del pluriennale (Applicazione del Principio di competenza potenziato).

13 Gli FPV delle spese hanno una codifica di bilancio a sé stante. Infatti, in base al piano dei conti finanziario, tutti i capitoli FPV della spesa dovranno avere la seguente codifica: N.B. L inserimento di tali capitoli è agevolato in quanto previsto con un apposita opzione nella gestione dei capitoli.

14 Un capitolo FPV potrà fungere da fondo per diversi capitoli appartenenti ad uno stesso titolo. Capitolo FPV Titolo I Capitolo titolo I Capitolo titolo I Capitolo titolo I

15 Al fine di ottimizzare la ricerca/consultazione dei nuovi capitoli, si consiglia di numerare i capitoli FPV delle Uscita, tramite l articolazione del capitolo. Es. per il capitolo 50, si potrebbe inserire il capitolo 50 articolo 1 ORA PASSIAMO AL LAVORO PRATICO! PRIMA DI PROCEDERE CON L ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI DI PASSAGGIO ALLA NUOVA CONTABILITA SI RACCOMANDA DI ACCERTARSI CHE SIANO STATE EFFETTUATE LE COPIE DI SICUREZZA DELLA FINANZIARIA ALMENO FINO AL GIORNO PRECEDENTE E DI CONSERVARLE SOLO SE SI RISCONTRANO DELLE ANOMALIE DURANTE IL NORMALE LAVORO QUOTIDIANO.

16 Calcolo e Stesura dei bilanci di Previsione/Pluriennale e di Previsione Finanziario (Riferimento Normativo Tuel 267/2000 e D.Lgs.118/2011)

17 D.Lgs. 118/2011 coordinato con il D.Lgs. 126/2014 (Rif. Art. 11 comma 12) -Solo per l anno 2015 e per gli enti che nell anno 2014 NON HANNO ADERITO ALLA SPERIMENTAZIONE si adottano gli schemi di bilancio e di rendiconto vigenti nel 2014, che conservano valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria, ai quali affiancano quelli previsti dal D.Lgs. 126 del 10/08/2014 a cui e' attribuita la sola funzione conoscitiva. Il bilancio pluriennale sarà adottato secondo lo schema vigente nell anno 2014 svolgente funzione autorizzatoria. - Nel 2015, come prima voce delle entrate degli schemi di bilancio autorizzatori annuali e pluriennali è inserito il fondo pluriennale vincolato come definito dall articolo 3, comma 4, mentre in spesa il fondo pluriennale è incluso nei singoli stanziamenti del bilancio annuale e pluriennale.

18 invece a partire dall anno 2016 si farà riferimento Art (Esercizio provvisorio e gestione provvisoria). -1. Se il bilancio di previsione non è approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell'anno precedente, la gestione finanziaria dell'ente si svolge nel rispetto dei principi applicati alla contabilità finanziaria riguardanti l'esercizio provvisorio o la gestione provvisoria. - Nel corso dell'esercizio provvisorio o della gestione provvisoria, gli enti gestiscono gli stanziamenti di competenza previsti nell'ultimo bilancio approvato per l'esercizio cui si riferisce la gestione o l'esercizio provvisorio (Es.: Nel 2016 gli stanziamenti saranno quelli del 2^ anno del Bilancio di previsione finanziario su orizzonte triennale approvato dall Ente quest anno).

19 per cui solo per l anno 2015 per la predisposizione del bilancio di previsione si seguono le stesse modalità e funzioni usate finora per gli schemi previsti dal T.U. 267/2000.

20 Nel caso il bilancio di previsione e pluriennale sia già stato elaborato come bozza e siano state inserite delle variazioni di bilancio al 2 anno del pluriennale si potranno aggiornare le previsioni (solo se si vogliono aggiornare) tenendo conto degli importi distribuiti nella variazione al pluriennale tramite la Funzione 5 Previsione e pluriennale -2 Creazione previsione e pluriennale Opzione Dall assestato pluriennale (Così si ha la possibilità di trasferire nelle previsioni iniziali le previsioni del pluriennale comprensive, appunto, delle variazioni al pluriennale emesse nell anno corrente).

21 Per la Previsione di cassa (riportati negli schemi 118 a valore conoscitivo) vengono conteggiati i RESIDUI APERTI DELL ANNO PRECEDENTE + PREVISIONE INIZIALE Se il bilancio di previsione viene calcolato prima della chiusura del rendiconto di bilancio dell anno precedente, il valore dei residui sarà presunto. Se invece il calcolo della previsione viene eseguito dopo l approvazione del conto di bilancio, il valore dei residui sarà quello certo.

22 Fondo Crediti di Dubbia e Difficile Esazione CHE COS E Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell esercizio è necessario prevedere nel bilancio di previsione una apposita posta contabile denominata Accantonamento al fondo svalutazione crediti (vincolando a tal fine una quota dell avanzo di amministrazione). Quindi si tratta di un fondo rischi diretto ad evitare l utilizzo di entrate non effettivamente esigibili nell anno e quindi non spendibili. L accantonamento al fondo svalutazione crediti non è oggetto di impegno e genera un economia di bilancio che confluisce nell avanzo di amministrazione come quota vincolata.

23 COME SI FORMA 1. L ammontare del fondo è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell esercizio, della loro natura e dell andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata ma nel primo esercizio di adozione dei nuovi principi contabili, si fa riferimento agli incassi in c/competenza e in c/residui). 2. E necessario individuare le categorie di ENTRATE stanziate che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione. La scelta del livello di analisi per il momento, è lasciata al singolo ente.

24 METODI DI CALCOLO 3. Individuati i capitoli di ENTRATA che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione si decide la modalità di calcolo da applicare, scegliendo tra: media semplice; rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio.

25 Non richiedono l accantonamento al fondo svalutazione crediti: a. i trasferimenti da altre amministrazioni pubbliche, in quanto destinate ad essere accertate a seguito dell assunzione dell impegno da parte dell amministrazione erogante, b. i crediti assistiti da fidejussione, c. le entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi sono accertate per cassa. N.B. Con riferimento alle entrate che l ente non considera di dubbia e difficile esazione, per le quali non è costituito il fondo svalutazione crediti, è necessario dare adeguata illustrazione nella Relazione al bilancio. Il FCDDE VA RIDETERMINATO almeno in sede di Assestamento (modifica dello stanziamento) Rendiconto e Salvaguardia degli equilibri, mediante formule diverse (confluisce in avanzo di amministrazione come accantonamento).

26 Esempio di utilizzo del Fondo Svalutazione Crediti Si prevede di incassare euro per un ruolo tributario ma non si è sicuri di incassarli completamente, bensì solo al 70%, considerando l inesigibilità media degli ultimi cinque esercizi precedenti. Perciò si avrà in entrata un accertamento di euro ed in uscita si stanzieranno euro nel capitolo FSC, che non potranno essere impegnati, ed i restanti euro nei capitoli di spesa. Se, poi, dei su FSC ne verranno incassati , allora tramite una VARIAZIONE DI BILANCIO (assestamento) si dovranno spostare dal capitolo FSC al capitolo di spesa che passerà a , mentre il capitolo FSC risulterà di ORA PASSIAMO AL LAVORO PRATICO!

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