Con il patrocinio Dell associazione italiana Di aerobiologia - aia

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1 A cura dell U.O.C. Sanità Pubblica dell A.S.L. Provincia di Milano 1 Bonini Maira, Colombo Paola, Cislaghi Giuseppe, Edgardo Valerio Dell associazione italiana Di aerobiologia - aia Tutte le informazioni sono tratte da pubblicazioni e siti internet a carattere. Le fotografie dei pollini al microscopio ottico, a 400 ingrandimenti e dopo colorazione con fucsina, sono state realizzate in proprio. CALENDARIO CALENDARIO POLLINICO A NORD-OVEST DI MILANO LE ALLERGIE G F M A M G L a s o n d Cupressacee Betulacee Corilacee Salicacee Betulacee Corilacee Fagacee Oleacee graminee Poligonacee Urticacee Oleacee Pinacee Fagacee Le allergie respiratorie possono essere determinate da una vasta gamma di sostanze dette allergeni che possono, in prima istanza, essere ricondotte a 4 gruppi fondamentali: i pollini, i cosidetti acari della polvere, i derivati epiteliali degli animali, le muffe. I Pollini Il termine polline deriva dal latino "pollen" che vuol dire: farina fine. Generalmente i pollini che possono determinare allergia sono quelli anemofili, cioè quelli prodotti dalle piante che affidano al vento il compito di portare a termine l impollinazione, perché vengono prodotti in grande quantità con lo scopo di aumentare le probabilità di raggiungere le strutture riproduttive femminili. Le piante entomofile (quelle che si affidano agli insetti) ne producono quantità minori, perché gli insetti sono vettori molto efficienti. I pollini sono costituiti da una sostanza quasi indistruttibile, la Sporopollenina, inattaccabile persino dagli acidi più forti esistenti in natura; essa però è molto sensibile all'ossigeno, che rapidamente la corrode. Se un polline cade al suolo e resta esposto all'aria, nel giro di pochi giorni, viene distrutto; se invece si posa su un apparato femminile (stigma + ovario) della stessa specie, lo feconda dando origine al seme con il suo frutto; infine se cade in uno specchio d'acqua (lago, fiume, mare, palude ecc.) ha buone probabilità di conservarsi, sepolto sul fondo, per lungo tempo, anche milioni di anni: l assenza di ossigeno preserva l'involucro dei granuli così come accade per gli altri fossili (scheletri, gusci). Ogni granulo pollinico ha forma arrotondata o ovoide e misura da 2 a 250 micron, perciò è visibile solo al microscopio. Ogni pianta produce pollini con caratteristiche particolari (pori, solchi) e curiose ornamentazioni in superficie (spine, verruche ecc.) perciò è possibile risalire dal polline al tipo di pianta che l'ha prodotta. La manifestazione clinica delle pollinosi comprende comunemente: starnuti, che sono il sintomo più caratteristico, spesso in rapida successione, accompagnata da senso di prurito al naso; congiuntivite, cioè infiammazione dell occhio caratterizzata da bruciore e lacrimazione,; rinorrea acquosa, cioè fuoriuscita di liquido dal naso e prurito nasale; ostruzione nasale, disturbo inizialmente intermittente o più accentuato la sera e la notte; tosse notturna, senza una chiara correlazione ad una patologia infettiva. Composite Pinacee cipresso, nocciolo, pioppo betulla CONCENTRAZIONE bassa/assente AMBROSIA, ARTEMISIA, GRAMINEE, LANCIOLA, OLIVO, PARIETARIA, ROMICE CONSIGLI COMPORTAMENTALI Conoscere le piante che liberano i pollini causa della propria allergia ed il calendario di impollinazione. Queste piante hanno generalmente una impollinazione anemofila, cioè, non avendo fiori vistosi e quindi non potendo attrarre gli insetti, disperdono al vento grandi quantità di polline; In casa, tenete preferibilmente le finestre chiuse, meglio aprirle nelle ore notturne; Durante il periodo critico, cioè quello di fioritura della pianta a cui siete allergici, cercate di ridurre il tempo trascorso all aperto specie nelle giornate ventose e nelle ore più calde delle giornate con sole e clima secco: se, però, non ne potete proprio fare a meno, utilizzate occhiali il più possibile coprenti e quando possibile protezioni per le vie respiratorie; non andate in campagna, evitate di tagliare l erba ed evitate accuratamente i luoghi dove è stata tagliata da poco; Attenzione alle ore successive alla pioggia: è dimostrato che la pioggia frantuma il polline in una miriade di particelle che mantenendo intatto il loro potere allergizzante raggiungono più in profondità le vie aeree; Viaggiate in auto preferibilmente con i finestrini chiusi, evitando di tenere le bocchette di aerazione aperte: in moto o in motorino indossate un casco completamente chiuso; non andate in bicicletta; Nei periodi critici cercate di passare alcuni giorni di vacanza in zone marine o di alta montagna: infatti oltre circa i 1000 metri di quota le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura; Nel periodo in cui i sintomi sono più forti bisognerebbe praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi come palestre, piscine coperte, ecc.; Negli impianti di condizionamento è utile utilizzare filtri anti-polline ricordandosi di pulirli e cambiarli spesso; Dopo le attività all aperto, cambiate i vestiti e fate la doccia per rimuovere il polline dalla pelle e dai capelli e comunque attenetevi sempre ad una scrupolosa igiene personale; Effettuate un accurata pulizia dei luoghi di vita utilizzando aspirapolvere

2 GENNAIO 1 mercoledì S.Maria madre di Dio 2 giovedì S. Basilio vescovo 3 venerdì S. Genoveffa 4 sabato S. Ermete 5 domenica S. Amelia, Nazario 6 lunedì EPIFANIA DEL SIGNORE CONCENTRAZIONE ALTA cipresso 7 martedì S. Luciano, S. Raimondo 8 mercoledì S. Massimo, S. Severino CONCENTRAZIONE bassa NOCCIOLO, ONTANO 9 giovedì S. Giuliano martire, Alessia, Alice 10 venerdì S. Aldo Eremita 11 sabato S. Igino Papa 12 domenica S. Modesto martire 13 lunedì S. Ilario 14 martedì S. Felice martire, S. Bianca 15 mercoledì S. Mauro abate, Ida 16 giovedì S. Marcello Papa 17 venerdì S. Antonio abate 18 sabato S. Liberata 19 domenica S. Mario martire 20 lunedì S. Sebastiano, Fabiano, Teodorico 21 martedì S. Agnese CIPRESSO 22 mercoledì S. Vincenzo martire, Linda 23 giovedì S. Emerenziana 24 venerdì S. Francesco di Sales 25 sabato Conversione di S. Paolo 26 domenica SS. Tito e Timoteo, S. Paola 27 lunedì S. Angela Merici 28 martedì S. Tommaso d' Aquino, S. Valerio 29 mercoledì S. Costanzo, S. Cesario 30 giovedì S. Martina, S. Savina 31 venerdì S. Giovanni Bosco CIPRESSO Cupressus sempervirens Cupressus arizonica CUPRESSACEAE Il cipresso è un albero facilmente riconoscibile per la sagoma slanciata e il tronco diritto, con foglie piccole e sempreverdi formate da minuscole scaglie sovrapposte; i frutti, o meglio falsi frutti, il cui nome è "galbule", sono piccoli coni rotondi di colore bruno, formati da squame legnose che a maturità raggiunta si separano per lasciar fuoriuscire i semi. Il cipresso ama il sole ma si adatta a vivere anche dove gli inverni sono rigidi. Fine inverno - inizio primavera. Il legno del cipresso è molto apprezzato per la costruzione di mobili e serramenti ed ha un aroma intenso che tiene lontane le tarme. Sin dall antichità il cipresso fu considerato albero funebre, da collocare accanto alle tombe, perché si diceva che una volta tagliato non ricresceva più e perciò diventò il simbolo della morte. Ancora oggi i cipressi si trovano per tradizione nei nostri cimiteri.

3 FEBBRAIO 1 sabato S. Verdiana 2 domenica Presentazione del signore 3 lunedì S. Biagio, S. Oscar, S. Cinzia 4 martedì S. Gilberto 5 mercoledì S. Agata Cipresso, nocciolo, ontano 6 giovedì S.Paolo Niki 7 venerdì S. Teodoro martire, Eugenia CONCENTRAZIONE bassa pioppo 8 sabato S. Girolamo Emiliani 9 domenica S. Apollonia 10 lunedì SS. Arnaldo e Scolastica 11 martedì B.V. di Lourdes, S. DANTE 12 mercoledì S. Eulalia, Alessio 13 giovedì S. Maura 14 venerdì S. valentino martire 15 sabato S. Faustino, Giorgia, Sigfrido 16 domenica S. Giuliana Vergine 17 lunedì S. donato martire 18 martedì S. simone vescovo NOCCIOLO 19 mercoledì S. Mansueto, S. Tullio, Corrado 20 giovedì S. Silvano, S. Eleuterio V., Ulrico, Eros 21 venerdì S. Pier Damiani, S. Eleonora, Nora, Leopoldo 22 sabato S. Margherita 23 domenica S. Renzo, Livio 24 lunedì S. Edilberto re, s. mattia 25 martedì S. cesario, s. vittorino 26 mercoledì S. Romeo, Nestore 27 giovedì S. Leandro, Onorina 28 venerdì S. Romano abate NOCCIOLO Corylus avellana CORILACEAE Il nocciolo è un grosso cespuglio che può raggiungere e superare i 5-6 m di altezza. È conosciuto come specie da frutto. Ha fiori maschili, quelli pendenti, e fiori femminili, simili a piccole gemme. E diffuso un po ovunque, si trova spesso ai margini dei boschi. Fiorisce a fine gennaio e prosegue fino a marzo. Il legno è usato per produrre pali, bastoni e cerchi di botte e per lavori d intarsio. Il carbone che si ottiene dal legno è impiegato nella preparazione della polvere pirica, quella dei fuochi artificiali, e dei carboncini da disegno. La tradizione vuole che il bastone dei pastori sia di nocciolo, in virtù di leggendari poteri di tale legno di tenere lontane le serpi. I frutti si utilizzano per produrre il torrone e con la farina di nocciole si ottiene la pasta gianduia e la famosa Nutella. La bacchetta biforcuta che i rabdomanti usano per trovare l acqua è di legno di nocciolo, perché sembrerebbe particolarmente sensibile alle radiazioni emesse dai corpi d acqua sotterranei e dai nodi magnetici terrestri.

4 MARZO 1 sabato S. Albino 2 domenica S. Basileo martire 3 lunedì S. Cunegonda 4 martedì S. Casimiro, S. Lucio, Umberto, Urbano, Nestore 5 mercoledì Le ceneri cipresso, nocciolo, pioppo 6 giovedì S. Giordano, Marzio, Ezio 7 venerdì S. Felicita, S. Perpetua, Augusta, Ermanno Betulla, ontano, platano 8 sabato S. Giovanni di Dio 9 domenica I di quaresima CONCENTRAZIONE bassa Quercia, frassino 10 lunedì S. Simplicio papa 11 martedì S. Costantino 12 mercoledì S. Massimiliano, S. Simplicio, Zeno 13 giovedì S. Arrigo, S. Eufrasia V. 14 venerdì S. Matilde regina, Valeriano 15 sabato S. Longino, S. Luisa 16 domenica II di quaresima 17 lunedì S. Patrizio 18 martedì S. Salvatore, S. Cirillo 19 mercoledì S. Giuseppe 20 giovedì S. Alessandra martire, Claudia ONTANO 21 venerdì S. Benedetto 22 sabato S. Lea, Benvenuto, Caterina 23 domenica III di quaresima 24 lunedì S. Romolo 25 martedì Annunciazione del signore 26 mercoledì S. Teodoro, S. Romolo, s. emanuele 27 giovedì S. Augusto, Oliviero 28 venerdì S. Sisto III Papa 29 sabato S. Secondo martire 30 domenica IV di quaresima 31 lunedì S. Beniamino martire ONTANO Alnus glutinosa BETULACEAE L'ontano nero è un albero alto fino a 30 metri e più. Si lascia facilmente riconoscere per i frutti molto caratteristici, che sono delle specie di "false pignette", generalmente presenti secchi sui rami per tutti i mesi dell'anno. Largamente diffuso in tutta Italia, è un tipico abitatore delle rive fangose di fiumi, ruscelli, fossati, laghi ed acquitrini. A partire da febbraio, quando ancora sulla pianta non sono comparse le foglie, fino ad aprile. I piloni di attracco per le barche sono di questo legno, perché ha la proprietà di indurirsi in acqua e per questo viene da sempre utilizzato per la costruzione di ponti e palafitte (il Ponte di Rialto a Venezia poggia su pali di ontano). Il legno viene utilizzato anche per confezionare zoccoli.

5 APRILE 1 martedì S. ugo vescovo 2 mercoledì S. Francesco di Paola 3 giovedì S. Riccardo vescovo 4 venerdì S. Isidoro vescovo 5 sabato S. Vincenzo Ferrer, Eva, Cenzo, Geraldo Betulla, quercia, platano, carpino nero 6 domenica V di quaresima 7 lunedì S. Ermanno, Giovanni Battista, Cristiano graminacee, frassino, Olivo, pino, romice 8 martedì s.alberto dionigi, s. walter 9 mercoledì s.maria cleofe CONCENTRAZIONE bassa Cipresso, parietaria, pioppo 10 giovedì S. Terenzio martire 11 venerdì S. Stanislao vescovo, Gemma, Isacco 12 sabato S. Giulio papa, Zenone 13 domenica Le palme 14 lunedì S. Abbondio, Ignazio, Lamberto 15 martedì S. Annibale 16 mercoledì S. Lamberto, Bernadette, Grazia, Giuditta 17 giovedì S. Aniceto papa, Arcangelo, Rodolfo 18 venerdì S. Galdino vescovo 19 sabato S. Ermogene martire 20 domenica Pasqua di resurrezione BETULLA 21 lunedì Lunedì dell angelo 22 martedì S. Caio 23 mercoledì S. Giorgio martire 24 giovedì S. Fedele, S. Gastone 25 venerdì anniversario della liberazione - S. marco evangelista 26 sabato S. Cleto, S. Marcellino martire 27 domenica S. Zita 28 lunedì S. Valeria, S. Pietro Chanel 29 martedì S. Caterina da Siena 30 mercoledì S. Pio V papa, S. Mariano BETULLA Betula pendula BETULACEAE La betulla è un albero che puo'raggiungere l'altezza di metri con una caratteristica inconfondibile: il tronco biancastro. Nonostante l'aspetto delicato, l albero bianco, così è soprannominato, è uno degli alberi più resistenti al mondo. Largamente diffusa nei Paesi Scandinavi, in Italia trova diffusione nelle regioni del centro-nord soprattutto come albero ornamentale. La fioritura avviene in aprile nelle zone di pianura ed in maggio-giugno nei luoghi di collina e di montagna. legno di betulla si sono fabbricati i primi sci e oggi viene adoperato anche per la produzione di inchiostri. Nelle zone di collina e montagna le betulle vengono utilizzate come specie di consolidamento di versanti instabili, dove si diffonde rapidamente. Le tradizioni popolari raccomandano di piantare sul lato destro della casa due betulle: il lato destro, perché è il lato solare e simboleggia la vita futura, due betulle, perché questa pianta soffre di solitudine.

6 MAGGIO 1 giovedì Festa dei lavoratori - S. Giuseppe artigiano 2 venerdì S. Cesare, S. Atanasio 3 sabato S. Filippo, S. Giacomo 4 domenica SS. Silvano e Nereo, S. Porfirio prete 5 lunedì S. Pellegrino martire Graminacee, olivo, parietaria, romice, pino 6 martedì S. Giuditta martire 7 mercoledì S. Flavia, S. Fulvio, Augusto Lanciola, carpino nero 8 giovedì S. Desiderato, S. Vittore martire 9 venerdì S. Gregorio vescovo, S. Duilio CONCENTRAZIONE bassa Betulla, quercia 10 sabato S. Antonino, S. Cataldo 11 domenica S. Fabio martire 12 lunedì S. Rossana 13 martedì S. Emma 14 mercoledì S. Mattia Apostolo 15 giovedì S. Torquato, S. Achille 16 venerdì S. Ubaldo vescovo 17 sabato S. Pasquale Baylon 18 domenica S. Giovanni I papa 19 lunedì S. Pietro di Morrone 20 martedì S. Bernardino da s. GRAMINACEE 21 mercoledì S. Vittorio martire 22 giovedì S. Rita da Cascia 23 venerdì S. Desiderio vescovo 24 sabato Beata Vergine Maria ausiliatrice, Amalia 25 domenica S. Beda, S. urbano 26 lunedì S. Filippo Neri 27 martedì S.agostino 28 mercoledì S. Emilio martire, S. Ercole, Priamo 29 giovedì S. Massimino vescovo 30 venerdì S. Felice I papa, S. Ferdinando 31 sabato visitazione beata vergine maria SVARIATI NOMI E SOPRANNOMI Diversi nomi scientifici POACEAE E una grande famiglia di circa 9000 specie vegetali, ordinate in circa 635 generi, con diversi nomi scientifici e vari nomi comuni e soprannomi. Possono avere dimensioni molto varie (da quelle del bambù gigante, alto più di 40 m, a quelle della fienarola dei prati, che generalmente non raggiunge i 10 cm). Sono presenti in tutto il mondo: abbondano nei grandi spazi aperti, come la tundra, la steppa, la savana e la prateria, ma si trovano anche nelle foreste, negli habitat acquatici e nel deserto. Inizia ad aprile e va avanti fino a settembre ed anche oltre. Tutti i cerali esistenti al mondo sono graminacee (per esempio il riso, il grano, il mais e l'orzo). Anche la canna da zucchero, impiegata per ricavare lo zucchero da tavola, e il bambù, utilizzato come materiale da costruzione fanno parte della stessa famiglia. Si adoperano per fabbricare stuoie, per impagliare sedie, per fabbricare scope, ecc.. Tutti gli animali erbivori selvatici e domestici si nutrono di queste piante (pensa all erba dei pascoli ed al fieno). Il termine di "febbre da fieno" è stato inventato proprio in riferimento all'allergia da pollini di queste erbe che vanno a costituire il fieno. Sono al primo posto al mondo come causa di pollinosi.

7 GIUGNO 1 domenica Ascensione del signore 2 lunedì Festa della repubblica - S. Marcellino 3 martedì s.carlo l.list 4 mercoledì S. Quirino vescovo, Isabella 5 giovedì S. Bonifacio vescovo, Ferdinando, Igor, Volfango 6 venerdì S. Norberto vescovo, Paola Lanciola, romice, castagno 7 sabato S. Roberto vescovo 8 domenica pentecoste Graminacee, olivo, Parietaria, pino 9 lunedì S. Primo, S. Efrem 10 martedì s.diana. S.marcella 11 mercoledì S. Barnaba apostolo 12 giovedì S. Guido, S. Onofrio, s. veronica 13 venerdì S. Antonio da Padova, Alice 14 sabato S. Eliseo, Valerio 15 domenica Ss. trinità 16 lunedì S. Aureliano, Giuditta, Ferruccio 17 martedì S. Gregorio Barbarigo, S. Adolfo, Manuele 18 mercoledì S. Marina 19 giovedì S. Gervasio, S. Romualdo abate 20 venerdì S. Silverio papa, S. Ettore, Consolata PARIETARIA 21 sabato S. Luigi Gonzaga 22 domenica Corpus domini PARIETARIA Paritaria judaica 23 lunedì S. Lanfranco vescovo 24 martedì Natività S. Giovanni Battista 25 mercoledì S. Guglielmo abate 26 giovedì S. Vigilio vescovo URTICACEAE Il genere parietaria comprende varie specie: l unica ad essere diffusa in tutta Italia è la Parietaría judaica L.. E un'erba perenne infestante e può superare il mezzo metro di altezza. I fiori sono piccoli di colore verdognolo. Cresce nei terreni secchi e incolti, nelle fessure dei muri e delle rocce. 27 venerdì S. Cirillo D'Alessandria vescovo e dottore 28 sabato S. Attilio, Ireneo 29 domenica SS. Pietro e Paolo 30 lunedì SS. Primi Martiri Da febbraio fino alla fine di novembre. Era utilizzata per pulire incrostazioni da ogni tipo di recipiente, e per questo motivo è chiamata anche "erba delle bottiglie o vetriola : è sufficiente introdurre una manciata di foglie, un po di acqua e scuotere velocemente. Viene chiamata anche Erba dei muri o muraiola per come si attacca tenacemente ai muri. La fine peluria della pagina inferiore delle foglie la fa aderire e attaccare ai vestiti.

8 Cupressacee: cipresso Betulacee: ontano Corilacee: nocciolo Salicacee: pioppo Betulacee: betulla gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Corilacee: carpino nero Fagacee: querce Oleacee: frassino graminacee Platanacee. platano Poligonacee: romice Urticacee: parietaria Oleacee: olivo Pinacee: pino Plantagiinacee: lanciola Fagacee: castagno Composite: ambrosia Composite: artemisia Pinacee: cedro Concentrazione di pollini per m 3 /aria bassa media alta ATTIVITA DI MONITORAGGIO POLLINI L attività di monitoraggio aerobiologico è svolta da Centri di Monitoraggio che aderiscono alla Rete Italiana di Monitoraggio in Aerobiologia (R.I.M.A. ), dell Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA), effettuando il campionamento giornaliero (365 giorni/anno) di aria mediante apposita strumentazione di tipo Hirst. Settimanalmente viene effettuata la colorazione dei vetrini giornalieri ed eseguito il riconoscimento e il conteggio puntuale al microscopio ottico di almeno 23 tra famiglie o generi di pollini e di 1 tipo di spore fungine per ogni giorno di campionamento. I protocolli di campionamento fanno riferimento alla norma UNI 11108/04. Come servizio rivolto ai medici di medicina generale, specialisti e ai pazienti affetti da pollinosi, i dati sono divulgati via posta elettronica e regolarmente pubblicati sulle pagine web degli Enti a cui appartengono i Centri, come ad esempio l'asl Milano 1, e nel data base di R.I.M.A., che pubblica on line ( il bollettino nazionale. Il Centro di Monitoraggio afferisce anche alla Rete di Monitoraggio Europea (EPI-EAN). CONSULTA IL CALENDARIO NAZIONALE PRIMA DEI TUOI VIAGGI (*) (*) Il calendario pollinico nazionale è stato realizzato con i dati forniti dai Centri di Monitoraggio afferenti alla Rete Italiana di Monitoraggio in Aerobiologia (R.I.M.A. ) dell'associazione Italiana di Aerobiologia (A.I.A. ). Il calendario fornisce i livelli di concentrazione del polline, non i livelli di rischio di allergia. Il calendario è su base decennale.

9 LUGLIO 1 martedì S. Teobaldo sacerdote eremita, Ester, Carolina 2 mercoledì S. Ottone 3 giovedì S. Tommaso apostolo, Leone 4 venerdì S. Elisabetta, S. Rossella 5 sabato S. Antonio Maria Zaccaria sacerdote romice 6 domenica S. Maria Goretti 7 lunedì S. Edda, S. Claudio graminacee, lanciola, castagno 8 martedì S. Adriano, S. Priscilla, Elisabetta 9 mercoledì S. Armando, S. Letizia CONCENTRAZIONE bassa Ambrosia, pino, parietaria 10 giovedì S. Felicita, S. Silvana 11 venerdì S. Benedetto, S. Olga, S. Fabrizio 12 sabato S. Fortunato martire 13 domenica S. Enrico imperatore 14 lunedì S. Camillo de Lellis 15 martedì S. Bonaventura, Vladimiro, Giacobbe 16 mercoledì Nostra Signora del Monte Carmelo 17 giovedì S. Alessio di Roma, Tiziano 18 venerdì S. Calogero, S. Federico V. 19 sabato S. Giusta, S. Simmaco 20 domenica S. Elia profeta, S. margherita PLANTAGO 21 lunedì S. Lorenzo da Brindisi sacerdote e dottore, Cesira, Daniele 22 martedì S. Maria Maddalena 23 mercoledì S. Brigida 24 giovedì S. Cristina 25 venerdì S. Giacomo apostolo 26 sabato SS. Anna e Gioacchino, Camilla, Rosanna 27 domenica S. Liliana, S. Aurelio, Natalia 28 lunedì S. Nazario, S. Innocenzo 29 martedì S. Marta, Beatrice, Lucilla 30 mercoledì S. Pietro Crisologo vescovo, Donatella 31 giovedì S. Ignazio di Loyola, Fabio PLANTAGO Plantago lanceolata - P. major P. media PLANTAGINACEAE Ogni pianticella è formata da un cespo di foglie tutte riunite a formare una rosetta dal mezzo della quale, a primavera, sbuca fuori un lungo stelo nudo con un fiore a forma di spiga sulla cima. Le foglie sono simili ad una punta di lancia. E un erba diffusa in tutto il territorio italiano e in quasi tutta Europa. Si trova praticamente dappertutto: nei prati, nei giardini e nelle aiuole, negli orti, negli argini e nei bordi stradali. Fiorisce da aprile fino ad estate inoltrata. I semi della pianta sono molto ricercati dagli uccelli; chi ne ha in gabbia, può dare loro da mangiare le spighe; le foglie sono invece molto gradite a conigli e cavie. Il nome della famiglia e del genere pare sia dovuto alla caratteristica forma delle foglie di alcune specie, simili alla pianta di un piede. Il suggestivo nome inglese della plantago, white man s foot piede dell uomo bianco, allude ai semi della pianta, che sono stati diffusi ovunque in epoca coloniale, trasportati dagli europei nei risvolti dei pantaloni. Ha numerosi nomi dialettali: in Lombardia è detta: Erba cortella, Lengua de can.

10 AGOSTO 1 venerdì S. Alfonso 2 sabato S. Eusebio, S. Gustavo 3 domenica S. Lidia 4 lunedì S. Nicodemo, S. Giovanni Maria Vianney sacerdote 5 martedì S. Osvaldo Ambrosia, romice 6 mercoledì Trasfigurazione Nostro Signore 7 giovedì S. Gaetano da Thiene lanciola, parietaria, artemisia 8 venerdì S. Domenico, Emiliano 9 sabato S. Romano, S. Fermo CONCENTRAZIONE bassa graminacee 10 domenica S. Lorenzo martire 11 lunedì S. Chiara 12 martedì S. Giuliano 13 mercoledì S. Ippolito, S. Ponziano 14 giovedì S. Alfredo 15 venerdì Assunzione maria Vergine 16 sabato S. Stefano, S. Rocco, Serena 17 domenica S. Giacinto confessore 18 lunedì S. Elena imperatrice 19 martedì S. Ludovico, S. Italo 20 mercoledì S. Bernardo abate, Samuele ARTEMISIA 21 giovedì S. Pio X papa ARTEMISIA 22 venerdì S. Maria regina, Ippolito Artemisia vulgaris - A. absinthium l. 23 sabato S. Rosa da Lima, S. Manlio 24 domenica S. Bartolomeo apostolo 25 lunedì S. Ludovico, s. emilia de vialar COMPOSITAE Ha un fusto ramificato di colore bruno rossastro. Le foglie sono di colore verde intenso sulla pagina superiore e color argento su quella inferiore. I fiori sono piccolini di colore giallognolo raccolti in pannocchie. Si riconosce facilmente per il caratteristico odore simile al crisantemo. 26 martedì S. Alessandro martire 27 mercoledì S. Monica, S. Anita Questa erba aromatica è molto diffusa in Europa ed è presente in tutta Italia: cresce nei giardini incolti, ai margini di strade e ferrovie, nei prati, lungo i corsi d'acqua, al margine dei boschi. 28 giovedì S. Agostino 29 venerdì Martirio S., Giovanni B. 30 sabato S. Faustina, S. Tecla, Rosa 31 domenica S. Aristide martire Fiorisce in estate (agosto-settembre). Il Dragoncello, usato nelle insalate, non è altro che l'artemisia dracunculus, mentre l artemisia genipi ed altre varietà simili, sono utilizzate dai montanari macerandole nella grappa per ottenere un liquore. Macerata in acqua per qualche giorno veniva in passato utilizzata, al posto dei pesticidi, per irrorare le piante da frutto e le erbe dell'orto. In passato si usava dipingere una artemisia sulle portiere delle carrozze come portafortuna contro gli incidenti e per garantire un felice viaggio".

11 SETTEMBRE 1 lunedì S. Egidio abate 2 martedì S. Elpidio vescovo, Ingrid 3 mercoledì S. Gregorio martire, S. Marino 4 giovedì S. Rosalia, Rosa 5 venerdì S. Vittorino vescovo, Giordano ambrosia 6 sabato S. Petronio, S. Umberto 7 domenica S. Regina, Guido parietaria 8 lunedì Natività Beata Vergine Maria 9 martedì S. Sergio papa CONCENTRAZIONE bassa Artemisia, romice, Graminacee, cedro 10 mercoledì S. Nicola da Tol., S. Pulcheria 11 giovedì S. Diomede martire 12 venerdì SS di Maria, S. Guido 13 sabato S. Maurilio, S. Giovanni Cris. 14 domenica Esaltazione della Santa Croce 15 lunedì Beata Vergine Maria Addolorata 16 martedì SS. Cornelio e Cipriano 17 mercoledì S. Roberto Bellarmino 18 giovedì S. Sofia martire 19 venerdì S. Gennaro vescovo 20 sabato S. Eustachio, S. Candida AMBROSIA 21 domenica S. Matteo apostolo AMBROSIA Ambrosia artemisiifolia 22 lunedì S. Maurizio martire, Silvano, Tazio 23 martedì S. pio da pietralcina 24 mercoledì S. Pacifico da Sanseverino Marche 25 giovedì S. Aurelia, Sergio 26 venerdì SS. Cosimo e Damiano 27 sabato S. Vincenzo de' Paoli COMPOSITAE L ambrosia è originaria del Nord America e molto diffusa nel Nord Italia. Ha uno stelo diritto e robusto con foglie molto frastagliate e vellutate. I fiori sono minuscoli, di colore verde-giallastro, riuniti in spighe a forma allungata poste in cima agli steli. Si trova lungo i bordi di strade, ferrovie, fiumi e canali, sui cumuli di terra nei cantieri aperti da lungo tempo, nei terreni incolti e campi coltivati, specialmente dopo il raccolto. Nelle nostre zone fiorisce a partire dalla fine del mese di luglio fino a settembreottobre. 28 domenica S. Venceslao martire 29 lunedì SS. Michele, Gabriele e Raffaele 30 martedì S. Girolamo dottore Ogni pianta può arrivare a produrre 2,5 miliardi di granuli di polline in una sola giornata e fino a semi che possono conservare la loro capacità germinativa fino a 40 anni dalla loro caduta al suolo. E facile confonderla con l artemisia che ha foglie simili ma di colore verde scuro nella parte superiore e quasi color argento in quella inferiore ed ha un profumo simile al crisantemo. Nonostante il nome Ambrosia derivi dalla parola greca che indica il cibo degli dei, a quasi nessun animale erbivoro piace mangiarla e nemmeno gli insetti si posano facilmente su questa erba.

12 OTTOBRE 1 mercoledì S. Teresa del Bambin Gesù 2 giovedì SS. Angeli Custodi 3 venerdì S. Gerardo abate 4 sabato S. Francesco d'assisi - patrono d'italia 5 domenica S. Placido martire cedro 6 lunedì S. Bruno abate 7 martedì Beata Vergine Maria del Rosario Ambrosia, artemisia 8 mercoledì S. Pelagia, S. reporata 9 giovedì S. Dionigi, S. Ferruccio CONCENTRAZIONE bassa parietaria 10 venerdì S. Daniele vescovo missionario 11 sabato S. Firmino vescovo 12 domenica S. Serafino da Montegranaro 13 lunedì S. Edoardo re 14 martedì S. Callisto I papa 15 mercoledì S. Teresa d'avila, Ruggero 16 giovedì S. Edvige, S. Margherita Alacoque del S.C. 17 venerdì S. Ignazio d'a., S. Rodolfo 18 sabato S. Luca evangelista 19 domenica S. Isacco martire, S. Laura 20 lunedì S. Irene CEDRO 21 martedì S. Orsola 22 mercoledì S. Donato vescovo 23 giovedì S. Giovanni da Capestrano sacerdote 24 venerdì S. Antonio Maria Claret vescovo 25 sabato S. Crispino, S. Daria 26 domenica S. Evaristo papa 27 lunedì S. Fiorenzo vescovo, Delia 28 martedì S. Simone 29 mercoledì S. Ermelinda, S. Massimiliano 30 giovedì S. Germano vescovo 31 venerdì S. Lucilla, S. Quintino CEDRO Cedrus Atlantica - C. Deodara - C. Libani PINACEAE Il cedro, da non confondersi con la pianta di agrumi dallo stesso nome, è una pianta con tronco massiccio e fogliame ad aghi che può raggiungere anche i metri di altezza, può vivere fino a 3000 anni ed ha un aspetto molto ornamentale. E una della conifere più diffuse nel nostro Paese, perché si adatta facilmente a qualsiasi condizione climatica: sopporta geli fino a circa -25 C. In autunno tra ottobre e novembre. La forma del polline di cedro ricorda Topolino, il noto personaggio Disney: le due orecchie chiamate vescicole contengono l aria e facilitano il trasporto del polline attraverso il vento. L aroma del legno di cedro tiene lontano gli insetti che danneggiano gli indumenti. Gli antichi Egizi utilizzavano il legno di cedro per fabbricare i sarcofagi e l'olio di cedro per l'imbalsamazione.

13 NOVEMBRE 1 sabato Tutti i santi 2 domenica commemorazione dei defunti CONSIGLI COMPORTAMENTALI 3 lunedì S. Martino, S. Silvia 4 martedì S. Carlo Borromeo 5 mercoledì S. Zaccaria profeta 6 giovedì S. Leonardo abate 7 venerdì S. Ernesto abate 8 sabato S. Goffredo vescovo 9 domenica S. Oreste, S. Ornella 10 lunedì S. Leone Magno Conoscere le piante che liberano i pollini causa della propria allergia ed il calendario di impollinazione. Queste piante hanno generalmente una impollinazione anemofila, cioè, non avendo fiori vistosi e quindi non potendo attrarre gli insetti, disperdono al vento grandi quantità di polline; In casa, tenete preferibilmente le finestre chiuse, meglio aprirle nelle ore notturne; Durante il periodo critico, cioè quello di fioritura della pianta a cui siete allergici, cercate di ridurre il tempo trascorso all aperto specie nelle giornate ventose e nelle ore più calde delle giornate con sole e clima secco: se, però, non ne potete proprio fare a meno, utilizzate occhiali il più possibile coprenti e quando possibile protezioni per le vie respiratorie; non andate in campagna, evitate di tagliare l erba ed evitate accuratamente i luoghi dove è stata tagliata da poco; Attenzione alle ore successive alla pioggia: è dimostrato che la pioggia favorisce la rottura del polline con la liberazione di tantissime particelle che mantenendo intatto il loro potere allergizzante raggiungono più in profondità le vie aeree; Viaggiate in auto preferibilmente con i finestrini chiusi, evitando di tenere le bocchette di aerazione aperte: in moto o in motorino indossate un casco completamente chiuso; non andate in bicicletta; Nei periodi critici cercate di passare alcuni giorni di vacanza in zone marine o di alta montagna: infatti oltre circa i 1000 metri di quota le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura; Dopo le attività all aperto, cambiate i vestiti e fate la doccia per rimuovere il polline dalla pelle e dai capelli e comunque attenetevi sempre ad una scrupolosa igiene personale. 11 martedì S. Martino di Tours 12 mercoledì S. Renato martire, S. Elsa 13 giovedì S. Diego, S. Omobono 14 venerdì S. Giocondo vescovo LE ALLERGIE RESPI- 15 sabato S. Alberto M., S. Arturo 16 domenica S. Margherita di Scozia, s. Edmondo 17 lunedì S. Elisabetta 18 martedì S. Oddone abate 19 mercoledì S. Fausto martire 20 giovedì S. Benigno 21 venerdì Presentazione Beata Vergine Maria 22 sabato S. Cecilia martire di Roma 23 domenica S. Clemente papa 24 lunedì Cristo re e S. Flora 25 martedì S. Caterina d'alessandria vergine e martire 26 mercoledì S. Corrado vescovo 27 giovedì S. Massimo, S. Virgilio 28 venerdì S. Giacomo della Marca 29 sabato S. Saturnino martire 30 domenica I d avvento Le allergie respiratorie possono essere determinate da una vasta gamma di sostanze dette allergeni che possono, in prima istanza, essere ricondotte a 4 gruppi fondamentali: i pollini, gli acari della polvere, i derivati epiteliali degli animali, le muffe. I Pollini Il termine polline deriva dal latino "pollen" che vuol dire: farina fine. Generalmente i pollini che possono determinare allergia sono quelli anemofili, cioè quelli prodotti dalle piante che affidano al vento il compito di portare a termine l impollinazione, perché vengono prodotti in grande quantità con lo scopo di aumentare le probabilità di raggiungere le strutture riproduttive femminili. Le piante entomofile (quelle che si affidano agli insetti) ne producono quantità minori, perché I POLLINI gli insetti sono vettori molto efficienti. I pollini sono costituiti da una sostanza quasi indistruttibile, la Sporopollenina, inattaccabile persino dagli acidi più forti esistenti in natura; essa però è molto sensibile all'ossigeno, che rapidamente la corrode. Se un polline cade al suolo e resta esposto all'aria, nel giro di pochi giorni, viene distrutto; se invece si posa su un apparato femminile (stigma + ovario) della stessa specie, lo feconda dando origine al seme con il suo frutto; infine se cade in uno specchio d'acqua (lago, fiume, mare, palude ecc.) ha buone probabilità di conservarsi, sepolto sul fondo, per lungo tempo, anche milioni di anni: l assenza di ossigeno preserva l'involucro dei granuli così come accade per gli altri fossili (scheletri, gusci). Ogni granulo pollinico ha forma arrotondata o ovoide e misura da 2 a 250 micron, perciò è visibile solo al microscopio. Ogni pianta produce pollini con caratteristiche particolari (pori, solchi) e curiose ornamentazioni in superficie (spine, verruche ecc.) perciò è possibile risalire dal polline al tipo di pianta che l'ha prodotto. La manifestazione clinica delle pollinosi comprende comunemente: starnuti, che sono il sintomo più caratteristico, spesso in rapida successione, accompagnata da senso di prurito al naso; congiuntivite, cioè infiammazione dell occhio caratterizzata da bruciore e lacrimazione; rinorrea acquosa, cioè fuoriuscita di liquido dal naso e prurito nasale; ostruzione nasale, disturbo inizialmente intermittente o più accentuato la sera e la notte; tosse notturna, senza una chiara correlazione ad una patologia infettiva. Possono insorgere anche delle complicanze come l asma bronchiale, cefalea, otalgia e difetti dell udito, sinusite cronica. Le pollinosi sono dunque allergie stagionali, dipendenti dai periodi di fioritura delle famiglie vegetali e quindi dalla liberazione del polline nell aria: è molto importante per l'allergologo sapere in quale periodo sono comparsi i sintomi per poterli collegare, visti i risultati delle prove allergologiche cutanee, con una singola pianta. Si distinguono in genere tre tipi di pollinosi. La "pollinosi precoce", che si manifesta tra gennaio e marzo, causata da pollini di alberi, quali ad esempio l ontano, il nocciolo, i carpini, la betulla, il pioppo. Si deve poi alla grande stagione pollinica primaverile-estiva (aprile-luglio con una breve ripresa a settembre) la "pollinosi primaverile-estiva" dovuta ai pollini di piante erbacee, soprattutto alle graminacee (comprese quelle che vanno a costituire il fieno), quali ad esempio i cereali, gramigna, erba mazzolina, codolina, erba canina, loglio, a pollini di erbe selvatiche come romice, carice e piantaggine, ma anche ad alberi come l olivo (soprattutto nelle regioni meridionali). La "pollinosi estivo-autunnale" invece è dovuta soprattutto a pollini di Composite (ambrosia, tarassaco, assenzio, margherite). Un ruolo speciale riveste il polline di parietaria (Fam. delle Urticaceae) che soprattutto nel Sud d Italia, nelle isole ed in Liguria è presente quasi tutto l anno ed è perciò al primo posto in queste regioni come causa di allergopatie, seguita da graminacee ed olivo. Nell Italia settentrionale e centrale invece sono generalmente i pollini di graminacee che danno la maggiore frequenza di sensibilizzazione. Un caso particolare è però rappresentato dalla zona a Nord-Ovest di Milano dove l ambrosia è diventata la causa principale di pollinosi riscontrata dagli ambulatori di allergologia. I medici allergologi sfruttano nei confronti di queste patologie, oltre alle terapie farmacologiche con antistaminici o cortisonici e ai trattamenti desensibilizzanti (Immuno Terapia Specifica), anche lo strumento della prevenzione, consigliando una serie di comportamenti ai pazienti che tendano a sottrarli il più possibile dall'esposizione agli allergeni. Le misure preventive possono essere adottate, però, soltanto a partire dall approfondita conoscenza di quali e quanti pollini e/o spore fungine sono presenti sul territorio e dei periodi della loro liberazione. E proprio questo lo scopo principale del monitoraggio aerobiologico.

14 DICEMBRE 1 lunedì S. Ansano 2 martedì S. Bibiana, S. Savino CONSIGLI COMPORTAMENTALI 3 mercoledì S. Francesco Saverio 4 giovedì S. Barbara, S. Giovanni Damasceno 5 venerdì S. Giulio martire 6 sabato S. Nicola vescovo 7 domenica II d avvento 8 lunedì Immacolata concezione 9 martedì S. Siro 10 mercoledì Beata Vergine Maria di Loreto 11 giovedì S. Damaso papa In casa, tenete preferibilmente le finestre chiuse, meglio aprirle nelle ore notturne; Durante il periodo critico, cioè quello di fioritura della pianta a cui siete allergici, cercate di ridurre il tempo trascorso all aperto specie nelle giornate ventose e nelle ore più calde delle giornate con sole e clima secco: se, però, non ne potete proprio fare a meno, utilizzate occhiali il più possibile coprenti e quando possibile protezioni per le vie respiratorie; non andate in campagna, evitate di tagliare l erba ed evitate accuratamente i luoghi dove è stata tagliata da poco; Attenzione alle ore successive alla pioggia: è dimostrato che la pioggia favorisce la rottura del polline con la liberazione di tantissime particelle che mantenendo intatto il loro potere allergizzante raggiungono più in profondità le vie aeree; Viaggiate in auto preferibilmente con i finestrini chiusi, evitando di tenere le bocchette di aerazione aperte: in moto o in motorino indossate un casco completamente chiuso; non andate in bicicletta; Nei periodi critici cercate di passare alcuni giorni di vacanza in zone marine o di alta montagna: infatti oltre circa i 1000 metri di quota le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura; Nel periodo in cui i sintomi sono più forti bisognerebbe praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi come palestre, piscine coperte, ecc.; Negli impianti di condizionamento è opportuno utilizzare filtri anti-polline ricordandosi di pulirli e cambiarli spesso; Effettuate un accurata pulizia dei luoghi di vita utilizzando aspirapolvere dotati di filtri adeguati e panni inumiditi, al fine di rimuovere eventuale polline depositato sulle superfici (es. arredi); Evitate il più possibile la presenza di tendaggi, tappeti o ogni altro arredo in tessuto naturale: preferite tappeti a pelo corto, ed evitate mobili di stoffa, come divani e letti imbottiti, preferendo quelli in altro materiale come legno o pelle; Tenete pochi peluches o altri giocattoli in stoffa e ricordatevi di lavarli spesso; Seguite scrupolosamente le istruzioni dello specialista sull'uso dei farmaci antiallergici necessari per la cura della malattia: evitate il fai da te. 12 venerdì S. Giovanna Francesca Frémyot di Chantal 13 sabato S. Lucia vergine e martire 14 domenica III d avvento 15 lunedì S. Valeriano 16 martedì S. Albina PICCOLO SPAZIO 17 mercoledì S. Lazzaro 18 giovedì S. Graziano vescovo 19 venerdì S. Fausta, S. Dario 20 sabato S. Liberato martire 21 domenica IV d avvento 22 lunedì S. Francesca Cabrini 23 martedì S. Giovanni da Kety (Canzio), S. Vittoria 24 mercoledì S. Delfino 25 giovedì natività del signore 26 venerdì S. Stefano protomartire 27 sabato S. Giovanni evangelista 28 domenica SS. Innocenti Martiri 29 lunedì S. Tommaso Becket 30 martedì S. Eugenio vescovo, S. Ruggero 31 mercoledì S. Silvestro papa su ogni letto sono presenti in media oltre un milione di acari della polvere che proliferano nei cuscini, nei materassi e nelle imbottiture! dopo due anni d uso, il 10 per cento del peso di un cuscino è formato da acari morti e dai loro escrementi! nell 80 per cento delle persone allergiche, i sintomi si acutizzano al mattino e circa i due terzi li avvertono maggiormente al risveglio! tenere chiuse le finestre della camera da letto e accendere l aria condizionata al mattino, quando la concentrazione di pollini non è ai massimi livelli, può evitare che questi si depositino o vengano respirati! se un genitore soffre di forme allergiche, il figlio avrà una maggiore probabilità di sviluppare... un allergia ed una probabilità ancora maggiore nel caso di genitori entrambi allergici! nel mondo i sintomi allergici sono una delle principali cause di assenza dalla scuola e dal lavoro! Ogni anno si perdono sei milioni di giorni lavorativi e due milioni di giorni di scuola! nei locali dove vive un allergico bisogna evitare il più possibile la presenza di tendaggi, tappeti o ogni altro arredo in tessuto naturale! alcuni studi confortano l opinione popolare che il periodo di nascita possa influenzare la possibilità di diventare allergici. Uno studio svedese dimostra una correlazione tra nascita nei periodi di fioritura delle betulle e successiva allergia al relativo polline, così come uno studio italiano evidenzia una correlazione tra allergia a graminacee e nati in primavera l asciugatura degli abiti sarebbe ottimale se venisse fatta con l asciugabiancheria piuttosto che mediante la loro esposizione all esterno! in Italia, si stima che soffra di pollinosi (in maniera più o meno grave) oltre il 10% della popolazione e cioè circa 6 milioni di italiani! i soggetti allergici ai pollini possono presentare quella che va sotto il nome di sindrome allergica orale che si manifesta con prurito e gonfiore alle labbra ed in bocca, con disturbi della deglutizione e senso di costrizione alla faringe. Questa sindrome insorge in pochi minuti dopo aver mangiato alcuni tipi di frutta e verdura che contengono allergeni in comune con i pollini, si parla infatti di allergie crociate o cross-reattività. Le allergie crociate più comuni sono: parietaria con basilico, melone, ciliegia, pisello; graminacee con pomodoro, kiwi, agrumi, melone, anguria, pesca, albicocca, arachidi; betulacee e corilacee con mela, pera, pesca, albicocca, ciliegia, noce, nocciola, fragola, finocchio, carota, prezzemolo; composite con carota, finocchio, sedano, prezzemolo, banana, castagna, cicoria, margarina; oltre alla AEROPALINOLOGIA che si occupa del riconoscimento dei pollini e delle spore presenti nell'aria, cioè di quelle particelle aerodiffuse che in determinate circostanze sono causa di inquinamenti pollinici tali da arrecare allergie stagionali o pollinosi, esiste anche: la ARCHEOPALINOLOGIA che si occupa del riconoscimento dei pollini negli scavi archeologici: i pollini ritrovati nei resti archeologici si sono conservati grazie alla sporopollenina, che è una sostanza molto resistente presente nella parete del polline: la presenza di determinati pollini ha permesso di capire il tipo di vegetazione presente nell'ambiente del reperto archeologico: la MELISSOPALINOLOGIA che si occupa dello studio dei pollini che si trovano nel miele. Riconoscendo i pollini presenti nel miele si può risalire al tipo di miele (ad esempio se di acacia si troverà il polline di acacia); in tale modo si possono smascherare eventuali sofisticazioni del prodotto; la CRIMINOPA- LINOLOGIA che si occupa dello studio dei pollini in ambito criminologico: si possono trovare pollini anche su cadaveri e questo permette di risalire al luogo del delitto; si possono trovare pollini in alcune droghe e questo permette di determinare il paese d'origine della droga.