Manuale d installazione e d uso per freni ROBA -duplostop Serie RSR Grandezza 400

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1 Esecuzione secondo disegno nr. E Numero di omologazione ABV 766/1 Leggere ed attenersi scrupolosamente alle istruzioni! L inosservanza delle istruzioni può causare incidenti mortali, comportare un irregolare o mancato funzionamento del freno e causare danni ad altri componenti Indice: Pagina 1: - Indice - Dichiarazione del costruttore Pagina 2: - Avvertenze di sicurezza Pagina 3: - Avvertenze di sicurezza Pagina 4: - Viste del freno Pagina 5: - Elenco dei particolari - Simboli di sicurezza e di avvertimento - Dati tecnici Pagina 6: - Diagramma coppia-tempo - Impiego - Esecuzione - Funzionamento - Stato alla consegna Pagina 7: - Condizioni di montaggio - Montaggio - Sbloccaggio manuale Pagina 8: - Regolazione della coppia frenante - Silenziamento - Controllore di frenatura - Funzionamento - Regolazione e controllo del funzionamento da parte della fabbrica - Verifica del cliente dopo l installazione - Tabella 1: Carico elettrico degli interruttori Pagina 9: - Collegamento elettrico - Formazione del campo magnetico - Soppressione del campo magnetico Pagina 10: - Controllo del freno (da parte del cliente dopo l installazione) - Controllo della funzione di frenatura a doppio circuito - Manutenzione - Smaltimento Pagina 11: - Anomalie di funzionamento Allegato: Disegno complessivo E Dichiarazione del costruttore Ai sensi delle Direttiva Macchine 98/37/CE, il prodotto è un componente destinato all installazione in una macchina o in un impianto. La sua messa in funzione è vietata finché non sia stato accertato che la macchina o l impianto nei quali il prodotto va installato siano conformi alle disposizioni delle Direttive CE. Il prodotto è conforme alla Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE. Il prodotto è conforme alla Direttiva Ascensori 95/16/CE. Il rispetto della Direttiva CEM 89/336/CEE va garantito dall utilizzatore. Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 1 di 11

2 Avvertenze di sicurezza Le presenti avvertenze di sicurezza non hanno pretesa di completezza! Pericolo di morte in caso di contatto con cavi e parti sotto tensione. Per evitare danni a persone e a cose, solo il personale qualificato ed addestrato è autorizzato ad operare sugli apparecchi. Pericolo! Se il freno elettromagnetico viene utilizzato in modo improprio. Se il freno elettromagnetico viene modificato o manomesso. Se non vengono rispettate le NORME pertinenti in materia di sicurezza o le condizioni per l installazione. Prima dell installazione e della messa in funzione leggere attentamente il Manuale d installazione e d uso ed osservare le avvertenze di sicurezza, perché un errato utilizzo può causare danni a persone e a cose. I freni elettromagnetici sono sviluppati e realizzati secondo le attuali regole tecniche e sono sostanzialmente dispositivi fail-safe al momento della loro consegna. Avvertenza: Sulla base della Direttiva 94/9/CE (Direttiva ATEX), questo prodotto non è adatto all impiego in zone a rischio di esplosione se non dopo una valutazione della conformità. Nota bene! L'uso delle apparecchiature, nonché il trasporto, installazione, messa in funzione, manutenzione vanno affidati solo a personale tecnico qualificato a svolgere tali attività e che conosca e osservi le NORME pertinenti in vigore. Attenersi scrupolosamente ai dati tecnici e alle indicazioni (su etichetta e documentazione). Allacciare la giusta tensione di alimentazione riportata nell etichetta. Non staccare collegamenti elettrici, né eseguire lavori di montaggio, manutenzione e riparazione se la tensione è collegata. Gli attacchi dei cavi non devono essere sottoposti a trazione meccanica. Controllare prima della messa in funzione che i componenti elettrici non siano danneggiati e fare attenzione che non vengano a contatto con acqua o altri liquidi. Si verifica una perdita della coppia frenante se la guarnizione e/o la superficie di frizione vengono a contatto con olio o grasso. Impiego conforme Questo freno a pressione di molle è destinato all impiego in ascensori e montacarichi ad azionamento elettrico secondo la norma EN 81-1/1998. La struttura di principio e l azione di questo freno soddisfano i requisiti della norma DIN EN 81 Parte 1 [sezioni (capoverso 2), , e ]. L efficacia del sistema meccanico a doppio circuito può essere verificata sul luogo di installazione (requisito secondo TRA 102). Avvertenza sulla compatibilità elettromagnetica (CEM) Nel rispetto della Direttiva CEM 89/336/CEE, nessun componente produce emissioni, benché siano possibili livelli maggiori di interferenza se i componenti utilizzati lavorano oltre i limiti specificati, non portando ad esempio una corretta alimentazione ai raddrizzatori, raddrizzatori di fase o ROBA -switch o apparecchiature simili. Per questi motivi leggere attentamente il Manuale d'installazione e d'uso ed osservare le Direttive CEM. Condizioni dell apparecchiatura Nota bene! I valori indicati nel catalogo sono orientativi e possono variare nel singolo caso. Nella scelta del freno si deve verificare accuratamente e definire con il costruttore quanto segue: le condizioni di montaggio, le fluttuazioni della coppia frenante, il lavoro di frizione consentito, il comportamento durante il rodaggio, l'usura e le condizioni ambientali. Le dimensioni del freno devono concordare con quelle della parte prevista per il suo montaggio. I freni sono progettati per un rapporto d inserzione ED del 60% e una frequenza di commutazione di 300 1/h. I freni sono adatti esclusivamente ad un funzionamento a secco. Si verifica una perdita della coppia quando le superfici di frizione vengono in contatto con oli, grassi, acqua o sostanze simili. La coppia frenante dipende dallo stato del rodaggio del freno. Le superfici metalliche escono dalla fabbrica con una protezione contro la corrosione. La superficie è grezza e non lavorata (materiale laminato). Classe di protezione I La protezione non si riferisce solo all isolamento di base, ma anche a tutte le parti conduttrici di corrente che devono essere collegate alla protezione di terra (PE) dell impianto fisso. In caso di guasto dell isolamento di base escludere la tensione d alimentazione (VDE 0580). Temperatura ambiente da -5 C a +45 C Con temperature intorno o al di sotto del punto di congelamento può verificarsi, allo scongelamento, un notevole abbassamento della coppia. In caso di inattività prolungata, le superfici di frizione delle guarnizioni possono incollarsi. L utilizzatore deve prendere le dovute precauzioni. Classe termica F (+155 C) La bobina elettromagnetica e il materiale che la contiene sono progettati per una temperatura d'esercizio max. di +155 C. Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 2 di 11

3 Avvertenze di sicurezza Le presenti avvertenze di sicurezza non hanno pretesa di completezza! Misure di protezione a carico dell utilizzatore Carter di protezione per le parti in movimento, onde evitare il rischio di schiacciamento, o che oggetti o parti dell apparecchiatura possano introdursi nel freno. Copertura di protezione per evitare ustioni da contatto con le parti magnetiche Per evitare scariche elettriche, collegare le parti magnetiche alla protezione di terra (PE) (classe di protezione I) dell'impianto fisso ed eseguire un controllo a norma della continuità del collegamento della protezione di terra con tutte le parti metalliche con le quali si può entrare in contatto. Prevedere una protezione contro gli elevati picchi induttivi al disinnesto secondo VDE 0580/ , comma 4.6, installando varistori, parascintille o simili per evitare, in casi estremi, il danneggiamento degli isolamenti della bobina o la bruciatura del contatto (questa protezione è integrata nei raddrizzatori mayr ). Prevedere una protezione ulteriore contro la corrosione se il freno viene impiegato in condizioni ambientali estreme oppure all aperto e quindi direttamente esposto agli agenti atmosferici. In presenza di un elevata umidità dell aria e di basse temperature, prevedere misure atte ad evitare il bloccaggio dell ancora mobile e del rotore. Direttive, norme e prescrizioni applicate: 98/37/CE 73/23/CEE 89/336/CEE 95/16/CE EN 81-1 BGV C1 DIN VDE 0580 Direttiva Macchine Direttiva Bassa Tensione Direttiva CEM Direttiva Ascensori NORME da osservare: Regole di sicurezza per la progettazione e l installazione di ascensori e piccoli montacarichi (ex VGB 70) Regole di sicurezza per impianti tecnici per palcoscenici Apparecchiature e componenti elettromagnetici, disposizioni generali DIN EN ISO e 2 Sicurezza dei macchinari DIN EN Emissioni di interferenza EN12016 EN60204 Immunità ai disturbi (per ascensori, scale mobili e passerelle mobili) Equipaggiamento elettrico di macchinari Responsabilità Al momento della stampa, le informazioni, le avvertenze e i dati tecnici riportati nelle documentazioni erano aggiornati. A fronte delle suddette documentazioni non si possono avanzare pretese per i freni già forniti. Si declina ogni responsabilità per danni ed anomalie di funzionamento causati da - inosservanza del Manuale d installazione e d uso - impiego improprio dei freni, - manomissione arbitraria dei freni, - lavori non eseguiti a regola d arte sui freni, - errori di utilizzo e di comando dei freni. Garanzia Le condizioni di garanzia corrispondono alle Condizioni di vendita e di fornitura di Chr. Mayr GmbH + Co. KG. Eventuali difetti vanno segnalati alla ditta mayr immediatamente dopo essere stati accertati. Marchio Marcatura CE secondo la Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE Contrassegno I componenti mayr sono chiaramente contrassegnati nell etichetta: Costruttore mayr Denominazione/Serie Numero articolo Numero serie Omologazioni TÜV I freni sono omologati dal TÜV Süddeutschland come organo di frenatura agente sull albero della puleggia motrice e come parte del dispositivo di protezione contro la velocità eccessiva della cabina in salita. Numero di omologazione: ABV 766/1 Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 3 di 11

4 w. mayr. de ht tp: //www. mayr.de Manuale d installazione e d uso Traffero "b" 3 Sbloccaggio Sbloccaggio Made in Germany Ø 90 M5 / profondità 8 92 mayr mayr Made in Germany Traffero "a" 0,45 +0,12-0,02 Fig. 1 Fig M10 2 Misura di regulazione 1,6 +0,2 13,7 Coppia di serraggio M = 48 Nm A Fig. 3 Fig. 4 Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 4 di 11

5 Elenco dei particolari (Usare esclusivamente parti originali mayr ) 1 Portabobina cmp (incl. bobina elettromagnetica) 7 Sbloccaggio manuale cmp 1.1 Cavo di collegamento a 2 fili 7.1 Leva sbloccaggio manuale Cavo bobina blu/marrone 7.2 Sfera in acciaio 2 Ancora mobile 7.3 Molla di pressione 3 Rotore cmp 7.4 Vite a testa cilindrica 4 Perno distanziatore 7.5 Dado a testa esagonale 5 Vite a testa esagonale 7.6 Rondella 6 Controllore di frenatura cmp 8 Mozzo 6.1 Microinterruttore incl. piastra adattatrice (fig. 6; pag. 8) 8.1 O-ring 6.2 Vite a testa cilindrica (fig. 6; pag. 8) 9 Etichetta 6.3 Dado a testa esagonale (fig. 6; pag. 8) 10 Smorzatore del rumore (senza fig.) 6.4 Vite a testa esagonale (fig. 6; pag. 8) 6.5 Rondella elastica (fig. 6; pag. 8) Simboli di sicurezza e di avvertimento Pericolo! Possibile pericolo di lesioni e e di danneggiamento della macchina. Avvertenza! Avvertenza sui punti importanti da osservare. Dati tecnici Tensione nominale: Potenza nominale: Induttanza: 2 x 207 V 2 x 89 W 50 H Classe di protez. (bobina/materiale che la contiene): IP54 Classe di protezione (meccanica): Classe di protezione (interruttori): IP10 IP67 Rapporto d inserzione ED:60%Coppia nominale* (minima): 2 x 350 Nm Spessore rotore, da nuovo: 18 0,05 mm + 0,12 Traferro nominale ** "a", in stato frenato 0,45 0,02 mm Traferro limite *** "a" con coppia nominale: 0,9 mm Coppia di serraggio vite a testa esagonale (pos. 5): 48 Nm Massa: Temperatura ambiente: 41 kg da -5 C a +45 C Tempi di commutazione (valori medi con traferro nominale): Eccitazione t2: Rilascio t 11 AC: Rilascio t 1 AC: Rilascio t 11 DC: Rilascio t 1 DC: 330 ms 235 ms 675 ms 30 ms 145 ms * La coppia frenante (coppia nominale) è la coppia che durante lo slittamento del freno agisce sull albero collegato al rotore del freno, con una velocità periferica di 1 m/s riferita al raggio di attrito medio. ** Misurato nella zona al centro dell ancora mobile (2), asse centrale verticale. *** La capacità di attrazione del freno è maggiore della misura 1,6 +0,2 mm a cui è regolato lo sbloccaggio manuale. Al raggiungimento di questo traferro (a seguito dell usura), la coppia frenante scenderebbe a 0 Nm. Per questa ragione e per motivi di rumorosità del freno, il rotore (3) deve essere sostituto al più tardi quando il traferro è di 0,9 mm. Nelle versioni con sbloccaggio manuale, la fabbrica raccomanda l'impiego di un dispositivo di controllo dell'usura. Avvertenze: Impiegando dei varistori per ridurre le scintille, i tempi di commutazione sul lato corrente continua aumentano. In presenza di temperature intorno o al di sotto del punto di congelamento può verificarsi, allo scongelamento, un abbassamento della coppia frenante. L utilizzatore deve prendere le dovute precauzioni. Per evitare che il freno si sporchi, il cliente deve applicare una copertura di protezione. Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 5 di 11

6 Esecuzione M M 2 M 6 M 1 M 4 Il freno ROBA -duplostop è un freno a doppio circuito a sbloccaggio elettromagnetico che interviene in assenza di corrente. Questo freno è da installare in ascensori con motore privo di riduttore, come organo di frenatura agente sull albero della puleggia motrice e come parte del dispositivo di protezione contro la velocità eccessiva della cabina in salita. P ON OFF t 11 t 1 Significato dei simboli: M 1 = Coppia di commutazione M 2 = Coppia nominale (coppia caratteristica) M 4 = Coppia trasmissibile M 6 = Coppia del carico t 1 = Tempo d innesto t 11 = Ritardo di reazione all innesto t 2 = Tempo di disinnesto t 21 = Ritardo di reazione al disinnesto t 4 = Tempo di slittamento + t 11 t 4 t 2 t 21 0,1 M 2 t t Funzionamento I freni ROBA -duplostop sono freni elettromagnetici a pressione di molle che intervengono in assenza di corrente. Funzionamento in assenza di corrente (frenatura): In assenza di corrente, la coppia frenante viene generata dalla pressione di più molle mediante accoppiamento per attrito tra il rotore (3), l ancora mobile (2) e una piastra realizzata dal cliente. Lo sbloccaggio del freno è di tipo elettromagnetico. La coppia frenante viene applicata sull albero di trasmissione tramite la dentatura del rotore (3) e del mozzo (8). Sbloccaggio elettromagnetico: La forza elettromagnetica della bobina attira l ancora mobile (2) verso il portabobina (1) vincendo la pressione delle molle. Il freno è sbloccato e il rotore (3) con il mozzo (8) può girare liberamente. In alternativa, in questa versione è possibile anche uno sbloccaggio meccanico (si veda il punto Sbloccaggio manuale). Freni di sicurezza: Il freno ROBA -duplostop garantisce una frenatura affidabile e sicura dopo avere tolto l alimentazione alla bobina del freno, in caso di mancanza della corrente o in caso di emergenza. Impiego Il freno ROBA -duplostop è da impiegare come freno di stazionamento con occasionali frenature d emergenza. Numero giri motore max min -1 Prova TÜV: a) entrambi i circuiti frenano: di frizione max. = J(max. 5 commutazioni/h, uniformemente distribuite, o max. 3 commutazioni in successione con 1 minuto di pausa ciascuna) b) solo un circuito frena: lavoro di frizione max. = J max. una corsa per ogni singolo circuito con 5 minuti di pausa La trasmissione della coppia avviene direttamente sull'albero del motore senza riduttore. Stato alla consegna I corpi del freno sono completamente montati con portabobina (1), ancore mobili (2), perni distanziatori (4). I controllori di frenatura (6) e gli sbloccaggi manuali (7) sono regolati dalla fabbrica. Ai due corpi del freno è abbinato un rotore (3), fermato con fascette. Vengono forniti sciolti il mozzo (8), l O-ring (8.1) e le viti a testa esagonale (pos. 5; 8 pz.). Controllare alla consegna lo stato delle parti fornite! Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 6 di 11

7 Condizioni di montaggio L'eccentricità dell albero rispetto ai fori di fissaggio del freno non deve superare 0,3 mm. La tolleranza di posizione delle filettature per le viti a testa esagonale (5) non deve superare 0,3 mm. La tolleranza di perpendicolarità della superficie di fissaggio rispetto all asse di rotazione dell'albero non deve superare la tolleranza di perpendicolarità ammissibile secondo norma DIN R pari a 0,063 Il diametro di riferimento è il diametro primitivo di fissaggio centrale del freno. Valori di tolleranza superiori a quelli consentiti possono causare una perdita della coppia, uno sfregamento continuo del rotore (3) e un surriscaldamento. Le dimensioni di montaggio 42/153/238 e le filettature M10 (8x) con profondità 13,7 devono essere garantite (figg. da 1 a 4). Il rotore e le superfici frenanti non devono mai essere sporchi di olio o di grasso. Sulle piastre deve esistere un idonea superficie di attrito (acciaio o ghisa). Si devono evitare interruzioni a spigolo vivo della superficie di attrito. Finitura superficiale consigliata nella zona della superficie di attrito Ra = 1,6 µm. Se il cliente dovesse prevedere superfici di montaggio in ghisa grigia, occorrerà trattarle aggiuntivamente con carta abrasiva fine (grossezza della grana 400). Montaggio (figg. 1 4) 1. Ingrassare leggermente l O-ring (8.1) e inserirlo nella gola del mozzo (8). 2. Montare il mozzo (8) sull albero, portarlo nella giusta posizione e fissarlo assialmente (ad es. con un anello di sicurezza). La lunghezza della chiavetta deve coprire l intera lunghezza del mozzo. 3. Spingere manualmente il rotore (3) sull albero motore, esercitando una leggera pressione. La dentatura del rotore deve coprire l intera lunghezza del mozzo (8), vale a dire che si deve assolutamente rispettare la posizione assiale del mozzo (1) come indicato nel disegno E Prestare attenzione alla facilità di movimento della dentatura. Non danneggiare l O-ring (8.1). 4. Fissare uniformemente il corpo del freno di sinistra con le viti a testa esagonale (pos. 5; 4 pz.) (assicurare le viti con Loctite 243). Serrare le viti a testa esagonale (5) con chiave dinamometrica, osservando la coppia di serraggio 48 Nm. Dopodichè ripetere l'operazione con il corpo del freno di destra. + 0,12 5. Controllare il traferro "a" = 0,45 0,02 mm. Il traferro nella zona al centro dell ancora mobile (2), asse centrale verticale, deve essere pari al traferro nominale (fig. 1). 6. Controllare il traferro "b" > 0,25 mm sul rotore (3) in stato alimentato (fig. 2). Deve esistere il traferro di prova. Sbloccaggio manuale Lo sbloccaggio manuale viene fornito dalla fabbrica pronto per il montaggio e già regolato. Lo sbloccaggio del freno avviene agendo simultaneamente su entrambe le leve dello sbloccaggio manuale (7.1), vedi fig. 1. Ruotando le leve dello sbloccaggio manuale (7.1) dalle sfere di acciaio (7.2), le due viti a testa cilindrica (7.4), incluse le rondelle (7.6), vengono spinte assieme all'ancora mobile (2) contro il portabobina (1) (fig. 6). Dopodichè il rotore (3) si libera e il freno viene sbloccato. Fig Azionare lo sbloccaggio manuale con cautela. L azionamento dello sbloccaggio manuale mette in movimento i carichi presenti Misura di regulazione 1,6 +0, Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 7 di 11

8 Regolazione della coppia frenante I freni ROBA -duplostop vengono forniti con la coppia frenante indicata nell'ordinazione. Smorzatore del rumore (10): Avvertenza importante: Il silenziamento impiegato per questi freni è stato regolato e registrato dalla fabbrica. Il silenziamento è tuttavia soggetto ad un certo invecchiamento che dipende dal caso applicativo e dalla condizione di funzionamento (regolazione della coppia, frequenza di commutazione, condizioni ambientali, vibrazione propria dell impianto ecc.) e deve essere registrato periodicamente o sostituito in caso di forte rumorosità. Queste operazioni devono essere eseguite unicamente da personale qualificato ed autorizzato e pertanto si raccomanda di affidarle alla casa costruttrice. Controllore di frenatura (6) fig. 6 I freni ROBA -duplostop vengono forniti con un controllore di frenatura (6) per ogni circuito frenante. Ad ogni cambiamento di stato del freno, i microinterruttori 6.1 emettono il segnale freno aperto o freno chiuso. Alla messa in funzione: collegamento come contatto normalmente aperto (fili nero e blu). L analisi del segnale dei due stati è di competenza del cliente. Dal momento in cui il freno viene alimentato, deve essere trascorso un intervallo di tempo pari al triplo del tempo di disinnesto prima che il segnale dei microinterruttori del controllore di frenatura cambi di stato. Schema dei collegamenti: Ingresso Filo nero È possibile un eventuale registrazione agendo sulle viti a testa esagonale (6.4) e sui dadi a testa esagonale (6.3). All occorrenza, si prega di contattare la fabbrica. Funzionamento 1 Alimentando le bobine elettromagnetiche nei portabobina (1), le ancore mobili (2) vengono avvicinate ai portabobina (1); i microinterruttori (6.1) segnalano che il freno è sbloccato. 2 4 Contatto normalmente chiuso Filo grigio Continuità quando il freno è bloccato (chiuso) Contatto normalmente aperto Filo blu Continuità quando il freno è sbloccato (aperto) Regolazione della fabbrica e prova del funzionamento dei microinterruttori (6.1), vedi fig. 6: freno montato e fissato con coppia di serraggio nominale. Il freno non deve essere sotto tensione. 1. Avvitare la vite a testa esagonale (6.4) in direzione del microinterruttore (6.1) fino a farla entrare in contatto con il suo perno. 2. Avvitare il dado a testa esagonale (6.3) fino a quando la rondella elastica (6.5) precarica la vite a testa esagonale (6.4). 3. Inserire lo spessimetro da 0,1 mm (lamierino sciolto) tra il perno del microinterruttore e la vite a testa esagonale (6.4). 4. Collegare lo strumento di prova o di misura (tester selezionando la modalità a diodi) al contatto normalmente aperto nero/blu. 5. Avvitare la vite a testa esagonale (6.4) in direzione del microinterruttore (6.1) fino al segnale "ON" e svitarla fino al segnale "OFF", assicurare la vite a testa esagonale (6.4) con il dado a testa esagonale (6.3). 6. Alimentare il freno Segnale "ON" Disalimentare il freno Segnale "OFF" eventualmente registrare e ripetere il controllo. 7. Controllo con spessimetro da 0,15mm: freno alimentato Segnale ON freno disalimentato Segnale ON 8. Controllo con spessimetro da 0,1 mm freno alimentato Segnale ON freno disalimentato Segnale OFF 9. Inserire lo spessimetro da 0,25 mm tra l ancora mobile (2) e il portabobina (1) nella zona dei microinterruttori (6.1), alimentare il freno, il segnale deve essere ON. 10. Assicurare le pos. 6.2, 6.3 e 6.4 con sigillante. Verifica del cliente dopo l installazione nell ascensore Il collegamento da parte del cliente è del tipo contatto normalmente aperto. Si devono verificare i controllori di frenatura di entrambi i circuiti: freno disalimentato segnale OFF freno alimentato segnale ON Tabella 1: Carico elettrico degli interruttori Carico della corrente alternata Tensione [VAC] Carico resistivo [A/R Carico] Carico della corrente continua Tensione [VDC] Carico elettrico minimo degli interruttori: 0,12 VA ( > 12 V, > 10 ma) Materiale dei contatti: argento Carico resistivo [A/R Carico] fino a , ,25 Fig. 6 Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 8 di 11

9 Collegamento elettrico Il freno funziona con corrente continua. La tensione della bobina è riportata sull etichetta (9) e sul corpo del freno e fa riferimento alla norma DIN IEC (tolleranza ± 10 %). Il freno deve funzionare con tensione continua a bassa ondulazione, ad es. tramite un raddrizzatore a ponte o altro idoneo alimentatore di corrente continua. Le possibilità di collegamento possono variare a seconda della dotazione del freno. L esatta configurazione è riportata nello schema dei collegamenti. L installatore e l utilizzatore devono osservare le prescrizioni e le norme vigenti (ad es. DIN EN e DIN VDE 0580). Il loro rispetto deve essere garantito e verificato. Soppressione del campo magnetico Comando lato corrente alternata max. 230V~ 2,5A 1/ [U = 0,9 U~] Raddrizzatore Brückengleichrichter a ponte Bridge rectifier IN SDC OUT Il circuito di corrente viene interrotto a monte del raddrizzatore. Il campo magnetico si riduce lentamente. Ciò comporta un ritardo nell intervento della coppia frenante. Collegamento di terra Il freno è progettato per la classe di protezione I. Pertanto la protezione non si riferisce solo all isolamento di base, ma anche a tutte le parti conduttrici di corrente che devono essere collegate alla protezione di terra (PE) dell impianto fisso. In caso di guasto dell isolamento di base escludere la tensione d alimentazione. Si deve eseguire un controllo a norma della continuità del collegamento della protezione di terra con tutte le parti metalliche con le quali si può venire in contatto! Requisiti della tensione di alimentazione Per minimizzare la rumorosità del freno quando è sbloccato, bisogna alimentarlo esclusivamente a tensione continua con bassa ondulazione. Il freno può funzionare a tensione alternata tramite un raddrizzatore a ponte o un altro idoneo alimentatore di corrente continua. Gli alimentatori la cui tensione di uscita ha un ondulazione elevata (ad es. raddrizzatori a semionda, alimentatori discontinui ecc.) non sono indicati per questo freno. Fusibili di protezione dell apparecchio Sull alimentazione di rete si devono prevedere degli adeguati fusibili di protezione contro i cortocircuiti. Comportamento al comando Le reazioni di un freno dipendono in forte misura dal tipo di circuito impiegato. Inoltre, i tempi di commutazione vengono influenzati dalla temperatura e dal traferro tra ancora mobile e portabobina (in funzione del grado di usura delle guarnizioni). Formazione del campo magnetico Alimentando la tensione, nella bobina del freno si crea un campo magnetico che attira la bobina mobile verso il portabobina; il freno si sblocca N S1 F1 L Spule Bobina F1: F1: Fusibile externe Sicherung esterno Si dovrebbe prevedere un comando lato corrente alternata quando i tempi di commutazione sono irrilevanti, perché in tal caso non sono necessarie misure di protezione per la bobina e per i contatti. Funzionamento silenzioso, ma reazione più lunga alla frenatura (ca volte maggiore rispetto alla disinserzione lato corrente continua); impiego in caso di tempi di frenatura non critici. Comando lato corrente continua max. 230V~ 2,5A 1/ [U = 0,9 U~] Raddrizzatore Brückengleichrichter a ponte Bridge rectifier N IN SDC OUT S1 F1 L Spule Bobina F1: F1: Fusibile externe Sicherung esterno Il circuito di corrente viene interrotto tra il raddrizzatore e la bobina ed anche sul lato rete. Il campo magnetico si riduce molto rapidamente. Ciò permette un rapido intervento della coppia frenante. In caso di comando lato corrente continua, nella bobina si generano alti picchi di tensione che determinano un'usura dei contatti, dovuta alla formazione di scintille, e il deterioramento dell'isolamento. Reazione più breve alla frenatura (ad es. per interventi d emergenza), ma funzionamento più rumoroso Circuito di protezione In caso di comando lato corrente continua si deve proteggere la bobina con un idoneo circuito di protezione secondo VDE 0580 che è già integrato nei raddrizzatori mayr ). Inoltre, si possono rendere necessarie ulteriori misure di protezione per evitare la bruciatura dei contatti (ad es. contatti in serie). I contatti impiegati dovrebbero avere un apertura minima di 3 mm ed essere idonei ai carichi induttivi. Inoltre, nella loro scelta si deve prestare attenzione ad un adeguato dimensionamento che tenga conto della tensione e della corrente d esercizio. A seconda del caso applicativo, il contatto può essere protetto anche con altri circuiti di protezione (ad es. parascintille mayr ), che però possono modificare il tempo di commutazione. Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 9 di 11

10 Controllo del freno (da parte del cliente dopo l installazione sull ascensore) Controllo dei singoli traferri + 0,12 (traferri nominali "a" dei due circuiti frenanti 0,45 0,02 mm). Controllo della coppia frenante: Confrontare la coppia frenante ordinata con quella riportata sull etichetta. Controllo della funzione di sbloccaggio (tramite funzionamento a batteria, per garantire l evacuazione d emergenza delle persone in caso di mancanza di corrente). Controllo del funzionamento degli interruttori Freno alimentato Segnale ON (contatto normalmente aperto) Freno disalimentato Segnale OFF (contatto normalmente aperto) Controllo della funzione di frenatura a doppio circuito Il freno ROBA -duplostop dispone di un sistema frenante a doppia sicurezza (ridondante). L azione frenante è garantita anche in caso di guasto ad uno dei circuiti. Qualora l ascensore dovesse mettersi in movimento dopo lo sbloccaggio di uno dei circuiti frenanti o non dovesse rallentare sensibilmente la propria corsa durante la frenatura, si deve disalimentare immediatamente la bobina alimentata. In questo caso la funzione della frenatura a doppio circuito frenante non è garantita. Arrestare l ascensore, smontare e controllare il freno. Il controllo dei singoli circuiti avviene alimentandoli con tensione nominale. Controllo del circuito frenante sinistro: 1. Alimentare il circuito frenante destro. 2. Eseguire una frenatura d emergenza con il circuito frenante sinistro e controllare la corsa di arresto attenendosi alla norma sugli ascensori. 3. Disalimentare il circuito frenante destro. Controllo del circuito frenante destro: 1. Alimentare il circuito frenante sinistro. 2. Eseguire una frenatura d emergenza con il circuito frenante destro e controllare la corsa di arresto attenendosi alla norma sugli ascensori. 3. Disalimentare il circuito frenante sinistro. Manutenzione I freni ROBA -duplostop sono praticamente esenti da manutenzione. La coppia di guarnizioni di frizione è robusta e resistente all usura, garantendo perciò una vita del freno molto lunga. Tuttavia, frequenti frenature d emergenza comportano un usura funzionale della guarnizione di frizione e di conseguenza si devono eseguire i seguenti controlli in occasione degli intervalli periodici di ispezione: Controllo della coppia frenante e della decelerazione (di ogni singolo circuito frenante) (intervallo TÜV) Controllo del traferro in stato frenato (circuito frenante destro e sinistro) Attenzione: traferro limite 0,9 mm! (intervallo TÜV) Controllo del gioco della dentatura tra mozzo (8) e rotore (3) Gioco max. consentito 0,5 (intervallo TÜV) Lo stato di usura del rotore (3) viene controllato misurando il traferro a, vedi fig. 2. Una volta raggiunto il traferro limite (0,9 mm) del freno, ovvero quando le guarnizioni di attrito sono usurate, il rotore (3) va sostituito. Lo smontaggio del freno avviene in ordine inverso rispetto a quanto indicato nel capitolo Montaggio. Smaltimento I componenti dei nostri freni elettromagnetici devono essere destinati al riciclo differenziato a causa della diversità dei materiali che li compongono. Inoltre, si devono osservare le prescrizioni delle autorità. I numeri di codice possono variare a seconda del tipo di scomposizione (metallo, plastica e cavi). Componenti elettronici (raddrizzatori / ROBA -switch / microinterruttori) I prodotti non disassemblati secondo CER (materiali misti) e i componenti secondo CER possono essere destinati al riciclo o smaltiti da un'azienda certificata. Corpi del freno con struttura portante in acciaio, bobina/cavo e tutti gli altri componenti in acciaio: Rottami di acciaio (codice nr ) Componenti in alluminio: Metalli non ferrosi (codice nr ) Rotore del freno (supporto in acciaio o alluminio con guarnizione di frizione): Guarnizioni del freno (codice nr ) Guarnizioni, o-ring, V-Seal, elastomeri, scatole di connessione (PVC): Plastica (codice nr ) Controllo di entrambi i circuiti frenanti: Alimentare entrambi i circuiti frenanti con tensione nominale. Eseguire una frenatura d emergenza e controllare la corsa di arresto attenendosi alla norma sugli ascensori. La corsa di arresto deve essere molto più breve di quella del singolo circuito. Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 10 di 11

11 Anomalie di funzionamento Problema Possibili cause Rimedio Tensione sbagliata sul raddrizzatore Applicare la tensione corretta Il freno non si sblocca Guasto al raddrizzatore Sostituire il raddrizzatore Traferro troppo grande (rotore usurato) Sostituire il rotore Interruzione sulla bobina Sostituire il freno Il controllore di frenatura non interviene Il freno non si sblocca Guasto ai microinterruttori Rimedio: vedi sopra Far sostituire (dalla fabbrica) i microinterruttori Eichenstraße 1 Fax: 08341/ Pagina 11 di 11

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